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20060810 - 10 Agosto

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Discorso Divino
Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba
10 Agosto 2006

L’importanza delle buone compagnie per la purificazione e la pace mentali

 

Ritvik  (sacerdoti), incarnazioni della sacralità, devoti e studenti!
Bhârat (l'India) è la terra dell'abbondanza, è la terra che ha dato i natali a molti eminenti studiosi e musicisti, nonché a donne pure e caste. È una grande sventura che la gente, pur essendo nata in questa sacra terra, non ne sappia comprendere l'antica grandezza e il ricco patrimonio culturale. I riti vedici, che il capobramino ha officiato questa mattina, hanno un profondo valore e un grande sottile significato. La gente osserva lo svolgersi di questi rituali, ma non sa comprendere l'importanza filosofica che ne è alla base. Dobbiamo cercare di sperimentare nel nostro cuore tutto quello che udiamo e che proviene dai nostri anziani. Si afferma:

Mânasyekam vâcasyekam karmanyekam mahâtmanâm
mânasyanyat vâcasyanyat karmanyanyat durâtmanâm

“Coloro, i cui pensieri, parole e azioni sono in perfetta armonia, sono nobili;
coloro, che non possiedono tale armonia, sono malvagi.”

Pertanto, chi assiste a questi rituali, e ascolta i mantra  vedici che vengono recitati, deve saper sperimentare nel proprio cuore i sentimenti divini che ne derivano. In Bhârat, ovunque volgiate lo sguardo, troverete l'eccellenza nel campo della musica e della letteratura.

 

Nove forme di devozione per giungere a Dio
Shravanam,  l'ascolto delle Scritture e delle storie sacre.
Kîrtanam, il canto del Nome del Signore e della Sua Gloria.
Vishnusmaranam, il costante e continuo ricordo di Dio.
Pâdasevanam, l'azione o il servizio offerti ai Piedi del Signore.
Vandanam, l'atteggiamento di riverenza verso ogni forma di vita.
Archanam,  l'adorazione di Dio nei riti.
Dâsyam, l'atteggiamento di servo dedito e fedele verso Dio.
Sneham, l'amicizia verso il Signore, considerandoLo l'unico e vero amico.
Âtmanivedanam, la completa resa di se stessi al Sé Supremo e alla Volontà del Signore.

Queste sono le nove forme di devozione, tramandate e divulgate fin dai tempi antichi, per giungere a Dio. L'intensa devozione e la salda fede che si osservano in India non trovano riscontro in nessun altro luogo ed è solo qui che la gente è in grado di superare difficoltà e tribolazioni e condurre una vita pacifica contemplando Dio in ogni momento; una tale santità e sacralità non esiste in nessun'altra parte del mondo. Ovunque andiate, in tutto il mondo, troverete soltanto infelicità e sofferenza.

 

Il significato recondito dei rituali vedici
Per la gente di questo Paese è una fortuna essere nata in una terra tanto sacra; in nessun'altra parte del mondo vengono eseguiti yajña e yâga  (riti sacrificali e offerte rituali). Molta gente crede che fare offerte nel fuoco sia uno yajña, ma in realtà il vero sacrificio è offrire se stessi a Dio, compiacere Dio e diventare degni del Suo amore. Un rito sacrificale non deve esser compiuto per fini egoistici; esso deve essere celebrato solo per il bene e la prosperità del mondo intero. In India tali riti vedici furono effettuati sin dall'antichità; infatti se ne realizzarono anche nel Tretâ Yuga(1), ma i demoni a quell'epoca tentarono di ostacolarli perché non comprendevano il significato dei Veda. Con l'avvento del Dvâpara Yuga , la gente fece qualche tentativo per comprendere la verità e l'importanza di tali sacri rituali. Il re Janaka non ottenne tuttavia alcuna soddisfazione nonostante ne avesse celebrati molti. Poiché siete persone istruite, dovete sforzarvi di comprendere il significato dei riti vedici ed è necessario che tutti partecipino allo svolgimento di tali cerimoniali; questo significa che, qualunque azione, si compie solo per compiacere Dio. Dobbiamo avere la ferma convinzione che, tutto quello che compiamo, lo facciamo solo per far piacere a Dio; infatti il vero scopo della nascita umana è compiacerLo. La vita umana non è data per esser sprecata nel mangiare e nel bere: il suo scopo è quello di raggiungere la Liberazione.

 

Usare il tempo per sapere chi siamo
L'uomo deve sforzarsi di riconoscere la sua vera natura. Voi chiedete a chiunque incontriate: “Chi sei?” e così sprecate il vostro tempo, mentre non vi chiedete mai. “Chi sono io?” Una volta conosciuta la Verità di voi stessi, riconoscerete la vera natura di tutti. Non sprecate il vostro tempo cercando di avere notizie sugli altri.

