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10 - ottobre 2013

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OTTOBRE 2013

1.10.13
Sviluppate la fede in voi stessi, così da resistere come una roccia che sfida le acque impetuose del diluvio della negazione. Quella fede vi farà superare le mutevoli circostanze del mondo esterno. Alimentate la fiamma del distacco (vairagya) con piccoli rametti fino a quando non diventerà un grande falò; date il benvenuto a tutte le possibilità di sviluppare la discriminazione (viveka). Prendete il nome del Signore e ripetetelo sempre. Cantate al Signore con fede ed entusiasmo. Lasciate che l'intero ambiente riverberi per la devozione che mettete in ogni nome che cantate. Il nome del Signore promuove il cameratismo e instaura la concordia, calma tutte le tempeste e concede pace. Diventate un fiore che emana la fragranza del seva (servizio disinteressato) e di prema (amore); allora troverete un posto nella ghirlanda che adorna il Signore. (Discorso Divino del 10 luglio 1959). La dedizione assicura il successo; purifica la visione interiore e dà gioia duratura. Baba

2.10.13
Che cos'è esattamente la verità? È la descrizione di una "cosa vista" così come uno l'ha vista, senza esagerazione o sottovalutazione? No. Oppure è la narrazione di un avvenimento usando le stesse parole con cui lo si è sentito raccontare? No. La Verità eleva, promuove gli ideali, ispira l'individuo e la società. È la luce che illumina il proprio cammino verso Dio. Una vita ispirata dalla Verità permetterà all'uomo di vivere come uomo, non degradando se stesso allo stato di una specie inferiore. Dio è ovunque e non esiste nessuna seconda entità. Dio è la Verità, la sola Verità. Dio è in ogni articolo o cosa, come base, come comprensione e comprensibilità, come fonte di luce divina, come Atma. La Verità è la consapevolezza dell'Uno, l'Energia Divina dell'Uno che attiva ogni essere vivente, anzi, ogni particella di materia. (Discorso Divino dell'8 Dicembre 1979).  Tenetevi stretti alla Verità; dovete fissare la Rettitudine, la Pace, l'Amore e la Nonviolenza, come segnali indicatori per la vostra vita. Baba

3.10.13
Finché persiste la conseguenza del Karma, siete costretti a nascere ancora e ancora per consumarne la fine conseguente. L'ardesia del Karma deve essere asciugata affinché vostro rendiconto di nascita e morte possa essere depositato e chiuso in equilibrio. Il nome del Signore può provocare dentro di voi la scintilla dell'amore che accende il fuoco della Saggezza Spirituale, la quale guiderà la vostra mente verso quest'obiettivo. Proprio come due rami di un albero, quando sfregati uno contro l'altro per qualche tempo, generano abbastanza calore per infiammare l'albero stesso, così, la sincera e continua ripetizione dei nomi del Signore accenderà dentro di voi la scintilla della saggezza. Afferma la sacra Bhagavad Geetha: "le fiamme della saggezza riducono in cenere gli effetti di tutte le attività" (Jnanagni dagdha karmanam); le attività non hanno più influenza, così come una corda che è stata ridotta a cenere non può più legare. (Discorso Divino del 17 ottobre 1966). Chi discrimina ben prima di intraprendere qualsiasi attività, sarà naturalmente giusto nella condotta e nel comportamento. Baba

4.10.13
La preghiera è il respiro della religione, perché porta l'uomo e Dio sempre più vicini l'un l'altro. La meditazione (dhyana) è il processo di ascoltare la Celestiale Canzone, il flauto di Krishna, con le orecchie mentali attente alla melodia. Proprio come ogni giorno vi impegnate in esercizi e nel consumo di tonici, calcolando l'assunzione di calorie e vitamine, con meticolosa attenzione al valore nutrizionale del cibo, prestate attenzione anche all'assunzione delle impressioni della mente: se sono debilitanti o rafforzanti, se accrescono il potere di resistenza della mente ai virus di avidità, invidia, odio, orgoglio, malizia, ecc. Mangiate un pasto di buoni atti di servizio e pensieri divini e bevete il succo dell'Amore (Prema rasa), affinché questi virus possano essere lavati e digeriti bene. Così, potrete avere brillante salute mentale, felicità e moralità. (Discorso Divino del 6 ottobre 1970). La buona salute non dipende dai farmaci. Essa dipende essenzialmente dalle buone parole, dalle buone maniere, dalla buona visione e dai buoni pensieri. Baba

