02 - febbraio 2015

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FEBBRAIO 2015

1.2.15
Il corpo grossolano dovrebbe essere immerso sempre in una compagnia santa e il corpo sottile, composto dai pensieri e dai sentimenti, dovrebbe essere immerso sempre nella contemplazione della Gloria di Dio; questo è il segno di un devoto vero. Colui che grida, dice improperi, racconta le sue preoccupazioni a chiunque incontri e cerca comprensione è un devoto soltanto di nome! Seguire il sentiero che porta a Dio costituisce una responsabilità grande; in questo pellegrinaggio, non c’è un tornare indietro, una sosta a mezza via, un passo più lento o una strada alternativa. Non negate mai con la lingua ciò che avete desiderato nel cuore, non raccontate mai il falso sulle vostre esperienze. Diventate dei devoti veri che hanno una fede risoluta e un atteggiamento di affidamento totale. Questa può derivare dal ricordo costante, sincero e continuo del Nome del Signore, continuo come il respiro! (Discorso Divino del 28 Dicembre 1960). Considerare l’universo come una manifestazione di Dio e sperimentarlo come tale è devozione vera. Baba

2.2.15
Quando gli amici, le persone affezionate o i parenti ci fanno un regalo che non ci piace, noi lo accettiamo volentieri solamente perché la nostra accettazione fa loro piacere; quando invece il regalo ci piace, la nostra reazione è calorosa, lo conserviamo con attenzione e ne siamo compiaciuti. Sappiate che Dio reagisce nello stesso modo a ciò che l’essere umano Gli offre: quando l’offerta è inquinata, Egli la può accettare al fine di soddisfare il desiderio del devoto ma, quando essa Lo compiace con la sua purezza e sincerità, Egli la gradisce e la Sua gioia si traduce in Grazia abbondante. Bisogna quindi trovare e scegliere l’offerta che Gli da gioia e ricevere la benedizione della Grazia. Discriminate, preparate e piantate semi sani e potenti nel campo intimo del vostro cuore in modo da mietere un raccolto abbondante di Grazia. (Discorso Divino del 5 Dicembre 1985). La rettitudine e il controllo dei sensi sono essenziali se si vogliono coltivare l’amore universale e la bontà. Baba

3.2.15
Gli animali e le piante fanno servizio agli esseri umani senza pretendere alcuna ricompensa ma questi cercano aiuto dai loro simili, dai parenti, dai precettori e persino da Dio offrendo in cambio solamente insulti e improperi. Essi ostentano lealtà alla Verità, alla Rettitudine, alla Pace e alla Non-violenza, virtù che scaturiscono dall’amore altruistico, ma solamente per esibizione e non per esperienza effettiva. Essi desiderano ricevere rispetto e affetto dagli altri ma sono restii a trattarli nello stesso modo; tutto ciò di cui si preoccupano concerne il complesso corpo-mente ignorando il fatto che anche una vita di cent’anni deve finire al cimitero. Se le persone vogliono liberarsi dell’ego, devono imparare a riconoscere la Divinità unica che indossa temporaneamente forme e nomi differenti per distrarre tramite la molteplicità apparente; la rimozione di questa visione errata e il raggiungimento della consapevolezza dell’unità nella Divinità costituiscono lo scopo reale dell’educazione. (Discorso Divino del 5 Dicembre 1985). La luce della saggezza risplende quando il cuore è puro. Baba

