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08 - Agosto 2008

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AGOSTO 2008

1.8.08
Solamente coloro che si sono riempiti d’amore ed hanno vissuto nella sua luce sono detti uomini; quelli che ne sono privi sono demoni. Coloro che sono saturi d’amore sono incapaci di rancore, egoismo, ingiustizia, offesa e cattiva condotta mentre tali qualità sono predominanti in coloro che non ne hanno. Per “amore” si intende un amore senza macchia, altruista, incrollabile e libero da impurità. Baba

2.8.08
Gli impulsi impuri vi incatenano alla ruota dell’esistenza terrena (Samsara) ed a questa Terra. L’albero gigante, chiamato “mente”, ha due semi: gli impulsi (Vasana) ed il respiro vitale (Prana). Il seme diventa un albero e l’albero produce il seme; il Prana si muove grazie alle Vasana e queste operano grazie al Prana. Incoraggiando però le Vasana benefiche, la mente non viene legata perché esse sono come semi fritti, non germogliano. Queste Vasana sono caratterizzate da attività del tipo dell’associazione con persone sante, del rispetto profondo per il guru, della carità, la forza d’animo, l’amore, la pazienza, la verità, il coraggio, il controllo dei sensi etc. Baba

3.8.08
Il fatto che in ogni essere ci sia il Supremo è una realtà innegabile. Dio non sarà estromesso se negato né entrerà se invitato: Egli è nella esistenza reale di ogni essere. Questa è la verità e, se volete conoscerla e sperimentarla, dovete acquisire la visione/conoscenza del saggio (Jnani). Proprio come per vedere cose molto distanti avete bisogno del telescopio, lo”Jnanascopio” è essenziale per vedere la Divinità (Brahaman) immanente in ogni cosa. Baba

4.8.08
Guardate le nuvole che vanno a spasso per il firmamento; notate che non hanno alcuna relazione profonda e durevole con il cielo che nascondono per un po’. Simile è la relazione tra il vostro corpo e voi: voi siete della natura di Dio (Paramatma) ed il corpo è soltanto una nuvola passeggera che nasconde la Verità. Baba

5.8.08
Il corpo, gli organi di senso, la mente e l’intelletto sono gli strumenti di un essere umano e soltanto comprendendone i segreti si può capire il Principio Atmico. Se non capite l’abito che indossate, come potete comprendere il mistero dell’infinito Spirito interiore? Il corpo è lo strumento fondamentale per tutte le azioni nella vita e per l’acquisizione di tutte le conoscenze e capacità; esso dovrebbe essere considerato prima do tutto come uno strumento atto alla realizzazione del Divino. L’attaccamento al corpo quale fonte di piaceri fisici dovrebbe essere abbandonato; esso è essenzialmente sacro e prezioso in quanto è il luogo ove l’Atma risiede e dovrebbe venir usato solamente per scopi sacri. Baba

6.8.08
Chiunque sottometta l’egoismo, vinca i desideri che esso ispira, distrugga i sentimenti e gli impulsi che rendono meschini ed abbandoni la tendenza naturale a considerare il corpo come se stesso, è certamente sul sentiero del Dharma (rettitudine/dovere). La meta del Dharma è l’immersione dell’onda nell’oceano, la fusione dell’ego con il Sé Superiore. Baba

7.8.08
La discriminazione è veramente essenziale nella vita; bisogna chiedersi sempre “E’ bene o è male?” e “E’ giusto o sbagliato?”. Noi dobbiamo accettare il bene e scartare il male. Praticare la discriminazione riguardo agli oggetti fisici non è sufficiente: dobbiamo usarla nel campo della vista, in ciò che guardiamo, dobbiamo usare la discriminazione nel parlare, nell’ascoltare, nei pensieri e, naturalmente, nell'agire e nel comportarci. Soltanto così la parola “discriminazione” acquisisce significato. Baba

8.8.08
Se ripetete il Nome senza sentimento, andate a segno raramente: il Nome di Dio deve essere recitato con sgomento e meraviglia, con umiltà e riverenza. L’arco va teso completamente prima di scoccare la freccia; allora questa trapasserà il bersaglio. Il sentimento è la forza che tende la corda e fa che il Nome raggiunga la Divinità, il Portatore del Nome. Baba

