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20040112 - 12 Gennaio

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Discorso Divino
Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba
12 Gennaio 2004

La virtù più grande: il rispetto per i genitori

 

“Il sole risplende sereno e gentile.
La luce del giorno, a tratti,
diffonde dolcemente la fresca brezza.
I campi sono rigogliosi di messi dorate.
I fiori di calendula fioriscono come
ghirlande di perle sulle rive dei fiumi.
I contadini si rallegrano e cantano.
I peperoncini maturi colorano i campi
rivestendoli delle loro livree rosso brillante.
La dolce festa di Sankrânti è arrivata,
e riempie le nostre case dei semi dei cereali
e dei legumi appena raccolti”.

 

 

Significato e valore della festa di Sankrânti
Fra tutte le feste, la più importante è quella, imminente, di Sankrânti. Essa (celebra) il giorno in cui i contadini portano a casa il raccolto, danno da mangiare ai poveri e sono felici. In questo giorno, gli studiosi dei Veda si alzano all’ora del Brahmamuhûrta e cantano i mantra vedici, purificando (in tal modo) i cuori di tutti. Questa festa ha un significato particolare anche per i capifamiglia. Essi invitano nelle loro case i mariti delle loro figlie appena sposate, regalando loro vestiti nuovi, e tutta la casa trabocca di gioia. C’è, a tal riguardo, un canto popolare in telugu:

O sposo novello! Dato che Sankrânti è la festa delle feste,
vai in visita alla casa dei tuoi suoceri
a trascorrere il tempo in allegria
e a divertirti con i tuoi cognati e le tue cognate.
Tutta la famiglia, e così pure il vicinato,
riverserà su di te affetto e amore!”

È altresì un’occasione in cui i buoi vengono accuratamente agghindati e portati nelle varie case del villaggio. I buoi vengono adorati e lautamente nutriti come espressione di gratitudine per tutto il duro lavoro che essi svolgono nei campi. Anche i buoi della casa vengono festeggiati, e si celebra un matrimonio simbolico fra un bue e una mucca, denominati ‘Râma’ e ‘Sîtâ’. Essi sono condotti per le strade e fatti danzare, per la gioia di tutti. In questo modo, la festa di Sankrânti riserva grande gioia e buon auspicio ai contadini, alle famiglie, ai sacerdoti e ai bambini. Non solo gli esseri umani, ma anche gli uccelli e gli animali si rallegrano per l’avvento della sacra festa di Sankrânti. Al tramonto è meraviglioso vedere gli uccelli che tornano ai loro nidi, chiacchierando allegramente fra di loro nel loro linguaggio e pervadendo l’aria di un gioioso vociare. Una vista altrettanto deliziosa è rappresentata dalle mucche, che si affrettano a tornare dai pascoli per allattare i loro piccoli, che aspettano desiderosi le amorevolezze delle loro madri, chiamandole con sonori muggiti. La festa di Sankrânti è oltremodo dolce e tenera per tutti. Fresche brezze, suadenti canti di uccelli e gli odorosi raccolti della canna da zucchero annunciano l’avvento di Sankrânti. La gente celebra questa festività distribuendo dolciumi e dolci di riso. Questa è la festa che scaccia ogni delusione e disperazione, riempiendo i nostri cuori di speranza ed entusiasmo. La gente si alza presto il mattino, fa un bagno sacro e adora le Divinità di propria scelta, come Ganapati, Subrahmanya e il Signore Îshvara. La divina forma del Signore Shiva viene descritta in questo modo:

“Il Signore del Kailâsa ha manifestato la Propria Forma Divina
con la luna crescente che Ne adorna la testa,
con la fresca acqua del Gange
che scorre fra i Suoi riccioli arruffati,
con l’occhio radiante in mezzo alla fronte
e il collo purpureo che rifulge della lucentezza di una mora.
Indossa braccialetti di serpenti, ha un serpente come cintura,
e tutto il Suo corpo è cosparso di vibhûti. La fronte è adornata da un punto di kumkum,
le labbra vermiglie brillano del succo di betel,
dalle orecchie pendono orecchini d’oro tempestati di diamanti
e tutto il corpo dalla scura carnagione risplende di divino splendore”.

