20070216 - 16 Febbraio

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Discorso Divino
Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba
16 Febbraio 2007

Percorrete il sentiero della Verità mediante la costante contemplazione di Dio


“La Creazione emerge dalla Verità e si fonde nella Verità.
Esiste un posto nel cosmo in cui la Verità non sia presente?
Visualizzate questa Verità pura e immacolata.”

 

 

Onnipresenza della Verità
La Verità è onnipervadente. La Verità è onnipresente. Noi La vediamo ovunque. Infatti, tutti i nostri darshan  (visione del Divino), sparshan  (tocco del Divino) e sambhashan  (conversazione con il Divino) sono associati solo alla Verità! Dov'è la Pura Coscienza (Shuddha Sattvam)? Essa si trova ovunque.
La Verità non ha forma. Tutto ciò che vediamo è Verità! (Swami materializza un oggetto – N.d.T.). Questo è Verità. Da dove è venuto? È venuto dalla Verità e si fonderà nella Verità. Viene detto:

Sarvam khalvidam brahmam
“In verità, tutto è Brahman”.

La Verità è la manifestazione di Brahman. La Verità è indivisibile. Non è “due”, ma “una” e solo “una”. Eppure, la gente fa tanti sforzi per cercare di realizzarLa. La Verità non è solo una parola; essa assume molte forme. Analogamente, anche Brahman assume un numero infinito di forme. Eppure Brahman è solo Uno. Questo è il motivo per cui viene detto:

Brahma satyam jagan-mithyâ
“Solo Brahman è reale; il mondo è una percezione errata”.

Tutto il resto è il riflesso di Brahman, nient'altro. La Verità è Una, ma i saggi la esprimono in modi diversi. In questo universo tutto è nato dalla Verità. Il Dharma  (Rettitudine) è emerso dalla Verità (Satya). Viene detto:

Satyannâsti paro dharmah
“Non c'è Dharma  più grande dell'aderenza alla Verità”.

Quando la Verità e la Rettitudine coesistono, ciò che ne risulta è la Pace. Dalla Pace viene l'Amore che avviluppa tutto e tutti. A questo mondo non esiste posto in cui l'Amore non sia presente. Allo stesso modo, non esiste posto a questo mondo in cui non sia presente la Verità. Quindi, dalla Verità e dalla Rettitudine emerge la Pace e da questa l'Amore; infine dall'Amore emerge la Beatitudine. Dove è presente l'Amore non c'è spazio per l'odio ed è proprio in tal luogo che la Non violenza ha origine. Perciò, se desiderate promuovere la Non violenza, dovete coltivare l'Amore. Tutto diventa Uno solo se c'è Amore.

 

Un uomo con la mente dualistica è mezzo cieco
La Bhagavad Gîtâ afferma:

Mamaivâmsho jîvaloke jîvabhûta sanâtanah
“L'eterno Âtma in tutti gli esseri è una parte del Mia Essenza”.

L'implicazione immediata di questa dichiarazione è: “Tutti sono una parte (amsha) di Me. Voi non siete diversi da Me; siete Miei riflessi! Voi siete Me ed Io sono voi.” I nomi e le forme possono essere diversi, ma l' Âtma  presente in tutti è lo Stesso. Ogni corpo assume un nome diverso. I nomi vengono assegnati a scopo di identificazione, ma non riflettono il vostro vero Sé. Lo stesso Âtma  si trova in tutte le forme di vita. Quindi amate questo Âtma , cosa che equivale ad amare voi stessi. Oggi nel mondo l'amore ha assunto forme e nomi diversi: l'amore fra marito e moglie viene definito anurâga  e all'amore di una madre per i propri figli ci si riferisce con il termine vâtsalya . Tutti questi sono solo sentimenti mondani! L'amore che pervade tutti gli individui è comunque solo uno. Con un tale Amore Universale tutti possono essere uniti, non ci sarà affatto spazio per le differenze, non ci sarà dualità. Dove non c'è dualità, tutti sono Uno! Un uomo con la mente dualistica è mezzo cieco. Noi non siamo ciechi, vero? Abbiamo due occhi che, insieme, vedono un solo oggetto. Quindi, noi siamo tutti Uno. Quando verrà coltivato il sentimento della paternità di Dio e della fraternità degli uomini, il sentimento dell'essere separati, il combattere gli uni contro gli altri, l'inquietudine, l'agitazione ecc., verranno rimossi dal mondo. Tutti sono figli di uno Stesso Padre: Dio! Oggi dobbiamo nutrire tale nobile sentimento; solo allora l'umanità diventerà Una.
Come vi riferite a voi stessi? Dite: “Io sono un essere umano.” Chi è un essere umano? Una persona piena di desideri (kâma) e rabbia (krodha)? No, no. Il vero significato della parola mânava  (essere umano) è: colui che vive la propria vita senza sentimenti di separazione. In effetti noi non dobbiamo nutrire alcun sentimento di differenza: siamo tutti Incarnazioni del Sé Divino! Siamo i figli di un Solo Padre, veramente! Le forme e i nomi sembrano essere distinti, ma non dobbiamo sviluppare un sentimento di separazione basandoci su di essi. Ovunque andiamo, dobbiamo essere tutti uniti. Non è un fatto che la mano è solo una sebbene le cinque dita siano separate l'una dall'altra?

