05 - Maggio 2003

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MAGGIO 2003

1.5.03
Se è il perseguimento della Verità ad avere la supremazia, allora il sentiero sarà diritto e stretto, quello della rettitudine, nel quale la parola, il pensiero e l'azione sono un tutt'uno. Se predomina l'attrazione per il mondo, il sentiero condurrà ad un'attività incessante, volta ad ammassare ricchezze, potere e notorietà. Se l'avidità prevale, il sentiero condurrà in basso, verso la distruzione, verso una vita di vergogna e perversione. Baba

2.5.03
La gioia non è altro che un intervallo fra due momenti di dolore, mentre il dolore è un intervallo fra due momenti di gioia. Non contate le vostre lacrime di dolore e non adagiatevi nella vostra sofferenza. Lasciate invece che esse passino attraverso la mente, come degli uccelli che attraversano il cielo, senza lasciare alcuna traccia dietro di sé. Non dovete scoraggiarvi se vi sentite delusi; forse i vostri stessi desideri erano sbagliati e la loro realizzazione avrebbe creato una situazione ancora peggiore. Ricordatevi che tutto succede per volontà del Signore, ed Egli sa che cosa è meglio per voi. Baba

3.5.03
Un proverbio collaudato dal tempo dice: "La felicità vera e duratura non può essere raggiunta mediante i piaceri fisici". Una felicità stabile, che non diminuisce mai, neppure nei periodi di avversità, proviene solo dalla disciplina della mente e dalla fede nel Signore. L'uomo deve usare la capacità di discriminazione che gli è stata data, sia per sforzarsi di combattere le forze del male che sono dentro di lui, che per nutrire gli elementi Divini presenti in se stesso, attraverso l'ascolto della propria coscienza. L'uomo deve usare la propria libertà per discriminare fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, fra il bene ed il male. Baba

4.5.03
La pace e la felicità non potranno prevalere nell'individuo e nella società se non quando l'uomo svilupperà la fede nell'unità dell'umanità, nonostante le apparenti differenze. L'uomo deve rinunciare a tutti i pensieri di differenza ed imparare a trarre gioia dalla Visione dell'Uno, sia nelle cose più piccole che in quelle più colossali della Creazione di Dio. Siate felici e rendete gli altri felici. La felicità è la natura dell'Atma. Baba

5.5.03
L'Atma non viene influenzato da alcun soggetto od oggetto. Persino quando i sensi, la mente e l'intelligenza sono inattivi, l'Atma non viene influenzato, perché essi non hanno niente a che fare con l'Atma, che è Ciò che voi siete realmente. Il segreto della Saggezza (Jnana) è la conoscenza dell'Atma, che non subisce alcuna influenza e non viene attaccato da niente. L'uomo è fondamentalmente felice e sano. La sua propria natura è la gioia. Ecco perché, quando egli è sano e felice, nessuno se ne stupisce o se ne preoccupa: la sofferenza ed il dolore non fanno parte del suo normale stato d'essere. Essi sono il risultato dell'illusione, che ne ha sopraffatto la natura. La gente si preoccupa e si angustia nel tentativo di scoprire da dove sia mai provenuta questa illusione. Baba

6.5.03
Le madri sono massimamente nobili e virtuose. La loro nobiltà non può venire descritta a parole. Da un punto di vista mondano, dovete rispettare vostro padre, vostra madre, il vostro precettore ed il vostro coniuge. Non importa se non riuscite a procurarvi una ricchezza materiale, ma dovete riuscire ad ottenere la ricchezza della grazia di vostra madre. La Bhagavad Gita dice che una donna ha sette qualità, mentre l'uomo ne ha soltanto tre. Fu Jijabai a rendere grande Shivaji. E fu Putlibai a fare di Gandhi un Mahatma. La parola, 'Amma' (madre) inizia con la prima lettera dell'alfabeto. Baba

7.5.03
Proprio come un bambino non può vivere senza sua madre, un fiume deve cercare l'oceano della sua fonte. E come un pesce non può vivere fuori dall'acqua, anche l'uomo, che ha avuto origine da Dio, non può provare la vera felicità fino a quando non ritorna a Dio. Baba

