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10 - Ottobre 2008

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OTTOBRE 2008

1.10.08
Tutti sono figli di Dio; Egli è il solo Signore dell’umanità. Le persone possono apparire differenti nel nome, nella forma, nelle loro credenze e pratiche ma la sorgente è soltanto l’Uno. Il riconoscere questa verità fondamentale è conoscenza dell’Assoluto (Brahmajnana). Questa conoscenza non si può ottenere semplicemente studiando le scritture e facendo discussioni metafisiche; ciò che si deve riconoscere è la verità: ogni essere nell’universo è un’incarnazione del Supremo. La consapevolezza dell’unità a base della diversità è la conoscenza più alta. Baba

2.10.08
I propri bisogni egoistici vanno sacrificati, bisogna sforzarsi continuamente di fare del bene agli altri, il proprio desiderio deve essere quello di assicurare il benessere del mondo e, con questi sentimenti nel cuore, si deve meditare su Dio. Questo è il sentiero giusto. Baba

3.10.08
Il modo migliore per liberarsi della debolezza è quello di colpirla proprio alla radice che è la convinzione errata di essere il corpo, di avere un nome e una forma, questi sensi, questa intelligenza e questa mente; questi sono tutti i bagagli che trasportate. Non dite “la mia mente, le mie mani” proprio come dite “il mio libro, il mio ombrello”? Chi è questo “io” che definisce tutte queste cose “mie”? Quello è il “voi” reale che era lì quando siete nati, quando stavate dormendo dimentichi di tutto il resto, dimentichi persino del corpo con tutti i suoi accessori interni ed esterni. Quell’io non può subire danno, non cambia, non conosce morte o nascita. Apprendete la conoscenza che vi fa consapevoli di questa verità e sarete liberi e sicuri; questa è la conoscenza vera, la conoscenza del Sé (Atma Vidya). Baba

4.10.08
Vivete nella consapevolezza costante della vostra parentela con gli altri e con l’Universo, fate del bene, trattate la natura con gentilezza, pronunciate parole dolci e sommesse, diventate come bambini privi di invidia, odio e avidità. Quando il vostro amore oltrepassa i confini della vostra famiglia e comunità, e si espande a coloro che sono al di là, avete fatto il primo passo per attraversare la soglia dell’illusione (Maya). Baba

5.10.08
In tutte le attività relative alle cose del mondo, voi dovreste stare attenti a non danneggiare la proprietà o i canoni della buona condotta. Non dovete disattendere i suggerimenti della Voce Interiore ma essere sempre pronti a rispettare i dettami della coscienza. Dovete fare attenzione ai vostri passi per vedere se siete d’intralcio a qualcuno e stare costantemente all’erta per scoprire la Verità unificatrice dietro tutta la varietà scintillante. Baba

6.10.08
Ogni singolo atto altruistico, che prepari il terreno per la fusione dell’anima con l’Anima Superiore ed allarghi la visione verso il Brahman (Divinità) immanente dovunque, è un atto retto. Ogni atto simile è un piccolo ruscello che corre verso il mare di Brahmajnana, la conoscenza suprema del Sé. Qualunque cosa si faccia in atteggiamento di dedizione e affidamento è un atto Darmico che conduce alla Autorealizzazione. Baba

7.10.08
Tutte le religioni hanno insegnato ciò che è bene e tutti dovrebbero vivere rettamente basandosi su questa conoscenza. Come può una qualunque religione essere cattiva se le menti sono pure? Tutte le religioni sono vie diverse che conducono alla stessa destinazione; tutti i devoti dovrebbero sperimentare questa verità e vivere conseguentemente la loro quotidianità, vivere rettamente e quindi sperimentare la Beatitudine che non ha fine. Soltanto allora il loro sforzo spirituale sarà fruttuoso. Ascoltate le parole del saggio, purificate i pensieri e concentrate la mente su Dio; Egli può essere installato solamente in un cuore puro. Il fine di tutte le pratiche spirituali (Sadhana) dovrebbe essere quello di purificare il cuore. Baba

8.10.08
Ciò che tutti gli aspiranti spirituali (Sadhaka) devono fare è questo: per prima bisogna acquisire Viveka, cioè la capacità di distinguere tra l’eterno ed il transitorio, e decidere quale dei due sia degno; in secondo luogo, si deve fare un tentativo sincero per sperimentare ciò che si è scelto come degno e vero e, terzo, questo sforzo non va abbandonato qualunque ostacolo si frapponga. Questi tre costituiscono la vera austerità (Tapas) e soltanto da questa nascono la Pace (Shanti) e la gioia (Ananda) reali. Baba