4.2.15
Una bolla nasce nell’acqua, è fatta d’acqua e infine si mescola con l’acqua e scompare. L’essere umano è come una bolla e Narayana (Dio) è come la sorgente dell’acqua. L’essere umano è nato da Narayana, è fatto di Lui e infine si fonde in Lui; questa è la Verità semplice ed elementare. Il jiva (individuo) ha tre aspetti: quello spirituale, quello materiale e il terzo è qualcosa di connesso alla vita di tutti i giorni. Questi tre aspetti somigliano allo stato di sonno profondo, a quello di veglia e a quello di sogno. Come le onde sono create dall’acqua e sono contenute nell’acqua, la vita secolare è contenuta in quella spirituale. La dolcezza e la freschezza sono qualità dell’acqua; le stesse qualità si riscontrano nelle onde e nella schiuma. In modo simile, Sat, Cit e Ananda (Esistenza, Consapevolezza e Beatitudine) sono tre attributi che si possono riscontrare nell’individuo per mezzo del quale si manifestano nella vita secolare evidenziando in tal modo l’aspetto spirituale in ognuno. (Summer Showers 1977 cap.8). La devozione al Divino vi darà beatitudine, prosperità e pace. Baba

5.2.15
L’atteggiamento di tolleranza rifiuta di essere condizionato o afflitto quando è colpito dal dolore, dalla perdita o dall’ingratitudine e dalla malvagità degli altri. Infatti, voi dovete rimanere calmi e sopportare tutti i colpi pazientemente e di buon grado senza attuare alcuna forma di vendetta perché queste sono le conseguenze delle vostre azioni passate. La reazione naturale delle persone, quando qualcuno le ingiuria, è quella di rispondere per le rime cioè restituire danno e insulti a coloro che le danneggiano e insultano; queste sono le caratteristiche della via secolare. Coloro che cercano il sentiero interiore della sublimazione e purificazione devono desistere da tali reazioni perché, se si sceglie di restituire ingiurie per cattiverie, non si fa altro che aumentare il proprio carico Karmico! Usare la cattiveria contro la cattiveria può dare soddisfazione e sollievo immediati ma non alleggerirà mai il peso del karma. La tolleranza richiede quindi che le persone facciano del bene anche a coloro che le insultano. (Summer Showers 1974, cap. 22). La sola cosa richiesta per la trasformazione spirituale è il dotarsi di gentilezza, amore, tolleranza e compassione. Baba

6.2.15
Persino Rama, che aveva instaurato il regno ideale, dovette lasciare il corpo in una occasione storica. Ogni cosa deve morire un giorno o l’altro, niente rimane permanentemente in questo mondo; anche il regno ideale dovette tramontare e cambiare. Ogni cosa cambia col tempo e niente rimane immutato. Molti hanno regnato su questa terra; ha qualcuno di loro potuto portarne con sé magari un pezzetto piccolo? La sola cosa che potete portare con voi, e che dovreste ottenere, è la Grazia permanente del Signore. Un buon nome è tutto ciò a cui potete aspirare nella la vita; noi dovremmo ottenere un buon nome e quindi condurre una vita buona facendo del bene agli altri. Questo è l’ideale che dobbiamo trasmettere al resto del mondo. (Summer Showers 1977 cap.8). Devozione vera significa in realtà installare il Divino nel cuore e godere della beatitudine di tale esperienza. Baba

7.2.15
Le scritture sono intese a garantire la pace e la prosperità del mondo insieme alla perfezione spirituale dell’umanità. Esse vi conducono all’Auto-realizzazione per cui dovete aver fede, o sraddha, nelle scritture sacre e nei Guru. I Guru nobili devono impartire alle persone la conoscenza dell’Anima Divina immanente in ogni essere vivente. L’intelletto deve indugiare sull’Anima Divina e trarne ispirazione sempre e in ogni circostanza; voi dovete essere attaccati solamente al Divino e tutte le vostre azioni devono avere lo scopo unico di far piacere a Dio. Dovete agire con la fede implicita che tutti gli esseri viventi sono faccette e frazioni di Dio e considerarli uguali. Per questa esperienza, esser dotati di equanimità costituisce un tesoro. (Sutra Vahini cap.1). Riconoscete Dio in tutto ciò che esiste, in tutto ciò che è attraente o sofferente, che fiorisce o declina; Egli è l’intelligenza negli insetti, la fedeltà nel cane e l’energia latente nella roccia. Baba

