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02 - Febbraio 2010

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FEBBRAIO 2010

1.2.10
Per ottenere la conoscenza del Divino (Brahman), il requisito iniziale è la pratica spirituale (Sadhana) il cui primo passo è il servizio al precettore (Sadguru) fatto con fede e sottomissione totali. Quando si ode la parola “cavallo” la forma dell’animale si presenta davanti alla mente; nello stesso modo, la natura del Divino dovrebbe mostrarsi alla coscienza dell’aspirante quando la parola “Divino” viene pronunciata. Affinché questa pratica sia stabile, egli deve coltivare il controllo dei sensi e delle passioni e avere l’attitudine ad agire senza alcun desiderio per i frutti delle proprie azioni. Baba

2.2.10
L’atteggiamento duale, che porta ad essere gioiosi nella buona fortuna e tristi nella sventura e ritenere che il dolore del corpo e dei sensi sia proprio, va superato! L’identificazione col corpo e con i sensi deve essere gradualmente abbandonata; questo mostra che si sta acquisendo il vero fondamento della saggezza spirituale (Jnana Yoga). Se raggiungete questo stadio, la gioia perenne e la beatitudine sono vostre, per sempre! Baba

3.2.10
Sempre e in ogni circostanza dovete avere un amore saldo per Dio; Egli è l’incarnazione della dolcezza (Raso Vai Sah). E’ soltanto quando si ottiene un simile amore incrollabile verso l’Assoluto che il cuore trabocca di gioia; un cuore puro, l’indagine sul Principio Divino e l’abbandono al Se Divino conseguono naturalmente a questo stadio che è chiamato “Niyama” ed è caratterizzato dalla purezza, dalla felicità costante e dal ricordo perenne del Nome di Dio o dal seguire le pratiche spirituali. Baba

4.2.10
Dio è Dolcezza, è Beatitudine Incarnata; Egli è la fonte perfino di quella piccola dolcezza data dagli oggetti materiali. Senza la Sua Dolcezza, anche la dolcezza e la gioia che, pur passeggere, si ottengono dalle cose del mondo e dai perseguimenti materialistici, avrebbero un gusto amaro. I saggi lo capiscono e si accompagnano ai grandi che hanno gustato la Dolcezza Divina in uno spirito di umiltà e riverenza. Fate sorgere in voi un amore saldo per Dio e non siate influenzati dalla derisione o dal plauso, dal vento o dal sole o dalla pioggia, dall’onore o dal disonore; questo viaggio mirato allo scopo vi renderà liberi. Baba

5.2.10
Quando persone di cui non apprezzate i modi vi vengono vicino, non c’è bisogno che poniate la mente ai loro errori ne è necessario che li scherniate o mostriate disprezzo; basta che continuiate a lavorare non condizionati dal loro arrivo. Lasciate che vadano per la loro strada, non ve ne occupate; questo è “Udasinabhava” o il comportamento di chi non si lascia coinvolgere. Se fate pratica di questo stato mentale e lo fate vostro, avrete amore immutabile per Dio. Questa capacità vi darà la pace imperitura, il controllo di voi stessi e la purezza mentale. Baba

6.2.10
Il fatto che in punto di morte desideriate rifornire di cibo la lingua è la prova che essa è stata la padrona della vostra vita; se, al momento di morire, una donna ricorda di carezzare il figlio, in lei è predominante la predisposizione (Samskara) all’amore per il bambino. L’utile netto della vita è ciò che vi viene in mente negli ultimi istanti. La morte è inevitabile per tutti; dirigete la vita verso l’acquisizione della predisposizione che ritenete sia migliore per l’ultimo momento, fissate l’attenzione su di essa giorno e notte. Impegnatevi nel viaggio della vita con pensieri buoni per tutti cercando la compagnia dei buoni e dei devoti di Dio. Tenete la mente sempre fissa sul Signore. Baba

7.2.10
Per assicurare il compimento spirituale è necessario uno sforzo disciplinato per tutta la vita; la mente deve essere indirizzata verso le buone azioni. Ognuno deve esaminarsi rigorosamente, scoprire i propri difetti e sforzarsi di correggerli. Quando uno diventa consapevole dei suoi difetti e li porta alla luce, è come se rinascesse; questo è il momento autentico del Risveglio. Vivete quindi evitando le azioni malvagie e odiose e i pensieri nocivi; non vi attaccate al mondo. Se vivete così, i vostri ultimi momenti saranno puri, dolci e benedetti. Baba

