10 - ottobre 2015

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OTTOBRE 2015
1.10.15
Quando ci si lascia condurre nell’isolamento della casa, nella solitudine della foresta o in qualunque altro posto, dalle onde della paura egoista o dell’avidità, evitare la sofferenza è impossibile; nelle attività giornaliere, quando l’agire è motivato dal Principio fondamentale della realtà dell’Atma, ogni azione è marcata con il segno del Dharma mentre, se si agisce motivati dalla convenienza dell’interesse egoistico, il Dharma diventa pseudo-dharma. Anche il sentimento “egli è un amico” o “ella è una nemica” è un errore; quest’illusione deve essere abbandonata. Il Signore, incarnazione dell’Amore, è l’unico amico, parente, compagno, guida e protettore costante; siate consapevoli di questo e vivete con questa conoscenza. Questo è Dharma costruito sul fondamento della comprensione, questa è vita edificata sul fondamento del Dharma. (Dharma Vahini cap.2). L’attaccamento al mondo si può eliminare con l’attaccamento al Signore. Baba

2.10.15
Essere veritiero è la caratteristica più importante di un essere umano; in effetti, la verità deve danzare sulla vostra lingua. Dire la verità e parlare irresponsabilmente non si addice agli esseri umani; se indulgete in chiacchiere inutili e indiscriminate, quelle non si possono chiamare “verità”. Prima di dire qualcosa, dovete indagare se si tratti di verità o no. Dite solamente la verità che emerge dal cuore. Il mondo intero è emerso dalla Verità e tutto si fonde nella Verità. A volte, le nubi che si muovono nel cielo oscurano il Sole  ma, quando esse vanno via, il Sole splendente torna visibile del tutto; in modo simile, la Verità si manifesta soltanto quando le nubi oscure delle indecisioni e confusioni sono spazzate dal cuore. I cinque valori umani non sono indipendenti l’uno dall’altro, si seguono reciprocamente; queste caratteristiche sono il dono di Dio all’umanità e tutti gli esseri umani devono manifestarle mettendole in pratica. (Discorso Divino del 29 Settembre 2006). La santificazione dei cinque sensi costituisce la via verso la Verità. Baba

3.10.15
Perché recriminare di non vedere il suolo se si tiene lo sguardo fisso verso il cielo? Guardate a terra e osservate il velo d’acqua riflettente così potrete vedere contemporaneamente il cielo in alto e la terra in basso. Nello stesso modo, per attenervi alla legge della Verità in ogni singola azione, voi dovete vedere il riflesso della Gloria del Divino; allora questo attaccamento al Signore trasformerà l’attaccamento al mondo in un’offerta pura. L’aderenza alla legge della Verità è in effetti la pratica del Principio Atmico immanente. La meta della purezza non deve essere alterata o abbassata, le cose fondamentali devono essere mantenute intatte. La Rettitudine (Dharma) non dipende dalle forme e dai nomi diversi che la sua applicazione coinvolge, essi non sono fondamentali; il Dharma dipende più dalle motivazioni e dai sentimenti che dirigono e canalizzano proprio ogni vostra azione. (Dharma Vahini cap.2). Tutto ciò che è fatto con purezza di pensiero, parola e azione è Dharma. Baba

4.10.15
Quando le persone lamentano di non potersi concentrare, Io rido perché persino chi guida un’automobile è un maestro nell’arte della concentrazione. L’autista del taxi non fa attenzione alle chiacchiere che gli giungono dal sedile posteriore o dalla radio, guarda la strada davanti con attenzione unidirezionale. Se voi avete fede e sincerità, la battaglia è già vinta per metà; per questo Krshna chiede a Arjuna “Hai ascoltato ciò che ti ho detto con concentrazione unidirezionale ? ”. Persino in mezzo alle armate opposte sul campo di battaglia, Arjuna afferma di avere ascoltato le parole del Signore con concentrazione desiderosa. Praticate la concentrazione ed essa vi sarà di grande aiuto; inoltre, non confondete la tecnica con il risultato, non perdetevi nel groviglio dell’istruzione. L’istruzione e l’apprendimento sono solamente i mezzi atti a controllare la mente, a voltarla dalla Creazione al Creatore. (Discorso Divino del 22 Gennaio 1960). L’essenza dell’educazione è la concentrazione della mente e non la collezione di fatti. Baba

