Sathya Sai Italia

Home: Home / Pensieri del Giorno / 2005 Duemilacinque / 07 - Luglio 2005
A+ R A-

07 - Luglio 2005

E-mail Stampa PDF

LUGLIO 2005

1.7.05
C'è la tendenza ad interpretare la rinuncia come un semplice abbandono degli attaccamenti alle cose del mondo; in verità "rinuncia" significa conseguimento della perfetta equanimità. La gente può criticarvi o lodarvi: accogliete ambedue le manifestazioni con senso di equanimità. Uno può cercare di farvi danno mentre un altro può impegnarsi ad esservi utile: accettate le due situazioni con equanimità. In un affare potete andare in perdita ed in un altro potete guadagnare: trattateli nello stesso modo. L'equanimità è il marchio dello yoga (raggiungimento spirituale). Baba

2.7.05
Astenersi dall'azione non è possibile per alcuno; l'azione è la base della nostra esistenza. Lo scopo dell'uomo è santificare la vita tramite la retta azione. Il mondo è un laboratorio in cui l'uomo deve modellare il suo destino per mezzo dello sforzo onesto ed instancabile. Si dovrebbe accettare questa sfida ed impiegare gli anni che ci sono stati assegnati usando la capacità e l'intelligenza di cui si è dotati in attività significative. Questa corrente di azione scorre attraverso jnana (la saggezza) ed alla fine conduce al più alto livello di realizzazione. Baba

3.7.05
Pensate che Io vi farei affrontare la sofferenza se non ve ne fosse una ragione? Aprite il vostro cuore al dolore come ora lo aprite al piacere perché esso è il Mio Volere elaborato da Me per il vostro bene; accettatelo come una sfida, non lo sfuggite. Volgetevi all'interno, attingete lì la forza per sopportarlo e traetene beneficio. E' tutto parte del Mio piano per portarvi, attraverso gli spasimi del bisogno insoddisfatto, a prestare orecchio alla Mia Voce che, se ascoltata, dissolve l'ego e con esso la mente. Baba

4.7.05
La fede può sorgere solo in connessione con la devozione, studiando le vite e le esperienze di persone devote. Un individuo che ha fede in Dio deve porre questa fede in pratica; credendo in Dio eppure ignorando la Sua Parola ed il Suo Comandamento voi contraddite voi stessi. La fede non è un mantello da indossare per ingannare gli altri. La devozione e la preghiera non devono mirare al solo scopo di ottenere qualcosa o di soddisfare qualche desiderio; il loro scopo dev'essere l'Atma (la Divinità Interiore) e la beatitudine di divenire Uno con Dio. Baba

5.7.05
Il vero segreto del piacere si trova nel sacrificio; il sacrificio è stato anche proclamato essere l'unico mezzo per ottenere l'immortalità. Restituire ciò che si è preso è una legge della vita che si applica al respiro, al cibo e ad altre cose; nello stesso modo la ricchezza che uno consegue dovrebbe essere restituita alla società. La ricchezza non include solo gli averi, ma qualunque altra forma di acquisizione come la conoscenza, l'istruzione ed ogni tipo di capacità. La conoscenza che avete ottenuto tramite l'educazione dovrebbe essere trasmessa agli altri; è attraverso tale condivisione che la vostra educazione si arricchisce ed acquista significato. Se non trasmettete la conoscenza di cui siete in possesso, essa diventa inutile. Questo significa che più date più crescete. Baba

6.7.05
Quando le nubi si addensano in alto nel cielo sono di solito accompagnate dal fulmine. Nello stesso modo, dovunque vi sia educazione dovremmo trovare la saggezza. Da che le buone qualità come il sacrificio, la tolleranza, la verità e l'amore sono state messe alquanto da parte, la società soffre di varie malattie. E' il sacro obiettivo dell'educazione che libera le menti ed i cuori delle persone da tutta la malvagità. Baba