 

Odio, gelosia e conflitti
Oggi però la gente non celebra Sankrânti con spirito di verità. La celebrazione si limita alla semplice partecipazione ai riti. La gente non ha purezza né santità: non riesce a godere della Beatitudine di Sankrânti a causa dell’odio, della gelosia e dei conflitti. In occasione della festa di Sankrânti, che è carica di buoni auspici, i bambini di cinque anni di età vengono iniziati al processo dell’apprendimento mediante il canto dei sacri mantra vedici. I nostri antichi saggi dichiararono:

“Vedâhametam purusham mahântam
âdityavarnam tamasah parastâ
t

“Ho visualizzato l’Essere Supremo
che risplende del fulgore di un bilione di soli,
e che è al di là di ‘tamas’, l’oscurità dell’ignoranza”.

I Veda hanno esaltato l’Essere Supremo in vari modi. Il Rig Veda contiene dei mantra che esaltano Dio e la Sua Beata Forma che attrae tutti. La gente mette ai propri buoi nomi quali Râmudu, Bhîmudu, ecc., e anche le mucche vengono chiamate Sîtâ, Gaurî, Lakshmî, ecc.
Il significato profondo di questo fatto è che persino gli animali vengono trattati con la stessa cura con cui si trattano gli esseri umani. I buoi e le mucche vengono decorati con sari e dhothî e fatti sfilare in processione. In questi giorni persino gli uccelli e gli animali vivono in accordo con le loro qualità naturali, riuscendo quindi a provare felicità. Invece l’uomo ha dimenticato la sua vera natura e si comporta come un animale. Di conseguenza, egli conduce una vita sventurata. Gli uccelli e gli animali sono migliori degli uomini, nel senso che vivono in unità e armonia.

 

Comportamento umano, comportamento animale
A causa dell’impatto dell’educazione moderna, l’uomo è degenerato fino al livello di una bestia. Egli ha perso le virtù dell’onestà e dell’integrità. Gli uccelli e gli animali hanno una ragione e una stagione, mentre l’uomo non le ha. In ogni casa e in ogni impresa umana, viene data al denaro la massima priorità. La gente è pronta ad abbassarsi a qualsiasi livello per il denaro. Gli animali sono soddisfatti non appena la loro fame viene saziata, ma l’uomo non ha il senso della soddisfazione. Più guadagna, più diventa avido. Quando un cane è malato, non mangia. Se avete un animale domestico ve ne sarete sicuramente accorti: si rifiuterà di bere persino se gli verserete forzatamente del latte in bocca. Vorrà restare a stomaco vuoto. L’uomo, invece, non osserva alcuna restrizione per quanto riguarda la dieta, neppure quando è malato. Si mette a completo riposo anche se il rialzo termico è modesto; si copre dalla testa ai piedi e sta sdraiato a letto. Ma non concede riposo al suo stomaco, né osserva una dieta appropriata anche se ha la febbre molto alta. Gli piace mangiare dei dolci come il mysorepak, il burfi, il gulab jamûn, ecc., che aggravano la sua malattia. L’uomo si comporta come un animale e gli animali si comportano da esseri umani! Quando qualcuno si comporta male, i più anziani lo rimproverano dicendo: “Perché ti comporti come un animale?” A causa dell’impatto dell’educazione moderna, l’uomo ha perso la moralità e l’integrità ed è diventato peggiore di un animale. Egli acquisisce grossi titoli accademici quali il B.A. (Bachelor of Arts: laurea di primo grado in materie umanistiche - N.d.T.) e il M.A. (Master of Arts: laurea di secondo grado, di solito in discipline umanistiche - N.d.T.); ma a che cosa servono? Egli ci aggiunge la lettera ‘D’ (‘dirty qualities’, che in inglese significa ‘qualità sporche’ - N.d.T.), così ‘B.A.’ diventa ‘Bad’ (cattivo) e ‘M.A.’ diventa ‘Mad’ (pazzo). Questo genere di comportamento perverso è disdicevole per un essere umano. L’uomo deve sviluppare buoni pensieri, buone qualità e un buon carattere. Al contrario, per guadagnare soldi segue la strada sbagliata. Il denaro viene e va, la moralità viene e cresce. L’uomo, però, per i soldi, vende la moralità al mercato.

