01 - Gennaio 2009

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Gennaio 2009

1.1.09
In realtà oggi non è successo niente di nuovo. Non aspettate di festeggiare qualcosa di nuovo nel Tempo finché i minuti, le ore, i giorni, i mesi diventano un anno; festeggiate il secondo immediatamente seguente con uno sforzo onesto di ottenere la gioia che non finisce. Non c’è una briciola di meschinità nel cercar di ottenere la gioia o Beatitudine, sono soltanto i mezzi che lo rendono indegno e futile. In effetti è per colmarsi di Ananda che l’uomo, munito di parola, mente, intelligenza e coscienza, è venuto in questo mondo; soltanto lui ne ha l’occasione e la capacità ma ha dimenticato il suo scopo e vaga nella landa desolata dei piaceri banali. Baba

2.1.09
L’attenersi strettamente alla Verità e praticare il Dharma (rettitudine/dovere) può comportare molta difficoltà ma, tenendo in mente la beatitudine che ci aspetta alla fine, la si può accettare e sopportare volentieri. Soltanto gli intelligenti possono liberarsi tramite la conoscenza della Verità; i rimanenti rimarranno legati. Baba

3.1.09
Tutti sono afflitti dalla malattia della nascita e della morte e quindi hanno diritto alla medicina chiamata Brahmavidya (conoscenza spirituale) che è la cura efficace. Secondo il livello di realizzazione, il grado di sviluppo raggiunto nella disciplina spirituale e per quanto ha assimilato la medicina, ogni persona migliora in salute che è come dire in pace ed equanimità. Baba

4.1.09
Che cosa accade alle vostre gioie, ai dolori, ai guadagni e alle perdite, quando siete immersi nel sonno profondo? Essi non hanno realtà allora e non ne hanno neppure dopo: in ambedue le occasioni, non sono che creazioni della vostra fantasia. Colui che conosce questo segreto esulterà sempre nella gioia del proprio Sé Interiore. Baba

5.1.09
Che cos’è il silenzio (Mounam)? Non semplicemente tenere la bocca chiusa! Silenzio significa andare al di là dell’influenza dei sensi ed avere sempre piena consapevolezza della propria Realtà. Quando la mente si ritira dal mondo esterno, anche la lingua diventa silenziosa e tutti gli altri sensi si adeguano. Questo è il silenzio vero. Baba

6.1.09
Conoscere Brahman dal punto di vista semplicemente teorico non porta a niente. Voi potete anche sapere che in questo c’è la beatitudine o Ananda ma ciò non serve; bisogna dedicare la vita ad ottenere quella beatitudine. Iniziate la disciplina necessaria ad acquisirla e sperimentatela; soltanto allora meritate la Grazia del Signore ed il raggiungimento di Brahman, soltanto allora potete sperimentare la vera Beatitudine. Baba

7.1.09
L’Atma è privo di forma ed è separato dal corpo in cui risiede. Il corpo è soggetto alla nascita ed alla morte, alla crescita ed al decadimento ma l’Atma è libero da tutto questo. L’Atma non ha desideri né impulsi né bisogni, è al di sopra ed oltre tutti gli attributi. La Creazione (Prakriti) è l’oceano, il Creatore (Purusha) è come un loto sull’acqua imperturbato, distaccato e sereno. Baba

8.1.09
Filosofia che non può esser compresa, scritture che non vengono messe in pratica: il mondo attuale ne è pieno, parlarne è una perdita di tempo. I cambiamenti effettivi vanno operati nella condotta e nel comportamento giornalieri dell’uomo perché questi fanno parte dell’esperienza di tutti. Tali cambiamenti possono esser messi in pratica facilmente ed il loro scopo può essere afferrato. In ogni piccola attività, nel dire ogni parola, bisogna discriminare ed adottare il meglio; questo è il segno dell’aspirante spirituale (Sadhaka) sincero. Baba

9.1.09
La pace (Shanti) vera si ottiene tramite il controllo dei sensi. Calmando le agitazioni mentali che arrivano come ondate, acquietando i turbini e vortici delle simpatie ed antipatie, dell’amore e dell’odio, del dolore e della gioia, della speranza e della disperazione, si ottiene e si mantiene la pace. Per avere la pace, l’amore è l’unico mezzo; il combustibile dell’amore ne alimenta la fiamma Divina. L’amore conduce all’unità di tutta l’umanità e questa unità, combinata con la conoscenza spirituale, porta la pace. Baba

10.1.09
Anche i desideri puri sono un legame ma, per quanti possano essere, non sono ostacoli. Il più puro, l’anelito per la liberazione o Moksha, deve anch’esso sparire per tempo; soltanto allora potete diventare uno con il Divino. Un livello si raggiunge quando né il bene né il male attraggono o respingono. Baba