5.10.13
Considerate come vostro dovere più importante il venerare vostra madre come divina, e servirla. Se non rispettate vostra madre, che vi ha avuto in grembo per nove mesi, presentato al mondo e si preoccupa per voi, chi rispetterete? L'amore materno è simile a quello del creatore, che proietta e protegge questo cosmo infinito in innumerevoli modi. Voi potete scegliere di adorare il Divino nella forma di una Dea. Un altro può scegliere di adorare Dio in una forma diversa. Dovreste notare che le forme in cui il Divino è adorato da altri sono importanti quanto la divinità da voi scelta. Se, al contrario, criticare o proferite un insulto verso le divinità venerate da altri, state commettendo un grave peccato. Analogamente, rispettate e mostrate uguale considerazione e rispetto per tutte le mamme (donne) come fareste per vostra madre. (Discorso Divino del 14 ottobre 1988). Non c'è Dio più grande della madre. Baba

6.10.13
Arjuna entrò nel campo di battaglia, completamente equipaggiato e fanaticamente determinato a distruggere i suoi nemici. Ma, quando si trovò sul campo di battaglia nel carro guidato dal Signore Krishna, vide "i miei insegnanti", "mio nonno", "i miei parenti"' e " i miei cugini". Era colpito così tanto da questo senso di "io" e "mio", che abbandonò l'arco desiderando ritirarsi, meschino e sconfitto. Il senso di "io" non ha davvero nulla a che fare con i beni mondani, ma ingannandosi egli, Arjuna, identificò se stesso con le relazioni mondane. Questa è l'illusione (moha) da cui fu salvato dalla Bhagavad Gita. Siate impassibili di fronte alla dualità; questa è la lezione. Fate che la sconfitta o il successo non influenzino la vostra calma interiore. Vedete voi stessi come il vostro Sé: non in relazione agli altri o al mondo oggettivo. Quando conoscete il vostro vero Sé, voi siete liberati: questa è Moksha. (Discorso Divino del 6 ottobre 1970). Moha Kshayam is Moksham (il distacco totale è liberazione). L'attaccamento porta alle sofferenze. Così, prima di tutto rinunciate all'attaccamento. Baba

7.10.13
L'ascesa in forma umana è stata resa possibile per tutti voi; ma sarete veramente meritevoli di questo status elevato tra gli animali, solo fondendovi, infine, nel Divino. Questo è l'obiettivo che il pellegrinaggio dell'evoluzione ha in vista sin da quando è iniziata la vita sulla terra, dall'ameba sulle acque. Fede in tale obiettivo e costante cammino verso di esso sono i segni di una persona consapevole della responsabilità di essere un "umano". La Chiamata del Divino echeggia in ogni cuore; essa provoca le reazioni di timore, riverenza, affetto, amore e sacrificio: tutti ingredienti della devozione (bhakthi). Essa si traduce in atti di culto, lode, adorazione e rituali. La mente, attraverso questi mezzi, si satura di pensieri divini ed è riplasmata nello stampo Divino, fino a quando il flusso di beatitudine (Aananda) è senza sosta. (Discorso Divino del 6 ottobre 1970). Vera devozione, in realtà, significa installare il Divino nel cuore per godere della beatitudine di quell'esperienza. Baba

8.10.13
Mantra significa "ciò che salva, quando ci si medita su". Il nome di Dio, uno qualsiasi dei suoi innumerevoli nomi, può servire allo scopo. Il Nome è come il pungolo che può domare l'elefante mantenendolo in carreggiata, facendogli piegare le ginocchia e sollevare il tronco sulle zanne. La liberazione (Moksha) non è un albergo a cinque stelle, o una casa di lusso per turisti. È solo la consapevolezza della vostra realtà e il rifiuto di tutti i concetti contrari. Potete riconoscere il vostro Sé rapidamente e chiaramente, se purificate il vostro cuore con un mantra o con il canto della gloria di Dio. Entrambi vi concederanno quella manna. Cantate con il cuore, consapevoli dei livelli di significato che ha ogni parola. Questi sono i modi più sicuri per installare saldamente Dio nel trono dei vostri cuori e redimere le vostre vite. (Discorso Divino del 6 ottobre 1970). Vera devozione, in realtà, significa installare il Divino nel cuore per godere della beatitudine di quell'esperienza. Baba

