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20060929 - 29 Settembre

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Discorso Divino
Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba
29 Settembre 2006

Cacciare i sei nemici interiori per far emergere “Educare”



Incarnazioni dell'Amore!
Oggi Mi sono presentato un po' in ritardo per il programma pomeridiano e per questo vi siete tutti preoccupati per la Mia salute. Voglio quindi assicurarvi che sto perfettamente bene. Io non posso restare inoperoso perché questa è la Mia Natura ! La verità è che c'erano alcuni devoti che Mi aspettavano e Io ho voluto trattenerMi a parlare con loro per farli felici. Immediatamente dopo, Mi sono presentato per il darshan  ai devoti presenti nel Sai Kulwant hall.
Tutto ciò che faccio serve solo a dare soddisfazione ai Miei devoti. Non ho altro lavoro. Non esiste un lavoro che possa esser considerato il Mio lavoro. Non sono venuto tra voi per mangiare e bere. Mangiare cibo e bere acqua non sono assolutamente cose importanti per Me. Sorseggio occasionalmente poche gocce d'acqua e poi continuo il Mio Discorso. Dopo tutto, anche una macchina nuova di fabbrica ha bisogno di benzina per muoversi, non è così?

 

“Education” ed “Educare”
In questi giorni, il mondo sta muovendosi lungo strade alquanto strane. In ogni campo, fisico, morale, spirituale e materiale, l'inquinamento cresce giorno dopo giorno. Il nostro modo di vedere le cose è piuttosto ambiguo verso il modo in cui il mondo si sta muovendo. Siamo contemporaneamente divertiti e tristi di questo stato di cose.
L'Umanità è sommamente sacra e non esiste una forza maggiore di essa. L'uomo deve perseguire due diversi tipi di istruzione: l'istruzione profana (“Education”) e l'istruzione spirituale (“Educare”). Quella profana consiste nell'acquisire conoscenze dai libri di testo, scritti da qualche altra persona. “Educare”, invece, è la manifestazione della Divinità latente nell'essere umano. Questo può avvenire solo attraverso un impegno personale. Consiste nel “tirar fuori dal proprio interno”, per mezzo della propria sâdhanâ , qualcosa che è già ivi esistente, senza risvegliare le cattive qualità che, solerti e rovinose, sono anch'esse celate dentro il “petto”. “Educare” è l'operazione attraverso la quale si portano fuori, ovvero si manifestano, i Valori Umani di Satya, Dharma, Shânti, Prema e Ahimsâ per mezzo della sâdhanâ.

 

I cinque Valori Umani latenti nell’uomo
Il primo dei cinque Valori Umani è Satya ( la Verità ). Chi ha inventato questa Satya  e chi ne ha parlato e l'ha insegnata? Si dice:

Mânasyekam vâchasyekam karmanyekam mahâtmanâm
“Coloro, i cui pensieri, parole e azioni sono in perfetta armonia, sono esseri nobili.”

Tali nobili anime hanno predicato questa Verità fin dai tempi più antichi. Satya  (la Verità) si manifesta nel proprio cuore.
Il secondo Valore è Dharma (la Rettitudine). Chi ha inventato questo Dharma? Che cosa sono Dharma e adharma? Se vi impegnate in una simile ricerca scoprirete che il Dharma non è qualcosa che è stato creato da qualcuno.

Satyannâsti paro dharmah
Non esiste Dharma più grande dell’aderenza alla Verità.

Dharma nasce da Satya. Il terzo Valore è Shânti (la Pace). Se chiedete a un milionario: “Signore! Lei possiede tutto per vivere felice in questo mondo. È dunque felice?”, ecco la risposta che probabilmente avrete: “Io ho tutto, ma non possiedo la pace.” La Pace non è qualcosa che si riceva in dono o che si offra in carità a un'altra persona. Deve nascere dentro il proprio cuore. Oggi, ovunque guardiate, vedete solo “pezzi” (pieces) e non pace (peace).
Il quarto Valore è Prema (l'Amore). Da dove è nato questo Amore? Ci è stato forse donato da nostra madre o nostro padre o da qualche amico? Ce lo ha forse regalato qualcuno? No! L'Amore è il respiro vitale vero e proprio di ognuno di noi. Senza Amore, il mondo non potrebbe esistere.
Il quinto Valore Umano è Ahimsâ ( la Non violenza). Gautama Buddha insegnò:

Ahimso paramo dharma
“La Non violenza è il supremo Dharma.”

