05 - maggio 2015

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MAGGIO 2015

1.5.15
Un mercante calcola il debito e il credito, alla fine della settimana, del mese o dell’anno, e compila il bilancio per ottenere un numero, il guadagno; così, anche nell’affare della vita, alla fine si può ottenere un guadagno dopo che gli incassi e i pagamenti sono registrati. Se uno, al momento della morte, desidera soddisfare la lingua, prova che questa è stata la sua padrona per tutta la vita; alcuni desideri innati sono più forti degli altri e permangono fino alla fine. La vita è così, questa lezione va compresa e digerita bene. Il risultato netto di tutto questo vivere e faticare consiste in ciò che si presenta alla memoria all’ultimo momento quindi dirigete la corrente della vita ad acquisire la tendenza mentale che volete avere durante i momenti finali. Fissate su di essa la vostra attenzione giorno e notte. (Prema Vahini cap. 27). Voi guadagnate la Grazia di Dio si solamente facendo un uso sacro dei sensi di cui il Divino vi dotati. Baba

2.5.15
Voi potete fare tutti gli esercizi spirituali che volete ma non dimenticate mai Dio neppure per un momento; così sarete protetti. Non fate mai niente che vi allontani da Lui. Per mezzo della preghiera, potete ottenere qualunque cosa e non c’è bisogno che preghiate a voce alta, basta che lo facciate mentalmente. Alcuni popoli credono erroneamente che Dio non li salvi se non pregano sonoramente ma Dio risiede nel vostro cuore e ascolta sempre le preghiere. Se desiderate ottenere la Grazia, dovete pensare a Lui continuamente. Le difficoltà del mondo vanno e vengono, non date loro troppa importanza: si possono superare tutte con la preghiera. Solamente la Grazia di Dio è vera ed eterna; Egli ha protetto le vite di molti devoti e alleviato le loro sofferenze in seguito alle loro preghiere quindi fate ogni sforzo per guadagnare la Sua Grazia. (Discorso Divino del 21 Giugno 2005). Dio soltanto è totalmente altruista come amico e benefattore. Sempre.. Baba

3.5.15
I Buddisti cantano: Buddham saranam gacchami. Dharmam saranam gacchami. Sangam saranam gacchami. Queste tre massime significano che voi dovete affinare l’intelletto e la capacità di discriminazione spirituale, che l’intelligenza deve essere usata nel servizio alla società e che lo stesso servizio deve essere basato sulla rettitudine. Se seguite questo, sperimenterete la Beatitudine. Non fate mai danno ad alcuna creatura vivente in alcun modo, qualunque sia; la non-violenza è il Dharma supremo. Assolutamente mai ferite o ingiuriate un’altra persona con i pensieri, le parole o le azioni. Voi potreste pensare: “E’ mai possibile?”. Si, è possibile. Non c’è niente al mondo che la fermezza e la determinazione assolute non possano ottenere. La paura è un ostacolo grande al raggiungimento ma, quando comprenderete che la stessa Divinità alberga in tutti, non avrete mai più paura di niente e nessuno. Più amate i vostri simili, più grandi saranno la vostra beatitudine e la gioia. “Aiuta sempre, non ferire mai”, questa è l’essenza dell’insegnamento del Buddha. (Discorso Divino del 21 Maggio 2000). Il modo migliore di amare Dio è quello di amare tutti e servire tutti. Baba

4.5.15
Le persone sono così coinvolte nelle loro vite che, a volte, lo spazio di ventiquattro ore sembra troppo breve per un giorno. Bere, mangiare, leggere, camminare, sedere, odiare, sognare, vantarsi, lodare, piangere, ridere, desiderare, sperare riempiono le vostre giornate. Tutte queste attività sono legate in modo intimo alla mente per cui la vita è una collezione di desideri auto-generati che influiscono pesantemente sul carattere. Le attività e i fatti che si sono manifestati nella vita, sia buoni che cattivi e che voi potete aver dimenticato a causa di evenienze successive, hanno lasciato una traccia e delle conseguenze nella vostra mente. Quando cercate di riportare alla memoria gli accadimenti della giornata al momento di coricarvi, ne ricordate alcuni, non tutti; se questo succede per ciò che è avvenuto in un giorno solo, figuratevi cosa accade delle vicissitudini di alcuni mesi o anni! Quando la fine del corpo si avvicina, voi ricordate solamente pochissime impressioni radicate profondamente per cui uno sforzo disciplinato per tutta la vita è essenziale per un trapasso felice. (Prema Vahini cap. 26). Impegnatevi nel guadagnare la Grazia del Signore osservando la disciplina che Io desidero che seguiate. Baba

