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10 - Ottobre 2010

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OTTOBRE 2010

1.10.10
Oggi, l’esperienza e la saggezza dei grandi veggenti, che hanno svelato il mistero del cosmo e i loro sentimenti di amore universale, non sono apprezzati, accettati e rispettati. Tutti i dogmi religiosi, pochi esclusi, possono essere armonizzati e riconciliati facilmente. Lo stesso Dio è esaltato e adorato, con nomi vari e rituali diversi, in molte religioni. In ogni era e per ogni razza, Dio ha inviato dei profeti ad instaurare la pace e la buona volontà. A tutt’oggi, molte religioni si sono diffuse ampiamente nel mondo ma col tempo hanno perduto i sentimenti fraterni; c’è una necessità urgente di armonia. Tutte le persone grandi sono immagini di Dio. Nel regno di Dio c’è una casta sola e tutti appartengono alla stessa nazione: la Fratellanza Divina. Voi dovete interessarvi alla comprensione delle pratiche e credenze degli altri; soltanto allora potete, con mente purificata e cuore amorevole, ottenere la Presenza Divina. Baba

2.10.10
Nessun nemico può essere insidioso come la gelosia; quando uno vede una persona più forte, più colta, che ha una reputazione migliore, più ricca, più bella o persino vestita meglio, diventa geloso. Riconoscere e accettare la situazione può essere difficile, la mente può cercare i mezzi per sminuire e abbassare questi individui nella stima della gente. Tali propensioni e tendenze malvagie non devono mettere mai radici nelle vostre menti, dovete fare attenzione che il vostro carattere non venga guastato. Baba

3.10.10
La storia del Signore è un tesoro incantevole; riponetela nella memoria e salvatevi dall’illusione e dal dolore. Voi potete aver ascoltato la lettura delle Scritture e esservi impadroniti di tutte le pratiche spirituali ma la più grande di tutte è il Nome sacro del Signore e la dolcezza che Esso emana. Quando il Suo Nome giunge all’orecchio, il cuore si riempie di gioia; quando Lo ricordate, una corrente d’amore prorompe dal vostro cuore. Baba

4.10.10
L’amore per il Sé Divino è il principale, quello per gli oggetti o le persone del mondo è secondario; l’amore terreno per una persona non può essere definito genuino. Il Cosmo (Jagat), o la composizione dei cinque elementi (Prapancha), emerse da Brahman e non c’è angolo dell’Universo in cui il Divino non sia manifesto. Il Cosmo è sempre in movimento e il Signore del Cosmo (Jagadisvara) è Colui che lo muove. L’amore per il Sé Divino è la fonte di tutto l’amore terreno; le Upanishad dichiarano con chiarezza che l’amore per il Sé Divino fa sì che tutti siano più vicini e più cari (Atmanastu Kaamaaya Sarvam Priyam Bhavati). Baba

5.10.10
Voi dovete imparare ad essere contenti e pieni di gioia quando altri vengono acclamati perché buoni e rispettati per le loro virtù e per gli ideali a cui sono fedeli. Voi dovete coltivare visione ampia e purezza di motivazioni, dovete vigilare sempre che il demone dell’invidia non vi possegga; esso è sicuro di distruggere tutto ciò che c’è di prezioso in voi, rovinerà perfino la vostra salute, danneggerà il vostro sistema digerente, vi toglierà il sonno, fiaccherà la vostra resistenza fisica e mentale e vi ridurrà allo stato di malati cronici. Quindi, se qualcuno viene lodato e anche voi vorreste esserlo, decidete di emulare coloro che fanno meglio di voi e guadagnarvi lo stesso apprezzamento. Sforzatevi di acquisire conoscenza, abilità e esperienza al pari degli altri; questa è l’ambizione giusta che dovete avere. Baba

6.9.10
Dio non si incarna soltanto per la distruzione dei malvagi; a dire il vero, Egli si incarna prima di tutto per il sostegno dei leali, dei devoti, dei virtuosi e dei buoni ma anche i cattivi e quelli che non hanno fede approfittano dell’occasione per i loro scopi. Nel Bhagavata, le storie di persone cattive sono frammiste a racconti della Gloria e Grazia di Dio; quelle storie non rendono affatto il Bhagavata meno sacro. Quando il succo dolce è stato spremuto dalla canna da zucchero, la bagassa viene scartata. Quando la dolcezza della Maestà Divina è stata gustata, la bagassa può essere buttata via. La canna ha sia la bagassa che lo zucchero, non può esser fatta di zucchero soltanto; anche i devoti devono stare in mezzo a quelli che non hanno fede, non possono stare senza di loro. Baba

