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02 - Febbraio 2006

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FEBBRAIO 2006

1.2.06
“Sarvam Brahmamayam Jagath” (il cosmo intero è permeato da Brahman, o Dio). Mentre il Divino è quindi onnipervadente, la capacità di riconoscere questa verità non è presente in tutti. Il fatto che il fuoco sia latente nel legno è ben conosciuto, ma si può, su questa base, cuocere una pentola di riso ponendola su di una camionata di legna non accesa? Il fuoco ha due stati: l’interiore e l’esteriore. Quello che è invisibile e latente è il fuoco interiore; esso, nonostante sia presente, non può bruciare niente. Il fuoco esteriore manifesta la sua vera forma, può bruciare qualunque cosa e ridurla in cenere. In egual modo, la facoltà di sperimentare il Divino onnipresente e concepirLo interiormente è posseduta da ognuno mentre solo alcuni hanno la capacità di dimostrarlo esternamente. Baba

2.2.06
Dio genera forze avverse per dimostrare il potere della fede nel Divino e concedere pace ed abbondanza ai credenti. Come una madre procura giocattoli e dolci per il piacere del suo bambino anche se per lei non sono di alcun uso, Dio crea certe situazioni per il bene del devoto, per portare alla luce la profondità della sua devozione. Persino nelle piccole questioni noi troviamo che la loro vera natura si scopre solo sperimentando gli elementi opposti ad esse. Per esempio: se uno vuole sviluppare la forza fisica deve assoggettare il corpo ad intenso esercizio. Persino un diamante deve essere tagliato e lucidato per intensificare la sua brillantezza ed il suo valore. Baba

3.2.06
Le miriadi di cose differenti che si vedono nel mondo sono soltanto varie manifestazioni dell'unica entità fondamentale: Brahman (la Divinità). Un uomo che desidera godere dei frutti di un albero non può accontentarsi di nutrire soltanto i fiori; oltre ad essi egli deve nutrire le radici, il tronco, i rami e le foglie. Similmente, l'uomo che cerca la Jnana (saggezza) più elevata deve nutrire appropriatamente il corpo, i sensi ed i sentimenti. Dio è la Realtà eterna senza nascita, crescita o morte, senza un inizio o una fine, immutabile; sono solo i corpi ad essere soggetti a cambiamento. Il Divino immutabile deve essere sperimentato facendo uso del corpo che è mutabile. Baba

4.2.06
E' solo coltivando il distacco, negando ai sensi l'emozione di cui sono assetati ed immergendosi nelle profondità del proprio essere, con la fede sicura di trovare un immenso regno interiore che premia l'esplorazione, che si può ottenere la beatitudine della suprema tranquillità. Questa è la moralità più elevata perché, facendo questo, l'uomo si satura d'amore e non conserva in sé alcuna traccia di malizia, di odio, di avidità o concupiscenza; la sua visione viene purificata dall'ideale dell'unità di tutti in Uno e della proliferazione dell'Uno in tutti. Baba

5.2.06
Il piacere ed il dolore non sono inerenti alla natura dell'uomo; essi sono prodotti della mente. La beatitudine è la vera natura dell'uomo, ma la si può realizzare solo quando l'amore di Dio sia sperimentato. La possessività deve essere estirpata totalmente. L'uomo colmo d'amore ha grande pace mentale, ha purezza di cuore e non è turbato da alcuna circostanza avversa, da alcun fallimento o perdita. Questa forza morale deriva dall'amore di Dio che gli dona fiducia in se stesso e quest'ultima genera un immenso potere interiore; tutti devono sviluppare questo potere, tutti devono sviluppare questa auto-fiducia in modo che l'Atma-Ananda (beatitudine del Sé) possa essere sperimentata. Baba

6.2.06
L'Amore è Supremo; sviluppate l'amore nei vostri cuori, fate che l'amore scorra attraverso ogni parte del vostro essere, eleggete l'amore a principio dominante della vostra vita, sviluppate l'amore attraverso l'amore. Questa è la preghiera che scaturiva dai cuori delle Gopi: "Oh Krisna, suona il Tuo flauto in modo che i nostri cuori inariditi possano essere inondati dal nettare del Tuo Amore e noi possiamo essere colmi di amore in tutto ciò che pensiamo e facciamo. Pianta il seme dell'amore nei nostri cuori aridi in modo che l'alberello dell'amore possa germogliare e crescere". Per sperimentare questa gioia voi dovete sviluppare fede certa in Dio e liberarvi di tutte le paure. Coltivate l'Amore Divino e sperimentate questa gioia; santificate le vostre vite dedicandola al Divino. Baba

