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08 - agosto 2013

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AGOSTO 2013

1.8.13
Il primo passo nel miglioramento si fa rimuovendo la sporcizia dalla mente; sappiate che l'invidia è lo sporco più appiccicoso. Quando la gente all'intorno è lieta, voi dovete essere lieti, questa è la prova vera. Il Ramayana dice che il Signore Rama era gioioso quando agli altri intorno a Lui accadevano cose liete come se accadessero a Lui. Krshna definisce Arjuna "libero da invidia": che grande complimento da ricevere dal Maestro Stesso! Per questo il Signore Krshna gli insegnò i misteri della disciplina spirituale. Abbiate un amore profondo per il Signore ma state molto attenti a non cadere nell'invidia quando anche altri Lo amano, ottengono la Sua attenzione o si attaccano a Lui; fate sempre attenzione ad amare senza invidia. (Discorso Divino del 9 Ottobre 1964). Quando vi sentite individui separati dall'unità, l'invidia, il risentimento, la gelosia e l'orgoglio cominciano a contaminarvi. Baba

2.8.13
I genitori e gli insegnanti devono garantire che i bambini apprendano abitudini e modi di fare buoni negli anni formativi. Ciò che si legge nei libri va meditato e rimuginato nella quiete silenziosa; questo è un esercizio ottimo per lo sviluppo intellettuale e l'acquisizione della pace mentale. L'istinto a disputare e litigare su ogni malinteso deve essere mitigato e sublimato. Ai bambini non si deve causare sofferenza mentale o fisica né devono loro stessi godere di infliggere dolore a qualunque essere; essi vanno allevati con senso di responsabilità, devono imparare a non gioire del pavoneggiarsi per i vestiti, gli ornamenti, lo stato sociale o la ricchezza di fronte ai meno fortunati. Sin dall'infanzia, devono abituarsi all'igiene personale e, importantissimo, alla preghiera ad ore regolari. (Discorso Divino del 3 Settembre 1958). Fate ogni cosa dedicandola a Lui, indirizzandola a Lui come lavoro diretto a servire i Suoi figli o ad adorarLo. Baba

3.8.13
Voi venite in molti spesso a Puttaparthi o visitate altri luoghi sacri, ascoltate gli studiosi che espongono le scritture, avete visto anime grandi e nobili: che beneficio ne avete tratto? Quanto siete migliorati con tutto questo? Siete riusciti almeno a riconoscere le vostre abitudini e tendenze rajasiche e tamasiche? Comprendere che sono dannose è il primo passo per eliminarle. Siete diventati sempre più sereni e calmi col passare degli anni o siete ancora gli stessi individui ottusi e forse aggressivi? Se dovete conoscere il Signore, bisogna che Lo amiate e viviate comportandovi correttamente; l'odio o anche l'indifferenza porteranno solamente all'incomprensione. Maturate una connessione stretta con il Signore ed Egli vi Si rivelerà. (Discorso Divino del 9 Ottobre 1964). La pratica parla più forte del precetto. Baba

4.8.13_
Tutti gli oggetti sono compenetrati dallo stesso Principio Divino. Tutti i nomi sono attributi della Sua Gloria. La Divinità sovrasta ed è inerente in ogni anima e il processo di rammentare questo fatto alle persone è cominciato proprio con l'alba della storia dell'uomo. Cosa si deve fare per condurre una vita Divina? Eliminate la nebbia che nasconde la Verità! La nebbia dell'illusione vi fa credere di essere qualcosa di inferiore, temporaneo, evanescente e materiale! Questo non è corretto: tutti sono sacri e puri e sono parte dell'Eternità. Ognuno di voi riluce in proporzione allo sforzo spirituale (Sadhana) proprio come le lampadine spandono luce a seconda del loro vattaggio. Non c'è alcun corpo che non sia sostenuto dall'Assoluto, non c'è nome che non indichi l'Universale. Tutti sono Suoi! (Discorso Divino del 9 Ottobre 1964). Tutti sono Uno, siate simili a tutti. Baba

