20010101 - 01 Gennaio

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Discorso Divino
Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba
1 Gennaio 2001

Buoni pensieri per un buon anno

 

“Nel piacere è compreso anche il dolore;
nessuno può separarli.
È il dolore che porta con sé il piacere.
Di fatto, piacere e dolore
sono entrambi dovuti al Kali Yuga.”

 

 

Incarnazioni dell'Amore!
Gli anni passano, ma l'uomo non migliora nelle buone qualità. Vero essere umano è colui che ha una mente buona. Ecco le qualità di una buona mente: è luminosa come il sole, fresca come la luna, fa dire solo parole sacre e conferisce pace alla società. Solo chi è compassionevole, amorevole, paziente, comprensivo e incline al sacrificio è un vero essere umano. Purtroppo oggi queste sacre qualità sono diventate piuttosto rare. Come si fa a considerare un essere umano chi ne è privo?

La Beatitudine nasce dai sentimenti sacri
L'uomo, forma di vita, nasce dalla Natura: la terra gli dà sostegno vitale, il sole la luce, gli alberi l'ossigeno, filtrando le impurità; l'acqua lo disseta e lo nutre e l'aria lo aiuta a mantenersi in vita. Com'è possibile che un essere come l'uomo, che nasce dai cinque elementi e da essi è sostenuto, non sia in grado di acquisire la loro natura? Figlio dei cinque elementi, l'uomo dovrebbe praticare e diffondere le sacre qualità degli stessi e, poiché vive nel grembo della Creazione, dovrebbe seguirne gli intrinseci princìpi.
Gli uccelli, gli animali e le piante rispettano la loro innata natura perseguendo i propri ideali. Gli alberi assorbono il biossido di carbonio, tossico per l'uomo, restituendo ossigeno indispensabile alla vita. Anche gli animali assolvono i loro doveri e sono utili alla terra in tante maniere. Eppure, c'è da chiedersi come mai l'essere umano, nato tale e così definito, non pratichi nella vita i valori che lo contraddistinguono. Qual è la causa di ciò? Egli non è in grado di praticare e diffondere i Valori Umani perché egli stesso li ha smarriti. Eppure, si aspetta dall'anno nuovo un periodo di pace, felicità, benessere e prosperità.

Incarnazioni dell'Amore!
Il nuovo anno non porta con sé felicità e gioia; ieri diventa oggi, oggi diventa domani. Quando i giorni si susseguono in modo uguale, qual è l'esperienza che ne risulta? Ci si confronta con le conseguenze delle proprie azioni. Una visione positiva non potrà generare dolore. Azioni negative non si svilupperanno in esperienze di gioia. Perciò, quali che siano le nostre azioni, non potremo sfuggire al confronto con i risultati. Tuttavia, chi coglierà in sé la Grazia Divina accetterà gioie e dolori alla stessa stregua.
L'essere umano, meritevole della Grazia Divina, potrà vivere la santità della pace, purificarsi e distruggere anche i peccati più gravi. Purtroppo a causa dell'era delle tenebre l'uomo ha perso la fiducia in se stesso, la fiducia nel suo vero Sé. Egli aspira al potere, insegue la brama di denaro. Come può la Divinità risvegliarsi in un siffatto uomo? Solo la pratica dei Valori Umani trasformerà la natura umana in divina. Bisogna pertanto sviluppare oggi le buone qualità umane.
Quali che siano le nostre azioni e i risultati di ciò che intraprendiamo, qualunque sia la Divinità che contempliamo, ne vivremo le conseguenze. Non saranno gli anni nuovi a conferirci l'eterna beatitudine.
Gli anni vanno e vengono, come pure i piaceri e i dolori. Solo la gioia dello Spirito può conferire una simile beatitudine. Non basta svolgere le proprie funzioni, sia pure in maniera positiva, per raggiungere la pace e la felicità. L'essere umano deve intraprendere le azioni con sentimenti puri. Molti si aspettano dal nuovo anno gioia e prosperità, ma l'anno sarà il risultato delle azioni precedenti. Se volete porre rimedio e risolvere le conseguenze di azioni negative del passato, dovete compensarle con un surplus di qualità e azioni positive.
La beatitudine sacra è dentro di noi; nasce dai nostri sentimenti puri. Bisogna esternarli, manifestare quella gioia che nessun altro può darci dall'esterno e della quale nessuno potrà mai defraudarci. Queste sacre qualità hanno origine solo nel cuore. Il cuore dell'essere umano è pieno di compassione che è all'origine di ogni sentimento puro.
Bisogna sviluppare la compassione, diffondere la luce dell'amore e coltivare azioni positive e divine. Se manca questo atteggiamento non potete pretendere che il passare degli anni, il tempo, vi dia momenti di felicità. Non lo potrà mai fare. Mai. Il risultato delle nostre azioni si otterrà in base alla qualità con cui svolgiamo i nostri compiti e doveri. Per poter sperare in buoni risultati, bisogna nutrire dei buoni intendimenti.

