20021225 - 25 Dicembre

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Discorso Divino
Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba
25 Dicembre 2002

"Egli amerà tutti"

 

“Senza ego ci sarà amabilità,
senza ira non ci sarà afflizione,
senza desiderio ci sarà ricchezza,
senza avidità ci sarà felicità.”

 

Incarnazioni dell'Amore!
Tutto ciò che è materiale in questo universo ha questi cinque (aspetti): Essenza, Coscienza, Beatitudine, forma e nome.
Essenza, Coscienza e Beatitudine (Sat, Cit, Ânanda) sono qualità importanti per un essere. Forma e nome sono stati creati (hanno un inizio, una parte intermedia e una fine) e quindi non sono reali. Avendo come base la forma e il nome, e agendo secondo la natura temporanea del mondo, l'uomo vive dimenticando la sua vera natura.
Dio non ha nessuna qualità e nessun sentimento. L'uomo inventa e attribuisce delle qualità al Divino per confermare la sua natura umana e vive dimenticando la propria Divinità. È davvero una strana vita!
È necessario che ogni individuo riconosca quanto Amore, quanta Verità e quanta Compassione ci sono in Dio. Nonostante l'uomo sia divino, sta diventando un demone, in quanto si comporta dimenticando Dio.

 

I tanti nomi di Dio
Per il fatto che Dio mantiene le Sue decisioni, avendo tutti i poteri nel Suo Ombelico, la natura di quell'Ombelico prese la forma di ciò che è sommamente elevato, e che ha bontà e buone inclinazioni. Perciò, avendo Dio una natura eccellente, Egli ha anche il nome di “Saundarya” (Bellezza).
La natura dell'uomo, che è compresa nel principio di Hiranyagarbha  (l'Uovo Cosmico), è quella della più alta forma di vita. In conseguenza dei sentimenti divini che si manifestano dall'Ombelico d'Oro, Dio ha anche il nome di “Suvarnagarbha” (Grembo d'Oro). Essendo il Creatore di tutta la Creazione, e riconoscendo noi tale Creazione, Egli prese il nome di “Manuvu” (Progenitore dell'uomo).
Di conseguenza, se si vuol comprendere la natura di Dio, si deve capire con quale azione e con quale sentimento ogni nome e ogni sensazione sono sorti. La determinazione e le abilità sacre sono presenti in ogni uomo. Potreste pensare che, chi mostri una tale determinazione, sia un vero uomo. Per il fatto che la natura umana brilla all'interno dell'ombelico con il più alto splendore, Dio ha anche il Nome di “Tejomâyâ” (Pieno di Splendore). Essendo la Causa Primordiale di tutta la creazione e di tutti gli esseri viventi, Egli ottenne anche il nome di “Prajâpati" (Signore degli esseri viventi).
Ci sono tanti nomi di Dio, ma non se ne può trovare neanche uno che sia privo di significato. Basandosi su questo, i nostri antenati davano solo nomi di Dio a ogni essere umano. Quindi le persone fanno numerosi sforzi per comprendere la Divinità, ma questi non sono essenziali. Visto che tutto è dentro l'uomo, perché egli dovrebbe indagare all'esterno? Non c'è quindi alcun bisogno di cercare Dio.

 

La Verità è la Sua forma e la Sua natura
Dio è l'incarnazione dell'Amore. Solo la Verità è la Sua forma e la Sua natura.

Non c'è Verità più elevata del Dharma.

Per l'uomo, non c'è Dharma  più alto della Verità. Tuttavia, incapace di riconoscerla, l'uomo di oggi sta sviluppando la falsità e vive credendo che solo quella sia il vero. Al fine di soddisfare i suoi desideri, egli riconosce e promuove la falsità come Verità. Così l'uomo deve tentare di scoprire la sua (vera) forma. La sua natura è (condensata nel detto):

Dio è Verità, Saggezza ed Eternità.

Quindi, le vere qualità dell'uomo sono Verità, Saggezza e Infinità. Al fine di aprire, in qualche modo, i veri e propri occhi dell'uomo, che è una tale incarnazione della saggezza, Dio gli donò numerosi tipi di testi sacri, quali le Shâstra, l'Itihâsa  e i Purâna.
C'è Verità, Dharma  e Amore in ogni essere umano nel mondo. Anche Essenza, Coscienza e Beatitudine sono riflessi di Dio e solo queste sono qualità importanti per gli individui.
Sat  significa “ciò che è permanente”. Esso non cambia, e non cambierà in nessun giorno. Cit  è una forma di Chaitanya  (la Divina Consapevolezza). La natura di Dio, invece, fu chiamata Âtma.
Un significato di Âtma  è Brahman; questo Brahman si manifesta nell'essere umano come Chaitanya  (Pura Consapevolezza), per cui la Consapevolezza in ogni essere umano è la forma di Dio. L'uomo di oggi non tenta di riconoscere tale Consapevolezza. Colui che riconosce questa natura della Consapevolezza è un vero essere umano. Quindi Essenza, Coscienza e Beatitudine, oppure Verità, Saggezza e Infinità sono solo parole differenti, ma il significato è lo stesso.
Un significato di Âtma  è Brahman; questo Brahman si manifesta nell'essere umano come Chaitanya  (Pura Consapevolezza), per cui la Consapevolezza in ogni essere umano è la forma di Dio. L'uomo di oggi non tenta di riconoscere tale Consapevolezza. Colui che riconosce questa natura della Consapevolezza è un vero essere umano. Quindi Essenza, Coscienza e Beatitudine, oppure Verità, Saggezza e Infinità sono solo parole differenti, ma il significato è lo stesso.