5.5.15
Tutti vogliono essere felici. Questo desiderio è naturale e origina dal fatto che la vostra natura è Beatitudine. La Beatitudine è Dio ma, in qualche modo, le persone non lo afferrano! Voi siete nati dalla gioia, la base della vostra vita è la Beatitudine e anche la vostra meta deve essere la Beatitudine. In verità, conoscere quali siano la base e la meta della vita non è difficile: Prahlada lo ottenne, comprese che Dio è Onnipresente e vide l’unità nella diversità, percepì chiaramente che Narayana è il substrato di tutta la Creazione e si affidò totalmente a Lui con gioia. Suo padre Hiranyakasipu era esattamente l’opposto: vedeva la diversità nell’unità e si lasciava ingannare dalla molteplicità delle forme della Creazione, ognuna con il proprio nome. Comprendete chiaramente che voi siete scaturiti da Dio, che la corrente che è alla base della vita è Dio e anche la destinazione finale è Dio. La Beatitudine deve essere la meta della vita, cercatela con convinzione totale. (Discorso Divino del 21 Maggio 2000). La meta primaria di ogni essere umano è quella di portare a manifestazione la propria Divinità fondamentale. Baba

6.5.15
I Veda dicono “Onora tua madre come Dio”. Voi dovete onorare vostra madre che vi ha allevati con amore, premura e sacrificio; se il cuore di qualcuno è così duro da non sciogliersi alle implorazioni di sua madre, ciò merita solamente il ridicolo. Sempre, sempre, amate e rispettate vostra madre, la vostra terra natia e la vostra lingua madre; seguitene anche la cultura. Non generate mai in voi stessi l’odio per gli altri, per la loro lingua o cultura. Nutrite e arricchite la lingua madre e la terra natia con tutta l’energia di cui disponete e progredite più che potete senza alcuna esitazione; mantenetevi idonei per questo avvalendovi di tutte le opportunità, evolvete il carattere insieme all’intelligenza e alla salute. La fonte più affidabile di forza è dentro di voi e non nel denaro o nei parenti, non nella perspicacia naturale ma in voi stessi: il Se. Conoscetelo, studiatelo a fondo, traetene sostentamento, vedetelo in tutti e servitelo in tutti. (Discorso Divino del 27 Novembre 1965. I sentimenti nobili delle madri si riflettono nei figli che diventano virtuosi e intelligenti, raggiungono posizioni elevate e ottengono un buon nome e fama. Baba

7.5.15
Dio è saggezza, Dio alberga in tutti gli esseri, Dio è conosciuto con nomi vari il più grande e più adatto dei quali è Satcitananda. Sat significa Colui che rimane immutato nei tre periodi di tempo, cioè il passato, il presente e il futuro; l’aderenza stretta alla Verità vi renderebbe idonei a sperimentare Sat. Cit significa Consapevolezza totale o Conoscenza completa ed è ciò che rende capaci di sperimentare la Divinità in tutti i suoi aspetti. Quando Sat e Cit sono sperimentati, Ananda o Beatitudine segue automaticamente. Il corpo umano è temporaneo e anche il piacere che può dare è effimero; cercare la beatitudine che non finisce tramite strumenti non permanenti non ha senso. Il corpo dà solamente piacere temporaneo, corporeo, e la mente può dare, al meglio, soltanto soddisfazione mentale per un periodo breve per cui voi dovete cercare ciò che è permanente: la Beatitudine. Dio è Verità, Dio è Beatitudine quindi cercate Dio e vivete nella Beatitudine. (Discorso Divino del 21 Maggio 2000). L’Amore vero è puro, privo di egoismo e pieno di Beatitudine. Baba

