01 - gennaio 2015

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GENNAIO 2015

1.1.15
L’anno nuovo deve portare un passo nuovo nella disciplina spirituale; il vecchio va congedato e il nuovo fatto entrare! Come avete celebrato il primo giorno dell’anno? Alcuni puliscono la casa eliminando le ragnatele o la decorano attaccando festoni, foglie e ghirlande di fiori, altri indossano vestiti nuovi e altri ancora festeggiano con tipi nuovi di cibarie; per un giorno, ognuno si sente fresco e rinnovato. In questa festa di rinnovamento, la maggioranza delle persone celebra esteriormente e continua con i vecchi pregiudizi e le vecchie tendenze, con le vesti logore e i principi rosi dalle tarme; non dovrebbero questi individui tentare di spazzar via le ragnatele dalla mente? Non dovrebbero liberarsi delle opinioni e delle motivazioni che macchiano e sviliscono? Il Namasmarana, il ricordo del Nome di Dio, è la disciplina spirituale prescritta dalle scritture per l’era presente, il Kali Yuga. Questo comporta l’abbandono di tutte abitudini che interferiscono con il ricordo costante di Dio quindi, a Capodanno, voi dovete decidere di accettarlo e praticarlo al massimo. (Discorso Divino del 27 Marzo 1971). Il modo migliore di amare Dio è quello di amare tutti e servire tutti. Baba

2.1.15
Distruggete tutte le gemme e tutti i germogli del desiderio e il lago della vostra consapevolezza interiore sarà sublimato nell’Oceano Puro di Latte in cui il Signore si corica sul letto di serpenti. Come il cigno celeste, il vostro Se reale si diletterà nelle acque placide di quel lago fresco così trasformato e troverà la gioia senza fine. La storia dei miracoli di Dio è tutto nettare puro; ognuno può bere a volontà da qualunque parte di quell’oceano di nettare. In ogni particella c’è la stessa dolcezza. L’Amore di Dio e l’amore per Dio sono eternamente dolci e puri qualunque sia la scelta del tipo di adorazione da accettare o ottenere. Lo zucchero è dolce sia che lo mangiate di giorno che di notte! Per la persona che mangia, la differenza di tempo, giorno o notte, ha importanza ma non per lo zucchero il cui sapore è dolce e stabile sempre! Così è l’Amore Divino, santo e ispirante sempre! (Bhagavata Vahini cap.1 “Il Bhagavata”). Una mente pacifica è la residenza dell’Amore. Baba

3.1.15
Dio permea l’universo intero, Dio è presente in ogni essere umano e in ogni essere vivente, la creazione tutta è manifestazione della Divinità. Avere un corpo umano non è sufficiente; dato che Dio è presente dovunque e in ogni essere, la pratica dei valori umani è considerata sacra e importante quindi voi dovete coltivare i valori umani: Verità, Rettitudine, Pace, Amore e Non-violenza. Non dite mai bugie in nessuna circostanza; se aderirete alla Verità, la Rettitudine ne conseguirà. Dove la Verità e la Rettitudine vanno insieme c’è la Pace, dove c’è la Pace ci sarà anche l’Amore e dove c’è l’Amore non c’è spazio per la violenza. Prima di tutto, bisogna che maturiate l’Amore. “L’Amore è Dio, Dio è Amore. La Verità è Dio, Dio è Verità”. La Verità e l’Amore sono in verità le incarnazioni della Divinità. (Discorso Divino del 25 Dicembre 2009). Coltivate il cuore per far crescere il raccolto della Verità, della Rettitudine, della Pace e dell’Amore. Baba

4.1.15
Le persone si affidano ai voti e ai riti sperando di respingere così le cose negative che le stelle potrebbero portare! Eppure nessuno sforzo vien fatto per ottenere la Grazia di Dio. Fate che la sontuosità e i paramenti dell’adorazione non abbiano un significato solamente superficiale perché, in tal caso, l’adorazione non porta a benefici duraturi, al meglio vi impedisce di usare quel tempo e quel denaro in modo dannoso! Ciò che conta di quei riti è il movente, il perché, e questo deve essere il raggiungimento della realtà dell’individuo che è anche quella dell’Universale! Siate quindi devoti dell’Universale, siate ansiosi di diventare “Quello”. Quando pregate Dio per un lavoro, un figlio o un premio, voi non siete devoti di Dio ma del lavoro, del figlio o del premio; pregate Dio per Dio, amate perché amare è la vostra natura, espandete il Se, comprendete tutti, crescete nell’Amore. (Bhagavata Vahini cap.1 “Il Bhagavata”). Persino montagne di peccati possono essere ridotte in cenere se si guadagna la Grazia di Dio. Baba