Oggi, però, ovunque si guardi, c'è solo violenza. Come per gli altri Valori Umani, il cuore è la sede della Non violenza.
I cinque Valori Umani di Satya, Dharma, Shânti, Prema e Ahimsâ non sono indipendenti tra loro, ma rigorosamente consequenziali. Questi cinque Valori sono un dono di Dio all'essere umano. Noi, come esseri umani, dobbiamo manifestarli, mettendoli in pratica. Questo significa “Educare”.
Qual è la principale qualità di un essere umano? Dire la Verità. Dire bugie e parlare irresponsabilmente non si addice a un essere umano. Se insistete a parlare in modo inutile e indiscriminato, come può questo chiamarsi Verità?
Di fatto, la verità deve danzare sulla vostra lingua. Prima di dire qualunque cosa dovreste sempre chiedervi se ciò che state per dire è verità oppure no.

La Verità  è una, non due.

Dove c'è dualità non può esserci Verità. Dobbiamo dire solo la Verità che emerge dai nostri cuori. L'intero mondo ha avuto origine dalla Verità e tutto tornerà a fondersi in Essa.
Le nuvole che si muovono nel cielo, talvolta oscurano il sole. Non è possibile rimuovere le nuvole. Esse, molto semplicemente, vanno e vengono. Una volta che le nuvole siano sparite, il fulgido sole sarà di nuovo visibile. Analogamente, solo quando saranno scomparse le nere nuvole delle decisioni e delle incertezze(1), presenti nel cuore, la Verità si manifesterà.
I pañchabhûta (i cinque elementi) sono un fenomeno del tutto naturale nella creazione. Analogamente i cinque Valori Umani di Satya, Dharma, Shânti, Prema e Ahimsâ sono connaturati all'essere umano. Egli deve esternarli dal proprio cuore e condurre una vita naturale. Essi dovrebbero fluire naturalmente dalla Sorgente e non essere estratti a forza. La Verità è pura e incontaminata.

 

Vivere guardandosi dall’ego
L'Amore è privo di egoismo. Dobbiamo quindi condurre una vita senza egoismo: questo è vero Amore. L'Amore non si aspetta nulla in cambio. L'egoismo prevarica in modo sottile l'essere umano. L'ego è molto astuto, e quindi non si dovrebbe permettere all'egoismo di avvicinarsi. Se siete soffusi d'Amore, l'egoismo non potrà avvicinarvi. Sviluppate, quindi, l'Amore. Esso è divino. Quando avrete sviluppato l'Amore, la Non violenza vi arriverà in modo del tutto naturale. Dove c'è Amore, non può esserci neanche una traccia di violenza. Cosi, allorché l'uomo riesce a manifestare i cinque Valori Umani, il suo intelletto si stabilizza ed egli può intraprendere la strada giusta.

 

Karmaphala, ovvero i frutti delle azioni

Tutti devono affrontare le conseguenze delle proprie azioni.
Chi ha fatto sì che i pipistrelli pendano a testa in giù dai rami di un albero?
Li ha forse legati in quella posizione qualcuno per odio? No, è il loro destino.
Analogamente, nessuno può sfuggire alle conseguenze delle proprie azioni.

I pipistrelli sono destinati a pendere a testa in giù dai rami degli alberi e si muovono esclusivamente quando è buio. Tutta la loro vita viene trascorsa nel buio. È forse la cattiveria di qualcuno a far sì che i pipistrelli pendano a testa in giù dalle loro postazioni sui rami? No, ciò che avviene non è opera di nessuno: è un lîlâ di Dio. Analogamente, l'uomo deve seguire il proprio destino. Mentre sperimenta il risultato del suo karma  passato, è possibile che possa verificarsi qualche cambiamento. Alcune volte, le strade del karmaphala (i frutti dell'azione) sono piuttosto singolari.
Una volta, il Signore Vishnu chiese al Saggio Nârada: “Nârada! Com'è il mondo?” Egli rispose:

“Le storie del Signore sono stupefacenti;
esse purificano la vita della gente in tutti e tre i mondi.
Sono come falci che recidono i rampicanti dei legami terreni;
sono come un buon amico che ti aiuta nel momento del bisogno,
e come un riparo per i saggi e i ricercatori che fanno penitenza nella foresta.”