Una preghiera recita:

Kâlâya namah kâlah kâlâya namah kâladarpa damanâya namah,
kâlâtîtâya namah kâlasvarûpâya namah kâlaniyamitâya namah

“Mi inchino al tempo, a Colui che è al di là del tempo,
a Colui che ha conquistato il tempo, a Colui che trascende il tempo,
a Colui che è l’Incarnazione del tempo, a Colui che governa il tempo.”

Pertanto non si deve sprecare neanche un solo istante della vita. Oggi gli uomini fanno di tutto per raggiungere i successi materiali, lo sviluppo intellettuale e la soddisfazione dei sensi, ma nessuno fa il benché minimo sforzo per raggiungere la realizzazione del Sé. Per quanto tempo durano i piaceri del corpo e dei sensi? Sono piaceri momentanei e fugaci; solo ciò che è profondo è durevole, per cui dovete fare ogni sforzo per soddisfare la vostra coscienza e questo sarà realizzabile se frequenterete solo buone compagnie.

Satsangatve nissangatvam, nissangatve nirmohatvam,
nirmohatve nishchalatattvam, nishcalatattve jîvanmuktih.

Tramite la buona compagnia acquisirete la capacità di rimanere soli con voi stessi,
rimanendo soli con voi stessi otterrete lo stato di purezza
con la purezza acquisterete l’atteggiamento di costante stabilità mentale
e, con la fermezza e la stabilità mentale,
raggiungerete la Liberazione
mentre siete ancora in vita.

Frequentando cattive compagnie voi diventerete cattivi. “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”; così asserisce un vecchio adagio. Le qualità che acquisirete dipendono dalle vostre compagnie; perciò è opportuno associarsi solo a persone nobili la cui mente sia orientata alla spiritualità. Le persone che sono qui riunite formano una grande associazione spirituale che non esiste in nessun altro luogo; unendovi a nobili compagnie svilupperete nobili sentimenti.

 

La buona salute dipende dalla felicità
L'acqua che evapora forma le nubi che non sono tutte dispensatrici di pioggia, perché questo dipende dal tipo di nube; oggi, per esempio, non abbiamo delle buone piogge. La vita dell'uomo dipende dall'acqua; l'acqua pura assicura una buona salute e una vita lunga. Molte malattie sono causate dall'acqua inquinata e anche l'inquinamento ambientale causa molti malanni. Per questo motivo dobbiamo far di tutto per mantenere l'ambiente pulito e puro ed è fondamentale consumare acqua pura; solo in tal modo l'uomo potrà mantenersi in salute ed essere felice. La felicità è davvero essenziale per avere una buona salute.

 

Saggi consigli ai giovani
Studenti, ragazzi e ragazze!
Siete tutti molto giovani ed è indispensabile che viviate in un ambiente pulito e vi alimentiate con un cibo sano e puro. Inoltre dovete frequentare sempre e solo buone compagnie. Pronunciate soltanto parole buone, fate in modo che i vostri divertimenti siano sani e impegnatevi in buone attività. La vita è un gioco….giocatelo! Favorite il benessere degli altri e vivete in modo tanto nobile da giungere alla liberazione. Quando parlate con qualcuno, usate sempre toni calmi e parole di empatia e compassione, evitando i toni aspri; le parole dure potrebbero urtare i sentimenti altrui. Pronunciate solo quelle parole che vadano a toccare il cuore degli altri. Aiutate sempre, non fate mai del male!

Saha nâvavatu saha nau bhunaktu saha vîryam karavâvahai
tejasvi nâvadhîtamastu mâ vidvishâvahai

Possa il Signore proteggerci e nutrirci facendoci crescere in intelligenza
e valore lavorando assieme e vivendo in amicizia senza alcun conflitto!

Sviluppate l'amicizia con gli altri e usate parole buone; le buone compagnie riempiranno il vostro cuore di sentimenti nobili. Se i vostri pensieri sono buoni anche le vostre azioni lo saranno e, se le azioni sono buone, anche i risultati saranno ottimali. La lingua, che è un dono di Dio, deve essere usata solo per parlare con dolcezza e in modo sacro; è una nobile tradizione di Bhârat che la gente pronunci parole sacre. Se qualche persona anziana viene a casa vostra, trattatela con rispetto e offritele una sedia comoda. Non usate mai parole inadeguate e irrispettose quando parlate con gli anziani. L'essere buoni o cattivi dipende per lo più dalle parole che pronunciate. Se parlate con garbo, avrete il rispetto della società e anche gli altri si rivolgeranno a voi con gentilezza.

