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06 - Giugno 2010

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GIUGNO 2010

1.6.10
Le qualità malvagie come l’odio, l’invidia, la cupidigia e l’ostentazione dovrebbero venir sradicate. Questi tratti stanno viziando non soltanto la gente comune ma anche gli asceti, i monaci e i capi delle istituzioni; tra questi, l’invidia e l’avidità sono ormai incontrollabili. Ciò di cui il mondo ha bisogno oggi non è un ordine nuovo, un sistema educativo nuovo, una società nuova o una nuova religione. La santità deve mettere radici e crescere nelle menti e nei cuori dei giovani e dei bambini dappertutto: questo è il bisogno del momento e il buono ed il pio devono sforzarsi di promuoverlo come la pratica spirituale (Sadhana) più grande che chiunque possa intraprendere. Baba

2.6.10
In verità, le preghiere delle persone grandi e sante agiscono come un invito per l’avvento del Signore. Nel mondo esteriore, quando i subordinati hanno bisogno di qualcosa o di un aiuto, ricorrono ai dirigenti e li informano dei loro bisogni; anche nel regno spirituale, quando non c’è la possibilità di maturare o acquisire devozione, carità, pace e verità, le anime grandi e buone che le desiderano pregano il Signore nel profondo di se stesse. Allora, in risposta alle loro preghiere, il Signore Stesso viene nel mondo e sparge su tutti la Sua Grazia. Questo è noto a tutti coloro che hanno letto le Sue storie. Baba

3.6.10
Voi dovete pregare fino a quando il mondo non sarà ben saldo nella felicità. La religione della Verità, della Pace, della Compassione, della Saggezza e dell’Amore cresce e prospera soltanto quando arriva il Signore. Di quando in quando, la strada tracciata dalle anime sante deve essere riparata da coloro che ci viaggiano o da quelli che reclamano autorità su di essa. E’ per queste riparazioni che il Signore invia occasionalmente degli individui autorizzati, dei saggi e personaggi divini; tramite il loro Sadbodha, o buon insegnamento, il sentiero aperto dagli Uomini Divini del passato viene di nuovo reso evidente e percorribile. Baba

4.6.10
La gente dice: “Il servizio all’uomo è servizio a Dio”. Non c’è dubbio che il servizio all’umanità sia santo ma, se non fa parte di un ideale più elevato, la gente non ne trarrà beneficio per quanto grande esso sia. Dovete avere fiducia nella Divinità fondamentale di ogni persona e tenere Dio in mente; se inoltre vi attenete al cammino della Verità e della Rettitudine, il vostro sarà considerato Servizio al Signore. La semplice ripetizione di una massima è inutile se il servizio è fatto senza fede nella Divinità di tutti e con un occhio al nome, alla fama e ai frutti della propria azione. Baba

5.6.10
In distanza, le cime delle montagne sono belle da vedere mentre, quando le avviciniamo, ci troviamo di fronte a foreste terribili. Anche il mondo oggettivo (Samsara) appare attraente se non si sono approfonditi i suoi significati e valori; quando si applica la discriminazione per esplorarli, la verità de fatto che le “jungle” della famiglia e del mondo non possono dare felicità genuina si rivela. Voi dovreste apprendere la Conoscenza del Se, l’Atma Vidya, e diventare consapevoli della vostra realtà; apprendendola e vivendola, potete quietare la vostra sete e aiutare a soddisfare quella di tutta l’umanità. Baba

6.5.10
Per raccogliersi nella contemplazione del Signore Onnipresente non ci sono limitazioni di tempo o spazio, non c’è niente come un luogo sacro o un tempo speciale: dovunque la mente si diletti nella contemplazione del Divino, quello diventa il luogo santo e, in qualunque momento la mente mediti sul Signore, quello diventa il tempo più favorevole. Il mondo può ottenere prosperità tramite le anime disciplinate dai cuori puri che rappresentano il sale della Terra; da questo momento preciso, tutti dovrebbero pregare per l’avvento di queste anime sante, cercar di meritare le benedizioni dei grandi, impegnarsi nel dimenticare le proprie sofferenze e promuovere il benessere del mondo. Baba