Karmaphala fa danzare in mille modi gli esseri umani sulle sue note. Le persone piangono quando qualcuno vicino a esse muore. Contemporaneamente, si sentono felici quando nasce un bambino nella famiglia. Non è forse un dato di fatto che la felicità e il dolore sono i risultati di karmaphala ? Non è vero che sono lîlâ divini ? Quindi, abbiate la certezza che, qualunque cosa accada, è sempre per volontà divina. È pratica comune dei nostri giorni biasimare gli altri per i loro guai e apprezzarli quando sono felici. Questo non è corretto. Siate consapevoli che ogni cosa è un dono divino e che qualunque cosa accada è solo per il nostro bene. Felicità e dolore, guadagni e perdite sono come nuvole passeggere!

 

L’importanza del controllo dei pensieri
Incarnazioni dell'Amore!
Controllate, innanzitutto, i vostri pensieri. Le nuvole di questi pensieri si muovono nel cielo del vostro cuore. Le nuvole, muovendosi, vanno a coprire quel sole chiamato intelletto e quella luna chiamata mente. Si dice:

Chandramâ manaso jâtaha
“La luna è nata dalla mente”.(2)

La luna riflette la natura della mente. L'intelletto è il riflesso del sole. Entrambi si muovono nel cielo del cuore. Alcune volte i nostri pensieri formano nere nubi, soprattutto quando si è giovani. Le nuvole scure nascono dall'acqua e questo significa che esse sono associate ai desideri. Allorché quelle nubi si addensano, esse nascondono il sole e la luna.
Quando si è giovani, si è irrequieti per un eccesso di pensieri. Se ne viene letteralmente sommersi e si dimentica la propria autentica Umanità. Quindi, innanzitutto, dovete rimuovere tali nubi. Da dove vengono quelle nuvole? Si formano per colpa di sankalpa (decisione) e vikalpa (indecisione). Imparate quindi a controllare i vostri pensieri. Se sarete capaci di farlo, la vostra mente e il vostro intelletto risplenderanno intensamente.
La mente è un groviglio di pensieri. Quando i pensieri e le decisioni vengono controllati, essa sarà calma come un placido lago.

 

L’“orgoglio” di Vivekânanda
Narendra (Swami Vivekânanda), quand'era giovane, fece di tutto per controllare i propri pensieri. Quando alla fine ci riuscì, acquisì un cuore puro. Egli ripeteva costantemente a se stesso: “Sono molto orgoglioso di esser nato Bhâratîya (Indiano) . Com'è grande e sacro questo Paese di Bhârat ! Com'è puro!” In qualunque Paese andasse, era solito parlare alla gente della grandezza di Bhârat. Il solo pensiero della sacralità dell'India vi farebbe grandi. Quindi, ricordate sempre a voi stessi la grandezza di Bhârat.
Gli studenti di questi tempi non leggono affatto la storia della vita di grandi personaggi come Râmakrishna Paramahamsa e Swami Vivekânanda. Essi preferiscono leggere libri che sono come spazzatura, considerandoli “grande letteratura”. Io desidero che vi liberiate di tale letteratura che non vale niente. Dio è immanente in ogni essere umano: Egli è ovunque. Si dice:

Ekâtma sarva bhûtântarâtma
“Lo stesso Âtma dimora in ogni essere”.

 

La giusta scelta delle amicizie e dei libri
Il medesimo Principio Atmico è presente in tutti gli esseri umani. Potreste avere qualche dubbio in proposito, pensando: “Se le cose stanno veramente cosi, perché non dovrei fare amicizia con questa o quella persona?” Quando in una persona, l'età, il comportamento e i pensieri non contribuiscono al vostro sviluppo morale e spirituale, non dovreste fare amicizia con essa. Se lo fate, correte il rischio di diventare come lei.

Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.