5.1.15
La vita è una sequenza di accettazioni e rifiuti, di gioie e dolori, di guadagni e perdite. Prendete tutto ciò che vi accade come dono di Grazia. Naturalmente, voi dovete agire con tutta la capacità e devozione di cui siete capaci e compiere i vostri doveri con la sincerità con cui adorate Dio; dopo, lasciate il risultato all’Onnipotente e Onnisciente Signore Compassionevole. Perché ritenete di essere i responsabili dei risultati? Egli li ha provocati, Egli ne ha ottenuta l’esecuzione attraverso di voi e concederà qualunque risultato ritenga di dovere dare! Si può conservare dell’oro in una scatola d’oro? No, lo si conserva in una cassaforte di ferro o acciaio, non è così? Nello stesso modo, comprendete che il dono della gioia arriva racchiuso nell’involucro del dolore; non pregate Dio di darvi solamente la gioia, sarebbe sciocco, pregate per avere la forza d’animo di accettare il fatto che dolore e gioia non sono altro che le due facce della stessa medaglia. (Discorso Divino del 27 Marzo 1971). Per diventare Divini, dovete sottoporvi al martello della disciplina e al cesello del dolore-piacere. Baba

6.1.15
Nei tempi antichi, i saggi, che si sottoponevano ad austerità severe per raggiungere la Realtà Fondamentale, sperimentarono il Signore Supremo e dichiararono che Egli è oltre il Tamas il che significa che, per sperimentare il Signore, noi dobbiamo liberarci del Tamo-guna (l’oscurità dell’ignoranza). Il Signore è oltre il velo di Tamas e, quando questo è rimosso, Lo si può vedere. Si può sperimentare Dio se si è colmi del Tamo-guna dalla testa ai piedi? Voi avete montagne di desideri nel cuore e Gli offrite una noce di cocco insignificante! E’ amore questo? E’ devozione? No, questo non è il modo di pregare il Signore, chiedere una grazia non è affatto pregare; al contrario, la persona piena di amore altruistico è sempre pronta a fare qualsivoglia sacrificio e realizzerà qualunque cosa nella vita. Voi siete Dio: liberatevi dell’identificazione col corpo e raggiungerete la vostra Divinità. Generate in voi la capacità di amore e sacrificio. (Discorso Divino del 1 Giugno 1970). Anche voi dovete sottoporvi al martello della disciplina e al cesello del dolore-piacere in modo da diventare Divini. Baba

7.1.15
Incarnazioni dell’Amore Divino! Con le Sue miriadi di piedi, di mani, di occhi, di facce e di orecchie, il Signore pervade ogni cosa nel cosmo ma le persone, non riconoscendo questo fatto, immaginano di essere coloro che fanno e indulgono in ogni tipo di speculazione e lode di se stesse. Il Signore vede tutto, nessuno può nasconderGli alcunché; Egli si trova sia all’interno che all’esterno di ogni essere vivente per cui niente Gli può essere celato. Dio è presente in tutti gli esseri nello stesso modo; nonostante essi differiscano l’uno dall’altro nella forma, la presenza di Dio in loro è effettiva e totale. Il Sole splende sulla superficie del lago, nel pozzo, in un recipiente, nel fiume e sull’oceano; esso si riflette in molti modi ma è uno solo. Anche Dio è Uno Solo in tutti gli esseri. Non esiste nessuno più vicino a voi del Divino. (Discorso Divino del 14 Gennaio 1991). Dio solamente è l’amico e il benefattore veramente altruista. Baba

