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11 - Novembre 2008

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NOVEMBRE 2008

1.11.08
Gli esseri umani con nomi e forme differenti sono proprio onde nell’oceano di Sat-Cit-Ananda; sono altrettanto lo stesso Sat-Cit-Ananda. L’essenza è la stessa in tutti i nomi e le forme; la comprensione profonda di questa Verità è spiritualità. Questo è il messaggio delle Upanishad. Se non potete comprendere ogni parola delle Upanishad non fa niente, è sufficiente che comprendiate veramente la Verità del fatto che siete incarnazioni del Divino. Baba

2.11.08
Solamente Dio (Paramatma) è Reale. Dio è Verità ed Amore; meditate su di Lui come Verità ed Amore. Siate sempre in Satsang, la compagnia dei Suoi devoti; attraverso questo Satsang, la Discriminazione (Viveka) ed il Distacco (Vairagya) verranno impiantati ed accresciuti. Questo, a sua volta, rafforzerà lo spirito, vi darà la pace interiore ed allora la vostra mente si fonderà con Dio. Baba

3.11.08
Se un individuo cerca il compimento di sé al di fuori di se stesso, non raggiunge lo scopo; se lo cerca dentro di sé, riesce ad ottenerlo. Il Principio Divino in noi è sempre accessibile e sempre disponibile. Il dolore si prova soltanto finché permane l’attaccamento, o l’avversione, alle forme esteriori. Il sollievo definitivo dalla sofferenza può venire solamente con la cancellazione dell’ego, con l’eliminazione di ciò che reagisce a qualcosa con dolore ed a qualcos’altro con piacere la cui memoria e condizionamento supportano il riconoscimento delle dualità della gioia e del dolore. Baba

4.11.08
Come si coltiva l’Amore? Si può fare in due modi: uno è quello di considerare insignificanti e trascurabili gli errori degli altri per quanto grandi siano, e valutare grandi i propri, anche se piccoli, e quindi pentirsene. L’altro è fare qualsiasi cosa, da soli o con altri, ricordando che Dio è Onnipresente e vede, ode e sa tutto. Baba

5.11.08
I giovani si danno tanta pena per acquisire i titoli che assicurino loro dei lavori buoni ma non si impegnano per sviluppare il carattere e la personalità. Il buon comportamento ed il buon carattere sono i più importanti requisiti per l’uomo, sono la base della sua vita spirituale; se egli ignora l’aspetto spirituale, diventa un essere artificiale e meccanico senza vere qualità umane in sé. Molti oggi non comprendono cosa si intenda per spiritualità: è la conoscenza della Divinità che è la natura reale dell’uomo. La spiritualità porta alla luce il Principio Fondamentale immanente in tutto e sostegno del Cosmo intero. Baba

6.11.08
Il sapore dell’oceano così grande si può trovare, pieno e completo, in ogni goccia della sue acque; sebbene noi consideriamo la goccia e l’oceano come entità separate, la loro natura ed il loro sapore sono identici. Similmente, il Divino Onnipresente (Sarvantaryami Paramatama), la Forma materiale e il Nome, che Egli assume ed attraverso i quali Lo si adora e si giunge alla realizzazione, non sono entità separate: sono coincidenti. Baba

7.11.08
La Natura è un predicatore, la vita un insegnante. La conoscenza non va attinta solamente dai libri, la Natura deve essere accettata come miglior istruttore; con la sua tolleranza, la sua bontà, la pazienza e la serenità, essa proclama di continuo il suo vero e connaturato ruolo di predicatore della verità spirituali. Considerate, ad esempio, un albero: esso offre la sua ombra e distribuisce i suoi frutti a chiunque lo avvicini, non nutre sentimenti di odio o vendetta neanche verso coloro che lo danneggiano, non cerca riconoscimenti da quelli che ne traggono beneficio. Tutti dovrebbero imparare questa lezione di servizio altruistico dall’albero. Baba

