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03 - Marzo 2008

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MARZO 2008

1.3.08
Qualunque atto facciamo con il corpo porta alla rinascita. Ogni azione, buona o cattiva, può esser paragonata ad un seme; per evitare di spargere tali semi, dobbiamo fare tutte le azioni senza desiderio. Tutte andrebbero fatte soltanto per la gioia di Dio. Se pulite la vostra stanza, pensate di farlo per pulire il vostro cuore, il tabernacolo di Dio. Quando aiutate o danneggiate gli altri, tenete presente che lo state facendo a voi stessi; allora non farete mai danno a nessuno. Baba

2.3.08
E’ Dio che ha dotato l’uomo del corpo per cui ogni arto ed ogni organo di senso meritano un’attenzione riverente. Ognuno di essi va usato per la Sua Gloria: l’orecchio deve esultare quando ha l’occasione di ascoltare le glorie meravigliose di Dio, la lingua deve esultare quando può lodarLo. Il corpo umano vi è stato dato per il fine grandioso di realizzare il Dio interiore. Se avete un’auto ben equipaggiata ed efficiente, la terrete ferma in garage? L'automobile è fatta soprattutto per viaggiare: salite ed andate! Soltanto così è utile possederne una. Con il corpo è lo stesso. Procedete verso la meta; per raggiungere lo scopo, imparate ad usare le facoltà del corpo, dei sensi, dell’intelletto e della mente e andate avanti. Baba

3.3.08
L’uomo può essere felice con molto meno di quanto appare ritenere essenziale. Quando usate qualcosa per un po’ di tempo, essa vi sembra indispensabile e non sapete come vivere senza. Come il baco da seta, voi vi tessete intorno un bossolo secondo la vostra fantasia. Non permettete alle abitudini costose di crescere, costose sia dal punto di vista monetario che spirituale. Sorvegliate i vostri amori ed odi con occhio vigile ed abbandonate qualunque cosa minacci di ostacolare il vostro cammino. Baba

4.3.08
Scoprite voi stessi il vostro livello di sviluppo spirituale, a quale classe della scuola sareste adatti e quindi decidete di passare a quella superiore. Sforzatevi al meglio ed otterrete la Grazia di Dio. Non mercanteggiate né disperate; un passo alla volta è sufficiente purché sia verso la meta e non in direzione opposta. Guardatevi dall’orgoglio della ricchezza, del sapere e della condizione sociale; esso vi trascina nell’egoismo. Non cercate i difetti degli altri, cercate i vostri. Siate contenti di veder prosperare gli altri e dividete la vostra gioia con tutti. Baba

5.3.08
Voi non potete trovare la pace all’esterno; essa è dentro il vostro cuore e quindi cercate all’interno. Il cuore è sempre colmo di pace, amore e beatitudine, è la base di tutte le qualità sacre come la compassione, l’amore, la tolleranza etc.; tutto ciò che emana dal vostro cuore è sacro. L’attaccamento al corpo è la causa di tutte le qualità malvagie come il desiderio, la rabbia, l’avidità, l’orgoglio e la gelosia. Le persone intraprendono molte pratiche spirituali nel tentativo di santificare le loro vite ma, senza la purezza di cuore, queste non sono d’aiuto. Per prima cosa purificate il cuore negando qualunque libertà d’azione ai sentimenti malvagi come il desiderio, la rabbia e l’avidità; sul sentiero spirituale, questi tre sono i nemici peggiori. Baba

6.3.08
Confidate in Shiva, la Divinità che in voi, e non nel cadavere che il corpo diventa quando Egli lo abbandona. Con ogni respiro fate entrare la Sua Gloria, con ogni respiro esalate tutto ciò che riduce la Sua Gloria. Saturate il pensiero, la parola e l’azione con la Divinità ed allora potrete conquistare la morte, divenire immortali. Recitate il Nome di Shiva e salvatevi. Voi siete l’incarnazione della Verità, della bontà e della bellezza ma avete smarrito la chiave che vi aiuta ad attingere alle fonti; quella chiave è nel regno della vostra consapevolezza interiore e quindi smettete di cercarla nel campo degli oggetti materiali, nel mondo esteriore. Baba

