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06 - Giugno 2004

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GIUGNO 2004

1.6.04
Alcuni ridono del canto devozionale ('Sankirtana') e lo definiscono una mera ostentazione, raccomandando invece di praticare la meditazione silenziosa. Ma cantare i Bhajan in pubblico insieme agli altri aiuta a rimuovere l'egoismo. Per esempio, una persona può spazzare una stanza quando nessuno la guarda. Ma il compimento della stessa azione in presenza di altri richiede una certa padronanza del proprio ego. La ripetizione del Nome del Signore tiene la mente libera dalla distrazione dei pensieri. Perciò, cantate a voce alta la Gloria del Signore ('Nama Sankirtana') e caricate l'atmosfera di adorazione divina. Baba

2.6.04
Il mantra 'Gayathri' è considerato l'essenza dei Veda. Esso ha il sottile potere di rimuovere le tendenze malvagie e di impiantare abitudini virtuose. 'Gayathri' significa 'ciò che protegge quando viene recitato'. Questo mantra rappresenta la luce della Saggezza ('Jnana') e vi è stato dato come un terzo occhio, per rivelarvi la visione interiore attraverso la quale potete realizzare Brahma. Baba

3.6.04
Cantare i Bhajan con un intenso anelito per Dio aiuta a purificare l'atmosfera. Oggi l'uomo è obbligato a respirare un'aria inquinata da vibrazioni di violenza, odio, crudeltà e malvagità. Le vibrazioni della ripetizione del Nome del Signore sono in grado di ripulire l'atmosfera e renderla pura, calma e nobilitante. Baba

4.6.04
Quando il devoto sente di non essere vicino a Dio, la colpa risiede nel devoto. Pentitevi degli errori commessi e promettetevi di non commetterne mai più. Pregate il Signore di riuscire ad adempiere ai vostri doveri, a portare a termine ciò che vi prefiggete e a migliorare la vostra condotta. La devozione ('Bhakti') implica una dedicazione completa, senza neppure un minimo di ego residuo. La devozione ammorbidisce la mente e mantiene ricettivi alle emozioni più elevate ed agli impulsi purificatori. Baba

5.6.04
DesideraLo ardentemente - questo è il tuo dovere. Anela a Dio - questo è il tuo compito. Sforzati - questo è ciò che ci si aspetta da te. Se fai queste cose con sincerità e costanza Dio non può privarti troppo a lungo della ricompensa della Realizzazione. Il fiume desidera ardentemente unirsi al mare da cui ha avuto origine, lo vuole fortemente e si sforza affinché questo avvenga. Nella sua coscienza, questa conclusione è sempre presente. Esso cerca di rendersi puro e trasparente per venire ripreso indietro dalla sua fonte. Baba

6.6.04
Perché si può affermare di essere tutti uguali? Il motivo risiede nel fatto che tutti hanno la stessa Coscienza ('Chaithanya). Quando il sole sorge, non tutti i fiori di loto del lago fioriscono. Solo i boccioli maturi aprono i loro petali, mentre gli altri attendono il loro momento. Con gli esseri umani succede la stessa cosa. Le differenze riguardano i vari gradi d'immaturità, sebbene un giorno tutti i frutti siano destinati a diventare maturi e a cadere. Tutti gli esseri, prima o poi, raggiungeranno la meta, per quanto lento possa essere il loro cammino, o tortuosa la loro strada. Baba

7.6.04
Per promuovere l'armonia, la prima regola da seguire è il controllo della lingua. Non date espressione immediata ai vostri pensieri. Selezionateli, ponderateli e poi esprimeteli a parole. Parlate a bassa voce, con dolcezza e senza malizia nel cuore. Parlate come se steste rivolgendovi a Sai, che risiede in tutti. Baba

8.6.04
Tre sono le linee lungo le quali dovete dirigere i vostri sforzi: 1) gli esercizi spirituali e la disciplina; 2) la coltivazione del distacco; 3) lo sviluppo della fiducia nel vostro Sé. Senza queste tre, la vita sarà un viaggio noioso e sprecato. Lasciate andare, rinunciate - questa è la virtù di cui avete bisogno per progredire spiritualmente. Non è il valore della cosa a cui si rinuncia che conta, ma la nobiltà del sentimento che si cela dietro questo atto. Baba

