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20040321 - 21 Marzo

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Discorso Divino
Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba
21 Marzo 2004

Realizzate la Divinità immanenete in voi

 

“Il bene e il male coesistono.
Nessuno può separarli, ma chi ha tenacia (shraddhâ)
sperimenterà sempre il bene.
Che cos'altro può essere comunicato a questa venerabile assemblea?”.

 

Premessa: Per gli abitanti degli Stati del sud dell'India (Andhra Pradesh e Karnâtaka) la festa di Ugâdi segna l'inizio del nuovo anno. Questo giorno viene anche celebrato nel Mahârâshtra come ‘Gudipadva'. La parola ‘Ugâdi' deriva dalla parola sanscrita ‘Yugâdi', che significa ‘inizio di un nuovo ‘Yuga', o era. Secondo la leggenda, questo fu il giorno in cui Krishna lasciò il Corpo, a significare la fine del Dvâpara Yuga e l'inizio del Kali Yuga.
A Prashânti Nilayam, il mattino del 21 marzo, gli studenti dell'Istituto Superiore Shrî Sathya Sai hanno fatto una presentazione innovativa sul significato di questa festa. Secondo la tradizione, questo giorno va iniziato mangiando una pietanza speciale chiamata ‘Ugâdi Pacchâdi', che viene preparata con sei ingredienti, ognuno dei quali rappresenta uno dei sei gusti: dolce, acido, speziato, salato, piccante e amaro. Questo viene fatto per ricordarci di accettare sia le gioie che i dolori della vita con equanimità. Quando gli studenti hanno offerto a Baba le pietanze, contenenti questi ingredienti, Egli ha creato della vibhûti, l'ha sparsa sui piatti e poi l'ha mescolata Egli stesso alle pietanze. Ha anche benedetto il ‘kumkum' (vermiglio) e ‘haldi' (la curcuma), usati per la venerazione del ‘gudi' (un palo, sulla cui cima viene fissato un recipiente, che rappresenta il lieto auspicio – N.d.T.), che tradizionalmente viene adorato in questo giorno dagli abitanti del Mahârâshtra. La presentazione degli studenti è cominciata con il Pañchânga Shravanam, la tradizionale lettura di un almanacco che illustra quanto ci riservano le posizioni planetarie e le stelle nel nuovo anno. Alla fine gli studenti hanno dichiarato che, quando abbiamo la grazia (anugraha) del Signore, nessun pianeta ( graha ) può avere un'influenza nefasta su di noi. Essi si sono poi soffermati sul significato del tempo, e su quanto sia importante, nella propria vita, amministrarlo bene. Inframmezzata da musica e brevi scenette, la presentazione si è conquistata l'attenzione del pubblico per un'ora e mezza.
La sera, una piacevole sorpresa attendeva tutti, in particolare gli studenti del College di Musica Shrî Sathya Sai Mirpuri: Bhagavân ha scelto questa fausta occasione per donare al college nuovi strumenti musicali. Successivamente hanno parlato, in telugu e in inglese, due studenti dell'Istituto di Baba. Ad essi ha fatto seguito un discorso di shrî S.V. Giri, vicerettore dell'Istituto di Istruzione Superiore Shrî Sathya Sai. Egli ha parlato del significato del tempo nella tradizione indiana e ha spiegato il significato del nome del nuovo anno: ‘Târana.'
Dopo il Discorso, Swami ha informato gli studenti che avrebbe risposto alle domande di chi, fra di loro, avesse avuto qualche dubbio sul contenuto del Suo Discorso. Il giorno è trascorso felicemente, lasciando in tutti la speranza che tutto l'anno a venire sia lieto come il giorno in cui ha avuto inizio.

 

 


Cambiare le vecchie abitudini
Incarnazioni dell'Amore!
Il giorno odierno segna l'inizio di un altro nuovo anno. Molti capodanni si sono avvicendati, ma le vostre vecchie abitudini non sono cambiate e la vita resta la stessa, perché voi non vi sforzate di sperimentare il principio della Divinità, che è presente nella forma dell'Amore.