7.3.08
Vedete Lui in tutti ed adorateLo attraverso tutti perché Egli è tutti. Impegnatevi nell’attività ma colmatela di devozione: è la devozione che santifica. E’ l’intenzione (Bhava) che conta non l’ostentazione (Bahya), il sentimento e non l’attività particolare che viene intrapresa. In tutti i templi voi trovate soltanto una pietra scolpita in forma di idolo; come pietra il suo valore è minimo ma, quando il sentimento la pervade, quando la devozione la trasforma, per la mente umana la pietra diventa il tesoro supremo. L’uomo non conosce il segreto della trasformazione di ogni suo atto in una adorazione sacra e così soffre per la delusione e l’accoramento. Baba

8.3.08
I desideri che si avvinghiano alla mente sono le macchie che sporcano la consapevolezza interiore dell’uomo. Controllate i sensi, non cedete alla loro richiesta insistente di soddisfacimento. Quando i sensi vengono negati, anche la mente scompare e, quando la mente scompare, l’illusione muore e la liberazione è raggiunta. Tutta la gioia che desiderate è in effetti dentro di voi ma voi soffrite come l’uomo che ha grandi ricchezze nella cassaforte ma non ha idea di dove sia la chiave. Con le indicazioni adatte, riflettendo su di esse nel silenzio della meditazione, è possibile ottenere la chiave, aprire il forziere ed essere ricchi di gioia. Baba

9.3.08
Coloro che negano Dio negano se stessi e la loro gloria. Tutti hanno l’Amore nel cuore, in una forma o nell’altra, verso i bambini o i poveri, verso il lavoro o uno scopo. Quell’amore è Dio. Per quanto piccola o temporanea, essi sperimentano la Beatitudine (Ananda) e quella è una scintilla di Dio in loro, hanno pace, distacco e compassione che sono riflessi del Divino nello specchio delle loro menti. Questi sono pregi mentali che si rivelano attraverso un apprezzamento dei meriti della virtù. Baba

10.3.08
Dio è oltre tutte le nozioni di bene e male, di giusto ed errato; queste sono soltanto misure terrene con cui gli oggetti temporali vengono pesati e giudicati. Egli non ha alcuna forma, alcuna preferenza, alcun pregiudizio né alcuna predilezione. Anche dire che Egli è l’incarnazione della Verità, della Saggezza/Conoscenza e della Beatitudine (Satyasvarupa, Jnanasvarupa, Anandasvarupa) non è corretto perché Egli non ha forma (Svarupa) o caratteristica (Svabhava). Egli è Verità (Satya), Saggezza/Conoscenza (Jnana) e Beatitudine (Ananda). Questa è l’esperienza di coloro che hanno sperimentato la Beatitudine. Baba

11.3.08
Voi siete afflitti dalla malattia che la Bhagavad Gita sa curare, la malattia dell'illusione (Moha) che annebbia la vostra visione e distorce il vostro senso dei valori ed il vostro punto di vista. Ma per beneficiare della medicina della Gita dovete avere l'angustia (Vishada) che aveva Arjuna, la dedicazione (Prapaththi) di cui egli era capace, il distacco che egli aveva sviluppato (Vairaagya), e la concentrazione (Ekaagratha) da lui dimostrata nell'assimilare il Grande Messaggio. Se avrete questo anelito appassionato la Bhagavad Gita distruggerà l'illusione e vi libererà. Baba

12.3.08
È naturale che l'uomo desideri raggiungere la Presenza dell'Onnipotente, che desideri vederLo ed essere sempre con Lui, perché dentro il cuore dell'uomo c'è l'ardente desiderio di raggiungere il luogo da cui egli proviene e di ottenere la Gioia e la Gloria perdute. L'uomo stesso è Divino, perciò si tratta della profonda chiamata ad entrare nel profondo, della chiamata della parte che anela al Tutto. Baba