11.1.09
L’uomo ha bisogno di un corpo sano per avere una mente sana piena di buoni pensieri. Bisogna riconoscere che lo scopo dello sport  e della musica è quello di dare salute e felicità all’uomo. Tre sono i benefici che si devono ottenere dagli sport e dai giochi: lo spirito di corpo, la comprensione reciproca e la gioia. Anche se gli uomini parlano lingue diverse e differiscono nelle abitudini e nelle culture, nel campo dello sport hanno un legame comune, uno spirito di cameratismo. L’educazione propriamente detta consiste nell’imparare a coltivare pensieri buoni e ad acquisire buone qualità come la veracità, la devozione, la disciplina e la dedizione; queste qualità sono anche quelle che si devono ottenere dallo sport e dai giochi. Esse servono ad impartire salute e gioia al corpo sottile. Baba

12.1.09
Con l’amuleto della saggezza spirituale (Jnana) intorno al braccio, l’uomo può evitare l’influenza malvagia delle stelle volgari dette attrazioni sensuali ma l’audacia, nata dalla consapevolezza di Jnana, non deve dare libertà d’azione ai sensi. Bisogna essere costantemente vigili nei confronti del mondo esteriore; meglio se uno sta sempre in contemplazione della propria Realtà Interiore. Quello è il segno del conoscitore della Verità più Alta. Baba

13.1.08
Colui che ha sottomesso la mente sarà lo stesso nella buona e nella cattiva sorte. Dolore e gioia non sono che alterazioni della mente. Soltanto quando la mente è associata con i sensi e col corpo ne è influenzata. Gli impulsi e i desideri vanno sublimati al fine di ottenere la padronanza della mente; il desiderio la eccita e la fa correre verso i sensi. Conquistare un senso solo non è sufficiente, bisogna soggiogarli tutti completamente. Baba

14.1.09
Il giorno di Sankranthi segna, nelle case dei contadini, l’arrivo delle granaglie che sono il frutto del loro lavoro. Esso è anche il vagheggiato giorno del riposo in cui possono godere della pace mentale dopo un periodo di lavoro duro. "Samyak kranthi iti Sankranthi". Sankranthi porta la pace, annuncia un cambiamento gradito e fa scaturire la gioia interiore nella gente, provoca un rinnovamento dello stile di vita e genera pensieri sacri. Pregate con tutto il cuore per il benessere dell’umanità: voi potete essere felici solamente quando il mondo è felice, tra voi e il mondo c’è una relazione intima ed inseparabile. Recitate il Nome Divino, pregate per il benessere del mondo e partecipate alle attività di servizio. Baba

15.1.09
Per una persona che non ha fede nella rettitudine, la gioia che si ricava dalla sua osservanza è incomprensibile. Dilungarsi su di essa in presenza di un individuo di questo tipo è un’impresa inutile quanto il suonare una conchiglia davanti ad uno che è sordo spaccato. Quindi, volendo insegnare la rettitudine a qualcuno, si accerti se questi ha fede, serietà e la volontà per praticarla. Si deve trattare soltanto con una persona simile. Baba

16.1.09
Il vero Dharma (rettitudine/dovere) consiste nell’essere immersi nella Beatitudine Atmica, nella Visione Interiore, nella fede inamovibile nell’identità della propria natura con l’Assoluto e nella convinzione profonda che tutto è Brahman (la Divinità). Questi quattro costituiscono il Dharma autentico. Lo scopo del Dharma è quello di portare l’individuo a svincolarsi dall’attaccamento alla natura esteriore ed all’illusione che essa causa. Esso fa sì che l’individuo porti a compimento la sua Realtà, o piuttosto cancelli ciò che fino ad ora ha creduto reale, in modo da rivelarsi nella sua identità effettiva. Baba

17.1.09
Voi potete mettere in atto molte pratiche spirituali ma non siatene orgogliosi; prima di tutto purificate il vostro cuore. Non date spazio al pessimo odore dei desideri delle cose del mondo, riempite il cuore con la fragranza delle virtù. Voi non ricavate gran beneficio dalla lettura di libri o dall’ascolto di discorsi; e a che serve recitare il Nome Divino con una mente inquinata? Oggi il mondo soffre di ogni tipo di inquinamento; anche i pensieri, le parole e le azioni dell’uomo sono inquinate. Rendete puri i vostri cuori e sviluppate in voi la fermezza (Shraddha) e la devozione (Bhakti) perché con la fede si ottiene la saggezza (Shraddhavan Labhate Jnanam). Baba

