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04 - aprile 2012

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APRILE 2012

1.4.12
Migliaia di anni sono passati dal Treta Yuga (secondo periodo del tempo in cui il Signore Rama si incarnò) eppure tutti, dai bambini agli anziani, ricordano tutt’ora il nome di Rama. La gloria del nome di Rama non è diminuita neppure di una briciola con il passare del tempo; questa verità dovrebbe essere riconosciuta da tutti. Rama è il nome dato a una forma ma non è limitato a una forma: Rama è il Principio Divino Immutabile (Atma) quindi, dovunque e in qualunque momento ricordiate il nome di Rama, Egli è lì con voi, in voi, intorno a voi. Rama è la personificazione della rettitudine; anche voi dovete seguire la rettitudine (Dharma) e non il principio del Dharma che viene dalla mente ma quello che nasce nel cuore. (Discorso Divino del 27 Marzo 2007). Per ottenere la Grazia di Rama non basta ripetere il Suo Nome, si devono osservare i principi che Egli sostenne. Baba

2.4.12
L’universo è basato su Dio ma Egli non ne ha bisogno come base. La pentola dipende dalla creta ma la creta non dipende dalla pentola; la creta è la Divinità e la pentola è la Creazione. Ignorate la forma, la dimensione e il nome: la pentola è solamente creta. E’ più vero dire che “tutto è Brahman” piuttosto che “Brahman è in tutto”. E’ più nobile raffigurarsi il Divino come base di tutto che pensare che sia la Realtà Interiore di tutti gli esseri. Senza Divinità, non può esserci alcuna Creazione, questa è la verità. (Gita Vahini cap. 12). Dio ama tutti. L’Amore è la forma vera di Dio. Tutti voi siete scintille del Divino. Baba

3.4.12
Come il cuore è per il corpo, così il luogo di culto è per la comunità. L’adorazione di Dio tramite varie festività, attraverso la costruzione di templi, ecc. è sempre una azione buona che educa al servizio e crea opportunità per il sacrificio e il distacco. Sappiate però che, dove c’è richiesta angosciosa di cibo e riparo, il denaro non deve essere speso per costruire luoghi di culto nuovi, questo non deve essere incoraggiato. Lo stesso Signore è adorato dovunque e costruire un tempio per ogni Nome o Forma non è necessario. Dite alle persone di vedere lo stesso Dio in tutte le Forme e tutti i Nomi: questa è l’educazione di cui hanno bisogno. (Discorso Divino del 24 Marzo 1965) Il cuore compassionevole è il tempio di Dio. Baba

4.4.12
Quando Krishna disse “Eliminate il difetto nella visione e potrete conoscere l’autore di questo Universo”, Arjuna cercò la causa di questo difetto della vista ed Egli spiegò: “Tra Me e questo Universo si muove l’illusione (maya) e vedere oltre è certamente una cosa difficile perché anche maya è Mia, è della Mia stessa sostanza, è la Mia creazione ed è sotto il Mio controllo. Essa può rovesciare in un lampo anche il più potente tra gli uomini! Non pensate che si tratti di qualcosa di brutto venuto da chissà dove, maya è un attributo della mente che vi fa ignorare il Sé Supremo (Paramatma) vero ed eterno e dare invece importanza alla molteplicità di Nomi e Forme. Essa porta a credere erroneamente che il corpo sia il Sé invece del Suo involucro. Andare oltre maya è sicuramente il compito più difficile; solamente quelli che sono attaccati a Me con tutto il cuore possono vincerla”. (Gita Vahini cap. 13). L’attaccamento nasce da maya, maya nasce dalle azioni (Karma). E’ il desiderio che confonde e lega. Baba

