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05 - Maggio 2010

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MAGGIO 2010

1.5.10
Per gli esseri immersi nel mondo, ci sono due ostacoli da superare: i desideri insaziabili animaleschi e della lingua. Tutti voi dovete vincerli; finché persistono, causano sofferenza. Essi sono la causa di tutti i peccati ed il peccato è il concime in cui l’illusione (Maya) prospera. Coloro che aspirano alla liberazione, devono sottomettere i sensi. Per conquistare questi desideri, qualunque siano le attività che fate come mangiare, camminare, fare servizio o viaggiare, dovete agire con la convinzione che esse vi conducano alla presenza di Dio. Ogni azione deve essere fatta con l’intenzione di dedicarla a Dio. Baba

2.5.10
La conoscenza vera (Vidya) vi insegna a correggere voi stessi per primi; dopo esservi trasformati, cercate di correggere gli altri. Questo è il consiglio dato da Vidya. L’attaccamento illusorio al mondo oggettivo si può sradicare per mezzo del servizio altruista fatto come adorazione del Signore. La devozione genuina è caratterizzata dall’amore per tutti, sempre e dovunque. Baba

3.5.10
Un contadino pulisce e livella la terra, toglie i sassi e le spine, ara e prepara il campo, concima e nutre il terreno, annaffia e fertilizza. Poi sparge la semente e mette a dimora le piantine; a questo fa seguire il processo di diserbo e spargimento dei pesticidi. Infine, dopo una attesa lunga, egli miete il raccolto e, quando la messe è raccolta, la trebbia, la spula e immagazzina il prodotto. Tutti questi processi diversi mirano ad alimentare lo stomaco. Così si deve anche sentire che la fame, la sete, la gioia e il dolore, l’afflizione e la perdita, la sofferenza e la rabbia, il cibarsi e l’appetito non sono che impulsi che ci spingono a raggiungere la Presenza del Signore. Se avete questo atteggiamento, nessun peccato macchierà mai le vostre azioni. Col tempo, anche questi impulsi svaniranno senza lasciare traccia. Baba

4.5.10
La vostra natura viene rivelata dai vostri atti, dai gesti, dagli sguardi, dalle abitudini alimentari, dai vestiti e dal modo in cui vi comportate per cui dovete stare attenti a garantire che il vostro parlare, i movimenti, i pensieri e il comportamento siano tutti corretti e colmi di amore e nobiltà, privi di rozzezza e sregolatezza. Voi dovete acquisire l’umiltà di credere di poter imparare molte cose buone dagli altri. L’entusiasmo, l’ambizione, la risolutezza, la capacità di lavorare, la conoscenza e la saggezza devono essere dirette al benessere di tutti e non utilizzate solamente a fini egoistici; dovete essere di mente aperta e coltivare l’amore onnicomprensivo. Baba

5.5.10
Voi dovete comprendere il valore dell’amore della madre e il suo interessamento per voi e dovete dare a lei la priorità assoluta. A volte, i giovani moderni non hanno premura per le loro madri, si stimano altamente istruiti e credono che esse non sappiano niente; pensare così è un errore grande. Non guardate mai vostra madre dall’alto in basso. Anche le madri non dovrebbero costringere i figli ad acconsentire ad ogni loro desiderio; tramite l’amore e la sincerità, esse dovrebbero metterli sulla strada giusta. Ogni madre deve desiderare che i suoi figli siano buoni; essi non hanno bisogno di essere grandi. Baba

6.5.10
L’amore di una madre è più profumato dei fiori dall’odore dolce come il gelsomino e il giglio, più morbido del burro, più bello dell’occhio del pavone e più piacevole del chiaro di luna. La vita umana è un viaggio da “io” a “noi”; in questo viaggio breve, dovete staccarvi dal corpo e generare in voi l’attaccamento al Sé. Per questo, la grazia della madre è del tutto essenziale. Baba

7.5.10
Se si è coinvolti nel mondo, negli ultimi momenti sorgeranno soltanto pensieri relativi ad esso; a coloro che desiderano il Signore con tutto il cuore Egli Stesso si presenterà. Si possono amare amici e parenti, rispettarli e farli stare sereni ma, essendo ancora nel mondo, bisogna offrire amore abbondante e lealtà per tutta la vita soltanto al Signore e a nessun altro. Baba

