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09 - Settembre 2010

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SETTEMBRE 2010

1.9.10
Non dovete dimenticare che Dio è presente in forma percettibile in tutti gli esseri; il servizio fatto a uno qualunque di essi è offerto a Dio e questo deve essere lo scopo principale di tutti coloro che hanno ricevuto un’educazione. L’uomo (Nara) è Dio (Narayana). Ogni singolo atto che fate deve essere elevato a servizio a Dio. Voi non dovete servire soltanto coloro che vi aiutano ma anche quelli che vi danneggiano; questo atteggiamento rende il servizio doppiamente sacro. Servire chi ci offre del servizio non è che una reazione naturale mentre servire coloro che ci arrecano danno è la virtù più grande; quest’ultimo modo di agire implica una comprensione più profonda di ciò che ci conviene maggiormente e un senso vigile del tempo, del luogo e della circostanza. L’educazione deve conferire e coltivare queste qualità. Baba

2.9.10
Anche le azioni più piccole del Signore Sri Krishna erano colme di dolcezza suprema. Krishna fu il parente più caro e il compagno più stretto per ognuno; i Suoi giochi (Lila) erano dolci e istruttivi, tutte le Sue attività miravano al benessere del mondo. L’avvento di Krishna ebbe lo scopo di sollevare il mondo dalla malvagità e dalla disonestà, di soddisfare le necessità di coloro che gli erano devoti, ristabilire la rettitudine e riportare in auge i Veda. Anche se la gente presa nelle spire dell’ignoranza percepiva i Lila come basati sull’ego e persino motivati dall’illusione, i devoti veri li consideravano esempi significativi e incoraggianti della Sua Grazia Divina. Il Signore sparge la Grazia su tutti in un modo che si addice al momento, alla persona. Baba

3.9.10
Il Divino è la base e anche la sovrastruttura. I grani del rosario sono molti ma il filo che li unisce e integra è uno ; così, per tutto il mondo degli esseri viventi, Dio, il Parabrahman, la Consapevolezza Divina Suprema è la base. “So ham” “Io sono Dio” “Egli è Io” “Io sono Quello”; tutti questi assiomi indicano che anche coloro che si differenziano tramite forme e nomi vari sono, in effetti, Dio Stesso. Questa è la ragione per cui le scritture annunciano “Colui che raggiunge Brahman diventa in verità Brahman (Brahmavith Brahmaiva Bhavathi). Questa consapevolezza del Divino in se stessi è la consapevolezza della Realtà.Baba

4.9.10
Quando si tratta con persone non istruite bisogna essere prudenti ed è bene fare attenzione anche con gli ingrati che dimenticano il bene ricevuto. La legge è lo strumento che lo Stato usa per punire quelli che commettono dei delitti. Essendo persone educate e studenti, voi non dovete condannare lì per lì le persone difficili, siete tenuti a manifestate la virtù naturale del distacco e applicare la vostra attitudine caratteristica ad essere d’aiuto. Baba

5.9.10
Gli insegnanti indicano la direzione e lo scopo agli studenti; l’abilità, la forza, la condizione e la statura della razza umana vengono modellate e promosse in proporzione alla qualità e al carattere degli insegnanti. Coloro che insegnano devono dedicare il loro sapere e la loro saggezza al compito elevato di portare gli studenti a livelli di conoscenza e d’agire più alti; le virtù che essi aiutano a evolvere nei giovani sono essenziali per il progresso della società. Il carattere è il segno che distingue ogni persona. Quando le virtù sono radicate profondamente nel cuore, ognuno nella società può brillare pienamente di gloria. Baba

6.9.10
La bolla che si forma nell’acqua si muove nell’acqua e scoppia per diventare una con essa. Tutti i mondi oggettivi visibili sono come bolle che emanano dall’oceano immenso della Divinità, Brahman; essi sono nell’acqua e sono sostenuti dall’acqua. In quale altro modo potrebbero sorgere ed esistere? Alla fine, si fondono e scompaiono nell’acqua stessa. Per la loro nascita, sostentamento e fusione, essi dipendono soltanto dall’acqua; l’acqua è una, le bolle sono tante. L’acqua è reale, le bolle sono apparenti. L’acqua è la base, le bolle sono sue forme illusorie sovrapposte ad essa. Baba