9.10.08
Fin dai tempi antichi, I Bharatiya hanno celebrato la festa di Navarathri come atto di adorazione a Devi, il Divino nel Suo aspetto di madre; durante questi nove giorni, essi adorano le dee Durga, Lakshmi e Sarasvati il cui significato va compreso correttamente. Le tre dee rappresentano i tre tipi di potere nell’uomo: la forza di volontà (Ichcha Shakti), il potere dell’azione determinata (Kriya Shakti) e la forza del discernimento (Jnana Shakti). Sarasvati si manifesta nell’uomo come potere della parola (Vaak), Durga è presente nella forma di energia e dinamismo e Lakshmi si rivela come forza di volontà. Il corpo rappresenta l’azione determinata, la mente è la sede della forza di volontà e l’Atma è il potere del discernimento. Baba

10.10.08
Gioire al tempo della buona fortuna e dispiacersi quando è cattiva, scambiare la sofferenza del corpo e dei sensi per propria: tale atteggiamento/sentimento dualistico va superato e l’identificazione col corpo deve essere gradualmente abbandonata. Questa è la base effettiva della via della saggezza (Jnana Yoga). Baba

11.10.08
L’uomo può ottenere la pace (Shanti) soltanto con l’amore. La pace è il frutto dell’albero della vita senza il quale l’albero stesso è un tronco secco privo di valore o validità. Il frutto è avvolto da una scorza amara in modo che il succo dolce sia difeso dai ladri per cui, per gustarne la dolcezza interiore, bisogna sbucciarlo. La scorza spessa è il simbolo della sei qualità malvagie che avvolgono il cuore amorevole dell’uomo: libidine, rabbia, avidità, attaccamento, orgoglio ed odio. Coloro i quali, tramite una disciplina rigorosa e coerente, possono rimuovere la crosta e sperimentare la dolcezza interiore, ottengono la pace che non finisce a cui ognuno aspira. Baba

12.10.08
L’essenza della devozione (Bhakti) e della saggezza (Jnana) è la pace suprema ed imperturbata (Prasanthi). Come il cielo limpido e blu non è alterato dalle nubi o dai temporali, dai lampi o dai tuoni e rimane lo stesso indipendentemente da questi disturbi temporanei, la mente dell’uomo deve essere limpida e calma incurante di tutte le bufere e tensioni della vita. Baba

13.10.08
A cosa servono la ricchezza e la posizione se uno non ha la pace della mente? Una coscienza tranquilla è la cosa più preziosa che si possa avere. Per ottenere la pace interiore, bisogna sottomettere i desideri e centrare tutti i pensieri su Dio. Impegnatevi in attività di servizio con spirito di offerta; il vero servizio consiste nell’aiutare socialmente il povero ed il derelitto con umiltà e dedizione. Questo è il servizio al Divino. Mettete in pratica il detto “Servi con le mani dopo aver installato Dio nel cuore (Dil me Ram, Hath me Kaam)”. Non spasimate per il potere e la ricchezza. Baba

14.10.08
Il cercare le colpe negli altri e nascondere le proprie non è nella natura dell’aspirante. Se le vostre colpe vengono additate da qualcuno, non polemizzate tentando di dimostrare che siete nel giusto né provate rancore verso quella persona per questo; cercate invece di capire com’è che siete in errore e correggete il vostro comportamento. Baba

15.10.08
L’uomo si è impegnato in tutti i modi possibili nell’esplorare i segreti infiniti e bellissimi della natura in questa creazione meravigliosa ma, a causa dei capricci della mente, dell’intelletto e dell’ego, non è riuscito a comprendere la base spirituale vera ed eterna che sostiene ogni cosa nell’Universo perdendosi dietro al mondo fenomenico esteriore come se questo fosse la sola realtà. Nel far ciò, egli non ha afferrato la sua stessa vera natura ed ha pervertito la sua mente. La semplice verità del fatto che tutto è permeato dall’Uno è stata persa di vista. Baba

16.10.08
Siate equanimi nella fortuna e nell’avversità, nella contentezza e nel dispiacere, nella perdita e nel guadagno. Gli alti e bassi della vita hanno qualcosa da insegnarci; in effetti, una vita senza contrarietà ci renderebbe incapaci di sperimentare la Divinità. Senza l’oscurità non si può apprezzare la luce, senza provare le difficoltà non apprezzeremmo il valore dei piaceri di cui godiamo. E’ la mancanza di pace mentale che ci spinge a cercare i mezzi per ottenere la pace che non finisce. Le Upanishad hanno dichiarato che l’immortalità si può raggiungere soltanto tramite la rinuncia e quindi l’uomo dovrebbe imparare a praticarla in modo da scoprire il segreto della pace e della gioia che durano. Baba

17.10.08
L’obiettivo di tutti gli esercizi spirituali (Sadhana) è la distruzione della mente ed un giorno una singola buona azione riuscirà ad eliminarla; tutte le azioni buone fatte nel passato avranno contribuito a questo trionfo. Ogni piccola cosa conta, nessuna azione meritevole è uno spreco. Baba