8.11.08
Ciò che è necessario è la trasformazione del cuore: tutti i pensieri e sentimenti cattivi devono venirne espulsi. Noi dovremmo partecipare ai Bhajan con tutto il cuore, non devono essere un rituale meccanico. Una volta che il vostro cuore è colmo di pensieri e sentimenti sacri, questi vengono riflessi nel vostro canto dei Bhajan e, attraverso quel canto, dovete dare gioia a tutti i partecipanti. Baba

9.11.08
Tra il Realizzato in vita (Jivanmuktha) ed il Devoto non c’è alcuna differenza (Bhakta) perché ambedue sono oltre l’ego (Ahamkara). I cuori di queste persone sono pieni di compassione e di anelito a fare il bene del mondo. Il Devoto di questo tipo non ha desideri perché questi sono il prodotto di “io” e “mio” e la persona diventa un Bhakta soltanto quando essi sono stati sradicati. Baba

10.11.08
Dio ha dotato l’uomo del corpo e quindi tutti gli arti e gli organi sono degni di attenzione riverente. Il corpo deve venir santificato con la contemplazione della Sua Gloria: l’orecchio deve esultare quando ha l’opportunità di ascoltare le storie meravigliose della Sua Vita e la lingua deve tripudiare quando Lo può lodare altrimenti è inutile come quella della rana che gracida giorno e notte sulla riva della palude. Il corpo umano è stato dato per uno scopo grandioso: realizzare il Dio interiore. Imparate a usarne le facoltà, i sensi, l’intelletto e la mente e procedete per ottenere lo scopo. Baba

11.11.08
Com’è triste che la vita umana, preziosa come un diamante inestimabile, sia trattata come un soldo consumato e senza valore! Non vale pentirsi dopo aver sprecato il tempo senza meditare su Dio o senza seguire una disciplina spirituale (Sadhana) per raggiungerLo. A cosa serve scavare un pozzo quando la casa brucia? Cominciare a meditare su Dio alla fine della vita è come cominciare a scavare il pozzo quando il fuoco sta già divampando. Baba

12.11.08
Se meritate la Grazia di Dio, anche i dettami del destino possono essere superati. Ci sono delle medicine che hanno una data di scadenza oltre la quale perdono l’efficacia: il preparato può essere ancora sigillato nella bottiglia ma, dopo quella data, non avrà più effetto. Similmente, la Grazia di Dio può rendere non operanti i verdetti del destino: proprio come non sentite più un dolore forte, se il medico vi fa un’iniezione di morfina, la Grazia di Dio vi permette di sopportare le difficoltà senza provarne la sofferenza. Baba

13.11.08
Gli uomini che Mi sono devoti sono pieni d’amore e seguono sempre il Dharma o rettitudine. Essi dicono la verità, il loro cuore si scioglie di compassione, sono scevri da comportamenti sbagliati, evitano il peccato, rinunciano volentieri a qualunque cosa, agiscono con moderazione, sono sempre impegnati nel fare del bene agli altri, non sono egoisti, non sono tormentati dai dubbi, non prestano orecchio alle blandizie. Baba

14.11.08
I Veda trattano dei rituali e dell’adorazione; questi implicano una dualità tra l’adoratore e l’oggetto adorato. Il Vedanta enuncia il principio della non dualità (Advaita); esso viene interpretato in modi diversi ma la base vera del principio Advaitico è il sentire interiore che c’è soltanto un Atma che pervade tutto, nessun altro. La saggezza risiede nella percezione dell’unicità (Advaita Darshanam Jnanam). Le Upanishad predicano questa unicità basata sul concetto dell’unità nella diversità. Baba

15.11.08
Voi ignorate la Divinità che avete come nucleo del vostro essere e, contemporaneamente, la cercate in altri. Questa è una tragedia. Voi insultate voi stessi pensando di essere indifesi, deboli ed inferiori; la codardia e l’auto condanna non sono qualità facenti parte di voi, di voi che siete scintille della Fiamma Divina. Una volta soppresso l’ego, in quel preciso momento conseguono due cose: la Libertà dalla sofferenza e la Libertà dal godimento. Per ottenere questo grande compimento, dovete fare un passo dopo l’altro. Le buone azioni come l’adorazione, la meditazione, l’osservanza dei voti etc., sono passi sul sentiero ed anche i pensieri buoni, come il pregare per una maggior discriminazione e per più occasioni di aiutare gli altri, aiutano. Pian piano, costantemente, mondate la mente, acuite l’intelletto, purificate i sensi ed ottenete la Sua Grazia. Baba