5.8.13
Percorrete la via che il Ramayana, il Mahabharatha, il Bhagavatha e le altre scritture vi mostrano, procedete su quella strada incuranti di arresti e impedimenti, approvazioni e disapprovazioni di amici e parenti, di lodi o rimproveri da parte della società. Che cosa sono esattamente la lode e il biasimo? Sono parole, semplici onde sonore che arrivano attraverso l'aria e colpiscono l'orecchio; lasciate che giungano soltanto all'orecchio esterno, non fatele entrare. La Grazia si ottiene solamente con la sofferenza. Il Signore si incarna nel mondo quando la malvagità diventa predominante per cui se ne deve soffrire affinché tutti abbiano la gioia di accogliere il Signore e sperimentare la Sua Presenza. (Discorso Divino del 9 Ottobre 1964). Gli Avatar vengono nel mondo per insegnare la via dell'amore all'umanità. Baba

6.8.13
"Samskrti", la parola sanskrita per cultura, deriva da "Samskara" che indica il processo duale di rimozione della polvere e della sporcizia e l'impianto delle virtù della Verità, della Rettitudine, dell'Amore, della Non-violenza e dell'Amore. Anche certi riti obbligatori di iniziazione e purificazione, prescritti dai Veda per il progresso spirituale personale, sono definiti Samskara; ce ne sono quarantotto ma tutti possono essere ridotti a uno solo che è quello finale che soddisfa il riconoscimento della propria identità con il Divino. L'uomo è Dio, l'entità individuale è la Divinità vista attraverso le limitazioni dell'ignoranza primordiale. (Discorso Divino del 9 Ottobre 1964). Il percorso spirituale è la via del distacco, del controllo dei sensi e dall'educazione rigorosa della mente. Baba

7.8.13
Affinché la saggezza della discriminazione sorga nelle persone, gli adulti maturi devono costituire un esempio in discriminazione e distacco; se essi corrono dietro ai piaceri dei sensi con eccitazione febbrile, come si possono rimproverare i giovani per il l'egoismo e l'avidità? Gli anziani devono mettere in pratica ciò che predicano, devono mostrare come la vita divina dia la calma mentale, l'appagamento e l'armonia, devono usare almeno un po' di tempo ogni giorno per recitare il Nome del Signore o per meditare; allora anche i bambini assorbiranno quell'atmosfera e acquisiranno certamente la pace. Oggi molti dicono con enfasi appassionata che non c'è niente di più dolce del Nome del Signore ma non Lo ripetono affatto. Se qualcuno predica il progresso sulla via spirituale ma trascura il proprio, i bambini scopriranno facilmente l'inganno. La responsabilità di coloro che professano la via spirituale è grande e non deve essere compromessa. (Pensiero del giorno del 14 Dicembre 1958). La conoscenza non messa in pratica è come il cibo non digerito. Baba

8.8.13
Immaginate questo viaggio interiore come il percorso che si fa per salire in cima a un palazzo di quattro piani: il piano terreno è l'unione con Dio per mezzo dell'azione (Karma Yoga) e gli altri piani sono la Devozione, la Saggezza e il Distacco. Quando questo percorso è un frutto che nasce è karma; tutti sono capaci di attività e questa è quindi anche il primo passo nella spiritualità. Quando matura e si libera dell'egoismo e dell'avidità, il frutto diventa adorazione per cui porta al secondo piano, la Devozione (Bhakti); una volta maturo e dolce, cioè quando il devoto raggiunge la capacità di affidarsi completamente, è Saggezza. Poi il frutto cade dall'albero indicando il distacco completo e il quarto piano della residenza di Dio è raggiunto. (Discorso Divino del 9 Ottobre 1964). Imparare a tenere i sensi a freno è il segno della crescita in Saggezza. Baba