 

L’Amore è la vera Forma di Dio
L'Amore è la vera forma di Dio. Riconoscere questo eterno principio dell'Amore costituisce il vostro massimo dovere. Oggi voi ‘cercate' la Divinità. Che bisogno c'è di cercare qualcosa che è sempre dappertutto? Cercate Dio perché non siete consapevoli che Dio è sempre con voi e in voi. Voi cercate di avere la visione di Dio mediante la meditazione. Ma non dovete sentirvi soddisfatti dalla mera attuazione di tali pratiche spirituali. Che cos'è la meditazione?

 

Meditazione è aderenza alla Verità
La vera meditazione è l'aderenza alla Verità. Il principio della Divinità, eterno, immortale, meraviglioso e beato, è presente dappertutto. Dovete cercare di realizzare questa verità. Questo è il sentiero regale per raggiungere lo scopo della vita. La gente si sforza di realizzare la Verità, ma i suoi sforzi non raccolgono i risultati desiderati. La Divinità è l'incarnazione vera e propria dell'eterna Beatitudine ed è presente in tutti noi. Come potete visualizzarla? Innanzitutto dovete capire che a questo mondo non esiste un potere che sia superiore alla Verità. Il vostro massimo dovere consiste nel riconoscere il Principio della Verità che è presente in voi. Voi state dimenticando la vostra Divinità innata. Intraprendete molte pratiche spirituali ( sâdhanâ ) al fine di sperimentare la Divinità. In realtà, non avete bisogno di alcuna pratica particolare per avere la visione di Dio, che è sempre con voi, in voi, sopra di voi, intorno a voi. Non c'è bisogno che Lo cerchiate.

 

Significato di Samâdhi
Incarnazioni dell'Amore!
Cercare Dio, che è onnipervadente, è segno di ignoranza. La gente, al fine di sperimentare la Divinità, intraprende varie pratiche spirituali, come yama , niyama, âsana, prânâyâma , pratyâhâra, dhâranâ , dhyâna  e samâdhi(1) . Che cosa si intende con ‘ samâdhi '? Questa parola dovrebbe venire intesa come ‘ sama-dhî ', cioè ‘un intelletto ( dhî ) che resta equanime ( sama ) in tutte le situazioni'. Un tale intelletto, in verità, è presente in tutti gli individui. È errato pensare che solo coloro che si dedicano a una pratica spirituale ( sâdhanâ ) siano capaci di ottenere questo stato.

 

Realizzate la Verità "Io sono Io"
Incarnazioni dell'Amore!
Forse andate in giro per il mondo esterno a cercare voi stessi? Una persona siffatta potrebbe solo essere definita sciocca. Se volete vedere voi stessi, dovete volgere la vostra visione all'interno. Sfortunatamente, vi allontanate dal vostro sacro Sé indulgendo in varie pratiche che hanno una prospettiva mondana. Voi siete dotati del sacro principio dell'Amore. Questo Amore Divino è la vostra intima natura. Non viene e non va via. La Divinità non ha nascita né morte. Essa è sempre presente in voi. Invece di usare il vostro tempo per praticare vari tipi di sâdhanâ , realizzate la Verità ‘Io sono Io'. Chi realizza questa Verità non ha bisogno di alcun tipo di sâdhanâ . Da dove proviene questo ‘Io'? Esso è in voi. Non comprendendo questo, voi cercate il divino Sé nel mondo esterno. Dovete realizzare che la Divinità è assolutamente in voi. È a causa dell'illusione che identificate il principio dell'‘Io' con il vostro corpo. Infatti, ‘voi' siete qualcosa di diverso dal corpo. Dovete capire questa Verità e agire di conseguenza. Vero sâdhaka  (aspirante spirituale) è colui che realizza che Dio è in lui. Alcune persone si siedono in un angolo, chiudono gli occhi e cercano di contemplare la Divinità. Non c'è bisogno di cercare la propria ombra, che è sempre con noi. Allo stesso modo, la Divinità che voi state cercando all'esterno è assolutamente presente in voi. Molti hanno cercato di sondare la vera natura del Signore Krishna, e hanno intrapreso a questo scopo molte forme di sâdhanâ.  Ma nessuno di essi è riuscito a realizzare il Krishna Tattva  (la Natura, il Principio di Krishna). Infatti, dov'è Krishna? Dov'è Dio? È presente nel Sé di tutti. Chi non realizza questa verità e va alla ricerca di Dio nel mondo esterno è un crasso ignorante.
Una volta Krishna disse ad Arjuna: “Io sono tuo e tu sei Mio. Io e te siamo Uno”. È da stupidi non realizzare l'Unità, e cercare Dio nel mondo esterno. Il ragazzo che ha parlato prima ha detto che è impegnato in molte pratiche spirituali per cercare Dio. Ma non c'è bisogno di cercare Dio in qualche angolo lontano.