16.11.08
La natura reale delle Incarnazioni Divine (Avatara) è Beatitudine pura; quando vedono i Loro devoti, i Loro cuori traboccano di Amore illimitato ed incondizionato. Nel Loro atteggiamento ed affetto non può avvenire alcun cambiamento ma gli ignoranti, per ristrettezza mentale, attribuiscono a Dio i cambiamenti che immaginano o le differenze che vedono. Noi lodiamo Dio quando siamo contenti e Lo condanniamo quando soffriamo. Egli è venuto come un angelo custode a dissuadere ed allontanare l’uomo dalle abitudini pericolose; se necessario, non esiterà a ricorrere alla somministrazione del dolore come trattamento curativo e correttivo. Baba

17.11.08
L’Avatar (Incarnazione Divina) è disceso solamente per salvare l’umanità in risposta all’intenso desiderio delle persone nobili, è a conoscenza del passato, del presente e del futuro di tutti ed è venuto a guidare e liberare. Egli viene quando un gran numero di uomini buoni temono per la sopravvivenza della bontà. Dio si incarna per nutrire i loro spiriti accasciati e ravvivare la fede ed il coraggio nei loro cuori. Baba

18.11.08
L’uomo nasce dal desiderio e vive per soddisfare i propri desideri; la sua vita è basata sui desideri e pensieri che controllano le sue azioni. Il destino dell’uomo è quindi determinato dai pensieri. Agire seguendo i dettami dei sensi è il codice degli animali; ciò che noi dovremmo avere è la Consapevolezza Divina. L’Incarnazione Divina viene a consigliare, guidare, risvegliare, mostrare la via e spandere la luce dell’amore su di essa ma l’uomo deve ascoltare, imparare ed obbedire con fede e fiducia. Baba

19.11.08
Le donne sono le artefici della casa, della nazione ed del mondo, sono le madri che modellano la generazione futura; esse devono quindi impiantare l’impulso verso la luce, l’amore, la saggezza e la gioia nei loro cuori. Il Principio Femminile è la base su cui si può costruire un mondo pacifico e felice. Quando le donne sono sincere, coraggiose, gentili e compassionevoli, il mondo può avere un’era di pace e gioia. Baba

20.11.08
I desideri che si avvinghiano alla mente sono le macchie che offuscano la consapevolezza interiore dell’uomo. Controllate i sensi, non cedete alla loro insistente pretesa di soddisfazione. Quando sulla pira si pone un cadavere e la si accende, sia questa che il corpo vengono ridotti in cenere; nello stesso modo, quando i sensi vengono negati, anche la mente scompare e, con la sua fine, l’illusione muore e la liberazione è ottenuta. Baba

21.11.08
Il Sanathana Dharma, che insegna la Verità di tutte le religioni e la tolleranza verso tutte, è il Dharma dell'intero genere umano. Nati nelle varie regioni e scorrendo per vie differenti, i fiumi raggiungono infine l’oceano; in modo uguale, nate in terre diverse e praticanti fedi diverse, le persone raggiungono l’oceano di Dio tramite diversi modi di adorazione. Baba

22.11.08
L’educazione è il mezzo per sviluppare le potenzialità morali e spirituali dell’uomo; essa gli mostra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Al presente, il sistema educativo pensa ad impartire la conoscenza temporale senza offrire alcuno spazio all’etica ed alla spiritualità; così facendo, l’educazione viene ridotta ad un esercizio di acquisizione di conoscenza libresca. Ciò che serve oggi è la conoscenza pratica. Ogni studente dovrebbe acquisire un buon carattere, i valori morali ed una inclinazione spirituale della mente; questi tre costituiscono il vero apprendimento. Baba