9.8.08
Molti pensano che sbagliare sia umano e che Dio debba perdonare i loro errori; in effetti, se fossero veramente umani, non dovrebbero commettere errori affatto. Anche se qualche volta, volendo o non volendo, si commette uno sbaglio, non lo si dovrebbe ripetere. Pensare che sbagliare sia naturale per l’essere umano è un errore penoso. Seguire le direttive dei sensi è il segno caratteristico degli animali mentre essere guidati dall’Atma lo è per gli esseri umani. Nessuno deve cercar di giustificare gli errori di lui o di lei come se fossero naturali per un essere umano: essi vanno considerati segni di debolezza mentale. Quando avrete acquisito davvero il controllo dei sensi, sperimenterete il potere del Divino in voi. Baba

10.8.08
Se ripetete il Nome senza sentimento, andate a segno raramente: il Nome di Dio deve essere recitato con sgomento e meraviglia, con umiltà e riverenza. L’arco va teso completamente prima di scoccare la freccia; allora questa trapasserà il bersaglio. Il sentimento è la forza che tende la corda e fa che il Nome raggiunga la Divinità, il Portatore del Nome. Baba

11.8.08
L’oro impuro vien fuso nel crogiolo da cui emerge lucido e brillante; la mente, resa impura dalle passioni (Rajas) e dall’accidia (Tamas), dalla rabbia e dall’orgoglio, dal turbamento di mille attaccamenti e desideri, può esser resa limpida e splendente se la si pone nel crogiolo della ricerca (Vichara) e si scalda con i carboni della discriminazione (Viveka). La luminosità è dovuta alla luce della Realizzazione, la consapevolezza di essere l’Atma. Baba

12.8.08
Qualunque sia la crisi, per quanto profonda l’infelicità, non permettete che la vostra presa sulla mente si allenti; stringetela ulteriormente fissando gli occhi sui valori più elevati, non lasciate che essa si allontani dal tabernacolo del cuore e fate che si inchini davanti all’Atma interiormente. Baba

13.8.08
Un devoto colmo di amore di Dio accetta ciò che può apparire una punizione come qualcosa che mira al suo bene. La compassione di Dio è evidente anche quando Egli sembra arrabbiato, la Sua gentilezza si vedrà anche nel punire per cui nessuno dovrebbe risentirsi di essere stato scelto per il castigo; anche la punizione è un mezzo per guidare qualcuno verso di Lui, il mostrare collera serve a proteggere il devoto. Il devoto vero è colui che riconosce questa verità ed accoglie tutto ciò che gli accade come qualcosa che ha per scopo il suo bene. Baba

14.8.08
La fiamma luminosa della conoscenza/saggezza (Jnana), che vi convince che tutto questo è Dio (Brahman), incenerirà ogni traccia di egoismo e di attaccamento alle cose del mondo che c’è in voi. Voi dovete diventare ebbri del nettare dell’unione con Dio; questo è lo scopo finale della rettitudine/dovere (Dharma) e dell’attività (Karma). Baba

15.8.08
La devozione alla madrepatria è importante come la devozione a Dio. Quando in un individuo l’onestà ed il patriottismo sono sviluppati, la sua visione diventa ampia e la prospettiva equilibrata. La terra natale non è semplicemente un luogo sulla carta o una distesa di terra o una collezione di nomi, è davvero la Madre che nutre sia il corpo che la mente. Essa insegna l’arte di progredire verso la meta suprema della vita, cioè l’autorealizzazione, per cui si tratta dell’incarnazione e di Lakshmi (Dea della prosperità) e di Saravathi (Dea della conoscenza). Baba

16.8.08
La vita deve essere un processo incessante di riparazione e ricostruzione, di eliminazione della malvagità e sviluppo della bontà. I chicchi di riso devono venir mondati per diventare commestibili, il cotone va trasformato in filo perché diventi tessuto indossabile, le pepite d’oro bisogna scaldarle nel crogiolo per rimuoverne le impurità. Anche l’uomo deve purificare i suoi impulsi, emozioni e desideri oltre a coltivare pensieri, parole ed azioni buone per poter progredire spiritualmente. Baba

17.8.08
Più grande è il numero dei desideri minore è la felicità che sperimenterete. Siate soddisfatti; una persona insoddisfatta perde tutto e soltanto se si è soddisfatti si può sperimentare la gioia vera. Nella vita, la felicità è in proporzione inversa ai desideri; nel viaggio della vita, come in un viaggio in treno, meno bagagli (desideri!) si portano maggiore la comodità. Baba