8.2.10
La auto-realizzazione (Samadhi) è l’Oceano verso cui fluisce tutta la pratica spirituale (Sadhana); in esso sparisce qualsiasi traccia di nome e di forma. Chi serve e chi è servito, il meditante e l’oggetto della meditazione: tutte queste manifestazioni di dualità vengono dissipate e distrutte, non si sperimenta neppure l’esperienza, come dire che non si è consapevoli di sperimentare! Questo è il frutto della meditazione più elevata, il momento più caro per tutti coloro che anelano Dio, il segno del fatto che la Sua Grazia è pienamente sull’individuo. Baba

9.2.10
Se si deve eliminare un albero, cercare di ucciderlo strappandogli le foglie una ad una non serve a niente: richiede troppo tempo e può non ottenere lo scopo. I veggenti antichi compresero che questo è vero anche a proposito dell’eliminazione delle cattive qualità interiori per cui concentrarono le loro pratiche ed energie spirituali sulla trasformazione completa di se stessi. Essi ottennero anche la Grazia di Dio. Se si acuisce soltanto l’intelligenza senza coltivare e praticare le virtù e il cervello diventa un semplice magazzino di informazioni, il mondo non può progredire e il suo benessere è in pericolo. Soltanto l’educazione che da spazio totale al fiorire di tutte le virtù che distinguono un umano da un animale è benefica. Baba

10.2.10
Soltanto la creta è reale; come può esistere un vaso senza la creta? Come può un effetto esistere separatamente dalla sua causa? Per il saggio, è il Se Divino che permea tutto e tutti; quando sorge questa saggezza, le ombre scure dei tre tipi di Karma, cioè le conseguenze delle azioni venture (Agama Karma), quelle delle azioni correnti (Prarabdha Karma) e quelle di tutte le azioni del passato (Samcita Karma), volano via da voi lasciandovi puri e liberi! Questo perché la volontà di Dio non ha limiti o eccezioni. Decidete, tramite le vostre pratiche spirituali, di ottenere la Grazia di Dio e non vi scoraggiate di fronte a nessun risultato. Baba

11.2.10
Se, al momento di coricarvi, cercate di riportare alla memoria i fatti della giornata, tutto ciò che è successo, ricorderete soltanto gli avvenimenti significativi, quelli impressi profondamente in voi; il resto, gli eventi poco importanti, diventa nebbioso, recede e scompare dalla memoria. Vi conforti la fede certa nel fatto che le sofferenze e le preoccupazioni di questo mondo sono illusorie e transitorie; fissate bene la mente su questo fatto importantissimo e incamminatevi coraggiosamente sul sentiero della pratica spirituale (Sadhana) in un viaggio di devozione continua a Dio. Baba

12.2.10
Tutte le notti sono caratterizzate dall’oscurità ma questa è la notte di Shivarathri (la notte dedicata al Signore Shiva); qual è la differenza tra “rathri” (notte) e Shivarathri? Per l’uomo che ha riconosciuto la sua divinità, ogni notte è Shivarathri; per colui che è interessato alle cose del mondo, le notti sono tutte uguali e contrassegnate dall’oscurità. Questa si distingue per la luce. La spiritualità è il faro che spande luce sul disperato immerso nei desideri insaziabili; il faro è il Nome di Dio. Con la ripetizione del nome si può raggiungere chi lo porta. Lo scopo della celebrazione di Shivarathri è il riconoscimento della onnipresenza del Divino e questo fine non si persegue digiunando e stando svegli tutta la notte, questi sono semplici aiuti per ciò che viene considerato il compimento ultimo. Eppure il raggiungimento del Divino non può essere rinviato a qualche futuro distante, deve essere ottenuto qui ed ora e questo è lo scopo di Shivarathri. Baba

13.2.10
Quando divenite consapevoli di “Io sono Shiva (Shivoham)” ottenete tutta la felicità, tutta la prosperità che ci può essere. Non si deve immaginare Shiva in cima a una catena di montagne lontana o in qualche altro luogo speciale. Voi dovete aver sentito che il merito e il demerito sono inerenti alle azioni fatte dagli uomini; in egual modo, Shiva è inerente ad ogni pensiero, parola e azione perché Egli è l’energia, il potere e l’intelligenza che c’è dietro a ognuno di essi. Baba

14.2.10
La gente ha insegnato agli occhi, alle orecchie e alla lingua il lusso della novità continua; ora voi dovete insegnare loro le tendenze opposte. La mente va rivolta verso il bene e le attività di ogni minuto devono essere esaminate da questo punto di vista. Ogni azione è un cesello da cui la roccia della personalità umana viene modellata; un colpo sbagliato può rovinarla e sfigurarla per cui fate anche la più piccola delle azioni con cura e devozione grandi. Baba