8.5.10
Il sapore del cibo non può essere apprezzato se la persona è malata o se la mente è immersa in qualche altra cosa. In modo simile, anche se siete impegnati nelle pratiche spirituali, non sperimenterete la gioia se il vostro cuore è pieno di qualità malvagie. Si può sperimentare la dolcezza finché c’è dello zucchero sulla lingua ma, se su di essa c’è anche una piccola traccia d’amaro, tutta la bocca ne è pervasa. Quindi, coloro che aspirano a giungere alla Presenza Divina del Signore, devono coltivare le abitudini buone, la disciplina e le qualità nobili. I modi di vivere comuni, a cui siete abituati, non vi porteranno a Dio automaticamente, dovete seguire una disciplina spirituale (Sadhana) per modificarli in modo opportuno. Baba

9.5.10
Osservate la gru: essa cammina velocemente nell’acqua ma, mentre si muove così, non può afferrare alcun pesce; a quello scopo, deve diventare lenta e calma e rimanere immobile. Ugualmente, se uno procede con bramosia, rabbia e altre qualità malvagie, non può catturare il pesce della verità, dell’amore e della pace. Voi dovete recitare il Nome di Dio; così supererete certamente i tratti naturali della bramosia e della rabbia. Aggrappatevi al Signore come Meta Universale e fate di Lui la destinazione del viaggio della vita. Praticate il controllo del parlare e la contemplazione costante del Signore; con questo, potrete sottomettere la mente che vi rende irrequieti e, gradualmente, sarete colmati di tutte le qualità buone! Baba

10.5.10
Assumere del cibo costituisce un rito sacro, uno Yajna che non dovreste eseguire in momenti di ansia o di incremento emozionale. Il cibo dovrebbe essere considerato medicina per la malattia della fame e per il sostentamento della vita. Considerate ogni seccatura che incontrate come una opportunità fortunata di sviluppare la forza mentale e temprarvi spiritualmente. Baba

11.5.10
Le persone sopraffatte dal dolore non possono interessarsi a una festa o alla lotta; in modo simile, un aspirante spirituale vero, immerso nei pensieri di Dio, non può mai godere delle cose del mondo o dei divertimenti o perfino pensarci. Il buon carattere è il gioiello prezioso della vita umana; la stessa nascita umana è conseguenza di innumerevoli azioni buone e non dovrebbe venir sprecata. Questa occasione deve essere utilizzata al massimo. Con desiderio profondo e disciplina risoluta, dovete sforzarvi di sperimentare la Divinità e liberarvi. Baba

12.5.10
Nel giardino del vostro cuore dovete piantare e coltivare la rosa della Divinità, il gelsomino dell’umiltà e il giglio della generosità. Nel cassetto delle medicine, bisogna che teniate pronte le pillole della discriminazione, le gocce dell’autocontrollo e le polveri della fede, della devozione e della pazienza; con l’uso di questi farmaci potete evitare la malattia pericolosa chiamata ignoranza (ajnana). Baba

13.5.10
In questo mondo, non c'è nessuna penitenza più elevata della forza d'animo, nessuna felicità più grande del contentarsi, nessuna benedizione più sacra della compassione e nessuna arma più efficiente della pazienza. I devoti dovrebbero considerare il corpo come un campo e coltivare il Nome del Signore; fatevi aiutare dal Cuore come contadino per mietere il raccolto che è il Signore Stesso. Come la panna nel latte e il fuoco nel carburante, il Signore è in tutto; abbiate fede totale in questo. Baba_,_.___

14.5.10
Nel mondo ci sono molte forze distruttive ma fortunatamente, insieme ad esse, ce ne sono anche di costruttive. Come studenti di Vidya (Conoscenza vera), voi non dovete diventare adoratori delle bombe e delle macchine, dovete trasformarvi in persone attive adorando il Divino. L’autorità ed il potere sono degli intossicanti potenti, inquinano la persona fino a distruggerla completamente; essi generano la sfortuna mentre la conoscenza genuina conferisce fortuna e pienezza. Baba