8.1.15
La mente è causa di legame ma può anche portare alla liberazione; essa è un miscuglio di tendenze passionali e ignoranza, si inquina con facilità, ama nascondere la natura reale delle cose e gettare su di esse le forme e i valori che desidera per cui le sue attività vanno regolate. La mente ha due caratteristiche; la prima: corre irrimediabilmente dietro ai sensi e invita il disastro qualunque di essi segua. Quando una brocca d’acqua si vuota, non c’è bisogno che concludiamo che perda da dieci fori, uno solo è sufficiente affinché si vuoti; nello stesso modo, anche se un senso solo è fuori controllo, sarete stretti nel legame quindi siate padroni di tutti i sensi. La seconda caratteristica: il potere della mente può essere accresciuto dalla pratiche buone come la meditazione, la ripetizione del Nome, il canto devozionale e l’adorazione. Con la forza e la capacità così rinforzate, essa può essere regolata per aiutare il progresso spirituale. (Sutra Vahini cap.1). Piegare il corpo, correggere i sensi ed eliminare la mente: questo deve essere il vostro impegno. Baba

9.1.15
Il neonato (Parikshit), posto su un piatto d’oro per la cerimonia della attribuzione del nome, prese subito a muoversi come se cercasse qualcuno disperatamente e presto si diresse verso il Signore Krshna, Gli abbracciò i piedi e Lo implorò con lo sguardo di esser raccolto e coccolato! Il Signore rispose a quel desiderio, sorrise dolcemente, Si chinò e lo prese in grembo. Il principe fissò il volto del Signore senza neanche un battito di ciglia, non volse la testa in alcuna altra direzione, non cercò di prendere alcunché né emise il minimo suono. Tutti, compreso il Signore Krshna, erano meravigliati da questo comportamento così insolito per un bambino; Egli cercò di distrarlo da Se Stesso offrendogli dei balocchi e nascondendoSi, col pensiero che il piccolo lo dimenticasse, ma l’attenzione di questi non fu attratta da alcun gioco né oggetto: cercava proprio il Signore e nient’altro. (Bhagavata Vahini cap. 3). Ciò che dovete chiedere a Dio è Dio Stesso. Baba

10.1.15
Le persone hanno tre strumenti principali per elevarsi: l’intelligenza, la mente e i sensi. Quando la mente si fa schiava dei sensi, voi diventate irretiti e legati; la stessa mente, se regolata dall’intelletto, può rendevi consapevoli della vostra realtà. Il potere mentale che si ottiene dalla disciplina spirituale deve essere usato per stornare la mente dalle vie sbagliate. Dirigete i sensi usando il principio dell’intelligenza e liberateli dalla presa che la mente ha su di essi. La mente è un intrico di pensieri, un complesso di desideri e aspettative; appena un pensiero, un desiderio o una speranza si presentano nella mente, l’intelletto deve esaminare se sono validi, buoni o cattivi, se aiutano o intralciano e dove portano. La mente, se non si sottopone a questo controllo, va incontro a difficoltà notevoli; se, invece, ubbidisce all’intelligenza, il progresso spirituale viene accelerato. (Sutra Vahini cap. 1). Assegnate alla mente il compito di servire il Signore e la potrete domare facilmente. Baba

11.1.15
Bisogna riconoscere che gli sport e la musica hanno lo scopo di dare salute e contentezza all’essere umano; l’efficienza fisica e la salute mentale sono ugualmente importanti. Insieme al corpo grossolano c’è il corpo sottile; abbiatene cura facendo gli esercizi spirituali che vi aiutano a raggiungere il Divino. L’educazione vera consiste nell’acquisire qualità buone, nel coltivare i pensieri buoni, la sincerità, la devozione, la disciplina e la dedizione al dovere. Gli sport e i giochi vi offrono l’occasione di maturare queste qualità e vi procurano un corpo, una mente e una gioia sani oltre a tre benefici unici: lo spirito di gruppo, la comprensione reciproca e la gioia. Anche se le persone parlano lingue differenti e hanno abitudini e culture diverse, sul campo del gioco possono costruire facilmente un rapporto amichevole e condividere lo spirito di cameratismo. Per questo gli sport e i giochi devono essere incoraggiati. (Discorso Divino del 14 Gennaio 1991). La vita è una sfida: affrontala. La vita è un gioco: giocalo. La vita è amore: traine gioia! Baba