9.6.04
Non riversate nelle orecchie altrui le storie delle vostre disgrazie e delle vostre preoccupazioni. Fate che sul vostro volto ci sia sempre un sorriso, e che chiunque vi veda si senta pervaso dall'allegria. Non dovete solo amare gli altri, dovete anche essere talmente buoni da far sì che gli altri amino voi. Un uomo viene giudicato dalla natura delle sue azioni: se sono buone viene considerato buono, se sono cattive viene considerato malvagio. Baba

10.6.04
L'uomo d'oggi esprime una gratitudine persino inferiore a quella dimostrata dagli animali e dagli uccelli. È ingrato verso i genitori, gli insegnanti, la società, ed anche verso Dio. Fa un grande sfoggio della sua aderenza alla verità, alla rettitudine, alla pace ed alla non violenza, ma non mette in pratica nessuno di questi valori. Questo accade a causa del suo intenso egoismo e della sua preoccupazione per i suoi affari ed interessi. L'uomo riuscirà a rivolgere la mente verso Dio solo quando si spoglierà del proprio egoismo. Baba

11.6.04
Per poter raggiungere Dio, la scintilla dell'Amore in voi dev'essere tenuta in gran conto e nutrita; allora tutte le vostre azioni saranno Divine e la reazione che vi tornerà dal mondo esterno sarà addolcita dall'Amore (Prema). Se amate Dio in tutti gli esseri, tutti gli esseri risponderanno con Amore. Amate Dio anche se le tribolazioni fanno parte del vostro destino. Amatelo anche se venite rifiutati e trattati male, perché è solo nel crogiolo del travaglio che il metallo viene purificato e ripulito dalle macchie. Baba

12.6.04
Il corpo umano è come un carro al cui interno è installato l'Atma e che viene tirato dalle emozioni, dagli impulsi, dalle passioni e dagli stimoli, lungo la strada del desiderio. Il successo ed il fallimento, la gioia e l'afflizione, il guadagno e la perdita sono i ballerini che accompagnano la processione della vita. Molti prestano attenzione al carro, al suo peso, alle sue decorazioni ed al modo in cui esso procede. Molti altri sono interessati alla danza delle dualità ed al duetto del dolore e del piacere, che fa parte della processione. Pochi prestano attenzione all'Anima Interiore, che è la vera e propria base dell'esistenza. Baba

13.6.04
L'uomo perde il suo stato di essere umano perché compie azioni di cui persino le bestie si vergognerebbero. Egli non desidera che la sua latente Divinità gli si riveli e diventi manifesta. Comunque, questo non è un fallimento così disastroso quanto il ricadere nella natura animale da cui si è evoluto. Sarebbe già sufficiente che egli mantenesse almeno i suoi attributi e le sue attitudini di essere umano. Baba

14.6.04
Vivete senza odiare gli altri e senza condannarli, o cercare in essi dei difetti. Vyaasa, che compose diciotto voluminosi Purana [Testi Sacri molto popolari in India; N.d.T.], li riassunse tutti in una singola riga di un piccolo distico: 'L'unico atto meritorio consiste nel fare del bene agli altri. Far del male è il peccato più iniquo. 'Se non riuscite a fare del bene, desistete almeno dal far del male. Non cercate di individuare delle differenze. Cercate invece di scoprire l'unità. Baba

15.6.04
Se gli uomini conoscessero il sentiero che conduce alla gioia permanente ed alla pace, non vagherebbero in stato di confusione per i vicoli dei piaceri sensuali. Proprio come la gioia che si sperimenta in sogno svanisce al risveglio, le gioie provate nello stato di veglia scompaiono quando la Saggezza ('jnana') si risveglia dentro di noi. Le Upanishad esortano: "Svegliatevi! Elevatevi! Risvegliatevi!" Il tempo è una successione di momenti fugaci. Il momento presente è l'unico disponibile, fatene pertanto l'uso migliore possibile. Quando morite, dovete morite da uomini che hanno realizzato la Divinità. Questa è la conclusione appropriata di tutti gli anni trascorsi in forma umana. Baba