I gioielli sono molti, ma l'oro è uno.
Le mucche sono molte, ma il latte è uno.
Gli esseri sono molti, ma il respiro è uno.
Le caste sono molte, ma l'umanità è una.

 

È Mio dovere prenderMi cura del Mio Corpo Fisico
Noi siamo nati come esseri umani; siamo tutti esseri umani. Nonostante ciò possiamo avere diverse capacità, ma l'Âtma  in tutti gli esseri umani è Uno. Guardate! Qui ci sono molte lampadine accese. Sebbene esse appaiano distinte, la corrente che vi fluisce è la stessa. I corpi umani sono come queste lampadine; ciascuna di esse può avere un diverso numero di watt. Sarò sempre felice di chiarire questo punto sull'unità. Recentemente ho ricevuto centinaia di migliaia di lettere in cui Mi si esortava a trattenerMi dal produrre il Lingam  dal Mio Corpo. Mi hanno pregato: “Swami! Tu fai emergere dal Tuo Corpo l'Âtma Linga, ma anche i medici Ti sconsigliano di farlo. Naturalmente Tu sei tenuto a produrre il Linga  affinché gli esseri umani realizzino la Verità e sperimentino il Suo Splendore Divino. Il Linga Hiranyagarbha  è nel corpo in forma liquida; affinché si solidifichi è necessaria una grande quantità di energia. La sua espulsione richiede molta forza corporea. Ciascun Linga  che emerge dal corpo ha un gran peso. Non è bene che il Tuo Corpo fisico consumi così tanta energia per la produzione di questi Linga. Lascia che coloro che credono nella Tua Divinità lo facciano e non preoccuparTi di quelli che non ci credono. Per favore, non sforzare il Tuo Corpo Fisico in alcuna circostanza. Il Tuo Corpo è molto importante per noi. Infatti, abbiamo cercato rifugio in Te e, se lo indebolisci in tal modo, noi stiamo molto in ansia. Perciò trattieniTi per cortesia dal farlo e conserva la Tua Energia Fisica. Dio può realizzare qualsiasi cosa per mezzo della Sua Volontà Divina. Può trasformare la terra in cielo e viceversa; è molto facile per Lui, ma a che cosa servirebbe? Che cosa accadrebbe, dopo, agli aspiranti spirituali (sâdhaka)?
Perciò, ti preghiamo, non far uso delle Tue preziose Energie Divine per rendere felice la gente o soddisfarla.” Vero, questo Corpo ha già ottantun anni; durerà qualche altro anno. Devo mantenere questo Corpo per procurare gioia a tutti voi in vari modi. Molto presto vi conferirò una Beatitudine infinita. Per coloro che sono felici di vedere il Mio Corpo Fisico in buone condizioni, Esso è importante e necessario. Ecco perché è Mio dovere anche prenderMi cura del Mio Corpo Fisico.