9.8.13
Comunicare l'essenza della spiritualità a persone malnutrite e deboli non ha significato: prima date loro del cibo, rendetele forti abbastanza da nutrire convinzioni certe e albergare ideali elevati. Prima bisogna soddisfare la fame fisica con cibo semplice e puro, poi si deve adottare la pratica della ripetizione del Nome del Signore, di qualunque Nome vi piaccia di più. Non trattate il Nome con leggerezza, rispettateLo anche se Lo udite dalle labbra di un mendicante che Lo usa per procurarsi il sostentamento. Anche se la persona che Lo pronuncia è cattiva o non ha un motivo nobile per pronunciarLo, non Lo trattate mai male perché la Sua purezza non può essere sminuita; ringraziate chi ve Lo ha ricordato e andate per la vostra strada. (Discorso Divino del 14 Dicembre 1958). Il dono di cibo all'affamato è il più nobile di tutti i doni. Baba

10.8.13
Diventate come un flauto, una canna vuota, diritta, leggera e priva di materia che ostacoli il Suo respiro; allora Egli verrà, vi raccoglierà e soffierà musica divina attraverso di voi, suonando su di voi con tocco delicato. Nella Sua Mano, l'infinitesimo sarà tramutato nell'Infinito. Intensificate l'amore che c'è in voi; esso è un dono sacro, espandetelo in modo che tutti gli esseri ne condividano. Il vostro amore deve essere tale per cui vi sentiate tristi se qualcuno vicino è triste e proviate contentezza anche voi se è contento. Il vostro amore sia mirato e devoto al Signore soddisfatti o meno che siano i vostri desideri effimeri; non abbandonate mai, in nessuna circostanza, questo tesoro prezioso: il vostro amore per Dio. (Discorso Divino del 9 Ottobre 1964). Comprendete che tutta la dolcezza è in voi, dirigete l'intelligenza all'interno e scoprite la dolcezza interiore colmando l'intelletto d'amore. Baba

11.8.13
La vostra intelligenza terrena non può figurarsi le vie di Dio; Egli non può essere riconosciuto con la semplice sagacia che costituisce la maggior parte della vostra intelligenza. Voi potete aver beneficio da Dio ma non potete spiegarLo così come potete trarre profitto dell'elettricità e usarla in mille modi ma non potete esplorare e spiegare il suo mistero; come e perché essa funzioni nel suo modo particolare e non in un altro è oltre la vostra comprensione. Le vostre spiegazioni sono semplicemente delle ipotesi, tentativi di mascherare la vostra ignoranza con espressioni pompose. L'errore si trova nel fatto che voi date al cervello più valore di quello che meriti. La Verità Suprema è oltre la portata del cervello; non si può sollevare un masso standoci seduti sopra! Non potete eliminare Maya rimanendoci dentro. (Discorso Divino del 9 Ottobre 1964). Servite l'essere umano fino a vedere Dio in tutti gli esseri umani. Baba

12.8.13
Le persone si affliggono perché si attaccano all'irreale. Esse coltivano un'affezione irragionevole per la ricchezza pur essendo comunque pronte a sacrificare i loro averi, guadagnati a caro prezzo, per salvare la vita dei figli perché l'attaccamento ad essi è più forte di quello alla ricchezza. Alcuni però si abbassano al punto di trascurare persino i figli quando devono scegliere tra ciò che prediligono e il benessere di questi. La gioia vera si può trovare soltanto tenendo in mente la Divinità! L'arancia ha una scorza non molto saporita che però la protegge e la preserva dalla decomposizione; per gustare la dolcezza del frutto, dovete toglierla e scartarla. Il frutto dell'albero della vita è simile, è protetto da una buccia amara! Una persona saggia non tenta di mangiarla; dopo le considerazioni necessarie, la toglie e la getta dopodiché gusta la dolcezza del frutto. (Discorso Divino del 14 Dicembre 1958). Il perseguimento dei piaceri materiali è come nettare all'inizio ma alla fine diventa veleno. Baba