7.9.10
Si può essere oggetto di calunnia, insulto e disonore, si può essere immersi nella povertà o nella sofferenza ma chi si è affidato alla Volontà di Dio accoglie tutte queste cose volentieri e le sopporta con equanimità. Il Signore non abbandonerà mai i Suoi figli. Coloro che sono devoti a Dio devono essere pazienti e calmi di fronte alla provocazione più pungente; è un fatto che il pio e il timorato di Dio siano i più bersagliati dalle difficoltà e dalle fatiche. Al fine di insegnare queste grandi verità, Krishna mise in scena il dramma del Mahabharatha con i Pandava come attori: ogni loro vicissitudine non è che una scena della Sua Rappresentazione. Baba

8.9.10
Ogni persona educata e ogni studente devono coltivare la semplicità e scartare l’ostentazione; se sono dediti all’ostentazione, perdono la loro natura genuina, l'individualità. Anche se un individuo è un maestro di tutte le scienze o è famoso per essere un grande intellettuale, è sicuro di venir negletto dagli scolari e dai pundit se non ha umiltà e disciplina nel trattare con gli altri; egli può ottenere rispetto per qualche tempo ma tale atteggiamento declinerà ben presto. Soltanto l’attenzione a servire e la semplicità meriteranno onore. Quando uno abbandona l’ostentazione, ottiene il rispetto permanente dalla gente. L’educazione vera insegna lo spirito di rinuncia, l’avversione per l’ostentazione e il desiderio di servire gli altri. Baba

9.9.10
Ogni essere ha il suo Dharma, la sua specialità innata, l’individualità e le caratteristiche specifiche; questa regola si applica ugualmente ai fili d’erba e alle stelle. Il cosmo non è un flusso continuo unico; esso progredisce continuamente verso il raggiungimento della totalità nelle qualità e nelle circostanze ma, se siete troppo immersi nell’illusione che pervade tutto, non potete elevarvi. Quando siete nell’illusione, voi non percepite il cammino della pace e dell’armonia nel mondo né siete capaci di attenervi al bene, evitare il male e stabilirvi sulla via giusta. Ciò nonostante potete trasformare voi stessi e superare la condizione attuale tramite lo sforzo personale e la discriminazione. Baba

10.9.10
Se cercate la conoscenza (Vidya), dovete avere gentilezza, compassione e amore verso tutti gli esseri viventi. La gentilezza verso tutti gli esseri deve essere la vostra natura effettiva; se essa non è presente, diventate degli zotici. Vidya significa, più di ogni altra cosa, la qualità della compassione verso tutti gli esseri viventi. Se provate astio verso un essere qualsiasi, la vostra educazione non ha significato. Il consiglio dato nella Gita “senza acredine verso alcun essere (Adveshta Sarva Bhoothanam)” trasmette lo stesso messaggio: l’amore e la compassione non devono essere limitati agli esseri umani, devono abbracciare tutti gli esseri viventi. Baba

11.9.10
Ganapati è l’incarnazione dell’intelletto (Buddhi) e della saggezza (Jnana). La verità emerge dalla saggezza e porta infine alla Beatitudine (Ananda); questo è l’insegnamento di Ganapati. Voi credete erroneamente che oggi sia il compleanno di Vinayaka ma Egli non ha nascita né morte, non ha principio né fine: è il testimone eterno. Tutte le festività di Bharat sono permeate di significati profondi, sono molto sacre e non mirano semplicemente alla preparazione e al consumo di pietanze deliziose, hanno lo scopo di ricordarci Dio. Nei giorni di festa, voi pavesate le case con mazzi di foglie verdi e indossate abiti nuovi abbandonando quelli vecchi; nello stesso modo, dovreste abbandonare le abitudini vecchie e cattive per coltivare idee nuove e sacre. Baba

12.9.10
Il complesso delle caratteristiche fondamentali, Svarupa Lakshana, non va soggetto a cambiamento ed è presente in tutti; la forma, il nome, il tempo e lo spazio possono cambiare ma il nocciolo della Verità, lo Svarupa Lakshana, non cambierà. Nei testi Vedanta, quel nucleo è definito Esistenza (Asti), Luminescenza (Bhathi) e Capacità di attrarre (Priyam). L’Esistenza è la Verità immutabile; Essa può cambiare forma e nome, apparire diversa in tempi e luoghi differenti ma la sua “essenza” non varia. L’Esistenza si rende palese attraverso la caratteristica intrinseca della luminosità (Prakasha), o capacità di attrarre la nostra consapevolezza e infondere la conoscenza; la si può percepire grazie alla Sua luminescenza. Tutte le cose che percepiamo hanno questa caratteristica innata. Ogni cosa ha anche la desiderabilità, la capacità di suscitare attaccamento e amore come risultato della sua usabilità. Queste tre caratteristiche insieme costituiscono la natura di Dio. Baba