7.10.10
Ciò che apparentemente si muove (Chara) e ciò che è immobile (Achara), l’attivo e l’inerte, sono ambedue voluti dal Divino. Questa Volontà Divina è un atto cosciente (Chetana), non una forma di inerzia (Achetana). Qualunque argomentazione e contro argomentazione vengano avanzate da chiunque, la verità che la Volontà Divina sia la radice di tutto rimane incrollabile. La gente che discute di questo è sviata dalle apparenze o cerca soltanto di sostenere le proprie fantasie predilette evitando indagini più profonde. Baba

8.10.10
La lode di se stessi e la condanna degli altri sono ugualmente micidiali. Chi cerca di nascondere la sua meschinità e cattiveria e indossa la maschera della bontà, giustificando i propri fallimenti e esagerando i successi, mostra caratteristiche velenose. Egualmente venefica è l’abitudine di ignorare il bene negli altri e cercare assiduamente soltanto le loro colpe. Non dite mai parole che sminuiscano qualcuno. Quando siamo in amicizia con qualche persona e la troviamo molto simpatica, qualunque cosa faccia ci appare certamente buona; quando il vento cambia e la stessa persona non è più gradita, anche il bene che fa ci sembra un male. Queste reazioni sono ambedue interpretazioni distorte e per niente lodevoli. Baba

9.10.10
Dio non è legato al tempo e allo spazio, per Lui tutti gli esseri sono uguali, Egli è il Signore dei viventi e dei non viventi. Al concludersi di ogni eone, il processo di involuzione si completa nel Grande Diluvio (Pralaya); poi l’evoluzione ricomincia ed Egli, come Signore Brahma, crea di nuovo gli esseri illuminandone ognuno con una scintilla della Sua Stessa Gloria e, come Signore Visnu, li sollecita sulla via del compimento. Come Signore Shiva, Egli conclude il processo con la distruzione di tutto. Da questo, potete vedere che non ci sono limiti al Suo potere né fine della sua forza; i Suoi conseguimenti non possono avere confini. Baba

10.10.10
Il cieco non può essere salvato dal cieco, il bisognoso non può essere aiutato dal bisognoso. Come può una persona indigente e derelitta eliminare la povertà, la sofferenza e la pena di un’altra? Il povero deve avvicinarsi al benestante, al ricco; il cieco deve cercare la guida di una persona che può vedere. Uno che è incatenato e accecato dalle dualità della creazione deve cercare rifugio nel tesoro inesauribile della compassione, del potere e della saggezza cioè nell’Atma Divino; così può liberarsi dell’indigenza e del dolore, risvegliarsi alla ricchezza della beatitudine spirituale e raggiungere lo scopo dell’esistenza umana. Questo compimento si ottiene con la Grazia di Dio. Baba

11.10.10
Ognuno di voi dovrebbe trasformarsi in una persona di intelligenza buona (Sumathi) ed evitare di essere un individuo dall’intelligenza pervertita e inquinata (Durmati). Un ammasso enorme di materiale infiammabile può essere ridotto in cenere da una piccola scintilla, una goccia di veleno può rendere totalmente imbevibile una brocca di latte; l’invidia e l’odio sono scintille che distruggono il gruppo delle virtù in voi. Attenti! Baba

12.10.10
La Divinità (Brahman) non può essere compresa con l’aiuto di prove e argomentazioni; Essa è non misurabile (Aprameya), oltre la ragione e il calcolo, è indefinibile, non può essere descritta in questo modo o in quest’altro per questa o quella ragione, non è valutabile in termini di tempo e spazio. Le prove usuali della verità sono la percezione diretta (Pratyaksha) e la percezione deduttiva (Anumana) ma Brahman non si può conoscere con questi mezzi. I saggi lo sperimentarono ed espressero nelle scritture; esse stesse sono la prova. La Parola o Shabdha, è la prova più certa della esistenza di Brahman. Baba

