Sathya Sai Italia

Home: Home / Discorsi Divini / DD1985 millenovecentoottantacinque / 19850506 - 06 maggio
A+ R A-

19850506 - 06 maggio

E-mail Stampa PDF

Discorso Divino
Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba

Discorso del 06 maggio 1985

L’Amore è vostra madre


“Solo colui che ha fermamente ancorato nella sua mente
e nei suoi pensieri il bene diventerà eterno.
La famiglia, i figli e le donne sono come ombre.
Un vero uomo è colui che compie delle azioni buone.”


Incarnazioni dell’Amore Divino,
ognuno aspira a ottenere gioia e felicità. Tutte le creature e la stessa creazione compiono il proprio dovere con fermezza e in modo naturale. Tutte le creature si accontentano di ciò che hanno quotidianamente, ma non gli esseri umani. Tutte le creature seguono le leggi della natura e la natura, a sua volta, procura loro ciò di cui abbisognano. L’essere umano invece cerca di sfruttare le altre creature per soddisfare i propri desideri e, ciononostante, non è mai soddisfatto né di ciò che possiede né di ciò che gli accade. Egli passa il suo tempo a preoccuparsi per ciò che succederà nel futuro credendo che esso sia una cosa permanente, e quando ciò che ha desiderato si presenta egli non ha più il potere di gustarlo. Il vero significato dell’amore è difficile da capire. Tutti gli esseri umani sanno che cos’è l’amore e Io identificano con quello fra due persone o due cose dimostrando così la loro limitata visione delle cose del mondo.
L’amore come Io intende l’essere umano è, in effetti, puro egoismo, ed è a causa sua che egli non riesce a compiere un passo in avanti. L’uomo egoista soffre e non potrà mai essere libero. Che cos’è l’amore?

La Verità è Amore
L’Amore vero non si aspetta niente in cambio e riconosce l’esistenza di Dio. Colui che riconosce la presenza di Dio in ciascuno sa amare veramente. Una persona che agisce in questo modo avrà probabilmente tanti ostacoli e tante difficoltà da affrontare; molti gli gireranno le spalle e Io abbandoneranno, ma egli deve continuare e mai smettere di amare. Purtroppo oggi, quando si presentano le difficoltà, l’uomo si lascia invadere dall’odio. L’amore sboccia con il fiore delle buone azioni; esso non si conquista con la spada: l’amore vero lega le persone tra loro, e chi non è capace di riconoscere l’amore vero non ha di umano che la forma. Il cuore si riempie di dolcezza soltanto quando quest’amore puro sboccia; esso è come i raggi del sole, come le onde dell’oceano: le onde non si possono separare fra di loro né dall’oceano, e il sole non è sole senza raggi; così l’uomo non può essere chiamato uomo che quando possiede l’amore puro, sacro e divino.
Chi sono, in fondo, i nostri genitori? I nostri figli? l nostri amici? Chi siamo noi? Dove eravamo prima di esser ciò che siamo? Dove saremo in futuro? Noi facciamo uso di quest’amore fondandolo sui rapporti impermanenti. Senza genitori non c’è figlio, ma i genitori non sono che strumenti per la nascita del figlio perché hanno latente in se stessi la Divinità, che è la causa di tutto.


La Verità è vostro Padre,
l’Amore è vostra Madre.