15.5.10
Come la panna è presente nel latte e il fuoco nella benzina, il raggiungimento del Divino è un risultato sicuro per coloro che eseguono le pratiche spirituali. Anche se il raggiungimento della Liberazione non si realizza direttamente come conseguenza della ripetizione del Nome del Signore, i frutti di questa pratica sono chiaramente evidenti: la compagnia dei grandi, la Verità, l’appagamento e il controllo dei sensi. Da qualunque di questi cancelli entri, che sia un padrone di casa, un recluso o un membro di una qualsiasi altra classe, chiunque può certamente raggiungere il Signore. Questo è certo! Baba

16.5.10
Nella vita, l’ascetismo vero (Tapas) consiste nell’osservanza delle discipline e restrizioni prescritte. Dei tre strumenti interiori dell’essere umano, la mente è il più importante; noi dobbiamo proteggerla in modo che l’attaccamento, la passione e l’eccitazione non la invadano. Questi estremi le sono naturali. Le onde che si sollevano con furia nella mente sono la concupiscenza, la rabbia, l’avidità, l’attaccamento, l’orgoglio e l’invidia; questi sei sono i vostri nemici interiori. La concupiscenza e la rabbia inducono gli altri quattro. Per liberarci da questi nemici interiori e procedere sul cammino spirituale, dobbiamo seguire le pratiche spirituali. Baba

17.5.10
L’avarizia è un comportamento simile a quello di un cane; essa va trasformata. La rabbia è il primo nemico di ogni aspirante e la menzogna è perfino più disgustosa! Tramite la menzogna, tutte le forze vitali vengono distrutte. Il furto rovina la vita, fa sì che l’inestimabile vita umana valga meno di una fetta di torta. Cibo moderato, riposo moderato, amore e forza d’animo aiutano nel mantenimento della salute del corpo e della mente. Chiunque siate, in qualsivoglia condizione vi troviate, se non date spazio allo scoramento e alla paura, ricordate il Signore con fede incrollabile e senza scopo ulteriore, tutte le sofferenze e i dolori vi abbandoneranno! Baba

18.5.10
Il beneficio che si può ottenere da una cosa qualunque è proporzionale alla fede che noi vi riponiamo. Dall’adorazione degli Dei, dai pellegrinaggi nei luoghi santi, dalla recitazione dei Mantra o dal ricorso al medico noi deriviamo dei vantaggi soltanto in misura della nostra fede. Quando qualcuno tiene un discorso, più fede abbiamo nell’individuo come studioso ed esperto più chiaramente e direttamente possiamo accogliere l’argomento nel cuore e comprenderlo profondamente. Per la crescita della fede e la facilitazione di una comprensione chiara, il requisito indispensabile è la purezza di cuore. Baba

19.5.10
Ogni persona è incline a commettere errori senza rendersene conto. Per quanto il fuoco sia brillante, è inevitabile che emetta un po’ di fumo; così, in qualunque azione buona si possa fare è facile che vi sia una traccia di malvagità. Quindi bisogna fare sforzi per assicurarsi che la malvagità sia minimizzata in modo che il bene sia via via maggiore e il male minore col passare del tempo. Voi dovete anche riflettere attentamente sulle conseguenze di ciò che fate, dite o fate. In qualunque modo volete che gli altri vi rispettino o si comportino con voi, dovete per primi comportarvi con loro, amarli e onorarli; soltanto allora essi vi onoreranno. Se invece non li amate e onorate ma lamentate che essi non vi trattino appropriatamente, voi giungete sicuramente ad una conclusione errata. Baba

20.5.10
Dapprima bisogna ritirare la coscienza (Chitta) dal mondo oggettivo e rivolgerla all’interno verso la consapevolezza del Sé Eterno, l’Atma. I semi possono germogliare presto soltanto se piantati nella terra ben arata; così, anche il seme della Conoscenza di Sé (Atma Vidya) può germogliare nel campo del cuore soltanto quando questo abbia subito il processo di miglioramento (Samskara) necessario. Baba