5.10.15
Finché l’ignoranza fondamentale persiste, non si può sfuggire all’inquietudine; il semplice cambiamento di occupazione, sollecitato dal desiderio di maggiori comodità e dal bisogno di avere cose che ci piacciono, non darà soddisfazione duratura. E’ come sperar di migliorare la situazione in una stanza buia ridisponendo semplicemente le suppellettili; se si accende una lampada, il muoversi in essa diventa più facile senza riposizionare l’arredamento, non c’è alcun bisogno di metter mano al mobilio. Nello stesso modo, in questo mondo, è difficile muoversi con verità, correttezza e pace senza andare ad urtare contro qualche ostacolo; come potete quindi riuscirvi? Accendete la lampada della saggezza spirituale e lasciate che vi riveli la realtà! Questo risolverà tutte le difficoltà. Voi potete dichiarare di vivere in accordo con il Dharma ma avete valutato se agite in spirito di dedizione al Divino? Se è così, le vostre azioni saranno marcate davvero come “dharmiche”. (Dharma Vahini cap.3). Il Dharma distrugge chi lo viola e protegge chi lo protegge. Baba

6.10.15
L’egoismo e l’avidità sono ancora predominanti, l’odio non è diminuito e l’invidia divora gli organi vitali della società. I libri che dicono come liberarsi dall’afflizione non mancano; tutti i libri sacri, compresi la Gita, il Bhagavata e il Ramayana, sono disponibili in tutte le lingue a costo molto basso e, per la maggior parte, sono venduti a mille e più copie al giorno eppure niente dimostra che siano stati letti e assimilati. L’alito che esce di bocca deve avere il sentore del cibo che si è mangiato, non è così? Le abitudini, la condotta, il carattere dei lettori di questi libri non hanno subito alcun cambiamento in meglio. Per questo, ognuno di voi deve esaminare la propria condizione mentale e valutare se ha usato la discriminazione e la conoscenza delle cose del mondo per vestirsi di distacco in modo da non soffrire di attaccamento a ciò che svanirà. (Dharma Vahini cap.2). Offrite le vostre virtù come fiori sull’altare di Dio; esse spandono bellezza e profumo. Baba

7.10.15
Delle persone furbe potrebbero avere questo dubbio e sollevare la questione: “Si può uccidere e ingiuriare in nome del Signore dedicando l’azione a Lui?” Bene, come può una persona dedicare tutte le attività al Signore senza essere pura nei pensieri, nelle parole e nelle azioni? L’amore, l’equanimità, la rettitudine e la non-violenza sono le virtù compagne del servitore del Signore; come possono la crudeltà e l’insensibilità coesistere con queste virtù? Per avere l’altruismo, lo spirito di sacrificio e l’elevatezza spirituale necessarie all’atteggiamento mentale di offerta, bisogna aver prima evoluto in se stessi le quattro caratteristiche della verità, della pace, dell’amore e della non-violenza senza le quali nessuno può fare di un’azione un’offerta valida ai Suoi Piedi. (Dharma Vahini cap. 3). Noi dobbiamo educarci a diventare persone buone adatte a fare cose utili. Baba

8.10.15
La gioia è un vostro diritto di nascita, la pace la natura più profonda. Il Signore è il bastone e sostegno, non Lo scartate, non lasciatevi sviare dal sentiero della fede da storie inventate dalla malvagità e circolate per caso. Prendete un Nome di Dio; può essere uno dei Suoi Nomi innumerevoli, quello che vi piace di più. Scegliete la Forma appropriata a quel Nome e cominciate a ripeterlo da ora in poi: questa è la via regale che vi fa ottenere la Gioia e la Pace, questo vi educherà al sentimento di fratellanza ed eliminerà l’inimicizia verso i vostri simili. I semi che spargete nel campo possono essere portati via dalle formiche, dilavati dalla pioggia, beccati dagli uccelli o distrutti dai parassiti ma alcuni evitano tutto questo e diventano germogli forti e resistenti; in modo simile, voi dovete fare di tutto per sostenere il privilegio di questa nascita e impegnarvi per tornare al Signore. (Discorso Divino del 23 Gennaio 1960). Per la persona che si è affidata completamente, ogni esperienza è un dono di Dio. Baba