Il sentimento di nazionalità
Nel Paese di Bhârat la devozione è molto importante. Voi definite questo Paese “un Paese Hindu”. Le cinque lettere della parola “Hindu” (“indù”) rappresentano molti gruppi di cinque entità, come i cinque elementi (pañcabhûta), i cinque soffi vitali (pañcaprânâ) e i cinque involucri (pañcakoshâ). Allora qual è il significato profondo del termine “HINDU”? La lettera “H” sta per Umiltà (Humility), “I” per Individualità, “N” per Nazionalità, “D” per Divinità e “U” per Unità; è solo quando mantenete l'Unità che potete acquisire la Divinità. Allo stesso modo è solo quando sviluppate la Divinità che potete acquisire pace e felicità. Dobbiamo salvaguardare il sentimento di nazionalità, dobbiamo sviluppare la fede nell'unità della nazione. Se perdiamo il sentimento di nazionalità, cessiamo di esistere. Che cosa protegge questo sentimento? L'individualità sosterrà l'umanità.

 

Sviluppate il sentimento di Onnipresenza della Divinità
Dobbiamo porre un limite alle nostre aspirazioni in questo mondo; solo allora avremo pace. Dio è onnipresente. L'universo intero emerge dalla Verità. L'intera creazione riflette la collettività. Ovunque guardiate troverete solo uguaglianza. Non dovete immaginare che Dio sia in una Sua nicchia in qualche posto lontano. Voi siete tutti Incarnazioni della Divinità! Sviluppate questo sentimento. In effetti questa Verità viene realmente sperimentata, e in modo diretto, da ogni essere umano. Riflettete su voi stessi solo per un momento chiudendo gli occhi: “Chi sono io?” Che cosa vedete chiudendo gli occhi? Niente, ma sentite una domanda risuonare costantemente nelle vostre orecchie: “Chi sono io? Chi sono io?” Allora diventate pienamente consapevoli: “Io non sono questa forma.” Tutti questi nomi e forme sono transeunti, non sono mai permanenti.

 

Il piacere deriva dalla sofferenza
Il corpo vi viene dato per lavorare incessantemente e duramente. Non dovete star male davanti al dolore e alle difficoltà. Se non ci fosse alcuna difficoltà non potreste conoscere il valore della felicità. Il piacere è un intervallo fra due sofferenze. Infatti, il piacere deriva solo dalla sofferenza. Anche le difficoltà sono passeggere. Se desiderate acquisire maggiore felicità dovete sperimentare almeno qualche difficoltà e sofferenza. Il Santo Purandaradasa cantò:

“Oh, Râma! Chi è Colui che ha dipinto le penne del pavone?
Chi è Colui che ha dato un becco rosso a un pappagallo verde
e lo ha reso (così) bello?
Chi è Colui che ha innaffiato l'albero sulla collina?
Chi è Colui che ha fornito il cibo alla rana sulla roccia?
Tu sei Colui che sostiene l'intero universo.”
“La Divinità è il Testimone diretto dell'Umanità.
Che Tu protegga tutti!
Che Tu pervada tutti gli esseri viventi!
Tu sei onnipresente come Divino Âtma.
L'Âtma protegge l'Âtma e nient'altro;
Oh, Dio! Che tu conceda a tutti la consapevolezza per comprendere
pienamente questa verità.”



Sviluppate la fede nell'Âtma Tattva
Dobbiamo sviluppare la fede nell' Âtma Tattva (il Principio Atmico). L' Âtma non ha nome né forma, di nessun tipo. Eppure, se sviluppate la fede nell'Âtma Tattva Esso vi proteggerà sempre. Infatti, l'Âtma è la Divinità vivente!

Sarvatah pânipâdam tat sarvatokshi shiromukham
sarvatah shrutimalloke sarvamâvrutya tishthati
Con mani, piedi, occhi, testa, bocca e orecchie che pervadono tutto,
Egli permea l'intero universo.

L'Âtma Tattva che pervade tutti gli esseri viventi è vero ed eterno. L'Âtma è indivisibile. Lo Stesso Âtma permea tutto proprio come la stessa corrente scorre attraverso tutte le lampadine. Se il filo elettrico che porta la corrente a tutte le lampadine viene tagliato in un punto, esse si spengono tutte.