9.10.13
La suprema Shakti manifesta se stessa in forma di Durga, Lakshmi e Saraswathi. Durga concede energia fisica, mentale e spirituale. Lakshmi conferisce la ricchezza: non semplicemente in denaro, bensì ricchezza intellettuale, di carattere, bontà e salute. Anche la salute è ricchezza! Saraswati conferisce l'intelligenza, la capacità d'indagine intellettuale e il potere di discriminazione. Perciò, il festival di Navaratri (nove notti) è celebrato per proclamare al mondo la potenza della Divina Madre. La propria madre è la combinazione di tutti questi esseri Divini. Essa dispensa energia, ricchezza e intelligenza. Essa desidera costantemente il vostro progresso nella vita e, quindi, rappresenta tutte le tre Dee. Riconoscete vostra madre come l'incarnazione stessa di tutte le forze divine, mostratele reverenza e trattatela con amore. Questo è il vero messaggio che dà il festival di Navaratri. (Discorso Divino del 14 ottobre 1988). Una buona madre è preziosa, per l'intero Universo. Baba

10.10.13
Per una persona che vive nel mondo materialistico, i piaceri sensuali sono una fonte di godimento estremo. Tuttavia, i sensi stessi sono temporanei e quindi concedono solo gioia transitoria. Per una persona che soffre di itterizia, tutto sembra giallo e di sapore amaro. Così anche i sensi, carichi di malattia, non possono conferire vera felicità. Poiché non c'è persona senza desideri, ed è difficile vivere in questo mondo senza desideri, il signore Krishna è uscito con una soluzione eccellente. Ha detto, "Eseguite tutte le azioni per il piacere del Signore senza occuparvi dei loro frutti. Portate rispetto al dovere e dedicate tutte le azioni al Divino. Assicuratevi di compiere tutte le azioni per la soddisfazione della vostra coscienza: allora il vostro cuore sarà libero da tutte le imperfezioni. Tali azioni sono qualificate a diventare atti di Anapeksha (non contaminate dal desiderio). (Discorso Divino del 10 ottobre 1997). Un vero essere umano è colui che possiede le nobili qualità di aderenza alla verità, al dovere, alla devozione e alla disciplina. Baba

11.10.13
La pulizia esteriore, senza la pulizia interiore è a dir poco ingannevole. La pulizia interiore è più importante della pulizia esteriore. Anche se una tazza è pulita e attraente fuori, non possiamo berne l'acqua, se è sporca all'interno. Il cibo cucinato in recipienti di rame, se questi non hanno un rivestimento d'argento all'interno, diventa velenoso. Osservate quindi la pulizia interiore con cura meticolosa. Sforzatevi di rimanere liberi dalle malattie dell'odio, dei cattivi pensieri e delle pratiche dissolute. Dio vi ha dotato di questo corpo umano per raggiungere l'eccellenza nella vostra vita quotidiana e conseguire la vicinanza con la Divinità. Coltivate la spiritualità, acquisite tratti spirituali, raggiungete la vicinanza con il Divino e fondetevi in Lui. Questa deve essere la vostra ferma determinazione. Potete raggiungere quest'obiettivo santificando il vostro corpo con azioni sacre, fino al all'ultimo respiro. (Discorso Divino del 10 ottobre 1997). La purezza attrae la Divinità. Se la limatura di ferro è arrugginita, anche il più potente magnete non l'attirerà. Baba

12.10.13
L'effetto sottile dei mantra (formule mistiche) menzionato nei Veda non può essere visto o sentito dai sensi; deve essere sperimentato con e attraverso la coscienza interiore, l'Anthahkarana. Il suono di questi Mantra ha il potere di trasformare gli impulsi e le tendenze. La parola mantra significa "ciò che salva quando arrovellato nella mente". Ripetere il mantra costantemente nella mente terrà lontani il parlare senza controllo, la conversazione e i pettegolezzi senza scopo e gli scandali. Parlate solo quando il farlo è veramente necessario e parlate solo tanto quanto è necessario. Parlate dolcemente e senza riserve o giri di parole. Voglio che tutti siate convinti dell'eccellenza di questi insegnamenti dei Veda e delle Shasthra (Scritture). (Discorso Divino del 21 marzo 1967). Il canto dei mantra unito al sentimento di amore conferirà il massimo giovamento. Baba