21.5.10
Comunicare la filosofia vedica (Vedanta) senza aver fatto alcun tentativo di metterla in pratica nel proprio comportamento equivale non soltanto ad ingannare gli altri ma anche se stessi, il che è perfino peggiore, per cui voi dovete essere come vorreste che fossero gli altri. Cercare i difetti degli altri e nascondere i propri non è nella natura dell’aspirante spirituale (Sadhaka); se qualcuno vi mostra i vostri difetti, non discutete cercando di dimostrare che è in errore né provate risentimento verso di lui/lei per questo. Riflettete sul perché siete in difetto e correggete il vostro comportamento. Al contrario, argomentare per propria soddisfazione o vendicarsi della persona che li ha evidenziati, non è certamente il modo di fare dell’aspirante spirituale (Sadhaka) o del devoto (Bhakta). Baba

22.5.10
Al giorno d’oggi, ascoltare conferenze e discorsi è diventato una moda, una voga e, dopo averli uditi una volta, la gente crede di aver capito tutto. Non vi accontentate del semplice ascolto del consiglio, quello che avete udito deve essere poi meditato e ciò, che così si imprime nella mente, va in seguito sperimentato ed espresso in pensieri, parole e azioni; soltanto in questo modo la Verità può diventare un tesoro nel cuore, solamente allora essa può scorrere nelle vene e manifestarsi in pieno splendore attraverso di voi. Baba

23.5.10
Essendo degli aspiranti, voi dovreste cercare sempre ciò che è vero e gioioso ed evitare tutti i pensieri tristi e deprimenti. Quando la vostra devozione è ben consolidata, anche se la depressione, i dubbi e la presunzione appaiono, li potete eliminare facilmente. E’ meglio che siate gioiosi, sorridenti ed entusiasti in tutte le circostanze; questo atteggiamento puro è più desiderabile perfino della devozione e della saggezza. Se siete preoccupati, depressi o dubbiosi, non potete mai ottenere la Beatitudine qualunque pratica spirituale eseguiate e quindi il primo impegno di un aspirante è quello di coltivare l’entusiasmo. Non vi gonfiate mai quando vi lodano, non vi abbattete mai quando vi rimproverano; dovete esaminarvi e correggere i vostri difetti. Siate dei Leoni Spirituali. Baba

24.5.10
La fede è molto importante. Quando la concupiscenza, la rabbia e le altre qualità malvagie diminuiscono e scompaiono, la fede nel Sé Eterno e nella opportunità dell’indagine spirituale cresce e trova conferma. Il non-attaccamento è il fondamento effettivo del raggiungimento dell’Assoluto Universale; perfino per una struttura piccola, il fondamento deve essere stabile e forte altrimenti essa sarà un cumulo di macerie molto presto. Per fare una ghirlanda ci vuole del filo, un ago e dei fiori, non è vero? Anche quando si vuol ottenere la saggezza (Jnana), il filo della devozione, l’ago del non-attaccamento e i fiori della concentrazione unidirezionale sono essenziali. Baba

25.5.10
Nelle questioni relative al raggiungimento di Dio bisogna stare attenti: qualunque contrarietà si possa incontrare, si deve cercar di proseguire la propria pratica spirituale (Sadhana) senza alcuna interruzione o modifica nella disciplina. Per la meditazione e la ripetizione, va scelto un solo Nome che non susciti il minimo sentimento di antipatia o disaffezione. Il Nome e la Forma, che sono stati amati, prediletti e scelti per la ripetizione, non devono essere cambiati; se si cambia il Nome, la concentrazione è impossibile e la mente non ottiene l’unidirezionalità. Baba

26.5.10
Nel mondo, tutti desiderano la vittoria, nessuno desidera la sconfitta, e tutti anelano la ricchezza, nessuno anela la povertà; come si dovrebbero però ottenere la vittoria e la ricchezza? Non c’è alcun bisogno di sottoporsi a sforzi fisici, mentali o intellettuali per ottenere la vittoria, non è necessario agitarsi, essere ansiosi o penare per la ricchezza e la prosperità: prendete rifugio nel Signore, impugnate l’arco del coraggio mantenendo puro il cuore. Questo è sufficiente, la vittoria e la ricchezza saranno vostre. Nel perseguirle, ricordatevi che esse sono come la vostra ombra, non hanno sostanza in se stesse. La propria ombra non si può raggiungere neppure inseguendola per un milione di anni. Baba