16.6.04
Il Dharma purifica la mente e vi conduce a Dio. Esso vi fa sviluppare il gusto per il Nome e la Forma di Dio. E se amate il Nome e la Forma di Dio, vi verrà naturale rispettarne il comando ed obbedire ad esso. Abbiate il Nome sulla lingua e la Forma nello sguardo, ed il demone dei desideri senza fine volerà via dalla vostra mente, lasciando dentro di voi gioia e soddisfazione. Questo tipo di contemplazione costante del Dio che risiede in voi promuoverà la comparsa dell'Amore verso tutti gli esseri. Allora vedrete il bene negli altri e desidererete ardentemente far loro del bene. Baba

17.6.04
Chi rinnega Dio sta rinnegando se stesso. Tutti hanno l'Amore nel proprio cuore, in una forma o in un'altra, sia che si tratti di Amore per i bambini o per i poveri, o dell'Amore che si esprime nel lavorare per il benessere altrui. Quell'Amore è Dio, è la scintilla del Divino dentro di loro. Essi hanno dentro la Beatitudine ('Ananda'), per quanto piccola o temporanea, e quella scintilla è Dio. Essi possiedono la pace, il distacco e la compassione. Tutte queste qualità sono i riflessi del Divino nello specchio delle loro menti. Baba

18.6.04
Ogni volta che dormite, dove siete? 'Chi' siete? I vostri sensi non sono attivi e la vostra intelligenza è quiescente. La nostra mente crea un suo proprio mondo e, dopo aver giocato in esso per un po', scivola nell'inattività dello stato di sonno profondo. Questo stato, fra quelli che vi è concesso di raggiungere in questo viaggio, è quello più vicino al Samadhi. Vivete nella Coscienza dello Spirito ('Atmatathwam'); questo vi garantirà la pace ('Shanti'). Con il veleno dell'attaccamento ('Raaga') e dell'odio ('Dwesha') dentro di voi, come vi si può definire sani? Se sperimentate la Coscienza dello Spirito diventate uno con lo stesso Bhagavan (Dio). Baba

19.6.04
La ripetizione del Nome di Dio ('Namasmarana') è il processo mediante il quale un'attitudine di dedicazione può venire coltivata e confermata. Quando venite confrontati con una calamità, dovete attaccarvi a questa pratica spirituale ('Sadhana') con fermezza ancora maggiore, invece di perdere la fede in essa e di lasciarvi andare. Non si deve smettere di prendere la medicina nel momento di maggiore necessità. Purtroppo, alla prima delusione perdete il coraggio e la fiducia ed abbandonate il Nome di Dio. Baba

20.6.04
La liberazione non è altro che il diventare consapevoli della Verità, lo staccarsi delle scaglie dell'illusione dagli occhi. Non è un privilegio di alcune anime elette, né il monopolio di un circolo chiuso di esperti aspiranti spirituali. Come un fiume, che perde la propria forma, il proprio nome ed il proprio gusto nel mare, la liberazione dissolve il nome e la forma, le tendenze e le attitudini. Allora non siete più un individuo particolare e separato.  Baba

21.6.04
La devozione ('Bhakti') viene definita come un mezzo per scoprire la Realtà Divina in ogni essere. Nelle Scritture quattro sono i passi prescritti per aver successo in questo sforzo: la discriminazione fra il permanente e l'effimero; ritiro dal processo di approvvigionamento dei sensi; controllo positivo dei sentimenti, dei pensieri e dei perseguimenti; desiderio ardente ed incessante per la liberazione da tutti i legami. La devozione è quella fortissima spinta di cui questi quattro passi sono la manifestazione. Essa indirizza l'uomo ad avere sempre Dio in mente ed a coltivare l'Amore per Dio dentro di sé. Baba

22.6.04
Tutti gli uomini sono fatti della stessa Essenza Divina. Il servizio all'uomo aiuterà la vostra Divinità a fiorire, perché rallegrerà i vostri cuori e vi farà sentire che la vostra vita è stata utile. Il servizio all'uomo è servizio a Dio, perché Egli è in ogni uomo, anzi, in ogni essere vivente, in ogni pietra e persino in ogni ceppo d'albero. Dedicate i vostri talenti a Dio. Fate che ogni vostra azione sia un fiore, libera dai vermi striscianti dell'egoismo e dell'invidia e piena del profumo dell'amore e del sacrificio. Baba

