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07 - Luglio 2010

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LUGLIO 2010

1.7.10
L’uomo genera in se stesso una varietà abbondante di abitudini e atteggiamenti egoistici che gli procurano grande scontentezza. Un individuo può esultare per esser diventato maestro di tutte le arti, per possedere tutta la ricchezza o tutta la conoscenza ma da chi ha acquisito tutto questo? Quella fonte deve sicuramente essere più grande. Egli può persino vantarsi di aver ottenuto tutto tramite lo sforzo personale ma certamente qualcuno deve averglielo dato in una forma o nell’altra; questo non lo può negare. La fonte da cui tutto il potere origina è Dio; ignorare il Signore Onnipotente ed illudere se stessi col pensare che il piccolo potere che si è acquisito sia proprio è egoismo davvero. Baba

2.7.10
Ignorare Dio (Madava) che è libero dall’illusione (Maya) e sprecare il tempo immersi in essa è inutile; alla fine, l’unico risultato è il dolore. Chiunque amiate, quell’amore deve finire. Dio stesso dà e toglie come e quando vuole, tutto è Suo; com’è sciocco lamentarsi quando Egli riprende le cose che Gli appartengono! Quindi il saggio non spasima per nessuna di esse né prova attaccamento superfluo per niente. Riservate tutto lo struggimento e tutto l’attaccamento al Signore; Lui solo è eterno, Lui è la fonte di tutta la gioia. Per il resto, amate una cosa come cosa, non di più e amate l’uomo come uomo, non oltre; se li amate di più significa che siete stati ingannati circa la loro natura reale. Baba

3.7.10
In genere uno si lascia attrarre facilmente dagli oggetti dei sensi come facilmente diventa vittima degli istinti. Gli istinti cercano subito gli oggetti dei sensi, vengono con il corpo e non richiedono alcun addestramento proprio come un neonato cerca il latte dal petto della madre e il vitellino si avvicina alla mammella. L’addestramento è però necessario affinché il bambino cammini e parli; questi non sono comportamenti automatici, queste abilità sono indotte dall’esempio degli altri, per imitazione. In modo simile, l’addestramento è essenziale anche per la ricerca corretta dei piaceri dei sensi perché è la ricerca sregolata e ineducata di tali piaceri che promuove la rabbia, l’odio, l’invidia, la malizia e la presunzione. Per addestrare i sensi nelle direzioni benefiche e per tenerli sotto controllo, certe buone discipline, come la ripetizione del Nome di Dio (Japa), la meditazione (Dhyana) e il digiuno (Upavasa), sono essenziali. Baba

4.7.10
L’ignoranza (Ajnana) e l’afflizione (Dukha) non possono essere distrutti con rituali e riti; questa è la lezione che ci impartiscono le scritture. Al presente comunque, le persone hanno dimenticato la loro natura vera, credono di essere il corpo e i sensi, struggono per i piaceri dati dagli oggetti e si illudono di poter ottenere la gioia dando alimento al corpo e ai sensi. Questi tentativi non possono portare la beatitudine; essi ottengono invece la disillusione, la sconfitta e il disastro e raccolgono dolore e gioia in successione rapida. L’ignoranza può essere distrutta soltanto con la conoscenza del Sé Divino. Quando l’illusione scompare, la sofferenza prodotta dal coinvolgimento negli alti e bassi del mondo viene distrutta e si può comprendere che l’umanità è l’Incarnazione  della Beatitudine. Baba

5.7.10
La capacità di trascendere le tendenze (Guna) della Natura (Prakriti) non è connaturata a nessuno, giunge con la Grazia del Signore e tale Grazia va conquistata con la ripetizione del Nome di Dio (Japa) e la meditazione (Dhyana). La Verità deve essere sperimentata in modo che non possa scivolar via dalla coscienza e, anche per questo, Japa e Dhyana costituiscono la disciplina necessaria. Per primo, bisogna comprendere chiaramente questo: controllare le tendenze di Prakriti è impossibile per chiunque. Il potere è posseduto soltanto da coloro che hanno la Natura in pugno, ai cui comandi essa ubbidisce. Prakriti è la base di ogni cosa dell’Universo, è la base della Creazione e dell’Esistenza; uomini o donne, animali o uccelli, alberi o altre piante, tutto ciò che si vede è inseparabile dalla Natura, tutto è Prakriti. Baba

