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20091029 - 29 Ottobre

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Discorso Divino
Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba
29 ottobre 2009

L’Amore è la strada regale per raggiungere Dio


“In questa sacra terra di Bhârat, la tolleranza è la vera bellezza.
In questo Paese, il sentimento dolcissimo è quello dell’amore verso la madre.”


IL PENTIMENTO È VERA ESPIAZIONE

Qualunque cosa abbiate già imparato, nella sacra terra di Bhârat c’è ancora tanto da apprendere; essa è pia, divina, gloriosa e sempre nuova. Chiunque nasca in questa santa terra è benedetto.


L’uomo è responsabile di tutte le sue sofferenze
Qual è lo scopo della nascita umana? È quello di sperimentare l’amore per Dio. Soltanto coloro che ricevono l’Amore di Dio possono determinare la trasformazione del mondo. Oggi la società è piena di irrequietezza e sofferenze; dovunque guardiate non c’è altro che dolore. Molte calamità naturali, come le inondazioni, stanno portando grandi devastazioni; questo non è qualcosa causato da Dio: l’uomo stesso è la causa di tutta la sua sofferenza. Dio gli insegna sempre la via della rettitudine e non quella della disonestà, dell’ingiustizia e della scorrettezza. I Veda dichiarano:

Satyam vadâ dharmam chara
“Di’ la Verità, pratica la Rettitudine”.

Dio è Uno, ma la gente Lo chiama con nomi differenti come Râma, Krishna, Govinda, Nârâyana; il fatto che l’uomo veda delle differenze tra questi Nomi è dovuto soltanto alla sua illusione. Voi potete chiamare Dio con il Nome di Allah o Gesù, non fa alcuna differenza; in effetti nel mondo c’è soltanto unità.

Ekâtma sarva bhûtântarâtma
Un solo Âtma alberga in tutti gli esseri.

Ekam sat viprâ bahudhâ vadanti
La Verità è una, ma il saggio si riferisce a Essa con nomi differenti.

L’uomo stesso è la causa di tutta la sua illusione. Voi pensate di essere nella morsa del dolore, ma questo dolore lo generate voi stessi, non vi viene dato da Dio. Tutto viene creato dai vostri stessi pensieri; Dio non ne è responsabile. Non pensate che Dio sia responsabile di alcuna delle vostre sofferenze: Egli dà soltanto felicità.

Nityânandam, parama sukhadam, kevalam jñânamûrtim, dvandvatîtam, gagana sadrisham, tattvamasyâdi lakshyam, ekam, nityam, vimalam, achalam, sarvadhî sâkshibhûtam, bhâvâtîtam, trigunarahitam
Dio è l’Incarnazione della gioia eterna, della saggezza assoluta, è oltre le coppie di opposti, è Vasto
e Pervasivo come il cielo, è la Meta indicata dal mahâvâkya (grande aforisma vedico) Tattvamâsi,
Uno senza secondo, Eterno, Puro, Immutabile, Testimone di tutte le funzioni dell’intelletto,
oltre tutte le condizioni mentali e i tre attributi di sattva, rajas e tamas.

Se esaminate gli insegnamenti del Vedanta, capirete che Dio non ha niente a che fare con le vostre sofferenze e difficoltà. Egli aiuta sempre. I vostri pensieri sono responsabili della vostra felicità e sofferenza; pensare che qualcun altro ne sia la causa è un errore grossolano. Voi dovreste amare tutti e servire tutti. L’amore non è presente solamente negli esseri umani, ma anche negli uccelli e negli animali. Tutti possono sperimentare l’amore inclusi gli uccelli, gli animali e gli insetti. Chiunque vediate, in lui c’è Dio nella forma dell’Âtma, per cui, se odiate qualcuno, è come odiare Dio; quindi non odiate nessuno, non siate arrabbiati con nessuno. Se odiate qualcuno, state in effetti odiando voi stessi e, similmente, se insultate qualcuno, state insultando voi stessi. Ogni essere umano è uno specchio e voi vi vedete in quello specchio; ci possono essere molti specchi, ma voi vedete il vostro riflesso in tutti. Tutto è reazione, riflesso e risonanza; non pensate che qualcun altro vi abbia insultato: siete soltanto voi che vi insultate, ma oggi l’uomo non comprende questa verità. Voi dovete far nascere in voi stessi la fede nel fatto che Dio è presente, in forma di Âtma, in chiunque vediate. Pertanto, non è bene odiare o ridicolizzare alcuno. Amate tutti. L’Amore è la via regale per raggiungere Dio; nessuna strada, se non quella dell’amore, può portarvi a Dio. Tutti i praticanti spirituali (sâdhaka) che raggiunsero Dio poterono farlo soltanto attraverso l’Amore.