13.10.13
Udhaseena (distacco contraddistinto dalla rinuncia) è uno stato che non è né compiacenza né indifferenza. Significa distacco dal buono così come dal cattivo. Vi spiegherò con un esempio: quando una spina si conficca nel piede, utilizzate un'altra spina per rimuovere la prima. Fatto questo, gettate entrambe le spine e non conservate la seconda, anche se ha aiutato a rimuovere la prima. È così che dovete rinunciare gradualmente al bene e al male. Dobbiamo gradualmente tagliare la nostra relazione con il mondo. Cosa molto importante: non intraprendete attività che portano a relazioni inutili, perché queste si riveleranno dannose per il vostro benessere. (Discorso Divino del 19 ottobre 1997). Il cammino spirituale è il percorso del distacco, del controllo dei sensi, di rigorosa formazione mentale. Baba

14.10.13
Dovete rinunciare ad attaccamento, odio ed ego. Sono queste qualità di attaccamento ed ego che provocano il caos in una persona e la gettano nella melma dell'illusione. L'ego porta all'ostentazione e l'ostentazione rafforza l'ego. Una persona non potrà mai sperimentare la beatitudine divina, finché è sviata dall'ego. Il Signore Krishna rivela ad Arjuna, nella Gita, "Ego, attaccamento e ostentazione sono qualità Rajasiche (di temperamenti appassionati). Sono tre qualità molto pericolose e portano al disastro! Se le persone coltivano queste abitudini, consapevolmente o inconsapevolmente, non tradiscono gli altri, stanno ingannando se stesse!" Decidete e ottenete la vittoria sul vostro ego. Con salda fede compite uno sforzo intenso per sbarazzarvi delle cattive qualità. Vi benedico perché perseguiate con successo le vostre convinzioni e portiate a termine questa vittoria con estrema facilità! (Discorso Divino del 10 ottobre 1997). Lasciate che la compassione e il sacrificio siano i vostri occhi, lasciate che l'assenza di ego sia il vostro respiro e l'amore la vostra lingua. Baba

15.10.13
Ognuno di voi deve porsi in sintonia con il Piano Divino. Sforzatevi di conoscere i Suoi princìpi fondamentali e attrezzatevi per i compiti che Egli vi attribuisce. Dedicate completamente il vostro cuore al dovere assegnatovi nella vita. Vigilate sempre sulla vostra natura e il vostro dovere (swadharma) e impegnatevi nei compiti che il vostro ruolo richiede. Per raggiungere il Divino, dovete salire dallo stato animale allo stato umano e dal livello umano alla Divinità. Date le diverse forze che sono sempre intorno a voi, pronte a tirarvi verso il basso, questa salita è difficile. Se il motore dell'auto è intasato e logoro, quando deve affrontare una collina ripida, si lamenta e geme. Se invece il motore è ben tenuto, libero dalla polvere e dalla sporcizia del desiderio sensoriale, allora affronterà molto le salite facilmente. (Discorso Divino del 15 ottobre 1964). Considerate tutti i vostri atti come adorazione. Il Dovere è Dio, il Lavoro è Adorazione. Qualunque cosa accada accettatela volentieri come Suo operato, un segno della Sua compassione. Baba

16.10.13
Preghiera e contrizione sono due discipline con cui la mente può essere purificata dall'egoismo e dall'odio. Il Santo Tyagaraja fu un bell'esempio di come ciò può essere fatto: le sue canzoni sono puri fiori profumati di devozione. Egli cantava con sentimento la gloria di Rama con in vista sia il benessere dell'individuo che quello del mondo. Egli era sempre impegnato nel processo di esame delle sue parole e azioni, confrontate con la pietra di paragone della devozione. Come l'ape per produrre il miele vaga in cerca di fiori, come la pianta rampicante si aggrappa saldamente e con affetto all'albero in modo da non cadere, come il torrente corre verso il fiume e il fiume precipita verso il mare, il Santo Tyagaraja si struggeva per Signore Rama. Il Signore Rama dovette concedergli udienza personale (Darshan) e venire più volte in suo soccorso. Attraverso la devozione, Tyagaraja sperimentò la presenza costante del Signore e rimase sempre in pace e gioia. (Discorso Divino del 11 luglio 1957). Indossate la ghirlanda della devozione intorno al collo e saturate con Amore Divino i vostri pensieri, parole e azioni. Baba