8.5.03
La vita è un mosaico di piacere e dolore; la sofferenza è un intervallo fra due momenti di gioia. La pace è un interludio fra due guerre. "Non c'è rosa senza spina", dice il proverbio. Chi coglie le rose diligentemente eviterà di farsi pungere nel prendere i fiori. Allo stesso modo, tutte le api hanno un pungiglione, e si deve riuscire ad estrarre il miele senza farsi attaccare. Anche quando i guai ed i travagli vi perseguitano, voi non dovete permettere loro di farvi deviare dal sentiero del dovere e della dedicazione. Oggi il mondo è afflitto dall'ansietà, dalla paura, dalla depressione, dall'odio, dall'avidità e dal sospetto. Il solo modo per rimettere a posto il mondo è che l'uomo realizzi il proprio nobile destino. Ogni uomo desidera raggiungere due obiettivi: ottenere la gioia e sfuggire alla sofferenza. Baba

9.5.03
L'idea che una grande villa arredata lussuosamente, o dei cospicui guadagni, siano lo scopo dell'istruzione, dev'essere abbandonata. Questa idea, infatti, nutre il male. L'ideale dev'essere quello di avere delle mani votate al duro lavoro, delle teste dedicate al servizio e dei cuori pieni di compassione. Tutti sono ansiosi di essere felici; è a questo scopo che tutti vogliono lavorare di meno e guadagnare di più, dando poco e prendendo molto. Ma nessuno sperimenta l'altro metodo, che è quello di volere di meno e dare di più. Ogni desiderio è una catena che impaccia i movimenti, è un'ulteriore palla al piede. Baba

10.5.03
L'uomo, nella sua ignoranza, trova soddisfazione nel separarsi dal resto, alla ricerca della propria felicità, dimenticando che egli non può essere felice se tutti non sono felici. Egli, in preda all'illusione, coltiva la superbia, ed usa il tempo a sua disposizione per degradarsi, scendendo al livello di una bestia. Il tempo è un dono di valore incalcolabile, e dev'essere trattato con rispetto. La gente di solito misura il tempo dall'alba al tramonto, e dal tramonto all'alba. Ma questo metodo è un'illusione, simile a quella che fa sembrare che sia la luna a muoversi, quando le nuvole le passano davanti. Baba

11.5.03
L'uomo non otterrà mai la felicità lasciando i propri sensi a briglia sciolta. L'uomo permette alla propria mente - che è solo un mero groviglio di pensieri e desideri – di guidare le proprie azioni, invece di lasciarlo fare all'intelletto, che ha la capacità di discriminare, di comprovare e di sottoporre ad analisi. Mentre la mente segue ciecamente ogni capriccio ed ogni fantasia, l'intelletto aiuta l'uomo ad identificare i propri doveri e le proprie responsabilità. Due cose sono essenziali per una vita felice: 'Dhaanya' (i mezzi per il sostentamento fisico) e 'Dhyana' (la meditazione), per entrare nel tempio del Signore ed unirsi alla Sua Gloria. Baba

12.5.03
Se un uomo desidera essere felice, il primo esercizio che deve fare è quello di rimuovere dalla propria mente tutti i cattivi pensieri, sentimenti ed abitudini. La sofferenza e la gioia sono le due facce di una stessa esperienza. C'è gioia quando termina la sofferenza e c'è sofferenza quando termina la gioia. Che cos'è, esattamente, la sofferenza? Sai Baba spiega che essa è una mera reazione alla perdita di qualcosa che era stata acquisita, o il fallimento del tentativo di acquisire una cosa desiderata. Quindi, il solo modo di sfuggire al dolore ed alla sofferenza è quello di riuscire a tenere sotto controllo il desiderio per le cose  illusorie. Il segreto della felicità non consiste nel fare le cose che ci piacciono, ma nel farci piacere le cose che dobbiamo fare. Qualsiasi lavoro dobbiate fare, fatelo con piacere. Baba