5.4.12
Il bisogno primario di oggi è la ricostruzione dell’individuo. Moltiplicate le virtù non i palazzi, mettete in pratica ciò che predicate: questo è il pellegrinaggio reale. Ripulite la mente dall’invidia e dalla malizia: questo è il bagno vero nelle acque sacre. A cosa serve il Nome del Signore sulla lingua se, dentro, il cuore è impuro? L’ingiustizia e lo scontento si stanno spargendo dovunque a causa di questa sola colpa degli umani: dire una cosa e fare l’opposto. Dovete risanarvi e correggere il cibo, la ricreazione, il modo di impiegare il tempo libero, i pensieri e le abitudini. Eliminate i vizi della concupiscenza e dell’odio e spengete le fiamme ardenti della rabbia e dell’avidità; allora la tranquillità e la felicità innate in voi si manifesteranno liberamente. Voi siete l’incarnazione della pace, la felicità è la vostra natura reale. (Discorso Divino del 24 Marzo 1965) Se pensate, esprimete e fate il bene, la pace regnerà. Baba

6.4.12
Le onde si formano nello strato superiore del mare; esse sono causate dal vento per cui si può dire che esso abbia quel potere. Anche la mente della persona intelligente è piena di pensieri e opinioni che, quando c’è la situazione adatta, si manifestano e arrivano da tutte le direzioni. Nello stesso modo, il Signore è manifesto nell’immagine che viene adorata; è grazie a qualche qualità speciale dell’immagine che questo accade? No. L’immagine rimane quella che è; il fatto è che, in conseguenza all’intensità della devozione dei devoti, il Signore non può esimerSi dal manifestarSi per loro. Per questa ragione, Egli assume la forma, di pietra, di legno o di carta, che il devoto contempla e adora e su cui medita. Al fine di soddisfare il desiderio del devoto, l’Essere Immanente Fondamentale dell’Universo verrà in qualunque Forma, in ogni cosa, in ogni luogo. (Dharma Vahini cap. 9) C’è un solo Dio, Egli è onnipresente. Baba

7.4.12
I vostri doveri devono essere compiuti, non c’è modo di evitarlo. Ognuno ha i suoi compiti assegnati a seconda dello stato, delle preferenze, delle tendenze e dei meriti guadagnati. Fatelo con timore di Dio e del peccato nel cuore, accogliete la pena e la contrizione in modo che consideriate il successo e il fallimento come colpi di martello che vi modellano in aspiranti forti e risoluti. Il contenuto interiore è più importante delle proprietà esteriori, il Dharma è il codice morale, l’esperienza dei saggi, la disciplina che controlla i sensi e la mente. Il codice del Dharma agisce da freno che regola e dirige la vita umana. Essi aiutano il vostro progresso ognuno a suo modo. Procedete diritti sulla via dell’azione (Karma) e della virtù: questo è il vostro destino. (Discorso Divino del 24 Marzo 1965) Fare senza attaccamento il proprio dovere, per quando modesto sia, risveglia l’auto-consapevolezza. Baba

8.4.12
La spinta interiore a sconfiggere l’illusione (maya) affidandosi al Signore si manifesta come risultato dei meriti accumulati in molte vite. Coloro che hanno dei demeriti sono inclini a cercare il piacere effimero dei sensi; come gli animali, si dedicano al cibo e ai divertimenti come scopo della vita e non albergano alcun pensiero su Dio. Essi non gradiscono la compagnia dei virtuosi e dei buoni e rifuggono dalle azioni meritevoli diventando dei fuorilegge nel regno di Dio. Al contrario, quelli che hanno meritato si sforzano di crescere in virtù, coltivano pensieri edificanti, contemplano e desiderano il Divino. Tali aspiranti possono avvicinarsi al Signore a causa della sofferenza, del bisogno o della sete di conoscenza, del desiderio intenso di acquisire la saggezza; comunque, il fatto che si rivolgano al Signore in cerca di sollievo mostra che, attraverso molte vite, sono giunti al sentiero più elevato. (Gita Vahini cap 13) Tutte le sfide della vita si possono affrontare affidandosi al Divino con il cuore pieno di devozione e amore. Baba