Sarvatah pânipâdam tat sarvatokshi shiromukham
sarvatah shrutimalloke sarvamâvritya tishthati

Con mani, piedi, occhi, orecchie, testa e bocca
ovunque presenti, Egli permea l'intero universo.


Che necessità c'è di cercare Dio come entità separata se Egli è onnipresente? Tutto ciò che vedete è permeato di Dio. Non esiste un posto o una forma in cui Dio non sia presente.

Dio è Amore e l'Amore è Dio.
Potete mettervi in contatto con Dio solo attraverso l'Amore.
Sviluppate l'amore e ottenete lo stato supremo dell'equanimità'.


Mettete da parte la coscienza corporea
Non c'è dunque alcuna necessità di impegnarsi in una ricerca separata di Dio. Dio è presente ovunque sotto forma di Verità. Perché mai si dovrebbe cercare tale Verità? Alcuni hanno la falsa concezione che il Signore Krishna sia nato in un certo posto e che abbia lasciato le Sue spoglie mortali in un altro posto. No! Questo concetto non è corretto. Krishna è presente in tutti i posti e in tutti i tempi. Tutto ciò che vedete e tutto ciò che incontrate in questo mondo oggettivo è la forma vera e propria del Signore Krishna. Solo i nomi cambiano: Dio è Uno soltanto. È da stolti mettersi alla ricerca di un tale Dio, dato che Egli è onnipresente. Invece di cercare Dio fuori di voi, cercate di realizzare il Dio che è immanente in voi. Compite un'indagine dentro voi stessi per sapere chi siete. Mettete da parte la coscienza corporea. Non identificatevi con il corpo. È solo quando vi identificate con il corpo che sorge la questione dell'‘io' e del ‘tu'. Quando ‘io' e ‘tu' si fondono in uno, c'è l'unità. Sfortunatamente, oggi la gente non riesce a dimenticare questo ‘io' egoistico. Ovunque vi troviate, esiste solo un principio dell'‘Io' che è presente in tutti. Una volta che avrete realizzato che lo stesso Âtma pervade tutti i corpi individuali, le differenze fra ‘io' e ‘tu' svaniranno. Voi non riuscite a rinunciare alla falsa identificazione con il corpo, perché siete abituati sin dalla nascita a identificarvi con esso.

Incarnazioni dell'Amore!
Sia che si tratti di Amore, di Verità, di Pace, o di Divinità, non c'è dualismo. Tutto è Uno. Solo quando fortificherete lo spirito di Unità, riuscirete a realizzare la Verità. L'Amore non è qualcosa che si acquisisce dall'esterno: esso emerge da dentro. Quando condividerete un simile Amore con tutti, riuscirete a realizzare la verità secondo cui tutti sono Uno.
( Mostrando il Suo fazzoletto, Baba continua – N.d.T. ) .
(Questo fazzoletto) è fatto con un filo che, a sua volta, è stato ottenuto dal cotone. Allo stesso modo, la mente è fatta di risoluzioni e incertezze ( sankalpa  e vikalpa ).