13.9.10
La Gita avvisa che ogni insulto o ingiuria o persino indifferenza, diretto/a verso qualunque essere vivente, è un insulto, una ingiuria o una indifferenza verso il Divino (Sarva Jiva Thiraskaram Keshavam Prathigachchathi). La Gita dice chiaramente “Suni chaiva svapakecha, pandithah sama darshinah” cioè che l’uomo istruito che ha acquisito l’umiltà attraverso la Conoscenza/Saggezza (Vidya) deve trattare tutti gli esseri viventi con la stessa considerazione e compassione. La compassione uniforme mostrata in questo modo si trasforma in benessere uniforme per chi la riceve. Il desiderio del benessere per tutti è il segno di chi ha ottenuto la Conoscenza/Saggezza, la visione ristretta che si limita a una sola comunità va abbandonata. La cultura Bharatiya pone in questo modo l’enfasi sulla Verità più alta, sulla visione più ampia. Baba

14.9.10
I grandi hanno il cuore così pieno di letizia ed equanimità divine da non essere toccati dagli alti e bassi della fortuna. Un fiore profumato sarà gradito a tutti per il suo profumo attraente sia che lo teniate nella mano sinistra che in quella destra; nello stesso modo, in cielo o nella foresta, in paese o in città, in montagna o nella valle, i grandi sono felici ugualmente. Essi non conoscono variazione come dimostrato dai Pandava nel Mahabharata: sebbene fossero nella foresta, sapevano trascorrere i giorni felicemente con la Grazia del Signore Krishna. Baba

15.9.10
La Divinità (Brahman) è l’origine delle scritture quindi è Onnisciente. La Divinità è la fonte effettiva dell’illuminazione. Soltanto l’Uno Onnisciente può essere l’origine dei Veda. Solamente le scritture possono liberare gli individui attraverso l’illuminazione chiamata Conoscenza; esse regolano la vita difendendola dal dolore. I Veda offrono il consiglio che conforta, trattano la gente con affetto e la fanno progredire essendo state ricevute da persone venerabili che raggiunsero la Conoscenza più elevata, il Brahman. Baba

16.9.10
Gli studenti devono fare molta attenzione ad una qualità importante: la pulizia sia esteriore che interiore. Quando una di queste due manca, la persona diventa inutile per qualunque impegno. Le vesti che indossate, i libri che leggete e l’ambiente intorno a voi devono essere puliti; questa è la pulizia esteriore. E’ come dire che ogni oggetto materiale, con cui avete a che fare nel vivere, deve essere mantenuto pulito. Il corpo va lavato e strigliato tutti i giorni altrimenti può esser causa di infezioni per voi e per gli altri; i denti, gli occhi, il cibo, le bevande, tutto deve essere libero dalla sporcizia. Allora potete condurre una vita sana. Baba

17.9.10
Quando il governante diventa consapevole delle attività dei tempi malvagi, “Kali”, deve esaminare quali siano le condizioni favorevoli alla loro diffusione. L’imperatore Parikshit analizzò la situazione e dichiarò che Kali, o malvagità, può dominare soltanto tramite l’incompetenza di chi governa, la perdita di fiducia in se stessi da parte degli individui e il calo nel guadagnarsi la Grazia. Questi tre sono i fattori che promuovono i piani di Kali; senza di essi, l’uomo non può cader preda dei suoi inganni. Per questo, Parikshit stimolò nella sua gente la vigilanza e la capacità di guidare se stessi attraverso l’esempio personale. Egli disse ”Com’è il governante, così è il governato (Yatha raja, thatha praja)” e, essendo il loro re, si impegnò a non dare spazio all’ingiustizia, alla furia, al carattere malvagio, alla menzogna e alla violenza; egli formulò dei piani preventivi per controllare efficacemente l’influenza di Kali. Baba