 

Famiglia patriarcale
Incarnazioni dell’Amore!
Almeno da questo Sankrânti, sforzatevi di coltivare le buone qualità. Fate che il vostro comportamento cambi in meglio. Le feste degli abitanti di Bhârat sono intese a impartire insegnamenti sacri e a trasformare il comportamento umano, e non a mangiare, bere e divertirsi. Innanzitutto, deve esserci una trasformazione a livello individuale. Nella famiglia deve esserci unità. Nei tempi antichi, le famiglie erano patriarcali. Le giovani coppie vivevano in armonia con i genitori, con i suoceri e con gli altri anziani della famiglia. Ogni volta che nella coppia sorgeva una differenza di opinione, gli anziani davano un suggerimento adeguato e riportavano la pace. Era implicito che le nuore seguissero i consigli dei suoceri. Come risultato, non si dava spazio ai conflitti familiari. La tendenza moderna, invece, è tale che la nuora non vuole più vivere a casa dei suoceri e vuole che la famiglia sia divisa. A causa di questa mentalità tesa alla separazione, i conflitti familiari sono in aumento.

 

Kali Yuga: era del conflitto e dell’inquinamento
Ecco perché il Kali Yuga è diventato kalaha yuga (era dei conflitti) e kalmasha yuga (era dell’inquinamento). Nei tempi antichi le persone parlavano sempre in modo amorevole. Davano il benvenuto agli ospiti affabilmente, chiedendo loro con giovialità: “Come state?”, “Restate a pranzo da noi”, ecc. Più del cibo, erano il calore e l’affetto insiti nell’invito a stimolare l’appetito degli ospiti.
Al giorno d’oggi, persino in un giorno di festa, la gente non vuole intrattenere degli ospiti. Quando un ospite entra in casa, lo si saluta con questo commento: “Prego, entra, ma speriamo che tu abbia già mangiato. Siediti, prego!” L’uomo è diventato così ristretto di mente che non vuole offrire neppure un boccone di cibo agli ospiti. Dato questo spiacevole stato di cose, come potete aspettarvi che i vostri figli siano dei cittadini ideali?

 

I bambini devono essere allevati dalle madri
A causa dell’influenza dei genitori, anche i bambini acquisiscono una mente ristretta. I genitori vogliono che i figli abbiano un’istruzione moderna al fine di guadagnare molto denaro. Per poter far sì che i figli possano studiare in una scuola prestigiosa e carissima, anche la madre deve trovarsi un lavoro. I bambini vengono pertanto affidati alle cure delle bambinaie e non sperimentano, in tal modo, l’amore della mamma. Piangono quando muore la bambinaia, ma non se muore la loro madre. I bambini devono crescere sotto le cure amorevoli della propria madre, e devono ascoltare i suoi saggi consigli; altrimenti, come potranno venir su, nella vita? L’istruzione moderna non può redimere la vita dell’uomo.

 

Vera istruzione è espansione dell'amore

Si possono acquisire alte qualifiche accademiche,
come un B.A. o un M.A.,
e si possono ottenere un nome e la fama;
si può avere ogni sorta di ricchezze
e si possono fare atti di carità,
guadagnandosi meriti e una buona reputazione;
si può avere forza fisica e vivere a lungo e felicemente;
si può essere un vipra (un bramino) che insegna i Veda
e pratica discipline spirituali, quali le penitenze e la meditazione.
Niente di tutto questo, però, è equiparabile
a essere un devoto del Signore.