23.11.08
Potete chiamarmi Premasvarupa (Incarnazione dell’Amore). L’Amore è la ricchezza che ho e che spargo su tutti; non ne ho altre. La Grazia di Dio scorre sempre come la corrente elettrica nel filo: montate una lampadina e la corrente vi illuminerà la casa. La lampada è la pratica spirituale (Sadhana) che seguite, la casa è il vostro cuore. Venite da Me con gioia, tuffatevi in mare e scoprite la sua profondità. Rimanere nelle acque basse e lamentarsi che in mare non ci sono perle, non serve; tuffatevi nel profondo e realizzerete il desiderio del vostro cuore. Baba

24.11.08
Quando il nome e la forma, attribuiti a Dio dal devoto (Bhakta), si trasformano nel Senza-attributi e Senza forma, Brahman è il termine con cui Lo si indica. Quando lo Stesso Brahman si manifesta con attributi e forme, viene chiamato Rama, Krishna, Vishnu o Shiva. Quando un devoto raggiunge l’estasi dell’Unione Mistica con Dio, tutte le distinzioni tra lui ed il Signore scompaiono. Baba

25.11.08
Diventiamo ciò che contempliamo: se fissiamo costantemente i nostri pensieri sul male che fanno gli altri, le nostre menti si inquineranno con il male. Quando, al contrario, li fissiamo sulle virtù ed il benessere altrui la nostra mente si ripulisce da ciò che è sbagliato ed intrattiene solo buoni pensieri. Nessun pensiero cattivo può penetrare nella mente di una persona totalmente dedicata all'amore ed alla compassione. Quindi, i nostri pensieri forgiano la nostra natura. Baba

26.11.08
Dio è l'Incarnazione della Rettitudine (Dharma) ed è seguendo il Dharma che si ottiene la Sua Grazia. Dio sostiene sempre il Dharma, in quanto Egli è il Dharma stesso. I Veda, gli Shastra (le Sacre Scritture) ed i Purana (la mitologia) proclamano tutti ad alta voce la gloria del Dharma. Il flusso di attività dharmiche non dovrebbe mai seccarsi. Non appena le sue fresche acque cessano di scorrere il disastro diventa certo. Baba

27.11.08
Dio può essere realizzato solo mediante l'Amore e non risiederà in un cuore privo d'Amore, che è come un deserto. Gli altri sentieri sviluppano arroganza, separando l'uomo dall'uomo e l'uomo dagli animali. Essi vi fanno contrarre, non vi aiutano e riducono la vostra consapevolezza del Divino. L'Amore è espansione ed espansione è Vita Divina. Seminate l'Amore: Esso fiorirà sotto forma di compassione e tolleranza e darà come frutto la Pace. Dio è riflesso nella Natura e la Sua immagine si può percepire in tutto. Baba

28.11.08
Dio (Paramatma) non può essere conosciuto senza fede e costanza. Solo attraverso l'Amore (Prema) viene la fede (Shradda); attraverso la fede (Shraddha) viene la Saggezza (Jnana); attraverso la Saggezza (Jnana) viene la più alta forma di devozione o Parabhakthi; attraverso Parabhakthi si ottiene Dio (Paramatma). Baba

29.11.08
Ogni aspirante che cerca l’Eterno attraverso la via della devozione (Bhakti) deve sforzarsi di acquisire queste caratteristiche: evitare i disordini, le crudeltà e le falsità di questo mondo, praticare la Verità, la rettitudine, l’amore e la pace, ignorare la lode ed il biasimo, l’apprezzamento e la derisione, la prosperità e l’avversità perché inutili, mantenere una fede stabile nella propria Realtà Innata e dedicarsi all’elevazione spirituale. Baba

30.11.08
Dio non è un benefattore parziale: Egli da il frutto di ogni albero a seconda del seme. Se avevate piantato il seme di una varietà aspra di mango, perché lamentate che il frutto che ottenete non è dolce? Fare il bene ed aspirare ad ottenere il frutto della bontà è perdonabile; almeno non è riprovevole come fare azioni malvagie ed incolpare Dio delle loro conseguenze. Baba