 

La Grazia Divina
Possiamo trasformare qualsiasi cosa se possediamo una ferma risoluzione, un cuore puro e intraprendiamo azioni altruistiche. In un batter d'occhio possiamo sradicare ogni tipo di sofferenza e difficoltà. Ma è, in realtà, la Grazia Divina che ci rende idonei a tutto ciò. Senza la Grazia di Dio non si può ottenere niente, e, per questo motivo, si dovrebbero compiere solo quelle cose che ci rendono meritevoli di Essa. Con una simile Grazia possiamo ottenere qualsiasi risultato, realizzare felicità e beatitudine e approdare ad ogni tipo di pace. Il mondo materiale non sarà mai in grado di conferire niente di tutto ciò.

 

Pace e Beatitudine Eterne
Tutto risiede nel nostro cuore, ed è il cuore il centro di ogni cosa. Perciò dobbiamo coltivare sentimenti puri nel nostro cuore. La gente festeggia con canti e balli l'arrivo del nuovo anno. Ma sono entusiasmi e gioie che hanno la durata di un momento. All'uomo serve invece una pace duratura.
Infatti, la vera pace è eterna. La vera felicità è eterna. La vera gioia è eterna. Come si può sperare di realizzare una simile beatitudine eterna se ci si dedica ad azioni che non perdurano, ad attività materiali? Coloro che desiderano realizzare la beatitudine eterna devono dedicarsi ad azioni sacre e permanenti.

Sperimentate la felicità che si trova in ogni difficoltà .

Il piacere è un intervallo tra due dolori ed è impossibile sperimentare l'uno senza gli altri. È impossibile raggiungere la felicità senza passare attraverso alcuna sofferenza; una simile felicità sarà solo temporanea.


I risultati dipendono dalle azioni
Ciò vale per chiunque, che sia facoltoso, ricco o aspirante spirituale; ogni nostro risultato dipende dal sentiero e dalla disciplina spirituale che seguiamo. Non potete pretendere di raccogliere dei mango se avete seminato del nîm, e viceversa. Come il seme, così il frutto. Come il proposito, così il risultato. I nostri sentimenti sono dentro di noi, non fuori. Ci sembra che tutto provenga dall'esterno, ma ciò è solo un'illusione. La gioia e il dolore non possono dipendere da un'illusione.

 

Cambiare il cuore e i sentimenti
Perciò è il cuore che dobbiamo trasformare. I nostri pensieri devono diventare buoni, il nostro atteggiamento deve diventare buono, le nostre qualità devono diventare buone. Oggi l'uomo è molto cambiato, ma non la sua mente. I giorni e gli anni passano, il tempo scorre, ma i nostri sentimenti non fluiscono. Raggiungeremo la pace solo quando i nostri sentimenti cambieranno.

Incarnazioni dell'Amore!
In ogni circostanza, fate sempre in modo che i vostri sentimenti si trasformino in uttama(1), sentimenti puri e nobili, affinché possano manifestarsi in ideali sacri. Tutte le nostre attività dovrebbero incentrarsi nel servizio al prossimo. È solamente in base a questo che i Veda  dichiarano:

Paropakârah punyâya pâpâya parapîdanam
Si ottiene merito con il servizio reso agli altri.
Si commettono peccati nel far male agli altri.