13.8.13
La mente è il vento che ci porta l'odore cattivo o gradevole del mondo; voi vi disgustate quando si volge verso il fetore mentre siete contenti quando è rivolta al profumo. Il vento raccoglie le nuvole dai quattro angoli; in modo simile, la mente provoca nella coscienza il disappunto di molte speranze sfumate ed è ancora la mente che, come il vento, sparpaglia le nuvole che la oscurano o la fanno sentire smarrita nella notte del dubbio. Controllatela e sarete in pace! Per ottenere questa equanimità, non dovete leggere ma fare uno sforzo sistematico sulla via spirituale; allora sarete sempre contenti che siate ricchi o poveri, apprezzati o rifiutati, fortunati o meno. Entrare nell'arena della vita senza equanimità è come navigare in un mare agitato dalla tempesta con una barchetta senza timone! Prendete quindi la via della disciplina spirituale ora stesso. (Discorso Divino del 20 Dicembre 1958). Una vita disciplinata è l'offerta migliore che potete fare alla nazione o al Divino in voi. Baba

14.8.13
Quando andate in un tempio, alcuni di voi rompono una noce di cocco davanti all'altare; ci riuscireste se cercaste di farlo così com'è quando cade dall'albero? No! La fibra protegge il guscio e impedisce ogni danno al frutto quindi dovete prima rimuovere la copertura fibrosa con molto sforzo. La liberazione (Moksha) è il risultato della rottura della mente, di tutti i suoi capricci e desideri. Dovete rompere la mente; potete farlo se l'armatura fibrosa dei desideri sensuali la avvolge? La fibra più resistente è la rabbia, la più appiccicosa delle sporcizie. Quando vi arrabbiate, voi dimenticate la madre, il padre e l'insegnante e scendete al livello più basso, perdete la discriminazione nell'eccitazione. Quindi rimuovetele ambedue, dedicate la mente a Dio e sfasciatela in Sua presenza. In quel momento siete liberi. (Discorso Divino del 10 Ottobre 1964). La via spirituale è quella del distacco, del controllo dei sensi e della educazione rigorosa della mente. Baba

15.8.13
Krishna dice nella Bhagavad Gita: "Ogni essere è un aspetto della Mia Divinità". Come Dio considera voi parte di Se Stesso, voi dovreste considerare gli altri come parte di voi stessi. "Ama tutti, servi tutti", non vedere differenze tra gli individui, non pensare al fatto che uno sia povero e l'altro ricco. Oggi, molti milionari si preoccupano di riempirsi la pancia, non sono disposti a dare neanche un boccone di cibo come carità a un mendicante che si presenti alla porta. A cosa serve avere tali uomini ricchi nel proprio paese? Essi sono ricchi soltanto di nome ma in realtà sono più poveri dei poveri. Seguite la via della carità e della rettitudine, considerate gli altri come vostri fratelli e sorelle; meglio se li considerate come voi stessi. (Discorso Divino del 15 Agosto 2007). Soltanto quando la moralità è sostenuta possono esserci eguaglianza, fraternità e libertà nella società. Baba

16.7.13
Ognuno di voi è capace di grande concentrazione perché ogni impegno la richiede e tutti ne traggono vantaggio. Il carpentiere, il tessitore, l'impiegato, il marinaio, lo scienziato ce l'hanno in misura maggiore o minore e la usano nella vita di tutti i giorni. Voi dovete imparare a rivolgere la concentrazione verso la vostra mente; dirigetela al suo lavoro, controllatela ed addestratela a limitarsi alle buone compagnie, ai pensieri buoni e alle buone azioni. Praticate la meditazione su qualunque Forma del Signore e ripetete qualunque Suo Nome rimanendo consapevoli della sua dolcezza. Questo insegnerà alla mente ad essere acuta e a cogliere l’armonia nelle gioie e nei dolori che si presentano nella vita. (Discorso Divino del 20 Dicembre 1958). Quando i vostri desideri si limitano a Dio e vi concentrate su di Lui, il successo è assicurato e ogni singolo passo contribuisce alla beatitudine. Baba