12.1.15
Evitate di sprecare del tempo prezioso per scopi inutili e siate sempre vigili; al fine di tenere impegnati il corpo e i sensi di percezione e azione, applicateli in cose a voi congeniali ma nobili. L’accidia non deve avere alcuna possibilità di infiltrarsi e ogni azione deve promuovere il bene degli altri. Mentre ci si dedica alle attività che riflettono i propri doveri naturali, questi possono essere sublimati in pratiche spirituali per il corpo e i sensi. Voi dovete anche distaccarvi dagli oggetti dei sensi il che comporta che la mente vada oltre le dualità che agitano e coinvolgono come la gioia e il dolore, la simpatia e l’antipatia, il bene e il male, la lode e la riprovazione. Queste esperienze che si incontrano comunemente possono essere superate o negate per mezzo degli esercizi spirituali o dell’indagine intellettuale. Impegnatevi a superare gli opposti e le dualità per ottenere equilibrio e stabilità. (Sutra Vahini cap.1). Per diventare Divini, anche voi dovete sottomettervi al martello della disciplina e al cesello del piacere/dolore. Baba

13.1.15
Tutti apprezzarono il modo bellissimo in cui Parikshith cercò di esser preso in braccio dal Signore e lodarono la fede salda che egli aveva già. Yudhishtira fu sorpreso dall’agire del bambino e chiese a Vyasa, il grande saggio, di spiegarlo; questi disse: “Yudisthira, quando questo bambino era ancora nel grembo della madre, la freccia mortale che Asvatthama gli puntò per distruggerlo stava per raggiungere il bersaglio ma il Signore Krshna entrò nel guscio fetale e lo salvò dalla distruzione. Questo bambino aveva il desiderio di conoscere chi lo avesse salvato all’interno del ventre della madre per cui ha cominciato a esaminare ognuno di noi per scoprire chi avesse lo stesso splendore che egli aveva visto mentre era ancora allo stato fetale. Quando ha visto la Forma del Divino con tutto il Suo splendore, è andato diritto verso di Lui e Gli ha chiesto di esser preso sulle ginocchia. Il Signore ha subito accondisceso alla sua richiesta”. Yudhisthira pianse di gioia e gratitudine per la Grazia senza limiti del Signore. (Bhagavata Vahini cap.3). Ottenete la Grazia del Signore e tutti i pesi che avete accumulato saranno ridotti in cenere in un momento! Baba

14.1.15
Quando i Pandava erano nella foresta, Krshna andò a far loro visita. I fratelli Gli dissero che facevano dei turni di guardia notturni per tenere sotto controllo le attività degli spiriti maligni e dei demoni. Yuddistra cercò di dissuaderLo dal partecipare alla guardia ma Krshna insistette; durante il Suo turno di guardia, nessuno spirito malvagio si presentò. Poi fu il turno di Arjuna e Krshna lo tenne d’occhio da una certa distanza. Arjuna fu sorpreso di notare il fatto che nessuno spirito malvagio si presentasse finché Krshna era lì. Più tardi, Egli gli spiegò che gli spiriti malvagi non sono altro che il riflesso del proprio odio e della propria paura per cui, quando si è liberi da questi sentimenti, nessun spirito malvagio può apparire o far danno. Krshna chiarì che il Divino esiste anche nei così detti spiriti malvagi e che, se una persona si libera delle qualità malvagie che ha in sé, gli spiriti malvagi non possono arrecarle alcun danno. E’ la vostra rabbia che assume la forma di un demone; se sviluppate l’amore, ogni cosa che incontrate ha la forma dell’amore. (Discorso Divino del 14 Gennaio 1998). Il desiderio distrugge la devozione, la rabbia distrugge la saggezza e l’avidità distrugge il lavoro quindi sacrificate queste qualità cattive. Baba

15.1.15
Oggi il Sole-Dio comincia il suo viaggio verso nord, l’Uttarayana di buon auspicio. Fate che questo Sankranti porti un cambiamento nel vostro atteggiamento cosicché santifichiate la vita. La capacità di cambiare e la propensione alla Pace risiedono nel cuore, non le cercate nel mondo esteriore, scopritele all’interno. Il giorno di oggi è un altro cartello indicatore che punta verso la via che porta a Dio. Il Sole è l’esempio supremo del servizio altruistico e instancabile, la vita sulla Terra è possibile soltanto grazie ad esso. Il Sole impartisce una lezione di umile devozione al dovere scevra da ogni vanità, il Sole-Dio è un esempio sfolgorante che ricorda a tutti di fare il proprio dovere con devozione e dedizione. “Assolvere i propri compiti altruisticamente rappresenta lo Yoga più grande” dice il Signore Krshna nella Gita. Servite i genitori e la società vivendo una vita dedicata a Dio, fate che le vostre azioni e i pensieri siano buoni: sperimenterete certamente la Beatitudine Divina. (Discorso Divino del 15 Gennaio 1992). Fare il proprio dovere altruisticamente costituisce lo sforzo spirituale più elevato. Baba