18.9.10
Molti pensano che sbagliare sia umano e che Bhagavan debba perdonare i loro errori; in effetti, se fossero umani davvero, non dovrebbero commettere alcun errore. Anche se qualche volta si commette un errore, volontario o meno, non lo si dovrebbe ripetere; credere che sbagliare sia naturale per l’essere umano è un abbaglio grave. Seguire le direttive dei sensi è caratteristico degli animali, essere guidati dall’Atma è il distintivo degli umani. Nessuno dovrebbe cercar di giustificare i propri errori o malvagità come naturali per l’essere umano; essi devono essere considerati indici di debolezza mentale. Quando avrete acquisito davvero il controllo dei sensi, sperimenterete il potere del Divino in voi. Baba

19.9.10
Che cos’è la spiritualità? E’ il tentativo risoluto di raggiungere la consapevolezza cosmica. La spiritualità si propone di rendere l’individuo capace di manifestare, in tutta la Sua pienezza, la Consapevolezza Cosmica Divina (Chaitanya) presente sia fuori che dentro se stesso. Questo significa liberarsi della propria natura animale e sviluppare le tendenze divine, abbattere le barriere tra Dio e la Natura e riconoscere la loro unità fondamentale. Oggi, la gente pensa che la spiritualità non abbia relazione con la vita secolare e vice versa ma questo è un errore grosso: la Divinità vera è una combinazione di spiritualità e obblighi sociali. L’unità nazionale e l’armonia sociale sono basate sulla spiritualità; è il Divino che lega la spiritualità e l’esistenza sociale. Baba

20.9.10
Tutti sono dotati del cuore spirituale (Hridaya). Se colmerete il vostro cuore d’amore e compassione, la pace regnerà sovrana nel mondo, ci sarà amore dovunque, non esisterà gelosia né odio né rabbia e l’inquietudine sparirà dalla faccia della terra. Chi ha riempito il cuore di compassione, rimarrà sempre in pace; conoscere questa realtà è davvero essenziale. La gente confonde il Cuore Spirituale con quello fisico ma Hridaya non è altro che il Principio Atmico onnipervadente ovvero Aham ; per questo dovete mantenere il vostro cuore assolutamente puro e sacro. Baba

21.9.10
Impegnatevi nel servizio altruistico; il compenso verrà automaticamente, non abbiate dubbi su questo risultato. Qualunque cosa facciate, eseguitela con tutto il cuore e con soddisfazione piena; quella soddisfazione è il premio e la ricompensa che vi serve e vi darà grande forza. Questa è la virtù che dovete coltivare; acquisite questa ricchezza vera. Senza bontà, tutte le altre ricchezze sono inutili. Baba

22.9.10
Le Shastra dirigono e consigliano tutti. La gente subisce l'illusione e si identifica con l'oscurità prodotta dai valori falsi e dall'attaccamento all'irreale, il "me" e "mio" ma le Scritture sono la madre: ella non desiste, persiste e prosegue ricordando agli individui il loro scopo al fine di garantire che vengano salvati. Per conoscere il sapore dell'oceano non c'è bisogno di berlo tutto, basta metterne una goccia sulla lingua; similmente, comprendere tutti i contenuti delle scritture non è possibile ma è sufficiente afferrare la lezione importante che in esse è contenuta e metterla in pratica. La lezione è: "Pensiero costante di Dio". Baba

23.9.10
Mantenete la mente e l’intelletto sereni, sacri e liberi da sporcizia; se i pensieri e i sentimenti sono impuri e agitati, non potete essere calmi e contenti. Quando la mente è inquinata, lo sono anche le reazioni; per mantenere la mente pulita, voi dovete analizzare con comprensione le situazioni che coinvolgono gli altri e le loro attività per decidere come reagire. Non correte a conclusioni affrettate. Adottare il modo di reagire degli altri non è certamente desiderabile. Voi dovete decidere ogni azione soltanto dopo aver indagato e discriminato con intelligenza. Baba

24.9.10
Per le persone, diventare consapevoli dell’Uno, che è il loro nucleo, è un processo arduo. La gente è fatta di cibo, il corpo fisico è il prodotto del cibo consumato ma dentro ognuno c’è una forza più sottile, una vibrazione chiamata Soffio Vitale (Prana). La mente (Manas) è ancora più sottile; più profondo e sottile della mente è l’intelletto (Vijnana). Oltre l’intelletto, le persone hanno in sé l’involucro più sottile della Beatitudine Spirituale (Ananda); quando esse indagano nell’ambito della Beatitudine, possono sperimentare la Realtà, la Divinità (Brahman). Questa consapevolezza Divina è sicuramente la più desiderabile. Baba