17.8.13
La vanità, o egoismo, è una debolezza fatale, è il desiderare che gli altri ci apprezzino e parlino di noi. Le persone traggono soddisfazione dal fare propaganda ai propri successi e capacità; questo le rende, in effetti. ridicole e meschine. Esse vogliono che i loro nomi e ciò che fanno appaiano sui giornali a lettere cubitali. Vi prego di capire che non è sui giornali che dovreste ottenere attenzione; guadagnatevi una posizione nel regno di Dio e fama tra i buoni e i santi. Se rimanete per sempre alle elementari ad imparare l'alfabeto, potrete forse capire cosa dicono le persone istruite? Progredite nell'umiltà e nel rispetto verso gli anziani e i genitori. (Discorso Divino del 10 Ottobre 1964). Se volete sperimentare il Divino, dovete eliminare l'ostentazione e l'orgoglio. Baba

18.8.13
Il Signore è l'abitante interiore di tutti gli esseri ed è onnipervadente; Egli è l'anima in ogni essere vivente, è in voi come in chiunque altro, non si trova di più in una persona ricca né in una grassa, la Sua scintilla illumina la cavità del cuore di ognuno. Il Sole brilla egualmente su tutti: la Sua Grazia si riversa ugualmente su tutti. Voi costruite ostacoli per impedire ai raggi della Sua Grazia di toccare e scaldare il vostro cuore; non date a Lui la colpa della vostra ignoranza, sciocchezza o perversità. Come le acque sotterranee zampillano quando si fa scendere una trivella fino a quella profondità, con la ripetizione costante del Nome del Signore, toccate la fonte di Divinità e un giorno Essa sgorgherà copiosa dandovi la gioia che non finisce. Non cercate Dio nei templi o nei palazzi, cercatelo nel vostro cuore. (Discorso Divino del 20 Dicembre 1958). Baba

19.8.13
Quando qualcuno di voi visita un tempio o un luogo sacro, anche se partecipa al rito che viene eseguito, ha la mente rivolta alla sicurezza delle scarpe che ha lasciato fuori. Non raggiungerete la gioia o la liberazione semplicemente andando nei luoghi sacri, non otterrete la gioia neppure vedendo Dio, toccandoLo e conversando con Lui (darshan, sparshan and sambhashan): dovete seguire le Sue disposizioni, agire in armonia con le Direttive Divine. Imboccate con sincerità ed entusiasmo il sentiero indicato dai grandi devoti del Signore. Dovete sentirvi affini a Lui inseparabilmente come l'onda è inseparabile dal mare. Il burro è immanente e invisibile nel latte; così la Divinità è presente in ogni essere e si manifesterà in esso dall'interno. (Discorso Divino del 10 Ottobre 1964). Il desiderio distrugge la devozione, la rabbia distrugge la saggezza e l'avidità distrugge il lavoro quindi queste qualità malvagie vanno sacrificate. Baba

20.8.13
La vita è un pellegrinaggio verso Dio e la via è davanti a voi; come potrete raggiungerLo se non fate il primo passo e proseguite con i successivi? Cominciate con coraggio, con fede, con gioia, con fermezza e certamente avrete successo. La mente e l'intelletto sono come due tori aggiogati a un carro i quali, non sono usi alla via della Verità, della Rettitudine, della Pace e dell'Amore, lo tirano verso la strada che è loro familiare, quella della falsità, dell'ingiustizia, della preoccupazione e dell'odio; voi dovete addestrarli a seguire il sentiero giusto in modo che non possano portare al disastro se stessi e gli altri. Ogni oggetto e essere del mondo vi darà sia piacere che sofferenza; controllate la mente e insegnatele a vedere questa natura effettiva del mondo oggettivo il che è il frutto vero dell'educazione. (Discorso Divino del 20 Dicembre 1958). Servite l'uomo finché non vedrete Dio in tutti gli uomini. Baba