17.10.13
Proprio come l'acqua sotterranea è il sostentamento di tutti gli alberi, l'Atma è la fonte sotterranea di tutta la felicità che l'individuo sperimenta. Il processo di scavare un pozzo per portare l'acqua sotterranea a livello della superficie prevede costanti percussioni, martellamenti e scavi attraverso un tubo che sostiene e dirige il trapano. Le persone che scavano pongono tanta attenzione nell'assicurarsi che l'aria non entri nel tubo, perché questo renderebbe infruttuoso il processo di perforazione. Infine, per mezzo di un grande sforzo, l'acqua sotterranea è portata in superficie per il consumo umano. Nello stesso modo, dovete impegnarvi intensamente nella ripetizione del nome del Signore (Japam) facendo attenzione a non permettere all'attaccamento agli oggetti mondani (Vishaya vasana) di entrare e interferire con questo processo. (Discorso Divino del 16 ottobre 1964). In realtà, vera devozione significa installare il Divino nel cuore e godere della beatitudine di quell'esperienza. Baba

18.10.13
Ogni essere cerca il riposo, ma la polvere dei sensi/desideri si accumula nella mente minacciando di farla "esplodere" per la ruggine prodotta! Per rimuovere questa ruggine dalla vostra mente ascoltate le appassionate composizioni dei grandi santi, come Tyagaraja. Accantonate per un poco il vostro cinismo e ascoltate queste melodie accattivanti assorbendone la loro essenza. La scienza della cultura spirituale e del controllo della mente è stata sviluppata, praticata e perfezionata da migliaia di persone, per più di migliaia di anni. Con questi metodi, la cultura dell'India ha resistito allo shock dei tempi e alla furia dei tifoni. Cantate e ascoltate le composizioni dei grandi santi nelle loro forme tradizionali. Non considerate queste composizioni divine come mere canzoni (paatalu), sono invero fasci (mootalu) di gemme preziose che vi guideranno nel percorso (baatalu) divino. (Discorso divino del 11 luglio 1957). Baba

19.10.13
Il percorso della saggezza è molto più facile del percorso della devozione, poiché arriva come un lampo per coloro che possono semplicemente sedersi tranquilli per qualche minuto, analizzando se stessi. Un'automobile si muove su quattro ruote e la persona che guida, è all'interno, non all'esterno: l'autista, all'interno della vettura, regola la velocità del motore, i freni e l'acceleratore. Allo stesso modo lasciate che intelletto, mente e sensi siano guidati dall'interno. Salite sul treno di Salokya, il costante ricordo del nome del Signore. Questo vi porterà alla stazione seguente, Sameepya, vicinanza e affetto per il Signore. La sosta successiva sarà Saarupya, dove conseguirete e guadagnerete attributi divini, e, infine, raggiungerete il capolinea, che è Saayujya, dove vi unirete con il divino sperimentando voi stessi come nient'altro che un'onda dell'oceano (Paramathma). (Discorso Divino del 16 ottobre 1964). Baba

20.10.13
Le persone soffrono di due tipi di malattia: fisica e mentale. I disturbi fisici sono causati dal disequilibrio dei tre temperamenti di Vata, Pittha e Sleshma (aria, bile e muco) mentre le malattie mentali sono causate da disequilibrio delle tre qualità di serenità, passione e inerzia (Sattwa, Rajas e Tamas). Un fattore comune a questi due tipi di malattie è che la coltivazione della virtù le cura entrambe. Salute fisica e mentale sono interrelate: la salute fisica è un prerequisito per la salute mentale e la salute mentale assicura il benessere fisico. Un atteggiamento di generosità, di fermezza di fronte a dolore e perdita, uno spirito di entusiasmo nel fare il bene ed essere di servizio al meglio delle proprie qualità, rafforzano sia la mente sia il corpo. La gioia pura che si ottiene dal servizio agisce sul corpo e vi libera dalle malattie. (Discorso Divino del 9 settembre 1959). Devozione e moralità sono importanti sia per la salute fisica sia per quella mentale. Esse liberano la mente dall'agitazione e la alimentano con gioia e contentezza. Baba