Che cos’è questa istruzione? Essa porta solo all’inquietudine. La gente acquisisce unicamente lauree, ma non amplia la propria mente. La vera istruzione è quella che porta alla trasformazione del cuore. Deve esserci l’espansione dell’Amore, ma l’attuale sistema educativo porta alla ristrettezza mentale. La gente è altamente egoista per quanto riguarda i propri titoli accademici. Ha rinunciato alla moralità e all’integrità, la vera essenza della cultura indiana. Senza la virtù dell’onestà, com’è possibile ottenere Ânanda (Beatitudine)? Come può, un’istruzione priva di moralità, redimere la vostra vita? Oggi gli studenti vanno in Paesi quali l’America, il Giappone, la Germania, ecc., non appena completano i propri studi. Quando i genitori si fanno tutto il viaggio per stare coi propri figli, viene loro chiesto di andare a mangiare al ristorante. Le persone in possesso di un’istruzione moderna non sono così liete di servire il cibo ai loro genitori con le loro stesse mani. Non mostrano alcuna gratitudine verso i loro genitori, che li hanno allevati con amore e cura. Questo è il peggiore dei peccati. Dovete occuparvi coscienziosamente dei vostri genitori. Dovete prendervi cura delle loro necessità quando sono vecchi e proteggerli con amore e sollecitudine. Oggi, quando i genitori invecchiano, i figli chiedono loro una parte delle loro proprietà. Sono interessati alle proprietà, ma non a sviluppare una mente giusta. Non esitano ad arrivare fino alla Corte Suprema per le loro dispute relative alle proprietà. Invece, ciò che si dovrebbe desiderare è lo Stato Supremo, ottenibile coltivando le virtù. Più si è istruiti, più si dovrebbe essere virtuosi.

 

Gratitudine verso i genitori
Cari Studenti!
Proprio adesso avete visto che ho chiamato un ragazzo americano. Questo ragazzo studia nella nostra scuola. Contemporaneamente, sta anche imparando i Veda. Qualsiasi domanda gli facciate sui Veda, egli vi saprà cantare armoniosamente il mantra relativo a quella parte. Avere figli simili è una gran fortuna per i genitori. Dipende, tuttavia, dai genitori se i figli coltivano delle buone qualità. I genitori di questo ragazzo provengono dall’America, ma lo hanno iscritto alla nostra scuola, così lontana dal loro Paese natale, per dargli la possibilità di apprendere le buone qualità e un buon comportamento. Hanno tutte le possibilità di dare un’istruzione al figlio anche in America, ma non hanno voluto che egli studiasse là. Amano il nostro Paese e le nobili qualità che vengono inculcate nei bambini. Qui, l’istruzione viene impartita accompagnata dall’amore. I bambini si inchinano davanti ai genitori con rispetto e deferenza. Tali nobili qualità hanno colpito questi genitori, che hanno portato il loro figlio a studiare qui, nel nostro istituto scolastico. Vi faccio un piccolo esempio. Una volta, viveva un pandit indù che era famoso per le sue capacità letterarie. I suoi due figli studiavano ad Allahabad, e lui e sua moglie abitavano in una piccola città. Un giorno i due coniugi, dovendo recarsi in treno in un’altra città, dovevano passare per Allahabad. L’uomo scrisse allora ai suoi figli e disse loro di recarsi alla stazione a incontrarli in un determinato giorno. Il treno si fermò e i genitori si misero in piedi sulla porta del vagone. Videro allora i figli che si affrettavano verso di loro. Il più grande toccò i piedi di entrambi i genitori prima di parlare con loro, mentre il più giovane non mostrò questo rispetto e riguardo. I genitori si informarono sulla loro salute e sui loro studi. Il più grande disse: “Qui stiamo bene. Vi prego, prendetevi cura della vostra salute. La vostra felicità è la nostra felicità”. Il figlio più giovane, al contrario, non si informò affatto sulla loro salute. Chiese invece più denaro. Quando il treno stava per ripartire, il figlio più grande toccò nuovamente i piedi dei genitori, mentre il più giovane agitò solo una mano in segno di saluto. Mentre il treno lasciava la stazione, i genitori guardarono i figli attraverso il finestrino. Il più grande continuò a salutarli (col proprio namaskâr) fino alla fine, mentre il più giovane tenne le mani in tasca guardando altrove con un’espressione indifferente. La madre era preoccupata per il comportamento sconsiderato del figlio più giovane, e ne attribuì la colpa al marito, dicendo: “Lo hai tenuto lontano da noi per dargli un’istruzione. Ora si comporta come un animale dato che non ha nessuno che lo guidi adeguatamente”. Il padre la calmò, dicendo: “Dopo tutto, è giovane. Imparerà e migliorerà col tempo”. Ma la madre non riuscì ad accettare alcun compromesso, e rispose: “Frequenta già il corso di laurea; se non impara ora, quando imparerà?” Incapace di trattenere i propri sentimenti, ella si mise a piangere. Le parole di quella madre si rivelarono vere. Nel corso del tempo, il figlio maggiore, in virtù della sua diligenza e del suo comportamento, ottenne un’alta posizione sociale. Fu molto rispettato per i suoi modi e la sua cortesia. (Un giorno) si prostrò davanti ai suoi genitori e disse loro: “È per merito delle vostre benedizioni che mi sono fatto strada nella vita”. I genitori versarono lacrime di gioia e lo benedissero profusamente. “Figlio, è per merito delle tue virtù che hai ottenuto un’alta posizione nella vita” (essi dissero).
Che cosa successe al figlio minore? Non riuscì ad andar bene agli esami e si dovette accontentare di un lavoro subordinato. Il figlio maggiore fu riverito da tutti, mentre il più giovane si trovò a dover essere lui a inchinarsi davanti a tutti. Com’è possibile che, chi non rispetta i propri genitori, venga poi rispettato dagli altri?