15.2.10
Per un uomo che annega, anche una canna è di qualche aiuto; così, per una persona che si dibatte nel mare dell’esistenza terrena, (Samsara) poche parole buone dette da qualcuno possono essere di aiuto grande. Nessuna azione buona va perduta; in modo simile, ogni azione cattiva ha le sue conseguenze. Quindi, in tutte le vostre attività, sforzatevi di evitare la più piccola traccia di malvagità; mantenete puri gli occhi, riempite le orecchie con le parole di Dio e non lasciate che ascoltino calunnie, usate la lingua per dire parole gentili, buone e veritiere, ricordate sempre il Divino. Tale sforzo costante vi darà certamente la vittoria. Baba

16.2.10
Quando le piogge si riversano sulle cime delle montagne e l’acqua scorre su tutti i lati, nessun fiume compare mentre, quando l’acqua si muove in una sola direzione, prima c’è un rigagnolo, poi un ruscello, quindi un torrente e alla fine si forma un fiume in piena che va a fondersi col mare. Così anche la vostra mente e le vostre azioni devono fluire piene e sicure attraverso i campi dei pensieri sacri. Le mani devono venir usate per fare azioni buone; abbiate il Nome di Dio dentro di voi e assolvete i doveri che vi sono stati prescritti. Meritevole è davvero chi procede in tal modo verso la meta ultima! Baba

17.2.10
Venti colpi di Martello possono non riuscire a rompere una roccia, il ventunesimo colpo può ottenere lo scopo; questo significa forse che i venti colpi non sono serviti a niente? No, ognuno di quei colpi ha dato il suo contributo al successo finale, il risultato è l’effetto cumulativo di tutti i ventuno colpi. Infondete l’amore per Dio in ogni momento della vostra vita; allora le tendenze malvagie non vi intralceranno il cammino. L’oggetto di tutte le pratiche spirituali è l’annichilimento della mente e, un giorno, qualche azione buona riuscirà a cancellarla completamente. Questo trionfo è il risultato di tutte le azioni buone fatte nel passato e quindi non arrendetevi mai e ricordate: nessuna azione buona andrà sprecata! Baba

18.2.10
Nello sforzo che fate lungo il sentiero spirituale, dovete prendere Dio Stesso come protettore. Per infondere coraggio nel bambino, la madre lo persuade a fare pochi passi e voltarsi ma non lascia che cada; se esso barcolla e sta per perdere l’equilibrio, ella accorre da dietro e lo sorregge prima che capitomboli. Anche Dio ha gli occhi fissi su di voi, i Suoi devoti; Egli ha in mano il filo con cui vi tiene come un aquilone. Il filo è il legame d’Amore e Grazia; Egli può dare una tirata e, a volte, allentare la presa ma, qualunque cosa faccia, abbiate fiducia e non vi preoccupate perché è Lui che vi sostiene e vi da la forza. Baba

19.2.10
Il suono è il nocciolo effettivo dei Veda; esso è associato con l’armonia e la melodia. Quindi i Veda devono essere ascoltati, non analizzati, giudicati e commentati; dal loro ascolto si ottiene l’estasi. Per questo sono detti Sruthi (ciò che deve essere ascoltato). Il semplice ascolto della loro recitazione crea la consapevolezza del Divino e dona beatitudine; la beatitudine che si ottiene in tal modo si manifesta nelle parole e nelle azioni e irradia tutto intorno. Baba

20.2.10
Vidya è il processo di educazione che insegna che il cosmo è la manifestazione del Gioco di Dio. L’universo intero è la residenza del Signore (Ishavasyam Idam Jagath)! Quindi nessuno dovrebbe albergare alcun senso di possesso o una minima traccia di egoismo. Rinunciate al senso di attaccamento, percepite la presenza di Dio ovunque, accogliete la beatitudine che Egli vi dona e sperimentatela con gratitudine senza farvi legare dai desideri. Questo è il messaggio dei saggi e veggenti antichi. Baba

21.2.10
Abbandonate i sentimenti di “io” e “tu”; solamente allora potrete comprendere la Gloria di ciò che non è “io” né “mio”. Questo non significa che rinunciate a tutto; abbiate a che fare col mondo, per quanto il dovere richiede, con spirito di distacco. La cartina di tornasole con cui una attività può essere dichiarata sacra e santa è l’esaminare se essa promuova attaccamento o legame. L’attività è profana o peccaminosa se nasce dall’avidità o la promuove. Con l’intento di assolvere i vostri doveri legittimi, pregate Dio di farvi vivere cento anni; non incorrerete in un rimprovero. Questa è la lezione impartita dalla educazione vera. Baba

