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01 - gennaio 2013

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GENNAIO 2013

1.1.13
Oggi noi salutiamo l’anno passato e diamo il benvenuto a quello nuovo. Noi preghiamo che la primavera ventura conceda lunga vita, salute e bontà a tutti gli esseri. Le memorie di esperienze piacevoli e spiacevoli dell’anno scorso che indugiano nella mente contengono molte lezioni utili. Quando si esamina l’anno precedente in se stessi, si può vedere quanto tempo sia stato speso egoisticamente e quanto nel servizio; rimanere inattivi, mentre nella società intorno a noi ci sono persone che incontrano delle difficoltà, non è bene. Se è necessario, si deve interrompere la pratica spirituale e aiutare quella gente con il servizio e il sacrificio. Voi dovete sentire che il servizio al prossimo è servizio a Dio. Coloro che cercano la gioia della liberazione dovrebbero bruciare l’egoismo nel fuoco della saggezza spirituale. (Discorso Divino del 28 Marzo 1979). Fate buon uso del tempo constatando ciò che è vero e permanente nella vita umana. Baba

2.1.13
Dio non sarà attratto dall’istruzione, dalla ricchezza o dai possedimenti materiali: soltanto la devozione Lo conquista. PortateGli qualunque problema abbiate, Egli lo accoglierà e vi colmerà di gioia. Dio ama tutti i devoti, vi accetta per quello che siete, è consapevole di tutte le situazioni difficili, delle prove, delle tribolazioni che incontrate e della devozione a Lui che vi da così tanta gioia. Questa devozione da sola non è però sufficiente: bisogna che questo Amore Divino si manifesti in servizio e virtù. Non criticate gli altri, criticate piuttosto voi stessi. Tenete il Nome del Signore sulla lingua e la Sua Forma davanti agli occhi. Se vi modificate così, il luogo in cui vivete sarà il più sacro di tutti. Dirigete tutte le attività verso questa purificazione del cuore; Io vi benedico tutti affinché abbiate successo in questo sforzo nobile! (Discorso Divino del 3 Febbraio 1964). Per guadagnarvi la Grazia di Dio, dovete aderire alla retta condotta e osservare la purezza di pensieri, parole e azioni. Baba

3.1.13
Finché le conseguenze del Karma persistono, voi siete costretti a nascere ancora e ancora per completarne la consumazione. La lavagna del Karma deve essere pulita affinché il conto delle nascite e delle morti possa essere chiuso senza resto. Il Nome del Signore può far scoccare la scintilla d’amore dentro di voi per accendere il fuoco della Saggezza Spirituale che guiderà la mente verso questa meta. Come due rami di un albero che sfregano a lungo l’uno contro l’altro generano il calore sufficiente a far incendiare la pianta, la ripetizione continua e sincera del Nome  del Signore può accendere la scintilla della saggezza dentro di voi. La sacra Bhagavad Gita dice “Le fiamme della saggezza riducono in cenere gli effetti di tutte le attività” che così non danno più fastidio come una corda bruciata non può più legare. (Discorso Divino del 17 Ottobre 1966). Chi discrimina bene prima di impegnarsi in qualunque attività sarà naturalmente corretto nella conduzione della vita e nel comportamento. Baba

4.1.13
Ogni cuore è un campo di battaglia del Dharma (Dharmakshethra) in cui le forze del bene e quelle del male combattono continuamente. Dato che il mondo intero è un Dharmakshethra, è davvero essenziale che ogni madre, ogni bambino ed ognuno di voi siate devoti della rettitudine. L’epica sacra Bhagavad Gita comincia con la parola “Dharmakshethrae” e, nel capitolo finale, compare la frase “Sarva Dharmam Parithyajya” che vuol dire “Abbandona tutti i Dharma”; il significato di questo è che si deve trascendere il Dharma tramite il Dharma. Ciò che serve è la pratica costante e risoluta della rettitudine; l’erudizione e la ricchezza sono spesso dei gravami, sono certamente degli impedimenti. Nelle questioni spirituali, conta solamente la pratica. (Discorso Divino del 18 Febbraio 1964). Se c’è rettitudine nel cuore, ci sarà bellezza nel carattere e armonia nella casa. Baba