I vostri genitori fisici moriranno un giorno, ma la Verità e l’Amore, che sono i vostri veri genitori, vivranno in eterno e l’uomo vero è colui che non li dimentica mai. L’Amore è eterno, pieno, immortale e non muta mai. L’uomo vero è colui che è saggio e non soffre d’ignoranza; egli è sempre felice e gioioso e la sua natura è il discernimento. Shânti, la Pace, è la figlia della Verità e dell’Amore, le virtù sono i nostri parenti, gli yogin (coloro che ricercano l’unione con Dio) sono i nostri amici. Ma che cos’è yoga? Stare seduti per ore e ore senza fare niente non è yoga, non è il prânâyâma (controllo del respiro); il vero yoga è il controllo dei sensi, Io sforzo che si fa per tenerli a bada. Il vero yoga è l’intelligenza; in esso c’è gioia e benessere, e con esso è possibile l’esperienza della Divinità. Dobbiamo cercare di capire dapprima che cos’è la natura umana. l nostri genitori ci hanno dato un corpo con cinque sensi; dobbiamo essere loro grati per averci dato da mangiare, un riparo e di che vestirci; se non abbiamo gratitudine verso di loro perdiamo la nostra umanità. l nostri genitori hanno fatto sbocciare il nostro cuore come il sole fa sbocciare i boccioli del fiore; non dobbiamo dimenticare mai nostra madre.
Qualsiasi cosa succeda, in qualsiasi posto ci troviamo, colui che dimentica la propria madre e il proprio Paese è un demonio! Un tale essere non è una creatura umana. L’essere umano dovrebbe sempre fornire prova di gentilezza, di compassione e di senso di sacrificio. Lakshmana forzò Râma ad accettare la proposta di governare Lankâ, pensando che avrebbe potuto fare tanto bene intorno a Sé, ma Râma gli rispose: “Anche se Mia madre, Kaushalyâ, fosse brutta e crudele, è sempre Mia madre, e il Mio Paese è sacro; non potrò mai abbandonarli! Le ricchezze non M’interessano; torniamocene a Bhârat!” Ciò significa che non si dovrebbe mai disprezzare il proprio Paese, né la propria madre che ci hanno dato la vita; soltanto colui che trae gioia dalla propria madre potrà diventare un essere umano vero.
Per vivere da esseri umani dobbiamo quindi coltivare un amore sacro e divino, ma oggi l’uomo soffre perché non sa che cos’è la natura umana e deve sforzarsi di capire il significato della parola Amore. Perdiamo il nostro tempo a occuparci di cose effimere invece di sviluppare l’unità e ci lasciamo invadere dalla collera e dall’odio a causa dell’egoismo.
Raggiungeremo Io stadio umano soltanto quando avremo superato questo egoismo che è la causa dell’ego e nello stesso tempo ne è anche il figlio. Eliminate questa brutta qualità!
L’intelligenza e la furbizia sono inutili per conquistare la Grazia di Dio.
Tukaram (un celebre santo del Mahârâshtra – N.d.T.) diceva: “Non posso conquistarTi né con la saggezza né con tapas (i sacrifici rituali). L’Amore è la via più facile per farlo. Potrò raggiungerTi soltanto percorrendo la via dell’Amore.” Il significato nascosto di questa verità è: “L’Amore è Dio e Dio è Amore!” Voi che siete in questa sacra età (i giovani), coltivate dei pensieri puri, sviluppate un sentimento d’amore altruista, santificate la vostra vita imparando a dare e mai a ricevere! Perché chiedere ad altri quando Dio Stesso è qui per darci tutto ciò che ci occorre? Tutte le nostre azioni servono per purificarci. La cosa importante è l’Amore! La vita senza l’Amore è uno spreco totale!
L’uomo deve essere vivo e non un morto vivente! L’Âtma non ha forma; la sua forma è l’Amore.
Niente Amore significa niente Âtma!

L’Amore è l’Âtma: l’Amore è tutto!
Non sprecate la vostra gioventù, non mentite! Realizzate la verità! Ecco il vero essere umano.
La cosa importante oggi è l’azione e la radice del dolore sono l’ignoranza e l’illusione. Potremo vedere Dio ed evitare l’illusione soltanto con la purezza. Cerchiamo di santificare la nostra vita vedendo Dio nei nostri genitori e facendo il possibile per piacere loro; se non siamo capaci di manifestare un tale amore verso i nostri genitori e piacere a loro, a chi dovremmo piacere?
Mettete in pratica il detto che afferma: “Vostra madre è Dio, vostro padre è Dio, il vostro maestro è Dio.” Il corpo non è eterno, esso è simile ad una bolla d’aria. Abbiate invece la ferma convinzione che la verità e l’amore sono eterni.
L’Amore è vostra madre, ed esso non muore mai, cresce senza mai diminuire. I corpi finiscono con la morte, ma l’amore è l’unica cosa permanente.
Vivete quindi basandovi sulla Verità e sull’Amore perché essi sono come le due ruote della vita.


Prashânti Nilayam, 6 maggio 1985,
Sai Kulwant Hall,
Giorno di Îshvârammâ


(Tradotto dal testo in inglese pubblicato da: www.sathyasai.org)