 

Essi riconobbero la Divinità e la proclamarono al mondo
In passato, fin dai tempi antichi, i saggi intrapresero numerose ricerche ed esperimenti, riconobbero la sacra Divinità e La proclamarono al mondo. È detto:

Vedaham etam purusham mahântam
âdityavarnam tamasah parastât

“Io conosco l'Essere Supremo che risplende del fulgore del sole
e che è al di là di tamas, l'oscurità dell'ignoranza.”

Vedaham etam purusham
“Io conosco l'Essere Supremo.”

La natura al di là dei Veda è la Divinità.

Mahântam âdityavarnam
“(Colui) che risplende del fulgore del sole.”

Egli ha il colore del sole.

Tamasah parastât
“(E che è) al di là di tamas, l'oscurità dell'ignoranza. ”

Egli rifulge dal cuore di tamas. Perciò è stato dichiarato al mondo che ognuno dovrebbe avere la Divina Visione di una Forma così sacra.

 

Dio è Uno
Quindi, da quel giorno, nell'uomo nacque la fede in Dio. Con il passare del tempo tale fede cambiò gradualmente; qual è la ragione di questo? A causa della perdita di fede e della fede errata dell'uomo, si affermarono dei significati erronei.

I musulmani Lo chiamano “Allah”, i cristiani Lo chiamano “Jehovah”,
gli adoratori di Vishnu Lo chiamano “Colui che ha gli occhi di Loto”,
quelli che adorano Shiva Lo chiamano “Shambhu”.
C'è un solo Dio che protegge e dona Prosperità, Compassione e Amore.

Dio è Uno. I nomi sono numerosi; ogni religione ne ha stabilito uno. Tuttavia, le religioni non sono differenti (nella sostanza).

Le religioni sono diverse, la via è una.
Le varietà di abiti sono molte, la stoffa è una.
I gioielli sono molti, l'oro è uno.
I colori delle mucche sono vari, il latte è uno.
Le razze delle creature viventi sono molte, la vita è una.
Le caste e i codici di condotta sono molti, la nascita è una.

Quindi, la memoria della Verità si manifesta in ogni essere umano che riconosce la sua vera natura.

 

Gesù, una grande anima
Gesù nacque quale esempio di grande anima; non era possibile dire se egli fosse divino o di altra natura. Egli disse:

“Io sono il figlio di Dio. Dio è Mio Padre. Io sono il figlio di Dio.”

Egli disse ciò, ma non disse: “Io stesso sono Dio”; questo non lo disse.
Quando Gesù nacque, tutti i re arabi arrivarono; a poco a poco videro lo splendore di una stella e la seguirono pensando: “Dove andrà?”
Essa andò vicino a una stalla. Allora questi re arabi giunsero nel luogo ove la stella brillava. Tre di loro arrivarono là. Il primo re arabo vide quel bambino; Maria e Giuseppe avevano posto Gesù in una piccola mangiatoia ed Egli irradiava luce. Nel vederLo un re arabo disse: “Questo bambino, in futuro, amerà Dio.” Il secondo re disse: “No, no. Dio amerà questo bambino.” Il terzo re allora disse: “ No, no, Egli amerà tutti.”
Quindi le parole che furono scritte nella Bibbia in quei giorni sono come queste:

“Quello che pensi di essere, quello che gli altri pensano tu sia,
quello che tu sei veramente.”

Essi compresero il giusto significato di questi tre sentimenti e scrissero così.

 

Ero vicino a Dio
Mentre questo bambino Gesù cresceva con Maria, il padre lavorava da falegname.
Un giorno, in quel luogo si celebrò una festa e si riunì molta gente. Gesù si unì ad altri bambini e andò, Egli pure, in giro da qualche parte. Il padre e la madre Lo cercarono ovunque, ma non Lo trovarono. Gesù era andato a sedersi nel tempio dove il prete stava leggendo di Dio. Maria era molto addolorata per il fatto di non trovare il suo bambino; è normale che una madre soffra quando non trova suo figlio. Ella andò al tempio. Maria e Giuseppe andarono in quel tempio pensando: “Almeno pregheremo Dio.” Quando giunsero alla porta, il giovane Gesù stava uscendo.
La madre Lo prese tra le braccia con gran gioia e disse: “Figlio caro, dove sei stato così a lungo? Non ti abbiamo più visto! Dov'eri?” Ella gli pose molte domande.
Gesù rispose: “Madre, perché questa follia? Io ero vicino a Dio; da stamani presto, il sacerdote che contemplava Dio Mi ha istruito molto bene.”
Quindi, proprio fin dall'inizio, in quel bambino si sviluppò la contemplazione di Dio. Mentre Egli cresceva in quel modo, dopo un po' di tempo il padre morì. Allora la madre disse: “Caro figlio, Tuo padre non è più qui; accetta quindi quel lavoro: fa' il falegname e avremo qualcosa da mangiare.”
Il ragazzo, però, non gradiva quel lavoro e Sua madre non volle opporsi alla Sua scelta.

