02 - Febbraio 2003

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FEBBRAIO 2003

1.2.03
"Adorate l'uomo: l'adorazione raggiunge ME. Rifiutate l'uomo: state rifiutando ME. Quale vantaggio può recarvi aiutare il Signore se soffocate l'uomo, che è la Sua controparte? L'Amore per Dio dev'essere manifestato come Amore per l'uomo e l'Amore deve esprimersi come Servizio. Solo attraverso l'Amore - l'Amore acquisito tramite la Sadhana (disciplina spirituale), e condiviso con tutti come Sadhana – può essere acquisita la Pace, sia dall'individuo che dalla nazione. La Mia vita è il Mio messaggio e il Mio messaggio è l'Amore. Questo spiega perché vi siete radunati qui a centinaia di migliaia." Baba

2.2.03
I saggi indiani sapevano che l'uomo è fondamentalmente Divino. Essi cercarono di rendere l'uomo consapevole della sua Realtà interiore e di far sì che quella scintilla di Divinità si espandesse, fino a diventare una Luce in grado di illuminare l'individuo e la Società nello splendore dell'Amore. L'uomo non deve credere che la felicità consista nell'avere una casa piena di bambini, fornita di ogni comodità, allo scopo di vivere in modo confortevole. La pace non può venire realizzata mediante la ricchezza, il potere o la posizione. La pace , infatti, è il risultato delle nostre azioni e dei nostri pensieri. Baba

3.2.03
L'Atma è l'oceano e la Natura (Prakriti) è solo un'onda di questo vasto oceano, che non ha età né confini. Il Jiva (anima individuale) è solo una goccia di quell'onda. Non potete rinunciare all'onda o al mare, potete solo unire il Nome e la Forma della goccia [all'onda e al mare stesso]. Una volta che entrate nelle profondità del mare, esso è completamente calmo e in pace, perché le agitazioni, il rumore e la confusione sono solo negli strati esterni; nei recessi più profondi del cuore c'è una riserva di pace (Shanti) in cui dovete prendere rifugio. Baba

4.2.03
La musica è un veicolo di pace, popolare a livello universale; uomini, donne e bambini di ogni Paese sono soggetti alla sua sottile influenza. Persino gli animali e le piante sono sensibili alla musica. Il Signore ha detto: "Io Mi stabilisco là, dove i Miei devoti cantano" (‘Madbhakthah yathra gaayanthe thathra thishtaami naradah’). Baba

5.2.03
La pace (shanti) viene confusa con la comodità (sukha): si crede che la comodità sia sinonimo di pace. Nessuno dei ricchi o di coloro che hanno una buona posizione, che vivono in prosperità o che detengono il potere, possiede la pace. Potete investigare e scoprire la verità di questa affermazione. La pace non si trova in un libretto di deposito o in una casa con molte stanze, o in un magazzino, o in una cassaforte. Tutto il vostro modo di pensare è a soqquadro, è assurdo, come mettere il carro davanti ai buoi. Il [mondo] fisico è subordinato a quello spirituale. La mente è il cavallo, ma viene trattata con negligenza e non viene strigliata per il viaggio. Baba

6.2.03
Se non siete in pace con voi stessi non potete essere in pace con gli altri. Non è forse la pace il dono più grande, il possedimento più prezioso? La mera rimozione dell'odio dal cuore non garantisce la pace ('Ananda'); dovete coltivare anche l'Amore. La pace ('Shanti') è un attributo divino, che possono ottenere solo coloro che, con pazienza, perseveranza e tolleranza, seguono il retto sentiero della spiritualità. Quando l'uomo pensa bene, parla bene e si comporta bene, il risultato sarà la pace ('Shanti')." Baba

7.2.03
L'uomo è passato per molte vite animali prima di venire sulla terra in forma umana. Tendenze di natura animale, quali la crudeltà, la rabbia, l'avidità e l'odio, persistono ancora in lui. L'uomo è molti animali in uno; ha lo sciacallo, il bufalo, la tigre, l'elefante dentro di sé. Deve eliminare questi tratti dalla sua struttura mentale. Quando indulge in controversie inutili su questioni al di là della  sua comprensione, si comporta come una pecora; se salta da un ideale  ad un altro, da un progetto ad un altro, senza lasciarsi coinvolgere pienamente da nessuno di essi, rivela la natura della scimmia. Baba

8.2.03
I sei demoni, la lussuria (kama), l'ira (krodha), l'avidità (Lobha), l'attaccamento (Moha), la superbia (Mada) e l'odio (Matsara) vi danno la caccia e vi fanno deviare sul sentiero sbagliato, rendendovi servili, stupidi e tristi. Lottate risolutamente contro di essi. Questa che dovete combattere è una guerra a vita. Non è una guerra di sette anni, o di trent'anni; può durare cent'anni, se vivrete cent'anni. È una lotta senza tregua. Si tratta di una guerra civile, in cui solo la vigilanza può portare dei frutti. Baba