7.5.10
Voi dovete raggiungere molti obiettivi durante questa vita; di questi, il più alto e più prezioso è l’ottenere la misericordia e l’Amore di Dio. L’Amore di Dio vi infonderà la saggezza che vi necessita per conseguire la pace interiore incrollabile. Tutti dovrebbero sforzarsi di avere una comprensione della natura vera del Divino; se volete riuscire in questo tentativo, dovete coltivare lo spirito di servizio e impegnarvi in azioni buone che vi conquistino la gratitudine di tutti. In questo modo, non soltanto assolvete il compito di purificare la vostra coscienza ma diventate anche un candidato adatto ad ottenere la vittoria spirituale. Baba

8.5.10
Solamente l’acquisizione della conoscenza più elevata può adempiere lo scopo primario della vita umana. Tale conoscenza rende consapevoli di non essere il corpo inerte e non senziente ma veramente la coscienza stessa che si manifesta come incarnazione di “Esistenza-Consapevolezza-Beatitudine (Sat-Chit-Ananda)”. Quando questa verità sorge e viene sperimentata, uno è liberato, è francato dalla nebbia dell’ignoranza (Ajnana) direttamente in questa vita stessa e diventa un Jivan Muktha, una persona liberata mentre è ancora vivente. Baba

9.5.10
Il ruolo di un Sanyasi (monaco) può essere paragonato in un certo modo a quello di un pesce: il pesce si muove nelle profondità del lago, non rimane statico in un posto e, nell’andare in giro, mangia i vermi e le uova dei parassiti tenendo così pulita l’acqua. Anche il Sanyasi dovrebbe muoversi continuamente viaggiando per i luoghi remoti del paese; il suo dovere è quello di purificare dal male la società con l’esempio e il precetto. Con i suoi insegnamenti, egli deve trasformarla in una società libera dal vizio e dalla malvagità. Baba

10.5.10
La gente crede che le incarnazioni di Dio avvengano soltanto per due ragioni: la punizione dei malvagi e la protezione degli onesti. Questo rappresenta solamente un aspetto; l’Avatar dell’Incarnazione Divina è in realtà la concretizzazione del desiderio di coloro che cercano Dio, è la dolcezza solidificata della devozione degli aspiranti. La concessione della pace, della gioia e del senso di appagamento ai cercatori che hanno tentato a lungo……….anche questo è il Suo compito. La ragione principale per cui il Divino Senza Forma assume una Forma è il bene degli aspiranti e di coloro che cercano. Baba

11.5.10
Un Sutra (aforisma) racchiude in poche parole una grande vastità di significato e un concetto fondamentale di notevole profondità. Il Brahma Sutra raccoglie i fiori multicolori delle Upanishad e li riunisce a formare una ghirlanda incantevole. Ogni aforisma può essere elaborato e spiegato in molti modi significativi a seconda della propria comprensione, della fede, delle preferenze, dell’esperienza e del gradimento. Baba

12.5.10
Un albero può allargare i suoi rami ampiamente e questi possono generare fiori che danno frutti soltanto quando le radici vengono rifornite d’acqua; può l’albero crescere e allargarsi se l’acqua viene invece versata sui rami, sui fiori o sui frutti? La società ha le sue radici di pace e prosperità: le virtù della devozione e della dedizione. Il sistema educativo deve quindi dare importanza alla promozione e al rafforzamento di queste virtù tra la gente. Baba

13.5.10
La vacca secerne il latte per il sostentamento del vitello che è il suo primo beneficiario ma, come vediamo, anche altri ne traggono vantaggio. Così, nonostante i devoti siano la causa primaria e il loro sostentamento lo scopo principale, altri benefici secondari, come il sostegno alla rettitudine e la soppressione della malvagità e dei malvagi, si verificano nella missione dell’Avatara. Dio è al di sopra e al di là di tutti i limiti di tempo e spazio né alcun elenco di caratteristiche e qualità può descriverLo completamente. Il luogo e la Forma dell’Avatara vengono scelti in modo che promuovano lo scopo di soddisfare l’anelito dei devoti. Baba