22.2.10
Gli insetti velenosi si trovano bene soltanto nei luoghi bui e sporchi. Nessun serpente, nessun scorpione né insetto venefico può entrare in una stanza tenuta scrupolosamente pulita. Così la saggezza sacra non può entrare nei cuori oscuri e sordidi mentre le specie velenose come la rabbia troveranno in questi cuori dei ritrovi graditi. L’importanza sublime di Vidya o Conoscenza Superiore si può afferrare quando la mente è pura e può essere comunicata a qualcuno soltanto quando la mente pura spande la sua luce rivelatrice. Baba

23.2.10
Cosa possono fare acqua e sapone se si desidera liberare il carbone del suo colore nero? Non servirà neanche lavarlo nel latte. Il solo mezzo è quello di metterlo in un fuoco il che lo trasformerà in un mucchio di cenere bianca. Nello stesso modo, se si è ansiosi di distruggere l’oscurità dell’ignoranza e la sporcizia del desiderio, è necessaria la conoscenza del Sé. Si può porre fine all’oscurità soltanto con l’aiuto della Luce; sopraffarla aggredendola con più oscurità non è possibile. La conoscenza del Sé è l’illuminazione di cui si ha bisogno per distruggere l’oscurità interiore e ognuno di voi deve conquistarla per se stesso per mezzo della fede stabile e della devozione ardente. Baba

24.2.10
Gli esercizi spirituali come l’adorazione, il canto del Nome di Dio e la meditazione sono attività che la devozione vi suggerisce per portarvi su un piano più elevato. Coloro che non sono consapevoli delle altezze a cui esse possono condurre non dovrebbero indulgere in discussioni sulla loro efficacia; quest’ultima può essere conosciuta e giudicata soltanto attraverso la pratica effettiva. La prova si trova nella sola esperienza personale. Baba

25.2.10
Ogni volta che vi sentite sopraffatti dal peso delle responsabilità ed ansietà per le cose del mondo e siete incapaci di pregare Dio è perchè vi siete condannati quali immeritevoli o non avete fede in Lui; comunque non rinunciate! Voi dovete desiderare ed adottare ogni mezzo per ottenere la gioia e la pace della mente e condurre una vita esemplare. Avendo avuto il dono della vita come essere umano, non si deve rinnegare questa propria natura. Voi dovete decidere con fermezza che non permetterete a voi stessi di naufragare nelle profondità degli esseri demoniaci o del livello delle bestie! Il sentiero spirituale può risvegliare, fortificare e sostenere il vostro desiderio e la vostra risoluzione e lo farà! Baba

26.2.10
Coloro che lottano per sostenere la Verità sono i devoti veri di Dio; il far conoscere questa verità è l’essenza dei Veda. La Verità è la base di tutti gli altri valori umani come l’Amore, la Pace, la Rettitudine e la Non-violenza. L’Amore non scende da qualche luogo in alto, l’Amore emerge dai cuori delle persone ed è la corrente comune a tutti gli esseri umani. L’Amore è veramente la fonte di tutte le virtù e tutte le virtù si fondono nell’Amore. In effetti, Dio permea tutti gli esseri nella forma di Amore. Vivete una vita pervasa dall’Amore. Baba

27.2.10
Il magnete attira a sé il filo di ferro ma non può attrarne dei pezzi coperti di polvere e ruggine; la polvere e la ruggine vanno eliminate dai pezzi di ferro affinché il magnete li attiri. Naturalmente il dialogo è cosa buona; peccato che la sua pratica sia paralizzata! Se non si cura questa malattia, la manifestazione dell’educazione e dell’istruzione non può avvenire. Quando la mente è limpida e pura, c’è armonia tra i pensieri, le parole e le azioni; questa armonia tra i pensieri, le parole e le azioni è la prova migliore del valore di qualunque essere umano. Baba

28.2.10
Il cibo conservato a lungo diventa stantio e emette odore cattivo; anche i nostri difetti, se non corretti, hanno un impatto negativo sulla vita. Noi dobbiamo persistere nel processo di ripulitura interiore sia con i nostri sforzi che tenendo conto dei consigli di quelle anime comprensive che sono riuscite a mondare se stesse; se non lo facciamo, le nostre vite cominceranno a corrompersi come il cibo cotto lasciato da parte troppo a lungo. Baba