18.1.09
Nella pratica giornaliera, quando le azioni sono motivate dal principio fondamentale della Realtà dell’Atma, ognuna diventa un atto di Dharma (rettitudine/dovere). Una azione simile benedice con il frutto della pace (Shanti). Le stesse, quando sono motivate dalla convenienza e dall’interesse egoistico, diventano pseudo-Dharma che è un legame per quanto attraente possa essere. Baba

19.1.09
Bisogna capire che, proprio come il corpo può stare in salute soltanto finché il sangue è puro, la beatitudine vera si può sperimentare solamente quando la mente è piena di pensieri di Dio. La Divinità non si può scoprire con degli esperimenti; la via regale, per raggiungere questa Divinità inerente nell’uomo, è la spiritualità. Le nove forme di devozione citate nelle scritture possono non rivelare direttamente Dio ma mostrano effettivamente le strade per raggiungerLo. La più semplice è la ripetizione del Nome di Dio. Qualunque forma di adorazione, austerità o meditazione uno possa adottare, il fondamento è il Nome di Dio. Cantare il Nome del Signore è essenziale per attraversare l’oceano turbolento della vita. Baba

20.1.09
L’essenza di tutte le religioni, il messaggio di tutte le Scritture ed il destino dell’umanità è sempre lo stesso. Ma, a causa dell’egoismo, della ristrettezza mentale e dell’interesse personale, la religione viene usata come un pretesto per promuovere differenze e conflitti. Moralità, integrità. giustizia, carità, verità, tolleranza e non-violenza sono la base di tutte le religioni. Ma con il passare degli anni, l’uomo ha scordato tali verità ed ha dovuto sopportare tendenze separatistiche al posto dell’unità. Come risultato, il rispetto per i valori umani è venuto meno. E’ essenziale riconoscere l’unità Divina presente nella molteplicità dell’esistenza umana. Baba

21.1.09
Perdere la fede in Dio (Vishvasa) significa perdere il respiro vitale (Svasa) stesso. Qualunque cosa accada, bisogna continuare a fare i propri esercizi spirituali con fede incrollabile; questo è il segno della devozione vera. La devozione non consiste semplicemente nel cantare i Bhajan, nel celebrare dei rituali e ripetere il Nome Divino: voi dovete installare saldamente la Divinità nel vostro cuore, dovete stare attenti che i desideri delle cose del mondo non trovino spazio nella vostra mente. Incenerite completamente tutti i desideri nel fuoco della saggezza; anche una sola traccia di attaccamento al mondo che rimanesse in voi, si moltiplicherebbe e vi porterebbe fuori strada. Al fine di liberarvi delle azioni cattive e cattive abitudini, accertatevi di non avere in voi neppure una traccia di desiderio. Baba

22.1.09
Il provare attaccamento a persone e possessi è la causa di tutte le sofferenze; riducendo gli attaccamenti e sviluppando l’amore per Dio si può ridurre l’afflizione e sperimentare più felicità. Più si ama Dio, più beatitudine si sperimenta. Gli uomini sono immersi nell’infelicità perché si affannano dietro alle cose fisiche invece di anelare Dio; se essi trasformano il loro desiderio per gli oggetti materiali nel desiderio per il Supremo, godono di felicità immensa. Tutto ciò che è necessario è vedere il Divino in ogni cosa; questa è devozione vera, così il lavoro diventa adorazione ed ogni atto è reso sacro. Baba

23.1.09
Il bene ed il male, la felicità e l’afflizione, il merito e la colpa dipendono dalle azioni dell’uomo: com’è l’azione così è il risultato ma oggi l’uomo ignora la legge dell’azione ed opera come più gli aggrada. Indulgere in azioni malvagie è facile ma sopportarne le conseguenze è difficile. Le Upanisnad dicono: “Le mie salutazioni all’azione” (Thasmai Namah Karmane). Offrite la vostra  salutazione (Namaskar) all’azione che fate. Che cos’è la salutazione? E’ l’abbandono del senso dell’ego. Voi dovete offrire la salutazione all’azione che fate in modo che essa diventi sacra, vi procuri un buon nome e contribuisca al benessere del mondo. Chi persegue il benessere del mondo deve far sì che i suoi pensieri e le sue azioni siano in accordo con le sue nobili aspirazioni. Baba

24.1.09
L’attaccamento al mondo può esser distrutto solamente dall’attaccamento a Dio. Se volete aderire alla Verità (Satya) ed alla Rettitudine (Dharma), dovete vedere il riflesso della Gloria dell’Atma in ogni atto; allora l’attaccamento a Dio tramuterà l’attaccamento al mondo in una offerta pura. Baba