9.10.15
Gli esseri umani si degradano dovunque da figli dell’eternità a figli della futilità! Avendo in mano il nettare, bevono il veleno del piacere dei sensi; trascurando la gioia della contemplazione della realtà divina dell’universo, si impigliano nelle trappole esteriori di questo mondo di apparenze. Questo Dharma immortale è descritto negli Upanishad e accentuato nella Gita che né è il nocciolo: essa insegna a Arjuna il modo di evolvere certe qualità che aiutano a seguire il Dharma Atmico; le si trova dal tredicesimo al ventesimo verso del capitolo dodicesimo. Il modo retto di vivere è come il respiro stesso, è la strada che porta alla realizzazione di se’ e coloro che la percorrono sono cari al Signore. (harma Vahini cap.3). Se c’è rettitudine nel cuore c’è bellezza nel carattere, se c’è bellezza nel carattere c’è armonia in casa. Baba

10.10.15
Com’è sorprendente questo! Voi potete organizzare sacrifici dell’ordine più elevato officiati da voi stessi o da studiosi esperti in rituali vedici, potete visitare diversi sacrari, apprezzarne la santità e ispirare gli altri a fare quello stesso viaggio, potete diventare padroni delle scritture più elevate e insegnarle agli altri facendone degli esperti: quanti di voi sono però riusciti a dominare il corpo, i sensi e la mente erratica rivolgendoli all’interno per ottenere un’equanimità perpetua e immutabile? Voi assumete un impegno con in vista uno scopo, una meta o un fine ma lo sforzo si sublima in rito sacrificale solamente se lo scopo, la meta e il fine sono la glorificazione di Dio. Dio è il sacrificio rituale perché Egli è lo Scopo, la Sua Grazia è la ricompensa, la Sua Creazione è usata per propiziarLo; Lui è Colui che agisce e che riceve. Ogni azione, in cui l’ego di chi agisce non compare, diventa un’offerta al Divino. (Discorso Divino del 2 Ottobre 1981). Tutto ciò che è fatto con purezza di pensiero, parola e azione è Dharma. Baba

11.10.15
Un verso importante (il ventesimo del capitolo dodicesimo) della Gita recita: “Coloro che onorano la via dharmica verso l’immortalità, e si impegnano completamente nel fare di Me il loro scopo fondamentale con fede totale, Mi sono cari in modo straordinario”. Che idea grande comunica questo versetto! Il Signore ha dichiarato chiaramente con questo che le persone che si comportano in tal modo, cioè che credono in Lui quale meta finale unica e Gli sono attaccati con mente unidirezionale, sono i più cari e vicini a Lui. Notate l’espressione “via retta verso l’immortalità” che viene usata qui, riflettete su di essa e traetene ispirazione; solamente coloro che aderiscono al Dharma del Signore meritano il nettare della Sua Grazia. Le persone comuni pensano di avere devozione verso il Signore ma non si soffermano a chiedersi se Egli abbia Amore verso di loro. Quelle che anelano a scoprire l’Amore del Signore sono piuttosto rare eppure questa è la misura effettiva del successo spirituale. (Dharma Vahini cap.3). Il Dharma è la voce interiore del Signore, è la coscienza che si è modellata come risultato di secoli di esperienza e generazioni di ascetismo e austerità. Baba

12.10.15
Lo stesso individuo è un re per i suoi sudditi, un figlio per i genitori, un nemico per i nemici, un marito per la moglie e un padre per i figli. Sostenendo molti ruoli, egli sarebbe in errore se, a chi gli chiedesse chi sia, desse uno di questi rapporti relazionali come segno distintivo perché queste definizioni appartengono alle relazioni o attività fisiche; esse denotano parentele fisiche o relazioni professionali, sono nomi riferiti a stati temporanei. Egli non può neppure rispondere di essere la testa, i piedi, le mani, ecc. perché queste sono parti della forma fisica e l’idividuo è più reale delle membra, è al di là di tutti i nomi e le forme che sono falsità che nascondono il Brahma fondamentale conosciuto come “Io”. Riflettete bene su quell’entità e scoprite chi “Io” sia realmente. Se è così difficile analizzare e comprendere la vostra stessa entità, come potere pronunciare dei giudizi su altre entità con una qualunque certezza? (Dharma Vahini cap. 3). Il riflettere costantemente sulla Gloria di Dio vi aiuta a trasformare il corpo, la mente e lo spirito. Baba