13.10.10
I cattivi non possono sopportare che i buoni siano contenti e vivano in pace, provano un gran mal di testa! Per essere contenti, i cattivi devono vedere che i buoni subiscono perdite e difficoltà! La perdita che il buono patisce è il guadagno delle menti malvagie. La dolcezza del cuculo è amara all’orecchio del corvo. I Kaurava si impegnarono al massimo per causare dissenso tra i cinque fratelli e sparsero storie odiose a riguardo di uno o dell’altro ma i Pandava rispettarono la verità e si attennero ad essa cosicché niente poté separarli; niente poté far breccia nella felicità dei cinque fratelli Pandava. Baba

14.10.10
Scoprite da soli il vostro livello di sviluppo spirituale, la classe della scuola adatta a voi e quindi decidete di passare a quella superiore. Sforzatevi di fare del vostro meglio e otterrete la Grazia di Dio. Non mercanteggiate o disperate, un passo alla volta è sufficiente purché sia verso la meta e non nella direzione opposta. State attenti all’orgoglio della ricchezza, dell’erudizione e dello stato sociale che vi trascinano nell’egoismo; cercate le vostre colpe e non quelle degli altri, siate contenti nel vederli prosperare. Condividete la vostra gioia. Baba

15.10.10
Come possono le astuzie degli uomini dalla mente malvagia danneggiarti se il Signore che protegge tutti è al tuo fianco? Le cospirazioni dovranno fallire ignominiosamente. I devoti veri come i Pandava cercarono sostegno non da qualcosa o qualcuno al di fuori di loro ma dal Signore dentro di loro. La devozione e il senso di affidamento dei Pandava non aveva pari; anche la Grazia che il Signore Krishna sparse su di loro era insuperabile! Baba

16.10.10
I vostri desideri, bisogni, aspettative, risoluzioni e speranze vengono moltiplicati e stimolati dalle opere. L’impulso iniziale al desiderio è l’ignoranza della realtà (Ajnana) che porta al sorgere spontaneo del dubbio: come può la coscienza che non è consapevole trasformare se stessa in una coscienza consapevole (Jnana)? L’oscurità non può mai eliminare l’oscurità, non è vero? Così anche l’ignoranza non può mai distruggere l’ignoranza. Questo si può fare soltanto tramite la saggezza spirituale che è la consapevolezza della Verità. Questa è la massima enunciata da Sankara. La parola detta necessita moltissimo di questa armonia e di consapevolezza in egual misura. Baba

17.10.10
Coloro che ascoltano i racconti del Signore con devozione intensa, non ascoltando semplicemente, riflettono sui loro valori e significati e agiscono in armonia con la luce che questi proiettano nella mente, si fondono nella Beatitudine del Signore. I loro cuori si riempiono del nettare dolce della personificazione del Suo Fascino Avvincente e sperimentano la Beatitudine di essere uno con Lui, l’Advaitha Ananda. Per ottenere questo frutto, gli esercizi spirituali (Sadhana) più elevati sono la recitazione del Nome di Dio, con vigilanza piena di pensiero, sentimento e pronuncia (Mano-vaak-kaya), e il canto della Sua Gloria a voce alta. Non c’è pratica spirituale più grande del canto della Sua Gloria. Baba

18.10.10
L’invidia allunga il laccio di malizia che tende alla gente e festeggia scandalizzando gli altri. Oggi questa cosa malvagia è molto diffusa tra i giovani, nasce in loro naturalmente perché è un segno di ignoranza. Per liberarvi di questa abitudine, dovete dedicare un po’ di tempo, presto al mattino e prima di dormire, ad esplorare la mente ed esaminare gli errori che si sono procurati un appiglio in essa. Voi dovete pregare Dio di salvarvi da questa tendenza; una volta ottenuta la Grazia di Dio, potete star sicuri che assurdità simili non deformeranno il vostro carattere! -Baba

19.10.10
Quando la causa è conosciuta, se ne possono conoscere tutte le conseguenze. L’universo intero è stato formato con i cinque elementi primordiali (Prapancha) ed è una proiezione della Volontà Divina, una conseguenza della Volontà di Dio (Bhagavath-Sankalpa). Dio è la causa di tutta la Creazione. Una visione corretta (Su-darshan) rivelerà l’unità nella diversità; la propria intelligenza limitata non può svelarla. Con la visione distorta(Ku-darshan), si vede soltanto il nome-forma, le apparenze, e per questo si viene illusi e confusi, si viene sballottati dalle simpatie e antipatie, dal piacere e dalla pena, dalla esaltazione e dalla depressione, si è consapevoli soltanto dei molti irreali che mostrano forme e nomi diversi. La visione corretta vi fa vedere l’Uno nei molti, rivela l’unità nella diversità e dà la gioia suprema. Baba