21.8.13
Tutto lo sforzo e l'energia che impegnate nel seguire le scritture e i pensieri nobili sono uno spreco puro se lo studio e la riflessione non vi aiutano a riconoscere che la mente è peggiore di una scimmia ubriaca. I pellegrinaggi hanno lo scopo di elevare il cuore, sublimare gli impulsi e condurre il sé inferiore a livelli più alti di pensiero e azione. La ragione serve allo stesso scopo o almeno dovrebbe; essa cerca di conoscere l'unità dell'universo, le sue origini e lo scopo di tutto questo e, per suo tramite, voi dovreste comprendere le leggi che governano il microcosmo e il macrocosmo. Essa fa capolino dietro al sipario che arretra sempre per gettare uno sguardo sul Burattinaio che tira i fili. (Discorso Divino del 12 Aprile 1959). I desideri nascono dall'avidità; man mano che essa diminuisce, lo scontento scema della stessa misura. Baba

22.8.13
L'intelletto ama divertirsi in discussioni e dispute. Una volta che cedete a questa tentazione, vi servirà molto tempo per liberarvi dai suoi legami e procedere per gustare la beatitudine che potete ottenere solamente dalla sua eliminazione totale. I vostri sentimenti ed emozioni si distorcono attraverso questo processo e trasformano la ragione in un toro selvaggio. Siate sempre consapevoli delle limitazioni della ragione e della logica; esse devono dare strada alla devozione e tendere ad essa. Da un certo punto in poi, il sentiero spirituale deve essere illuminato dalla devozione e dall'intuizione quindi state attenti, l'intelletto può aiutarvi solamente per un tratto del cammino verso Dio. Molto spesso, l'egoismo mira a incoraggiare e giustificare le proprie azioni per cui l'individuo viene spinto verso la via sbagliata dalla sua stessa ragione se quella è la via che egli predilige; voi giungete spesso alla conclusione cui volete arrivare! Fate quindi molta attenzione alla strada che scegliete! (Discorso Divino del 12 Aprile 1959). Riducete al minimo la tendenza a scoprire e discutere del male degli altri perché il tentativo sporcherà le vostre menti. Baba

23.8.13
Quando siete immersi in voi stessi siete più felici! Il bambino nel ventre della madre è nello stato di Soham (io sono Lui) ma, dopo essere nato nel mondo, comincia a chiedersi Koham (Chi sono io?) perché dimentica la sua verità e si identifica con il corpo e i sensi; finché non diverrà un realizzato, non recupererà mai più la conoscenza di Soham. Il Madhava-tatvam (Stato Divino) diventa Manava (uomo) quando assume una forma; lo stesso Manava può ridiventare Madhava impegnandosi in azioni dedicate a Dio e scoprendo così il proprio Stato Divino. A che serve fare solamente azioni umane (Manava Karma) o persino azioni demoniache e dichiarare che l'essere umano è divino? La virtù deve essere il vostro alito vitale, il carattere deve essere la vostra spina dorsale; senza di essi, nessun atto meritorio darà frutto. Controllate le qualità malvagie e superate le difficoltà, rinunciatevi e conquistate la pace! (Discorso Divino del 10 Ottobre 1964). La reputazione arriva in un momento, il carattere si costruisce in una vita intera. Baba

24.8.13
Da ora in poi, praticate la rinuncia in modo da poter cominciare il viaggio quando arriva la chiamata! Nessuno conosce la data in cui essa arriverà e, in quel momento, piangere ricordando le proprietà accumulate, la fama guadagnata o i titoli ottenuti non serve a niente! L'aquila è infastidita dai corvi finché ha il pesce nel becco; essi sfilano oltre di lei per prenderglielo e la perseguitano dovunque si fermi per riposare un momento. Alla fine, essa abbandona l'attaccamento al pesce e lo lascia cadere, i corvi lo prendono e la lasciano in pace. Anche i corvi dell'orgoglio, dell'invidia, della malizia e dell'odio voleranno via e vi lasceranno in pace quando lascerete cadere i piaceri dei sensi. (Discorso Divino del 10 Ottobre 1964). L'amore non si sottometterà alle forze dell'invidia o dell'odio per quanto esse possano essere potenti. Baba