25.9.10
Durante la guerra, le palme del Signore Sri Krishna, morbide e tenere come petali di loto, furono coperte di vesciche; i cavalli ne fiaccarono la pelle dovendo Egli stringere forte le redini per frenarli e guidarli. Il Signore, senza mangiare né dormire, compì sia i servizi importanti che quelli umili e mantenne i cavalli e il carro in condizioni perfette; Egli espletò vari altri incarichi gravosi fondamentali per ottenere la vittoria oltre a portare i cavalli a fare il bagno nel fiume e curarne le ferite col balsamo. Perché citare tutta la lista delle Sue incombenze? Egli agì come un servitore nella cura della casa dei Pandava! Mai assunse il ruolo di Signore dell’Universo che è la Sua natura effettiva e il Suo stato. Questa è la misura del Suo affetto per coloro che Gli sono devoti. Baba

26.9.10
Le idee e le affermazioni degli altri sono spesso personali e possono indurre sentimenti di odio tra le persone; perché dovremmo adottarle e modellare i nostri sentimenti di conseguenza? Noi non dobbiamo cercar di foggiare i nostri sentimenti e modi di fare per conformarli a quelli di altri, non dobbiamo rinnegare la nostra fede, l’esperienza o la santità innata; essere nati come esseri umani, comportarci da persone educate eppure seguire scioccamente gli altri come pecore inquinando le menti con idee prese a prestito è cosa da evitare. Baba

27.9.10
Le scritture sono affezionate a noi come una madre; come fa una madre con i suoi bambini, esse ci insegnano a seconda del livello di intelligenza e rispettando i tempi e le circostanze. Una madre che ha due figli da a quello forte e sano qualunque tipo di cibo egli chieda ma sta molto attenta a non sovralimentare quello malato e gli serve soltanto ciò che può rimetterlo presto in salute. Possiamo per questo accusarla di essere parziale nel suo amore verso di loro? Le scritture attirano l’attenzione sul segreto e il valore del lavoro (Karma); esso può migliorare la vita e indirizzarne gli ideali. Tutti devono essere istruiti su come trasformare il lavoro in una attività benefica. Comunque il Karma non è tutto, è solamente il mezzo per giungere alla meta; il suo sostegno non è lo scopo principale delle scritture. Baba

28.9.10
Noi possiamo non essere sempre capaci di conoscere le ragioni della nostra fede; essa origina ed è conformata dalle nostre simpatie e antipatie, i sentimenti dominanti, ma non dobbiamo diventare prede della rabbia, dell’odio, della gelosia e delle azioni malvagie a cui essi ci conducono, dobbiamo coltivare sentimenti aperti e inclusivi. Soltanto così si può acquisire la conoscenza superiore (Vidya) e meritare il rispetto della società. Voi dovete stare ben lontani dai pensieri, sentimenti e progetti angusti ed egoistici. Baba

29.9.10
Ritirate la mente dai pensieri relativi alle cose del mondo e fissatela sul Nome del Signore, Hari, che affascina tutti i cuori. Ascoltate la saggezza del Divino, il Bhagavata Tattva, con tutto il cuore; non c’è attività più sacra di quella, non può esistere esercizio spirituale, disciplina o voto più grande. Il corpo umano è una barca utile e la storia del Signore Hari è il timone in questo mondo di cambiamento costante. Egli è il barcaiolo che vi farà attraversare con sicurezza il Samsara, il mare della nascita e della morte. Baba

30.9.10
La causa fondamentale di tutte le ansie e calamità dell’uomo è l’invidia. Nella Bhagavad Gita troviamo Krishna che consiglia più volte Arjuna a mantenersi libero dall’invidia. L’invidia è sempre accompagnata dall’odio; i due sono furfanti gemelli, sono parassiti velenosi e attaccano proprio le radici della personalità. Un albero può essere uno splendore di fiori e frutti ma pensate cosa accade al suo splendore se i vermi ostili ne infestano le radici! Perfino mentre noi osserviamo ammirati la sua bellezza, i fiori appassiscono, i frutti cadono a terra, le foglie diventano gialle e il vento le sparpaglia; alla fine, lo stesso albero secca, muore e rovina. Anche quando l’invidia e l’odio infettano il cuore e cominciano a far danno, per quanto sia intelligente e colto l’individuo cade, si trasforma in un nemico della società e diventa oggetto di ridicolo non essendo più umano! Baba