13.10.15
Alcuni si rivolgono ai guru per avere dei mantra (formule mistiche potenti atte allo sviluppo spirituale), altri cercano guaritori e monaci santi per ottenere dei yantra (talismani esoterici che tengono lontane le forze malvagie) e altri ancora imparano i tantra (riti segreti compiuti per ottenere poteri sovrumani) dagli eruditi in materia ma tutto questo è sforzo sprecato: si dovrebbe accettare il corpo come tantra, il respiro come mantra e il cuore come yantra, non c’è alcun bisogno di cercarli al di fuori di se stessi. Se tutte le parole che provengono da voi sono dolci, il vostro respiro diventa il Rig Veda; se limitate ciò che ascoltate accogliendo solamente il parlare dolce, tutto ciò che udite diventa Sama Gana (traduzione del Sama Veda). Se fate solamente cose dolci, tutte le azioni diventano Yajur homa (sacrificio rituale). Allora celebrerete ogni giorno il Veda Purusha Yagna, il rituale che propizia gli Spiriti Vedici più nobili ed elevati. (Discorso Divino del 2 Ottobre 1981). Abbiate l’abitudine di offrire ogni azione ai Piedi di Dio come si offre un fiore in adorazione. Baba

14.10.15
Il Dharma è il sentiero morale che è Luce; la Luce è beatitudine. Le Scritture dicono che il Dharma è l’essenza della saggezza spirituale; esso è caratterizzato dalla sacralità, dalla pace, dalla verità e dalla forza d’animo. Il Dharma è yoga (unione) e Verità; i suoi attributi sono la giustizia, il controllo dei sensi, il senso dell’onore, l’amore, la dignità, la bontà, la meditazione, la comprensione e la non- violenza. Esso porta all’Amore universale e all’Unità, costituisce la disciplina più elevata e più redditizia. Tutta questa “manifestazione” cominciò con il Dharma ed è resa stabile dalla Verità. La Verità è inseparabile dal Dharma, è la legge dell’universo che fa ruotare il Sole e la Luna nelle loro orbite. Il Dharma è la direzione, la via, la legge. Dovunque vi sia aderenza alla moralità potete vedere la legge della Verità in azione. Anche nel Bhagavata è detto che “Dove c’è il Dharma, c’è Krshna; dove ci sono il Dharma e Krsna, c’è la vittoria”.(Dharma Vahini cap.3). Mettere le redini ai sensi significa crescere in saggezza. Baba

15.10.15
Krshna dice nella Gita: “In tutti i riti, Io sono l’Officiante, il Donatore, il Ricevente e l’Accettante”. Questa è la ragione per cui il prete di un rito è chiamato Brahma. Egli deve guidare gli altri partecipanti al rito con sua moglie al fianco altrimenti le sue credenziali sono inadeguate. La moglie rappresenta la fede e senza fede la lode è vuota, l’adorazione è artificiale e il sacrificio è un esercizio sterile. In verità, il cuore è l’altare cerimoniale, il corpo è il braciere, i capelli sono l’erba sacra, le speranze sono i pezzi di legno con cui alimentare il fuoco, il desiderio è il burro chiarificato versato nel fuoco per far salire la fiamma, la rabbia è l’animale da sacrificare e l’austerità che osserviamo è il fuoco. A volte, la gente pensa che l’austerità consista nelle pratiche ascetiche come stare dritti sulla testa ma questo non è corretto, le contorsioni fisiche non sono austerità che invece son fatte di coordinazione corretta e completa tra pensiero, parola e azione. Quando questo è raggiunto, lo Splendore Divino si manifesta. (Discorso Divino del 2 Ottobre 1981). Per la persona che si è affidata completamente, ogni esperienza è un dono di Dio. Baba

16.10.15
Cinque riti sono prescritti obbligatoriamente per ogni essere umano: le attività dedicate allo studio delle scritture (Rishi Yajna), quelle rivolte ai genitori che vi danno la vita e vi allevano (Pitr Yajna), le azioni fatte come omaggio riverente a Dio che vi ha dotati della mente, dell’intelligenza, della memoria, della consapevolezza ed è inerente in ogni vostra cellula come energia vitale. L’uso corretto di questi strumenti, che Egli vi ha dato, è il Deva Yajna. Il quarto è la venerazione dell’ospite: tutti devono gradire l’occasione di accogliere un ospite, trattarlo con affetto e compiacerlo con ospitalità sincera come fosse mandato da Dio sia questi un parente, un amico o uno straniero (Atithi Yajna). L’ultimo rito consiste nelle azioni altruistiche fatte trattando con gli alberi, con le piante e gli animali in genere, gli uccelli e gli animali da compagnia come i cani e i gatti (Bhuta Yajna). Ricordate di fare ogni azione, dall’alba a quando vi addormentate, come un Yajna! (Discorso Divino del 2 Ottobre 1981). Le azioni in cui esprimete gratitudine, affetto, venerazione e apprezzamento sono riti sacri veramente. Baba