13.3.08
Coltivate la fede e la resa a Dio. Allora la Grazia fluirà in tutte le vostre azioni perché esse non saranno più azioni vostre ma Sue, e non avrete da preoccuparvi per le conseguenze che potranno derivarne. A seguito di ciò tutte le azioni, le parole ed i pensieri saranno puri, saturi d'amore, portatori di pace. Ripulite i vostri cuori affinché il Signore possa rifletterSi in essi in tutto il Suo splendore ed in tutte le Sue miriadi di forme. Baba

14.3.08
La devozione è il tesoro più prezioso, il sentiero più vero, l'unica via per arrivare a Dio. L'uomo deve vivere immerso nella devozione (Bhakti) e solo per essa. Bhakti è Amore della varietà più pura e più nobile. Un tale Amore è il respiro che sostiene la vita, che aiuta l'anima nel suo sforzo di fondersi nella Super-Anima. Gli anni di vita trascorsi senza la Luce dell'Amore sono anni sprecati. Baba

15.3.08
Quando vedete un aeroplano che vola nel cielo, vi rifiutereste di credere che è guidato da un pilota solo perché da dove vi trovate non vi è possibile vederlo? Per vedere il pilota dovete salire sull'aeroplano. Non potete negarne l'esistenza stando giù a terra, dovete supporre che l'aeroplano abbia un pilota. In modo analogo, nel vedere l'Universo dovete supporre l'esistenza di Dio e non rinnegarLo perché non riuscite a vederLo. Per vedere i vostri stessi occhi avete bisogno di uno specchio; per vedere voi stessi nella vostra originaria grandezza spirituale avete bisogno di un Guru (precettore). Baba

16.3.08
Si può dire di essere un devoto di Dio soltanto se le passioni ed i sentimenti sono puri ed il carattere è virtuoso. La lingua può pronunciare il Nome di Dio, le orecchie possono udire la gloria di Dio, le mani possono spargere fiori sull’immagine di Dio ma la lingua può non conoscerNe o gradirNe il sapore, l’orecchio può non desiderarLo e le mani possono non bramarLo. Queste cose possono accadere soltanto quando il cuore è consapevole del Supremo e la mente si entusiasma al ricordo della Sua Gloria altrimenti siamo come il cucchiaio che si tuffa nel cibo agro e in quello dolce con la stessa sollecitudine ed indifferenza senza rifiutare né gradire alcun sapore. Baba

17.3.08
Il sacrificio vero consiste nel dividere con gli altri la propria ricchezza, la forza, etc. che sono state ottenute dalla società. L’uomo diventa immortale tramite lo spirito di sacrificio e non attraverso le azioni, la discendenza o la ricchezza. Egli dovrebbe quindi sforzarsi di rendere significativa la sua vita sacrificando le comodità personali per il benessere dei suoi simili e della società. Baba

18.3.08
Voi siete tutti gli arti di quell’Unico Corpo Cosmico, il Purusha, che è molto più esteso dell’Universo essendo quest’ultimo soltanto una piccola frazione del Suo Splendore. Gli individui possono venir indotti nell’illusione di essere diversi dal resto ma l’Atma in ognuno è lo stesso. In una ghirlanda, i fiori colpiscono l’occhio per primi mentre il filo, con cui sono legati, va intuito perché non è così evidente; senza di esso però, quei fiori cadrebbero tutti per terra. Nello stesso modo, senza la connessione con la Divinità (Brahman), voi cadreste come entità non collegate; in effetti, voi siete entità soltanto grazie alla scintilla Divina interiore! Baba

19.3.08
Dio non vi chiederà dove e quando avete fatto servizio; Egli vi chiederà per qual motivo lo avete fatto. Voi potete vantarvi della quantità ma Dio cerca la qualità, la qualità del cuore, la purezza della mente, la nobiltà del motivo. Il Signore è contento soltanto quando fate le cose che Egli desidera; in quale modo potete conquistare la Sua Grazia se non assistendo e nutrendo i Suoi Figli? Non dovete avere semplicemente l’entusiasmo di servire ma anche l’intelligenza e la capacità per farlo; soltanto così potete essere efficienti ed utili. L’entusiasmo privo di efficienza è spesso fonte di spreco e sofferenza. Baba