 

Se Mi identificate con la Mia Forma fisica diventate separati da Me
Incarnazioni dell'Amore!
Dovete chiedervi fino a quale punto avete capito il Principio dell'Amore che è presente in modo uniforme in tutti; le differenze emergono solo a causa della nostra percezione e dei nostri sentimenti. Sin dall'inizio, l'uomo viene sviato dalla sua identificazione con il corpo, e quindi percepisce la diversità nella creazione. In effetti, è solo l'unità a permeare l'apparente diversità. Quali che siano le differenze, esse sono solo creazioni della mente. Per eliminare queste differenze e realizzare il principio dell'unità nella diversità, si deve realizzare la propria vera natura. Solo quando allontanate la vostra percezione dalla realtà dell'Unità cominciate a sperimentare la diversità. Pertanto, sintonizzate le vostre facoltà cognitive sul principio dell'Unità. Io non sono questo corpo; io sono Io, lo stesso ‘Io' presente in ogni individuo. Se Mi identificate con la Mia forma fisica, diventate ‘separati' da Me. Sono solo queste differenze nei sentimenti che creano le differenze fra gli individui. Il principio dell'‘Io' è l'unico principio fondamentale presente in ogni essere. Ogni persona è come uno specchio e lo stesso ‘Io' è riflesso in tutti. Gli specchi sono diversi, ma l'immagine riflessa è la stessa. Dovete realizzare la realtà dell'Unità.

 

Dio è uno solo
Incarnazioni dell'Amore!
Studenti! Dio non ha una forma specifica. Tutte le forme sono Sue. Gli uomini saggi descrivono la Divinità in vari modi. Ecco perché viene detto:

Ekam sat viprâ bahudâ vadanti
“La verità è una, ma i saggi la chiamano con molti nomi”.

Visualizzare l'unità come diversità è una percezione errata, che ha origine da mâyâ  (l'illusione). La Verità è che ovunque c'è solo l'Unità, non la diversità. Ciò che vedete come diversità è solo una vostra illusione. Dimenticate questa diversità e contemplate la Divinità, che è l'Unità. Potete attribuire alla Divinità qualsiasi nome o forma, ma Dio è solo uno. Râdhâ, la più ardente devota di Krishna, aveva realizzato che, dal punto di vista atmico, lei e Krishna erano Uno, ma, a causa di dehabhâva  (l'attaccamento al corpo), era scivolata via da quel sentimento di unità e si era considerata diversa da Krishna.

 

Tutto ciò che vedete all’esterno è un riflesso del vostro essere interiore
Incarnazioni dell'Amore!
Qualsiasi cosa vediate, chiunque incontriate, considerateli nient'altro che una forma della Divinità. Non lasciate spazio alle differenze dell'‘io e tu'. Ovunque vi giriate, nella creazione di Dio tutto è reazione, riflesso e risonanza. Vi guardate allo specchio e dite che siete nello specchio; in realtà non siete nello specchio: quella che vedete è solo la vostra immagine riflessa nello specchio. Se andate dietro una montagna e gridate: “Oh!”, sentirete che qualcuno vi risponde urlando con la stessa intensità. In realtà quella voce è solo e soltanto la vostra, non quella di qualcun altro. Oggi l'uomo è immerso in impressioni errate. Ovunque vi giriate, a questo mondo tutto è reazione, riflesso e risonanza. Tutto ciò che vedete all'esterno è il riflesso del vostro stato interiore. Voi considerate l'unità come diversità e commettete un errore. Sfortunatamente, al giorno d'oggi la gente è incapace di capire la propria vera natura.
Una volta, un giovane mandriano portò la sua mandria nella foresta a pascolare. Mentre gli animali brucavano l'erba, egli cominciò a cantare a piena voce. L'eco della montagna ripeté la sua canzone. Il ragazzo credette ingenuamente che qualcuno lo stesse imitando per prendersi gioco di lui, e ciò lo fece arrabbiare. Quando tornò a casa, si lamentò con sua madre, dicendo: “Madre! Domani non porterò la mandria nella foresta. Là c'è qualcuno che imita tutto ciò che canto. Lo odio!” La madre, allora, gli disse che il giorno seguente lo avrebbe accompagnato nella foresta lei stessa. Egli la portò dietro la montagna e cominciò a cantare a squarciagola. Nuovamente, si poté sentire l'eco della stessa canzone. La madre, quindi, gli disse: “Figlio, non c'è nessuno che per prendersi gioco di te ripeta la tua canzone! Qualsiasi cosa tu canti, viene ripetuta dall'eco. Questo è quello che senti!”
Come quello sciocco mandriano, l'uomo d'oggi viene sviato dal riflesso, dalla reazione e dall'eco.