Yad bhavam tad bhavati
I risultati saranno conseguenti ai sentimenti.

Il nostro futuro dipende dalle nostre azioni presenti. Nei Paesi occidentali, oggi, si rispetta e si ottiene rispetto; ma questa qualità nel nostro Paese va estinguendosi. Se non rispettate i vostri genitori, neppure i cani vi guarderanno. Ovunque andiate, non dimenticate, dunque, di rispettare i vostri genitori. I Veda, nel nostro Paese, hanno esortato:

Mâtru devo bhava pitru devo bhava
âchârya devo bhava atithi devo bhava

Riverite vostro padre, vostra madre,
e il vostro precettore come Dio.

In questo modo, tramite queste esortazioni, essi promossero le qualità nobili. Chi rispetta i propri genitori e obbedisce ai loro comandi raggiungerà certamente alte posizioni nella vita. Anche la festa di Sankrânti ci esorta ad andare in questa direzione, a coltivare queste nobili qualità. ‘Krânti’ significa ‘trasformazione’. Si dice che Sankrânti porti una trasformazione nelle nostre vite. Ma come reagiamo a questo? Siamo in grado di acquisire una trasformazione? No. Lo scopo dell’istruzione è quello di rimuovere le cattive qualità e di coltivare le buone qualità e un buon comportamento. A questo tendono le festività indiane, anche se nessuno ne realizza il profondo significato.

 