7.2.06
Uno può aver ascoltato un gran numero di discorsi spirituali, ma non dovrebbe accontentarsi del semplice ascolto finendo poi per dimenticarli. Bisogna chiedersi quanto siamo stati trasformati dall'ascolto di questi discorsi, bisogna impegnarsi a mettere in pratica almeno uno o due insegnamenti, liberarsi gradualmente dagli attaccamenti alle cose del mondo e progredire sul sentiero che porta al Divino; certamente, a tempo debito, la Divinità sboccerà nel cuore. Se invece uno continua a moltiplicare i propri interessi e desideri per il mondo, scenderà al livello animale. Bisogna accontentarsi di ciò che si ha e farne buon uso avendo fede in Dio. Baba

8.2.06
Nella Bhagavad Gita, il Signore Krishna ammonisce Arjuna a considerarsi uno strumento del Divino. Ogni essere umano è sicuramente uno strumento di Dio e, come tale, deve compiere le sue mansioni lasciando a Lui i risultati. Gli uomini devono fare il loro dovere: il successo, o il fallimento, è stabilito dal Divino. Non considerate voi stessi come coloro che fanno; sviluppate la convinzione che lo Spirito Residente in voi dirige e permette il vostro agire. Baba

9.2.06
Il più importante dovere dell’uomo è fare un uso corretto del tempo tramite l’involucro fisico che gli è stato dato. L’uomo è legato dalle azioni in questo mondo fenomenico. Nonostante il Divino sia onnipervadente, l’uomo non riesce a riconoscerlo; egli non è capace di vedere la luce che è dentro di lui. La Realtà che andate cercando per tutto il mondo esteriore è dentro di voi. L’uomo si rivolge oggi solamente al mondo esteriore; questa è una qualità animale mentre rivolgersi all’interno è il marchio del vero essere umano. Ossessionato dalla visione esteriore ed ignorando la sua visione interiore, l’uomo ha perduto il potere di discriminazione. Baba

10.2.06
Il Divino è presente nell'uomo come il filo inosservato che tiene insieme la collana. Il cosmo intero è pervaso dal Divino ed è la Sua manifestazione. Considerate voi stessi come bambini di una sola madre appartenenti alla famiglia dell'umanità; non date spazio a differenze di razza, di credo e nazionalità. Abbiate fede sicura nel fatto che tutti appartengono alla casta dell'umanità, seguite la religione dell'amore e parlate il linguaggio del cuore. L'acqua è indicata con nomi differenti nei vari idiomi; similmente Dio è Uno con qualunque nome Lo chiamiate, sia esso Allah, Gesù, Buddha o Rama. Abbiate questa fede, sviluppate questa visione universale e non criticate alcuna religione. Baba

11.2.06
Oggi l'umanità è tormentata continuamente da innumerevoli difficoltà e preoccupazioni; nessuna amministrazione o autorità può risolvere questi problemi: Dio soltanto può salvare l'umanità. L'uomo deve sviluppare la fede nel Sé acquisendo con ciò la grazia del Divino. L'umanità, nel suo insieme, ha bisogno della grazia di Dio; per riceverla ogni uomo deve colmare il suo cuore con l'amore, fare servizio ai suoi simili e redimere con questo la sua vita.Baba

12.2.06
Tra tutti gli esseri di questo mondo, soltanto l'uomo ha l'importante capacità di determinare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Nonostante questo, egli indulge ad azioni errate diventando conseguentemente vittima della paura e dell'ansietà. Il potere di discriminazione deve essere quindi usato correttamente: bisogna seguire i dettami della propria coscienza ed agire secondo i suggerimenti dell'Atma (Spirito Interiore). Quando uno fa qualcosa di contrario alle ingiunzioni della sua coscienza è preso dalla paura; per liberarsi da questa paura bisogna fare tutte le azioni con spirito di dedizione al Divino. Baba