5.1.13
Un piccolo debito non pagato assumerà presto proporzioni enormi tramite ratei di interesse elevati; una azione fatta con l’intenzione di goderne i frutti, per quanto banale, comporterà nascite future col fine di consumarli. Le scritture raccomandano tre passaggi semplici che eliminano i ritorni del Karma: per prima cosa, agire rettamente con l’atteggiamento mentale corretto, poi viene l’osservare i codici morali per sostenere la società e assolvere i propri compiti ed obblighi e, infine, ripetere il Nome del Signore considerando questa come la pratica spirituale principale. Scegliete qualunque Nome vi piaccia: il valore purificatorio, quello curativo e la dolcezza sono esattamente gli stessi. La ripetizione del Nome del Signore vi legherà al pensiero di Dio. (Discorso Divino del 17 Ottobre 1966). La devozione al Divino vi darà prosperità, pace e beatitudine. Baba

6.1.13
Una volta, un eremita incontrò per strada la Dea del colera che veniva da un villaggio ove aveva decimato la popolazione e le chiese quante persone avesse portato via al che Ella rispose “Solamente dieci”. In verità però i decessi erano stati un centinaio per cui la Dea spiegò: “ Io ne ho uccisi solamente dieci, gli altri sono morti di paura!”. L’uomo è l’incarnazione dell’Atma e quindi è l’incarnazione dell’assenza di paura; se conosceste la vostra natura reale, voi non dareste spazio alla debolezza e alla codardia. Lo scopo principale della cultura è quello di coltivare la calma mentale e il coraggio, di far sentire tutti parenti di tutti. Voi nascete con un pianto sulle labbra “Koham? (Chi sono io?)”; quando lasciate il corpo dovete dichiarare “Soham (Io sono Lui)” sorridendo. (Discorso Divino del 17 Febbraio 1964). Fate che tutte le vostre occupazioni giornaliere siano un’offerta a Dio, non ne classificate alcune come “il mio lavoro” ed altre come “il Suo lavoro”. Baba

7.1.13
Oggi voi siete come il topo intrappolato in un tamburo: quando il suonatore batte sulla destra il topo corre a sinistra e quando la sinistra è percossa, corre terrorizzato a destra. In modo simile, voi correte tra Dio e il mondo riluttanti nell’attaccarvi al Signore e, allo stesso tempo, restii a rimanere con le negazioni e delusioni che l’attività terrena e temporale comporta. La ripetizione del Nome di Dio vi farà aderire a Lui persistentemente. Un bambino sperduto ritrova la gioia soltanto quando trova la madre; così anche voi raggiungerete la gioia soltanto quando troverete Dio in voi stessi e vi fonderete con Lui. La goccia dell’oceano, che si è sollevata come vapore, si unisce alla comunità chiamata nuvola, cade sulla terra, scorre nei torrenti e raggiunge infine l’oceano; raggiungete in modo simile l’oceano che avete perduto. (Discorso Divino del 17 Ottobre 1966). Quando la mente è pura, non egoista e stabile, il Divino appare in tutta la Sua purezza e pienezza. Baba

8.1.13
I grandi saggi del passato, colmi di simpatia immensa per i loro simili, stabilirono delle regole, regolamenti, limiti e direttive per il comportamento e la vita quotidiana tali per cui le mani, il cervello, gli impulsi e gli istinti non possano rivolgersi contro gli altri ma verso gli ideali di Verità, Rettitudine, Pace e Amore. Essi dichiararono che ogni azione deve essere ben valutata e quindi approvata solamente se purifica le emozioni e le passioni; se le consolida o le inquina, deve essere scartata. Il frutto di ogni azione dovrebbe essere la purificazione dell’atteggiamento mentale; l’adorazione degli idoli, i rituali, i voti, i digiuni, le ricorrenze e i giorni di festa hanno tutti lo scopo di domare la selvaticità e insegnare a seguire il sentiero diritto verso l’auto-realizzazione. (Discorso Divino del 17 Ottobre 1966). Voi siete scintille del Divino: dovete manifestarlo in ogni attività. Baba