25.1.09
La mente va distolta dai desideri delle cose del mondo tramite la contemplazione costante di Dio; questo è il modo per trascendere la dualità della sofferenza e del piacere. L’uomo deve svegliarsi dal sonno dell’ignoranza e realizzare la sua Essenza Divina. Oggi gli uomini sono pieni di paura perché non hanno fiducia in se stessi; un uccello può affrontare una tempesta perché ha fiducia nelle sue ali ma l’uomo soccombe alla minima avversità perché non si fida del potere dello spirito. Le persone devono contare prima di tutto sul potere del Divino e, con fiducia nel Sé, dedicarsi alle azioni buone. Questo è lo scopo della vita. Baba

26.1.09
Se volete che la pace regni nel mondo dovete farla nascere prima in voi stessi. Dove è la pace? Essa emana dal nostro cuore; il cuore è la sorgente della pace, della verità, della rettitudine e dell’amore. Voi ignorate il cuore ed andate cercando la pace nel mondo esteriore; soltanto quando colmerete il vostro cuore d’amore ci sarà pace nel mondo. Qualunque lavoro facciate, fatelo con amore. Oggi il mondo è in confusione perché l’uomo manca di amore puro. La pace regnerà suprema in questo mondo solamente quando l’uomo svilupperà in sé l’amore puro. Baba

27.1.09
Il raggiungimento dell’Assoluto non dipende soltanto dalla padronanza della conoscenza spirituale (Brahmavidya); esso è oltre la portata del semplice studio, dell’erudizione o dell’indagine intellettuale, si può realizzare solamente tramite la pratica spirituale o adorazione (Upasana). Se uno studioso, con tutto il peso di ciò che ha appreso, si immerge anche nell’Upasana, certamente santifica la sua vita. Baba

28.1.09
La pratica spirituale va fatta con fede totale e senza concedere alcuno spazio al dubbio. Coltivate l’amore per Dio, non c’è niente di più grande. Man mano che l’amore diventa più forte, lo spirito in voi brilla di più. La crescita spirituale esige un freno ai desideri; inoltre, dovete liberarvi degli attaccamenti e delle avversioni. I tre grandi nemici dell’uomo sono: il desiderio (kama), la rabbia (kroda) e l’avidità (lobha). Il desiderio distrugge la devozione, la rabbia annienta la saggezza e l’avidità avvelena ogni azione. Questi tre vizi sono deleteri per le buone azioni (Sat Karma), per la devozione (Upasana) e per la saggezza spirituale (Jnana); l’unico modo per liberarsene è quello di bruciarli nel fuoco dell’Amore Divino (Prema Agni). Baba

29.1.09
Se guadagnate la ricchezza dell’amore puro, diventate la persona più ricca del mondo. Chi è soddisfatto è l’uomo più ricco del mondo; il più povero è chi ha molti desideri. Oggi, l’uomo è pieno di desideri dalla testa ai piedi. Finché abbiamo desideri, non possiamo mai essere contenti ed in pace. Abbandonate i desideri e vedrete voi stessi quanto amore e beatitudine otterrete: la beatitudine che sperimenterete sarà di gran lunga maggiore di tutte le felicità che avete provato prima. Tutta la beatitudine è in voi ma voi immaginate che sia fuori; fuori c’è soltanto il riflesso, la reazione e la risonanza di ciò che esiste dentro di voi. Baba

30.1.09
Neanche la più confortevole delle case, arredata con tutte le comodità che l’uomo desidera, può concedere la pace e l’appagamento; questo si può ottenere soltanto tramite l’abbandono a Dio che è il nucleo effettivo del nostro essere. Dio è la fonte dell’appagamento e lo spirito può immergersi nella gioia raggiungendoLo. Solamente Dio nutre tutti con la beatitudine (Ananda). Come si può perfino vivere se Dio non brilla nel firmamento del cuore? Baba

31.1.09
Onora la madre come Dio, onora il padre come Dio (Mathru Devo Bhava, Pithru Devo Bhava). Voi dovete comprendere che i genitori sono in verità Dio; se li fate contenti, tutto il mondo è felice. Adorare Dio senza onorare i propri genitori è privo di significato. Prima di tutti, adorate vostra madre che è colei che vi ha fatto nascere. E’ grazie alla nobiltà della madre che i figli ottengono la buona fortuna. I genitori vi hanno dato il loro sangue e la loro ricchezza e vi hanno allevato con grande amore ed attenzione senza risparmiarsi sofferenze; quindi dovete amarli ed esser loro grati. Questa è devozione vera (Bhakti), non c’è devozione più grande di questa. Baba