17.10.15
Normalmente, le persone sono attratte dagli oggetti dei sensi perché sono vittime degli istinti che sono un corredo del corpo, non derivano da alcun addestramento ed è facile che cerchino quegli oggetti. Il neonato cerca il latte della mammella della madre, il vitello appena nato succhia naturalmente il capezzolo; il bambino ha però bisogno di addestramento per camminare e parlare perché queste azioni sono suscitate dal contatto sociale, apprese dall’esempio o acquisite per imitazione degli altri. L’addestramento è essenziale anche per una giusta ricerca dei piaceri dei sensi in quanto una ricerca ineducata e spontanea promuove la rabbia, l’odio, l’invidia, il rancore e l’orgoglio; per questo, certe discipline benefiche, come la ripetizione del Nome del Signore, la meditazione, il digiuno, l’adorazione all’alba e al tramonto, ecc., sono essenziali per educare i sensi secondo principi buoni e tenerli sotto controllo. Sebbene all’inizio i piaceri dei sensi siano naturali, con la pratica costante, l’addestramento e l’ascolto dei saggi, lentamente si può raggiungere la beatitudine più grande e imperitura che deriva dalla venerazione del Divino. (Bhagavata Vahini cap. 1). L’esultanza nel lodare il Signore è il vero segno caratteristico della persona buona. Baba

18.10.15
Le scritture raccomandano particolarmente per tutti il Jnana Yajna. Jnana non indica semplicemente la conoscenza che si ricava dai libri o dagli studiosi ma il comportarsi effettivamente secondo quella conoscenza. La conoscenza non può mai maturare in saggezza finché l’ego continua a cercare i risultati che soddisfano i suoi desideri; quando l’ego svanisce, la conoscenza rifulge come Saggezza. I riti fatti soltanto per la pace e la prosperità del mondo raggiungono Dio; la Saggezza rivela che, in ogni rito sacrificale, Dio è Colui che suggerisce, che promuove e che sacrifica, è il Sacrificio, il Risultato ottenuto e il Fruitore del risultato. Dio consuma ogni offerta sacra, è il Protettore del Rito e il suo Officiante; Egli è tutto e solamente quando Egli è tutto l’azione diventa un Yajna vero. Se questo modo di pensare compenetra ogni attività, ogni momento è santificato e la vita diventa un Yajna. (Discorso Divino del 2 Ottobre 1981). L’esultanza nel lodare il Signore è il vero segno caratteristico della persona buona. Baba

19.10.15
Se si chiede alle persone di fare azioni spiritualmente benefiche, nessuno all’inizio ne sente il bisogno; comunque non rinunciate per disperazione, seguite strettamente le discipline fino a far nascere in voi il gusto di agire in quel modo. Nessuno ne ha l’entusiasmo sin dall’inizio, lo si ottiene come risultato dell’addestramento, la pratica costante lo crea. Il neonato non conosce il gusto del latte ma, prendendolo ogni giorno, comincia a gustarlo; in effetti, quel sapore diventa così gradito che, quando il latte va lasciato per essere sostituito dal riso, il piccolo protesta. La madre però non si dispera, lo persuade a prendere ogni giorno delle piccole quantità di riso cotto e, col tempo, il bimbo prende ad accettarlo per lasciare infine il latte; certamente, se ora il riso manca per un giorno, egli se ne dispiace. In modo simile, con la pratica costante, il desiderio per le cose del mondo e gli oggetti dei sensi svanirà e la compagnia buona prevarrà. (Bhagavata Vahini cap.1). Come il fuoco è necessario finché il riso non è cotto, le pratiche spirituali sono indispensabili finché non avete raggiunto la vostra Divinità innata. Baba