9.1.13
Voi avete capacità latenti immense che aspettano di essere usate, avete molti talenti che devono essere portati a manifestazione, sentite l’urgenza di amare tutti gli esseri, di dividere la gioia con i vostri simili, di conoscere di più e soddisfare la curiosità dell’intelletto, di affacciarvi al di là dell’angoscia e degli interrogativi che la Natura induce. Voi siete capaci di raccogliere informazioni su tutti i tipi di cose da tutti coloro che incontrate nel mondo ma siete inconsapevoli di ciò che accade ai visitatori della vostra mente. Voi sapete riconoscere tutto il resto ma non conoscete la risposta alla domanda elementare “Chi sono io?”. Senza conoscere questo, le persone vanno in giro giudicando frettolosamente, etichettando e persino denigrando gli altri! Ognuno dovrebbe chiedere a se stesso e cercare la chiave di questo enigma sulla propria realtà. (Discorso Divino del 19 Febbraio 1964). Se sapete che niente accade senza la Sua Volontà, ogni cosa acquista un valore maggiore. Baba

10.1.13
Desiderate sinceramente di conoscere sempre più l’arte di vivere sereni e contenti. Si può avanzare solamente un gradino per volta e c’è il pericolo di scivolare indietro di due gradini nel salire di uno; ciò che conta è la determinazione a salire, la resistenza con cui si affronta la tendenza a scivolare, il desiderio di elevarsi, di progredire, di conquistare gli impulsi e gli istinti più bassi. Se avete questo, la forza di volontà sgorgherà dalla sorgente nascosta dentro di voi e la Grazia di Dio renderà più liscio il vostro sentiero. Tenete l’ideale ben presente e proseguite; solamente quelli che hanno degli ideali sono rispettati e ricordati con gratitudine dai posteri. (Discorso Divino del 25 Novembre 1959). La pratica spirituale consiste nel coltivare costantemente i pensieri buoni e fare azioni buone. Baba

11.1.13
Accettate serenamente i fallimenti e i successi: questo è un esercizio mentale molto difficile. In una corsa, il perdente che gareggia testa a testa con il vincitore lo spinge a correre più velocemente, suscita in lui maggior volontà, gli infonde quel quid in più che lo porta alla vittoria; per questo, il vincitore deve in effetti esser grato del suo successo al perdente. Io chiedo a coloro che hanno perso di non perdere la fiducia in se stessi. Non date mai troppa importanza alla vittoria o alla sconfitta; tutti voi siete nati per scopi più grandi del vincere corse o competizioni nel mondo, il vostro destino non dipende da un gioco o da un esame, dipende più dal vostro carattere, dalla vostra forza di volontà e dalla Grazia di Dio. (Discorso Divino del 25 Novembre 1959). La vita è una sfida, affrontala. La vita è un gioco, giocalo. La vita è amore, accoglilo con gioia. Baba

12.1.13
Ogni essere ha bisogno di amore, ogni essere inala e esala amore. L’amore è il respiro effettivo della vita, tutti siete incarnazioni dell’Amore. L’amore non conosce paura per cui non necessita di falsità come stampelle; è solamente la paura che fa deformare alle persone il volto della verità per renderla attraente a quelli che esse temono. L’amore non cerca compensi, il suo compenso è l’amore. Anche una traccia piccola di desiderio di guadagno degrada l’amore a un affare al di qua e al di là del banco. L’amore elimina tutti gli egoismi; dove c’è l’amore, l’ego è trasceso e soppiantato. Un Amore simile, così puro, si chiama Devozione se è diretto verso il Signore. (Discorso Divino del 19 Ottobre 1966). Generate amore, spargete amore, raccogliete amore: non c’è religione più elevata di questa e questo è il servizio più nobile. Baba