8.5.15
I desideri congeniti (samskara) danno luogo a tendenze che sono più forti delle altre e permangono. Il sentimento che domina al momento della morte opera con molta forza nelle vite seguenti quindi bisogna che indirizziate tutta la corrente vitale verso l’acquisizione della tendenza mentale che renda il vostro trapasso un coronamento dolce e divino. Questa verità deve guidarvi anche per il viaggio della vita attuale perché tali desideri presenti alla nascita sono il bagaglio di questa come della prossima. Per ciò, da subito, tenete sempre presente la morte che è inevitabile e, con questo stato coscienziale, impegnatevi in questa vita con pensieri buoni per tutti attenendovi strettamente alla verità e cercando sempre la compagnia dei buoni con la mente fissa costantemente sul Signore. Evitate le azioni malvagie, i pensieri di odio e offesa e l’attaccamento al mondo. Se vivete così, l’ultimo momento sarà puro, dolce e benedetto. (Prema Vahini cap. 27). Il cuore del devoto colmo di amore per Dio è tenero e dolce. Baba

9.5.15
Nel Taittiriya Upanishad, Varuna dirige il figlio Bhrigu a iniziare gli esercizi spirituali che gli riveleranno infine la Verità. Egli, con fede piena nelle parole del padre, si immerge in profondi esercizi spirituali ma, quando torna e dichiara ciò che ha imparato, cioè che il cibo è Brahman, il genitore gli dice che la risposta non va bene. Bhrigu continua le pratiche spirituali e torna con asserzioni ogni volta più profonde, cioè che il Prana o Alito Vitale è Brahman, poi che la mente Lo è e, più tardi, che l’Intelletto è Brahman, ma vien sempre rimandato a cercare più profondamente. Dopo un quinto corso di pratica spirituale, egli diviene consapevole del fatto che la Beatitudine Spirituale è Brahman per cui rimane in quella consapevolezza e non ha più bisogno di consultare suo padre; questi allora lo cerca e si congratula con lui dicendo: “Figlio! Ti sei immerso in quella visione”. Ogni essere deve procedere verso la meta: dal cibo alla Beatitudine. (Sutra Vahini cap.2). Lo scopo fondamentale di ogni essere umano è quello di portare a manifestazione la propria Divinità inerente. Baba

10.5.15
Divenire consapevoli dell’Uno che è il proprio nucleo è un processo difficile. Il corpo grossolano è il prodotto del cibo consumato ma, all’interno di esso, c’è un forza più sottile, una vibrazione chiamata Alito vitale (Prana). La mente è ancora più sottile e più in profondo e più sottile ancora è l’intelletto oltre il quale le persone hanno in se stesse il piano della Beatitudine spirituale. Se si indaga profondamente in questa regione della Beatitudine spirituale, o realtà, si può sperimentare l’Uno o Brahman; tale consapevolezza è desiderabile massimamente. Nel Taittiriya Upanishad, Varuna insegna al figlio Bhrigu il fenomeno del Brahman dicendo “Figlio! Brahman non può essere visto con gli occhi ma sappi che è ciò che rende gli occhi capaci di vedere e le orecchie di udire; Egli può essere conosciuto solamente a seguito del desiderio estremo in una mente purificata con un pensiero concentrato. Nessun altro mezzo può aiutare”. (Sutra Vahini cap. 2). Quando la mente è pura, non egoistica e ben stabile, il Divino appare in tutta la Sua purezza e pienezza. Baba

11.5.15
Quando piove sulle montagne e l’acqua scorre lungo i loro fianchi, non si forma nessun fiume mentre, quando l’acqua si incanala in una sola direzione, prima nasce un rivolo, poi un ruscello che diventa un torrente e, infine, un fiume in piena così la pioggia raggiunge il mare. L’acqua che corre in una sola direzione raggiunge il mare, quella che si sparge dovunque è assorbita e persa. Le tendenze mentali sono simili: a cosa servono se si perdono dappertutto? La corrente dei desideri nobili congeniti deve scorrere piena e costante nei territori dei pensieri sacri e, infine, al momento della morte, giungere nell’oceano immenso della Beatitudine. Chi arriva a una meta simile è davvero meritevole! Assolvete quindi i vostri doveri (svadarma) con totale sincerità. (Prema Vahini cap. 28). Considerate tutte le vostre azioni come adorazione; il dovere è Dio, il lavoro è adorazione. Baba