14.6.10
Il mondo (Jagat) è irreale, non esistente, e la nozione erronea della sua realtà deve essere abbandonata; comprendere che l’idea del mondo è una super-imposizione della nostra mente sulla Realtà è Saggezza Spirituale (Jnana). Il mondo oggettivo ci illude sebbene sembri reale, bisogna esserne coscienti; è quindi necessario abbandonare il desiderio di trarre piacere dagli oggetti che appaiono e attraggono sia ora che in futuro. Così, appena si rinuncia a tutti gli attaccamenti e desideri, si è liberati. L’ignoranza (ajnana) può essere distrutta soltanto con la conoscenza del Sé Divino (Atma Vidya); quando questa illusione scompare, anche gli alti e bassi che si incontrano nel mondo sempre mutevole (Samsara)vengono distrutti. Baba

15.6.10
Nei tempi antichi, quando in un luogo la gente era sopraffatta dalla paura o dall’ansia o quando le fonti di gioia e soddisfazione inaridivano, la causa della calamità veniva cercata in qualche colpa o omissione commessa nell’adorazione offerta a Dio nei templi della zona. Gli uomini tentavano di identificare questi errori e correggerli in modo da avere pace interiore; essi credevano che la crisi potesse essere controllata con questi mezzi. Ora, di tali azioni si fa un fascio, le si definisce “superstizione” e le si getta da parte ma questa non è affatto superstizione; gli antichi afferravano la Verità Suprema soltanto dopo aver sperimentato personalmente la sua validità. Baba

16.6.2010
Oggi le persone credono di essere il corpo, i sensi, ecc. e bramano i piaceri oggettivi. Esse si convincono di volere questi piaceri e, sotto l’influsso di questa idea errata, cercano di soddisfare le loro brame, si illudono di poter conquistare la beatitudine dando alimento al corpo e ai sensi. Tali tentativi non possono ottenere la beatitudine; il piacere che si ricava dagli oggetti esterni porta con sé l'afflizione e questi tentativi di procurarselo vengono ricompensati con la disillusione, la sconfitta e il disastro. I tre testi fondamentali (Upanishad, Brahma Sutra e Bhagavad Gita) proclamano chiaramente che voi siete l’incarnazione effettiva della Beatitudine (Ananda); essi aiutano la gente a raggiungere la saggezza più elevata. Baba

17.6.2010
Il nome “Bhagavata” si può applicare ad ogni resoconto delle esperienze di coloro che si sono messi in contatto con Dio e la Divinità. Dio assume molte forme e intraprende molte attività; il titolo “Bhagavata” vien dato alla descrizione delle esperienze di quelli che Lo hanno raggiunto, che sono stati benedetti dalla Sua Grazia e scelti come suoi strumenti. Con “Bhagavata”, noi intendiamo anche coloro che sono attaccati a Dio, che cercano la compagnia di Dio; stare in mezzo a devoti simili equivale a promuovere la propria devozione. L’esperienza dei devoti è una panacea che cura le malattie fisiche, mentali e spirituali. Baba

18.6.2010
Ogni essere vivente anela alla felicità, non desidera l’afflizione; alcuni cercano le ricchezze, altri credono che l’oro possa farli felici, certuni ammassano articoli di lusso e qualcuno colleziona automobili ma tutti si danno da fare per ottenere le cose che ritengono possano dar gioia. Quelli che sanno da dove si possa ricavare la felicità vera sono molto pochi. La felicità satvica ha la caratteristica di apparire veleno all’inizio ma di trasformarsi in nettare più avanti; questa felicità si ottiene con la consapevolezza del Sé raggiungibile usando la Sadhana (esercizi spirituali) preliminare del controllo della mente (Sama), del controllo dei sensi (Dama) ecc. che deve essere seguita inizialmente e sembra dura e spiacevole. Essa comporta lotta e fatica per cui la reazione può essere amara ma la beatitudine che se ne ricava in seguito è il tipo più elevato di felicità. Baba