13.1.13
Per osservare una cosa molto piccola è necessario un microscopio, per vedere chiaramente un oggetto remoto serve un telescopio. Questi sono yantra o strumenti. Gli strumenti che vi aiutano a visualizzare il Nucleo che ha gli attributi contraddittori di essere più piccolo dell’infinitesimo e più splendente del più splendente si chiamano Mantra, formule che vi salvano se meditate su di esse; esse sono anche dette Tantra quando la loro applicazione pratica (riti e cerimonie) deve essere messa in luce. La fede sull’efficacia dei Mantra, ai fini delle procedure prescritte, e sull’esistenza del Nucleo sono essenziali per il successo nella grande avventura di acquisire la conoscenza definitiva come la fede nell’efficacia dello strumento, nella correttezza della procedura e nell’esistenza di ciò su cui si cerca di conoscere di più, sono essenziali per lo scienziato. (Discorso Divino del 19 Febbraio 1964). Il servizio nasce dall’amore e spande amore a profusione. Baba

14.1.13
Trascorrete il tempo contemplando la generosità e la bellezza della Natura dispiegata davanti a voi sulla terra e nel cielo: le grandi distese di messi, la brezza fresca che spira dando gioia e refrigerio, il panorama di nuvole colorate, la musica degli uccelli e così via. Cantate la Gloria del Signore mentre camminate sui sentieri, tra i campi e sugli gli argini dei corsi d’acqua; non parlate con acredine in mezzo a tutta questa manifestazione d’amore, non siate arrabbiati in questo ambiente sereno, non disturbate il cielo con grida e maledizioni, non inquinate l’aria con dichiarazioni di vendetta. Un germoglio necessita di acqua e concime per crescere e dare un raccolto abbondante; anche l’alberello dell’anelito spirituale alla liberazione ne ha bisogno quindi correggere le abitudini, purificate il comportamento e emendate il modo di fare. (Discorso Divino del 2 Settembre 1958). Coltivate il cuore per far crescere una messe di Verità, Rettitudine, Pace e Amore. Baba

15.1.13
Tutti devono ottenere la liberazione (Moksha) sia che ora si sforzino per questo o no; questa è la fine inevitabile della fatica, la meta verso cui tutti procedono, ma vi prego di non temere di raggiungere lo scopo. Bene. Come vi preparate per quel livello? La risposta è già nella parola Moksha che spiega se stessa: Mo sta per Moha, che rappresenta l’illusione o il lasciarsi illudere dal ciarpame attraente ma transitorio, e ksha sta per kshaya cioè scomparsa o declino. In altre parole, per ottenere la liberazione si deve tenere i voli della mente lontani da queste attrazioni illusorie e focalizzarla sul cammino diritto verso il traguardo. (Discorso Divino del 19 Febbraio 1964). La conversazione calma e piacevole è quella più adatta all’aspirante, è l’abitudine che vi porterà più velocemente alla meta. Baba

16.1.13
Solamente l’amore puro può realizzare i progetti di servizio e benessere. L’amore crea simpatia ed evidenzia il modo in cui l’odio crea le difficoltà. Quando un bambino impara a camminare, l’amore non pone ostacoli sul suo cammino, lo incoraggia dando il benvenuto a ogni nuovo passo avanti e sorvolando sulle cadute. Sfortunatamente, molte occasioni feconde vengono perdute a causa dell’aspro criticismo e della denigrazione sfrenata. I lavori nobili devono essere eseguiti con molto amore; solamente la devozione può trasformare il cuore delle persone e condurle sulla via della Verità e della Rettitudine. La minima traccia di avidità degrada l’amore, ecco perché un bambino è tutto amore finché non prova attaccamento alle cose del mondo. Discorso Divino del 19 Ottobre 1966. (Ottenere l’amore con l’amore è l’aspetto vitale della devozione). Baba