9.4.12
La primissima cosa che dovete fare per imprimere la realtà nella mente è recitare il Nome di Dio e mantenere il pensiero sulla Sua Gloria; questo garantirà che la lingua non devii verso argomenti inferiori né la mente vi ci trascini. Ricordate che il viaggio di tutti punta verso il cimitero, che ogni giorno vi porta più vicino al momento finale quindi non rinviate il dovere che avete da compiere per il vostro bene. Venerate l’uomo; questo è il primo passo verso la venerazione di Dio perché l’uomo è percettibile mentre Dio è impercettibile. Sforzatevi di vedere il Signore che risiede nel cuore di ogni essere vivente: questo vi porterà all’eternità e vi salverà dalle nascite e dalle morti. (Discorso Divino del 24 Marzo 1965). Tutti sono uno, siate simili a tutti. Baba

10.4.12
A volte, gli aspiranti spirituali impegnati nei loro sforzi immaginano che Dio sia meno glorioso di quanto è in realtà! Essi pensano che il Signore faccia differenza tra i peccatori e i santi o tra gli ignoranti e i saggi ma queste sono illazioni errate; Egli non divide gli uomini in tal modo, se lo facesse davvero, nessun peccatore sopravviverebbe alla Sua collera neppure un minuto sulla terra. Questa verità è nota solamente ai saggi, le persone comuni ne sono inconsapevoli e soffrono per la convinzione che il Signore sia in qualche modo lontano da loro. Quando tremate dal freddo, è natura del fuoco riscaldarvi ma come può esso aiutarvi a star caldi se ne rimanete distanti?! Similmente, coloro che desiderano eliminare il freddo delle malattie del mondo devono cercare il fuoco della saggezza che si ottiene con la Grazia di Dio; questa è la ragione per cui un saggio è detto esser caro al Signore. Baba

11.4.12
Tutti aspirano alla felicità. Dov’è la felicità? Senza lavorare duramente, non la si può avere. Nei tempi antichi, la gente offriva le proprie salutazioni all’azione prima di farla, cantava il thasmai namah karmane (salutazione all’azione). In India, alcuni seguono questa tradizione sacra anche oggi: una danzatrice saluta le catenelle prima di metterle alle caviglie, persino un autista ignorante offre la sua obbedienza al volante prima di guidare il veicolo e certi giocatori di cricket porgono i saluti rispettosi alla palla prima dell’incontro. Prima di tutto, portate rispetto ed esprimete gratitudine all’azione prima di intraprenderla così meriterete di sperimentare la felicità. (Discorso Divino del 15 Aprile 2003) Dio ama tutti, l’Amore è la Forma vera di Dio. Tutti voi siete scintille del Divino. Baba

12.4.12
La Gita descrive quattro tipi di devoti: lo Jnani (ha vinto l’illusione e ottenuto la saggezza), il Jijnasu (cerca la saggezza), Aartha e Artharthi (si rivolgono al Signore per alleviare le sofferenze). Questa classificazione si può comprendere con un esempio: Jnana (saggezza) è come un treno diretto, il passeggero non ha bisogno di cambiare per giungere a destinazione. Il Jijnasu è un passeggero che è salito su un vagone che verrà staccato da quel treno e attaccato ad altri che lo porteranno a destinazione. Gli Aarta e gli Artarthi salgono su treni ordinari e devono scendere più volte per prendere varie coincidenze; essi arrivano alla meta per stadi con un viaggio lungo e difficile che può comunque essere portato a termine se il devoto persiste. Quindi lo scopo può essere raggiunto da tutti, solamente il processo e il passo sono differenti; tutti cercano lo stesso risultato elevato. Non limitate i vostri desideri al poco. Coloro che anelano il Signore sono generosi e hanno il cuore grande. (Gita Vahini cap. 13) Dio ama tutti, l’Amore è la Sua forma vera. Tutti voi siete scintille del Divino. Baba