6.7.10
Il neonato non conosce il sapore del latte eppure, nutrendosene regolarmente, ci si attacca in modo tale che, quando lo deve abbandonare per sostituirlo col riso, comincia a protestare. La madre però non si dispera; ella lo persuade ad assumere piccole quantità di riso cotto ogni giorno e, con questo processo, lo porta a gradire il riso e ad abbandonare il latte. Con la pratica, il riso diventa ora il suo cibo naturale, così naturale che, se per un solo giorno esso viene a mancare, egli è scontento. Così, anche i piaceri dei sensi sono naturali da principio ma, con la pratica, ascoltando le parole dei saggi, lentamente, voi trarrete gioia maggiore dall’ascolto delle glorie di Dio dopodiché non potrete esistere senza quella atmosfera di sacralità neppure per un minuto; la compagnia delle chiacchiere del mondo non vi attrarrà più e sentirete che non c’è niente di così dolce come l’ascoltare il racconto dello splendore di Dio. Baba

7.7.10
Per comprendere il Divino, il semplice desiderio di conoscenza e lo studio dei Veda non sono sufficienti. La prima qualificazione che dovete acquisire è Viveka, la discriminazione tra il transitorio e l’eterno. Soltanto l’Atma non va soggetto a cambiamenti, è Verità Imperitura; dovete ottenere questa convinzione incrollabile e non abbandonarla. La seconda qualificazione è la rinuncia al desiderio di godere dei frutti delle proprie azioni ora e in futuro; questo è chiamato Vairagya o “distacco” e non significa abbandonare la terra e la casa, la moglie e i figli e rifugiarsi nella foresta ma richiede la consapevolezza del fatto che il mondo è transitorio e, conseguentemente a questa, l’abbandono dei sentimenti di “io” e “mio”. Baba

8.7.10
Fare vita monastica non significa semplicemente accettare i quattro stadi della vita, i suoi diritti ed obblighi e ritirarsi nel bosco dopo aver interrotto tutti i contatti col mondo; i monaci dovrebbero stare tra le persone, considerarne le sofferenze e le gioie e impartir loro l’ammaestramento di cui hanno così bisogno. Essi devono trasformare la società liberandola dal vizio e dalla malvagità per mezzo dei loro insegnamenti. Baba

9.7.10
Gli aspiranti spirituali gioiscono nell’ascoltare il racconto della Gloria di Dio; essi si uniscono a chi esulta nel lodare il Signore, questa è la loro caratteristica distintiva. Gli aspiranti spirituali e quelli che si votano a Dio vanno giudicati con questo metro e non secondo le apparenze o l’abbigliamento. Se voi vi mischiate a persone che si dilettano di discorsi e attività sensoriali, vi ponete al di fuori della Sua Corte; trascorrete il tempo in compagnia dei buoni e devoti, impegnati in attività sacre, evitate la compagnia di chi non ha interesse nel Divino. Soltanto quando frequentate stabilmente buone compagnie e evitate quelle cattive potete essere definiti Bhagavata o “di Dio”. Baba

10.7.10
Il controllo della mente è molto difficile da ottenere. La mente può esser causa di schiavitù come di liberazione, è un amalgama delle caratteristiche passionali e ignoranti e può essere inquinata con facilità. Essa ama nascondere la natura reale delle cose e proiettare su di esse le forme e i valori che desidera per cui dovete regolarne l’attività. Rendetevi conto della sua prima caratteristica: non riesce ad evitare di correre dietro ai sensi. Qualunque senso essa segua, lo fa per invitare il disastro. Quando una brocca d’acqua si vuota, non c’è bisogno di pensare che perda da dieci buchi, uno è sufficiente a vuotarla! In egual modo, anche se un solo senso sfugge al controllo, finirete in catene; ogni senso deve essere quindi padroneggiato. Baba