Perciò quando coltiviamo in noi sentimenti puri, otterremo risultati sacri, anche senza ricercarli. Purtroppo, a causa dell'impatto del Kali Yuga, l'uomo pensa una cosa, rincorre l'illusione di un'altra, e desidera un'altra cosa ancora. Qualunque cosa decidiate di dire o di fare, i risultati delle vostre azioni dipenderanno sempre e solo dai vostri pensieri. Perciò, fate in modo che i vostri pensieri siano sacri e diventate buoni esseri umani.

 

Diventate persone buone
Dovreste essere persone buone. Da che cosa si distingue una persona buona? Dai pensieri e dai sentimenti buoni. Mânishi , umano, significa colui che possiede manassu, la mente. Quando la mente non è buona, come può essere buona la persona?
Talvolta può succedere che, malgrado le ottime intenzioni delle nostre azioni, si abbiano dei risultati negativi. Sebbene i risultati siano negativi, essi non potranno mai alterare una buona mente. Si tratta comunque di caratteristiche negative riscontrabili esteriormente. La dolce bontà interiore vi accompagna sempre: è dentro, intorno, sotto e sopra di voi.
Perciò l'essere umano è essenzialmente buono e, di conseguenza, dovrebbe avere una mente buona. Ma la sua mente cambia di attimo in attimo a causa dei pensieri instabili. Se la propria volontà fosse risoluta non cambierebbe in questo modo. La volontà deve essere ferma e stabile. Bisogna sviluppare una mente che non vacilli e una chiara visione. Nessuna difficoltà potrà allora toccarci. Se si desidera superare ogni tipo di dolore, la Grazia Divina è necessaria.

 

Purezza di sentimento e volontà
Si può anche essere miliardari, ma, se i sentimenti non sono puri, non c'è ricchezza che salvi. Quand'anche un uomo fosse povero in canna, se ha un cuore puro, può raggiungere perfino le vette più alte.

In tempi negativi anche un bastone da passeggio si trasformerà in serpente.
In un momento positivo la polvere stessa della terra diverrà oro.

Se la fortuna non ci arride, se i nostri sforzi non vanno a buon fine, anche un bastone da passeggio si muterà in serpente. La causa di ciò sta nei nostri pensieri.

Sankalpa(2) mûlam idam jagat
I pensieri formano la base del cosmo.

Il cosmo intero si basa sui pensieri. Alcune persone pensano che le loro aspettative non si realizzino malgrado tutti i loro sforzi. Questo è principalmente dovuto alla mancanza di purezza nei loro sentimenti e nelle loro intenzioni. Le azioni buone e cattive sono la causa dei risultati. Dobbiamo perciò installare sentimenti sacri nel nostro cuore.

 

La fortuna non cambia con l’anno
La giornata di oggi segna l'inizio del nuovo anno 2001. Il prossimo sarà il 2002.
Cambiano i numeri, ma non il destino. È un grave errore pensare che il destino possa cambiare solo perché cambiano gli anni. Oltre ai numeri, devono cambiare le nostre azioni e diventare pure. Solo così otterrete la santità che vi aspettate.

Studenti!
Potrete avere buoni risultati agli esami solo impegnandovi al massimo per tutto l'anno. Altrimenti non avrete alcuna possibilità di ottenere i voti desiderati.

Yad bhavan tad bhavati
Come il sentimento, così il risultato.

Come l'intendimento, così il conseguimento. Talvolta ci si domanda: “Se mi impegno in una giusta azione, perché ottengo dei risultati negativi?” Non vi saranno mai dei risultati negativi per delle buone azioni. Un risultato negativo implica un elemento di negatività nelle vostre intenzioni. Se ciò non fosse, non si otterrebbe un risultato negativo. È debolezza umana vedere in sé solo il bene senza analizzare il male. Il bene e il male coesistono; nessuno può separarli.

Piacere e dolore, bene e male, coesistono; nessuno può separarli.
Non è possibile avere l’uno evitando l’altro: sono inscindibili.
Maggiore è il piacere se i problemi danno frutto.