13.4.12
Subito dall’infanzia, ai bambini dovrebbe essere insegnata la grandezza della nostra cultura antica; essi dovrebbero acquisire umiltà, amore e venerazione verso gli anziani e rispetto per tutti. I bambini e i giovani dovrebbero essere modellati in cittadini ideali. Si può guadagnare il rispetto degli altri solamente se li si rispetta per primi e il rispetto non significa semplicemente dire “ciao!”, si dovrebbe offrire i saluti agli altri con umiltà e riverenza. Na-namaskara significa salutare senza traccia di ego e attaccamento. La pratica è molto importante per tutto quindi i genitori e gli insegnanti hanno la responsabilità di far osservare ai bambini e ai giovani le nostre tradizioni antiche; in tal modo, la società progredirà certamente e godrà di pace e prosperità. Se pratichiamo i nostri valori antichi, la comunità otterrà il benessere altrimenti sarà afflitta dalla carestia. Aderire alla propria cultura, che è sacra, è indice di educazione. (Discorso Divino del 15 Aprile 2003). Il cuore compassionevole è il tempio di Dio. Baba

14.4.12
La semplice pulizia esterna non è abbastanza, voi dovete pulire la mente e acquisire la purezza interiore. Ricordate che il Dio onnipervadente è presente in ognuno. Voi dovete aspirare alla felicità degli altri e lavorare per essa. La celebrazione vera si trova nel condividere la felicità degli altri. Date felicità ai vostri simili; solamente allora avrete il diritto di riceverla da loro. Praticate sempre il “Dare e accettare” e impegnatevi per il benessere di tutti, non soltanto per il vostro e quello della vostra famiglia. Baba

15.4.12
La devozione del saggio è diretta al Signore perché egli Lo riconosce come il suo stesso Sé. Questa condizione si raggiunge come risultato dei meriti accumulati durante molte vite. Questa devozione non è ottenibile con lo sforzo di un momento, né è disponibile già pronta pagandola in un negozio; essa è il coronamento dello sforzo spirituale di molte vite. In egual modo, se qualcuno è diventato un saggio oggi, potete immaginare quanti anni di disciplina spirituale sono serviti per ottenere quello stato. La meta si raggiunge per gradi quindi gli aspiranti e i devoti devono vigilare e tenersi lontani da tutti i tratti indesiderabili; essi devono cercare di aumentare la contemplazione della Gloria di Dio e la pratica della moralità, sforzandosi con entusiasmo di sperimentare la beatitudine reale del raggiungimento. Allora questa beatitudine deve essere divisa con il mondo ed essa ne inaugurerà la pace e la prosperità.

16.4.12
Il Dio della morte, Yama, è chiamato anche Kala (tempo). Il tempo è il vero Dio della Morte. Il tempo non conosce misericordia: quando è trascorso, dovete andare e la vostra riserva si scorcia di ventiquattro ore ogni giorno. Si dice che il Dio della morte abbia una corda; Egli non dirige una fabbrica di cordami per trascinare a casa Sua i milioni di persone che muoiono, ognuna di esse ha già la corda intrecciata attorno al collo. Ognuno intreccia la corda con le azioni che fa durante gli anni della vita presente o passata: quelle fatte con egoismo, interesse personale o con in vista il godimento dei loro frutti la allungano e la stringono di più mentre quelle fatte con spirito di offerta non la accrescono né la rinforzano ma danno pace e contentezza in abbondanza. Decidete oggi di vedere solamente il bene negli altri e aumentarlo in voi stessi; questa è la disciplina spirituale migliore. (Discorso Divino del 30 Maggio 1965). La Grazia di Dio è come un’assicurazione, vi aiuta senza alcun limite quando ne avete bisogno. Baba

17.4.12
La causa di tutti i tipi di afflizione è l’ignoranza. La fonte dell’ignoranza è l’identificazione col corpo, l’illusione di essere il corpo, e questa si può eliminare con l’acquisizione della conoscenza giusta. Per eliminare l’oscurità serve la luce, non la si può far fuggire spaventandola né si può far in modo che arretri con la preghiera o la protesta: essa non sparirà finché non arriverà la luce. Quando l’ignoranza se ne va, anche la sofferenza scompare; per questo, nella Gita, il Signore Krishna dice ad Arjuna: “Attaccati a Me, ottieni la luce della Conoscenza Vera e segui la via della non-afflizione”. (Gita Vahini cap. 14). Fare senza attaccamento il proprio dovere, per quanto piccolo sia, risveglia la Consapevolezza del Sé. Baba