Studenti!
Non inorgoglitevi della vostra istruzione; se già alla vostra età sviluppate orgoglio, nella vita sarete degli egoisti. Se le vostre parole sono buone, anche il vostro cuore lo sarà e, se il vostro cuore sarà pieno di dolcezza, anche i vostri sentimenti diverranno dolci. Pertanto, fate in modo che il vostro cuore sia puro, tenero e dolce. Nei prossimi giorni alcune persone dotte terranno un discorso, così avrete l'opportunità di ascoltare le loro sacre parole: fate in modo che quelle parole sante si imprimano nei vostri cuori.

Incarnazioni dell'Amore!
Vivete le vostra vita con compassione, gentilezza e amore; riempitela d'amore. Esso è dolcissimo; la sua dolcezza è ineguagliabile. Usate dunque solo parole cortesi e, anche se incontrate un vostro nemico, salutatelo con gentilezza. Non girate le spalle neppure al vostro nemico; siate amichevoli con tutti. I Veda  dichiarano che dobbiamo vivere e lavorare assieme e raggiungere nobili obiettivi in completa unità.

Procediamo insieme, cresciamo assieme, restiamo uniti
e cresciamo in intelligenza tutti assieme.
Viviamo insieme in amicizia e armonia.


Una lingua tenera per tenere parole
Questo è il principale insegnamento dei Veda. Dio vi ha dato una lingua morbida, per cui, con essa, non dovete pronunciare parole dure. La lingua, che è tenera, deve dire sempre parole dolci e tenere; le parole dure vi faranno diventare il cuore duro. Se parlate educatamente, avrete buoni risultati; invece le parole dure daranno sempre pessimi risultati.

Incarnazioni dell'Amore!
Il capobramino ha fatto un bel discorso su importanti temi spirituali; dovete quindi cercare di comprendere il significato degli argomenti su cui si è soffermato. Non limitate la vostra istruzione alle lezioni che gli insegnanti vi impartiscono in aula; la conoscenza libresca è artificiale e l'istruzione artificiale è di scarso valore. Quello che conta non è l'artificiale (artificial), bensì ciò che proviene dal cuore (“heartificial”).

Nei prossimi giorni molte persone colte tratteranno argomenti importanti e le loro parole accresceranno la vostra conoscenza e la vostra purezza.

Shravanam, l'ascolto delle Scritture e delle storie sacre.
Kîrtanam, il canto del Nome del Signore e della Sua Gloria.
Vishnusmaranam, il costante e continuo ricordo di Dio.
Pâdasevanam, l'azione o il servizio offerti ai Piedi del Signore.
Vandanam, l'atteggiamento di riverenza verso ogni forma di vita.
Archanam, l'adorazione di Dio nei riti.
Dâsyam, l'atteggiamento di servo dedito e fedele verso Dio.
Sneham, l'amicizia verso il Signore, considerandoLo l'unico e vero amico.
Âtmanivedanam, la completa resa di se stessi al Sé Supremo e alla Volontà del Signore

 

Ascoltare e assimilare solo cose buone
Ecco le nove forme di devozione! Shravanam, l'ascolto, è la prima tra queste. Quindi, ascoltate solo cose buone e sforzatevi di assimilare la bontà che vi è contenuta, allontanatevi dai luoghi in cui si pronunciano parole sgradevoli e lasciate che ogni cosa cattiva si dissolva nell'aria. Accogliete solo ciò che è buono e allora solo il bene resterà in voi per sempre. Tutto ciò che è in relazione con Dio è buono; solo questo è eterno e sacro. Assorbite ciò che è sacro e basate la vostra vita su questi valori eterni. Gli Insegnamenti di Dio sono pieni di dolcezza. Le Sue parole sono dolcissime, e i Suoi Insegnamenti non si devono mai ignorare. Potreste anche rinunciare al corpo, ma non trascurate mai gli Insegnamenti divini.
Il corpo umano è costituito dai cinque elementi e nessuno sa quando arriverà la sua fine; comunque, un giorno o l'altro, esso è destinato a perire, per cui non dategli troppa importanza. La vita non è intesa solo per il sostentamento del corpo. Per ottenere la purificazione mentale e il conseguimento della beatitudine unitevi a compagnie sacre; questo, però, non basta: dovrete anche colmare il vostro cuore dei sacri insegnamenti che vi saranno impartiti dalle persone eminenti che vi parleranno nei prossimi giorni.

 

Prashânti Nilayam, 10 Agosto 2006
Sai Kulwant Hall
Ati Rudra Mahâ Yajña


( Tradotto dal testo in inglese pubblicato da: www. radiosai.org)

 

1)  Il Tretâ Yuga, o “età dell'argento” è il secondo dei 4 Yuga (ere o periodi cosmici) che contraddistinguono la realtà temporale. Le altre ere sono: il Krita Yuga (o Satya Yuga), cioè l'“età dell'oro”, il Dvâpara Yuga o “età del bronzo” e il Kali Yuga o “età del ferro”, che corrisponde all'era attuale.