23.6.04
La devozione nutre le più alte virtù. Essa è il tesoro più prezioso, il sentiero più vero, l'unica strada che conduce a Dio. L'uomo deve vivere immerso nella devozione (Bhakti) e per la devozione. La devozione è Amore della varietà più pura e più nobile. Un simile Amore è il respiro che sostiene la vita, il respiro che sostiene le anime nel loro sforzo di unirsi alla Super-Anima. Gli anni di vita trascorsi senza la luce dell'Amore sono anni sprecati. Baba

24.6.04
Quali che siano le cose che facciamo con questo corpo, esse conducono tutte alla rinascita. Tutte le azioni, sia buone che cattive, possono essere paragonate a dei semi. Per evitare di seminarli, tutte le azioni devono essere compiute senza alcun desiderio ed esclusivamente per far piacere a Dio. Quando pulite la vostra stanza, dovete pensare di farlo per ripulire il vostro cuore, che è l'altare del Signore. Quando aiutate gli altri, così come quando arrecate loro danno, sappiate che in entrambi i casi sono cose che state facendo a voi stessi. Allora non vorrete mai più far del male a nessuno. Baba

25.6.04
È naturale che l'uomo desideri raggiungere la Presenza dell'Onnipotente per vederLo e rimanere per sempre con Lui, perché nel profondo nell'animo umano c'è un ardente desiderio di tornare al posto da cui siamo venuti, per riottenere la gioia che abbiamo perso, la gloria che ciascuno di noi ha mancato. L'uomo è esso stesso Divino, per cui si tratta del richiamo del profondo che chiama il profondo, della parte che anela all'intero. Baba

26.6.04
Molti aspiranti spirituali sono vittime di un equivoco. Se chiedete loro perché compiono varie forme di pratiche spirituali ('sadhana'), vi risponderanno che lo fanno per unirsi a Dio. Non dovete pensare che siete degli esseri umani e che dovete raggiungere lo stato della Divinità. Sappiate che siete discesi da Dio, in forma di esseri umani, e che tornerete alla vostra Fonte. Non dovete credere che Dio sia qualcosa di separato e distinto da voi. Dio è dentro di voi. Baba

27.6.04
Il primo passo verso la conoscenza diretta di Dio è la pratica spirituale. Il primo passo della pratica spirituale è il servizio al Guru, svolto in stato di fede e resa totali. Allo stesso tempo, la responsabilità del Guru consiste nell'istruire il discepolo, in modo facile e continuo, sulla natura di Dio. Quando il discepolo avrà afferrato l'insegnamento, egli sarà in possesso di una conoscenza 'indiretta', che diventerà 'diretta' se questi si impegnerà in una costante ricapitolazione ed una continua riflessione. Baba

28.6.04
Il devoto considera sia le persone buone che quelle cattive come attori della Rappresentazione Divina. Quando si insulta qualcuno, o gli si fa del male, in realtà lo si sta facendo al Dio che si adora. Non si può mietere un raccolto di Grazia e Beatitudine Atmica se si semina ardore spirituale in un cuore invaso dalle erbacce dell'avidità e dell'odio. La basilare prescrizione morale per i devoti che aspirano ad essere cari all'Avatar (Incarnazione Divina) è: 'adorate Dio e offriteGli il vostro Amore in ogni essere umano'. Baba

29.6.04
Come uno studente, che lascia la scuola una volta che ha preso il diploma, gli esseri umani ottengono la liberazione nel momento in cui realizzano la Verità. Allora possono lasciarsi dietro la scuola e tutti gli studi che essa implica. Ma il diploma si deve guadagnare. Perché siete riluttanti a compiere lo sforzo necessario? Preferite correre dietro un insegnante od un altro, sperando di trarre profitto dalla sua vittoria. Se è stato lui ad ottenerla, quale valore potrà mai avere per voi? Baba

30.6.04
Dovete vedere Dio in chiunque incontriate e in tutte le cose che toccate. La Sua maestà è immanente in tutto, sia in ciò che è senziente che in ciò che non lo è. Tutta la Creazione è espressione della Sua maestà. Le mani di Dio sono in tutti i lavori manuali, i Suoi piedi sono a tutte le altezze, i Suoi occhi sono al di là di tutti gli orizzonti, tutte le forme hanno il Suo volto. Baba