27.5.10
Ognuno dovrebbe gestire la propria vita in modo da non essere causa di dolore per alcun essere vivente; questo è il dovere supremo. E’ anche dovere di chiunque abbia avuto l’occasione di questa nascita umana l’usare una parte delle proprie energie per pregare e per ripetere il Nome del Signore. Bisogna votarsi ad una vita di verità, di rettitudine, di pace e lavori buoni utili agli altri, bisogna aver paura di fare cose dannose per il prossimo, o azioni delittuose, come si ha paura di toccare il fuoco o di irritare un cobra. Si deve avere tanto attaccamento e determinazione nel fare cose buone, nel far contenti gli altri e nell’adorare il Signore quanto se ne ha ora nell’accumulare oro e ricchezze. Questo è il Dharma di ogni essere. Baba

28.5.10
Per ragioni politiche o di altro genere, alcuni vengono arrestati e tenuti in prigione al fine di proteggere la legge e l’ordine del paese. Essi sono confinati in grandi bungalow e trattati in modo particolare come si conviene al loro stato, provvisti di pasti e anche di oggetti di lusso a seconda del loro grado nella vita sociale e politica. Comunque, attorno al bungalow e al giardino, c’è sempre un poliziotto di guardia; il prigioniero, qualunque sia lo standard di vita di cui gode, non è un uomo libero. Così, anche una persona rinchiusa nella prigione del mondo non dovrebbe sentirsi esaltata dalle comodità sensorie di cui può godere; egli, o ella, non deve essere orgoglioso degli amici e parenti all’intorno, deve riconoscere e tener presente il fatto di essere in prigione. Baba

29.5.10
L’unica causa dell’aumento o diminuzione del fuoco è il combustibile. Maggiore è la quantità di combustibile, più brillante è l’illuminazione; il fuoco ha il potere di illuminare proprio per sua natura. Anche al fuoco dell’intelletto dell’aspirante spirituale deve essere fornito costantemente il combustibile che produce la rinuncia, la pacatezza, la veridicità, la gentilezza, la tolleranza e il servizio altruistico in modo che si generi la luce della saggezza. Più combustibile si fornisce, più efficiente e luminoso diventa il praticante spirituale. Solamente gli alberi che crescono sul terreno fertile possono dare un buon raccolto; quelli che crescono su terreni salmastri danno un raccolto povero. Così, soltanto nei cuori incontaminati rifulgono i sentimenti santi, il potere e i doni divini. Baba

30.5.10
Attualmente le persone sono diventate più dissolute che mai; esse usano l’intelligenza e le capacità per indulgere nella crudeltà. La gente gode e si diverte talmente nel far soffrire gli altri che, come narra la storia, circa quindicimila guerre sono state combattute negli ultimi cinquemilacinquecento anni e la guerra atomica incombe minacciando di distruggere tutta la razza umana. Qual è esattamente la causa di tutta questa ansia e paura? E’ chiaro che la bestia è tuttora predominante nell’essere umano e non è ancora stata sconfitta; soltanto quando si otterrà questo, il nostro paese avrà pace e gioia. Baba

31.5.10
I propri bisogni egoistici vanno sacrificati e bisogna sforzarsi costantemente di fare del bene agli altri; il vostro desiderio dovrebbe essere quello di assicurare il benessere del mondo. Con tutti questi sentimenti nel cuore, dovete meditare sul Signore; questo è il cammino giusto. Se i grandi uomini e coloro che detengono l’autorità si impegnano così nel servizio all’umanità e nel promuovere il benessere del mondo, i malviventi della passione, dell’odio, dell’orgoglio, della gelosia, dell’invidia e della vanità non invaderanno le menti della gente comune e i valori come la Rettitudine, la Misericordia, la Verità, l’Amore, la Conoscenza e la Saggezza saranno al sicuro dall’essere danneggiati. I sei nemici interiori, detti Arishadvarga, possono essere sradicati soltanto dagli insegnamenti delle grandi anime, dalla conoscenza del Signore, dall’Amore per Lui e dalla compagnia dei santi e dei grandi. Baba