 

Venite con Me
Un giorno, senza dire niente a Sua madre, Gesù partì e andò su di una montagna. Era partito e non Lo si trovava da nessuna parte. La madre soffrì molto e alla fine si scoraggiò.
Seduto sulla montagna Egli meditò su Dio; poi discese lentamente. In quel luogo, scorreva un ampio fiume (verso il mare della Galilea) e alcuni pescatori erano lì seduti. Egli arrivò e li vide: erano tutti molto dispiaciuti. Gesù domandò loro: “Perché siete così pensierosi?” Essi risposero: “Caro ragazzo, per lungo tempo siamo vissuti con questo lavoro di pescatori, ma oggi, ovunque abbiamo cercato, non abbiamo potuto prendere neanche un pesce.”
Gesù disse: “O stolti! Dove c'è acqua non ci saranno forse pesci? Venite con Me, saliamo su questa barca. Andiamo.” Li portò tutti con Sé e, quando furono in mare aperto, disse loro di gettare le reti. Furono presi molti pesci e solo allora essi maturarono molta fede in quel ragazzo. Quindi, innanzitutto, la fede è molto importante per ogni singolo essere umano.

Dove c'è Fiducia, c'è Amore.
Dove c'è Amore, c'è Pace.
Dove c'è Pace, c'è Verità.
Dove c'è Verità, c'è Beatitudine.
Dove c'è Beatitudine, c'è Dio.

(Applausi)

Quindi Gesù dette loro questo tipo di fede. Tra loro, un giovane importante fu Pietro: in lui, nacque per Gesù una straordinaria fede e amore. Ogni giorno, assieme a Gesù, andava a portare aiuto dove era necessario e poi tornava. A sera, quando sedevano sotto un albero, Gesù era solito dare insegnamenti spirituali a tutti loro.

 

La morte è il vestito della vita
Il padre di Pietro era morto, ragion per cui la madre era molto triste. Allora Pietro andò da lei con Gesù, che le disse: “La morte è il vestito della vita. Perché piangere? Perché sei addolorata? Morire è come cambiarsi d'abito: non hai dunque affatto motivo di essere triste.”

Questi corpi, che sono fatti dei cinque elementi, vanno e vengono.
Il corpo è temporaneo: non può evitare la nascita e la morte.

Quindi non vi angustiate per questo corpo.

Il corpo è fatto dei cinque elementi.
Un giorno esso dovrà soccombere.
L'Abitante interiore è permanente
e non ha né morte né nascita;
non ha attaccamento, regole o regolamenti.
Quindi, tale Abitante interiore è proprio Dio Stesso.
L'Abitante del corpo è il vero Dio.

Nessuno, mentre in questo modo cresce gradualmente, può evitare le difficoltà inerenti ai cinque elementi; alcune sofferenze, afflizioni e preoccupazioni continuano a esserci. Noi non possiamo vivere, come esseri umani in questo universo, senza di esse. Difficoltà e gioie sono il luogo di nascita dell'umanità. L'uomo che è nato non può evitare la morte; anche la felicità non può evitare l'afflizione.

Trattate la felicità e il dolore, la vittoria e la sconfitta,
il guadagno e la perdita nello stesso modo.

Infatti:

Il piacere è un intervallo tra due dolori.

Quindi l'uomo non può esistere senza di essi. La vita umana è data per cercare la Verità; essa non è intesa solo per mangiare, bere, andare a zonzo e vivere in questo modo. È la natura dei cinque elementi che, nel contempo, si manifesta. Chi ora sta vivendo deve riconoscere questa Verità e deve comprendere la propria (vera) natura. Il solo esser nati come esseri umani, crescere, mangiare, bere e morire non è lo scopo della vita dell'uomo. Gesù dette questo tipo di buoni insegnamenti.

 

La sofferenza continua a esistere
Nessuno, mentre in questo modo cresce gradualmente, può evitare le difficoltà inerenti ai cinque elementi; alcune sofferenze, afflizioni e preoccupazioni continuano a esserci. Noi non possiamo vivere, come esseri umani in questo universo, senza di esse. Difficoltà e gioie sono il luogo di nascita dell'umanità. L'uomo che è nato non può evitare la morte; anche la felicità non può evitare l'afflizione.

Tutto questo, in verità, è Brahma.

In tutto esiste questo: ciò è pura verità! Se la comprenderete, otterrete ogni saubhâgya  (fortuna, prosperità, successo). Non lottate per avere il vostro saubhâgya: esso è con voi e dentro di voi. Nessuno può carpirvelo; nessuno può rubarvelo. Perciò, proteggete quella Divinità, il saubhâgya.
Imparate parole buone: non date dolore a nessuno usando parole aspre. Non fate soffrire la mente di nessuno: parlate in modo tale da rendere felice la mente di tutti.

Incarnazioni dell'Amore!
Se le nostre parole sono buone, lo saranno anche le azioni.