11.7.10
Di tutte le professioni, quella dell’insegnante comporta l’imperativo di attenersi assolutamente all’ideale della verità; quando gli insegnanti si allontanano dalla verità, la società va incontro al disastro. Migliaia di bambini teneri, inconsapevoli delle vie del mondo, passano per le loro mani; l’impatto del loro insegnamento e della loro personalità è grande e duraturo per cui gli insegnanti devono essere scevri da abitudini cattive perché i giovanissimi adottano automaticamente le abitudini e i modi di fare dei più anziani. Questo è un pericolo sempre presente; quando l’influenza malvagia è diretta verso le migliaia che ricevono l’impatto, la società viene inquinata. Baba

12.7.10
Le persone hanno tre strumenti principali per elevarsi: l’intelligenza, la mente e i sensi. Quando la mente diventa schiava dei sensi, voi venite irretiti e legati; quando la stessa mente è regolata dall’intelletto, potete diventare consapevoli della vostra Realtà. Il potere della mente può essere aumentato con pratiche adatte come la meditazione, la ripetizione del Nome del Signore, il canto devozionale e l’adorazione; il potere mentale acquisito così da pratiche spirituali dovrebbe essere tenuto lontano da strade sbagliate. La mente va liberata dai lacci dei sensi e gestita con il principio dell’intelligenza; allora il progresso spirituale diventa rapido. Baba

13.7.10
Leggere e deliziarsi delle storie della Gloria del Signore in qualche luogo sacro, come un tempio, una stanza di preghiera, l’eremitaggio di un santo, o in compagnia di persone buone e virtuose è una fonte di ispirazione e gioia grandi, fa dimenticare ogni altra cosa. La predilezione per una simile letteratura giovevole è il risultato di impegno e merito accumulati. Potete anche avvicinare uomini devoti, servirli e ascoltarli esporre la Gloria di Dio. L’ascoltare soltanto sarà sufficiente all’inizio poi le storie muoveranno l’interesse per la natura e le caratteristiche del Divino e gli aspiranti cercheranno e troveranno da soli la via della Auto-realizzazione. Baba

14.7.10
Gli antichi paragonarono la conoscenza alla luce e l’ignoranza all’oscurità. “Vid” è la radice della parola “Vidya”; “Vid” significa “Luce” e “ya” vuol dire “ciò” per cui il significato del termine “Vidya” è “ciò che dà luce”. Da questo vocabolo si evince che soltanto Brahma Vidya (conoscenza del Sé) merita di essere conosciuta come Vidya perché illumina le nostre menti. Come la luce e l’oscurità non possono coesistere nello stesso luogo, Vidya e Avidya (ignoranza) non possono esistere insieme per cui, nel procedere lungo il sentiero del progresso, dovete purificare la vostra coscienza e illuminare voi stessi con Brahma Vidya. Baba

15.7.10
La persona che espone la Gloria di Dio deve avere l’entusiasmo dell’esperienza effettiva nel qual caso voi siete supremamente fortunati come ascoltatori perché questo dà il risultato migliore. La contemplazione reale della Gloria di Dio fa accendere di gioia la sua faccia e versare lacrime di gioia ai suoi occhi. Nell’ascoltare, voi dovete cogliere quell’ispirazione; grazie ad essa, voi stessi sperimenterete quella gioia. Quando un bambino ride, anche gli astanti ridono all’unisono; anche le parole di quelli che sono colmi di devozione per Dio riempiono di devozione e gioia i cuori di chi li ascolta. Misurare il profitto che si può trarre dalla compagnia dei devoti e dei grandi è impossibile. Baba

