Sathya Sai Italia

Home: Home / Discorsi Divini / DD2007 duemilasette / 20070824 - 24 Agosto
A+ R A-

20070824 - 24 Agosto

E-mail Stampa PDF

Discorso Divino
Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba
24 agosto 2007
(Discorso Divino agli Editori)

Le Verità eterne devono costituire l'argomento dei libri

 

Tutti gli ex studenti che lavorano qui adempiono ai loro compiti con costanza  e devozione. È grazie al loro duro lavoro che questa libreria ha fatto grandi progressi. Non è sufficiente che pubblichiate libri, dovete anche mettere in pratica ciò che essi contengono. Dovete comprendere e assimilare tutti gli insegnamenti in essi contenuti e praticarli. Il libro (Pustaka), la testa (Mastaka) e la mano (Hasta) devono essere in armonia.

 

Leggere senza mettere in pratica è inutile
Ciò di cui il mondo ha bisogno oggi è il servizio. Voi dovete amare tutti.  Amate tutti, servite tutti: questo è ciò che ci si aspetta che facciate. Qualunque lavoro facciate, fatelo con il sentimento di star compiendo il lavoro di Dio. In questo mondo non esiste luogo in cui Dio non sia presente. Egli è onnipervadente. Non dubitate mai che Dio sia qui e non là: Egli è dovunque, in voi, con voi, sopra di voi, sotto di voi ed intorno a voi. Tutto ciò che accade è dovuto soltanto alla Volontà di Dio e non semplicemente al vostro sforzo. (Bhagavan mostra il Suo fazzoletto)  Qui vedete un pezzo di stoffa. Può  sembrare  una stoffa ma, in realtà, non è così. In effetti si tratta di un fascio di fili.  Inoltre, i fili sono fatti di cotone.  Quindi, prima il cotone, poi il filo e poi la stoffa. Allo stesso modo, voi non siete una persona ma tre: quella che credete di essere, quella che gli altri pensano che siate e quella che siete veramente. Anche per un libro sono implicate tre persone: quella che lo scrive, quella che lo stampa e quella che lo legge. Il semplice (fatto di) pubblicare dei libri non è importante. La cosa più importante è che pubblichiate dei libri che amplino la visione della gente in tutto il mondo. Noi non dobbiamo avere una mente ristretta, dobbiamo sviluppare sentimenti aperti, dobbiamo pubblicare libri che siano essenziali per tutti. Il denaro non conta, l'importante è la moralità:  il denaro viene e va, la moralità viene e cresce.  Noi dobbiamo sviluppare la moralità. Si scrivono molti libri e molta gente li legge ma, se non si mette in pratica niente, è tutto inutile. Bisogna mettere in pratica almeno uno dei  principi contenuti nei libri che leggiamo. Nel piatto ci possono essere molte vivande ma la fame non viene saziata dalla semplice ripetizione dei loro nomi. Prendete almeno una di quelle pietanze e mangiatela. Su Swami sono stati scritti un gran numero di libri ma voi state mettendo in pratica  almeno uno  dei principi in esso contenuti? No. A che cosa serve leggere dei libri, se non mettete in pratica alcunché? Se in un libro leggete dieci insegnamenti, mettetene in pratica almeno uno. Soltanto allora starete traendo dalla vostra lettura la forza e la capacità necessarie.

 