Non sempre si possono fare cortesie,
ma si può sempre parlare cortesemente.

Solo parlando gentilmente farete grandi progressi e la società vi rispetterà. Otterrete un grande rispetto nella società.
Conoscete Lincoln, non è vero? Ve ne ho già parlato. Egli non aveva denaro per poter studiare. Per farlo, sedeva sotto la luce dei lampioni di strada, dato che la sua famiglia era molto povera. Non potendo comprarsi i libri di studio, se li faceva prestare dai suoi compagni di scuola, li leggeva durante la notte e li restituiva il mattino dopo.
Un giorno i suoi compagni lo derisero impietosamente dicendo: “Come potrà un simile mendicante portare a termini gli studi?” Egli tornò allora a casa piangendo. Sua madre lo chiamò accanto a sé e gli chiese: “Figlio, perché piangi? Qual è la ragione di ciò?” (Egli rispose:) “Madre, non ho neanche un soldo. Non ho neppure il denaro per comprarmi un tè. Per studiare, siedo alla luce dei lampioni di strada. Chiedo ai miei compagni di scuola di prestarmi i loro libri, li leggo, poi li restituisco. Conosco la situazione della nostra famiglia: so che non ci sono possibilità. Papà è solo un carpentiere.”
Che lavoro faceva sua madre? Si portava a casa i vestiti vecchi delle persone, li aggiustava rammendandoli e li riconsegnava. In tal modo, riusciva a racimolare un po' di soldi.
Fino a che punto sperimentarono queste difficoltà? Il duro lavoro, infine, portò loro rispetto (da parte degli altri).
(Queste erano le parole che Lincoln si sentiva dire da sua madre:) “Figlio, tu conosci la situazione in cui versiamo e agisci di conseguenza. Poiché ne hai preso atto e ti comporti adeguandoti ad essa, la buona sorte senz'altro ti arriderà. Al di là di tutto ciò che possa succedere, non rinunciare al rispetto di te stesso. Lotta per il rispetto del Sé. Quel rispetto ti porterà ogni altro rispetto.”
Egli, dunque, lottò per questo. Si dedicò poi a qualche lavoretto, come dipingere e riparare barche. Gradualmente assimilò le parole della madre e sviluppò il rispetto del Sé. A seguito di ciò, si fece veramente un buon nome nella società e riuscì poi a trovarsi un piccolo lavoro. In tal modo, poté provvedere, oltre che a se stesso, anche ai suoi genitori. Ottenne così una buona reputazione e si fece molto amare e rispettare da tutti. Venne il tempo delle elezioni, e tutti i suoi amici gli dissero: “Tu dici sempre la verità e lotti per il rispetto di te stesso. Se ti presenterai candidato alle elezioni, voteremo senz'altro per te.”
Ebbene, seguendo il loro consiglio, egli presentò la sua candidatura. Lo fece grazie al rispetto di Sé.
I suoi amici gli dettero il loro aiuto; egli però disse: “Non ho bisogno che mi aiutiate.” Grazie al fatto di aver affrontato tante difficoltà, Lincoln divenne Presidente d'America. Era vissuto in tanta povertà, ma, avendo maturato il rispetto del Sé, divenne Presidente degli Stati Uniti d'America. Che grande considerazione ottenne! Come se la procurò? Non per mezzo della ricchezza né della posizione sociale, ma solo tramite il rispetto del Sé.
Quindi, studenti!
Ovunque andiate, indipendentemente dalla situazione che possa verificarsi, non abbandonate mai il rispetto per voi stessi.

Io sono un uomo, sono un uomo, sono un uomo, non un animale!

Dovreste coltivare pensieri come questo. Oggi l'uomo vive immerso nei piaceri sensuali; è quindi profondamente legato ai sensi. Ma per quanto tempo potrà continuare a nutrirsi dei piaceri terreni?
Essi sono vacui. Tutti i piaceri fisici, legati ai sensi, scompariranno in un baleno. Quindi sviluppate il sacro rispetto di voi stessi. Solo quando coltiverete il rispetto del Sé, otterrete grande considerazione nel vostro Paese.

 

I valori umani sono ridotti a zero
Se qualcuno si guadagna un gran buon nome, in qualunque posto del mondo, c'è tanta gente che non lo sopporta. Il sentimento della gelosia sorge in molte persone. Non solo: si manifestano anche alcuni tipi di avversione.
Per quanto grande nel mondo uno possa essere, questo genere di cattive qualità entrano in lui e lo rovinano. Gelosia, ego, sfarzo, ostentazione e altri simili tratti sono pessime qualità e la gente non perdonerà chi ne è affetto.
Non dobbiamo criticare nessuno, né prenderci gioco di nessuno. L'uomo avrà raggiunto la vera natura umana solo quando avrà maturato questo tipo di buoni e sacri sentimenti. L'uomo di oggi esiste, ma i valori umani sono ridotti a zero. In conseguenza del fatto che i valori umani sono distrutti, l'uomo sta soccombendo a sofferenze di cui non dovrebbe fare esperienza. Solo quando il fuoco ha il potere di bruciare lo si può chiamare fuoco: nello stesso modo, a proposito di essere “umani”, si è tali solo quando ci sono i Valori Umani. Avendoli perduti, non si è affatto esseri umani: si è come sporco carbone.
Indipendentemente da quanto uno possa essere grande, da quanta istruzione possegga, da quanto sia educato e virtuoso, dovrebbe, innanzitutto, sviluppare i Valori Umani. Quindi oggi tali Valori sono veramente essenziali. Essi sono stati completamente e assolutamente distrutti. L'uomo vive come tale, ma in lui non si può trovare neppure un briciolo di Valori Umani. A che scopo avere tutta questa istruzione? A che scopo essere così ricco? Senza questi Valori, egli si colloca totalmente in basso. Quindi, prima di tutto, dobbiamo tenere distanti queste cattive qualità. Io vi dico sempre solamente questo.