20.10.10
E’ un fatto comune che le storie del Divino vengano narrate e ascoltate da gruppi di migliaia di persone ma la saggezza (Jnana) si può acquisire soltanto riponendo una fede totale in ciò che si è udito; questa fede deve portare una mente mondata e un cuore puro. Chiunque ascolti le narrazioni del Signore, e assorba il nettare che contengono con il cuore fremente di desiderio del Divino e con fede incrollabile in Dio, otterrà la gioia durevole e la auto-realizzazione. Baba

21.10.10
Occhi che cercano ciò che è malvagio, orecchie che apprezzano ciò che è malvagio, lingua che brama ciò che è malvagio, naso che gusta il fetore e mani che gioiscono nella malvagità: questi vanno evitati totalmente. Chiunque ne abbia deve correggerli immediatamente oppure il suo futuro sarà disastroso: gli errori dei cinque sensi (Indriya) causeranno la distruzione delle cinque energie vitali (Prana) e l’uccisione dei cinque involucri esistenziali (Kosha). Naturalmente i sensi danno gioie e piaceri momentanei ma i piaceri sensuali portano ben presto afflizione profonda. Baba

22.10.10
La liberazione è il raggiungimento della consapevolezza dell’unità col Divino; tutti gli esseri viventi devono arrivare a questa conclusione, a questa meta, il Brahman, la destinazione vera. Un giorno o l’altro, il bisogno di liberarsi dai ceppi del dolore e della gioia e dai legami di “io” e “mio” si risveglierà ed emergerà; la via che si prende allora porta inevitabilmente alla libertà (Moksha). La ricerca della via è il segno della persona intelligente; se si considera il mondo oggettivo del tutto importante e ci si sente attratti dal suo fascino, invece che da questa ricerca, la vita è sterile e non porta a niente. Baba

23.10.10
Ognuno di voi ha bisogno della fede in se stesso più di gran parte delle altre qualità. L’assenza di fiducia in se stessi segna l’inizio del declino; oggi, il mondo affronta il disastro e la rovina perché la gente l’ha perduta. Soltanto la fiducia in se stessi può garantire la pace e la prosperità a tutti e, se voi la coltivate, riceverete gentilezze dovunque, sarete onorati in ogni luogo, qualunque cosa toccherete diverrà oro! Baba

24.10.10
Coloro che sono dediti ai piaceri dei sensi trascorrono i giorni nella preoccupazione, nell’ansia, nel dolore, nell’afflizione e nelle lacrime per un periodo lungo della vita; essi si riproducono come gli uccelli e le bestie e mangiano del cibo buono per gettarlo via come rifiuto. Questa è la vita inutile che la maggior parte della gente conduce; potete chiamare questo il processo del vivere? Sulla terra c’è un numero enorme di esseri viventi ma vivere non è sufficiente, non ha valore in se stesso, per se stesso: si può essere considerati viventi soltanto se le motivazioni, i pensieri e le attitudini che ci spingono rivelano le qualità divine interiori. Baba

25.10.10
Quando colui che è vincolato si affida a chi non lo è, può liberarsi delle catene e andare in giro liberamente. La persona che è immersa profondamente nel dolore deve cercare rifugio in chi nuota nella Beatitudine spirituale (Ananda) colmo di gioia. I legami spingono gli individui nel dolore. Dio è la Beatitudine totale personificata per cui si può essere curati completamente dell’afflizione soltanto rivolgendosi alla Fonte inesauribile della gioia: il Signore. Che cos’è esattamente la liberazione (Moksha)? E’ il sollievo definitivo dal dolore, l’assenza di dolore e il raggiungimento della Beatitudine spirituale (Ananda Prapti). Il Sé supremo, il Signore Sovrano, è l’incarnazione della dolcezza indivisibile(Rasa), la casa del tesoro della Beatitudine; coloro che cercano e ottengono la Sua Grazia raggiungono l’Eternità stessa. Baba

26.10.10
I docenti che insegnano pensando a quanto guadagnano e gli studenti che imparano pensando all’impiego che possono procurarsi stanno percorrendo vie sbagliate. In effetti il compito degli insegnanti e quello di assolvere il dovere di istruire e ispirare gli studenti in modo che sviluppino i talenti nascosti e perfezionino le loro abilità. Il compito dello studente è quello di rivelare il Divino in se stesso ed equipaggiarsi per servire la società con abilità e conoscenza. Baba