13.5.03
Alcuni di voi si sentono rifiutati da Me, quando sono delusi o hanno qualche problema. Ma solo le difficoltà possono rendere il vostro carattere più forte e far sì che la vostra fede diventi più ferma. Quando appendete un quadro ad una parete, cercate di smuovere il chiodo per controllare se è ben piantato ed in grado di sostenere il peso del quadro stesso. Allo stesso modo, per evitare che l'immagine di Dio (che si trova nella vostra mente e nel vostro cuore) cada e si frantumi, il chiodo (il Nome di Dio) piantato nel muro del cuore deve venire testato smuovendolo e scrollandolo, per assicurarsi che sia fermo e ben piantato. Baba

14.5.03
La canna da zucchero dovrebbe dare il benvenuto ai trattamenti di taglio, spaccamento, schiacciamento, bollitura e filtrazione a cui viene sottoposta; infatti, senza queste traversie essa si seccherebbe e non arriverebbe mai ad addolcire nessuna lingua. Allo stesso modo anche l'uomo deve dare il benvenuto ai problemi che gli si parano davanti, perché essi apportano dolcezza allo spirito dentro di lui. Se desiderate godere di una felicità duratura, dovete riempirvi la mente di pensieri puri e sviluppare sentimenti buoni nel vostro cuore. È attraverso i buoni pensieri e le azioni gentili che il cuore diventa puro e santo. Baba

15.5.03
L'uomo è nato per acquisire la gioia, non per il mero cibarsi e divertirsi. La gioia vera e duratura si può ottenere solo tramite una vita vissuta all'insegna della rettitudine (Dharma). Questo fa sì che la Divinità dell'uomo risplenda; l'illuminazione è lo scopo della vita e della continua ricorrenza della nascita e della morte. L'uomo ha in sé la scintilla della Divinità, che è onnipresente, onnisciente, onnipotente ed immanente nell'intero Universo. Per diventare conscio della Realtà innata, l'uomo deve imparare la tecnica indicata dalle Sacre Scritture, che è stata rivelata dalla Divinità stessa. Baba

16.5.03
Più desideri avete, meno siete in grado di sperimentare la felicità. Incrementate il senso di contentezza. L'uomo che non si accontenta perde tutto; solo l'uomo che si accontenta è capace di provare la gioia vera. Nella vita la felicità è inversamente proporzionale ai desideri. Il viaggio lungo la vita è come un viaggio in treno: meno bagagli (i desideri) ci si portano dietro, più si viaggia comodi. Che cosa impedisce all'uomo di assicurarsi la felicità eterna? Ci sono cinque tipi di sofferenza ('klesha'): l'ignoranza ('avidya klesha'), l'incostanza ('asthitha klesha'),l'immaturità ('abhinava klesha'), l'attaccamento ('raaga klesha') e l'odio ('dwehsa klesha').Baba

17.5.03
L'uomo non deve credere che la felicità consista nell'avere una casa piena di bambini e dotata di ogni comodità. Nessuno può liberarvi, perché nessuno vi ha reso schiavi. Voi vi tenete ben stretti ai piaceri mondani e poi piangete, proprio come il nibbio, che viene seguito dai corvi quando trasporta il pesce con il becco, e che se ne libera non appena lascia cadere il pesce. Così siete voi: non appena rinuncerete all'attaccamento ai sensi, la sofferenza e le ansietà non avranno più potere su di voi, e potrete essere felici. Baba

18.5.03
La cicogna non si preoccupa mai del triste destino degli esseri viventi che ingoia con il suo lungo becco. Anche gli studenti di oggi non pensano alla società ed ai genitori, che li nutrono. Ogni individuo deve essere sempre pronto ad agire per procurare felicità al prossimo. La natura dell'uomo è tale che egli sperimenta la gioia ('ananda') quando si associa agli altri esseri umani. Non frequentare nessuno e condurre una vita di segregazione è segno di debolezza e paura, non di coraggio. Una compassione attiva, la simpatia, l'amore, la tolleranza, l'equanimità e molte altre qualità aiutano a costruire il carattere dell'uomo. Non potete essere felici se anche il resto dell'umanità non lo è, perché voi siete una parte organica della razza umana, e dovete condividere la vostra prosperità con gli altri, sforzandovi di alleviare le loro sofferenze: questo è il vostro dovere. Baba