 

Detesto davvero tale comportamento
Ho insegnato in moltissimi modi alle “Messaggere di Sathya Sai” (associazione delle ex studentesse del college di Anantapur – N.d.T.).
Forse è dovuto all'influenza del luogo, o a quella dell'aria, o a quella del suolo, ma coloro che sono in India sviluppano soltanto cattive qualità. Solamente le cattive qualità come la gelosia, l'ira e l'avversione stanno crescendo. Le “Messaggere di Sathya Sai” che vanno nei paesi stranieri sviluppano tante buone qualità.
(Prima) hanno parlato le persone (ex studentesse) che vengono dal Giappone e dall'America: com'è bello il loro dire! Com'è dolce il loro sentimento! Come sono costruttive le loro parole!
Nelle persone di qui non ci sono tali sentimenti; esse criticano sempre gli altri, criticano e detestano gli altri. Quindi, il sentimento della gelosia è molto cresciuto. Perché nasce questa gelosia? Perché si arrabbiano? Non c'è ragione. Questo brutto sentire sorge solo come conseguenza delle loro cattive qualità e dei loro cattivi sentimenti.
Voi avete ricevuto un'educazione elevata. Avete visto la donna venuta dalle Filippine che ha un Ph.D. (laurea di terzo grado simile al dottorato di ricerca – N.d.T.). Nonostante (persone come lei) abbiano tanto studiato, posseggono molta modestia, molta umiltà, molta viveka  (discriminazione), molta devozione e abbandono. Anche in India la gente ottiene il “dottorato”; perché questi dottorati?
È per aumentare la malvagità? È per aumentare i pensieri dannosi? No, no, no, no!
A che cosa serve questo dottorato? Serve a uccidere in loro la gelosia, i cattivi sentimenti e le cattive azioni; invece si calunniano fra di loro. Vedendo questi sentimenti, Io sono davvero disgustato. Con tanto Amore, con sentimenti aperti, tenendo alto il nome del “Regno di Sathya Sai”, voi state compiendo molte sacre attività. State facendo della attività, ma i sentimenti stanno gradualmente scendendo in basso.

 

Una morte vivente
Il lavoro non è importante: sono le buone qualità a esserlo molto. Dovunque uno sia, nella foresta, in cielo, in un villaggio o in una città, le virtù sono molto importanti.
Il sentimento della gelosia è altamente maligno; per chi è geloso, la vita non sarà mai vissuta come vita. Si può dire che è una morte vivente. Su questa falsariga, si sparla a destra e a manca. La gente sparla degli altri; perché usate queste parole riferendovi agli altri? Perché li criticate? Criticate le brutte qualità che sono in voi, gettate via i sentimenti meschini che avete dentro! Perché dovreste inventare e propagare qualità che gli altri non hanno?

 

A che cosa serve fondare le Organizzazioni?
Però, per quante volte questo venga detto, in loro non c'è cambiamento. Da cinque o sei anni Io sono molto disgustato. A che cosa serve fondare, favorire e promuovere organizzazioni simili? Voi avete tutti i Centri e i Gruppi bhajan, fate tutti del volontariato, conducete circoli di studio e portate avanti tutto questo; ma a che cosa serve? Se non c'è amore nel cuore, per quanto si faccia, è tutto inutile.

L'Amore è Dio: vivete nell'Amore.

Voi dovete sviluppare la natura dell'Amore. C'è solo avversione per questi e per quelli; c'è perfino avversione tra gli insegnanti; essi litigano anche tra di loro.
Non sarebbe sbagliato neppure dare una punizione esemplare a gente con una mente così perversa! (Applausi).
Gente simile, con una mente tanto malvagia, Io non la guardo neppure. Io vi darò qualunque cosa vogliate. Se la volete, vi darò persino la mia forza vitale; ma rifuggite le cattive qualità. (Applausi).
Perciò, da qualche giorno (ho sentito che) non voglio più sviluppare il “Regno di Madre Sai”; dall'anno prossimo Io sospenderò questo “Regno di Madre Sai”. A che scopo fare tanti sforzi per questa gente piena di cattive qualità? Per mantenere il nome di “Sathya Sai - Regno di Madre Sai” si deve portare l'adeguato tipo di rispetto a quel “Regno” e rispetto deve esser portato al nome di “Sathya Sai”.
Ci sono tante organizzazioni. Quando l'organizzazione ha il Nome di Swami – “Sathya” – si dovrebbe procedere sul sentiero della Verità. A che cosa serve mantenere il Nome di “Sathya Sai” quando non si dice Satya, la Verità? Se si apre bocca è per dire asatya  (il falso). Se un piede si muove, va verso adharma  (l'ingiustizia). Quando si guarda un volto, (si vede che) su di esso non c'è nessun Amore. Così, l'Organizzazione progredirà bene solo quando svilupperemo Satya  e Dharma, con Amore. Da oggi, dovete, innanzitutto, acquisire la natura dell'Amore, la via della Verità e la natura della Rettitudine. Questo è il lavoro che dovete fare! Non va bene essere in un'organizzazione divina e agire in modo demoniaco. Quindi, si deve procedere sul sentiero della Verità.