16.1.15
La vostra vita può esser paragonata a una canna da zucchero; come la canna, che ha molti nodi, essa è piena di difficoltà ma queste devono essere superate per godere della beatitudine del Divino proprio come la canna da zucchero deve essere schiacciata e il suo succo raccolto per godere della sua dolcezza duratura. La beatitudine permanente si può ottenere solamente superando le prove e le tribolazioni; l’oro non può esser foggiato in un gioiello attraente senza fargli subire un processo di fusione e di battitura nella forma voluta. Quando Io Mi rivolgo ai devoti chiamandoli “Bangaru (d’oro)” o “Incarnazioni dell’Amore Divino” lo intendo veramente! Voi dovete attraversare le vicissitudini della vita con sopportazione e diventare gioielli attraenti, non lasciarvi sopraffare dalle difficoltà. Acquisite fiducia in voi stessi e abbiate fede salda in Dio. (Discorso Divino del 15 Gennaio 1992). L’angolo corretto per affrontare un problema difficile è il “try-angle” ( l’angolo dell’impegnarsi). Baba

17.1.15
Noi osserviamo le circostanze esteriori e i processi che si concludono nell’evento finale e, nella nostra ignoranza, giudichiamo che questa sequenza di cause produca quegli effetti. Noi ricaviamo la natura delle emozioni e dei sentimenti da ciò che deduciamo dagli eventi ma le circostanze, gli eventi stessi, le emozioni e i sentimenti sono solamente strumenti nelle Sue Mani che servono la Sua Volontà e il Suo Proposito. Quando arriva il momento, Egli li usa per il Suo piano e suscita il risultato che ha voluto. Egli è l’incarnazione del tempo, viene come Signore del tempo. La forza della fede nell’Atma è il ponte che attraversa l’abisso e, per quelli che hanno acquisito quella forza e fede, le burrasche non hanno importanza: con la fede certa come sostegno sicuro, essi possono raggiungere l’altra riva superando ogni pericolo. Tutto questo non è altro che uno spettacolo di burattini inscenato dal Creatore, il Direttore Principale! (Bhagavata Vahini cap.9). La corrente anima e attiva tutte le lampade, il Divino anima e attiva tutto e tutti. Baba

18.1.15
L’amore puro e altruistico verso tutti gli esseri viventi, che li considera incarnazioni del Divino senza aspettare ricompensa, è il solo amore vero. L’amore deve essere libero da antipatie, amichevole e compassionevole verso tutti gli esseri; qualunque vicissitudine si possa incontrare, qualunque siano le sofferenze e le privazioni personali che si subiscono, l’amore vero deve rimanere inalterato. Oggi, quando si presentano una difficoltà o un problema, l’amore diventa odio; l’amore vero è il frutto dolce che cresce dal fiore profumato delle buone azioni. L’amore comanda senza ricorrere alla spada, lega senza leggi; come il loto si apre quando sorge il  Sole, il cuore umano fiorisce quando l’amore vi entra. Come la luce della fiamma del fuoco, come i raggi del Sole, l’Amore Divino è la caratteristica presente in ogni essere umano. (Discorso Divino del 6 Maggio 1985). Un essere umano vero è colmo di amore puro e altruista. Baba

19.1.15
Tutte le vostre azioni devono esser dirette a purificare la mente e il cuore per sperimentare il Divino. Quando il cuore è puro, la luce della saggezza rifulge; il cuore illuminato diventa un contenitore di amore puro. Una persona senza amore è un cadavere vivente. L’amore non è la relazione tra uomo e donna o tra questi e gli oggetti, è la forza vitale inerente in ogni essere vivente. “Io sono lo Spirito immanente in tutti gli esseri”. Il Se Divino è presente in tutti gli esseri, non ha alcuna forma e Lo si sperimenta come Amore. L’Amore è il nostro alito vitale, la nostra Anima! Sia i giovani che gli anziani devono coltivare l’amore stabile, immutabile e incrollabile. Tutti voi dovete essere colmi del senso di dedizione altruistica che nasce dal servizio agli altri scevro da vanto egoistico. Trovate gioia nel dare piuttosto che nel ricevere. (Discorso Divino del 6 Maggio 1985). Un essere umano vero è colmo di amore puro e altruistico. Baba