9.2.03
Le fiamme della rabbia, della superbia, dell'odio e dell'invidia sono più devastanti degli altri fuochi: esse sorgono nella mente furtivamente e a scatti, e richiedono continuamente di avere più nutrimento. Come liberarsi di queste fiamme terrificanti? Bene, il Sanathana Dharma (l'Eterno Ordine Cosmico) ha alcuni estintori testati dall'esperienza e garantiti dai Saggi. Essi sono la Verità (Sathya), la Retta Condotta (Dharma), la Pace (Shanti) e l'Amore (Prema). Saturate di essi il vostro cuore e renderete voi stessi a prova d'incendio. L'odio genera la paura; l'odio è un semenzaio di ansietà, scandalo e falsità; solo l'Amore può alleviare l'ansietà ed alleviare la paura." Baba

10.2.03
Ci sono alcuni che condannano le sei passioni come nemiche e vi consigliano di espellerle integralmente. Io invece vi consiglierò di tenerle, ma come docili serve. Odiate coloro che offendono il Nome del Signore. L'attaccamento può venire usato per fissare il vostro cuore sul Signore. Il desiderio, o kama, non è un vizio, in quanto ad esso è stato conferito lo stato di 'Purusharta', 'la meta'. Sviluppate il desiderio non per il materiale e transitorio, ma per l'immortale ed indistruttibile. Baba

11.2.03
Devo mettervi in guardia contro due malattie infettive che al momento dilagano nel Paese: l'egoismo e l'abitudine di ingiuriare gli altri. Investigate, esaminate e realizzerete che il modo migliore di servire il Sé è quello di servire gli altri. Realizzerete che ci sono dei modi molto più utili di trascorrere il tempo, quel poco tempo in cui siete in questa vita, dell'ingiuriare o lodare gli altri, o dell'occuparvi dei difetti o dei meriti altrui. Prendetevi cura più seriamente dei vostri difetti e nutrite con maggiore attenzione le vostre qualità. Baba

12.2.03
Sopra ogni cosa, in questo momento è urgente che tutti compiano un'indagine sul vero, sul puro e sul permanente, in quanto ci si inganna sui valori. Persino i governanti appoggiano la falsa ipotesi secondo la quale la felicità può essere acquisita tramite la ricchezza, la salute, le proprietà, i bei vestiti o la coltivazione di capacità nel campo dell'artigianato e della manifattura! Il mondo è pieno di gente che soffre di pazzia, ma che si trova fuori dai manicomi. All'improvviso, quando i l'odio avvolge un Paese, persino la gente comune, sana di mente, impazzisce, e si comporta in modo selvaggio. Baba

13.2.03
"La gente è così occupata negli affari del mondo che non vuole pensare da sé, in quanto questa è l'epoca del cibo in scatola, e si vogliono risultati veloci. Oggi siamo testimoni della commercializzazione dell'antica scienza dello yoga. Per ottenere esperienze mistiche vengono usate persino le droghe; questa è una cosa che potrebbe essere definita 'meditazione istantanea', equiparabile al 'caffé istantaneo'. Ciò che i Rishi (Saggi, Veggenti; N.d.T.) del passato acquisivano a costo di un'autodisciplina e di penitenze della durata di una vita, oggi viene ritenuto ridondante, e l'umanità reputa che chiunque possa passare agli alti regni dello spirito spingendo un bottone o consumando una droga." Baba

14.2.03
"Per quanto riguarda il motivo per il quale tutto questo è successo, le cause sono molte e complesse. È ancora più difficile prevedere dove tutto questo porterà il mondo. Ma non c'è dubbio che la legge di causa ed effetto (Karma Thatwa) opera con la stessa ubiquità della legge di gravità: niente le sfugge. È così che gira in eterno la ruota di causa ed effetto. I risultati di oggi sono i frutti delle cause di domani; l'azione genera l'azione e così via, all'infinito. Solo il Signore Stesso può cambiare questo stato di cose. È effettivamente impossibile analizzare le varie cause del passato che stanno producendo come risultato gli avvenimenti di oggi, e per lo stesso motivo è impossibile predire gli avvenimenti di domani." Comunque, possiamo vedere che oggi la tendenza fondamentale dell'uomo è una ricerca volta ad ottenere la gioia e la pace. Baba