Gli scrittori e gli editori devono avere purezza di cuore
Il nostro Rajan sta facendo molti sforzi per sviluppare il  Book Trust, molto più di quanto ci si aspetti da una persona della sua età. Anche gli studenti cooperano, creando in tal modo un ambiente congeniale che  favorisce il funzionamento regolare  del  Trust. Potete prendere in esame qualunque posto di lavoro: i buoni risultati sono possibili soltanto attraverso la cooperazione. Che tipo di cooperazione è necessario? Dovrebbe trattarsi di una cooperazione basata su una relazione reciproca,  cuore a cuore. Non solo. Dovete conoscere la mente l'uno dell'altro e sviluppare una comprensione perfetta.  Tutti sono uno; siate simili a tutti. Tutti devono lavorare in unità. Uno può scrivere il libro, un altro può stamparlo ed un altro ancora lo può vendere ma tutti devono lavorare in perfetta armonia. Come potete sviluppare la purezza? La purezza non è possibile fino a quando nella mente sono presenti dei sentimenti negativi. Prima di tutto ci deve essere unità. Dove c'è unità ci sarà purezza e dove c'è purezza si manifesterà la Divinità. Quindi, sviluppate innanzitutto unità e purezza; soltanto allora potrete ottenere la Divinità. Per questo dovete essere tutti uniti. Ciò che Io vedo non è il libro (Pustaka) che stampate, Io vedo la vostra testa (Mastaka). Rajan mi porta molti libri ed altre pubblicazioni stampate dal  Trust  che però non mi danno alcuna soddisfazione.  Io vedo la purezza del cuore della persona che ha scritto il libro. Il cibo ha un buon sapore se è stato cotto in una pentola pulita. La pulizia della pentola è molto importante. Lo stesso è per la purezza del cuore. Perciò rendete il vostro cuore puro e sacro.

 

Controllate i vostri desideri
Nel mondo tutto può cambiare ma il cuore non cambia. Qui mi sto riferendo al cuore spirituale, non a quello fisico.  Cuore spirituale significa Dio. Dio non ha una forma specifica. A Lui ci si riferisce come  Atma  che è presente dovunque ma, se è nascosto dai vostri pensieri e desideri, non potete vederlo. La luna è sempre presente nel cielo ma se è coperta dalle nuvole non potete vederla. Non potete negare la presenza della luna soltanto perché è coperta dalle nubi. Se volete vedere la luna, dovete aspettare un po': la vedrete quando le nuvole se ne saranno andate.  La luna è nata dalla mente dell'Essere Supremo ed il sole dai Suoi occhi  (Chandrama Manaso Jataha Chaksho Suryo Ajayata). L'Atma  è luminoso come la luna nel cielo del nostro cuore ma, a volte, è coperto dalle nuvole dei pensieri e dei desideri. In certe stagioni trovate delle nubi spesse. Quando ci sono delle nubi di quel genere non riuscite a vedere la luna. Allo stesso modo,  l'Atma  è immanente in tutti. Se non potete vederLo, è a causa delle spesse nubi dei vostri pensieri e dei vostri desideri. Ecco perché dovete controllate i vostri desideri.  Meno bagaglio e più comodità rendono il viaggio un piacere.  Potete sperimentare una felicità immensa se riducete il bagaglio dei vostri desideri che oscura la vostra felicità. Se riducete i vostri desideri tutto vi andrà bene. Questo nel Vedanta è definito  rinuncia  (Vairagya). Che cosa si intende per  rinuncia? Vuol dire  ridurre i desideri. Non continuate ad aumentare i desideri giorno dopo giorno. Man mano che il corpo invecchia, la durata della vita diminuisce ogni giorno che passa. Quindi ridurre i desideri ci è di notevole vantaggio. Se riducete i desideri potete essere sempre felici. Potete leggere tutti i libri che volete ed ascoltare ogni tipo di testi sacri ma, innanzitutto, dovete ridurre i desideri. Soltanto allora ne potete trarre giovamento.  Tutti hanno desideri ma alcuni sono necessari ed altri no. Che cosa facciamo quando ci svegliamo al mattino? Ci alziamo dal letto con un mucchio di desideri.

Oh uomo!  Ti affanni faticosamente nella vita al semplice scopo di riempirti lo stomaco, acquisisci miriadi di tipi di conoscenze nei vari campi. Indaga ed esamina tu stesso quale grande felicità hai ottenuto trascorrendo tutto il tempo, dall'alba al tramonto, ad acquisire la conoscenza temporale e a guadagnare ricchezze, dimenticando Dio.