13.2.06
Ciò che noi dobbiamo cercare di sperimentare oggi è Ekatvam (unità nella diversità). Tutti gli esseri sono manifestazioni del Divino. Solo quando l'unità è sperimentata in tutte le forme la Divinità può essere compresa. L'Advaita (Unità) è espresso in tre forme: Bhava-Advaita (unità come atteggiamento mentale), Kriya-Advaita (unità nell'azione) e Padartha-Advaita (unità di tutti gli oggetti). Nel Bhava-Advaita si percepisce che la Divinità è la realtà che sottende il cosmo intero. Nel Kriya-Advaita ogni azione è considerata un'offerta al Divino e quindi divinizzata. Il Padartha-Adwaita implica il riconoscimento del fatto che ogni essere ed ogni oggetto dell'universo sono composti degli stessi cinque elementi Divini per natura: etere, aria, fuoco, acqua e terra. Baba

14.2.06
L'amore dovrebbe essere libero da sentimenti di aspettativa, di ritorno e compenso. L'amore che sorge dal desiderio di un ritorno non è amore vero. Bisogna coltivare un amore assolutamente incondizionato ed altruista; questo è il dovere obbligatorio di ogni uomo. Non dovreste pregare Dio cercando dei favori; la ragione di questo è che nessuno sa quali tesori immensamente preziosi, divini e magnifici ci siano nella tesoreria della Grazia Divina in attesa di essere elargiti all'uomo. Quindi, egli dovrebbe non chiedere a Dio, non desiderare, non pregare per delle sciocchezze insignificanti. Più prezioso e desiderabile di qualunque altra cosa è l'Amore di Dio. Se volete chiedere qualcosa a Dio pregatelo così: "Oh Signore! Concedimi di avere Te e Te soltanto". Una volta ottenuto il Signore, potete avere qualunque cosa desideriate. Baba

15.2.06
La mente, è stato detto, è causa sia del legame che della liberazione. La mente è simile ad una serratura ed il cuore ne è la chiave; quando la chiave viene girata verso Dio c'è il distacco, quando la girate verso il mondo c'è l'attaccamento. Quindi la mente deve essere diretta verso ciò che è sacro e puro; allora condurrete una vita libera, gioiosa, beata, e sarete certamente la vera e propria incarnazione della beatitudine. La Divinità non è confinata in alcun posto o forma specifica. Ognuno dovrebbe comprendere che questa Divinità onnipervadente ed onnipotente è dentro lui stesso. Baba

16.2.06
La causa primaria di tutte le difficoltà sperimentate dall’uomo è l’oblio della sua realtà spirituale e l’identificazione col corpo. Il corpo è solamente il vestito dello Spirito Interiore. L’uomo, immergendosi nella consapevolezza corporea, sviluppa egoismo e possessività che, a loro volta, fanno sorgere molti altri vizi. Egli dimentica la sua Divinità intrinseca e fa cattivo uso dei sensi e degli organi di cui è dotato. I vostri sensi sono doni dati da Dio; dovrebbero venir usati solo per scopi sacri e non se ne dovrebbe abusare. Albergate soltanto pensieri sacri ed impegnatevi solamente in azioni sacre; in questo modo santificherete le vostre vite. Esiste una sola strada regale per realizzare Dio: è il sentiero dell’amore Divino. Voi siete venuti dal Divino ed è vostro destino immergervi nel Divino. Baba

17.2.06
Durante l'estate il terreno si riscalda e diventa incoltivabile; appena viene la pioggia spuntano i germogli e la campagna rinverdisce. Da dove sono venuti i germogli? Dai semi sparsi sul terreno; se non ci fossero stati i semi la germinazione non sarebbe avvenuta. In modo simile, il Karma (azioni passate) è il seme della nascita umana; la vita presente è una reazione, una risonanza ed un riflesso delle vostre azioni passate. Siete quindi avvisati: "Sii buono, vedi il bene e fai il bene". Raramente, nel fare un'azione, voi pensate alle conseguenze a lungo termine; voi siete preoccupati per quanto attiene al momento ma vi spaventate quando, infine, vi trovate di fronte ai risultati. Questi, piacevoli o spiacevoli che siano, sono inevitabili. Lo zucchero sciolto nell'acqua, anche se pensate che sia veleno, vi farà solo bene ma, se all'acqua viene aggiunto del veleno e voi la bevete pensando che sia succo di canna da zucchero, vi sarà fatale. I risultati sono conseguenza delle vostre azioni e non delle vostre immaginazioni. Baba