12.5.15
La vita è insidiata eternamente dalla morte eppure le persone non accettano neppure la parola “morte”; l’udirla è considerato di cattivo augurio. Tutto può essere incerto, la morte è certa. Questa legge non si può cambiare; per quanto sia insopportabile, ogni essere vivente riceve un biglietto di morte alla nascita e vi si avvicina continuamente. Il treno del samsara (ciclo perenne del divenire) su cui state viaggiando vi porta a quella destinazione; riconoscete questa verità e volgete la mente verso le tendenze buone. Tutti devono esaminarsi rigorosamente, scoprire i difetti e impegnarsi a correggerli; quando le persone scoprono i propri difetti è come se rinascessero, hanno una partenza nuova, una nuova fanciullezza. Questo è il momento del risveglio vero. (Prema Vahini cap.27). Il cuore è la sede dell’amore privo di ego; quell’amore deve esprimersi cominciando da tutte le vostre case. Baba

13.5.15
Venti colpi di martello possono non riuscire a rompere una pietra ma il ventunesimo può romperla; significa forse che i venti colpi erano inutili? No, il successo finale è il risultato dell’effetto cumulativo di tutti i colpi. La mente è costantemente impegnata in una lotta con il mondo interno ed esterno; non c’è bisogno di dire che voi non potete aver sempre successo ma, immergendovi nel lavoro buono e saturando la mente con l’amore per Dio, otterrete la beatitudine imperitura. Quando la mente si intrattiene su Dio, voi siete portati automaticamente e solamente ad azioni buone. L’oggetto di tutte le pratiche spirituali è il distruggere la mente; un giorno, come il ventunesimo colpo spezza la pietra, una azione buona riuscirà ad eliminarla. Nessuna azione buona è quindi uno spreco, ogni piccolo atto conta. Permeate d’amore ogni momento della vita e le tendenze malvagie non oseranno intralciare il vostro cammino. (Prema Vahini cap.28). Non c’è al mondo qualità migliore dell’amore; esso è saggezza, rettitudine, Verità. Baba

14.5.15
Quando, nella vita, incontrate delle difficoltà e dovete lottare, attaccatevi al Signore e non mollate la presa. Per dar fiducia a un bambino piccolo, la madre lo incoraggia a fare pochi passi e tornare da lei ben attenta a non lasciarlo cadere: se esso vacilla e rischia di perdere l’equilibrio, corre e lo prende! Anche il Signore ha gli occhi fissi su ogni individuo, Egli ha in mano il filo dell’aquilone che è l’umanità! A volte lo tira e a volte lo allenta ma, qualunque cosa faccia, siate fiduciosi e non vi preoccupate, è Lui che ha in mano i filo della vostra vita; questa fede sicura vi colmerà del profumo dell’amore. Il filo è il legame dell’Amore e della Grazia per cui ogni individuo è legato al Signore. Tutto ciò che dovete fare è percorrere il sentiero in modo che il legame dell’Amore e della Grazia sia forte. (Prema Vahini cap. 29). Voi adorate con fede e sperimentate la Grazia; la fede porta la Grazia senza che ve ne accorgiate. Baba

15.5.15
Ogni essere vivente comincia col cibo e lentamente prende a desiderare di raggiungere il culmine della Beatitudine spirituale; fate in modo che tutte le vostre attività e gli sforzi siano diretti al suo raggiungimento. Il Taithiriya Upanishad spiega chiaramente che la Beatitudine spirituale è l’impulso che porta alla nascita, alla crescita, all’invecchiamento e alla morte e dichiara che tutti nascono nella Beatitudine, vivono per questa e muoiono al fine di ottenerla. Come può Brahman essere Beatitudine spirituale? Le Scritture chiariscono “Om ithyekaaksharam Brahman”cioè “ Om, la sillaba imperitura, è Brahman”. Si dice anche che l’Atma è Brahman quindi i tre termini Atma, Brahman e Om sono indistinguibilmente lo stesso. Le Scritture rivelano che l’universo esteriore, che ha come base il Divino, e quello interiore sono identici e non possono essere diversificati. (Sutra Vahini cap. 2). Chiudete la bocca e aprite il cuore: sperimenterete certamente la Beatitudine Spirituale. Baba

16.5.15
Le impressioni e i desideri congeniti (Samskara *) edificano o rovinano l’individuo, sono i passi che portano alla meta tutte le anime individuali; i pensieri vi fanno fare esperienza e passare attraverso il guadagno, la perdita e la contrizione. Voi potete raggiungere i Signore solamente tramite i pensieri nobili e le azioni rette per cui ogni individuo deve impegnarsi completamente in tal senso; il comportarsi rettamente costituisce la più autentica forma di adorazione, il modo migliore di ricordare il Signore, il canto devozionale più elevato, spande amore senza distinzioni né differenze. Il proprio dovere, se fatto con rettitudine e altruismo, diventa un servizio amorevole al Signore. Impegnatevi in azioni simili, intrattenetevi senza interruzione su pensieri che riguardano i Signore: questa è la strada regia che porta alla meta che dovete raggiungere. (Prema Vahini cap. 29). Il cuore è la sede dell’amore altruistico; quell’amore deve esprimersi a partire da tutte le vostre case. Baba