25.8.13
Acquisite attaccamento per il Signore che sarà sempre con voi ovunque andiate. Soltanto gli anni che avete vissuto con il Lui e per Lui sono da considerare vita vera. Abbiate amore divino verso il Signore, amore supremo di cui Egli è l'incarnazione, non date mai spazio ai dubbi e alle esitazioni o a domande per valutare il Suo Amore. Non albergate interrogativi come "Perché le mie difficoltà non sono terminate? Non mi ama abbastanza? Perché mi ignora? Per quale ragione non mi ha parlato? ". Non pensate mai che Dio non si preoccupi di voi e che non vi conosca, Egli è colmo d’Amore altruistico e davvero si interessa a voi sempre; in effetti ogni sua azione è per il vostro bene! (Discorso Divino del 10 Ottobre 1964). Io sono in voi, per voi, con voi, sopra di voi e intorno a voi; Io vi guido e vi proteggo sempre come la palpebra protegge l'occhio! Baba

26.8.13
Tramite la Grazia di Dio, il demone Bhasmasura ottenne il potere di incenerire chiunque ponendogli la mano sulla testa ma i suoi istinti non erano stati domati, il suo modo di pensare non era purificato. Accecato dall'avidità e dall'egoismo, egli cercò di ridurre in cenere proprio il Colui che gli aveva fatto quel dono. Ne consegue che, se non ponete moltissima attenzione al processo effettivo di ragionamento, anche mentre quel processo è in corso, c'è il grande pericolo che seguiate solamente la strada che voi stessi avete tracciato. La ragione può essere domata solamente dalla disciplina e attraverso la compassione, la calma, la tolleranza e la perseveranza. Allenatela a camminare quietamente lungo strade piccole all'inizio e poi, quando siete diventati certi della sua docilità, la potete portare in sicurezza giù per le vie tortuose delle sei tentazioni: la concupiscenza, la rabbia, l'avidità, l'illusione, l'orgoglio e la gelosia. (Discorso Divino del 12 Aprile 1959). Purificate la mente facendole soffrire la fame del cibo cattivo che vorrebbe, cioè i piaceri materiali, e nutrendola di cibo salutare cioè del pensiero di Dio. Baba

27.8.13
Non lasciate mai che la mente venga scossa, non lasciate mai che la fede vacilli o declini; questo non farebbe che aumentare la tribolazione di cui già soffrite. Fate voto di essere fermi nella fede; qualunque sia la Divinità che avete scelto, Siva, Devi, Krsna, Allah, Baba o Gesù, rimanete strettamente attaccati ad essa! Non perdete il contatto e la compagnia perché è solamente quando il carbone è in contatto con i tizzoni accesi che può diventare tale anch'esso. Coltivate nel cuore la vicinanza a Me e ne sarete ricompensati, anche voi otterrete una frazione dell'Amore Supremo. Questa è una grande occasione, questa opportunità non vi capiterà di nuovo, state attenti; se non attraversate o non potete attraversare il mare della sofferenza ora, quando otterrete una possibilità simile di nuovo? Voi siete davvero molto fortunati. (Discorso Divino del 10 Ottobre 1964). Adorate con fede e sperimenterete la Grazia. La fede ottiene la Grazia senza che ve ne accorgiate! Baba