Storia di Abramo Lincoln
Incarnazioni dell’Amore! Studenti!
I vostri genitori fanno ogni sforzo per darvi di che vivere, per assicurarvi un’istruzione e farvi crescere bene. Persino a costo di morire di fame, essi cercherebbero di darvi da mangiare e di pensare al vostro benessere. Cercano sempre di farvi esser contenti e in buone condizioni. Vi danno del buon cibo, vi vestono bene e vi assicurano una buona istruzione. Se non rispettate i genitori, come potete aspettarvi di essere rispettati dalla società?
Tutti conoscete la storia di Abramo Lincoln. Durante la sua infanzia egli andava a scuola con dei bambini ricchi. Questi bambini indossavano vestiti e ornamenti costosi. Lincoln, invece, doveva andare a scuola con dei vestiti lisi, rammendati da sua madre. Un giorno, i compagni lo derisero per il suo misero abito. Egli non riuscì a controllarsi. Corse da sua madre piangendo e le disse: “Mamma! Non tornerò più a scuola. I miei compagni si prendono gioco di me. Mi guardano dall’alto in basso, e mi considerano un ragazzo povero senza un vestito decente”. La madre, allora, lo prese tra le braccia con amore e lo consolò, dicendo: “Caro figlio mio! Non devi dispiacerti per questa cosa insignificante. Tutto questo ti aiuterà nella tua vita futura. Devi tener presente le condizioni della tua famiglia. Non prestare attenzione a ciò che dicono gli altri. Conduci una vita all’insegna della fiducia in te stesso e del rispetto di te stesso. Rispetta tutti gli individui e sii rispettato da essi”.
Da quel giorno in poi, Lincoln mise sempre in pratica il consiglio di sua madre e cominciò a rispettare tutti. Gradualmente, Abramo Lincoln ottenne il rispetto di tutti per merito del suo buon comportamento, e si fece un buon nome. Dopo qualche tempo, in America si tennero le elezioni, ed egli venne persuaso dagli amici e sostenitori a candidarsi. Accondiscese, insomma, al loro desiderio e partecipò alle elezioni. Vinse con un margine eccezionale e al momento giusto fu eletto Presidente degli Stati Uniti d’America. Se arrivò a ricoprire quell’alta carica fu perché seguì incondizionatamente il consiglio di sua madre e rispettò tutti. Non ebbe molto denaro, ma possedette la ricchezza delle virtù. Fu felice della prosperità altrui e fu contento di ciò che aveva e non desiderò denaro e proprietà materiali. Fu per merito di queste nobili qualità che arrivò a diventare Presidente d’America. Durante la sua presidenza fece passare un decreto per l’abolizione della schiavitù degli africani neri in America, mettendo fine alle loro disumane sofferenze. È il rispetto di se stessi che protegge l’uomo e lo porta a posizioni elevate. Potete essere poveri finanziariamente, ma, se tenete alto il rispetto per voi stessi, sarete rispettati da tutti. Non guardate i poveri dall’alto in basso: rispettateli e trattateli con amore. Tale è la vera natura umana. La madre di Lincoln inculcò nel figlio queste nobili qualità. Questo è il motivo per cui Lincoln considerò sua madre come Dio e la riverì. Chiunque inculchi in voi delle qualità sacre è il vostro Dio. Non dovete cercarLo da qualche altra parte. Se sviluppate il rispetto di Voi stessi, Egli si manifesterà proprio davanti a voi!

 

Abitudini e tradizioni di Bhârat: le porte piccole
Cari studenti!
Dovete rispettare i vostri genitori, quali che siano e in qualsiasi condizione si trovino. Dovete rispettare le loro parole e obbedire ai loro comandi, senza riserve. Solo allora potrete convogliare su di voi il rispetto della società. Tutti i grandi dei tempi che furono obbedirono ai loro genitori e li rispettarono, stabilendo un esempio per il mondo. Conoscete il significato profondo delle antiche abitudini e tradizioni di Bhârat? Per esempio, (in India) si costruivano grandi case con porte piccole. Sapete perché? Crediamo che le porte piccole servissero a far sì che i ladri non entrassero nelle case e non ne potessero fuggire agevolmente. No, quella non era la vera ragione. Le porte erano basse per far sì che i visitatori fossero obbligati a entrarvi con le teste chine, in segno di rispetto per chi vi abitava. Tutte le abitudini e tradizioni di Bhârat avevano come scopo la promozione del mutuo rispetto e della cordialità fra la gente e venivano stabilite con grande cura e saggezza. Gli abitanti di Bhârat, però, hanno dimenticato le nobili tradizioni. Al giorno d’oggi non trovate più neppure una gadapa (soglia) sulla porta di casa. Si pensa che una soglia sia un inutile ostacolo quando si entra in casa. Non è assolutamente un ostacolo! Le antiche tradizioni e abitudini di Bhârat erano intese a promuovere l’umiltà, il rispetto e la riverenza fra la gente.

 

Coltivare l’umiltà, il rispetto e la riverenza
Cari studenti!
Dovete imparare a osservare queste grandi tradizioni e a convogliare su di voi il rispetto della gente. Tramite il vostro comportamento dovete portar gioia ai vostri genitori. I genitori devono sentirsi felici di avere dei figli obbedienti. È sufficiente che vi guadagniate una buona reputazione. La grazia di Dio non può essere ottenuta con la mera partecipazione ai riti in segno di adorazione. Le vostre alte qualifiche promuoveranno solo il vostro ego, non l’umiltà e il rispetto verso i genitori e gli anziani. Quindi, dovete coltivare le qualità dell’umiltà, del rispetto e della riverenza. Solo allora diventerete buoni cittadini del Paese. Non è necessario che diventiate dei ‘grandi’: basta che diventiate dei buoni cittadini. Nome e fama possono arrivare oggi, ma possono andarsene domani. Invece, una buona reputazione durerà per sempre. Guadagnatevi quindi una buona reputazione. Ciò che dobbiamo guadagnarci è la ‘grazia’ (grace) di Dio. La gente, invece, desidera l’‘erba’ (grass) dei desideri mondani. L’erba è qualcosa che viene consumata dalle mandrie. Non dovete diventare bestiame pure voi, sviluppando il gusto per l’erba. Dovete anelare a guadagnarvi la grazia di Dio e diventare dei buoni individui.