17.5.15
Insediate il Regno Divino risplendente di case della Verità, della Rettitudine e della Pace. Ricordate e imparate dalla regola dei Personaggi Divini e dalle loro caratteristiche, spengete le fiamme dell’ignoranza, della litigiosità, dell’ingiustizia e dell’invidia con l’acqua dell’Amore, dell’Indulgenza e della Verità. Amate i vostri simili, acquisite il sentimento di mutualità, gettate via tutta la gelosia e la rabbia; tutti voi dovete scoprire i vostri difetti e comprendere che cercare i difetti negli altri non serve a niente, è solamente una perdita di tempo e fomenta litigi quindi abbandonate quel tratto del carattere. Se perdete questa opportunità, quando mai lo farete? Non arrendetevi allo scoraggiamento, mettete fine a tutte le attività disoneste del vostro passato, pentitevene sinceramente e avviatevi sul sentiero della preghiera a Dio facendo azioni buone e generando in voi l’amore fraterno. (Prema Vahini cap.34). Nel mondo non c’è qualità più nobile dell’amore: esso è Saggezza, è Rettitudine, è Ricchezza, è Verità. Baba

18.5.15
Le scritture sono premurose come una madre; esse insegnano come ella farebbe per i suoi figli coerentemente al livello di sviluppo mentale e alle condizioni di tempo e circostanza. Una madre con due figli dà a quello forte e sano ogni tipo di cibo che egli chieda ma fa molta attenzione a non sovraalimentare quello che non sta bene e gli dà solamente ciò che può ripristinare presto la sua salute; si può accusarla per questo di essere parziale verso uno dei due nel dare amore? Le scritture vi insegnano anche il segreto e il valore del lavoro: tutti devono essere istruiti su come trasformarlo in un’attività benefica. Comunque il lavoro non è tutto. La vita umana dura appena un momento, è come una bolla sull’acqua; non  costruite una struttura di desideri e attaccamenti su questa bolla effimera della vita, la saggezza avverte che essa può collassare e sgretolarsi in qualunque momento. (Sutra Vahini cap. 4).Considerate tutte le vostre azioni come adorazione. Il dovere è Dio, il lavoro è adorazione. Baba

19.5.15
Nonostante il fatto che le religioni abbiano nomi e dottrine differenti, nell’essenza esse sono una; tutte evidenziano il fondamento comune. Sfortunatamente, le differenze apparenti hanno minato l’amicizia tra gli esseri umani. Tutti i dogmi religiosi, con poche eccezioni, possono essere conciliati e armonizzati. L’esperienza dei grandi veggenti che hanno esposto l’amore universale non è apprezzata, accettata e rispettata. Lo stesso Dio è esaltato e adorato con nomi vari tramite rituali cerimoniali diversi. In ogni era e per ogni razza o comunità, Dio ha inviato dei profeti per instaurare la pace e la buona volontà. Tutte le persone grandi sono immagini di Dio, formano una sola casta nel regno di Dio, appartengono a una nazione sola: la Fratellanza Divina. Il principio di armonizzazione è il cuore vero di tutte le religioni e fedi. Interessatevi alla comprensione delle pratiche e credenze degli altri; questo purificherà la vostra mente. Dopo, col cuore amorevole, raggiungerete la Presenza Divina. (Sutra Vahini cap. 4). La spiritualità consiste nel promuovere l’unità degli esseri umani attraverso il vivere armonioso e la divisione della gioia con tutti indistintamente. Baba