16.7.10
Il controllo del corpo e dei sensi si può ottenere soltanto con le pratiche spirituali e non con altri mezzi. Voi dovete evitare lo spreco di tempo prezioso in perseguimenti inutili, dovete vigilare sempre e impegnare i sensi di percezione ed azione compiendo lavori graditi e nobili per tenervi attivi; non deve esserci spazio che permetta alla pigrizia di insinuarsi. Inoltre, ogni azione deve promuovere il bene degli altri. Compiendo i vostri doveri quotidiani (Svadharma) in questo modo, potete purificare il corpo e i sensi ed elevarvi. Baba

17.7.10
Si può considerare la conoscenza come avente due aspetti: Bahya Vidya e Brahma Vidya. Bahya Vidya fornisce l’occorrente per il sostentamento della vita dell’uomo: si possono studiare molte materie, ottenere diplomi importanti, procurarsi impieghi lucrosi e far in modo di vivere senza angustie o paure. Questo tipo di Vidya vi aiuta a svolgere qualunque lavoro dobbiate fare, quello di un semplice impiegato o di un Primo Ministro. Brahma Vidya, invece, vi dota della forza che abilita a compiere con successo il lavoro per se stessi: essa mostra il cammino che porta sia alla gioia nelle relazioni secolari che alla beatitudine nella vita interiore. Brahma Vidya è quindi molto superiore a tutta la conoscenza disponibile per l’uomo sulla terra. Baba

18.7.10
Attraverso l’ascolto della Gloria di Dio, un cuore impuro si trasformerà in uno puro, illuminato e brillante di luce divina. Il vivo desiderio di ascoltare la narrazione dello splendore di Dio è un valido disinquinante per gli odori immondi di quello che cercano i sensi oltre ad essere colmo di dolcezza in se stesso. L’ascolto monderà il cuore tramite l’ispirazione a fare un buon lavoro. Un cuore così mondato è l’altare più appropriato, in quella dimora profumata il Signore prenderà residenza, e un altro fatto accadrà proprio in quel momento: il gruppo dei sei vizi che l’hanno infestato se ne andranno senza salutare. Quando questi vizi scompaiono, il seguito malvagio di cattive tendenze e attitudini volgari che vivono di essi tolgono il campo e spariscono senza lasciare traccia! Allora brillerete del vostro splendore naturale di Verità e Amore e riuscirete a fondervi con l’Universale ed Eterno. Baba

19.7.10
La mente è un intrico di pensieri, una collezione complicata di speranze e desideri; appena un pensiero, un desiderio o una speranza sollevano la testa nella mente, l’intelletto deve dimostrare il suo valore e la sua validità: è buono o cattivo? Sarà d’aiuto o d’impaccio? A cosa porterà? Dove andrà a finire? Se la mente non si sottomette a questa indagine, conduce se stessa sulla via della rovina; se lo fa e obbedisce all’intelligenza, procede sulla via quella giusta. Baba

20.7.10
Se desiderate mondare le vesti che indossate dallo sporco accumulato, avete bisogno di acqua pulita e sapone; similmente, se siete ansiosi di eliminare le impurità che avete accumulato nella mente, la conoscenza spirituale (Vidya) e la penitenza (Tapas) vi sono indispensabili. I livelli della coscienza possono essere ripuliti a dovere soltanto quando ambedue vengono usate. Nessun veicolo può muoversi senza almeno due ruote né un uccello può volare con un’ala sola; così nessuno può diventare santo e puro senza Vidya e Tapas. Baba

21.7.10
La vostra natura reale è Amore (Prema); non potreste sopravvivere neppure un momento se veniste privati dell’Amore, il respiro effettivo della vostra vita. Quando scompaiono i sei vizi a cui siete attaccati da così tanto tempo, l’Amore diventa l’occupante unico del vostro cuore. L’Amore non può rimanere solo, deve trovare un oggetto, un amato; allora lo dirigerete verso il Signore dolce e affascinante che è Purezza Personificata, che è l’incarnazione del servizio, del sacrificio e dell’altruismo, che ha preso residenza nell’altare purificato del vostro cuore. Non vi sarà quindi più spazio ove possa crescere alcun altro attaccamento; passo dopo passo, questo amore per Dio diventa più profondo, più puro, più antitetico all’ego, finché non c’è più bisogno di pensieri e l’individuo si fonde con l’Universale. Baba