19.5.03
L'uomo deve capire che egli stesso è la causa della propria felicità o della propria sofferenza, e che tutto ciò che fa, lo fa per se stesso. L'uomo deve capire la sua vera natura, mediante una profonda indagine. Tutti gli oggetti del mondo sono effimeri; realizzando questa realtà, egli deve riconoscere che la felicità duratura si può conseguire solo sviluppando l'amore per Dio. Io non condanno la felicità mondana. Sono felice quando la gente è felice. Voglio che studiate tutte le arti e le scienze che vi possano aiutare ad acquisire la felicità mondana. Ma vi prego di non credere che questa felicità sia permanente. Baba

20.5.03
Certamente si gioisce nel diventare padroni dei propri sensi, piuttosto che esserne schiavi. Se siete schiavi dell'abitudine di bere del caffè, prendete la decisione di non cedere alla vostra voglia almeno per tre giorni consecutivi. Diventate padroni della vostra lingua, e fate diventare la lingua vostra schiava. Se fosse il caffè, in se stesso, ad essere capace di procurare gioia, tutti dovrebbero trarre la stessa gioia, in modo 'uguale' da questa bevanda. Ma molti preferiscono il tè, ed alcuni lo preferiscono senza zucchero, altri senza latte. Questo significa che è la mente a procurarvi piacere e non il caffè: non è l'oggetto ad appagare i sensi. Baba

21.5.03
La cosa di cui avete maggiormente bisogno è la beatitudine ('ananda'), che non è una cosa che può venire ordinata in un negozio. Essa dev'essere guadagnata arduamente - compiendo buone azioni, frequentando buone compagnie, rinunciando al male e mantenendo la mente fissata sulla gloria di Dio. Il bene ed il male non possono venire tenuti entrambi in uno stesso recipiente, altrimenti il bene si trasformerà in male La notte e la luce non possono coesistere. Baba

22.5.03
La felicità e la pace non sono automatiche in un uomo ben nutrito, ben vestito, con una bella casa, che ha ricevuto una buona istruzione di base e che ha un impiego confortevole, che gli consente di vivere in salute e sicurezza. Molti hanno tutte queste cose in abbondanza, e tuttavia sono pieni di preoccupazioni, sofferenti e scontenti. La felicità e la pace dipendono dalle caratteristiche interiori dell'uomo, non dalle sue capacità o ricchezze esterne. Baba

23.5.03
Tutti desiderano acquisire la Beatitudine ('ananda'). Da dove si può trarre 'ananda'? Solo la fede ve la può garantire. La pace può esser raggiunta solo attraverso la fede; la fede è la sorgente della gioia. Ma, oggi, vediamo sofferenza ovunque posiamo gli occhi. L'uomo non ha fiducia in Se Stesso: come può acquisire la Beatitudine Come può una persona, che non ha abbastanza fede da poter vivere felicemente neppure per pochi giorni, guadagnarsi la Grazia di Dio? Baba

24.5.03
La vita sulla terra è, come quella dell'oceano, sempre inquieta, con onde di gioia e sofferenza, di guadagno e di perdita, con le correnti turbolente dei desideri ed i vortici della passione, dell'avidità e dell'odio. Per attraversare l'oceano, l'unico mezzo affidabile è un cuore pieno di Amore per Dio e per l'uomo. L'uomo è nato con un grande destino, ed è l'erede di un grande patrimonio. Non dovrebbe sprecare i suoi giorni a perseguire bassi ideali e volgari vanità. Il suo destino consiste nell'arrivare a conoscere la Verità, vivere in Essa e per Essa. Solo la Verità può rendere l'uomo libero e felice. Se egli non viene stimolato da questo elevato proposito, la vita è uno spreco, un mero dimenarsi fra le onde, perché il mare della vita non è mai calmo. Baba