20.10.15
Dimentiche della presenza del Divino all’interno, le persone si impegnano nella ricerca di Dio. Gli Avatar sono di due tipi: Amsavatar e Purnavatar. Tutti gli esseri umani sono Amsavatar (incarnazioni parziali del Divino). “In questo mondo di esseri  viventi, una parte del Mio Se Eterno è diventato il Jiva o anima individuata” dice Krshna nella Gita. Queste incarnazioni parziali, catturate da Maya, generano in se stesse l’egoismo e la possessività e conducono vite materiali mentre i Purnavatar (incarnazioni complete del Divino), sottomettendo Maya e trascendendola, manifestano al mondo la Divinità totale nelle loro vite. Il Purnavatar può comportarsi, a seconda delle circostanze, come se fosse soggetto a Maya ma in realtà ne è libero sempre. Certi individui, non comprendendo questa verità a causa delle loro limitazioni, attribuiscono motivazioni errate alle Sue Azioni riflettendo in esse i loro sentimenti. (Discorso Divino del 14 Agosto 1990). Non si deve dire che Dio viene giù o va su perché Egli è dovunque. Baba

21.10.15
La Dea Durga rappresenta il potere della Natura, la Dea Lakshmi rappresenta il potere del pensiero e la Dea Sarasvati rappresenta il potere della parola. E’ per acquisire questi tre poteri che si compiono forme varie di adorazione durante la festa di Navarathri ma le sole preghiere non sono sufficienti; esse provengono dalle labbra mentre dovrebbero scaturire dal cuore che è simbolo dell’Oceano di Latte da cui Madre Lakshmi emerge seguita dalla purezza del parlare. Qualunque cosa diciate deve essere conforme alla verità. La rinuncia non consiste nell’abbandono della terra e della casa ritirandosi nella foresta, rinunciare significa dar seguito soltanto ai pensieri divini e ridurre i sentimenti relativi al mondo. Quando questo sviluppo equilibrato si manifesta, voi acquisite il controllo sul potere della Natura e, quando ottenete questi poteri, la pace, il potere e la beatitudine aumentano. (Discorso Divino del 4 Ottobre 1992). A cosa serve celebrare le festività se non cambiate i modi vecchi di pensare e comportarvi? Baba

22.10.15
Osservate i domatori di animali selvaggi: essi portano la tigre, la belva più feroce, nel cerchio del circo e la fanno saltare attraverso un cerchio di fuoco, le fanno leccare del latte da un piatto o la fanno sedere faccia a faccia con una capra su una sedia! Essi la domano fino a farne un giocattolo innocuo! Se una tigre feroce può essere sottomessa, potete voi non aver ragione degli abitanti selvaggi della mente? Voi potete! Questo è il messaggio che dovete interiorizzare quando celebrate la vittoria dell’Energia Primeva (Parashakti)! In questo giorno, la Dea dell’Energia, immanente nel microcosmo e nel macrocosmo, ha distrutto tutte le forze malvagie; la stessa Energia è presente in voi come energia spirituale latente che, se risvegliata, può distruggere le tendenze malvagie della vostra mente; per mezzo della disciplina spirituale sistematica, mettete quindi in funzione le risorse interiori che Dio vi ha dato ed elevatevi fino a un regno più puro e felice. (Discorso Divino del 4 Ottobre 1967). Cercare di modificare il mondo è folle: modellate voi stessi come incarnazioni della Pace, dell’Amore e della Venerazione e vedrete tutti come Amore, Compassione e Umiltà. Baba

23.10.15
Quando la mente di una persona è indifferente agli alti e bassi della vita e capace di mantenere l’equanimità in tutte le circostanze, persino la salute fisica è ottenuta. Il firmamento mentale deve essere come il cielo che non registra alcuna traccia del passaggio di uccelli, aeroplani o nuvole. La malattia è causata più dalla malnutrizione della mente che del corpo; i medici parlano di carenza di vitamine, Io la chiamerò mancanza di Vitamina G e raccomanderò la ripetizione del Nome di Dio (God) accompagnata dalla contemplazione della Sua Gloria e della Sua Grazia. Questa vitamina G è la medicina necessaria. Una vita e delle abitudini regolate sono i due terzi del trattamento mentre la medicina è l’altro terzo. Voi dovete manifestare le qualità divine dell’amore, dell’umiltà, del distacco e dell’appagamento altrimenti potreste diventare peggiori delle bestie e veramente più letali. (Discorso Divino del 27 Settembre 1965). Per ottenere la Grazia di Dio bisogna osservare la purezza nei pensieri, nelle parole e nelle azioni. Baba