20.1.15
Non guardate il mondo con l’occhio esteriore ma con quello dell’Anima, vedetela come proiezione del Se Supremo; allora potrete attraversare l’orizzonte delle dualità verso la regione dell’Unicità. L’Uno si sperimenta come i molti a causa delle forme e dei nomi che le persone Gli hanno sovrapposto; questo è il risultato del gioco della mente. Ritirarsi dagli oggetti sensori porta all’esplorazione interiore, non alla ricerca e all’attività esteriori. A fianco dell’esplorazione interiore c’è la via dell’indagine intellettuale. L’attività sacra, come i rituali e i sacrifici, descritta dalle Scritture aiuta solamente a purificare la consapevolezza; la libertà che rende consapevoli della Verità si raggiunge solamente ascoltando il Guru, riflettendo su ciò che si è udito e meditando sulla sua validità sul suo significato. Soltanto coloro che hanno staccato la mente dal desiderio possono trarre beneficio dal Guru. (Sutra Vahini cap.1). La luce della saggezza rifulge quando il cuore è puro. Baba

21.1.15
“Il Signore, quando assume la forma umana illusoria, si muove con noi, si unisce e pranza con noi, si comporta proprio come un nostro parente, come uno che vuole il nostro bene, come un amico e una guida; inoltre Egli ci salva da molte calamità che minacciano di sopraffarci. Egli ha riversato la misericordia Divina su di noi e ha risolto in modo sorprendentemente semplice i problemi più difficili resistenti alla soluzione. Quando era affettuosamente vicino a noi, ci lasciavamo prendere dall’orgoglio di avere la Sua Grazia e non cercavamo di riempirci di quella gioia suprema, di immergerci profondamente nella corrente della Sua Grazia. Da Lui abbiamo cercato la semplice vittoria esteriore e i benefici temporali ignorando il tesoro immenso che avrebbe potuto riempire i nostri cuori. Noi non abbiamo mai meditato sulla Sua realtà. Potremo rinascere ancora molte volte: avremo ancora un amico e parente simile?” Questo notò Arjuna ricordando il tempo passato con Krshna. (Bhagavata Vahini cap. 10). Gli Avatar vengono nel mondo per insegnare la via dell’Amore all’umanità. Baba

22.1.15
“Ogni goccia di sangue che scorre nelle vene non è altro che una goccia della pioggia della Sua Grazia. Può questo corpo composto dei cinque elementi muoversi o agire senza la Sua sollecitazione? Ogni muscolo è solamente un pezzetto del Suo Amore, ogni osso e cartilagine è una parte della Sua Misericordia. Incapaci di comprendere questo segreto, noi andiamo impettiti vantandoci “Io ho ottenuto questo, io ho fatto quest’altro”. La maggioranza delle persone dimentica che il Signore che dirige tutto e che sa tutto è il burattinaio, è Colui che tiene i fili e muove i burattini facendoli recitare i loro ruoli; l’attore non può deviare neppure una virgola dalle Sue istruzioni, la Sua Volontà guida e determina ogni singolo movimento e gesto. E’ certamente una sfortuna che, per la maggior parte, gli attori dichiarino di essere coloro che agiscono e godono del frutto del loro agire immersi nell’ignoranza della verità fondamentale; quando le persone comprenderanno di essere solamente delle borse di pelle che eseguono la Sua Volontà?” si rammaricava Arjuna. (Bhagavad Gita cap.10). La Devozione è dedizione senza riserva, neppure una briciola di ego deve rimanere. Solamente il Suo Volere conta, la Sua Volontà prevale. Baba

23.1.15
Voi potete subire la calunnia, gli insulti e il disonore, potete sprofondare nella povertà o nel dolore ma la persona che si è affidata completamente alla volontà di Dio accoglierà tutte queste cose volentieri e le sopporterà con equanimità. Il Signore non abbandona mai i Suoi figli. Coloro che sono devoti a Dio devono essere pazienti e calmi di fronte alla provocazioni più pungenti. E’ un fatto che il pio e il timorato di Dio vengano visitati dalle sofferenze e dalle difficoltà; per insegnare queste grandi verità all’umanità, Krshna inscenò la commedia con i Pandava come gruppo di attori. Ogni avvenimento nelle loro vite non è altro che una scena nel Suo dramma; il Signore escogitò questa rappresentazione emozionante per mostrare al mondo la devozione intensa e la sua efficacia e anche per farli essere esempio dell’era di Kali che stava arrivando. In questo non c’è altro che l’intenzione del Signore. (Bhagavata Vahini cap. 19). La fede che non vacilla è il segno del successo spirituale. Baba