20.5.15
Le persone adorano il Signore Supremo come se Egli esistesse in qualche posto lontano e non altrove, diciamo in Ayodhya o Dvaraka, oppure si trovasse in luoghi in cui ci sono delle immagini o delle pitture e in nessun altro posto. Esse adorano quelle forme considerandole manifestazioni complete. Certamente far così non è sbagliato, un errore è il proclamare che solamente il loro credo è la Verità, che i nomi e le forme che loro hanno deciso sono le sole forme del Divino e tutte le altre forme e nomi sono inutili e inferiori. Bisogna capire che le forme e i nomi che rappresentano  l’ideale degli altri sono altrettanto sacri e cari e loro di quelli che sono cari a noi stessi. Ognuno deve acquisire il concetto secondo cui tutte le forme dell’ideale sono egualmente valide e vere senza dare spazio a odi insensati. Raggiungere il Divino senza far propria questa saggezza è impossibile. (Prema Vahini cap.36). La mente stabilizzata nella consapevolezza dell’Uno è come una roccia: non sfiorata dal dubbio, stabile e certa. Baba

21.5.15
Il Jivi (Se individualizzato), credendo di essere separato dal tutto, dall’Universale, va soggetto al desiderio, alla disperazione, all’amore, all’odio, alla gioia e al dolore ed è attratto dal mondo dei nomi e delle forme. Una persona simile si definisce “legata” e ha bisogno urgente di liberazione. Per essere liberati, bisogna abbandonare la dipendenza e l’attaccamento alla creazione ma il cieco non può essere salvato da un cieco; come può una persona impotente come l’altra, eliminarne la povertà, la sofferenza e il dolore? Il povero ricorre all’abbiente, il menomato nella capacità di vedere cerca la guida di coloro che vedono; così, anche chi è legato e accecato dalle dualità della Creazione deve cercare rifugio nel tesoro inesauribile della Compassione, del Potere e della Saggezza cioè nell’Anima Divina. Allora sarà liberato dall’indigenza e dalla contrizione e gioirà nella ricchezza e nella beatitudine. (Sutra Vahini cap.6). Il Signore è il rifugio di coloro che cercano rifugio, la salvezza di tutti quelli che hanno bisogno di essere salvati. Baba

22.5.15
Tutto è permeato d’Amore quindi noi possiamo dichiarare senza esitazione che il Signore Supremo è la Forma dell’Amore. L’Amore si manifesta in forme varie e si conosce con nomi diversi in tutto ciò che vive, come amore per la prole, affezione, devozione a Dio, desiderio, ecc. a seconda della direzione in cui è canalizzato; qualunque sia la forma, l’essenza è comunque la stessa. Sulla base di questa conoscenza ed esperienza, è chiaro che il Signore Supremo è l’Atma interiore di tutte le cose create. Ciò che insegna la conoscenza più elevata di questa unità è il non-dualismo (a-dvaìta), ciò che insegna il principio dell’amante e dell’Amato è conosciuto come dualismo (dvaita); la dottrina che descrive invece tutti e tre, l’amore, l’amante e l’Amato, oppure la natura, l’individuo e Brahman, è conosciuta come il non-dualismo qualificato (visishta-advaita) ma questi tre sono uno. (Prema Vahini cap.38). Dio è Amore. L’Amore vero è puro, libero dall’orgoglio e colmo di beatitudine. Baba

23.5.15
L’atteggiamento dell’adoratore e dell’adorato è il seme della devozione. Per prima cosa, la mente dell’adoratore è attratta dalle caratteristiche speciali dell’oggetto adorato ed egli cerca di acquisirle; questa è la disciplina spirituale (Sadhana). Nelle fasi iniziali, la distinzione tra l’adoratore e l’adorato è chiara ma, man mano che la sadhana procede, questa diminuisce e, giunti alla meta, scompare del tutto. Qualunque sia l’oggetto dell’adorazione che amate e cercate tramite la sadhana, abbiate fede certa nel fatto che voi e Lui siete uno. Dovete avere un desiderio solo: il raggiungimento del Signore. Non date spazio mentale ad alcun altro desiderio; allora, indipendentemente dalla gioia e dal dolore, senza dare importanza alla vostra soddisfazione, vi impegnerete nella disciplina spirituale con fermezza, ininterrottamente e del tutto convinti finché improvvisamente comprenderete la Realtà e sarete soddisfatti appieno. (Prema Vahini cap. 39). Indossate la collana delle gemme della devozione e saturate i pensieri, le parole e le azioni di Amore Divino. Baba