7.7.05
L'uomo non è una semplice combinazione delle componenti fisica, mentale ed intellettuale ma anche di quella spirituale. Egli è avvolto in cinque guaine: Annamaya Kosa (guaina fisica), Pranamaya Kosa (guaina vitale), Manomaya Kosa (guaina mentale), Vigyanamaya Kosa (guaina dell'intelligenza) e Anandamaya Kosa (guaina spirituale o della Beatitudine).Le Upanishad attestano che tutte queste guaine sono sacre e pervase di Divinità. Baba

8.7.05
L'uomo può essere descritto come un coacervo di pensieri ed idee; ogni piccolo pensiero diviene una parte integrante della sua vita. Il tipo di sentimenti che uno alberga determina il suo futuro; si devono perciò installare idee sacre nel proprio cuore. Nutrire pensieri puri promuoverà lo spirito di servizio altruistico nei nostri cuori. Il Nishkama Karma (azione libera dal desiderio di ricompensa) sradica la bestialità nell'uomo e gli conferisce divinità. Baba

9.7.05
Il sole spande la sua luce in modo uniforme ed imparziale su tutti, uomini ed animali, uccelli e bestie, montagne e valli, ma la sua l'immagine si riflette solo sulla quieta superficie dell'acqua pulita. In egual modo la sacra visione del Paramatma (Dio) si manifesta solo in una mente tranquilla ed imperturbabile in cui tutte le onde dei pensieri si sono acquietate. Un cuore puro e santo riflette la gloria del Paramatma mentre un uomo con la mente agitata non può mai sperimentare la Divinità. Baba

10.7.05
"Deha", il corpo fisico, è composto dei cinque elementi primordiali: terra, aria, acqua, fuoco ed etere. Prima o poi esso perirà ma il "Dehi", il suo abitante, l'Atma o Sé, non ha nascita né morte, è indistruttibile, eterno e non deteriorabile; inoltre è uno con Brahman. L'Atma e Brahman sono essenzialmente uno. L'identificazione dell'Atma con Brahman è la meta finale della spiritualità. Baba

11.7.05
Con la parola 'sacrificio' s’intende la rinuncia al desiderio ('kama'), alla rabbia ('krodha') e all'avidità ('lobha'). L'uomo generalmente s’identifica con l' 'anatma' (non-Sé) e non realizza la propria vera natura. Il riflesso del cielo in una pentola piena d'acqua sparisce nel momento in cui la svuotate. Allo stesso modo, quando imparate a riconoscere la natura transitoria di tutto ciò che è 'non-Sé' e svuotate voi stessi di tutti i desideri, vi avvicinate all'Atma. A meno che non sacrifichiate il desiderio, la rabbia e l'avidità non vi sarà possibile acquisire la Divinità. Baba

12.7.05
La gioia che cercate e l’autorealizzazione a cui aspirate sono ambedue all'interno di voi stessi. Esse non possono essere trovate nel mondo esterno; cercarvele è insensato come ciò che fa una persona che va mendicando cibo per strada nonostante in casa sua vi siano dolci ed altre squisitezze. Voi pensate che questo mondo ed i suoi oggetti vi procurino la felicità: questa è semplicemente un'illusione creata dalla vostra mente. E' solo seguendo l'intelletto che potrete godere della Atmananda (Beatitudine del Sé). La vera felicità si trova dentro di voi. Baba

13.7.05
La mente è detta "Manas" perché è continuamente impegnata nel processo di "manana" o elucubrazione; molto spesso essa è fuorviata dagli impulsi conflittuali che genera. La mente viaggia più veloce del vento; proprio come applichiamo i freni per fermare un veicolo che corre, noi dobbiamo fermare il flusso dei nostri pensieri. La natura incostante della mente agisce come un ostacolo al progresso spirituale dell'uomo; è quindi imperativo che ogni aspirante spirituale prenda il controllo della propria mente se desidera immergersi nella beatitudine che è il suo Sé interiore. Baba