24.1.15
Parlare dolcemente non ha significato se non c’è dolcezza nel cuore; dolcezza nella parola e amarezza nel cuore non costituiscono una caratteristica dell’essere umano. Ci deve essere dolcezza nei pensieri, nelle parole e nelle azioni; questo è il segno vero dell’essere umano che è considerato sacro massimamente perché ha in sé la qualità dell’amore. Se avete amore nel cuore, potete conquistare il mondo intero; in voi  l’amore c’è ma non sapete esprimerlo nel modo giusto. Acquisite lo spirito di fratellanza; anche quando incontrare il vostro avversario più accanito, rivolgetevi a lui come a un fratello e parlate con amore. Se fate così, il suo cuore si scioglierà e l’odio scomparirà immediatamente. Colmate quindi la vostra vita d’amore: niente è superiore all’amore nel mondo. (Discorso Divino del 17 Ottobre 2003). La gentilezza e la compassione sono il marchio di fabbrica dell’essere umano vero. Baba

25.1.15
La grandezza di un individuo dipende dalla perfezione culturale che ha raggiunto. Il termine “cultura” non indica la semplice diligenza, si riferisce all’eliminazione delle propensioni e dei pensieri malvagi e alla tendenza alle qualità e pensieri buoni. E’ importante che gli studenti vivano una vita caratterizzata dalla pace e dall’autocontrollo che li conducano ad essere dei cittadini pacifici e appagati. La vita umana si può paragonare a un albero e i congiunti dell’individuo ai suoi rami sui quali sbocciano i fiori dei pensieri e dei sentimenti; questi fiori producono gradatamente i frutti delle qualità e delle virtù buone. Il succo dolcissimo presente in questi frutti è il carattere. Senza radici e frutti, un albero è soltanto legna da ardere. La fiducia in se stessi è la radice dell’albero della vita, il carattere è il suo frutto. Sperando che diventiate dei cittadini esemplari, che purifichiate i vostri cuori e riformiate la società, Io vi benedico tutti. (Summer Showers di Gennaio 1979 cap.1). “Essere umano” è la persona colma di amore puro e altruista! Baba

26.1.15
La frase “Tetto ai desideri” comprende quattro componenti: ridurre il parlare eccessivo, ridurre i desideri smodati e le spese, controllare il consumo di cibo e tenere d’occhio la spreco di energia. Voi avete bisogno di alcuni servizi essenziali per il sostentamento ma non dovreste desiderarne di più. In questo senso, imparate una lezione dalla Natura: l’aria è piacevole e buona se disponibile in quantità sufficiente; se è in eccesso e c’è un vento forte e violento, siete a disagio. Se avete sete, potete bere una quantità d’acqua limitata, non tracannare tutto il Ganga! I medici sanno che la temperatura del corpo è normalmente di trentasei gradi centigradi; se sale a trentotto, dicono che vi è venuta la febbre per un qualche disordine nel corpo. Così vedete che oltrepassare i limiti, anche di poco, è pericoloso o dannoso. (Discorso Divino del 19 Gennaio 1983). Tenere a freno i desideri è il mezzo più sicuro per ottenere la pace mentale. Baba

27.1.15
Dio vuole solamente il fiore del vostro cuore colmo di umiltà e devozione. A Dio si possono offrire fiori di otto tipi: la Non-violenza, il Controllo dei sensi, la Compassione verso tutti gli esseri, la Verità, la Meditazione, la Pace, l’Umiltà e la Devozione. Nella Bhagavad Gita, Krshna si riferisce a Foglia, Frutto, Fiore e Acqua(Pathram, Phalam, Pushpam, Thoyam) che possono essere offerti a Dio; Pathram indica l’offerta di se stessi come una foglia, Phalam è il frutto della mente, Pushpam è il vostro cuore e Thoyam si riferisce alle lagrime di gioia che sgorgano in voi da un cuore sincero e immerso nella preghiera. Dio è contento quando uno qualunque di questi Gli viene offerto con devozione sincera. (Discorso Divino del 19 Gennaio 1983). Abbiate l’abitudine di offrire ogni azione ai Piedi di Dio come si offre un fiore in adorazione. Baba