 

La vostra identificazione col corpo è solo illusione
Se volete vedere Dio, dovete credere fermamente di non essere il corpo. La vostra identificazione con il corpo è solo un'illusione. Gli studenti devono cercare di capire chiaramente questa cosa. Tutto ciò che si vede esternamente è solo un riflesso, e non la realtà. Voi vedete Sai Baba davanti a voi. Voi identificate Sai Baba con il corpo. Ma Io non sono il corpo. Io e voi siamo Uno. Una volta compresa questa verità con chiarezza, non ci sono differenze di nessun tipo. Se date uno schiaffo sulla guancia a qualcuno, è come se lo steste dando a voi stessi. Se maltrattate gli altri, è come se steste maltrattando voi stessi. Dovete necessariamente affrontare le conseguenze delle vostre azioni. Voi siete la causa della vostra felicità o delle vostre sofferenze. Gli altri non ne sono responsabili. Infatti, non c'è nessun ‘altro': tutti sono uno. Perché dico ciò? Per esempio: immaginate di aver preparato cinquemila laddu  ( dolcetti indiani – N.d.T. ) e di averli distribuiti agli altri. I laddu  possono essere diversi, ma lo zucchero in essi contenuti è lo stesso. Allo stesso modo, il medesimo principio dell' Âtma  è presente in tutti.

 

Il principio dell’Amore è uno e lo stesso in tutti
Dovete sforzarvi di capire la vostra vera identità. Voi siete vere e proprie incarnazioni dell'Amore. Il principio dell'Amore è lo stesso in tutti. Voi condividete l'amore con i vostri bambini, con i vostri genitori e con i vostri sposi. Il sentimento per ognuno di essi è diverso, ma il principio fondamentale d'Amore è lo stesso. L' Âtma  è la Verità fondamentale. Essa è Una, senza un secondo.

 

Capire il principio dell’unità e attenersi ad esso permette di divenire Sai Baba
Incarnazioni del Divino Âtma !
L' Âtma  è solo uno, non due. Una volta riconosciuta la verità secondo cui lo stesso Âtma  è presente in tutti, sarete liberi da tutte le differenze e da tutti i conflitti. Sviluppate una salda fede nel fatto che ‘voi' siete presenti in tutti. Capite questo principio di unità. Tutti gli studenti hanno un immenso amore per Me. Sono contenti che Baba li ami. Capite che è solo Baba che ama tutti. Voi vedete delle differenze fra gli individui, ma, dalla Mia prospettiva, tutti sono Uno. Io e voi siamo Uno. Abbiate una salda fede in questa Unità. Solo allora potrete trascendere la dualità. Allorché svolgerete una profonda indagine, riuscirete a capire questa verità. Abbiate pazienza. Non sentitevi delusi se non riuscite ad avere la visione divina. Se capite il principio dell'unità e vi attenete ad esso con fermezza, diventate Sai Baba voi stessi. Voi siete divini, ma non riuscite a realizzarlo perché siete inebriati dal ‘forte vino' dei desideri mondani. Tutti sono incarnazioni dell'Amore. Io non sono differente da voi e voi non siete diversi da Me. Noi siamo Uno. Capite e sperimentate questa Unità!

 

(Baba ha concluso il Discorso con il bhajan: “Hari Bhajana Binâ Sukha Shânti Nahi  …”).

 

Prashânti Nilayam, 21Marzo 2004
Festa di Ugâdi,  Sai Kulwant Hall
(Traduzione tratta dal testo inglese pubblicato sul sito internet dello
Shrî Sathya Sai Central Trust di Prashânti Nilayam).

 

1. Si tratta delle otto discipline, in ordine progressivo, dello yoga di Patañjali , il grande grammatico indiano vissuto nel II secolo a. C.