 

Molti nomi differenti per Dio
Così la gente attribuì a Dio molti differenti tipi di nomi.

Omaggi al Protettore della Verità e del Dharma.
Omaggi all'Incarnazione della Verità.

L'Amore è un principio importante per l'uomo: quale è lo scopo di una vita senza Amore? Sedere e sparlare degli altri quando non sono presenti! È veramente una vergogna per le donne avere tali menti malvagie. All'inizio queste qualità non erano presenti nelle donne. Non serve a niente un'educazione moderna con queste cattive qualità. È mia opinione che le cattive qualità si siano sviluppate anche a causa della troppa acculturazione.

Nonostante acquisisca molta conoscenza, ottenendo una grande discriminazione,
l'uomo stolto non conoscerà mai il suo Sé.
Malgrado tutto il suo studio e il suo stile di vita,
il miserabile non abbandonerà le sue qualità meschine.
Studiare e ancora studiare porta solo alle discussioni,
ma non può mai procurare la completa saggezza.
A che serve accumulare tanta conoscenza terrena,
se alla fine si deve comunque morire?
Si deve acquisire quella conoscenza che conduce all'Immortalità.

Quindi, l'educazione in presenza di queste cattive qualità non serve a niente.

 

Abbandonate le cattive compagnie
Perciò la nostra cultura non è importante. Le virtù sono molto importanti. Per il fatto di essere amici di una persona con cattive qualità, le assorbirete anche voi.

Lasciate le cattive compagnie e unitevi a compagnie virtuose.
Impegnatevi in opere meritorie giorno e notte.

Questo è importante per l'uomo. A causa della nostra amicizia con una persona malvagia diverremo malvagi anche noi.

Secondo il Mahâbhârata, Karna fu un grande uomo. Egli conseguì appieno tutti i tipi di istruzione, ebbe un grande insegnante (Parashurâma, uno degli Avatâr di Vishnu – N.d.T.) e ottenne un'educazione superiore a quella di Arjuna. Perché, dunque, il buon nome di Karna fu rovinato nonostante egli avesse un'istruzione così elevata? Egli sciupò la sua reputazione perché si unì a Duryodhana e Duhshâsana. A che cosa serve, allora, essere un così grande uomo?

Che cosa accadde alla fine a Karna che fu così grande?

Quindi, indipendentemente da quanti tipi di cose si studino, se l'intelletto non è ben indirizzato tutto diventerà inutile. Dobbiamo rifuggire le cattive compagnie: solo allora sperimenteremo la nostra vera natura.

 

Sviluppate le virtù
Perciò, studenti e studentesse!
Tutti dovrebbero, innanzitutto, sviluppare le virtù. Non serve guadagnare denaro.

Quando c'è eccessivo denaro, cresce l'arroganza.
Con l'arroganza, la natura malvagia aumenta a dismisura.
Quando c'è meno denaro, l'arroganza diminuisce.
Allorché l'arroganza diminuisce, la natura malvagia viene abbandonata.

Quindi, per noi, guadagnare denaro non è grande cosa; guadagnare le virtù è davvero necessario. Parlate meno. Cose di questo genere (le cattive qualità) nascono per il troppo parlare. Non importa a quante organizzazioni (di servizio) prendete parte: esse non servono a niente se non cambiate il sentimento dentro di voi.

 

Dite parole buone
Parole. Le persone usano parole gentili, ma il loro cuore è duro: è veleno. Quindi, innanzitutto, dobbiamo sviluppare la dolcezza nel nostro cuore. Solo quello è un cuore vero. “Hrid” più “dayâ” forma “Hridaya”. Dovrebbero esserci cuori compassionevoli; dovrebbero esserci cuori amorevoli. Solo allora si sarà veri esseri umani.
Gesù sviluppò un cuore amorevole in questo modo, incoraggiò e protesse molta gente povera e semplice. Mentre era tra loro a dare l'aiuto necessario, si fecero avanti molti nemici.
Date aiuto alla buona gente, di chiunque si tratti. Al di là di quante difficoltà incontriamo, di quante sofferenze sperimentiamo, non dobbiamo comunque criticare gli altri. C'è un solo Âtma  in tutti. Il vostro Âtma  è anche nella persona che criticate; lo stesso Âtma  è presente anche in loro. Potete pensare che state criticando gli altri, ma no, no! È come criticare voi stessi. Se qualcuno non vi piace, statevene semplicemente zitti: non fate altro, ma non criticate assolutamente gli altri.
Quindi, sviluppate qualità buone come queste. Non conta quante buone opere si facciano: esse sono inutili se uno matura cattive qualità. (Se non potete essere d'aiuto agli altri) quanto meno dite parole buone.