28.1.15
Oggi, le persone, anche se appaiono umane, sono sub-umane e demoniache negli impulsi interiori; chi non ha carità o sacrificio è definito demone. Il Divino e il demone sono presenti ambedue nella costituzione umana e ora il diavolo comanda nel pollaio! Per questo le persone hanno perduto il loro ardore, il potere e lo splendore! Ognuno di voi deve sforzarsi per ottenerli di nuovo con le pratiche spirituali quindi rendetevi puri con lo sforzo continuato. Convincetevi che il mondo può darvi solamente una gioia effimera; la contrizione non è altro che il rovescio della gioia. Cominciate a impegnarvi ora, da questo momento preciso, e generate felicità piena e imperitura in voi stessi; siate veritieri con voi stessi, siate coraggiosi e focalizzati sulla meta. Da oggi, siate sinceri nelle discipline perché il tempo corre come un torrente veloce. (Discorso Divino del 28 Dicembre1960). Come c’è il succo saporito nel frutto, il burro nel latte, il profumo nel fiore e il fuoco nel legno, nell’universo immenso c’è dovunque la Divinità. Baba

29.1.15
Ci sono tre metodi per imparare: sravana (ascolto), manana (riflessione sui significati e sulle implicazioni di ciò che si è ascoltato) e nididhyasana (meditazione profonda e continuata). In verità, comprendere e assimilare tramite l’ascolto solamente non è facile, bisogna riflettere a lungo e infine appropriarsi di ciò che si è ascoltato il che è nididhyasana. Solamente se fate tutte e tre le cose potete gustare il frutto di ciò che avete ascoltato. Calmerete la fame guardando semplicemente ciò che è stato cucinato? Se soltanto mangiate quelle pietanze, potrete ottenere dal nutrimento la forza che vi necessita? Solamente se digerite il cibo che avete mangiato, potete trarne beneficio. Come cucinare, mangiare e digerire sono tre processi essenziali per giungere al risultato finale, sravana, manana e nididhyasana devono susseguirsi nell’ordine; solamente allora potete acquisire alcuni aspetti della Saggezza Atmica. (Summer Showers 1974 cap.22). La rettitudine e la Saggezza Spirituale sono due occhi speciali che vi sono stati dati affinché scopriate la vostra divinità. Baba

30.1.15
La Gita consiglia a tutti di adottare un linguaggio inoffensivo, veritiero, piacevole e benevolente. A volte, durante la pratica della disciplina spirituale della verità, può essere necessario comunicare una verità spiacevole; in quei momenti, dovete ammorbidire e addolcire il suo impatto caricando le parole di amore, simpatia e comprensione. “Aiuta sempre, non ferire mai” questa è la massima. Considerate la verità proprio come il respiro; le promesse sono impegni sacri, non rompete mai il voto di verità. Il solo ostacolo che ognuno affronta nel seguire la verità è l’egoismo; eliminatelo, aderite all’amore vero e altruistico, fate che il cuore sia sintonizzato sulla verità e la mente saturata d’amore. Tutti devono prendere la purezza triplice, parola libera dall’inquinamento della menzogna, mente libera dalla macchia del desiderio passionale e dall’odio e il corpo libero dal veleno della violenza, come un ideale e vivere secondo i suoi dettami. (Discorso Divino del 5 Dicembre 1985). Voi non potete fare sempre delle gentilezze ma potete parlare sempre gentilmente. Baba

31.1.15
Se siete al livello del mare e lo guardate, esso appare come una lamina d’acqua immensa mentre, se lo osservate dall’alto, vi sembra un lago. In modo simile, i rishi, essendo a un livello più elevato nella conoscenza spirituale e lontani dal mondo, potevano vedere questo mondo immenso come un’entità insignificante. Se si è a un livello più basso, si pensa che il mondo sia grande, importante, multiforme, le diversità e le differenze si vedono chiaramente ma, se uno evolve a una condizione più elevata, tutto gli appare pressoché piano, piccolo e uguale. Se abbiamo una visione limitata, il nostro paese, la gente e la lingua ci sembrano pieni di problemi e differenze ma, se si può andare in un luogo elevato, il mondo appare uniforme e tutte le genti e le lingue sembrano una. (Summer Showers 1974 cap.22). Siate buoni, servizievoli, utili, gentili e timorati di Dio e la fiducia delle persone sarà vostra. Baba