 

Vivete in modo naturale
Cari studenti!
I progressi scientifici stanno creando molto caos nel mondo. A seguito di tali esperimenti, stanno sorgendo molte difficoltà. Le mucche in America vengono nutrite con la trippa nella convinzione che producano più latte, ma quelle mucche soffrono di molte altre malattie e anche coloro che ne bevono il latte vi sono esposti. Ogni Paese sperimenta qualcosa di nuovo. Solo gli abitanti di Bhârat stanno conducendo una vita naturale. Non si deve condurre una vita all'insegna dell'artificialità, altrimenti tutto nella vostra vita sarà artificiale. Per esempio, negli ultimi tempi avrete osservato molti cambiamenti nelle verdure che consumiamo. Noi indiani mangiamo molte verdure che forniscono una buona quantità di forza al corpo, ma ora esse vengono fatte crescere con l'acqua inquinata del sistema fognario; perciò oggi tutti i vegetali e le verdure sono inquinati. A molta gente in India, specialmente a coloro che vivono negli Stati del sud, piace il brinjal curry  (vankaya, in telugu. È un condimento piccante tipico del sud dell'India a base di melanzane, spezie e curry, da utilizzare sul riso - N.d.T.). C'è una poesia che ne loda entusiasticamente il gusto:

Senza pari è il gusto del curry di vanka(ya).
Senza pari è il volto della virtuosa Sîtâ, come un panka(ja) (loto) in fiore.
Senza pari è la compassione del Signore Sanka(ra).
Veramente ineguagliato è il valore del vincitore del Signore di Lankâ.

Questa poesia non si applica più ai brinjal  dei nostri giorni che sono totalmente inquinati. A causa dell'inquinamento, che aumenta giorno dopo giorno, anche le nostre menti sono inquinate.

 

Non inquinate le vostre menti
Cari studenti!
Voi siete ben educati; non dovete leggere ogni sorta di ciarpame e inquinare le vostre menti. Seguite la nostra gloriosa cultura indiana. La cultura indiana è altamente sacra. I nostri antenati sperimentarono la gloria della nostra grande cultura e vissero felicemente. Sono certo che, in un futuro molto prossimo, anche gli stranieri comprenderanno pienamente la grandezza della nostra cultura e l'adotteranno. Comunque noi non dobbiamo attendere fino allora; incamminiamoci subito sul sentiero degli alti princìpi morali. Dio protegge tutti in ogni modo; Egli sa tutto. Quando Dio stesso è in noi e con noi, non dobbiamo aver paura di niente.

 

Aiutate sempre, non fate mai del male
Antecedentemente all'indipendenza del nostro Paese, Io conducevo degli incontri nei villaggi; ci andavo con l'intento di aiutare la gente povera. Quando giravo in pantaloncini corti e camicia a mezze maniche, la gente Mi impediva di agire trattandoMi come un ragazzino immaturo; Mi portavano un dhothî  da indossare sopra i pantaloncini affinché assumessi un aspetto da adulto che si confacesse al genere di attività che svolgevo. Andavo nelle case degli harijan (termine coniato dal Mahâtma Gandhi per definire i Dalit - parola di origine indo-ariana che significa “oppresso”, “tenuto sotto controllo”- o intoccabili o fuori casta. Il significato letterale è “figli di Dio”, essendo Hari un altro nome di Vishnu - N.d.T.) ad insegnare loro delle canzoni popolari. Questa è una di quelle canzoni che era intesa a determinare nei ricchi una trasformazione del loro atteggiamento verso i poveri:

“Fatichiamo nei campi giorno e notte,
arando, seminando e raccogliendo le messi.
Voi state seduti nell'intima comodità delle vostre case signorili,
mangiando, bevendo e divertendovi;
non venite neppure a chiederci come stiamo.
La fatica è nostra, mentre vostra è ogni comodità. È giusto?”


Gli harijan cantavano in pubblico le canzoni composte da Me.
Ogni volta che qualcuno argomentava sulla loro intransigenza, gli cantavano in risposta un'altra canzone, anch'essa composta da Me:

“La terra è un dono di Dio, non una proprietà dei ricchi.
Se ci attaccate con il vostro potere, Dio è lì per noi.
Esistono grandi Anime cariche di sentimenti di fratellanza.
Svegliatevi, svegliatevi! Emergete dal sonno di Mâyâ.”