22.7.10
Il distacco dagli oggetti dei sensi costituisce una virtù importante che implica lo stato della mente che si colloca al di là e al di sopra di tutte le dualità che agitano e affliggono le persone comuni come la gioia e il dolore. Il distacco dagli oggetti dei sensi si può ottenere vivendo la routine quotidiana. Non guardate il mondo dal punto di vista secolare; così potrete sfuggire agli opposti del dolore e della gioia e raggiungere l’equilibrio e una mentalità equanime. Voi sperimentate l’Uno come i molti perché la mente gioca i suoi inganni; considerate tutto come una proiezione ed estensione del Dio Amorevole e sarete capaci di superare l’orizzonte delle dualità per entrare nella regione dell’Uno. Baba

23.7.10
Voi dovete imparare a far contenti i vostri genitori. Oggi i genitori vengono trattati come servi; quando c’è penuria di denaro, alcuni vengono alloggiati in ricoveri per anziani. Questo non è corretto. Provvedere ai genitori e dar loro il sostentamento necessario è vostra responsabilità; essi non devono essere mandati in case per anziani, dovete tenerli con voi e servirli. Non c’è bisogno che prepariate cose speciali, è sufficiente che diate loro ciò che mangiate voi. Qualunque lavoro facciate, dovete servire i genitori e farli contenti sempre; essere utili a loro deve essere la più grande fortuna a cui possiate aspirare. Basta che abbiate cura dei genitori, dei bambini e della famiglia; questo è il segno della educazione vera. Baba

24.7.10
Oggi, gli individui hanno perduto la virtù preziosa della paura del peccato e proprio la sua mancanza è responsabile della condizione attuale della società. Oggi le persone commettono molti peccati affidandosi al fatto che Dio è gentile e alla fine le perdonerà; con questa credenza, si abbandonano ad azioni peccaminose sempre più numerose. Esse hanno maturato una sorta di compiacimento e pensano di poter evitare la punizione ma le cose non stanno così: nonostante Dio sia compassionevole e possa perdonare tutti gli atti colpevoli, ogni essere umano deve necessariamente pagare per i propri peccati. Affinché nella società ci sia la moralità, la paura del peccato è essenziale per cui ognuno deve acquisire queste tre qualità: l’amore per Dio, la paura del peccato e la moralità nella società. Baba

25.7.10
Il Guru Purnima è sacro per molte ragioni. Oggi, il ricercatore che soffre della falsa identificazione con il mondo oggettivo viene iniziato alla realtà del motivatore recondito del mondo, Dio. In questo giorno, coloro che non sentono il bisogno di seguire il sentiero spirituale sono ispirati a cercare il cammino della beatitudine. Con il sorgere del sole, il mondo è immerso nella luce e nel calore; anche il cuore umano si immerge nella pace e sicurezza con l’arrivo del Guru Purnima. Il Guru Purnima non è semplicemente un giorno dell’anno segnato sul calendario, è il giorno in cui la vostra mente, cui presiede la deità della luna, diventa piena di piacevolezza e freschezza ed è illuminata completamente dalla luce dell’intelletto e della discriminazione. Baba