8.2.15
Nella vita, voi avete lavorato duramente assolvendo i doveri secolari e venite a Prasanthi Nilayam cercando riposo per il corpo e pace per la mente. Stando così le cose, può sembrare strano che vi venga chiesto di svolgere qualche tipo di lavoro anche qui. Nell’antichità, il Guru raccoglieva i discepoli nella foresta e assegnava loro lavori diversi a volte per dieci o dodici anni. Questo veniva fatto con uno scopo preciso. Un obiettivo importante del lavoro è la purificazione del cuore; una volta purificato il cuore, si è pronti per ricevere gli insegnamenti del Guru. Per questo, all’inizio veniva dato del lavoro ai discepoli, affinché si purificassero lentamente. L’insegnante, cominciava a impartire la Conoscenza Suprema allo studente soltanto quando lo riteneva maturo per ricevere l’educazione spirituale. (Discorso Divino del 7 Luglio 1985). L’amicizia vera è espressione dell’amore saldo e altruistico, amore che è nobile, puro e libero dal desiderio o egoismo. Baba

9.2.15
Il controllo della mente, la padronanza dei sensi, il trascendere le dualità inerenti al mondo, la tolleranza, la fede che non vacilla e l’equanimità sono gli attributi primari che devono esser presenti in un aspirante spirituale. Inoltre, ci deve essere un desiderio intenso per la liberazione e questa non si può ottenere con le ricchezze o con l’istruzione scolastica né con l’agiatezza, la progenie, i riti e rituali raccomandati dalle scritture o con gli atti di carità: la si può ottenere solamente sconfiggendo l’ignoranza. Una persona può esser padrona di tutte le scritture e di tutti i commentari eccellenti scritti su di esse dagli esperti, può propiziarsi tutti gli dei compiendo l’adorazione e le cerimonie nei modi prescritti ma questo non le concederà il dono della liberazione proprio come può avere tutti gli ingredienti necessari per cucinare ma, se non può accendere il fuoco, non può preparare un pasto. Solamente il successo nella conoscenza di se stessi può portare alla salvezza. (Sutra Vahini cap.1). La meta della liberazione si può raggiungere varcando la soglia della devozione, della saggezza, della rinuncia e della conoscenza della Realtà. Baba

10.2.15
Nel corso delle attività giornaliere, possono andar distrutte molte piccole creature e insetti; in questo o in altro modo, si può commettere il male consapevolmente o meno. Per cancellare questi errori, le scritture prescrivono quattro tipi di riti di adorazione: Brahma Yajna, Deva Yajna, Pitru Yajna, Manushya Yajna e Bhuta Yajna. Brahma Yagna è lo studio dei libri sacri e delle scritture, Deva Yagna comprende l’offerta di adorazione, bhajan, ecc., Pitru Yagna si riferisce alle cerimonie rivolte agli antenati trapassati e il quarto, Manushya Yagna, tratta dell’ospitalità da dare agli invitati e ai non invitati. Bhuta Yagna descrive il modo di dar cibo agli animali e agli insetti e come occuparsi dei selvatici. Impegnandoci in servizi di questo tipo e quindi compiendo i doveri relativi a questi Yagna, noi possiamo far ammenda dei misfatti di vario tipo che possiamo aver commesso. (Discorso Divino del 7 Luglio 1985). Se vi affidate al cento per cento a Dio, Egli provvederà ad ogni necessità vostra e vi proteggerà dal danno e dall’ingiuria. Baba