Cari studenti!
Questi sono i sacri giorni della festa di Sankrânti. In questa occasione dobbiamo coltivare la qualità di dare rispetto agli altri e di ottenere rispetto. Vi farò un piccolo esempio. (Swami chiama il ragazzo americano che studia alla scuola secondaria Shrî Sathya Sai, e dice - N.d.T.:) Questo ragazzo si assicura ottimi voti non solo a scuola, ma anche nello studio dei Veda. Con il suo comportamento procura una gioia immensa ai suoi genitori. Suo padre è molto felice che si sia guadagnato un’ottima reputazione e che sia apprezzato da tutti.
(Swami chiama il padre sul palco e lo benedice – N.d.T.). La madre di questo ragazzo lavora nella nostra scuola elementare e vive felicemente. I genitori del ragazzo ricevono l’amore e il rispetto di tutti grazie al suo comportamento esemplare. Allo stesso modo tutti voi dovreste desiderare di procurare una buona reputazione ai vostri genitori: solo allora essi sperimenteranno la vera gioia per il fatto di avervi come figli. Potete guadagnare molto denaro e costruire palazzi, ma tutto ciò non procura una buona reputazione. Queste sono cose temporanee. Una volta che vi guadagnate una buona reputazione, questa vi resterà per sempre. Procurate un buon nome alla scuola in cui avete studiato. La gente dovrebbe potervi identificare come studenti Sathya Sai sulla base delle vostre buone qualità. Voi sapete che noi non chiediamo neppure un ‘paisa’ (monetina indiana - N.d.T.) ai nostri studenti. Inoltre provvediamo a fornire i libri, e quant’altro si renda necessario, agli studenti meritevoli e bisognosi.

 

Gli studenti e l’Amore di Swami
Gli studenti amano immensamente Swami, e Swami riversa su di loro la Sua Grazia e il Suo Amore. Essi non piangono nemmeno quando lasciano i genitori per trasferirsi qui. Quando, però, Io vado a Brindavan, al momento della Mia partenza per far ritorno a Puttaparthi, gli studenti di Brindavan piangono, perché non riescono a sopportare di separarsi da Me. Come hanno potuto acquisire un Amore così intenso? È l’Amore di Swami a esserne responsabile. È solo l’Amore che Io dissemino fra tutti. La Mia proprietà non include case e palazzi: l’Amore è la Mia più grande proprietà. Io do il Mio Amore e ricevo indietro il vostro Amore. Dico spesso agli studenti: “Datemi il vostro Amore. Io vi darò tutto ciò che volete”. Questo è il motivo per cui gli studenti Mi amano così intensamente. Sviluppate sempre più amore. Amate i vostri genitori e obbedite ai loro comandi: la vostra vita ne sarà certamente santificata. Pensate a Dio, sempre. Ovunque vi troviate, nella foresta o in cielo, in un villaggio o in una città, in collina o in mezzo al mare profondo, solo l’Amore può accorrere a salvarvi. Esso è sempre con voi, in voi, intorno a voi, sopra di voi e sotto di voi.
Châla Santosham (sono molto felice).

 

(Baba ha concluso il Discorso con il bhajan: “Hari Bhajana Binâ Sukha Shânti Nahin …”).

 

Prashânti Nilayam, 12 Gennaio 2004
Sai Kulwant Hall
Discorso di Capodanno 2004
(Traduzione tratta dal testo inglese pubblicato sul sito internet dello
Shrî Sathya Sai Central Trust di Prashânti Nilayam).