21.10.13
Il piacere che si ottiene dai conseguimenti fisici, mentali e intellettuali è transitorio. Le buone azioni possono garantirvi il paradiso, ma è un'abitazione temporanea da dove una persona deve tornare sulla terra per rivivere la vita. È come essere eletti ad una carica pubblica importante ma a breve termine: durante il mandato ci si può crogiolare nella gloria e nella fama, grazie ai voti espressi a proprio favore, tuttavia, una volta che il termine è giunto, si torna nuovamente ad essere una persona ordinaria! Il gioco allora ricomincia da capo con il dover ripetere gli slogan che fanno diventare più popolari, ed elemosinare i voti per vincere le elezioni. Dovete viaggiare per raggiungere il capolinea in cui muore l'ignoranza e nasce la saggezza, con la conseguente cessazione dei cicli di nascita e morte. La mente è un campo fertile per l'ignoranza; non cercate sempre maggiori comfort e vantaggi (sukham), piuttosto, cercate la saggezza. (Discorso Divino del 16 ottobre 1964). La retta condotta e la saggezza spirituale (Dharma & Jnana) sono i due occhi donati da Dio per scoprire la vostra innata divinità. Baba

22.10.13
La maggior parte degli agricoltori si nutre con la speranza per la propria sopravvivenza. La speranza li sostiene mentre arano, seminano, piantano e concimano le colture che coltivano. Quella speranza, deve diventare un'abitudine mentale, non solo durante l'agricoltura, ma come parte della vita quotidiana di ognuno, ogni giorno, in tutte le varie attività. Non date mai alcuna possibilità a quella cosa vile, che è la disperazione, di consumare i segni vitali di attività e di sforzo. La disperazione è un peccato contro Dio. Poiché Lui è dentro di voi, perché perdete la speranza? Ecco perché il Signore dice, "Perché temere, quando Io sono qui?" Siate sempre allegri, ottimisti e coraggiosi. Sappiate che il più forte legame tra voi e il Divino è quando l'acqua rigenerante del coraggio e della speranza, fluisce nel vostro cuore. (Discorso Divino del 9 settembre 1959). Siate come la lingua in mezzo ai denti, che svolge il proprio compito con attenzione, fiducia e coraggio, senza venire morsa. Baba

23.10.13
Come distruggere la mente? È facile una volta che sappiate cosa sia. La mente è farcita di desiderio, come un pallone riempito d'aria: pungetelo ed esso non vagherà più da luogo a luogo. In un campo quadrato riempito da un canale d'irrigazione, l'acqua appare come una forma quadrata. Se il campo è circolare o triangolare, lo strato d'acqua corrisponderà alla stessa forma geometrica. Anche la mente assume la forma dei propri desideri. Prendete un altro esempio: la mente è come un pezzo di stoffa, l'ordito e la trama essendo il filato del desiderio. La trama, il colore, la durezza, il tatto e la lucentezza del panno dipenderanno dal desiderio che costituisce l'ordito e la trama. Rimuovete il filato, filo per filo, e la stoffa scompare automaticamente. Questa è la tecnica per distruggere la mente (Mano Nasanam). Una persona saggia spazzerà via ogni traccia della mente. (Discorso Divino del 16 ottobre 1964). Il percorso spirituale è il percorso del distacco, del controllo dei sensi, del rigoroso addestramento della mente. Baba