24.10.15
Come sono necessarie qualifiche minime per ogni professione, la qualificazione minima per la Grazia è l'eliminazione dell'egoismo, il controllo dei sensi, l'alimentazione e il divertimento regolati. Una persona è fatta o rovinata dalla compagnia che frequenta. Una persona cattiva che capita in compagnia buona può eliminare la sua cattiveria in breve e brillare di virtù; una persona buona che cade in cattiva compagnia è sopraffatta dall'influenza malvagia sottile e diventa malvagia. Il minore è sopraffatto dal maggiore. Una goccia di curd acido trasforma il latte facendolo cagliare e separando il burro e siero; i libri sacri sono altrettanto validi per questo processo di trasformazione ma devono essere letti e meditati per mettere i loro suggerimenti in pratica tutti i giorni. Il mantra della Gayatri è una preghiera vedica rivolta all'Intelligenza Suprema immanente nell'Universo affinché accenda l'intelligenza del supplicante. (Discorso Divino del 27 Settembre 1965). Mettere a freno i sensi porta a una crescita in saggezza. Baba

25.10.15
La modestia è essenziale per la donna, oltrepassarne i limiti è contrario al suo Dharma innato, superarli porta molte calamità compresa la distruzione la gloria effettiva del mondo femminile. Se non ha modestia, la donna è priva di bellezza e cultura; per quanto ella sia feconda di altri risultati, l'assenza di modestia rende la sua vita un vuoto. La modestia la eleva alle altezze della santità sublime. La modestia è l'unione di queste qualità: umiltà, purezza di pensieri e maniere, mitezza, affidamento agli ideali elevati, sensibilità e dolcezza del carattere. Essa costituisce il più prezioso, l' inestimabile di tutti i gioielli per donna. Grazie al suo senso innato del decoro, una donna rimarrà sempre nei limiti; ella diventa automaticamente consapevole di quale comportamento sia opportuno e di quale non lo sia. La modestia è la prova vera della grandezza di una donna. Una donna modesta agirà e si comporterà sempre in modo virtuoso e avrà autorità in casa e fuori, nella comunità e nel mondo. (Dharma Vahini cap.4). La modestia è il gioiello più prezioso che una donna possa possedere. Baba

26.10.15
Al giorno d'oggi, la virtù sta diventando rara a tutti i livelli, nel campo individuale, familiare, sociale e comunitario e anche in tutti gli ambiti della vita come quello economico, quello politico e persino in quello spirituale. La vita va usata per accumulare e salvaguardare la virtù e non le ricchezze. Ascoltate e riflettete sulle storie dei grandi eroi  morali del passato in modo che i loro ideali si possano imprimere nei vostri cuori. La disciplina, che è il terreno su cui la virtù cresce, è anch'essa in declino. Tutti devono essere rispettati qualunque sia il loro stato, la condizione economica o lo sviluppo spirituale altrimenti non vi sarà pace né felicità; questo rispetto può essere suscitato solamente dalla convinzione che lo stesso Se Reale che è in voi recita il ruolo dell'altra persona. Vedete la Divinità negli altri, sentite che anche loro hanno fame, sete speranze e desideri come voi, maturate la comprensione e il desiderio di servire ed essere utili a tutti. (Discorso Divino del 22 Febbraio 1968). Coltivate le virtù divine e non le ricchezze, le comodità e il lusso. Baba

27.10.15
Alcuni potrebbero chiedere: "Oggi, le donne sono onorate sebbene non abbiano alcun rimorso per la modestia che hanno messo da parte! Esse camminano impettite a testa alta e il mondo le onora non una briciola meno; perché questo se la modestia è così importante?" Io non ho bisogno di informarMi su queste attività del giorno d'oggi, non ne sono interessato. Esse possono ricevono onore e rispetto di qualche tipo ma il rispetto non è autorizzato o meritato; quando l'onore è offerto a chi non lo merita è come un insulto e l'accettarlo sminuisce il dono stesso. Non si tratta di onore ma di adulazione gettata sull'immodesto dall'egoista e dall'avido; una donna modesta non cercherà mai l'onore e la lode, la sua attenzione sarà sempre sui limiti che non deve trascendere, l'onore e la lode cadranno su di lei non richiesti e non notati. Il miele del fiore di loto non desidera le api; simile è il rapporto con una donna educata che conosce i suoi limiti e il rispetto che evoca e merita. (Dharma Vahini cap.4). Siate sereni e soddisfatti, siate moderati e saggi, state all'erta e saldi. Baba