Non potete fare sempre delle gentilezze,
ma potete sempre parlare gentilmente.

Quindi, dite parole gentili. Solo questo; ma inventare e attribuire colpe agli altri e parlare di loro a sproposito è un'azione demoniaca.

 

Desiderate il benessere di tutti
Se qualcuno sta soffrendo, voi dovreste soffrire. Dovreste pensare: “Ayyo pâpam (Oh, poverino)! Oggi è accaduto a lui, domani o dopodomani potrebbe accadere a me!” Quindi, nessuno può evitare di soffrire e noi dovremmo augurarci il benessere di tutti. Solo su questo ci basiamo quando cantiamo:

Lokâssamastâh sukhino bhavantu
“Possano tutti gli esseri in tutti i mondi essere felici.”

Perciò, dovremmo aspirare al benessere di tutti e pensare alla prosperità di tutti. Il nostro cuore dovrebbe trasformarsi in Hiranyagarbha  (l'Uovo Cosmico). Solo allora ci saranno buoni sentimenti e una buona vita. Quindi, questa sola è la fonte per essere una buona persona. Non avete bisogno di diventare un grande uomo: diventate un uomo buono. Sforzatevi al fine di essere amati da tutti. Per questo Dio è chiamato:

Hiranyagarbhâya namah
(Omaggi al) Signore dal Grembo d'Oro.

Tutti amano Dio; Egli è sempre pieno di Gioia, non odia nessuno e non si prende gioco di nessuno. Qualunque cosa compia, la fa a fin di bene, ragion per cui, qualunque cosa accada, pensate: “Questo è per il mio bene, per il mio bene.”
Quindi, ogni essere umano dovrebbe sviluppare la natura dell'Amore, promuovere il cammino nella Verità e salvaguardare la moralità.

 

Nazionalità e moralità

(Il sentimento di) nazionalità senza moralità è inutile.

Non c'è quindi solo il patriottismo: deve esserci anche la moralità. Molti vogliono la devozione verso la nazione e dicono: “Patriottismo, patriottismo.”
A che cosa serve il loro essere patriottici? Ci dovrebbe essere la vera natura dell'Amore. È inutile che ci sia patriottismo se non c'è moralità; per cui, la moralità è più importante di ogni altra cosa e noi dobbiamo incrementarla.
L'uomo cambierà solo quando si atterrà a una condotta morale.

 

Meglio la bontà che la grandezza
Incarnazioni dell'Amore!
Tutte le vostre parole sono vere (Swami si riferisce alle persone che hanno appena tenuto dei discorsi – N.d.T.). Dio, però, non sarà soddisfatto dalle (sole) parole. Traducete quelle parole in azioni pratiche. Si può essere un grande eroe sul palco degli oratori ed essere uno zero nell'attuazione pratica. Dovreste essere degli eroi nel campo pratico: è questo ciò che Io amo molto. Lasciate pur che venga qualsiasi sofferenza. Siate eroi nel campo pratico della vita di tutti i giorni. Molti hanno fatto esperienza di Dio in modo notevole: Maometto, Gesù, (e altri) furono anime molto nobili. Come raggiunsero tanta grandezza? Essa venne come conseguenza delle loro buone azioni. Anche la bontà deve essere mischiata a questa grandezza; infatti, la bontà è molto migliore della grandezza. Ci sono molte grandi e nobili anime nella terra di Bhârat. Tyâgarâja disse:

“Ci sono tante grandi anime. Mi prostro davanti a tutte.”

 

Non è possibile descriverTi!
Nonostante Tyâgarâja fosse così grande, dette testimonianza di umiltà e obbedienza. Fino a che punto descrisse Dio?

Tu non puoi esser compreso a parole.
È forse possibile, anche per Brahmâ, decantare la Tua storia?
Tu non puoi esser compreso a parole.

A nessuno è possibile descriverTi; non è possibile descrivere le Tue virtù.

Tu proteggesti Devakî e Vasudeva, e sostenesti al meglio i Pândava.
Tu alleviasti il tormento di Kucela e cancellasti la deformità della bruttissima Kubjâ. Tu riportasti in vita e riconsegnasti il figlio del (Tuo) guru (Sândîpani), e proteggesti le sedicimila incantevoli fanciulle (gopî).
Tu andasti all'assemblea (di corte) e salvasti Draupadî
allorché ella gridò: “O Krishna, Krishna!”

Come si può dichiarare che qualcuno sia simile a Te? Comunque siano i sentimenti, il risultato sarà identico ad essi; quando i vostri sentimenti vengono dal cuore, anche il risultato, da essi derivante, toccherà il cuore. È inutile dire delle buone parole se il cuore brucia di rabbia.