15.2.03
"La molteplicità della conoscenza ha soffocato lo sforzo indagatore dell'intelletto, e questo ostacola la conquista dei nemici interiori dell'uomo. Si tratta di un orgoglio pericoloso, perché si accattiva il più utile servitore dell'uomo, l'intelletto, che invece di venire usato come strumento nella mano dell'uomo, ne è diventato il padrone." "Una malattia insidiosa dilaga oggi fra la maggior parte della gente: la sfiducia. Essa incendia i minuscoli germogli di fede e riduce la vita in cenere." "Stoltezza, egoismo ed una vera e propria ignoranza sono all'origine della sofferenza dell'uomo oggi. L'occhio, l'orecchio e la lingua conducono l'uomo all'ansietà e alla malizia, invece di renderlo messaggero di pace e di armonia. L'intelletto è la causa prima della superbia e dell'invidia." Baba

16.2.03
Il peggiore nemico dell'uomo è l'ego. Molti sono riusciti a superare le sei debolezze: rabbia, superbia, lussuria, avidità, odio ed attaccamento, ma raro è l'eroe che ha demolito il proprio ego. La compagna dell'ego è la gelosia, che cerca continuamente di dominare la mente. Gli studiosi, i saggi, gli insegnanti e persino gli aspiranti spirituali sinceri sono vittime dell'ego, più degli uomini comuni: è il loro ego che fa loro dichiarare di essere i più vicini a Dio e i più illuminati. L'ego porta ondate continue di esigenze e desideri. Quando l'egoismo prende piede nell'uomo, l'invidia segue a ruota. L'ombra che perseguita l'ego è la sofferenza. Baba

17.2.03
Tutte le nostre idee ed illazioni sono solo i prodotti del periodo fra la nascita e la morte. Se, da bambina, la donna che avete sposato è stata gravemente malata, voi non ve ne siete preoccupati, perché a quel tempo non era ancora 'vostra'. Siamo noi stessi a far crescere questi attaccamenti. Questa attitudine del 'mio' e del 'tuo' assume un'importanza colossale nelle nostre vite. L'egoismo è un cespuglio pieno di spine. che quando viene piantato e nutrito ci fa soffrire. Esso rende nemici persino gli amici più cari, e non permette che gli uomini lavorino insieme. La sofferenza segue l'ego come un'ombra. Baba

18.2.03
Solo quando non c'è ego, o perlomeno quando ce n'è meno, la pace, la felicità, la cooperazione e l'amore fioriscono. L'uomo non può sostenere di essere un uomo fino a quando questo ego, che lo spinge a distruggere gli altri, viene sottomesso dalla disciplina (sadhana) del servizio (seva). Saturare il servizio d'amore equivale ad offrire il proprio lavoro a Dio; esso viene poi santificato nella puja. Questo lo rende libero dall'ego. Solo riducendo le proprie esigenze e sconfiggendo la gelosia e l'invidia l'uomo può ridurre il suo ego, dato che sconfiggerlo è pressoché impossibile. Baba

19.2.03
L'uomo è nato con quattro sfaccettature del suo egoismo, che deve controllare ed addomesticare per vincere la propria battaglia, il cui esito determinerà la qualità della sua esistenza terrena. Queste sono: le vanità di gruppo, la ricchezza, l'ego della gioventù e quello della conoscenza. Esse stanno portando il mondo verso una situazione densa di pericoli. La società si è disgregata sui principi della religione, della politica, della cultura e dell'economia. Baba

20.2.03
A seguito dell'aumento della popolazione sulla terra, anche i conflitti si stanno moltiplicando, a causa della vanità. La capacità distruttiva dell'uomo sta aumentando proporzionalmente alla sua produttività creativa. L'umanità oggi può produrre una grande varietà di merci ed oggetti mondani in gigantesche quantità , e può anche distruggere tutto in un baleno con una bomba all'idrogeno. Anche l'invidia e l'avidità scaturiscono dall'ego, e devono essere osservate e controllate attentamente. Come la coda di un girino, l'ego si staccherà quando crescerete in saggezza. L'ego deve staccarsi; se viene tagliato, il povero girino morirà. Perciò, non preoccupatevi dell'ego; sviluppate la saggezza. La gelosia e la rabbia sono i gemelli nati dall'egoismo. Baba

21.2.03
Criticare gli altri, trovare in essi delle colpe: tutto questo ha origine dall'egoismo. Non giudicate gli altri inferiori perché non partecipano ai Bhajan. Potete sbagliarvi di grosso nel valutare lo sviluppo spirituale di una persona, se vi basate esclusivamente sul suo comportamento esteriore. La purezza interiore non può trovare espressione nell'ostentazione pomposa. Baba