11.2.15
Nella natura umana c’è un residuo di natura animale e questa va purificata e trasformata; Govinda è capace di trasformarla. Per un animale, la meta della natura umana è inaccessibile ma l’essere umano può raggiungere il traguardo della Divinità. Quando si mostra l’erba verde a un erbivoro, questo ne è attratto, si avvicina ed esprime il suo piacere muovendo la coda; lo stesso animale scappa via se brandite un bastone per colpirlo. Oggi, gli esseri umani sono attratti e si avvicinano se vedono la ricchezza ma se qualcuno è arrabbiato e grida contro di loro, si tengono alla larga. Non mostra questo la natura animale? Un essere umano non deve aver mai paura di nessuno né deve mai causare paura negli altri. Bhaja Govindam vi esorta a controllare la natura animale interiore e ottenere la vicinanza del Divino. Cantate l’amorevole Nome di Dio e crescete in fede e fiducia in lui. (Summer Showers in Brindavan cap. 3 del 22 May 1973). Far danno agli altri con i pensieri, le parole o le azioni è segno di animalità. Baba

12.2.15
Come tutti gli oggetti e gli individui, le attività e i riti sono transitori, si corrompono e finiscono distrutti; al meglio possono aiutare a purificare la mente. L’attività non può liberare le persone dall’ignoranza fondamentale o dotarle della consapevolezza della realtà recepita come Brahman, siate consci di questa limitazione al fine di ottenere il diritto di indagare sul mistero di Brahman, la sorgente e il centro del cosmo. Chi dedica la vita all’acquisizione della conoscenza dell’Atma deve possedere le virtù sacre e un carattere buono. Il carattere è potere; per la persona che ha dedicato gli anni all’apprendimento della conoscenza più elevata, il carattere è sempre una qualifica indispensabile. Tutte le religioni evidenziano la medesima necessità: il carattere virtuoso è il fondamento effettivo della vita spirituale. Coloro che conducono la vita in questo senso non possono subire alcun danno, sono dotati del merito sacro. (Sutra Vahini cap.1). Il carattere è il dono più prezioso dell’educazione. Baba

13.2.15
Budda, Gesù Cristo, Shankaracharya, Vivekananda e molti grandi santi e devoti del Signore sono tenuti come tesoro nella memoria delle genti persino oggi. Quale caratteristica li ha resi memorabili per tutti i tempi che verranno? Il loro carattere. Gli aspetti che rendono integro il carattere sono: l’amore, la pazienza, la tolleranza, la fermezza e la carità. Questi vanno riveriti. Il carattere è il profumo del fiore che dà valore e significato alla vita. Le cento piccole cose che facciamo ogni giorno cristallizzano in abitudini e queste modellano l’intelligenza e formano la visione della vita. Tutto ciò che intessiamo nell’immaginazione, che cerchiamo negli ideali e desideriamo nelle aspirazioni lascia una traccia indelebile nella mente; i poeti, i pittori, gli artisti e gli scienziati possono essere grandi ognuno nel suo campo ma, se non hanno carattere, non hanno reputazione nella società. (Prema vahini cap.1). L’amore, il rispetto, la tolleranza, la cooperazione, la sopportazione devono scorrere dal cuore di ognuno verso tutti. Baba

14.2.15
Per poter sperimentare gli aspetti della conoscenza e della beatitudine, noi dovremmo proteggere il corpo, la mente e la vita. Considerate questo esempio: noi mettiamo gioielli e gemme al sicuro in casa in una cassaforte di ferro, relativamente poco costosa, per proteggerli. La cassaforte o l’armadio di ferro non hanno valore al confronto con i gioielli ma sono sufficientemente validi per proteggerli; il corpo è come la cassaforte priva di valore ma in questo corpo, Dio ha messo cose molto preziose, come la conoscenza e la beatitudine, affinché siano protette. Noi tutti comprendiamo che i gioielli preziosi non si possono proteggere in una scatola d’oro preziosa perché essa stessa potrebbe essere trafugata facilmente con il suo contenuto quindi è naturale proteggere le cose preziose in casse prive di valore che non attraggono l’attenzione. Per questo, per raggiungere il regno della conoscenza, della beatitudine e della contentezza, è necessario curare il benessere della struttura esteriore cioè del corpo, della mente e della vita. (Summer Showers in Brindavan, cap. 3 del 22 Maggio 1973). Riformate il corpo, ricostruite la mente, regolate il modo di vivere e le nazioni diverranno automaticamente forti e prospere. Baba