 

Un frutto matura nel tempo
Da dove arriva la felicità? Quando i problemi fruttificano, la felicità arriva. Per avere un buon mango occorre lasciargli il tempo di maturare sull'albero. Se lo cogliamo ancora acerbo, ci domanderemo come mai un buon seme abbia prodotto questo aspro frutto. Ma in realtà il frutto non ha raggiunto ancora la giusta maturazione. Si trova nello stadio di crescita chiamato kayi  (frutto acerbo) ed è perciò molto aspro. È un errore pensare che vi sia qualcosa di negativo in un frutto di buona qualità. Non vi accorgete della sua dolcezza solamente perché non ha ancora raggiunto la maturazione.
Perciò bisogna indagare a fondo e analizzare la situazione, tenendo conto dei momenti, delle nostre sacre qualità e dell'uso del nostro intelletto. Esiste l'intelligenza. Fin dove può arrivare? Il frutto è di buona qualità e ci aspettiamo che sia dolce. È una buona varietà, ma non è ancora maturo. Come potete allora aspettarvi un succo dolce?
State usando i vostri pensieri nella maniera sbagliata. Se il frutto non fosse buono non crescerebbe affatto. Se la varietà è buona, senz'altro maturerà in un frutto buono e dolce.
Perciò non perdetevi d'animo se non ottenete subito il risultato sperato. I vostri sforzi sono destinati al successo, ma a tempo debito.

Incarnazioni dell'Amore!
Si è atteso con grande trepidazione l'inizio di questo nuovo anno. Ci si è sforzati di accogliere il suo arrivo nel migliore dei modi. Eppure l'uomo deve sforzarsi per realizzare ciò che va fatto e deve usare il giusto discernimento prima di intraprendere qualunque azione. Oggi l'uomo ha perso il senso del discernimento. Non indaga più per comprendere il suo destino (gati), non è più in grado di sapere chi bisogna rispettare e in che modo, che cosa bisogna accogliere e come, chi dovremmo amare e in quale maniera.

 

Quattro doni per l’uomo
Dio ha dato quattro doni all'essere umano: la mente (mati), il destino (gati), la posizione (sthiti) e la ricchezza (sampatti)(3). Questi quattro sono senza dubbio doni di grande valore, eppure l'uomo non ne fa buon uso. Al contrario, vive immerso nel desiderio nutrendo l'ira, l'avidità, l'infatuazione, l'orgoglio e l'invidia con cibo e abitudini sbagliati.
Tutti questi difetti sono generati dal cibo; non sono doni di Dio. Il giusto nutrimento è nelle vostre mani. Come il cibo, così le qualità. Il cibo è negativo. Ma la mente, il destino, la posizione e la ricchezza sono doni divini.

 

Il sentiero interiore ed esteriore
Studenti!
La mente, il destino, la posizione e la ricchezza corrispondono al sentiero interiore (nivritti). Non nascono nella testa. Hanno origine nel cuore. Tutto ciò che ha origine nel cuore è vero ed eterno. Il desiderio, l'ira, l'avidità, l'infatuazione, l'orgoglio e l'invidia corrispondono al sentiero esteriore (pravritti . Lo studio, il lavoro, il denaro, i passatempi, le canzoni, tutto ciò appartiene al sentiero esteriore. Sono tutte caratteristiche della natura materiale. Queste tendenze materiali hanno origine nella testa e saranno sempre soggette a cambiamento. Le caratteristiche del sentiero interiore che hanno origine nel cuore sono permanenti. Corrispondono alla Verità e sono eterne.
L'essere umano coltiva le tendenze materiali e soffoca le aspirazioni interiori. Perseguendo le une non potrà ottenere le altre. Pensa in un modo e si comporta in un altro. Vuole percorrere la via interiore, ma si perde dietro azioni mondane. Questo non va! Questo non va! Per questo motivo ogni passo fatto oggi dall'uomo è contrario alla rettitudine. E così, passo dopo passo, egli prende la strada della non verità (asatya) contraddicendo, con ogni sua parola, la Verità. Tutto ciò che vede si colora di negatività. Perfino ciò che ascolta è carico di falsità.
La vita dell'essere umano si sta trasformando, orientandosi totalmente verso il percorso materiale. Dobbiamo trasformare questo cammino esteriore in un cammino interiore. Il cammino interiore vivrà di se stesso in eterno. Perciò prima di mettere in atto qualunque pensiero, sarebbe sempre opportuno discriminare tra il bene e il male.
Dovete analizzare, indagare, chiedervi: “È bene?” “È male?” Bene o male? Bisogna intraprendere la giusta indagine. Lungo il cammino interiore non perderete mai il gusto della vostra ricerca quantunque possa passare moltissimo tempo. Non perderete mai la pace, malgrado i vostri sforzi ininterrotti.