14.7.05
Ci sono tre stati relativi alla mente: shunyatva (stato di vuoto), anekagrata (spinte simultanee di pensieri numerosi) ed ekagrata (concentrazione unidirezionale). Questi tre stati hanno la loro origine nei tre guna (qualità primarie) nell'uomo. Mentre il tamo guna (qualità dell'inerzia) determina l'ottusità della mente, il rajo guna (qualità della passione) la costringe a vagabondare qua e là. Il sattva guna (qualità che promuove gli aspetti sacri della vita umana) calma la mente in una contemplazione unidirezionale. Sono quindi solo coloro che coltivano il sattva guna a poter intraprendere facilmente la meditazione. Baba

15.7.05
Quando si costruisce una casa, si costruiscono anche le porte; queste servono a permettere l'ingresso e l'uscita di amici e parenti. Solo coloro che sono autorizzati ad entrare possono passare attraverso di esse: le porte non sono fatte affinché in casa entrino i cani e gli asini. Similmente, attraverso le porte dei sensi, noi dovremmo lasciar entrare solo pensieri, idee e sentimenti sacri. Il cuore è la dimora di Dio; il Signore non può essere insediato in un cuore lordato da pensieri, idee e sentimenti malvagi. Noi non dovremmo lasciar entrare qualità animalesche o demoniache in questa sacra dimora della Divinità. Baba

16.7.05
Il Signore Krishna ha dichiarato nella Bhagavad Gita: " Mamaivamso Jivaloke Jivabhuta Sanatana" (Tutti gli esseri sono una parte eterna di Me Stesso). C'è una scintilla di Divinità nel cuore di ognuno. E' a causa di bhrama (l'illusione) che l'uomo è incapace di realizzare la sua natura divina. L'illusione causa il sorgere di sentimenti malvagi nel cuore per cui l'uomo dovrebbe sforzarsi di vincere questa illusione e comprendere che Dio è sempre con lui, in lui, intorno a lui, sopra di lui e sotto di lui. Baba

17.7.05
Non dovremmo adoperarci per ottenere solamente la forza fisica e la felicità: bisognerebbe cercare con tenacia il controllo della mente. Chi diviene schiavo della propria mente, per quanto forte possa essere, è destinato a diventare debole; per questo dovreste renderla vostra schiava. Il potere della mente è incomparabile; è da questa che scaturiscono le più preziose virtù. Se la ricchezza è perduta la si può guadagnare di nuovo, se la salute è perduta può essere ristabilita ma, se si perdono i valori umani, la vita diventa inutile. Solo quando sviluppiamo pensieri nobili e seguiamo la via della Verità nella vita di tutti i giorni, i valori umani sbocciano in noi e ci proteggono in ogni circostanza. Baba

18.7.05
Come la luna che illumina la notte, il sole che illumina il giorno ed il Dharma che illumina i tre mondi, un buon figlio fa onore alla sua intera stirpe; il vostro dovere primario è quello di venerare i vostri genitori. Un buon figlio costituisce un esempio con la sua condotta: è uno che onora e serve i genitori, che rispetta il suo precettore, che è umile e riguardoso con gli anziani e si guadagna un buon nome con il servizio alla società. Senza il profondo rispetto per questi tre, tutti gli altri conseguimenti nella vita non vi serviranno a nulla. La madre, il padre ed il maestro rappresentano la Divina Trinità cioè Brahma, Vishnu e Mahesvara rispettivamente ma, al di sopra di loro, c'è l'Unico Dio che alberga in tutti gli esseri. Sviluppate amore per Dio e con ciò mostrate il vostro grande rispetto per tutti. Baba

19.7.05
Per acquisire l'atteggiamento di abbandono e dedizione dovete aver fede in Dio. Questo mondo è il Suo giuoco; esso non è un vuoto sogno privo di scopo ma il mezzo tramite il quale si può scoprire Dio. TrovateLo nella bellezza, nella grandezza, nell'ordine e nella maestà della natura; questi sono solo alcuni apetti della Sua Gloria e del Suo Splendore. Upasana (Adorazione di Dio) porta alla conoscenza che Egli è tutto. Baba