Bisognerebbe fare amicizia solo con persone per bene. In linea con questi princìpi, Âdi Shankara dichiarò nel suo famoso trattato “Bhaja Govindam”:

Satsangatve nissangatvam nissangatve nirmohatvam
nirmohatve nishchalatattvam nishchalatattve jîvanmuktih.

“La buona compagnia porta al distacco, il distacco libera dall’illusione,
la libertà dall’illusione porta alla stabilità mentale,
e la stabilità mentale conferisce la Liberazione.”

Dovreste stare sempre in compagnia di persone per bene, parlare di cose positive e vedere cose buone. Solo sviluppando una corretta visione e buoni pensieri, e intraprendendo buone attività, potrete diventare brave persone. Dovreste evitare di leggere libri cattivi, di scarso valore. Leggere una simile “spazzatura” equivale a frequentare cattive compagnie.

 

Liberarsi della corazza dei nemici interiori
Specialmente oggi, Io non desidero dilungarMi su simili argomenti come Divinità, spiritualità ecc. Ciò a cui tengo maggiormente è che voi conduciate la vostra vita quotidiana in linea con il principio di Verità. I cinque Valori Umani di Satya, Dharma, Shânti, Prema e Ahimsâ fanno parte di voi e sono come i cinque soffi vitali. Tuttavia, essi sono avviluppati negli arishadvarga, i sei nemici, e cioè kâma (il desiderio), krodha (l'ira), lobha (l'avidità), moha (l'illusione), mada (l'orgoglio) e mâtsarya (la gelosia). Ciò che dovreste fare è liberarvi degli arishadvarga e far fuoriuscire i cinque Valori latenti in voi. Quando volete attingere acqua da un pozzo, dovete legare un secchio a una corda e, con l'aiuto di quel secchio, potrete attingere l'acqua. Nel pozzo del vostro cuore, c'è l'acqua pura dei Valori Umani. Per poter attingere l'acqua da quel pozzo, dovete assicurare la vostra corda a una salda fede. Oggi, tuttavia, la gente non ha più una tale fede e diventa cieca di fronte a queste cose.

 

Far emergere ciò che giace nelle profondità del cuore
La perdita degli occhi spirituali porta alla cecità spirituale. Non dovreste diventare ciechi. Solo sviluppando una salda fede in Dio l'umanità potrà trasformarsi in Divinità. Molta gente può fare bellissimi discorsi, ma, dal loro semplice ascolto, non si trae alcun vantaggio. Li si ascolta e, subito dopo, li si dimentica. Non dovrebbe esser così. Ciò che viene ascoltato, va prima ponderato in ogni sua parte e poi messo in pratica. L'aspetto più importante è che dovreste sviluppare una fede salda e costante. Se la corda della fede è ferma e sicura, il secchio può attingere l'acqua dei cinque Valori Umani dal pozzo del vostro cuore. Questo processo si chiama “Educare”. Esso, quindi, significa fare emergere ciò che si trova nelle profondità del proprio cuore. Non è qualcosa di esterno a noi. Non può essere acquistato al mercato, né può essere appreso da un insegnante. Voi stessi dovete impegnarvi per raggiungere quello scopo: solo allora potrete ottenere l'autorealizzazione. Il requisito indispensabile per poterlo fare è la fiducia in se stessi. Per raggiungere quella fiducia, dovete sviluppare le vostre nobili qualità.

 

Senza “Educare” l’istruzione è incompleta
Incarnazioni dell'Amore!
L'istruzione potrà anche aguzzare il vostro intelletto, ma la vera felicità nasce esclusivamente dal manifestarsi di “Educare”: questa dovrebbe essere la base della nostra vita. La conoscenza acquisita sui libri non è poi molto importante. Anche coloro che hanno ottenuto alti livelli accademici dovrebbero dare la massima importanza a “Educare”. In mancanza di ciò, ogni istruzione e titolo accademico non servono a nulla. Potete ottenere importanti titoli, ma la vostra educazione non è completa senza “Educare”.
A che vi serve tutta la vostra istruzione? Solo per guadagnarvi da vivere? In questo mondo moderno non mancano le persone di notevole istruzione. Che cosa stanno facendo? Contribuiscono forse allo sviluppo della Non violenza nel mondo? Proteggono il Dharma in qualche maniera? Stanno promuovendo Shânti  (la Pace)? Sono almeno capaci di vivere in pace? No, assolutamente no! Tali persone sono incapaci di vivere in amore e armonia perfino con i loro figli. Quindi, come prima cosa, coltivate l'amore dividendolo con tutti: solo cosi potrete assaporarne il gusto.
Gli studenti hanno ogni possibilità a loro disposizione. Hanno un corpo e una mente sani e forti. Se però non li usano correttamente, diventeranno presto stanchi sia fisicamente sia mentalmente. Le persone stanche non possono ottenere nulla nella vita. Una forte volontà è un requisito indispensabile in campo spirituale.

