Pensiero del Giorno
Il secondo modo di sperimentare il massimo della felicità (Ananda), dopo quello satvico, è il modo rajasico. Nelle prime fasi, questo percorso è delizioso ma in seguito scivola nell’infelicità poiché la felicità ci arriva dagli oggetti del mondo esterno attraverso i sensi. Il piacere si rivela presto irreale, falso ed estenuante.
Il processo, una volta avviato, si protrae senza possibilità di tregua e la persona diventa troppo debole per perseguire gli obiettivi della rettitudine (Dharma), della prosperità (Artha), della realizzazione dei desideri (Kama) e della liberazione (Moksha) che sono stati stabiliti nel suo caso.
L’intelletto, la capacità immaginativa e la facoltà intuitiva vengono resi inefficaci e l'individuo può persino perdere la sua umanità. Oggi, la ricerca cieca del piacere dei sensi ha portato a questa calamità.
Per ultimo, abbiamo il sentiero tamasico. Le persone che preferiscono questo stile di vita sono indifferenti ai problemi del mondo, trascorrono la vita dormendo e traendo gioia dalla pigrizia e dall'oscurità.
Di questi tre percorsi verso la meta dell'ananda, bisogna scegliere quello satvico qualunque siano le difficoltà, le perdite, le contrizioni, le ansie e le fatiche; si deve raggiungere la consapevolezza e l'esperienza della Divinità e stabilirsi nell'ananda.
Discorso Divino del 5 aprile 1981
Se lasciamo i sensi liberi e sregolati, la conseguenza sarà il dolore, non la gioia.
Con amore,
Baba
Altre opzioni per ricevere il Pensiero del Giorno:
- tramite Telegram cliccando sul link: https://t.me/Baba_org_italy_Pens_Giorno
- tramite e-mail scrivendo a: newsletter@ssbit.net