17.1.13
Il desiderio fa anelare i suoni, i contatti fisici, le forme, i gusti e gli odori che sono le qualità dei cinque Elementi costituenti il corpo. L’individuo è spinto dall’elemento Spazio presente in lui a cercare suoni dolci che soddisfano l’orecchio, dall’elemento Aria interno a correre dietro alle cose lisce e morbide che danno piacere alla pelle, dall’elemento Fuoco ad andare in cerca di ciò che è bello e gradevole all’occhio. L’elemento Acqua porta a desiderare cibi e bevande piacevoli per la lingua e l’elemento Terra incalza a compiacere il naso con profumi allettanti. Come il calore del sole è controllato, modulato e ridotto dal sistema omotermico del corpo per mantenere la temperatura a 37° C, voi dovete tenere sotto controllo le forze delle passioni relative agli Elementi e portarle a un livello adatto a un vivere congeniale. (Discorso Divino del 19 Febbraio 1964). Voi non potete svincolarvi dalla ruota della dualità fìnché vi lasciate condurre dai sensi. Baba

18.1.13
Accettate gli alti e bassi della vita come naturali; essi sono inerenti al mondo dei composti e componenti. Se trattenete una foglia di banano vuota, questa tende a alzarsi nel vento e volare ma, se servite delle pietanze su di essa, il cibo e la foglia rimangono fermi. Riempite la mente e il cuore con le virtù della fede, della disciplina costante, della devozione, del distacco e dell’equanimità, che sono le voci del menu spirituale, e non affonderete ad ogni colpo. Quando avrete raggiunto la saggezza vera, scoprirete che non si deve esultare per la buona fortuna né rammaricarsi per quella cattiva; un eroe tratta ambedue con pari distacco. Il dolore e il guadagno sono brezze e turbini che non possono dar fastidio alle profondità dell’oceano di beatitudine che c’è nel cuore di un devoto vero. (Discorso Divino del 19 Ottobre 1966). Qual è l’indizio dell’essere buoni? Essere felici della felicità altrui e soffrire della loro sofferenza. Baba

19.1.13
Inconsapevoli del vostro Stato Divino, vi trastullate in compagnie inferiori, faticate e sudate come schiavi delle passioni effimere che vi trascinano in disgrazia. Siate gli eroi regali che siete in realtà! Siate come il loto che, con la sola forza di volontà, si eleva sull’acqua a vedere il Sole ed essere ispirato dai suoi raggi sebbene sia nato nel fango in fondo al lago. Il loto evita il contatto con l’acqua pur essendo nato e cresciuto in quell’elemento; anche voi dovreste evitare di rimanere attaccati alle passioni primordiali! Per quando ancora sarete soddisfatti del ruolo minore di un pagliaccio o di una toppa? Non avete ambizione? Perché soffocare i vostri talenti naturali sotto una maschera auto-imposta? Abbandonate oggi i ruoli infimi, assumete il ruolo dell’eroe e splendete! E’ vostro diritto! (Discorso Divino del 19 Febbraio 1964). La luce della saggezza risplende quando il cuore è puro. Baba

20.1.13
Il silenzio che mantenete nei templi e nelle sedi di congregazioni spirituali va conservato ovunque andiate; questo è da prendere come esercizio del controllo dei sensi. I sensi sono sempre orientati all’esterno. La lingua non deve parlare con malvagità, le orecchie non devono cercare ciò che è malvagio. La presenza di Dio in ogni essere rende tutti santi; avere pensieri degradanti su qualcuno equivale a pensar male di Dio. Voi dovete coltivare questo sentimento: Dio è il Padre e tutti intorno a voi sono fratelli e sorelle. Questa fratellanza è più reale e lega di più di quella di sangue perché qui la proprietà paterna per cui vi affannate può essere acquisita senza che la parte dell’altro sia ridotta in alcun modo: Se si sottrae il Pieno dal Pieno, ciò che rimane è ancora il Pieno! (Discorso Divino del 19 Ottobre 1966). La pratica spirituale consiste nel coltivare sempre pensieri buoni e fare azioni buone. Baba