20.7.05
In questa Età del Ferro, in cui l'oscurità avvolge la mente dell'uomo, qualunque piccola luce che possa rischiarare il cammino è molto gradita. Questo è la ragione per cui Io vi esorto a fare ricorso a Satkarma, Sadachara e Satpravarthana (buone azioni, buona condotta e buon comportamento) in modo da poter essere costantemente alla presenza di Dio. Dovete anche sforzarvi di praticare Shravana (ascolto di parole che elevano e nobilitano), Manana (riflessione sugli insegnamenti) e Nididhyasana (messa in pratica degli stessi ed esperienza dei frutti conseguenti). Baba

21.7.05
Il giorno di oggi è celebrato come Guru Purnima o Vyasa Purnima, giorno di luna piena dedicato al saggio Vyasa che codificò i Veda e li presentò al mondo in un giorno simile. Questo è il giorno in cui la gente dovrebbe cercar di rendere la propria mente pura e splendente come la luna piena. Dio si può vedere solo attraverso il Jnana-chakshu o occhio della saggezza. Comprendete che Dio è l'abitante del vostro cuore ed accettateLo quale vostro Guru o Maestro. Non c'è meditazione più alta della costante memoria di Dio in ogni luogo ed in ogni tempo: se praticherete questo non vi mancherà mai niente e sarete sempre pieni di Beatitudine. Baba

22.7.05
Nell'educazione ci sono due aspetti: uno riguarda il raccogliere fatti del mondo esteriore e dividerli con gli studenti e l'altro è "Educare". "Educare" esige l'acquisizione di profonda comprensione della conoscenza che scaturisce da dentro e la sua trasmissione agli studenti mentre il sistema educativo moderno da loro soltanto le cognizioni che riguardano il mondo esteriore. E' la cultura, o affinamento, che può sviluppare una buona personalità e non questo tipo di educazione. Quindi l'educazione e la cultura sono entrambe importanti. Baba

23.7.05
La vita è l'occasione offerta all'uomo di ritrovare la pace e la gioia che ha perduto l'ultima volta che è stato qui. Se le ritrova ora non avrà bisogno di tornare ma egli le perde a causa dell'ignoranza del loro valore ed i mezzi che usa per conservarle. Sarebbe sufficiente che rimanesse consapevole di "Shivoham (Io sono Shiva), Io sono immortale, Io sono la fonte e la causa della Beatitudine" per essere oltremodo contento ma, invece di valutare correttamente se stesso in questo modo, di riconoscere la propria innata realtà, egli va piangendo la sua impotenza, la sua inadeguatezza, la povertà e l'evanescenza. Questa è la tragica sorte da cui l'uomo deve essere salvato. Baba

24.7.05
Lo studio dei Veda è il più alto genere di apprendimento in quanto conduce alla conquista della morte mentre tutti gli altri studi trattano dei mezzi atti ad ottenere i piccoli piaceri del mondo. I Veda mostrano la via verso i regni della Beatitudine eterna in cui non c'è nascita né morte. Le persone si sforzano di sapere tutto a proposito del mondo, ma raramente si adoperano per conoscere appena uno iota dei loro regni interiori. Baba

25.7.05
"Karunyam paramam tapah" (La compassione verso tutti gli esseri è la più alta disciplina spirituale). L'uomo è il coronamento della Creazione, il più evoluto tra gli esseri viventi, ed ha perciò una grande responsabilità: deve amarli tutti, servirli e salvaguardarli perché essi sono i suoi amici e parenti ed hanno anch'essi il Principio Divino quale essenza. Egli si sta invece dimostrando peggiore degli animali a causa dell'egocentrismo, della presunzione, dell'invidia e della rabbia; essendo dotato delle virtù della compassione, della carità, della simpatia, della forza d'animo e della gioia, le ha abbandonate ed è diventato disumano in ciò che fa ed in come si comporta. Baba