 

Sviluppate una devozione stabile
Se dimenticate Dio, qualunque cosa facciate sarà un mero spreco. Tenete Dio come la vostra meta più alta. Egli non si trova in un paese lontano, è presente dovunque. La gente può dire qualsiasi cosa e voi potete incontrare qualunque difficoltà ma non dovete mai dimenticare Dio. Soltanto quando avrete una devozione pura, ferma ed incrollabile potete esser definiti veri devoti. Se avete una devozione incostante, che vacilla, non potete definirvi devoti. La vostra devozione deve essere piena e totale come un oceano che è sempre pieno e non diminuisce mai. Da una parte la sua acqua continua ad evaporare e dall'altra i fiumi versano in esso le loro acque con il risultato che esso mantiene sempre la sua pienezza. Fate che il vostro cuore sia come un oceano e non permettete che venga disturbato dalle onde dei vostri desideri. Si possono sollevare onde in qualsiasi quantità ma l'oceano mantiene la sua condizione originaria. Mantenete perciò il cuore sempre puro, stabile ed altruista. Il nostro Rajan si sta impegnando molto per apportare dei cambiamenti nella pubblicazione dei libri ed in occasione dell'Ottantesimo Compleanno ha fatto uscire molti buoni libri. Fate il vostro lavoro senza alcuna aspettativa. Qualunque cosa facciate, fatela come un'offerta a Dio.   Compi tutte le azioni per compiacere Dio  (Sarva Karma Bhagavad Prityartham): questa è vera devozione. Non fate differenze quali: "Questo è il mio lavoro, quello è il lavoro di Swami e quell'altro è di pertinenza del  Mandir  o del pubblico." Tutto il lavoro è di Dio. Chi scrive il libro, chi lo stampa e chi lo legge sono tutti uno. Non abbiate mai sentimenti di differenza. Voi potete sviluppare una devozione stabile solamente quando non vedete differenze. La vostra devozione deve rimanere sempre stabile. Una devozione che vacilla non serve a niente. Che cosa succede se si ha una mente vacillante? Tutta la vostra vita diventa instabile. Non lasciate spazio all'instabilità della vostra mente. Possono sorgere desideri e pensieri  ma noi dobbiamo usare il potere di discriminazione per determinare "Questo è bene o è male, è giusto o sbagliato?" Quando sapete che una cosa è giusta, seguitela, non abbandonatela mai. La vostra discriminazione è come un segnale, non ignoratelo mai. Quando il vostro Sé interiore vi dice che qualcosa è giusto, lo dovete seguire scrupolosamente, senza tener conto di ciò che dicono gli altri.  Lasciate che la gente dica quel che vuole.  Noi dobbiamo rimanere saldi nella nostra mente. La grandezza non consiste nel pubblicare dei libri. Dovete comprenderne l'essenza. L'essenza è di fondamentale importanza. Non può esserci libro senza contenuto e, allo stesso modo, non c'è contenuto senza soggetto. Che tipo di soggetto dovete scegliere? Dovete scegliere quei soggetti che sono legati al cuore. Ignorarli è come esser sordi alla voce del cuore. Gli autori devono scrivere libri che siano benefici per i lettori e noi non dobbiamo stampare libri scadenti che stimolino nei lettori desideri degradanti e terreni. Qual è il destino di tali libri? Nessuno li legge. Le verità eterne devono costituire il soggetto dei libri che si imprime nei cuori dei lettori. Noi dobbiamo agire senza deviare dalla via della Verità (Satya) e della Rettitudine (Dharma). La Verità e la Rettitudine non sono diverse l'una dall'altra.  Non c'è Dharma più grande dell'aderenza alla Verità  (Satyannasti Paro Dharma).  Satya  e  Dharma  sono una ed una stessa cosa. Senza  Dharma  non può esserci Verità e senza Verità non può esserci  Dharma: i due sono interdipendenti e sono l'immagine speculare l'uno dell'altra. Se seguiamo  Satya  e  Dharma  possiamo ottenere qualunque cosa; se ne facciamo la nostra meta, raggiungeremo certamente l'obiettivo della nostra vita. Oggi non è possibile spiegare (a fondo) questo argomento perché abbiamo poco tempo. Io volevo solo dirvi qualcosa a proposito della pubblicazione dei libri. Che tipo di libri dovete pubblicare? Dovete pubblicare solo buoni libri. Voi avete ascoltato molti Discorsi e letto molti libri; fate tesoro di tutto ciò che avete udito e cercate di metterlo in pratica.

 

Prashânti Nilayam, 2 aprile 2001
Dal Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, pronunciato nella sede dello  Sri Sathya Sai Books and Publications Trust