18.10.08
L’uomo è andato molto avanti nello sfruttamento delle risorse materiali della Terra al fine di migliorare le condizioni di vita ma non ha imparato la via che porta alla pace ed alla soddisfazione interiori. L’invidia e l’avidità hanno sporcato le relazioni tra le persone e tra le nazioni sopprimendo la consapevolezza dell’Unità che sottende la Creazione. La causa principale di questa situazione disastrosa è l’enorme egoismo: ognuno cerca di appropriarsi di qualunque cosa che possa accrescere il suo potere e la sua comodità, la mente è affetta dai desideri perché deformata ed intrigante. Quando i desideri sono orientati verso l’ego, il tempo e gli sforzi sono sprecati, il dovere è trascurato e si abusa del corpo e delle sue capacità. Al fine di ripristinare la pace nell’individuo e nella società, la mente deve essere mondata dell’attaccamento all’io. Baba

19.10.08
Il dominio di Dio non ha orizzonti; esso comprende lo spazio e va anche oltre per cui non lasciate che il bisogno di adorazione vi metta il paraocchi. Non odiate gli altri nomi o manifestazioni dell’Unico Essere Supremo perché l’odio alimenta la paura, l’odio è il terreno di coltura dell’ansia, dello scandalo e della falsità e vi toglie la pace mentale. Se non siete in pace con voi stessi e con quelli intorno a voi, avrete la mente agitata ed il vostro sangue bollirà di rabbia e rancore. Soltanto l’amore può alleviare l’ansietà e fugare la paura. Baba

20.10.08
E’ per sgombrare la via del progresso spirituale degli esseri umani che L’Avatara (Discesa del Divino) è venuto; l’ashanti ( letteralmente “non pace”; agitazione), in cui essi sono immersi, deve venir eliminata. Questo è ciò che si intende per "Parithranaya sadhonam", o protezione del virtuoso, come dichiarato dalla Gita: salvare gli individui buoni dai tentacoli dell’ashanti, o del dolore, nati dall’ignoranza della futilità delle cose del mondo. Tutti gli individui devono ottenere Shanti (pace) e Santosha (felicità); questa è la missione per cui Dio torna ancora ed ancora sulla Terra. Egli assume forma umana in modo che voi possiate incontrarLo e parlarGli, comprendere ed apprezzare, ascoltare e seguire, sperimentare e trarre beneficio. Baba

21.10.08
Considerate la realtà degli oggetti che vi danno gioia: ognuno di essi è saturo di Essenza Divina. La pioggia che cade, il sole che scalda, la luna che rinfresca e il fiume che scorre sono disponibili egualmente per tutti per cui nessuno ha il diritto di reclamare esclusivamente per sé questi doni o di impedire agli altri di goderne. Il Divino è la base di tutto; gli occhi non possono vedere né le orecchie sentire se il principio vitale non è attivo tramite la grazia dell’Atma Divino o Brahman. L’uomo può diventare consapevole della Verità Atmica se si libera dalle reti dell’egoismo e della possessività. Baba

22.10.08
L’Amore è la forma del Divino. Il primo impulso che emanò dall’uomo fu l’Amore Divino (Prema); tutte la altre cose vennero dopo. Ogni bambino che nasce prova immediatamente amore per la madre, ogni bambino cerca di riconoscere la madre e il padre sin dall’inizio; nello stesso modo, ogni individuo dovrebbe riconoscere la terra natia e la relativa eredità culturale (Samskrithi). La nazione e la cultura proprie dovrebbero essere riverite al pari dei genitori: la nazione è la madre e la cultura è il padre. Questa verità profonda fu proclamata dal Signore Rama quando disse: “La Madre e la Madrepatria sono più grandi del Paradiso stesso”. Baba

23.10.08
Nel campo spirituale, la nascita di un forte interesse denota lo stadio del principiante ma l’interesse da solo non è sufficiente: bisogna fare degli sforzi per raggiungere l’obiettivo spirituale. L’aspirante deve riconoscere le verità fondamentali della ricerca spirituale e tali verità vanno messe in pratica; solamente allora, il frutto della conoscenza, nella forma del raggiungimento del Divino, può essere ottenuto. Il perseguimento della conoscenza suprema richiede devozione e la beatitudine suprema ne è la ricompensa. Baba

24.10.08
Ciò che vediamo non è altro che una nostra creazione, l’esperienza del mondo non è che una proiezione della mente ed il riflesso dei nostri pensieri riposti; com’è il pensiero, così è la visione. Il colore degli occhiali che indossate determina quello con cui le cose vi appaiono: se portate occhiali rossi, tutto vi apparirà rosso, ogni cosa sembrerà verde se ne portate di verdi. I pensieri puri fanno apparire il mondo puro; se osservate le cose con amore (Prema), con cuore amorevole, tutta la creazione si manifesterà a voi come un riflesso di Prema. Baba