15.2.15
Su questo pianeta, nessuna persona o malvagità è incorreggibile; non fu Angulimala, il ladro, trasformato in un individuo dal cuore gentile dal Signore Buddha? Non fu l’altro ladro Ratnakara trasformato dal Saggio Valmiki? Tramite lo sforzo consapevole, la abitudini si possono cambiare e il carattere migliorare; le persone hanno sempre dentro se stesse, alla loro portata, la capacità di affrontare le proprie tendenze malvagie e di cambiare le abitudini malvagie. Per mezzo del servizio altruistico, della rinuncia, della devozione, della preghiera e della regolazione della condotta, le abitudini vecchie che legano gli individui alla terra possono essere eliminate e comportamenti nuovi, che conducono sulla strada divina, possono essere instillati nelle loro vite. Lo scopo di tutta la letteratura, dei poemi, delle epiche e dei libri spirituali è quello di mettere in discussione la natura della mente e i suoi capricci e di informare sul modo di riformarla. Vogliate comprendere che la semplice lettura di un libro non concede la discriminazione; ciò che si vede, si ode o si legge, va messo in pratica nella vita reale. (Prema Vahini cap.1). L’amore e il servizio sono strumenti possenti atti a trasformarvi nel Divino. Baba

16.2.15
Noi chiudiamo la cassa in cui conserviamo delle cose di valore e ne teniamo la chiave al sicuro; se perdiamo la chiave o dimentichiamo dove l’abbiamo riposta, non possiamo recuperarne il contenuto quando ne abbiamo più bisogno. Anche per questo corpo umano abbiamo bisogno di una chiave se vogliamo entrare in possesso del tesoro della conoscenza e della beatitudine; Shankaracharya si riferisce ad essa come la “chiave della devozione”. Se usate la chiave della devozione girandola dalla parte del distacco, aprirete facilmente la porta della conoscenza e della beatitudine ma, se quella chiave vien girata nella direzione sbagliata, lontano dal distacco e verso l’attaccamento, la cassa del tesoro non si aprirà. Per questo, sia per il distacco che per l’attaccamento, questa chiave della devozione, che è nel mezzo, è importante e deve essere protetta. Voi potete avere questa devozione se avete fede in Dio. (Summer Showers in Brindavan cap.3 del 22 Maggio 1973). La devozione vi chiede di utilizzare la mente, la parola e il corpo per adorare il Signore. Baba

17.2.15
Ratri significa notte intendendo oscurità e Siva significa buon augurio per cui Sivarathri indica il buon augurio che è inerente all’oscurità, si riferisce alla saggezza che esiste tra l’ignoranza. Saggezza e ignoranza non sono due cose differenti, sono essenzialmente la stessa cosa, sono le polarità opposte dello stesso principio che è il loro fondamento. Lo stato che le trascende ambedue è la Divinità o Paratatva (letteralmente “Realtà Suprema” n.d.t.). Questo Sivarathri è un giorno in cui si cerca di instaurare l’amicizia tra la mente e Dio, ricorda a tutti il fatto che la Divinità è onnipervadente quindi si trova dovunque. Si dice che Siva abiti nel Kailasa: dov’è Kailasa? Kailasa è la nostra mente piena di gioia e beatitudine. Questo vuol dire che, quando si attingono la purezza, la stabilità e la sacralità dall’interno, il cuore si colma di pace e beatitudine diventando infine il Kailasa stesso. (Discorso Divino del 17 Febbraio 1985). Ponetevi la ghirlanda della Devozione attorno al collo e saturate i pensieri, le parole e le azioni di Amore Divino. Baba