 

Il gusto cambia, ma l’appetito è uno solo
Per esempio, voi avete tra i 20 e i 40 anni e in tutti questi anni avete sempre mangiato ogni giorno. Potete per questo dire che ne siete disgustati o domandarvi perché continuare a mangiare? Anche se mangerete oggi, vi preparate già al pasto di domani. Cambiano solo i gusti, ma la fame è identica per tutti. Il cibo può cambiare, ma la fame è una. Qualunque sia il cibo che si mangia, lo si fa per saziare la fame.
I gioielli sono molti, ma l'oro è lo stesso.

Il colore delle mucche può variare, ma il latte è lo stesso.
Le razze sono molte, ma la vita è una.
La visione di Dio può variare, ma Dio è Uno.

Perché l'uomo vive in un simile stato di illusione?

“Lottate per guadagnarvi da vivere.”

Bisogna affrontare molte difficoltà per tirare avanti e per questo motivo si è tratti in inganno. Ma la vita è transitoria. La vita non dura per sempre. Termina in un attimo. Perché dovremmo perderci dietro una simile illusione? Finché siamo qui, facciamo in modo di essere sempre sul giusto sentiero. Incamminiamoci lungo il sentiero della Verità per essere portatori di ideali che siano da esempio agli altri. Solo così la nostra umanità potrà santificarsi.
Se intraprendiamo delle azioni transitorie durante il corso della vita umana, che è anch'essa transitoria, quando saremo in grado di vivere l'esperienza dell'eterno? Solo azioni sostenute dalla Verità potranno conferire la pace eterna.

 

I sentimenti sono importanti, non le parole
Quando un poeta compone versi in lode di Dio, Lo esalta in modo altisonante, spesso esagerato e poi Gli rivolge un'invocazione perché lo protegga. Il sentimento ispiratore è importante, ma non sempre lo è lo stile con cui sono scritti i versi.
Un poeta disse:

“Shrînivâsa, che giaci sul serpente Vâsuki dalle mille teste,
Tu vivi e Ti diverti nella coscienza dell’Assoluto.
Non conferirai gioia alla mente distruggendo il legame dei sentimenti?
Auspicale Dolcezza! Tu, che risiedi nel corpo, proteggi il Tuo servitore!
Keshava, Signore del mondo, che conquisti la vittoria sui sensi,
perché non accorri in soccorso? Dicono che Tu, che incanti la mente di Lakshmî Devî,
sia ovunque, in ogni angolo e in ogni vicolo più sperduto.”

Se si osserva questa poesia, ci si trova di fronte a una tale grandezza! Eppure la poesia, che si esprime in parole, non riflette l'espressione di un cuore pieno di sentimento. Perciò le nostre menti devono coltivare sentimenti sacri. Non dovrebbero basarsi sulle parole. Le parole vanno e vengono. Ogni singolo essere umano potrà lodare il Signore e lo potrà fare in base alla sua abilità. Ma sono i sentimenti che devono essere puri, stabili e altruistici.

 

L’anno nuovo non porta niente di nuovo
Il nuovo anno non porterà con sé nulla di nuovo. Al contrario, saranno i giorni trascorsi, vecchi, a comparire, come anche i risultati di vecchi sentimenti. Il giorno in cui nei vostri cuori nascerà un genere nuovo di pensieri, sarà il vero anno nuovo. (Applausi).
Tutte le
preghiere recitate, i bhajan  cantati, il servizio reso, i riti compiuti da anni e anni non serviranno a nulla se, contemporaneamente, non avverrà alcuna trasformazione del cuore. Riscontrate forse in voi un cambiamento del cuore e siete più inclini alla pietà? L'essere umano ha forse mostrato di avere maggior compassione e gentilezza? Il cuore privo di compassione non è un Tempio di Dio (Daiva Mandir), ma un covo diabolico (dvaya mandir). Abbiamo bisogno di coltivare cuori pieni di compassione. In ogni istante, dovreste essere colmi di compassione.
Ma, poiché tutti voi considerate questo giorno come il capodanno e lo festeggiate con entusiasmo, Io vi benedico, affinché possiate coltivare sentimenti sani, santi e ideali. Desidero che dividiate con altri tutto ciò che considerate buono. Voglio che conduciate una vita pacifica e serena e diventiate un modello per il resto del Paese.