25.10.08
La relazione tra l’individuo (Jiva) e Dio può essere stretta da chiunque acquisisca tre caratteristiche principali: mente non contaminata dall’attaccamento e dall’odio, parola monda della falsità e corpo non corrotto dalla violenza. Baba

26.10.08
I sensi vanno controllati principalmente perché causano influenze deleterie che disturbano l’uomo e lo portano alla rovina; la pace interiore è perduta quando essi alimentano l’uomo con bisogni stimolanti e desideri improduttivi. Per l’aspirante spirituale (Sadhaka), ciò che i sensi assorbono deve essere sempre puro e di natura Satvica il che promuove l’umiltà, l’equanimità e la semplicità. Se le impressioni inducono passioni (Ragiasiche), la mente diverrà agitata e vendicativa; se inducono inerzia (Tamasiche), la mente non sarà neppure destata alla consapevolezza delle sue stesse carenze. Soltanto gli impulsi Satvici la manterranno equilibrata e concentrata totalmente sull’Atma su cui si deve meditare per raggiungere la pace. Baba

27.10.08
Dio, che è l’incarnazione dell’Amore, può essere raggiunto soltanto tramite l’amore proprio come il Sole splendente può esser visto solamente per mezzo della sua stessa luce. In questo mondo, non c’è niente di più prezioso dell’Amore Divino. Dio è oltre tutti gli attributi (Gunatita) ma l’amore umano, che è governato dagli attributi (Guna), si risolve in attaccamento ed avversione. L’amore non dovrebbe essere basato sull’aspettativa di un premio o di un contraccambio; un amore simile è un accordo di affari. L’amore non è un articolo commerciale, non è come prestare del denaro ed averlo indietro: è un’offerta spontanea. Un amore puro di questo tipo può scaturire soltanto da un cuore puro. Baba

28.10.08
Qual è il significato della parola “Bha-ga-van”? Bha rappresenta lo Splendore Divino, ga indica la qualità dell’espansione e pervasione e van significa la capacità ed abilità di espandersi e pervadere. Quindi Bhagavan indica l’unico Essere che ha la capacità ed abilità di diffondere questo abbagliante splendore. In effetti l’Atma dentro di noi è di questa natura ma l’uomo ne è inconsapevole; per questo c’è la preghiera “Conducici dall’oscurità dell’ignoranza alla luce della saggezza (Thamaso Maa Jyotirgamaya)”. Questa luce della saggezza è indispensabile per tutti gli umani. Baba

29.10.08
Lo splendore dell’Atma è oscurato dall’ego (Ahamkara) per cui, quando questo viene distrutto, tutte le difficoltà finiscono, scompare lo scontento e la beatitudine è raggiunta. Si dovrebbe mettere costantemente in pratica la grande lezione che insegna che il corpo e l’Atma sono separati; una simile discriminazione, o Viveka, è necessaria in tutti gli aspetti della vita, sia secolari che spirituali, ed è indispensabile per realizzare la Verità che è Dio Stesso. Baba

30.10.08
L’Amore è Divino. Perché una azione sia degna di essere offerta a Dio e pura a sufficienza da meritare la Sua Grazia, deve essere una manifestazione di amore. L’amore non è inquinato o modificato da considerazioni di casta, credo o religione né può essere macchiato dall’invidia, dalla malizia o dall’odio. Proteggete l’amore dall’essere avvelenato da queste malvagità, sforzatevi di coltivare una mente aperta, non contaminata da sentimenti di odio e provincialismo. La radice di tutte le religioni, la sostanza di tutte le scritture, la destinazione di tutti i percorsi, l’ispirazione di tutti gli individui è il Principio dell’Amore (Prema), il fondamento più solido per la missione dell’uomo nella Vita, la luce che assicura pace e prosperità nel mondo. Baba

31.10.08
Date alla mente il compito di servire Dio ed essa diverrà docile. All’orafo si consegnano soltanto ornamenti che hanno bisogno di riparazioni o rimodellamenti; date in egual modo a Dio la vostra mente che ha bisogno certamente di riparazione se non di una ricostruzione completa. La macchia che lorda la mente è l’illusione, un cane feroce che non lascerà avvicinare nessuno al padrone. L’illusione è l’animale da compagnia di Dio per cui non vi farà danno se Egli così le ordina; il modo per evitare il cane è quindi quello di chiamare il padrone a voce alta in modo che venga lui stesso ad accogliervi che è come dire pregare Dio di spargere la Sua Grazia su di voi. Baba