18.2.06
Thyaga (spirito di sacrificio) è essenziale per fare servizio con dedizione. Il liberarsi delle cattive qualità è vero sacrificio ed è anche yoga (comunione spirituale). Comprendete che, chiunque stiate servendo, voi state indubbiamente servendo il Divino nelle varie forme umane. Coloro che servono devono nutrire questo sentimento sacro e sublime, devono sforzarsi di vedere Dio in ognuno. Dovete capire che le attività di servizio sono fatte a beneficio della purificazione ed elevazione spirituale; tutte le azioni dovrebbero essere fatte con lo scopo di purificare la mente e liberarla dalle scorie. Pensare che, attraverso le sole azioni, si possa raggiungere la liberazione o redimere la propria vita è errato. Le azioni devono essere fatte solamente per la purificazione del Citta (coscienza). Senza purezza di coscienza la vita non può essere spiritualizzata. La nascita umana è il risultato del karma (azione); l'azione corretta conduce al Dharma (rettitudine) ed attraverso il Dharma si deve realizzare il Divino. Baba

19.2.06
L’amore dovrebbe venire da dentro e non essere imposto dall’esterno. L’amore deve essere spontaneo. L’atteggiamento di implorare Dio per avere dei favori deve essere abbandonato; l’amore per Dio non deve basarsi sulla richiesta di grazie in cambio di preghiere ed offerte. L’amore è l’elemento più importante: il mondo si può unificare solo attraverso l’amore. La causa dell’odio è l’assenza di amore ed è questo odio che mina la natura umana. Baba

20.2.06
Massimamente importante per ogni persona è la condotta; essa è determinata dallo stato della mente. Invece di dare spazio alle pretese dei sensi, ogni azione dovrebbe esser fatta come offerta sacra al Divino. Si dovrebbe essere indifferenti alla censura ed al plauso; una simile equanimità può venire solamente da una incrollabile fede in Dio. Privo di questa fede e compreso nel concetto di essere colui che fa tutto, l'uomo sprofonda nel dolore e nella preoccupazione. Chi si vanta dei suoi risultati dovrebbe riconoscere di essere, nella stessa misura, autore anche delle proprie sfortune; egli non può pretendere di essere l'agente e contemporaneamente rifiutare la responsabilità delle conseguenze delle proprie azioni. Quindi, in tutte le vostre opere, buone o cattive che siano, fate il vostro dovere lasciando i risultati a Dio. Baba

21.2.06
Dai tempi antichi, termini vari sono stati usati per descrivere il Divino, ma nessuno è stato capace di svelarne la vera natura. Il Divino è presente in tutte le cose e tutte le forme sono Sue: come può un simile ed onnipresente Divino essere descritto o svelato? Può qualcuno dichiarare che qualcosa è Brahman e qualcos'altro non Lo è? Qual è la forma del Divino? Se desiderate vedere il Divino, la forma che immaginate è soltanto una caricatura. Considerate la vostra stessa forma come la Sua manifestazione, considerate voi stessi divini. Rispettate gli altri, amate voi stessi ed amate gli altri; questa è vera adorazione. Baba

22.2.06
C'è una sola cosa importante di cui dovete tenere conto: abbandonare l'illusione che il Divino sia in qualche luogo remoto. Credete fermamente "Io sono Dio". Avendo fede nell'essere Divini non vi perderete mai, seguirete il sentiero giusto. Credete nella presenza di Dio in ogni essere umano, abbiate fede sicura nel fatto che la Divinità sia presente in ogni forma umana. Compite azioni corrette che si addicano alla forma umana. Evitate l'egoismo e gli attaccamenti e l'odio che ne nascono; il mezzo per liberarsi dell'egoismo è l'adorazione di Dio. Baba