18.2.15
Oggi, nel mondo, molti dicono di non aver fede in Dio; solamente chi non ha fede in se stesso non ha fede in Dio. In verità, nessuno può vivere neppure per un momento senza fede in Dio, è proprio impossibile! Perché? Non pensate che Dio sia in qualche posto, che abbia una forma particolare, sia dotato di poteri speciali e così via: ciò che c’è nel vostro cuore come Pensiero Puro e Consapevolezza Suprema è effettivamente Dio! Questa parte sacra del cuore è presente in ogni essere dell’Universo, non esiste nessuno che non abbia tale cuore sacro quindi Dio è dentro di voi e voi non avete bisogno di cercarLo altrove. Essendo questo cuore sacro presente in tutti, voi dovete credere fermamente nel fatto che Dio è in ognuno sempre. (Summer Showers in Brindavan cap.3 del 22 Maggio 1973). Tutti sono Uno, siate simili a tutti. Baba

19.2.15
I libri e i mezzi per educare la mente sono disponibili in quantità e a prezzi molto convenienti ma le montagne di libri che si trovano in giro non possono penetrare la scorza spessa ed emergere in voi come luce; come Dio è nascosto dalle catene di montagne interiori di concupiscenza, invidia ed egoismo, il sole della saggezza è altrettanto nascosto nei libri. Sebbene i libri e l’abitudine di leggere si siano sparsi in ogni angolo della terra, non possiamo dire che la cultura o la saggezza siano aumentate; l’essere umano è ancora vicino alla scimmia. Una bella rilegatura, un titolo e delle fotografie attraenti sono ciò che il lettore cerca ma questi sono piaceri passeggeri che danno una soddisfazione momentanea. Leggere senza scopo libri di ogni tipo vi confonderà e non vi farà trovare la pace quindi discriminate, selezionate e leggete i libri che contengono storie delle vite dei saggi e dei santi e quelli che aiutano la contemplazione del Divino. Mettete in pratica ciò che leggete: comprenderete la verità e godrete della beatitudine che non finisce. (Prema Vahini cap.1). Diventare dei mangiatori di libri non è da persone educate; mettere in pratica almeno una frazione di ciò che si è letto è più importante. Baba

20.2.15
La contentezza è di solito procurata dai piaceri del corpo ed è passeggera; questi piaceri durano pochi momenti e presto sono causa di dolore profondo mentre il tipo di beatitudine che si ottiene tramite l’Atma è permanente, pura e altruista. Per questo, l’educazione spirituale dice che l’amore deve essere coltivato solamente per l’amore. Non si deve esprimere l’amore semplicemente per ottenere dei benefici materiali; l’amore sparso per ottenere dei benefici temporanei durerà soltanto per poco. L’Atma Divino rappresenta la Verità eterna ed è permanente per cui l’amore verso l’Atma è vero e duraturo. Questo Amore infinito, o Verità eterna, è presente in ogni essere. Se noi ci dedichiamo ad incrementare l’Amore-Verità per l’Amore-Verità, sperimenteremo la beatitudine suprema. Questa è la ragione per cui le Upanishad proclamano l’Amore Altruistico come “Satyasya satyam” ovvero la “Verità delle Verità”. (Summer Showers in Brindavan del 1974 cap.1). Chi è colmo dell’Amore Divino è libero dalla paura, è spontaneo e altruista nell’esprimere il proprio Amore e non cerca ricompense. Baba

21.2.15
Mentre cammina nella foresta, il leone, sebbene sia incoronato come re della foresta, si gira indietro ogni pochi passi perché teme di essere seguito. La paura nella mente rende il vostro modo di vedere incerto, la violenza nel cuore distorce la visione e distrae la vista. State all’erta! Dovete praticare e sviluppare un modo di vedere imparziale, tutta la creazione deve apparire propizia ai vostri occhi. Voi dovete guardare tutti con lo stesso amore e la stessa fede che avete per voi stessi perché niente assolutamente è malvagio nella creazione, no, neppure uno iota! Il male appare tale solamente attraverso una visuale sbagliata. La creazione si colora secondo la natura degli occhiali che indossate ma, in se stessa, ogni creazione è eternamente pura e santa; voi dovete quindi coltivare la concentrazione unidirezionale ne fare qualunque cosa. Il modo di vedere imparziale è un modo fausto. (Prema Vahini cap.1). Il servizio amplia il modo di vedere e la consapevolezza oltre a rendere più profonda la compassione. Baba