19.6.2010
Il coinvolgimento nei piaceri oggettivi porta infine al dolore per cui voi dovete rivolgervi ai mezzi giusti per ottenere la Beatitudine. Da dove potete ricavare la Beatitudine? Essa non è insita negli oggetti del mondo; nonostante appaiano dare piacere, questi portano anche il dolore. Le Upanishad, i Brahma Sutra e la Bhagavad Gita chiariscono che voi siete l'effettiva incarnazione della Beatitudine; le scritture illuminano la verità e aiutano tutti ad ottenere la saggezza più elevata. Baba

20.6.2010
Dio è al di sopra e al di là di tutti i limiti di tempo e spazio. Per Lui, tutti gli esseri sono uguali; le differenze tra uomini, bestie, uccelli, vermi, insetti e perfino Dio non sono che diversità dei contenitori (Upadhi). E’ come la corrente elettrica che fluisce attraverso i vari dispositivi e si manifesta in molte funzioni differenti; nella corrente non ci sono differenze, è tutta la stessa. Anche l’Unico Dio attiva ogni creatura e fa nascere conseguenze molteplici. L’ignorante pensa che i dispositivi siano tutti distinti; il saggio vede soltanto l’unica corrente uniforme. Dio apprezza la consapevolezza dell’unità come motivo di base per tutte le azioni. Baba

21.6.2010
Anche l’oceano sconfinato può essere bevuto con facilità, montagne enormi possono venir staccate dalla faccia della terra molto facilmente, le fiamme di un incendio immane possono essere ingoiate senza difficoltà ma il controllo della mente è di gran lunga più difficile di tutto questo; se uno riesce a sottometterla raggiunge la consapevolezza dell’anima. Questo successo può giungere solamente quando siano stati sopportati molti tormenti e negazioni; la Beatitudine che consegue questo sforzo è il tipo più elevato di felicità. Baba

22.6.2010
La consapevolezza di Dio non può essere ottenuta accumulando ricchezze oppure liberandosene né si raggiunge leggendo dei testi, arrivando al potere, acquisendo lauree e diplomi o compiendo sacrifici e rituali. Il corpo è un formicaio con la mente dentro la cavità. La mente ha, nascosto dentro, il serpente chiamato ignoranza (Ajnana) che non si può uccidere ricorrendo ad attività piacevoli (Kamya Karma); la saggezza spirituale (Jnana) è la sola arma atta ad uccidere la serpe dell’ignoranza e soltanto la persona che ha fede può acquisire questa saggezza spirituale. Baba

23.6.2010
Dovete sapere che non c’è fine alle incarnazioni che Dio assume; Egli è sceso in occasioni innumerevoli. A volte viene con una parte della Sua Gloria, quando per un compito particolare, quando per trasformare una era intera del tempo o tutto un continente dello spazio, oppure si manifesta con un equipaggiamento di splendore più completo. La commedia inscenata dal Signore e i devoti attratti verso di Lui sono il soggetto del Bhagavata (storie della Gloria di Dio); l’ascolto di queste storie promuove il raggiungimento di Dio. Molti saggi hanno testimoniato la loro efficacia, adoperandosi di preservarle per la posterità, e celebrato la Gloria di Dio. Baba

24.6.2010
A causa dell’impatto degli oggetti del mondo sui sensi di percezione, l’uomo sperimenta il piacere e lo scambia per nettare ma, col tempo, quel piacere creduto nettare si trasforma in veleno amaro e spiacevole. Questa felicità è di tipo ragiasico. Se si accoglie il piacere sensorio ragiasico, la forza, la consapevolezza e l’intelligenza che servono ad ottenere i quattro scopi umani dell’azione retta (Dharma), della ricchezza (Artha), del desiderio onesto (Kama) e della Liberazione (Moksha) si indeboliscono mentre l’interesse e l’aspirazione a raggiungere la Beatitudine Divina declinano. Baba