18.4.12
L’orecchio riempie la testa e questa dirige il braccio che agisce quindi ascoltate solamente cose buone, fate cose buone e condividete cose buone; questo da gioia e appagamento. Parlate dolcemente, gentilmente e amorevolmente: è Dharma. Date generosamente e saggiamente, asciugate le lacrime e calmate i sospiri e i lamenti; non gettate del denaro al bisognoso, date con grazia e umiltà, con rispetto e riverenza. Cercate di vivere in armonia con gli altri, non giudicate dagli abiti o dall’aspetto. Albergare rabbia e odio nel cuore è come avere un secchio pieno di buchi per portare l’acqua; abbandonate la rabbia, l’odio, l’invidia e l’avidità. Per ottenere questo, tenete presente il Nome di Dio: Esso vi aiuterà senza dubbio. (Discorso Divino del 30 Marzo 1965) Compiere il proprio dovere, per quanto piccolo sia, fa risvegliare la consapevolezza del Sé. Baba

19.4.12
Voi dovete percorrere il sentiero spirituale con l’anelito insopprimibile di raggiungere la meta e coltivare il desiderio della liberazione, dovete vivere in una casa costruita sui quattro pilastri solidi della Rettitudine, della Prosperità, del Desiderio e della Liberazione. La Rettitudine dovrebbe essere il mezzo per ottenere la Prosperità, la Liberazione l’unico Desiderio. Per quanto possiate guadagnare ricchezze o acquisire forza, non potrete avere pace e appagamento duraturi se non aprite le fonti di beatitudine che sono dentro di voi. Lo stesso termine manava (uomo) indica un essere che non ha traccia di ignoranza; per meritare questo nome, voi dovete eliminare l’ignoranza con l’attività incessante motivata da impulsi buoni. (Discorso Divino del 25 Marzo 1965) Dirigete la barca della vita verso il faro dell’Amore Divino e raggiungerete la spiaggia della beatitudine. Baba

20.4.12
La conoscenza vera è quella che vi porta oltre il mare del mutamento continuo, delle nascite e morti. Ci sono due tipi di conoscenza: la conoscenza oggettiva, o del mondo, e la conoscenza integrale cioè il comprendere che il Sé Divino e l’anima individuale sono uno. La conoscenza integrale distrugge l’illusione di credere che questo mutamento continuo sia la realtà, rimuove la paura dal cuore e rivela che ogni essere è veramente divino. Questa si può perseguire seguendo due strade, l’interiore e l’esteriore; la via esteriore è quella dell’azione priva di ego e quella interiore è fatta di meditazione profonda e equanimità. (Gita Vahini cap. 14) Trasformate il lavoro in adorazione e l’adorazione in saggezza. Baba

21.4.12
Siate consapevoli dei vostri doveri e compiteli meglio che potete, con coerenza. Accudite i genitori cono amore, dite la verità e agite virtuosamente. Quando avete tempo a disposizione, ripetete il Nome del Signore con in mente la forma che più vi piace. Non mettetevi mai a parlare male degli altri o a cercar di scoprire delle colpe in loro, non causate mai dolore a nessuno in nessuna forma. Siate come il loto svincolato dal fango in cui è nato e dall’acqua in cui è cresciuto; i meriti e i demeriti guadagnati nelle vite passate sono il fango in cui l’individuo è nato, l’illusione tentatrice chiamata mondo è l’acqua che lo sostiene. Non lasciate che quella attrattiva vi coinvolga, siate al di sopra e al di là degli attaccamenti terreni, come il loto. Sebbene siate nel mondo, non dovete lasciare che esso entri in voi e influenzi il vostro senso dei valori. (Discorso Divino del 31 Marzo 1965). Il sentiero spirituale è la strada del distacco, del controllo dei sensi e dell’educazione rigorosa della mente. Baba