21.1.13
Installate un ricevitore radio, selezionate la banda delle onde e scegliete accuratamente la frequenza della stazione che vi proponete di ascoltare; allora udrete il programma radiofonico chiaro e forte, non è vero? L’orecchio vi dirà se la sintonizzazione è stata precisa. In un programma di disciplina spirituale si deve entrare nello stesso modo: scegliete la formula o il mantra, rivolto al Signore, che preferite, meditate su di esso e ripetetelo continuamente con accuratezza e attenzione stabili e sintonizzate la Voce di Dio dentro di voi. Non date importanza agli ostacoli che incontrate come la satira e la critica che le persone all’intorno vi rivolgono liberamente; esse possono essere esperte solamente in insignificanti vicende passeggere di vita sociale o piaceri relativi ai sensi. Persistete nella pratica; l’esperienza stessa valuterà la validità e il valore di questo esperimento! (Discorso Divino del 19 Febbraio 1964). Per evocare il Divino in voi, non c’è metodo migliore del Namasmarana. Baba

22.1.13
Si possono conoscere i settecento versi della Bhagavad Gita a memoria ma, credeteMi, il tempo impiegato a impararli e recitarli è tutto uno spreco se non si agisce con determinazione secondo almeno uno solo di essi. Non è la risoluzione che conta, è la risolutezza: la risoluzione è solamente una fila di parole. In effetti, quell’apprendimento può persino essere un impedimento perché quella capacità può influenzare la testa e farci gonfiare d’orgoglio. Il prezzo della canna da zucchero si fissa in base al suo contenuto di zucchero, voi valutate le arance per quanto succo contengono, non è così? Nello stesso modo, la persona è degna di onore in misura della conoscenza del Sé che ha acquisito. Questa conoscenza solamente può dare fermezza, forza e felicità vera. (Discorso Divino del 19 Febbraio 1964). Proprio come il fuoco è necessario finché il riso non è cotto, le pratiche spirituali servono finché non si porta a manifestazione la Divinità innata. Baba

23.1.13
Quando ho cantato il Bhajan “Manasa Bhajare...” ho chiesto a coloro che soffrono nel susseguirsi senza fine di nascite e morti di adorare i piedi del Guru che annunciava Se Stesso, che era venuto di nuovo per prendere su di Se il fardello di quelli che trovano rifugio in Lui. Quello è stato proprio il Mio primo messaggio all’Umanità! Io ho detto: “Adorate nella mente”. Io non ho bisogno dei fiori e dei frutti che comprate per pochi soldi: essi non sono veramente vostri. Datemi qualcosa che sia vostro, qualcosa di pulito, fragrante del profumo della virtù e dell’innocenza, lavato nelle lacrime del pentimento. Le ghirlande, i frutti, ecc. sono una esibizione di devozione; alcuni possono permetterseli mentre i poveri si dispiacciono di non poterlo fare. Insediate il Signore nel vostro cuore e offriteGli i frutti delle azioni e i fiori dei pensieri e sentimenti più nascosti; quella è l’adorazione e l’espressione di devozione che Dio ama di più! (Discorsi di Sai, vol. primo, Dasara 1953). Abbiate la certezza del fatto che Dio risiede in tutti gli esseri. Pronunciate le parole che spandono bontà, verità e bellezza. Baba