27.10.10
Il Signore Sovrano Supremo, che si manifesta come Brahma, Vishnu e Maheshvara, in seguito al suggerimento del Desiderio Originario (Moha), è impegnato nella Creazione, Sostegno e Distruzione dei mondi. In ciò che viene creato così c’è sempre il principio del dualismo, c’è differenza e disparità tra uno e l’altro. Se queste differenze e disparità vengono armonizzate saggiamente, il mondo ha felicità e pace; se invece gli esseri viventi si comportano in modo sbagliato, il mondo sprofonda nell’inquietudine, nella sofferenza e nella confusione. Quando questo accade, il Signore assume le Forme appropriate e dona protezione e correzione. Egli ripara il mondo danneggiato, elimina le forze malvagie che sono causa del danno e istruisce l’umanità nella scienza del promuovere la giustizia e la bontà. Baba

28.10.10
La mente è occupata in due attività, la pianificazione o Alochana e il dialogo o Sambhashana, che seguono linee differenti: la pianificazione è intenta a risolvere i problemi che si presentano alla mente, il dialogo li moltiplica e confonde le soluzioni causando confusione e l’adozione di mezzi sbagliati e rovinosi per risolverli. La conversazione interiore e la polemica continuano dalla mattina alla sera finché il sonno non tacita la mente; questo causa una salute malferma e l’instaurarsi precoce della vecchiaia. Gli argomenti su cui il chiacchiericcio è basato sono principalmente le colpe e gli errori degli altri e le loro fortune e disgrazie. Questo dialogo perpetuo si trova all’origine di tutte le afflizioni dell’uomo, copre la mente di fitta oscurità, diventa selvaggio velocemente e sopprime il patrimonio naturale dell’individuo. Baba

29.10.10
Gli esseri umani comuni si sforzano per ottenere la felicità materiali e i piaceri esteriori, non cercano la Beatitudine spirituale (Ananda) che l’Atma, la realtà interiore, può  concedere. Essi perdono la grande opportunità di sperimentarla e non fanno alcun passo appropriato a questo scopo; la loro attenzione è sempre rivolta al mondo esteriore, non si volge all’interno. Il guardar fuori è caratteristico degli animali, non degli umani. Questi importanti organi di percezione sensoriale del corpo umano, occhi, naso, lingua, ecc., sono tutti aperti verso l’esterno per entrare in contatto con gli oggetti materiali ma il Signore Sovrano è l’incarnazione della dolcezza indivisibile (Rasa), la casa del tesoro della Beatitudine, e può essere raggiunto soltanto guardando all’interno. Una persona saggia si sforza gradualmente e costantemente di volgersi all’interno e ottenere la vittoria della Beatitudine. Baba

30.10.10
Non si può limitare la libertà di Dio nell’assumere Forme; Egli ne adotta un numero infinito per manifestare Se Stesso nel mondo e salvarlo, la Sua incarnazione è conforme al bisogno della crisi in quel momento. Quando la Terra si lamentò subendo l’ingiustizia del demone Hiranyaksha, Egli dovette apparire come un verro prendendo Forma ed equipaggiandoSi con Attributi anche se, in essenza, Egli è privo di entrambi. La Volontà di Dio non si può spiegare per mezzo di categorie o in base alle conseguenze; essa è coerente ai bisogni della situazione e assume le forme più adatte alla distruzione dei malvagi e alla protezione dei buoni e santi. Baba

31.10.10
Le Upanishad suggeriscono degli esercizi spirituali atti a ottenere la pace interiore; uno di questi è l’impegnarsi nel Karma, o attività benefica, cioè il servizio alle persone che abbassa il senso dell’ego, atti che sono buoni e sacri. Quando i pensieri sono occupati in attività di questo tipo, la mente interrompe il dialogo in cui indulge. L’ascolto dei consigli spirituali, la riflessione sulle prescrizioni spirituali, la scoperta dei modi adatti a rafforzare la fede nel Signore, la recita dei Nomi di Dio e l’allontanamento della mente dai perseguimenti sensuali sono stati prescritti dalle scritture per mettere a tacere il chiacchierio mentale, questo parlare interiore continuo, come preparazione al raggiungimento del Signore Supremo perché la mente può raggiungere questo risultato così profondo solamente quando è purificata e chiarificata. Soltanto allora le lezioni impartite dalle esperienze possono essere pure e incontaminate. Baba