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19540101 - data incerta

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Discorso Divino

Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba

30 gennaio 2010

 

Tu sei l'unico mio rifugio

Un giorno, un tizio era andato a nuotare nel mare. Fermandosi al largo, pensò: “Beh! E' tutto calmo, non ci sono onde qui.” e continuò a nuotare.

Gradualmente il mare divenne più mosso, le onde si alzarono ed egli non riusciva più a raggiungere l’altra riva. Tuttavia, anche se veniva ostacolato dalle onde, raccogliendo tutte le sue forze riuscì ad arrivare all’altra spiaggia.

Ecco come, quando affrontiamo delle difficoltà, dovremmo proporci fermamente di portare a termine il nostro compito, avanzando con coraggio e non sederci a piangere. Voi tutti siete fratelli e sorelle: cosa succede se fumate di rabbia e v'insultate a vicenda? Per Chi siete venuti qui tutti voi? Se non riuscite ad imparare ad essere buoni alla presenza di Dio stesso, in quale altro luogo riuscirete mai ad esserlo? Io sono il vostro patrimonio comune, sono venuto solo per esaudire i desideri che tutti voi avete e non solo per mangiare ciò che mi offrite o ascoltare ciò che avete da dirmi. 

Ciascuno di voi venga a condividere la Mia gioia. Ogni volta che Swami parla a qualcuno, voi pensate a quella persona con sentimento di compassione: “Poveracci! Chissà con quanti problemi sono arrivati fin qui! Chissà quanti guai! Chi altro può aiutarli se non Swami?” Alcuni pensano che Swami non parli di argomenti interessanti. Quanto di tutto quello che dico viene assimilato?

Io conosco cosa c’è nel cuore di ognuno. Io do a ciascuno il peso secondo quanto può sopportare. Poiché siete venuti qui, dovete imparare qualcosa di buono, condividere ciò che avete imparato con gli altri e santificarvi. Poiché so bene che non avete capito, allora continuo a ripetervi tante cose. Sapete perché? Così le potrete capire più avanti.

Secondo voi, il cibo che mi date mi riempie lo stomaco? Come posso essere contento quando, senza amore, litigate per invidia? Non soffrirei così tanto neppure se mi pungesse uno scorpione. Ma ci sono altri veleni che, diffondendosi in ogni singola cellula dell'essere a due gambe chiamato uomo, appiccano gli incendi.

Riflettete bene sul 'per chi’ e sul 'perché' siete venuti fin qui. Non è certo per mangiare, dormire e per l’invidia. Dice il proverbio: 'Un pensiero d'adorazione verso Shiva, ma tutta la devozione è per l’altra gente.“

Vorrei continuare a parlarvi fino a farmi seccare la bocca, ma alcuni pensano: “Non ha ancora finito, ed io ho fame.” Potrete mangiare un'ora più tardi. Potrete occuparvi delle vostre faccende anche domani, ma parole come queste non avrete più occasione di ascoltarle, una volta che il momento giusto sia passato. Lasciate perdere tutti i pensieri cattivi e diffondete il nettare di buone azioni: questo è il Mio nutrimento!

Cosa penseranno coloro che arrivano per la prima volta?

Essi diranno: “Se litigano così, vuol dire che Swami non li rimprovera mai.” Mi parleranno alle spalle commentando: “Se Swami avesse veramente insegnato qualcosa a questa gente, non si comporterebbero così. Come può il mondo sapere che Io continuo ad insegnarvi fino ad aver secca la bocca? Vi rimprovero privatamente, vi rimprovero in pubblico, vi sgrido. Se ancora non correggete i vostri modi, questo è il vostro fato!

Quando c'è sporcizia e piove, la pioggia lava via il sudiciume e il luogo diventa pulito. Poiché avete portato i vostri cuori pieni di immondizia alla pura presenza di Dio, che significato ha il non riuscire a pulirli? Chi altri mai vi dirà queste cose, con più pazienza di quanta ne stia usando Io? Gemme preziose e chicchi di riso: Io riverso su di voi entrambi, ma se vi piace solo mangiare il riso, come potrete riconoscere il valore delle gemme? I campi devono essere innaffiati se non piove; raccogliete subito i semi mentre li sto spargendo! Poiché siete venuti qui, anche se non diventerete paramahamsa (asceti dei più alto livello), almeno dovreste diventare hamsa (cigni), oppure piccioni, o almeno fringuelli, va bene anche pappagalli! Ma se rimanete corvi, se continuate a beccarvi tra voi e andate avanti a divorare immondizia, beh, allora quello è il vostro destino.

Quando il devoto fa un passo verso Dio, Dio ne fa cento verso di lui. Nel momento in cui muovo un passo, Io conto quante formiche, altre creature, quante zolle di terra rimangono schiacciate sotto i Miei piedi e devo valutare i pro e i contro, perché e per chi fare quel passo. Ecco perché i Miei passi sono molto piccoli e leggeri.

Se non siete di aiuto a nessuno, almeno non fate del male. Se desiderate rendere Swami veramente felice, comportatevi come membri di una famiglia, senza litigare, insultarvi, maledirvi, sparlarvi alle spalle e odiarvi. Ogni volta che sentite delle cattiverie, andatevene e lasciatele lì dove sono. Limitate i discorsi inutili e vacui. Non puntate il dito accusatorio sulle colpe altrui; volgetelo piuttosto verso voi stessi e correggete i vostri difetti. Quanto tempo ho sprecato per dirvi queste cose!

Imparate la bontà, promuovete la bontà, distribuite bontà e guadagnatevi la Salvezza, così farete felice Swami.

Rive del Citravati, 1954

da: “Tu sei l'unico mio rifugio” di Anyatha Saranam Nasthi