24.1.13
Spesso, nella vostra ignoranza, voi vi sentite piccoli e miseri, sentite che le persone malvagie, avide e crudeli sono tutte più felici di voi e che questo è ingiustificabile. Vi sentite offesi e pensate che sia ingiusto che voi, che siete così sinceri, amorevoli e virtuosi, dobbiate soffrire. Pensateci un momento: sono così felici come credete e la vostra condizione è così brutta come la dipingete? Riflettete per un minuto e vedrete la verità voi stessi. Le apparenze esteriori sono spesso come vasi di veleno dipinti; il cuore di coloro che non si attengono alla Rettitudine non conosce pace ed essi sono probabilmente infelici come voi se non di più. Siate certi che la Rettitudine non inganna mai e garantisce più gioia di quanta sia possibile ottenerne con tutti gli altri mezzi. (Discorso Divino del 19 Febbraio 1964). La devozione e la moralità sono importanti per la salute fisica quanto per quella mentale; esse liberano la mente dall’agitazione e la colmano di gioia e appagamento. Baba

25.1.13
Una volta, Krshna e Arjuna camminavano insieme lungo un sentiero molto bello e, vedendo un uccello in cielo, Gopala chiese ad Arjuna “E’ un colombo?” ed egli rispose prontamente “Si, è un colombo”. Pochi secondi più tardi, di nuovo Krshna lo interrogò “Arjuna, quel volatile è un’aquila?” e la risposta fu “ Si Krshna, è un’aquila”. Dopo poco, Krshna disse ancora “Arjuna, a Me non sembra un’aquila, sembra piuttosto un corvo. Non è così?” e Arjuna rispose “Si Krshna, è un corvo senza dubbio”. Krshna rise e lo prese in giro per questo suo assentire a qualunque Suo suggerimento al che Arjuna replicò: “ Krshna, per me, le Tue parole sono molto più credibili dell’evidenza dei miei occhi. Se Tu dici qualcosa, hai il potere di renderla tale che sia un corvo, un colombo o un’aquila, per cui, se hai detto che è un corvo, deve essere così!” La fede implicita è il segreto del successo spirituale; ricordate sempre che il Signore ama più che il devoto la devozione. (Discorsi di Sai, vol. primo, Dasara 1953). Adorate con fede e sperimenterete la Grazia; la fede ottiene la Grazia senza che ve ne accorgiate. Baba

26.1.13
La Grazia del Signore è come la pioggia, acqua pura che cade ugualmente e copiosamente dovunque ma il gusto dell’acqua piovana cambia a seconda del terreno su cui scorre e del recipiente che la raccoglie. Così anche le parole del Signore sono dolci per alcuni e amare per altri. Le Sue vie sono misteriose, non si conoscono le ragioni effettive delle Sue azioni. Voi non potete comprendere i motivi di un’altra persona che, come voi, ha intenzioni, simpatie e antipatie eppure decidete facilmente sui motivi dell’Uno che è infinitamente al di sopra del vostro livello! Come parlate e giudicate loquacemente qualcosa che vi è estraneo come l’atmosfera a un pesce! Voi tutti dovete ricordare che Dio è il vostro compagno e custode eterno; vivete con questa fede incrollabile in Lui, adorateLo e cercate sempre la Sua presenza creativa e confortevole. (Discorsi di Sai, vol. primo, Dasara 1953). Per garantirvi la Grazia di Dio, bisogna aderire alla rettitudine e osservare la purezza di pensieri, parole e azioni. Baba

27.1.13
Vivete con la convinzione totale di essere il Se Divino (Atma): questo è il nocciolo duro della Verità Eterna. E’ l’Atma che vede attraverso i vostri occhi, ode tramite le orecchie, lavora con le vostre dita e si muove con i piedi che avete. Questo “voi” vero non sarà esaltato dalla lode o abbattuto dal rimprovero. Se qualcuno cavilla con voi, pensate così: “Sta calunniando il mio corpo? Perché dovrei esserne angustiato? O gli insulti sono diretti all’Atma? Niente può contaminare la Sua purezza o macchiare la Sua gloria quindi rimani calmo e sereno”. Voi potreste chiedere: “Cosa accade allora alla sequela di insulti?” Come una lettera rifiutata dal destinatario, ritornano al mittente. (Discorso Divino del 19 Febbraio 1964). Siate umili, calmi e tolleranti; cooperate con tutti e trattate tutti con cortesia e gentilezza. Baba