Mentre Io “caricavo le batterie” ai poveri e agli oppressi con le Mie canzoni, i ricchi si sentivano imbarazzati e Mi attaccavano. Persino il fratello maggiore di questo Corpo Mi riprendeva dicendo: “Perché Ti imbarchi in simili attività in pubblico? Non uscire; stattene tranquillo in casa a studiare. D'ora in poi non devi più uscire di casa.” Così dicendo, Mi chiudeva in una stanza. Tutti i Miei soliti compagni venivano sotto casa a chiamarMi: “Râju! Râju! Râju!” Poverini! Erano così affezionati a Me. Io li consolavo dicendo: “Miei cari! Sopportate con Me per qualche tempo; uscirò senz'altro a esaudire i vostri desideri. Io appartengo a voi.” Da allora ho sempre aiutato i poveri, fino ad oggi. Proteggere i poveri e soccorrerli, dando loro cibo, rifugio e acqua per renderli felici, è Mio dovere. Ancora oggi mando i Miei studenti in ogni angolo dei villaggi a distribuire cibo a coloro che vi abitano.
Ogni volta che una persona affamata sostava davanti alla nostra casa, le procuravo del cibo anche a costo di rinunciare alla Mia razione. A coloro che non avevano di che vestirsi davo i Miei vestiti. Ho sempre aiutato tutte le persone bisognose fin dalla Mia infanzia. Il Mio motto, allora come oggi, è Help ever, hurt never  (Aiutate sempre, non fate mai del male). Ho sempre avuto molta esperienza nell'aiutare gli altri, sin dall'infanzia. Molta gente fa servizio ai poveri a parole, ma non li aiuta veramente.

 

In Me non c'è mai neppure un minimo di impurità

Mânasyekam vâcasyekam karmanyekam mahâtmanâm
mânasyanyat vâcasyanyat karmanyanyat dûratmanâm

Coloro i cui pensieri, parole e azioni sono in perfetta armonia
sono nobili; coloro che difettano di tale armonia sono malvagi.

Fin dalla Mia prima gioventù, ho protetto, nutrito, consigliato e fatto sì che la gente seguisse il retto sentiero; non ho mai fatto del male a nessuno, né mostrato rabbia od odio verso alcuno.
Ciononostante, alcune persone, per una forma di invidia egoistica, fabbricano storie su di Me e le pubblicano sui giornali. Stanno ricorrendo a una falsa propaganda su di Me sulla stampa e sui mezzi mediatici elettronici. Tutto questo non Mi turba perché Io non ho paura di nessuno.
Il Mio vero nome è Sathyam Sathyam Sathyam (Verità). Io sono legato alla Verità. Il Nome di questo Corpo è “Sathya” (Verità). Non devierò mai dal sentiero della Verità. Le persone che indulgono in pubblicità da vituperio spinte dall'invidia, dall'avidità o dall'odio, subiranno le appropriate conseguenze. È arrivato il momento di intraprendere azioni atte a dissuadere queste persone dal ricorrere a una propaganda menzognera. Naturalmente, non se ne può attribuire loro la colpa; esse ricorrono a tali calunnie per amore del denaro. Devono cercare di comprendere il loro errore. In Me non c'è mai neppure un minimo di impurità (dosha). È per questo che voi tutti seguite Sai. Potete acquisire ogni cosa a questo mondo perseguendo il sentiero della Verità. Percorrete il sentiero della Verità mediante la costante contemplazione di Dio. (A questo punto Swami ha chiesto ai bambini se stesse causando loro qualche disturbo con un Discorso così lungo. Essi hanno risposto all'unisono: “No, Swami.” – N.d.T.). Non è mai stata Mia intenzione causare sofferenza a qualcuno. Tali pensieri non Mi si avvicinano nemmeno. Qualsiasi cosa Io faccia è per il vostro bene, non per Me. In effetti, assumo persino il cibo solo per voi! Io bevo l'acqua per voi! Tutte le attività che intraprendo sono dunque solo per il vostro bene! Coloro che comprenderanno pienamente questa verità ne trarranno beneficio; le loro vite saranno santificate.