28.10.15
Voi avete avuto l'opportunità preziosa di ascoltare i discorsi e i precetti del Divino, essi sono stati impressi nel vostro cuore. Molte discussioni vostre sono centrate su di Me, sui Miei Giochi Divini e sulla Mia Gloria. Il Mio consiglio per voi è il seguente: applicate questa adorazione nella vita. Fate sì che i vostri compagni vedano come siete disciplinati, come obbedite sinceramente ai genitori e come riverite profondamente gli insegnanti. Dovunque viviate, siate della luci che spandono virtù e autocontrollo lodevolmente come avete fatto in Mia presenza; non scivolate indietro nell'indisciplina, nelle maniere sconvenienti, nell'irresponsabilità e nelle abitudini cattive, non lamentatevi del cibo e mangiate con piacere qualunque cosa riceviate. Non protestate per gli incarichi che i genitori possono darvi, assolveteli volentieri; se essi vogliono che li assistiate, fatelo felicemente, con intelligenza e siate grati di averne l'occasione. Vivete dovunque ma in modo che Io possa riversare la Mia Grazia su di voi sempre di più. (Discorso Divino del 22 Febbraio 1968). Io sono con voi, in voi, sopra di voi e dietro di voi a proteggervi, guidarvi e garantirvi. Io conosco tutti i vostri pensieri, le parole e le azioni. Baba

29.10.15
Abbiate ideali elevati nella vita, tenete davanti a voi stessi gli esempi di grandi uomini e donne che hanno figurato nella storia dei loro paesi e del mondo, ricavate una lezione dalle loro vite di sacrificio ed eroismo. Voi avete bisogno di determinazione per affrontare le sfide della vita che è piena di alti e bassi, di successi e fallimenti, gioie e dolori; queste sfide vanno sostenute con fede in Dio. La mente non deve esser lasciata vagare liberamente e saltare da una cosa all'altra; una mente stabile è il segno della persona educata veramente. La vita deve essere governata da regole precise e il controllo di sé è essenziale per vivere onestamente. La nostra cultura ha sempre messo in prima linea il benessere di tutti. Voi non dovete lasciarvi sopraffare dalle difficoltà che potete incontrare; esse sono passeggere, vengono e vanno. La sorgente della beatitudine che non finisce è in voi. Non date spazio alla mancanza di volontà. (Discorso Divino del 21 Gennaio 1988). Tenere a freno i sensi fa crescere in saggezza. Baba

30.10.15
Riversare rispetto e onore su una persona che non segue il Dharma Atmico (rettitudine/dovere guidato dal Se) è come coprire di decorazioni un corpo che non ha vita: l’anima che lo ha lasciato non può godere del rispetto mostrato al cadavere. Lo stesso si verifica nel caso della persona che non è consapevole della Realtà e dello scopo della vita ma è incoronata di fama e gloria. Una donna modesta non dà importanza a sciocchezze e orpelli simili e questo atteggiamento le dà il titolo di “Lakshmi della casa”. La donna è il sostegno della casa come della pratica della religione; ella pianta e promuove la fede religiosa. Le donne hanno l’attitudine naturale per la fede e l’impegno spirituale. Le donne che hanno devozione, fede e umiltà conducono spesso gli uomini sulla via di Dio e della pratica delle virtù sacre. (Dharma Vahini cap.4). Il benessere delle donne è un indice di quello delle nazioni. Baba

31.10.15
mezzi atti a ottenere la Grazia Divina sono: la Devozione, l’affidamento totale, la disciplina etica, l’indagine e la determinazione. Se superate queste prove, sperimentate la Grazia del Divino. La Devozione deve manifestarsi in ogni azione: ogni cosa fatta come offerta a Dio e per amor Suo diventa Devozione. Il devoto è pieno d’amore e lo divide con gli altri. Le nove forme di Adorazione sono solamente mezzi utili a coltivare la Devozione, il loro scopo è quello di sperimentare l’Unità con il Divino. Prapati significa affidamento totale e offerta di tutto al Divino. Il senso di ego separa l’individuo da Dio ma, se egli offre tutto a Lui, la barriera dell’ego è rimossa. Di tutte le malattie a cui l’essere umano va soggetto, quella generata dall’ahamkara (ego) è la più letale e la sola panacea è l’affidamento totale alla Volontà del Signore. (Discorso Divino del 21 Gennaio 1998). Per ottenere la Grazia di Dio, bisogna aderire alla rettitudine e osservare la purezza di pensiero, parola e azione. Baba