20.3.08
I saggi dei tempi antichi sapevano che la mente è uno strumento che può sia legare che liberare l'uomo. Se ne devono capire sia le modalità che le potenzialità. Dovete imparare a usarla invece di abbandonarvi ad essa. È la mente a tessere la stoffa chiamata 'io': essa costruisce nozioni di piacere e dolore, gioia e sofferenza e un' intera serie di voglie ed impulsi. La mente resiste a tutti i tentativi di fuga nell'Eterno, nell'Universale, nell'Assoluto e protesta quando l'individuo desidera ardentemente diventare conscio della propria vera identità, ma se trova un'opposizione determinata alle sue tattiche si arrende e scompare. Baba

21.3.08
Il Cuore di Gesù era puro e calmo. Questo è il motivo per cui Esso viene onorato come sacro. Anche noi dobbiamo rendere sacri i nostri cuori per poterci fondere in Gesù o Gesù in noi. Quando ci fondiamo siamo sul sentiero della devozione (Bhakti) mentre avere Gesù risvegliato in noi fa parte del sentiero della conoscenza (Jnana). Gesù era un Messaggero di Dio. Ma notate: anche voi siete tutti Messaggeri di Dio. Gesù non era l'unico Figlio di Dio, voi tutti siete Suoi figli. Gesù e Suo Padre sono Uno ma anche voi e Dio siete Uno. Diventatene consapevoli. Baba

22.3.08
La salute spirituale viene conservata e promossa dall'attenzione delle tre tendenze inerenti (Guna): Satva, Rajas e Tamas. La salute fisica viene conservata e promossa dall'attenzione dei tre umori del corpo: Vata (vento), Pitta (bile) e Kapha (flemma). I tre umori non devono venir viziati, né perdere l'equilibrio. Un corpo sano è il miglior contenitore per una mente sana. La malattia rende la mente agitata ed ansiosa. La materia e lo spirito sono i due piatti della bilancia. Devono essere curati entrambi, in egual misura, almeno fino a quando si è ottenuto un certo progresso nello sviluppo spirituale. Baba

23.3.08
Quando una stoffa viene riconosciuta semplicemente come un modo di disporre del filo o fondamentalmente come cotone, l’ordito e la trama scompaiono dalla coscienza. La mente è composta dell’ordito e della trama del desiderio. Quando l’uomo è radicato nell’esperienza dell’Uno, non c’è desiderio; chi può desiderare chi o cosa? In questo modo la dissoluzione o distruzione della mente (Mano Layam o Mano Naashanam) è realizzata. Per liberarsi dall’illusione l’uomo deve quindi ridurre i suoi desideri. Il desiderio viene dall’attaccamento, la liberazione viene dal distacco. Baba

24.3.08
Se non potete pregare per il benessere della comunità che vi circonda, in cui Dio vive, com’è possibile che adoriate un Dio invisibile? La prima cosa che dovete fare è impegnarvi per il benessere della comunità intorno a voi. Se l’individuo è ingannato dalla convinzione che sta servendo gli altri, il dolore è in lui perché non c’è affatto nessun “altro”. Tutti sono Uno; la sofferenza di un uomo è la sofferenza di tutti. Il difetto fondamentale è l’ignoranza dell’uomo; se soltanto egli fosse saggio, saprebbe che tutti gli individui sono onde dell’Oceano del Sé. Baba

25.3.08
I saggi dei tempi antichi sapevano che la mente è uno strumento che può sia legare che liberare l'uomo. Se ne devono capire sia le modalità che le potenzialità. Dovete imparare a usarla invece di abbandonarvi ad essa. È la mente a tessere la stoffa chiamata 'io': essa costruisce nozioni di piacere e dolore, gioia e sofferenza e un'intera serie di voglie ed impulsi. La mente resiste a tutti i tentativi di fuga nell'Eterno, nell'Universale, nell'Assoluto e protesta quando l'individuo desidera ardentemente diventare conscio della propria vera identità, ma se trova un'opposizione determinata alle sue tattiche si arrende e scompare. Baba