24.5.15
Il mondo è un testo sacrale, una scrittura, il tempo è un grande predicatore, non esiste insegnante più grande del vostro cuore, Dio è l’amico più grande. Conducete la vita sulla terra con fede piena in queste quattro entità. L’Amore è il possedimento naturale di ogni essere umano, è il frutto dell’albero della vita. Per gustare un frutto si devono superare degli impedimenti: prima bisogna togliere il guscio e la buccia che coprono la polpa e gettar via il nocciolo. Il frutto dell’Amore è coperto da una scorza spessa di ego, bisogna pelar via questa corteccia di “mio” e “tuo”; soltanto dopo si può gustare il succo dolce. Ecco perché i Veda descrivono Dio come Essenza Dolce Suprema. Generate quindi in voi l’Amore puro e instaurate l’unità con il Divino per suo mezzo; la via dell’Amore è la più breve e più veloce che porti a raggiungere il Divino. (Discorso Divino del 17 Luglio 1997). Non c’è al mondo qualità più nobile della capacità di amare; l’Amore è saggezza, è rettitudine, è ricchezza, è Verità. Baba

25.5.15
Finché uno è gonfio di orgoglio, nessuno lo ama, neppure la moglie o i figli. Voi dovete abbassare l’ego e l’arroganza persino per essere amati dalla vostra famiglia. Fino a quando sarete schiavi della rabbia, soffrirete di contrizione e tristezza; solamente eliminandola potete essere contenti. Finché andate moltiplicando i desideri continuerete a essere bisognosi; controllate i desideri e raggiungerete la prosperità. L’avidità rende infelici e miserevoli; quando l’avidità e l’avarizia sono eliminate, si può vivere piacevolmente e pacificamente. La razza umana, tutto il mondo e gli oggetti che comprende sono in relazione di amore; Dio è Amore e risiede nel cuore di ognuno come Incarnazione dell’Amore. Sulla base di questa verità, noi preghiamo “Samastha-Loka-Sukhino Bhavanthu (Possano tutti gli esseri in tutti i mondi essere felici). (Discorso Divino del 17 Luglio 1997). La persona colma di amore ha la pace della mente, è pura di cuore e rimane imperturbata da qualunque circostanza avversa, dai fallimenti e dalle perdite. Baba

26.5.15
Nell’essere umano ci sono tre aspetti: Mala, Vikshepa e Avarana. Di questi, Mala rappresenta i frutti delle azioni fatte nelle vite precedenti ed è la causa dell’irrequietezza mentale; finché non la eliminate costituisce fonte di preoccupazione e sofferenza. Si può aver pace se ci si libera del peso degli effetti malvagi del karma delle azioni passate; per liberarsi di Mala, bisogna impegnarsi in compiti sacri. Il Signore vi giudica dalla sincerità dei pensieri e non dalla forma dell’adorazione; Egli vede la devozione e non il vostro potere, è interessato alle vostre qualità e non alla casta, al credo o al casato, considera il cuore e non la ricchezza. Voi dovete sforzarvi di purificare il cuore e impegnarvi in azioni rette con devozione e integrità. Nessuna disciplina spirituale servirà allo scopo se siete coinvolti in azioni malvagie. (Discorso Divino del 17 Marzo 1983). Formulate pensieri costruttivi, abbiate parole consolatrici e fate azioni compassionevoli. Baba

27.5.15
Oggi, i giovani stanno diventando troppo avidi e completamente egoisti perché nutrono sentimenti di odio e gelosia; il loro stile di vita li porta a godere dei piaceri carnali e derivanti dalle cose del mondo e questo sarà causa di malattie. Nei tempi antichi, essi vivevano di sacrificio e controllo dei sensi godendo di pace e gioia come i santi. Quando partono per un viaggio, le persone portano con sé il denaro sufficiente per le spese e, quando il viaggio finisce o raggiungono la meta, depositano il rimanente o lo danno in custodia a un amico fidato e dormono tranquillamente. Tutti voi siete benedetti con la ricchezza dell’amore dal momento della nascita; in questo contesto di attività secolari, tenere al sicuro il tesoro dell’amore è molto difficile quindi bisogna che troviate un amico sincero a cui affidarlo. L’unico amico vero è Dio; affidateGli la ricchezza del vostro amore e vivete sereni pieni di pace e gioia. (Discorso Divino del 17 Luglio 1997). Il segno distintivo dell’amore è il sacrificio altruistico. Baba