25.5.03
Il fuoco del dolore e della gioia divampa quando il carburante delle tendenze ('vasana') viene nutrito nella fornace della mente. Togliete il carburante ed il fuoco si estinguerà. Togliete le tendenze, la forza degli impulsi, degli stimoli e dei desideri impellenti e diventerete padroni di voi stessi. La padronanza di se stessi si raggiunge con lo yoga, tramite vari esercizi fisici. Ma il sentiero della devozione è il modo più facile per raggiungere questo scopo. La ripetizione del Nome di Dio ('namasmarana') è sufficiente. Viene detto che il Nome 'Sitarama' fosse sufficiente nel Tretha Yuga, che 'Radheshama' lo fosse nel Dwapara Yuga e che oggi, nell'era di Kali ('Kali Yuga') tutti i Nomi abbiano la capacità di farci raggiungere questo scopo. Baba

26.5.03
Se vivete nel mondo dei desideri, dovete essere preparati sia alla gioia che al dolore. Se invitate il Ministro 'Bhoga' (i piaceri sensuali) dovete essere preparati a vederlo arrivare accompagnato dal suo segretario privato, Roga (la malattia)! Se invece invitate il Ministro Thyaga (il sacrificio) o il suo collega 'Yoga' (controllo della mente), allora sarete felici di ricevere anche il loro segretario privato 'Bhoga', che alla presenza dei suoi padroni si accontenta di un ruolo molto più irrilevante. Baba

27.5.03
La gioia è una trappola fallace; il vero precettore è la sofferenza, che insegna ad essere cauti, circospetti, non attaccati, consapevoli e vigili. La morte non è così impietosa come viene descritta: essa è l'amico ed il compagno, l'insegnante, il parente gentile che vi avvolge nel suo manto e vi veste dell'aureola del ricordo. Il cuore dell'uomo dev'essere reso più forte, ma non più duro, e deve diventare morbido, ma non sdrucciolevole. Questa è una cosa che si può acquisire soltanto se si è toccati dai soffi della perdita, del dolore e delle afflizioni: questo è il modo in cui Dio ci modella e ci dà forma con il fango Divino. Baba

28.5.03
Come l'ape nera che, sebbene abbia la capacità di scavare un buco nel duro legno del bambù, si immerge nella gioia del miele ogniqualvolta entra in un fiore di loto, dimenticando la propria forza, anche l'uomo ha dimenticato la propria Divinità interiore ed è invischiato nelle faccende del mondo, intossicato dai piaceri mondani. La causa della sua disgrazia è tutta qui. Baba

29.5.03
Non è possibile porre fine ai dolori della vita attraverso l'odio e l'ingiustizia: essi, al contrario, richiameranno sofferenze ancora maggiori. Le afflizioni avranno come frutto esperienze e pensieri più elevati e più nobili, che germineranno da un cuore purificato, nel quale dimora il Signore. Baba

30.5.03
Le afflizioni ed i disastri sono nuvole che fluttuano attraverso il cielo: essi non possono avere alcuna influenza sulle azzurre profondità degli spazi della fede. La gioia ed il dolore sono degli insegnanti che vi aiutano a diventare più forti ed equilibrati. La sofferenza funge da amichevole promemoria, è un buon sorvegliante e datore di lavoro, ed ha su di voi un effetto molto migliore di quello della gioia. Non tiratevi indietro quando vi trovate davanti alle sofferenze; invece, date loro il benvenuto, consideratele un esame, al superamento del quale riceverete un attestato di promozione. Gli esami servono a misurare i vostri progressi. Baba

31.5.03
Fintanto che l'uomo conduce una vita dedicata ai piaceri ed alle vittorie materiali, non può sfuggire alla sofferenza, alla paura ed alle ansietà. Non esiste oggetto materiale senza difetti; non esiste piacere che non sia mescolato al dolore; non esiste azione che non sia inquinata dall'ego. Perciò, siate puri e sviluppate il distacco, che è l'unico a potervi salvare dalla sofferenza. Baba