24.10.13
Lo strumento più grande che può assicurare il successo di tutti i vostri sforzi è la devozione. Questa, la devozione, vi concederà salute, ricchezza e anche prosperità; eliminerà pure l'odio e la discordia e vi darà più forza. Una persona con devozione compirà ogni atto come adorazione del Signore, così l'atto sarà efficace e senza insincerità o simulazioni. La devozione permetterà di ottenere anche la grazia del Signore, così il devoto sarà in grado di fare di più e godere di maggiore salute e felicità mentale. Se tutti voi vi unite e cantate la gloria del Signore, ciò produrrà una maggiore armonia e coesione sociale di quella di migliaia di persone che rumoreggiano e urlano l'una contro l'altra. Se tutti voi canterete all'unisono il Nome del Signore, l'Amore Divino inonderà e fertilizzerà tutti i vostri sforzi: fatelo per qualche tempo e sarete testimoni di quest'atmosfera amorevole e serena. (Discorso Divino del 9 settembre 1959). Fate che la compassione e il sacrificio siano i vostri occhi; fate che l'assenza di ego sia il vostro respiro e l'amore la vostra lingua. Baba

25.10.13
Una madre, a un bambino che ha sporcato la propria camicia, ne mette una nuova. La morte è come togliersi la camicia sporca rivestendosi con quella fresca. Seguite la volontà della Madre, siate un bambino volenteroso nelle Sue mani. Abbiate piena fede nel Suo amore e nella Sua saggezza. Siate uno strumento: immergete la vostra volontà nella Volontà del Signore. Ciò vi salverà da preoccupazione e dolore. Non smarrite la vostra mente seguendo persone che sono andate fuori strada. Sarebbe come vedere una piscina stagnante e da questa giudicare l'acqua piovana come sporca. L'acqua piovana è pura; è il terreno che la sporca. Siate anche attenti a non denigrare nessuno: equivarrebbe a denigrare Dio. Siate consapevoli del Dio dentro di voi e del Dio in tutti gli altri. Se lo fate, nulla potrà eguagliare la gioia e la pace con cui sarete ricompensati. Vi benedico, cosicché possiate raggiungere quella beatitudine. (Discorso Divino del 16 ottobre 1964). Le persone dovrebbero chiudere la bocca e aprire il cuore: allora sperimenterebbero la beatitudine divina. Baba

26.10.13
Per realizzare la verità di un Avvento (Avatar), l'aspirante deve coltivare la mente come il contadino prepara il campo. Il contadino estirpa dal campo il sottobosco spinoso, i rampicanti selvatici e le radici esili, poi ara il terreno, lo annaffia e pianta i semi. Le piantine e i germogli sono poi protetti dai parassiti, e, per evitare distruzioni da parte di capre e bovini, il contadino erige una recinzione. Nello stesso modo, l'aspirante deve rimuovere dal cuore l'egoismo, l'orgoglio e l'avidità. La Verità, la ripetizione del Nome del Signore e la meditazione sono analoghe all'aratura e al livellamento. L'Amore è l'acqua che deve fluire nel campo del vostro cuore per renderlo fertile, morbido e ricco. Il Nome del Signore è il seme e la devozione è il germoglio. Proteggete i semi dal bestiame di Kama e Krodha (desiderio e rabbia) con la recinzione della disciplina: allora mieterete il raccolto della beatitudine. (Discorso Divino del 23 novembre 1964). L'obiettivo principale che è necessario impostare è quello di seminare i semi dell'amore, coltivare la pianta della pazienza e distribuire il frutto della pace alla società attraverso il servizio dedicato. Baba

27.10.13
A volte la nuvola dell'invidia e dell'odio offusca le relazioni. Ciò è principalmente dovuto alla paura; paura che provoca rabbia. L'emergere della devozione, con l'umiltà e la saggezza che ne derivano, farà scomparire rabbia e paura. La rabbia logora salute, tempo e carattere: non permettetele mai di avere gioco facile. Proprio come coltivate un campo, dovete curare i sentimenti, le motivazioni, i desideri e le sollecitazioni. Le persone spesso si rovinano perché non possono tollerare la prosperità altrui e si ostinano a denigrare gli altri. La gelosia è la causa principale della rovina e nasce a causa dell'indebita importanza attribuita al corpo, ai sensi e all'accumulo di oggetti che soddisfano i sensi. Sviluppate lo spirito di reciproco aiuto, guardate le cose nella giusta prospettiva: date a ogni cosa il proprio valore e niente di più. (Discorso Divino del 9 settembre 1959). Rabbia, gelosia e odio fanno più male a chi intrattenere questi sentimenti che a quelli verso cui tali sentimenti sono espressi. Baba