22.4.12
I giorni sacri (holy days) sono diventati festività (holidays) in cui fate baldoria, vi rimpinzate di cibo, andate a fare dei picnic e gite nei boschi e indulgete nei piaceri dei sensi in genere. Questo finisce tipicamente in depressione, malessere e discordia. I luoghi sacri hanno un’influenza sottile e potente sugli esseri umani. Attaccatevi all’Altissimo, chiamateLo con qualunque nome e immaginateLo in qualunque forma ma ricordate che senza la rettitudine (Dharma) non potete raggiungerLo. Se producete pensieri bassi, perderete il Principio dell’Universale. Non lasciatevi portare per vie traverse, state sull’autostrada. (Gita Vahini cap. 14) Compiere il proprio dovere, per quanto piccolo sia, fa risvegliare la consapevolezza del Sé. Baba

23.4.12
Un seme piccolo cresce lentamente in un albero grandissimo che si espande; tramite piccoli fatti, parole dolci e azioni gentili, anche voi potete elevarvi ad Esseri Divini. La cosa peggiore è fare il contrario di ciò che predicate, negare con la mano quello che spandete con la bocca; se non potete agire coerentemente a quanto dite, state fermi, non andate in giro dando consigli sulle virtù e rivelandovi ipocriti, non predicate la rettitudine (Dharma) mentre la screditate nei fatti. Il Dharma è stabile, è immutabile e non declina mai; coloro che non lo seguono non degradano il Dharma ma se stessi. (Discorso Divino del 31 Marzo 1965) Siate buoni, servizievoli, utili, gentili e timorati di Dio: riscuoterete la fiducia delle persone. Baba

24.4.12
Dio si incarna per la redenzione del genere umano e non per il bene di Se Stesso; Egli scende per raccontare all’umanità la sua origine divina ed esortare le persone a ritornare a Dio seguendo il Principio dell’Amore. Per mezzo dell’amore si può ottenere tutto; questo è il messaggio che deve essere compreso oggi, la missione dell’Avatar di condurre l’umanità ad una vita Divina tramite l’amore. Ogni essere umano è un’incarnazione del Divino, il Divino risiede in ogni essere. Ogni momento segna l’avvento del Signore perché gli esseri umani nascono di continuo quindi dedicate ogni momento ai pensieri su Dio. Se fate questo, a tempo debito sperimenterete il Divino, sarete liberi dall’illusione e divinizzati. L’uomo nasce per fondersi con la Grazia del Divino e non per immergersi nei piaceri del mondo. Colorate la vostra vita con l’amore e con l’amore smussatene gli spigoli. (Discorso Divino del 5 Aprile 1998) Generate amore, spargete amore, raccogliete amore. Questo è il servizio più nobile. Baba

25.4.12
Il corpo è soltanto uno strumento atto a ottenere uno scopo elevato: l’unione con lo splendore Divino che riempie l’universo di cui voi siete una frazione. Usate tutte le capacità dei sensi, l’intelligenza e la memoria per questa meta, trasformatevi e sublimate i desideri, fate che gli scopi più alti e nobili prevalgano sempre su quelli bassi. Come l’asino che trasporta il legno di sandalo senza conoscere altro che il suo peso, voi portate il fardello delle vostre preoccupazioni terrene senza conoscere il profumo che potreste ottenere proprio dal carico che avete sulla schiena. I sensi cercheranno di allontanarvi dagli scopi più elevati ma voi teneteli sotto stretto controllo con una disciplina rigorosa; senza la padronanza dei sensi, tutti gli elaborati rituali di adorazione, le ore di meditazione intensa e i voti che osservate non produrranno alcun frutto. (Discorso Divino del 31 Marzo 1965) Il cammino spirituale è la via del distacco, del controllo dei sensi e dell’educazione rigorosa della mente. Baba

26.4.12
La meta di ogni vita è conoscere il Supremo cioè ottenere la liberazione, non c’è alcun altro scopo. A voi è stata data la vita non perché costruiate delle case, acquisiate delle proprietà, accumuliate ricchezze, generiate una progenie, otteniate dei titoli o saliate a livelli elevati in società, la grandezza degli individui non dipende da queste cose. Il successo più dolce nella vita si trova nell’ottenere la beatitudine perpetua e la libertà perenne dal dolore e dall’agitazione. Voi siete figli dell’immortalità e l’eredità di questa immortalità deve essere riconosciuta e sperimentata, deve essere riconquistata. I legami del nome e della forma sono temporanei e vanno eliminati, non sono caratteristiche genuine e naturali dell’anima individuale. Sfuggire al dolore e alla gioia per un periodo breve di tempo non è un segno di liberazione vera. La saggezza reale consiste nel riconoscere che voi siete beatitudine pura che era nel passato e permane nel presente e nel futuro. (Gita Vahini cap 14) Se cercate lo stato di beatitudine pura, stabile e genuina, dovete essere attaccati a Dio. Baba