26.7.10
La riflessione sulla morte è il fondamento effettivo della disciplina spirituale; senza di essa, siete certi di cadere nella falsità perseguendo gli obiettivi dei piaceri dei sensi e cercando di accumulare ricchezze materiali. La morte non è una disgrazia malaugurata, è un passo nella luminosità propizia al di là. Essa è inevitabile, non può essere evitata comprandola o rinviata con dei certificati di buona condotta o referenze di persone importanti; una volta nati, la morte è inevitabile. Voi dovete fare azioni che non producano conseguenze cattive. Impegnatevi sempre in ogni attività offrendola a Dio; così non avrete bisogno di nascere ancora ed ancora e potrete evitare la morte. Questa indagine è il nucleo effettivo del sentiero spirituale e vi aiuterà a ottenere l’immortalità. Baba

27.7.10
Fare penitenza/austerità (Tapas) non significa mettersi rovesciati con la testa sul pavimento e i piedi in alto come un pipistrello né rinunciare ai possedimenti, alle proprietà, alla moglie e ai figli o emaciare il corpo o chiudersi il naso per regolare il respiro, no. Le azioni fisiche, le affermazioni e le decisioni devono essere coerenti; inoltre, il pensiero, la parola e l’azione devono essere puri. Questo costituisce l’austerità vera. Essi non devono essere coordinati dalla costrizione del dovere, lo sforzo va affrontato per soddisfare il proprio desiderio profondo, per appagare il sé. Questo sforzo è l’essenza di Tapas. Baba

28.7.10
E’ lodevole che vi comportiate come esseri umani e ancor più che vi comportiate come Dio vorrebbe ma agire come un demone o una bestia è veramente riprovevole. Gli esseri umani nacquero a lungo come minerali, poi divennero alberi, nel processo evolutivo furono promossi ad animali e finalmente si elevarono allo stato di uomini; il fatto che un individuo scivoli nella bestia o nell’orco bestiale è davvero un’ignominia. Soltanto se si sale allo stato Divino si merita il plauso; quello è il compimento del proprio destino. Evitate il contatto con i vizi e generate in voi l’attaccamento alle virtù, trasformate il vostro cuore in un altare per il Signore, distruggete tutti i germogli del desiderio; allora il vostro cuore sublimerà diventando l’oceano puro di latte in cui il Signore Vishnu si corica (Kshirasagara), sarà trasformato e voi scoprirete la gioia senza fine. Baba

29.7.10
Il controllo del corpo e dei sensi si può acquisire soltanto con l’esercizio spirituale (Sadhana). Voi dovete evitare di sprecare tempo prezioso correndo dietro a cose inutili ed essere sempre vigili, dovete impegnare i sensi di percezione e azione in compiti adatti e nobili per tenerli occupati; l’indolenza (Thamas) non deve avere occasione di insinuarsi in voi. Ogni azione deve promuovere il benessere degli altri. Lo svolgimento di attività inerenti ai propri doveri naturali (Svadharma) può essere sublimato in pratica spirituale per il corpo ed i sensi. Baba

30.7.10
Trovare un Guru valido è un’impresa molto difficile; i discepoli (Sishya) possono diventare persone esemplari soltanto se un Guru vero li accetta. Quando degli studenti dal cuore puro, non egoisti e disinteressati avvicinano un Guru, questi esulta di gioia estatica. L’imperatore Parikshit rinunciò a tutto decidendo di portare a manifestazione la propria Divinità: all’istante, Maharshi Suka apparve per guidarlo diritto allo scopo. Similmente, quando trovano dei Guru adatti, i discepoli buoni giungono non soltanto ad ottenere la Beatitudine ma anche a dare pace, prosperità e gioia al mondo intero. Baba

31.7.10
La storia delle avventure del Signore è tutto nettare, non ha altro componente, non altro sapore né altro contenuto. Ognuno può attingere a sazietà da qualunque parte di quell’oceano di nettare proprio come può mangiare lo zucchero e trovarlo dolce sia di giorno che di notte perché è giorno o notte per la persona che mangia e non per lo zucchero; lo zucchero risulta sempre uguale. Così anche l’Amore di Dio e l’amore per Dio sono eternamente dolci e puri comunque vengano accettati o ottenuti; la stessa dolcezza esiste dovunque, in ogni momento e in ogni particella. Baba