22.2.03
Eseguite i vostri legittimi compiti, compite il vostro dovere, ma non permettete all'attaccamento di crescere. Discriminate, prima di sviluppare attaccamento. Se avete attaccamento per il vostro coniuge o i vostri figli, per terreni, palazzi, conti correnti o rendiconti, e questi spariscono, ne soffrirete. Sviluppate l'attaccamento per l'Universale, ed anche voi crescerete in amore e splendore. Coltivate l'amore e non l'illusione. Amate il coniuge ed i figli ed onorate i vostri doveri nei loro confronti come marito, moglie, padre o madre, ma restate sempre aggrappati ai veri valori. Non perdete il senso delle proporzioni. Baba

23.2.03
Si deve osservare che, dalla nascita alla morte, l'uomo è schiavo delle sue passioni e delle sue indecisioni. Egli deve esaminarle, e far affidamento sempre di più sulle cose che lo conducono alla gioia soggettiva, piuttosto che ai piaceri oggettivi. L'uomo non deve credere che la felicità consista nell'avere una casa piena di bambini, corredata di tutti gli oggetti necessari per vivere comodamente. Né la pace può venire realizzata attraverso la ricchezza, il potere o la posizione. La gioia soggettiva si può acquisire con l'armonia in casa e la mutua cooperazione fra i membri della famiglia e della comunità. Baba

24.2.03
L'ego porta alla vostra attenzione un gran numero di esigenze e desideri, e vi istiga a tentare di soddisfarli. È un cerchio senza fine. Quindi, cercate di ridurre le vostre esigenze ed espandete il raggio d'azione del vostro amore, al fine di liberarvi dalle spire del vostro ego. Vivere implica molti confronti, compagnie, separazioni, conflitti e abbandoni. Dobbiamo rinunciare sia ai contatti che ci ripugnano che a quelli piacevoli ('viyoga' e 'samyoga'). Attaccatevi a Dio, e l'illusione del mondo cadrà automaticamente. Baba

25.2.03
Nell'intimo della coscienza dell'uomo c'è un ladro in agguato, che progetta continuamente di rubargli le Perle della Saggezza. Esso è il desiderio ('kama'). Se l'uomo riesce a soddisfare il desiderio, si fa avanti il complice di questo, l'avidità ('lobha'), e ci incoraggia a desiderare qualcos'altro. Se non riusciamo ad acquisire ciò che desideriamo, ecco venire fuori un altro complice, la rabbia ('krodha'), che ci incita ad odiare e ad incolpare coloro che sospettiamo essere la causa del nostro fallimento. Un attacco di rabbia ci rende esausti dopo tre mesi di buona salute. L'uomo deve conquistare la rabbia tramite la forza d'animo e l'odio mediante l'amore. Non nutrite la rabbia con la rivalsa e non nutrite l'odio con l'ira. Baba

26.2.03
È possibile per l'uomo superare le pericolose pestilenze della gelosia e dell'odio? Sì, è possibile, se fate funzionare all'unisono tutti gli organi di senso. Quando la mente concepisce un pensiero, tutti gli organi si coordinano per eseguirlo; se i sensi non seguissero i pensieri, la vita diventerebbe insopportabile. Quando c'è la tolleranza, tutti gli organi sono armoniosamente coordinati e lavorano all'unisono. Baba

27.2.03
Usando la vostra intelligenza, potete estrarre le gemme preziose seppellite profondamente nel vostro cuore. Il primissimo ostacolo che incontrerete in questo vostro sforzo sarà il vostro ego, seguito dai desideri, che sono le pietre che vanno dissotterrate. Dopo di ciò' arriverete ad un letto di sabbia, cioè ai buoni pensieri, alle buone parole ed alle buone azioni. In genere è l'ego a provocare la caduta dell'uomo. Baba

28.2.03
Voi ignorate a divinità che è il centro del vostro essere: ma, allo stesso tempo, la cercate negli altri. Questa è la tragedia. Insultate voi stessi, sentendovi impotenti, deboli ed inferiori; la viltà e la condanna di se stessi non diventano una scintilla della fiamma Divina. Nel preciso momento in cui l'ego viene soppresso, si verificano due conseguenze: la libertà dal dolore e la libertà dalla gioia. Per acquisire questo grande coronamento, dovete fare un passo dopo l'altro. La buone azioni, come l'adorazione (puja), la ripetizione del Nome (japa), la meditazione (dhyana), l'osservanza dei voti, etc., sono alcuni passi; anche i buoni pensieri, come pregare per una maggiore discriminazione e per avere maggiori possibilità di aiutare gli altri, aiutano. Lentamente, stabilmente, ripulite la vostra mente, rendete acuto l'intelletto, purificate i sensi ed ottenete la Grazia. Baba