25.6.2010
L’acquisizione di posizioni di autorità e potere, di abilità ed intelligenza che possano manipolare persone e cose, di fama e supremazia, di fascino personale, di buona salute e felicità, di una grande famiglia con molti figli o di ricchezza……….nessuna di queste può portare alla liberazione. La liberazione non si può ottenere intraprendendo sacrifici, voti, opere di carità, pellegrinaggi o donazioni per progetti sacri. Sebbene il mondo oggettivo sembri reale, dovete essere consapevoli del fatto che vi sta illudendo, dovete abbandonare il desiderio di trarre piacere dagli oggetti che appaiono e attraggono sia ora che in futuro. Soltanto la rinuncia può portare all’immortalità: voi sarete liberati appena rinuncerete all’attaccamento e al desiderio. Baba

26.6.2010
Non c’è alcuna regola obbligatoria per cui le Incarnazioni debbano avvenire soltanto sulla terra ed in forma umana, ogni luogo ed ogni forma possono essere scelti da Dio. Qualunque luogo e forma promuovano lo scopo di soddisfare il desiderio del devoto vengono scelti dalla volontà di Dio; Egli è al di sopra e al di là dei limiti di tempo e spazio, oltre tutte le caratteristiche e qualità e nessun elenco di queste può descriverLo completamente. Baba

27.6.2010
Se l’intelletto è ottuso e trae felicità dal sonno, dall’indolenza e dall’additare le colpe degli altri, mostra una natura tamasica; questa caratteristica porta ad ignorare la conoscenza del sé per tutta la vita. L’educazione vera è quella che dirige e consiglia la mente e l’intelletto a desiderare la felicità satvica. Le scritture dichiarano “Soltanto sopportando l’infelicità si può ottenere la felicità (Na Sukath Labhyathe Suhkam)”; questa verità deve essere instillata tramite la conoscenza del Sé o educazione vera (Vidya). Se comprendete la gioia della felicità satvica, troverete la vera Vidya facile e gradevole. Baba

28.6.2010
La parola “Sutra” indica ciò che rivela grandi significati con poche parole. I Sutra prendono in esame punti di vista contrapposti al fine di rimuovere tutti i dubbi possibili sulla validità e il significato dei testi sacri. Il termine “Mimamsa”, così come viene usato nella filosofia indiana antica, significa la conclusione cui si è giunti analizzando ed indagando, la deduzione assunta come corretta dopo aver considerato i dubbi e le alternative possibili. I Veda trattano due concetti: l’azione onesta (Dharma) e Dio (Brahma). Il Purva Mimamsa espone il Dharma o l’esecuzione corretta dei riti e rituali nella vita di tutti i giorni; l’Uttara Mimamsa parla di Dio ponendo l’enfasi sulla saggezza data dall’esperienza diretta (Jnana). Baba

29.6.2010
Neppure la casa più confortevole fornita delle cose lussuose cui l’uomo anela né mucchi di tesori sono capaci di dare la Pace (Shanti). La Pace si può ottenere solamente affidandosi a Dio che è il nucleo effettivo dell’essere di ognuno, la fonte vera di tutta la vita e di tutta l’esistenza. Considerate questo: coloro che sono così fortunati da possedere ricchezza, oro, proprietà ed agi hanno la Pace? No! Le persone di grande erudizione, di bellezza straordinaria o di forza fisica super umana sono in pace con se stesse e con il mondo? No! Perché neppure queste persone sono felici? La ragione è l’aver dimenticato la base Divina della Creazione, l’ignoranza del Principio Assoluto Fondamentale. Tutte le vite vissute senza fede e devozione nell’Unico Signore Supremo sono meschine, tutte le vite spese senza gustare il nettare del Principio Divino sono occasioni sprecate. Baba

30.6.2010
Tutto in questo mondo è effimero e transitorio, è qui oggi ma può non essere qui domani per cui, se desiderate qualcosa, cercate il Signore; Egli non declina. Se invece desiderate la progenie, la ricchezza e tutte le comodità, quando sarete chiamati a lasciare tutto e trapassare, andrete incontro a sofferenze indicibili; in quel momento vi lamenterete: “Ci sono così attaccato da piangere così forte?” In questa vita transitoria, anche la gioia e il dolore sono inevitabilmente temporanei, qui non c’è niente che si possa adorare come eterno; quindi immergersi in questa ricerca dell’evanescente e dimenticare il Sommo e l’Eterno non si addice davvero all’uomo. Baba