22.2.15
Nella presente Era di Kali, c’è moltissimo odio tra fratelli; è possibile portare l’unità tra tutte le persone del mondo quando essa manca nella famiglia? Da molti palchi, gli individui si rivolgono gli uni agli altri come “fratelli e sorelle” ma noi dobbiamo chiederci se tali parole vengano dal profondo del cuore o se le stiamo leggendo semplicemente su un pezzo di carta. Se quelle parole hanno davvero il loro significato nel profondo del vostro cuore, voi otterrete assolutamente la Grazia del Signore che sarà seguita da conseguenze ottime. Non vi preoccupate mai né temete di dover alienare le vostre proprietà di famiglia o di dover dividere la vostra ricchezza con coloro che chiamate “fratelli e sorelle”, è necessario e sufficiente che comprendiate e accettiate il fatto che il Divino comune è presente in tutti ed è la base della fratellanza di tutta l’umanità. (Discorso Divino delle Summer Showers a Brindavan nel 1974 cap.13). L’amore e il servizio sono strumenti potenti che vi aiutano a trasformarvi in Dio. Baba

23.2.15
Come si può educare la mente alla fermezza se essa si diletta degli oggetti esteriori e di osservazioni e critiche prive di scopo sul mondo esteriore? Chiedetevi questo: “Anche le grandi anime e i saggi erano persone come me; se essi hanno raggiunto la perfezione posso farlo anch’io seguendo il loro metodo. Che vantaggio mi procura sprecare il tempo scoprendo i difetti e le debolezze degli altri?” La prima pratica spirituale consiste nel cercare i difetti e le debolezze dentro di noi e sforzarci di correggerle e diventare perfetti. La tribolazione incessante dei giorni che si susseguono ha come giustificazione lo scopo di rendere l’ultimo giorno dolce e piacevole ma anche ogni giorno ha la sua sera; se si trascorre la giornata facendo azioni buone, la sera ci benedice con un sonno profondo, rinvigorente e rinfrescante, il sonno che si dice sia simile al samadhi. (Prema Vahini cap. 1). La bellezza della vita dipende dalle abitudini buone. Baba

24.2.15
Noi dobbiamo capire chiaramente il significato di “morte” e “immortalità”. Noi consideriamo il termine morte come sinonimo della perdita di ogni tipo di forza nel corpo. In altre parole, la morte è la scomparsa della forza vitale nel corpo mentre, se questa forza vitale rimane nel corpo per sempre, noi consideriamo tale situazione come immortalità. Questo non è corretto; esser capaci di identificarsi completamente con l’aspetto di Dio e dimenticare del tutto l’aspetto del corpo è l’immortalità vera. Se noi siamo sempre totalmente immersi nel pensiero del corpo e dei suoi piaceri dimenticando l’aspetto dell’Atma, quella è morte. Il desiderio sacro di raggiungere l’immortalità germoglia in noi soltanto quando sappiamo riconoscere chiaramente la connessione tra nascita e morte. C’è nascita e morte per il corpo ma nessuna delle due per l’Atma; nel riuscire a comprendere questa eternità dell’Atma si trova il significato vero di “raggiungere l’immortalità”. (Summer Showers in Brindavan del 1974, parte seconda cap. 13). Non meditate sulla morte, meditate su Dio che è il Signore di tutta la vita. Baba