Seguite il sentiero dell’Amore
Sakkubai cantava sempre: “Ranga, ranga, ranga..”, ma altri si prendevano gioco di lei. Sua suocera e suo marito la sottoposero a grandi tormenti. Finalmente il Signore Pânduranga andò in suo aiuto ed ella poté raggiungere Pândharpur. Così ella divenne un esempio luminoso di devozione e dedizione per il mondo intero, ragion per cui moltissime persone andavano a farle visita. Ella non pensò mai che Pânduranga fosse separato da lei e meditava su di Lui nei tre stati di veglia (jâgrat), di sogno (svapna) e di sonno profondo (sushupti), mentre l’uomo moderno non sa chi sia Dio e dove Egli si trovi. Di fatto, Dio è dappertutto, dovunque guardiate. Molti, che prima non credevano in Dio e mancavano perfino di rispetto agli idoli degli Dei, sono diventati devoti di Swami. Le persone possono commettere degli errori inconsapevolmente, ma, una volta presane coscienza, si pentono. Il pentimento è vera espiazione. È Dio che pervade il mondo intero; a causa dell’ignoranza, la gente può dire molte cose di Dio, ma, quando comprende la verità, si rende conto del fatto che Dio è uno.
Esistono molte creature velenose come i serpenti e gli scorpioni; Dio ha dato loro quel potere soltanto per potersi difendere. Quando uno scorpione vi punge, non ha nessuna intenzione di danneggiarvi; lo fa soltanto perché ha paura che possiate fargli del male. Anche una tigre nella foresta non vi assale se non la provocate; essa vi salterà addosso soltanto se la spingete a farlo. Pertanto, per tutto c’è una reazione, un riflesso e una risonanza. Qualunque cosa facciate, dovete raccoglierne le conseguenze; se fate qualcosa di sbagliato, otterrete solamente dei cattivi risultati. Non pensate che sia Dio a darveli. Se fate invece qualcosa di buono, otterrete soltanto dei risultati buoni. I pensieri dell’uomo sono responsabili della sua felicità o sofferenza e quindi dovreste albergare solamente pensieri buoni.
Un essere umano dovrebbe avere qualità umane, ma sfortunatamente i Valori Umani non si vedono oggi nell’uomo ed egli si comporta come un animale; quindi l’errore si trova nell’uomo e non in altri. Si devono accettare i propri errori invece di cercare quelli altrui. Oggi quelli che fanno il bene sono pochi, mentre troviamo dovunque gente che indulge in azioni malvagie. Di recente ci sono state grandi inondazioni in certe parti del Paese e molti sono andati ad aiutare gli alluvionati, ma c’erano altri che non aiutavano e, al tempo stesso, criticavano i volontari. Molti criticarono persino devote come Râdhâ e Sakkubai che cantavano sempre il Nome di Dio, finché Krishna dette loro una lezione. Quindi non criticate mai nessuno. Se qualcuno fa nascere in sé dei pensieri buoni, voi dovreste seguirlo ed esserne contenti. Dio è l’oceano della beatitudine, ma a volte voi Lo criticate ingiustamente a causa delle vostre qualità malvagie. Qualunque cosa vi accada, buona o cattiva che sia, viene da voi e non da Dio e quindi cercate di correggervi. Prima di tutto dovete annientare l’ego, il che significa tagliare il piccolo “io” come nel sacro simbolo della croce adorato dai cristiani. Potete portare il vostro Sé a manifestarsi solamente sradicando l’ego. Quando conoscete voi stessi, conoscete tutto. L’uomo, oggi, cerca di conoscere tutto eccetto il Principio dell’Âtma; è capace di volare nel cielo, tenere il conto del numero delle stelle, ma non sa fare il compito che Dio gli ha assegnato per conoscere se stesso. Egli segue la via sbagliata perché non cerca di conoscere il suo vero Sé.


Conosci te stesso
L’amore di Dio è immanente in ogni essere. Voi preparate dolci vari come il mysore pak, il gulab jamûn, il burfi, il palakova, il jilebi ecc.: in tutti, lo zucchero è lo stesso. Similmente, Dio permea tutti gli esseri.

Sarva jîva namaskâram keshavam pratigacchati
Il saluto reverente che porgete a chiunque raggiunge Dio.

Sarva jîva tiraskâram keshavam pratigacchati
La critica che fate a chiunque raggiunge Dio.