 

“Il Tuo Amore e la Tua Compassione sono senza pari”
Ero molto addolorato del fatto che la gente di alcune aree collinari dei distretti orientale e occidentale del Godâvarî bevesse acqua inquinata e ho dato immediate disposizioni per il rifornimento di di pura acqua potabile stanziando 200 crore di rupie (Due miliardi di rupie, circa quaranta milioni di euro - N.d.T.). Là vicino, in pianura, scorre il (fiume) Godâvarî, ma essi non avevano neppure una goccia d'acqua da bere. Perciò detti disposizione affinché l'acqua del Godâvarî venisse pompata fino alle aree collinari attraverso delle condotte. Ora sono tutti molto felici. A breve ho in programma di far visita a questa gente. Questa è una bellissima notizia per loro. Sono molto felici e danno espressione alla loro gioia dicendo: “Swami! Non avremmo mai immaginato che Tu riversassi su di noi la Tua Grazia così copiosamente! Il Tuo Amore e la Tua Compassione sono senza pari. Siamo estremamente felici e grati di sapere che ci farai visita.”
Essi stanno ripulendo a fondo tutte le strade e allestendo tutto per la Mia visita. Ramakrishna e Kondal Rao, che hanno eseguito il progetto, Mi accompagneranno. Dobbiamo aiutare gli altri e fare del bene a tutti, per quanto è possibile. Se vivete così, anche voi sarete felici e tutto vi andrà bene.

 

A breve intendo fare un tour mondiale!
Cari studenti!
Ogniqualvolta incontriate un nemico, offritegli amorevolmente le vostre salutazioni (pranam) e dite: “Oh! Fratello!” e anch'egli ricambierà con amore. Siamo tutti fratelli! È solo quando vi comportate in tal modo che procurate una buona reputazione al nostro Istituto di Istruzione Superiore Sathya Sai. Noi non pretendiamo dagli studenti neppure un paisa  (monetina indiana - N.d.T.), né esigiamo tasse per gli esami. Studenti provenienti da tutte le parti del Paese, e persino dall'estero, vengono qui, acquisiscono la loro istruzione e se ne vanno con elevati titoli accademici. Noi forniamo anche dottorati di ricerca (Ph.D.) che ci costano moltissimo. Se tutti gli studenti sviluppassero caratteri esemplari come nell'Istituto Sathya Sai, il nostro Paese guadagnerebbe un gran nome. Abbiamo buone notizie sui nostri ex studenti che perseguono le loro vocazioni in America; recentemente un aeroplano, carico dei nostri ex studenti provenienti dagli U.S.A., ha fatto visita a Prashânti Nilayam. L'aereo era stato noleggiato dall'America in segno d'apprezzamento per i servizi da loro resi in quel Paese. Hanno detto: “Swami! Nel nostro Paese ci sono molti ex studenti del Tuo Istituto: sono persone meravigliose e ci danno tanta gioia!” Là ci sono duecento ex studenti. Assieme alle loro famiglie, sono arrivati qui in 250 e durante la loro permanenza a Prashânti Nilayam hanno sperimentato una grande beatitudine. Al momento di partire hanno espresso la loro gratitudine dicendo: “Swami! Non avremmo mai immaginato e neppure sognato che Tu ci concedessi una tale Grazia.” A breve intendo fare un tour mondiale! Molti devoti vengono qui dall'Africa e dalla Russia. La devozione dei russi è indescrivibile. In questa sala sono presenti molti devoti russi che si stanno godendo molto il Mio Discorso. (Indicando i devoti russi – N.D.T.) Guardate! Questi devoti con le mani alzate sono tutti russi!” Sono molto devoti. (Indicando nuovamente i devoti russi – N.d.T.) Voi non siete russi: fate semplicemente parte del nostro Paese! Vi amo tutti.
Cari studenti! Nel mondo ci sono numerosi Paesi, quali la Russia, l'America, la Germania, il Giappone, l'Italia, la Francia ecc.
Sebbene i Paesi siano diversi, la gente che vive in questi Paesi fa parte di noi! Ci hanno molto aiutato per la costruzione dello stadio coperto a Prashânti Nilayam; hanno lavorato duramente giorno e notte. Essi amano Swami intensamente, Mi seguono ovunque Io vada, corrono dietro la Mia auto e sono venuti persino a Chennai (Madras) quando vi sono stato recentemente; vengono fin qui, incuranti delle grandi difficoltà e delle spese. Voi avete molto da imparare dalla loro devozione per Swami.

 

Prashânti Nilayam, 16 febbraio 2007
Sai Kulwant Hall
Celebrazioni di Mahâshivarâtrî

(Traduzione dalla versione in inglese pubblicata da: www.sssbpt.org)