28.5.15
Il mantra della Gayatri è la strada regia verso la Divinità. Per recitarlo, non c’è alcun momento o regolamento definiti; i giovani celibi faranno comunque bene a recitarlo all’alba e al tramonto per trarne il beneficio massimo. In ogni modo, dato che il Divino è oltre i limiti di tempo e spazio, qualunque momento e luogo sono appropriati per ripetere il Nome di Dio. Il Bhagavata dichiara: “Contemplate Dio sempre, in ogni tempo e luogo”. Voi dovete imparare a vedere Dio in tutto ciò che osservate, fate o toccate; bisogna che comprendiate che state recitando dei ruoli temporanei sul palcoscenico cosmico e che, quando la commedia finisce, dovete tornate al vostro Se Divino. Recitando regolarmente la Gayatri, purificate la vita e siate un esempio di rettitudine per il mondo. (Discorso Divino del 17 Marzo 1983). Solamente la preghiera rende la vita felice, armoniosa e utile da vivere nell’universo. Baba

29.5.15
Vikshepa è un disturbo che consiste nelle distrazioni mentali; ci sono vari esercizi spirituali atti a superarlo e raggiungere il Divino. Tali esercizi comprendono la  meditazione, la concentrazione e il compimento di azioni buone per ottenere la purezza della mente. Quando si riesce a superare Vikshepa si deve affrontare avarana (simile a un guscio spesso da cui siamo avvolti); questo inviluppo è conosciuto come Maya (illusione) e avvolge ogni cosa nell’Universo. Gli occhi con cui si può vedere tutto ciò che è all’esterno non possono vedere se stessi; nello stesso modo, Maya, che rivela l’Universo intero, non può rivelare il Divino. Essendo avviluppati da Maya, noi cerchiamo i piaceri delle cose del mondo e non la nostra essenza Divina. “Tutto ciò che è percettibile è perituro”. Nella ricerca dei piaceri effimeri e passeggeri, noi scartiamo gli elementi permanenti, immutabili e reali della vita umana. (Discorso Divino del 17 Luglio 19979. Dio è Amore. L’Amore vero è puro, libero dall’orgoglio e pieno di beatitudine. Baba

30.5.15
Voi pregate Dio per cose terrene insignificanti. Distinguete bene tra la contentezza terrena e la Beatitudine Divina, chiedete l’Amore altruistico che voi non avete ma Egli ha infinitamente, pregate per l’Amore, la Pace e la Beatitudine. Dio è l’incarnazione della Beatitudine, il Suo Amore supremo non ha paragoni ed Egli sa ciò che è bene per voi e ve lo darà. Dio è testimone di tutti i vostri pensieri, delle parole e delle azioni quindi affidatevi a Lui con tutto il cuore e vivete una vita ideale. Voi tutti siete incarnazioni del Divino quindi amate tutti e non fate mai danno a nessuno: se danneggiate qualcuno danneggiate il Divino. L’Amore è vitale per l’essere umano quanto il fuoco lo è per un pezzo di carbone che deve brillare. Liberatevi di tutte le debolezze e concentratevi sull’Amore Divino perché la Grazia scorre continuamente e conferisce la forza più grande. Dio è il Direttore Cosmico e tutti gli umani sono semplici attori quindi recitate il vostro ruolo per farGli piacere. (Discorso Divino del 17 Luglio 1997). Il parlare dolce e sommesso è un’espressione dell’amore altruistico genuino. Baba

31.5.15
Il corpo umano è un involucro, un contenitore per l’Atma; ad esso sono legati elementi come l’acqua e l’aria per cui il Principio dell’Atma, che ne è il nucleo, non appare. Le persone hanno perduto la consapevolezza di questo Principio che è Verità; l’Atma è nel corpo ma non del corpo, il Principio Atmico non appartiene al corpo sebbene sia attivo in esso. La capacità degli occhi di vedere e quella delle orecchie di udire sono date dall’Atma; gli occhi e le orecchie sono sostenuti dalla Omni-consapevolezza, il Principio Divino. La vostra Anima è il vostro “Voi”, il Volere; gli elementi (etere, aria, fuoco, acqua e terra), che costituiscono il cosmo, operano solamente come determinato dalla Saggezza Suprema che dà loro l’energia. Tutto il mondo degli esseri viventi, mobili o immobili, è sostenuto dalla Saggezza Suprema che è l’Atma, il Brahman e il mondo visibile oggettivo. (Sutra Vahini cap.5). Come le nuvole coprono il sole, la mente copre l’Atma da cui origina. Baba