Tutto accade per Volere di Dio; chi comprende questa verità è un vero essere umano. Che cosa dovete conoscere oggi? Dovete conoscere i vostri errori e correggerli: basta questo. Aiuta sempre, non ferire mai. Voi diventate esseri umani veri quando conoscete questa verità. Che cosa significa il termine essere umano? Un essere umano è uno che ha moralità e carattere. Se le persone si attengono alla via della moralità non avranno sofferenze; è soltanto per insegnare questa lezione all’uomo che Dio si incarna sulla terra. L’uomo dovrebbe conoscere l’unità nella diversità; voi potete descrivere la gloria di qualunque Nome di Dio, ma Egli è uno solo ed è presente in ognuno come Âtma che non ha nome né forma. Lo stesso Âtma è presente in tutti gli esseri viventi. Voi vedete tante luci qui; esse appaiono differenti l’una dall’altra, ma la corrente elettrica è la stessa in tutte. Quando si disinserisce l’interruttore principale, tutto diventa buio. I vari Nomi e Forme, Râma, Govinda, Krishna, Nârâyana, sono come le lampadine: la stessa Divinità è presente in tutti questi Nomi e Forme. Prima di tutto dovreste comprendere la natura della vostra mente e tenerla sotto controllo, dopodiché tutto diverrà buono per voi.
Che cosa significano i mantra vedici? Essi indicano l’unicità dell’Âtma. Non c’è pratica spirituale più grande dell’attuare l’unicità dell’Âtma; essa è la meta di tutte le pratiche spirituali come il canto, le penitenze, i sacrifici ecc. Pertanto, fate nascere in voi stessi la fede nell’unità e non nella diversità. Quando maturerete la fede nell’unità, sperimenterete pace e felicità.


Apprendete il vostro Vero Nome
Quando chiedete a Dio: “Chi sei Tu?”, Egli risponde: “Io sono l’Âtma” e non: “Io sono Râma, Io sono Krishna, Io sono Venkateshvara, Io sono Sai Baba.” Dio è uno soltanto: questa è la verità eterna. Egli è lo Stesso nei tre periodi di tempo, passato, presente e futuro; la stessa Divinità è presente nell’individuo, nella società, nella creazione e nel Creatore (vyashti, samashti, srishti e Parameshti) e quindi non riponete la vostra fede nella diversità. Quando siete in difficoltà, cantate il nome di Venkateshvara, Râma o Krishna, ma non li ricordate quando non avete alcun problema; comunque, fin dalla nascita, voi recitate il mantra “Soham” (Io sono Dio) a ogni inspirazione ed espirazione e infine vi identificate con “Io sono Dio”. I genitori vi hanno dato un nome e se Io vi chiedo: “Chi sei tu?”, qualcuno dirà: “Io sono Ramaiah”, e qualcun altro dirà: “Io sono Krishnaiah”; questi nomi vi sono stati dati dai vostri genitori e non da Dio. Soham, soham, soham (Io sono Dio): questo è il nome che Dio vi ha dato, questo è il nome dato a ognuno a qualunque nazione, religione o comunità appartenga. Coloro che comprendono questo Principio Divino e agiscono conseguentemente sono veramente benedetti. Voi potete partecipare a quanti incontri volete e ascoltare moltissimi discorsi, ma ciò che infine dovete conoscere è una cosa sola e questa è il Sé (Aham). Molti cercano di descrivere la grandezza di Swami in vari modi, ma è tutta una loro illusione; essi non conoscono la Mia Realtà. Qual è il Mio Nome? Non è Sai Baba, anche se il mondo Mi conosce con questo Nome. La gente dovrebbe liberarsi dell’illusione di conoscere la Mia Realtà. Oggi tutti cercano di realizzare la verità tranne i politici; se solo essi comprendessero la verità, la nazione intera prospererebbe. La politica è la causa di tutti i conflitti che vediamo oggi dovunque; essa ha infettato non soltanto la gente comune, ma anche la polizia, i militari e tutta l’amministrazione. Quanta gente viene uccisa per la politica! Quindi, non abbiate fede nella politica e non seguite i politici. Dovreste accettare e seguire chiunque vi dica qualcosa di buono.

Samasta lokah sukhino bhavantu
Possano tutti gli esseri di tutti i mondi essere felici.

Questo è il Mio Messaggio. Tutti gli esseri viventi dovrebbero essere felici. Da che cosa potete ottenere felicità? Potete ottenerla soltanto dall’Âtma. La gente vuole la pace, ma dov’è la pace? Fuori trovate soltanto dei pezzi (gioco di parole tra peace=pace e pieces=pezzi – N.d.T.). La Pace si trova soltanto nell’Amore. Se fate nascere in voi l’Amore, avrete tutto. Sono molto felice!


Hadshi, distretto di Puna, 29 ottobre 2009,
Sri Sathya Sai Pânduranga Kshetra
(Da “Sanâtana Sârathi”, dicembre 2009)