28.1.13
Voi siete il Senza-forma venuto in forma di Uomo, l’Infinito venuto in forma di finito, il Senza-forma Infinito che appare come il costituente infinitesimale della forma, l’Assoluto che si presenta come Relativo, l’Atma che si comporta da corpo, il Metafisico che si maschera da meramente fisico. Il Sé Universale è la base di tutti gli esseri. Il cielo esisteva prima che le case fossero erette sotto di lui, le penetrò e le pervase per qualche tempo dopodiché esse si sgretolarono e divennero montagnole e tumuli ma esso non ne fu coinvolto affatto; così anche l’Atma pervade il corpo ed esiste anche quando questo è ridotto in cenere. (Discorso Divino del 19 Febbraio 1964). La Luce della Saggezza risplende quando il cuore è puro. Baba

29.1.13
Il proprietario di un caffè va in farmacia per comprare un analgesico per il suo mal di testa mentre il farmacista, se ha l’emicrania, va al bar a prendere un caffè che pensa glielo faccia passare. I gusti differiscono a seconda del modo di pensare e del carattere guadagnati attraverso le attività svolte in questo mondo per generazioni. Il Saggio dice: “Tutto è Divinità” , lo yogi dice che tutto è energia, il devoto dice che tutto è il gioco di Dio; le asserzioni di ognuno sono basate sul proprio gusto e sul progresso fatto sul sentiero spirituale. Non ridicolizzate con facilità nessuno perché tutti sono pellegrini in cammino sulla stessa strada. (Discorsi di Sai, vol. primo, Dasara 1953). Per evocare il Divino in voi, non c’è niente che sia migliore del Namasmarana. Baba

30.1.13
Voi siete venuti al mondo per realizzarvi, siete venuti equipaggiati in modo completo, con tutti gli strumenti necessari per questo impegno: la discriminazione, il distacco, la capacità e la spinta ad espandere l’amore, arricchire le emozioni e nobilitare le azioni. Ora però, avete perduto la strada, siete impantanati in una palude e confusi da miraggi e sogni che credete reali, correte dietro a colori falsi e surrogati da poco. Ricordate che tutto è subordinato a quel compito supremo. Il corpo va nutrito e tenuto lontano dalle malattie; perché? Perché deve essere adatto alla disciplina spirituale. A che scopo una disciplina spirituale? Allo scopo di raggiungere la verità di se stessi. Il sottile è la base del grossolano, il Divino è la base dell’Umano. (Discorso Divino del 20 Febbraio 1964). La vita umana è una combinazione di moralità, spiritualità e rettitudine. Baba

31.1.13
Dio attrae a Sé gli individui, è natura di ambedue avere questa affinità reciproca, essere come il ferro e la calamita ma, se il ferro è coperto di ruggine, la calamita non lo può attrarre. Rimuovete le impurità: rifulgerete nella vostra natura reale e il Signore vi avvicinerà a Sé. Le pratiche spirituali devono ottenere la pulizia interna ed esterna. Voi non vi sentite rinfrescati se indossate indumenti sporchi dopo il bagno né vi sentite puliti se indossate vesti fresche ma non fate il bagno per cui ambedue le cose sono necessarie, l’interno e l’esterno. Le prove e le tribolazioni sono i mezzi con cui la pulizia vien fatta, sono come la dieta e altre restrizioni prescritte per integrare l’effetto della medicina del Namasmasmrana. (Discorsi di Sai, vol. primo, Vijayadasami 1953. Arrabbiarsi è solamente lo sforzo di un momento ma rimanere calmi, diventare immuni dagli alti e bassi della vita è il risultato di anni di addestramento nel Vedanta. Baba