28.10.13
Avrete fede in Dio quando da voi stessi scoprirete che quest'Universo deve avere un Creatore e Protettore che dirige lo spettacolo. Per afferrare saldamente quest'idea, il vostro cuore deve essere molto puro, la vostra mente pulita. Per raggiungere quest'obiettivo è essenziale svolgere con sincerità i propri compiti (karma). Le Scritture approfondiscono in modo dettagliato i metodi per eseguire i propri compiti. Delle cento parti dei Veda, 80 riguardano il dovere (Karma), 16 l'Adorazione (Upasana) e 4 la Saggezza (Jnana). La Saggezza è la destinazione finale del viaggio. Al fine di educare gli impulsi e formare i vostri sentimenti deve essere compiuto il Karma. Allora, sviluppate l'atteggiamento di upasana, di umiltà di fronte al grande Sconosciuto, e, infine, vi renderete conto che l'unica realtà siete voi, che è la stessa di Lui. (Discorso Divino del 23 novembre 1964). Il Dovere è Dio, il Lavoro è Adorazione. Considerate tutti i vostri atti come adorazione. Qualunque cosa accada accettatela volentieri come opera Sua, un segno della Sua compassione. Baba

29.10.13
Nella vita ci sono grandi cose che trasmettono gioia e pace: cercate di afferrarle. Ognuno di voi si è guadagnato il diritto di vivere in gioia e possedere queste grandi cose: nessuno può allontanarle dalla vostra stretta. Fissate la vostra attenzione sui valori eterni e allora non sarete spazzati via da raffiche di vento della passione o scoppi di collera. In passato, i saggi e i santi controllavano i capricci delle loro menti e riflettevano in pace e beatitudine. Anche voi dovete assicurarvi che il tempio del Signore, nel più interno del vostro cuore, non sia sommerso dalle sabbie della lussuria e della rabbia (Kama e Krodha). Quando tutti vivranno in questo modo, la comunità diventerà ideale. (Discorso Divino del 9 settembre 1959). Coltivate il vostro cuore per ottenere un raccolto di Verità, Giustizia, Pace e Amore. Baba

30.10.10
Ricordate sempre che solo coloro che hanno ideali sono rispettati e ricordati con gratitudine dai posteri. Noi onoriamo Rama e lo adoriamo, mentre evitiamo ogni riferimento a Ravana in occasione di eventi favorevoli. Perché? A causa del carattere che essi hanno mostrato. Così, dovete essere determinati e avanzare passo dopo passo nella costruzione di un carattere forte. Siate consapevoli del pericolo di scivolare due passi verso il basso mentre ne salite uno solo: si può resistere a questa discesa verso il basso! Se avete determinazione a salire, anelito ad elevarvi, progredire e conquistare i vostri impulsi inferiori e gli istinti, allora la molla nascosta del potere si solleverà dentro di voi. La grazia del Signore spianerà il vostro percorso. Mantenete di fronte a voi gli ideali e marciate in avanti! (Discorso Divino del 25 novembre 1959). Qualunque cosa vi accada, prendetela come una lezione per temprare il vostro carattere, fortificare i vostri nervi e aumentare il vostro non-attaccamento (vairagya). Questo vi darà pace e gioia. Baba

31.10.13
Alcuni affermano che l’eredità delle vite passate (Karma) deve essere scontata in questa vita e che nessuna quantità di Grazia può salvarvi da quel destino. Evidentemente, qualcuno li ha indotti a crederlo. La Grazia dell’Onnipotente non conosce limiti o confini! Io vi assicuro che non c’è bisogno che subiate un Karma simile. Quando un dolore forte vi tormenta, il medico vi dà un’iniezione di antidolorifico e quel dolore, anche se è ancora nel corpo, non lo sentite più; la Grazia di Dio è come l’antidolorifico. Niente si può opporre alla Grazia del Signore: se la ottenete, non sentirete il dolore sebbene affrontiate il Karma. Come le medicine sono inefficaci oltre la data di scadenza, così l’effetto del Karma è reso inefficace, nullo e vano! (Discorso Divino del 23 Novembre 1964). Voi potete superare le sentenze del destino se ottenete la Grazia del Signore. Baba