26.7.05
Ci sono tre livelli di verità: nijam (i fatti), Satyam (la Verità) e Ritam (la Verità Assoluta). Riferire ciò che uno ha visto è semplicemente attestare un fatto. Supponiamo che Io vi veda con indosso un abito bianco e dica "Voi state vestendo un abito bianco": questa è la testimonianza di un fatto. Più tardi, a casa, voi potete mettervi un vestito blu per cui ciò che ho detto precedentemente non è più valido. Quindi un fatto è sottoposto a cambiare mentre la Verità non cambia col tempo. Uno può cambiare quanti vestiti vuole ma lui rimane lo stesso. Quindi la Verità è la stessa in tutti i tempi. "Ritam" si riferisce all'Atma o Sé che, diversamente dal corpo e dalla mente che sono soggetti a cambiamento, è immutabile ed imperituro, trascende il bene ed il male ed è descritto come privo di attributi, puro, eterno, permanente ed incontaminato. Baba

27.7.05
Il vizio produce la malattia; abitudini, pensieri, compagnie e cibo cattivi sono la causa principale della perdita della salute. Arogya (buona salute) ed Ananda (felicità) vanno mano nella mano: quando la mente è contenta anche il corpo è libero dalla malattia. L'indulgere nelle abitudini malvagie è la causa primaria dell'infermità sia fisica che mentale. L'avidità danneggia la mente e la delusione rende l'uomo depresso; egli può dare un senso alla sua esistenza solo coltivando le virtù e soltanto allora diventa un candidato degno della santità. Baba

28.7.05
Alla base di tutte le cose c'è un potere che è continuamente al lavoro. E' il Volere di Dio che mantiene l'equilibrio nell'universo. Voi potete chiedere: "Se Dio controlla ogni cosa, che bisogno c'è dello sforzo umano?" Dio è come la corrente elettrica: da questa, per ottenere la luce, avete bisogno di una lampada e di un filo. Satya (Verità) è la corrente, Dharma (Rettitudine) è il filo, Shanti (Pace) è la lampadina e Prema (Amore) è la Luce. Baba

29.7.05
I filosofi di tutti i paesi e di tutti i tempi hanno cercato di scoprire la verità su Dio, sul mondo oggettivo e sull'uomo. Maya è il Volere che li causa tutti e tre; è uno specchio limpido e perfetto. Quando in esso si riflette il Sattva-guna (bontà e purezza) si ha Dio come risultato; quando è il Rajo-guna (passione ed irrequietezza) ad essere riflesso, il risultato è il jiva, o Sé individualizzato, che è sempre ansioso di crescere, di afferrare, di sopravvivere ed essere garantito; quando il Tamo-guna (inerzia ed inattività) si specchia, la materia ed il mondo oggettivo si manifestano. Tutti e tre sono fondamentalmente Divini, ma appaiono differenti a causa dell'interazione dei Guna. Baba

30.7.05
Consentite che i desideri insignificanti per i quali ora vi avvicinate a Dio siano o meno soddisfatti; lasciate che i progetti di avanzamento e progresso che ponete di fronte a Dio siano realizzati o no; dopo tutto, essi non sono così importanti. Il primo scopo dovrebbe essere il divenire padroni di voi stessi, il mantenere una intima e costante comunione con il Divino che è in voi come nell'universo di cui siete parte. Accogliete i dispiaceri e le delusioni perché essi vi fortificano e mettono alla prova la vostra forza d'animo. Baba

31.7.05
Il carattere dell'uomo si modifica in buono o cattivo a seconda della compagnia che frequenta: la compagnia elevata ispira sentimenti nobili e la cattiva compagnia fa emergere le caratteristiche malvagie. I vostri discorsi ed il vostro comportamento sono basati sui vostri sentimenti e voi siete degni di esser definiti "esseri umani" solo quando sviluppate sentimenti buoni. La sola forma non costituisce un essere umano; un vero essere umano è uno che incarna buone abitudini, aiuta sempre e non ferisce mai. Voi non dovreste essere soltanto Akara Manava (umano nella forma), dovreste diventare Achara Manava (umano nella condotta): parla bene, vedi il bene, fai il bene e sii buono. La Divinità si manifesterà in voi solamente quando la vostra condotta sarà buona. Baba