27.4.12
La religione (matham) si basa sulla spinta che muove la mente (mathi); se la spinta è divina, abbiamo una religione divina mentre, se la spinta è bestiale, le cose ritenute amabili e desiderabili saranno bestiali anch’esse. Unite il particolare con l’Universale, il limitato con l’Illimitato, il fiume con il Mare; questo è il processo chiamato Yoga e voi potete realizzarlo tramite qualunque strada, quella della devozione, quella della saggezza o quella dell’azione. La Gita, che spiega queste strade, è essa stessa il risultato dell’abbandono di Arjuna. Voi dovete maturare l’attitudine a fondervi con il Divino in tutto ciò che fate, l’attitudine di offerta e abbandono alla Sua Volontà; questo è il mezzo migliore per raggiungerLo. (Discorso Divino del 2 Aprile 1965) Se vi abbandonate al Signore, Egli vi guiderà e proteggerà come la palpebra protegge l’occhio. Baba

28.4.12
Tutti stanno in ansia perché vorrebbero evitare la vecchiaia e la morte; essere ansiosi fa parte della natura umana ma a che serve stare semplicemente in ansia? Il vostro modo di essere e di comportarvi dovrebbe essere coerente con l’obiettivo che vi ponete. Se il desiderio è sincero, vi fidate totalmente e vi abbandonate con lealtà al Signore, Egli scaccerà la nebbia del dolore con i raggi della Sua Grazia; se riponete la vostra fede nelle cose del mondo, l’afflizione conseguente non finirà mai, nessuno può farla finire se non il Signore. Servite il Padrone dell’illusione (maya), il Progettista di tutto questo paese dei sogni, piuttosto che il sogno stesso. (Gita Vahini cap 14) Ogni esperienza, buona o cattiva, è un dono di Dio per coloro che si sono affidati completamente. Baba

29.4.12
Non c’è bisogno che impariate a memoria tutti i versi e i commentari delle scritture o vi impegnate in confronti con altri studiosi esibendo la vostra erudizione, è sufficiente che mettiate in pratica anche un solo verso che si adatti al vostro livello spirituale e sia quello che più vi piace. Il primo passo vi porta già più vicini al secondo, questo rende il terzo più facile e così via fino alla fine. A cosa serve una pozione se ve la versate in un orecchio? La dovete ingerire in modo che possa agire, rinforzare la corrente sanguigna e ristabilire la salute; similmente, ascoltare discorsi spirituali per ore non serve a niente: portate la lezione all’interno, accoglietela nel cuore e mettetela in pratica applicandola nella vita quotidiana. Fate in modo che la Divinità si manifesti in voi stessi; questa è la lezione. (Discorso Divino del 2 Aprile 1965) Il parlare dolce e pacato è espressione di amore genuino. Baba

30.4.12
Il vedere la propria realtà apre le porte della liberazione; per questo, lo specchio del cuore deve essere preparato rivestendone la superficie posteriore con la Verità e la Rettitudine altrimenti l’immagine non apparirà. Se voi agite sempre con verità e giustizia, la vostra realtà potrà rivelarsi. Potreste dire che il carico delle azioni passate e delle loro conseguenze inevitabili deve manifestarsi ma la Grazia del Signore può bruciare quel fardello in un lampo: in un istante, la rivelazione della realtà vi salverà da quel gravame. Se vedete voi in tutti e tutti in voi, avete conosciuto la realtà; per questo, dovete provare per gli altri la stessa quantità e qualità di Amore che avete per Me. (Discorso Divino del 2 Aprile 1965) Dio è in tutti, Dio ama tutti, Dio è in voi, voi siete Dio. Baba