28.8.13
Abbiate sete di Krshna, di vederLo, di udirLo, di ascoltare il Suo Flauto, di installarLo nel cuore e nella mente e di afferrare la Sua Realtà tramite l'intelletto; questa sete è un mezzo ottimo per giungere alla pace e alla gioia. La devozione a Krshna è la catena con cui la scimmia può essere legata e sottomessa. La parola Krsh significa attrarre; il Signore Krshna attrae la vostra mente verso di Sé e la distoglie dai desideri sensori che vi tormentano. Egli soddisfa la sete più profonda di tutti gli esseri per la pace, la gioia e la saggezza quindi la sete di Krshna è un segno di salute nel campo spirituale. La ripetizione del Nome di Krshna è inutile se la contemplazione della Sua Gloria non comincia a purificare il vostro carattere. La Grazia del Signore è molto potente e viene concessa solamente a colui che la merita quindi cominciate oggi a sublimare il carattere colmandolo di rispetto e devozione; allora conquisterete la Grazia del Signore. (Dai Discorsi di Satya Sai, vol 6°, cap. 24). La purezza attrae la Divinità. Se i trucioli di ferro sono arrugginiti, neppure il magnete più potente li attrarrà. Baba

29.8.13
Le scritture sono solamente mappe stradali; ben che vada, sono delle guide che danno istruzioni per giungere a destinazione. E' il viaggio effettivo che rivela le difficoltà, i ritardi, gli smottamenti e le buche al pari della bellezza e panoramicità della strada e dello splendore della destinazione. Nessun resoconto di seconda mano può eguagliare l'esperienza personale! I simboli sulla mappa vengono interpretati in modo diverso dai vari studiosi a seconda delle loro nozioni, predilezioni e teorie precostituite. Se generate amore in voi stessi, potete fare a meno delle scritture perché il loro scopo è appunto quello di istillare il sentimento di amore uguale per tutti e negare l'egoismo che intralcia la via. Anche la ragione va messa da parte come "pervertita" se intralcia questo amore. (Discorso Divino del 12 Aprile 1959). Servite l'uomo finché non vedete Dio in tutti gli uomini. Baba

30.8.13
Impegnatevi nella disciplina spirituale, nei pensieri spirituali e nella compagnia spirituale. Dimenticate il passato e lasciate che vada per la sua strada. Almeno da ora in avanti, siate determinati nel salvarvi. Non date mai spazio al dubbio o all'incertezza, abbiate fede in qualunque Nome e Forma che vi piaccia. Se rispettate una Forma di Dio e ne odiate un'altra, il risultato netto è zero: Dio non tollera il minimo odio per alcun Nome o Forma. Evitate le fazioni, i litigi, il disprezzo e la ricerca dei difetti perché rivelano la vostra ignoranza e, in effetti, si ritorcono su di voi; voi trovate dei difetti negli altri perché li avete voi stessi. Se disprezzate la Forma di Dio che un altro riverisce, il disprezzo ricade sul vostro Dio. Ricordate che tutti sono pellegrini verso la stessa meta; alcuni prendono una via, altri un'altra. (Discorso Divino del 10 Ottobre 1964). Come l'aria o l'acqua assumono la forma del recipiente che le contengono, Dio assume la Forma in cui il devoto lo adora; tutte le forme sono Sue. Baba

31.8.13
A un nonno settantenne fu chiesto da un nipote di sette anni "Nonno, quanti anni hai?" e l'anziano rispose " Due!". Il bambino si meravigliò molto, era l'immagine del dubbio, ma il nonno continuò: "Io ho passato solamente gli ultimi due anni in compagnia del Signore; fino ad allora, ero immerso nella palude della ricerca dei piaceri". Solamente gli anni che avete vissuto col Signore si possono contare come vita, gli altri non vale la pena di considerarli. Sappiate che tutta questa ricchezza, proprietà e fama durano soltanto per un momento passeggero; acquisite l'attaccamento al Signore che sarà con voi dovunque andiate. (Discorso Divino del 10 Ottobre 1964). Riducete al minimo la tendenza a scoprire o discutere il male negli altri perché il tentativo macchierà la vostra mente. Baba