18.8.08
Molti di voi hanno problemi di salute o preoccupazioni di qualche genere; queste sono semplici esche che vi hanno portati alla Mia presenza di modo che possiate ottenere la Mia grazia e rinforzare la fede nel Divino. I problemi e le preoccupazioni sono veramente da accogliere volentieri perché vi insegnano le lezioni dell’umiltà e della venerazione. Baba

19.8.08
Il primissimo esercizio spirituale (Sadhana) che bisogna adottare è il coltivare il silenzio interiore che mette fine al dialogo continuo con la mente. Fate che questa riposi per un po’, non usatela per progettare dettagli irrilevanti né inquinatela con i fumi dell’invidia e dell’avidità. Ogni idea che alberghiamo, buona o cattiva che sia, si imprime nella mente; così in essa viene introdotto un elemento di irrequietezza e debolezza. Tenete la mente calma e limpida, non agitatela con il dialogo incessante. Baba

20.8.08
L’educazione deve coltivare l’umiltà e la disciplina ma oggi miete un raccolto di orgoglio ed invidia. Vidya (Conoscenza che porta alla realizzazione) è composto da Vid (Luce) e Ya (ciò che da); l’educazione deve quindi diffondere luce ed eliminare l’oscurità che c’è nella mente e nell’intelletto, non dare una mera conoscenza attinta dai libri. Essa deve chiarire l’affinità dell’uomo con l’uomo e la sua relazione intima con la natura, deve armonizzare le sue esperienze precedenti con quelle attuali e guidarlo ad esperienze feconde nel futuro. Con le esperienze, deve dare forza alla conoscenza appresa dai libri e, nel processo, far crescere l’uomo finché non diventa Divino. Baba

21.8.08
Dio è il grande Invisibile, l’immenso Inconoscibile. Anche se non vedete le radici o non sapete quanto sprofondino nel terreno, voi spargete attorno al tronco dell’acqua che le possa raggiungere aspettandovi che la assorbano e l’albero cresca e dia frutto. Riconoscete che, in modo simile, c’è Dio come base effettiva della Creazione; pregateLo ed Egli spanderà frutti. Baba

22.8.08
Fin da bambino, l’uomo ha sorgenti di pace e gioia nel cuore; coltivatele, date loro piena libertà di sgorgare e fertilizzare tutti i campi di attività. Questo è il fine effettivo dell’educazione. L’uomo nasce per essere eternamente contento ma è sempre infelice e questo è tragico, è come il caso di quello che morì di sete nonostante fosse immerso nel ruscello fino alle ginocchia. La fonte della felicità è in voi; l’educazione vera deve insegnare all’uomo come attingere a questa sorgente di gioia. Baba

23.8.08
Perché l’uomo è oggi afflitto così pietosamente dalla paura e dall’ansietà? Dobbiamo cercarne le ragioni all’esterno di noi stessi o esse si trovano dentro di noi? La loro causa risiede nella falsa importanza che abbiamo dato alle cose del mondo materiale ignorando l’argomento spirituale. Il corpo che l’uomo indossa è fondamentalmente una residenza di Dio, un tempio in cui Dio è insediato, in cui Egli è il Maestro; non è quindi da voi assoggettarvi ad ogni suo capriccio. Fate invece che sia uno strumento prezioso per il vostro viaggio verso di Lui. Baba

24.8.08
Il più grande, tra i messaggi che la vita del Signore Sri Krishna ha trasmesso, è l’unicità del Principio dell’Amore (Prema Tattva); questo messaggio è tutto ciò di cui il mondo ha bisogno. Krishna è l’incarnazione dell’Amore; questo Amore forte, splendente, solido come il diamante ed estremamente prezioso, si può comprendere soltanto con l’amore. Se volete assicurarvi un simile Amore Divino, il vostro amore per Dio deve essere ugualmente forte: il diamante si può tagliare soltanto con il diamante, l’amore genera amore. L’odio può generare soltanto odio, la gelosia provoca gelosia e la rabbia nutre la rabbia per cui, se volete favorire l’amore, dovete liberarvi dell’odio, della gelosia e della rabbia. Baba