Una volta deciso ciò che dovevi decidere, non lasciare la presa
finché non avrai raggiunto il risultato sperato.
Quando avrai desiderato ciò che dovevi desiderare,
tieni duro fintantoché il tuo desiderio non sia stato soddisfatto.
Quando avrai chiesto ciò che dovevi chiedere,
non mollare finché non lo avrai ottenuto.
Quando avrai pensato ciò che dovevi pensare,
vai avanti finché non avrai raggiunto l’obiettivo.
Con il cuore intenerito, il Signore dovrà cedere ai tuoi desideri,
o, incurante di te stesso, dovrai implorarLo con tutto il cuore.
Persevera, sii tenace e non desistere mai,
perché abbandonare la propria fermezza, ritirandosi,
non è la caratteristica del vero devoto.

Se volete assicurarvi una buona votazione nella prova cui Dio vi sottopone, dovete avere una ferma volontà. Ciò è necessario anche nella vostra istruzione mondana. Non dovreste comunque sentirvi appagati una volta ottenuti alti livelli accademici, e neppure esaltarvi per una buona votazione. Evitate cattive reputazioni. Solo così la vostra istruzione avrà un valore.

Cari studenti!
Ogni giorno vi sto insegnando tante cose, ma voi non date a queste la dovuta importanza. State dimenticando lo scopo per cui siete venuti nella nostra Istituzione. Dovete assolutamente ricordarvelo. Siete venuti qui per un fine ben preciso, ma il vostro comportamento non è consono a esso: tale comportamento non serve. Per esempio, desiderate fare una colazione con idli e sâmbar , ma, per mangiarli, vi recate in un albergo per militari (dove si consuma anche cibo non vegetariano – N.d.T). Siete venuti in questo Istituto per santificare il vostro cuore e renderlo puro, mentre state partecipando ad attività che di santo hanno ben poco. La ragione va fatta risalire all'inquinamento della vostra mente. Non dovreste affatto inquinare mente e pensieri lasciandovi coinvolgere in simili attività. Sono queste le cose che, fin dall'antichità, ci hanno insegnato i nostri avi.
Voi siete gli studenti dell'età moderna e, assieme a un'istruzione moderna, dovreste richiamarvi anche alle antiche tradizioni. Solo comportandovi coerentemente con esse, potrete raggiungere la felicità che desiderate: solo allora la vostra vita sarà santificata. L'istruzione mondana serve per la vita terrena, quella spirituale per la vita dell'aldilà. Siete venuti qui per apprendere Brahma Vidyâ (la Conoscenza del Brahman), e non soltanto per avere un'istruzione mondana. Assieme a quella accademica, dovete curare l'istruzione spirituale. Quando avrete “quadrato i conti” fra queste due, la vostra vita sarà santificata.

 

(Baba ha concluso il Discorso con il bhajan: "Govinda Krishna Jai Gopâla Krishna Jai...” e “Vahe Guru Vahe Guru”)


Prashânti Nilayam, 29 Settembra 2006
Sai Kulwant Hall
Festa di Dasara

( Tradotto dal testo in inglese pubblicato da: www.sssbpt.org)

 

1)  Si tratta di tutto ciò che costituisce il pensiero, ovvero l'essenza della mente.
2) Nel Rig Veda  (X, 90) si afferma che la luna venne generata dalla Mente del Purusha  cosmico. La luna è, a sua volta, la deità che presiede alla mente.