26.3.08
Un tipo o un altro di preoccupazione o dolore ci saranno sempre, nel passato, nel presente e nel futuro, nella veglia, nel sogno o nel sonno, ma ponete fede nel Signore e fate il vostro lavoro dedicandolo a Lui e le dualità della gioia e del dolore spariranno. Il dolore, come la gioia, è causato dall’attaccamento dei sensi agli oggetti. Una volta che sapete di non essere né i sensi né la mente e che Egli muove i sensi ed usa la mente, voi superate i limiti del piacere e della pena. Baba

27.3.08
Lo spirito si può risvegliare e realizzare soltanto tramite la disciplina individuale e la grazia di Dio; queste due possono essere ottenute con l’amore, la purezza ed il servizio agli altri. Gli sforzi individuali e la Grazia Divina sono interdipendenti: senza sforzo non vi sarà conferimento di Grazia e senza Grazia non può esserci soddisfazione nello sforzo. Per conquistare tale Grazia vi necessitano soltanto la fede e la virtù, non avete bisogno di lodarLo al fine di ottenere il Suo favore. La fede in Dio è il miglior aiuto per la vittoria spirituale. Quando trovate diletto nella contemplazione dello splendore Divino, niente di materiale può attrarvi, tutto il resto appare inferiore e solamente la compagnia dei devoti vi è gradita. Baba

28.3.08
Il servizio apre gli occhi dell’uomo sull’unità globale della creazione. L’espressione più semplice e fruttuosa del dovere/giustizia (Dharma) consiste oggi nel fare servizio come adorazione del Divino intorno a voi. Dedicate tutte le vostre abilità, talenti, ricchezze e conoscenze alle incarnazioni viventi della Divinità intorno a voi; questo è il potere della attività virtuosa (Dharmashakti) che può attrarre la Grazia su di voi. Baba

29.3.08
Il corpo di ognuno viene dalla carne e dal sangue della madre. La quantità di sacrificio, occorrente a generare un figlio ed allevarlo con attenzione ed amore continui, è oltre ogni descrizione. Il cibo che mangiate, le vesti che indossate e la vita che conducete sono tutti doni dei vostri genitori; se non onorate loro, che sono in verità i “creatori” in forma umana, come potete imparare ad onorare il Creatore in Forma Divina? Il dovere fondamentale di ognuno è quello di accontentare i propri genitori; soltanto così si può pagare il proprio debito verso di loro. Questo non è tutto: il debito verso i genitori può essere totalmente pagato anche facendo servizio alla società. Baba

30.3.08
Essere nati come esseri umani è una fortuna grande perché soltanto l’uomo può ottenere lo stato Divino riconoscendo la realtà della sua natura. Nessuna bestia o uccello può raggiungere l’altezza della realizzazione ma è tragico che, invece di apprezzare l’occasione ed utilizzarla, l’uomo getti via i suoi anni e muoia senza arrivare allo scopo. Egli disonora se stesso e rifiuta il suo destino elevato. La riflessione di un minuto gli rivelerebbe quanto sia lontano dal raggiungere l’autorealizzazione ma, che peccato, egli non dedica la vita al Divino ed è invece preso nella vana ricerca dell’agiatezza e del vivere confortevole. Baba

31.3.08
Il servizio disinteressato porta alla luce tutto ciò che è grande nell’uomo, allarga il cuore ed amplia la visione, colma di gioia, promuove l’unità, proclama la Verità dello spirito, elimina tutte le qualità malvagie; esso è da ritenere come una grande disciplina spirituale. Tutte le relazioni tra marito e moglie, tra madre e figlio, datore di lavoro ed impiegato, sono basate sul servizio reciproco ed il mondo progredisce grazie a questo mutuo servire. Se il principio del sevizio non operasse, il mondo si fermerebbe. Soltanto quando l’uomo è pieno di spirito di servizio, la natura Divina viene suscitata ed egli sperimenta la pace che trascende ogni comprensione. Baba