 

Ignorate le qualità indesiderabili
Talvolta, alcune qualità negative come la bramosia, la collera e l'odio possono nascere in voi, ma non dovreste mai permetter loro di penetrare nella vostra mente. Se chiuderete loro la porta in faccia, spariranno in un baleno da sole; ma, se le farete entrare, vi si stabiliranno.
Ecco un piccolo esempio. Avete costruito una casa con porte tutt'attorno. Voi pensate: “Ho messo delle porte…” Se arriva un amico o dei parenti li farete entrare, ma non farete entrare chiunque. C'è forse qualcuno che fa entrare in casa cani e porci, solo perché ci sono delle porte? Il corpo umano ha nove porte, e voi dovete aprirle solo a ciò che è sacro. Non fate entrare il male. Solo così otterrete la giusta qualità di pace. Perciò le nostre porte dovrebbero avere anche cancelli adeguati.
Eccelse sono la nobiltà, il valore e la divinità della vita umana: non sciupatela con le cattive qualità. Molte cose vanno e vengono, ma non dobbiamo dare spazio a tutto ciò che ci viene incontro. Dovremo accogliere solo ciò che è sacro. Non dovrebbe esserci alcun dubbio a tal riguardo.
Se, ad esempio, qualcuno si presenta alla vostra porta con il suo bagaglio e voi lo ricevete molto festosamente, gli fate molte gentilezze e complimenti, questi, immediatamente, entrerà e si sistemerà in casa vostra. Se invece lo ignorate completamente, sceglierà di andarsene in un albergo o in un residence. Ma, poiché lo avete intrattenuto e gli avete parlato, è entrato. Se evitate di parlargli non avrà nessuna possibilità di entrare.
Allo stesso modo, vi vengono incontro molti tipi di negatività. Ignorateli. Non stringete amicizia con essi; se non darete loro retta, se ne andranno per la loro strada, torneranno da dove sono venuti e non vi intaccheranno.
Eppure, come si comporta oggi l'uomo? Gli si presentano dei sentimenti negativi ed egli li accoglie con tutti gli onori. Se continuate ad alimentarli, essi vi invaderanno la mente e prenderanno il controllo della vostra vita. Non parlate del male. Non guardate il male. Non ascoltate il male. Questa è vera qualità umana. L'essere umano è dotato dei sensi per sviluppare il potere della discriminazione e saper valutare ciò che è necessario e ciò che non lo è.

 

Benedizione finale
In questo modo sarete benedetti. La vostra vita sarà piena di risultati e si santificherà. E, allo stesso tempo, questi sentimenti nobili vi renderanno immortali e realizzerete l'infinita beatitudine. Questo è un nuovo anno e perciò bisogna rinnovare la propria vita. Abbandonate tutto ciò che è vecchio e consunto. Liberatevi di tutto ciò che è immondo, altrimenti i nuovi sentimenti non potranno entrare. Quando nella mente ci sono solo sentimenti divini, nient'altro potrà entrarvi. Installatevi la Divinità e realizzerete la vera pace.

Incarnazioni dell'Amore!
Vi benedico tutti, affinché abbiate una vita di pace, prosperità e felicità.


(Bhagavân ha concluso il Discorso con i bhajan: “Hari Bhajana Binâ....” e “Hare Râma, Hare Râma...”)

 

Prashânti Nilayam, 1 gennaio 2001
versione integrale



1) Il termine “ uttama ” indica “il più alto”, “il migliore”, “l'eccellenza”.
2) La parola sanscrita “sankalpa”, oltre che “pensiero”, significa anche: “volontà”, “proposito”, “risoluzione mentale”, “determinazione”.
3) La traduzione di “mati” (mente), “gati” (destino), “sthiti” (posizione), “sampatti” (ricchezza) non trasmette la vera essenza del significato sanscrito e tali termini sono difficili da interpretare letteralmente. È molto probabile che Swami si riferisca all’intimo significato di queste parole, difficile da afferrare.