25.2.15
Il periodo di vita sulla terra è breve ma anche in questa vita breve si può ottenere la Beatitudine Divina se si usa il tempo con attenzione e in modo saggio. Di due persone simili, apparentemente della stessa forma e anche cresciute in contesti analoghi, una si rivelerà un angelo mentre l’altra rimarrà attaccata alla sua natura animale; qual è la ragione di questo sviluppo diversificato? Le abitudini, il comportamento che ne deriva e il carattere che da questo comportamento si è formato ne è la causa. Le persone sono creature con un carattere. Agli occhi di un osservatore superficiale, la vita sembra una rotazione di mangiare e bere, di lavorare e dormire ma, in verità, essa ha un significato ben più profondo e un’importanza più grande; la vita è un sacrificio, ogni piccola azione è un’offerta al Signore. Se si trascorre la giornata agendo con questo spirito di affidamento totale, cosa può essere il sonno se non l’immersione nella Divinità? (Prema Vahini cap.1). Considerate ogni azione come adorazione; accettate volentieri qualunque cosa accada come opera Sua, come segno della Sua compassione. Baba

26.2.15
Seguendo il sentiero vero del dharma, saremo in condizione di ricevere molto più beneficio di quanto ci aspettassimo; se percorriamo invece una via diversa dal dharma, avremo mille desideri e nessuno di essi sarà soddisfatto. Chi distrugge il dharma ne sarà distrutto, chi lo protegge ne sarà protetto; sia la punizione che la protezione possono scaturire solamente dal dharma. Soltanto dal dharma possiamo ottenere la prosperità. Noi dovremmo cercar di seguire la via percorsa da Dharmaraja almeno in parte. Impiegate una parte del vostro tempo a comprendere la cultura indiana e il significato profondo delle scritture e dei Veda; per le idee cattive e crudeli non c’è alcuno spazio, per tutti è possibile vivere una vita buona e serena. (Summer Showers in Brindavan, 1974, parte prima). Ogni cosa fatta con purezza di pensiero, parola e azione è Dharma. Baba

27.2.15
Le persone commettono l’errore grande di identificarsi col corpo e accumulano una varietà di cose per provvedere alle sue comodità anche quando diventa vecchio e decrepito con l’età! Si può rimandare la morte? Quando arriva il decreto di Yama (Dio della morte), tutti devono partire; la posizione, l’orgoglio e il potere svaniscono tutti davanti all’ordinanza. Sapendo questo, sforzatevi giorno e notte, con purezza di corpo, mente e spirito, di portare a manifestazione il Se più elevato. Il corpo va conservato come veicolo per questo servizio ma ricordate che voi non siete questo corpo, questo corpo non può essere voi! Fino al raggiungimento dello scopo per cui esso è stato dato, avete il dovere di accudirlo con attenzione e proteggerlo dalle ferite e dalle perdite di funzionalità. Come gli indumenti di lana aiutano ad affrontare il rigore dei venti freddi in inverno e vengono scartati d’estate, il corpo materiale non è più essenziale quando le tempeste fredde della vita materiale non vi riguardano più. (Prema Vahini). Lo scopo della vita è di ottenere la “vita in Dio”, tutti sono autorizzati a raggiungere questa consacrazione e raggiungimento. Baba

28.2.15
Quando piove, la terra e il cielo sono uno nello scroscio che scende. E’ indubbiamente una scena bella e ispiratrice, un’immagine in cui la creazione stessa vi insegna a diventare uno con il Creatore. Così apprendete tre lezioni: la temporaneità delle cose create, il vostro ruolo come servitori e Dio come Signore. Il gioco chiamato vita si svolge con il processo della creazione, il creato e il Creatore. Rallegratevi per fatto che il Signore continua a mettere nelle vostre mani modi nuovi di servirLo ed esultate per l’occasione che ricevete. Questo atteggiamento vi darà gioia grandissima; vivere immersi in questa gioia è certamente beatitudine. Qualunque cosa sia fatta dall’alba al tramonto deve essere consacrata come adorazione del Signore. Come si fa attenzione a cogliere solamente fiori freschi e a mantenerli puliti e vivi, così si deve fare uno sforzo continuo per compiere soltanto azioni pure e immacolate. (Prema Vahini). Chi ha le qualità nobili della purezza, della pazienza e della perseveranza è in verità Dio. Baba