Aiuta sempre, non ferire mai
Incarnazioni dell'Amore!
Ciò che dovremmo sapere oggi è che dobbiamo serbare sentimenti pacifici. Dovunque si vada nel mondo non c'è affatto pace. Dovunque andiate e domandiate, vi sentirete rispondere: “Io voglio pace, pace, pace, pace.”
Dov'è la pace? Sono solo pezzi, pezzi, pezzi (in inglese: pieces – N.d.T.) e non pace (in inglese: peace – N.d.T.).
Voi state facendo a pezzi il vostro cuore. In tal modo dove troverete questa pace? Quindi, amate Dio, abbiate fede in Lui, abbandonatevi a Lui e percepite che tutto ciò che fate durante la vostra intera vita sono azioni di Dio. Ogni azione che facciamo dovrebbe essere di aiuto.

Aiuta, aiuta sempre; non ferire mai.

Non dobbiamo, dunque, procurare sofferenza ad alcuno. Continuiamo ad aiutare gli altri per quanto possibile e continuiamo ad amarli. Chi incontrerà delle difficoltà e di che tipo? Non si può dire. Voi pensate: “Essi incontrano quelle difficoltà; io non ce le ho! Sono a posto.” A un certo momento, una volta o l'altra, in qualche periodo, anche voi potreste incontrare delle difficoltà. Quindi, se volete trovarvi bene, desiderate sempre il benessere degli altri, sperate nella prosperità di tutti: solo questa è vera disciplina spirituale. Uno fa dei riti d'adorazione e partecipa ai bhajan  pensando: “Questo è spirituale, spirituale.” Queste cose non sono importanti. Sviluppate piuttosto le virtù. Noi dovremmo far sì che gli altri pensino che siamo persone buone. Gesù ottenne un'ottima reputazione; alla fine offrì perfino il Suo corpo. Quindi noi dovremmo impegnarci in un sacrificio simile. Senza questo sacrificio, se uno pensa: “Bhoga, bhoga” (la soddisfazione dei sensi), tutta la vita si trasformerà in roga  (malattia). Tyâga  (sacrificio, distacco) è il vero yoga  (unione con Dio); tyâga è autentico yoga. Il godimento dei sensi è la vera malattia. Noi non dobbiamo soccombere a questa malattia, ma tendere all'unione con Dio.

L'arma dell'Amore
Studenti!
La cosa importantissima che ognuno dovrebbe acquisire è la natura dell'Amore. Amore, Amore, Amore! Nessuno odierà chi ha questo Amore; andate al mercato con Amore, andate in qualunque foresta o in qualunque altro luogo e anche le bestie non vi daranno fastidio. Nel passato, tutti i maharishi  (i grandi saggi) trascorsero del tempo nella foresta; tigri, leoni e tante altre bestie feroci abitavano quelle foreste e combattevano tra di loro in tutti i modi. Quegli uomini, tuttavia, vissero pacificamente anche in mezzo a tali animali feroci. Per quale ragione? Essi avevano un'arma. Per il fatto che possedevano l'arma dell'Amore, anche quelle bestie feroci li protessero. Quando si ha l'Amore, chiunque ci ama: noi dovremmo acquisire quell'arma. La bomba atomica e la bomba all'idrogeno non sono per noi, non ci proteggeranno. Per noi è importante l'arma dell'Amore; se acquisiamo quella, nessuno ci procurerà sofferenza in alcun modo. L'Amore, l'Amore, l'Amore è una importantissima arma per Me. Per il fatto di avere questo Amore, moltissima gente continua a venire qui. Ho mandato l'invito a qualcuno? Ho chiesto a qualcuno di venire? Non c'è proprio nessun invito, non c'è affatto alcun invito: quell'Amore riluce su tutti loro. (Applausi).
Il Mio cuore è un magnete. Solo il Mio Cuore è un grande magnete, e, grazie ad esso, tutte le particelle di ferro sono attratte e si uniscono. Anche i cuori duri sono solo come pezzi di ferro e anch'essi saranno subito attratti se vengono purificati.
Certa gente, però, pensa: “Ma guarda, Swami pensa di essere un magnete; perché non attrae noi?” Egli vi attrarrà. Però quel pezzo di ferro (che è il vostro cuore) è pieno di ruggine e polvere. Si è proprio arrugginito. Pulitelo, e di sicuro Questo vi attrarrà. (Baba si riferisce a Se Stesso – N.d.T.).
Se non pulite il cuore e dite: “Egli non mi ha attratto, Egli non mi ha attratto”, come potrà attrarvi? Quindi, se si vuole che ruggine e polvere se ne vadano, il cuore deve essere ben pulito con l'Amore, con l'Amore, con l'Amore, con l'Amore.
Rendete quindi sacro il vostro cuore con quell'Amore.
Questo significa, sia per la gente di questo Paese sia per gli stranieri, che ciò che ognuno deve imparare è solo una cosa: Amore, Amore, Amore. Amore altruistico. Solo quando c'è un simile Amore altruistico voi attrarrete tutto il mondo.

L'Amore è senza ego, l'ego è senza Amore.

Se c'è ego, siamo senza Amore. Perciò, dovete vivere con Amore.

(Swami ha terminato il Suo Discorso cantando il bhajan: “Prema Muditâ Manase kaho ...”).


Prashânti Nilayam, 25 dicembre 2002,
Sai Kulwant Hall,
Ricorrenza del santo Natale del Signore Gesù
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