25.8.08
Siate riconoscenti a Dio che vi ha dato il Tempo ed anche l’azione per riempirlo, vi ha dato il cibo insieme all’appetito per gustarlo. Questo non vi da comunque il diritto di agire senza discriminazione. Quando costruite una casa, voi collocate una porta sul davanti per accogliere tutti coloro che sono graditi e tener fuori quelli che non lo sono e non lasciate la porta spalancata perché chiunque entri quando vuole; vagliate in egual modo gli impulsi e le motivazioni che vi vengono in mente, tenete fuori quelle degradanti, avvilenti e nocive e fate entrare soltanto la saggezza più elevata delle scritture, quella che proviene dal crogiolo dell’esperienza dei saggi antichi. Baba

26.8.08
Le azioni che facciamo determinano il nostro destino. Non serve incolpare altri della propria sfortuna e sofferenza né è corretto accusare Dio di parzialità o crudeltà: chi pianta il seme di un frutto amaro non può aspettarsi altro che nascano dei frutti amari. Dio è soltanto un testimone della catena delle cause e degli effetti; il modo per sfuggire a questa situazione è quello di dedicare ogni atto a Lui in spirito di distacco. Baba

27.8.08
L’uomo non vive soltanto grazie al cibo, in realtà vive per merito dello Spirito Universale (Atma) per cui voi dovete usare la forza del corpo, della mente, della ricchezza e dell’educazione con intelligenza al fine di attuare il potere dello Spirito. A cosa serve la forza fisica se non c’è discriminazione? Ogni giorno, quando mangiate, voi offrite cibo al Fuoco che Dio ha posto in voi con il compito di digerirlo; dovete mangiare in atteggiamento di preghiera, di gratitudine profonda. La Bhagavad Gita dice che il fuoco che cuoce le vivande è Dio, il pasto è Dio, colui che mangia è Dio, lo scopo del mangiare è quello di eseguire il lavoro affidatoci da Dio, o riuscirGli graditi, ed il frutto di quel lavoro è il progresso verso Dio. Baba

28.8.08
Non usate mai parole brutte contro un altro; tali parole non dovrebbero contaminare la vostra lingua mai. Ricordate che c’è Dio nel vostro cuore come nel cuore di ogni persona intorno a voi ed Egli vede e sente tutto. Quando pronunciate parole dure, irose e cattive all’indirizzo di qualcuno, il Dio in voi e il Dio nell’altra persona viene offeso. La lingua è uno strumento con cui potete far del male a voi stessi ed agli altri quindi state molto attenti, usatelo soltanto per il vostro bene e per il loro. Il modo migliore per utilizzarlo è quello di dire parole gentili, ripetere il Nome di Dio e cantare la Sua Gloria. Baba

29.8.08
Le domande che ci assillano nella vita sono: “Da dove siamo venuti? Dove andiamo? Come è nato l’universo?”. Tutte le religioni cercano di rispondere a queste domande. In tutti i paesi, l’uomo ha stabilito regole e regolamenti per garantire uno svolgimento ordinato ed armonioso del suo programma di attività giornaliere rivolte al processo di vita presente; essendo diventate parte del codice di comportamento, esse sono anche chiamate “disciplina”. Baba

30.8.08
Affinché la propria Natura Divina si realizzi, non è necessario avere ricchezze, oro, comodità o cultura: tutto ciò che serve è la devozione pura. Senza purezza di pensiero, parola ed azione, sperimentare il Divino è impossibile; Dio non può essere raggiunto tramite l’ostentazione e la presunzione. Il requisito di base è l’eliminazione dell’egoismo e della possessività così da potersi impegnare nell’azione con spirito equanime. Tutti hanno il diritto di dedicarsi in questa ricerca indipendentemente dall’età, dalla casta e dal genere. Baba

31.8.08
L’uomo non è venuto al mondo semplicemente per soddisfare i suoi desideri temporali, è venuto per manifestare la Divinità che è latente in lui. Per questo è detto Vyakthi (individuo) cioè colui che rende Vyaktha (manifesta) la Shakthi (Potere Divino) che ha in sé. A questo fine, egli è giunto dotato di questo corpo e dell’intelligenza necessaria a controllarlo e dirigerlo verso canali di attività utili. Ogni essere umano deve raggiungere questa meta attraverso Dharmanishtta e Karmanishtta, il perseguimento sicuro della moralità e le azioni rette. Baba