23.2.06
Il servizio non dovrebbe essere fatto con spirito di compiacenza o per ottenere degli obiettivi egoistici. Non riconoscendo la sacralità ed il potere di purificazione del servizio, la gente esita ad impegnarsi nel servizio sociale. Non si dovrebbe pensare di promuovere il benessere della nazione attraverso le proprie attività di servizio; si dovrebbe comprendere che, in definitiva, nel fare servizio si sta solamente migliorando se stessi. Il servizio dovrebbe essere motivato dalla consapevolezza di quanto siamo debitori alla società. La gratitudine esige che si serva la società che è la fonte di tutti i benefici di cui gode l’uomo; gli uomini senza gratitudine sono peggiori degli animali feroci. Ciò che è richiesto per il servizio non è il denaro o i materiali; il primo requisito è un cuore amorevole. Tutto il servizio fatto senza un cuore pieno d’amore è inutile. Baba

24.2.06
La devozione non può essere confinata ai riti come l’adorazione, il pellegrinaggio o le visite ai templi; queste sono semplicemente azioni che indicano devozione. C’è un potere che fornisce l’impulso fondamentale per queste azioni e questo è l’amore per Dio. Bhakti, o devozione, significa Paripurna Prema, o amore onnicomprensivo. Questo amore è privo di motivazione; l’amore basato su un ulteriore motivo non può essere amore vero. Come un fiume cerca di unirsi all’oceano per suo impulso naturale, come un’edera si avvolge naturalmente ad un albero per salire in alto, l’amore del devoto è un’espressione spontanea dell’anelito di realizzare Dio libera da qualsiasi tipo di desideri mondani. Immemore di tutte le altre cose, esso proclama di non aver bisogno di nessuno eccetto Dio. Esso considera il Divino come l’Uno che è presente in ogni cosa. Solo quando si può riconoscere l’onnipresenza del Divino si è capaci di sperimentarLo. Baba

25.2.06
Sviluppate la fede in Dio. Tutti i nomi sono Suoi, sia Rama, Krishna, Cristo, Allah o qualunque altro. Ogni uomo è l'incarnazione del Divino; le relazioni umane possono prosperare solamente se si riconosce questa verità. Il primo stadio della realizzazione è quello in cui voi constatate "Io sono nella Luce", dopo riconoscete "La Luce è in me" e finalmente realizzate "Io sono la Luce". "Io" rappresenta l'amore e la luce rappresenta Jnana o Saggezza Suprema. Quando amore e luce diventano uno c'è la realizzazione. Baba

26.2.06
La luna è la Divinità che presiede alla mente che è la sorgente di tutti i desideri e le emozioni che irretiscono. In questo quattordicesimo giorno della metà buia del mese, la luna è quasi invisibile, ne rimane visibile solo una minima parte. La mente è quindi, in questo giorno, pressoché priva di potere; se almeno questa notte viene passata svegli ed alla presenza del Divino, essa può essere facilmente conquistata e l'uomo può realizzare il vero Sé. In questa notte sacra si deve mantenere la veglia per mezzo dei Bhajan o della lettura, o ascolto, dei testi sacri. Fate che questa sia la pratica anche di tutta la vostra vita. Baba

27.2.06
Voi siete tutti Sat-Chit-Ananda Swarupa (Incarnazioni dell'Esistanza-Consapevolezza-Beatitudine) solo che non ne siete coscienti ed immaginate voi stessi quali individui soggetti a limitazioni. Questa è la leggenda che deve essere smentita in modo che la Vita Divina possa iniziare. E' il Divino che ispira, che attiva ed è il compimento della vita di ogni essere; dall'atomo minuscolo al vasto Universo, ogni singola entità procede verso questo coronamento in cui si fonde con l'oceano della Beatitudine. Baba

28.2.06
Ampliate la vostra visione e coltivate lo spirito dell'amore. Essendo dotati di forma umana, dovete sforzarvi di far crescere i valori umani dentro di voi e di non deviare dal sentiero della rettitudine. Colmate le vostre menti di pensieri sublimi ed i vostri cuori di sentimenti divini e considerate tutti come vostri fratelli e sorelle; solo allora realizzerete l'unità con tutta la creazione. Riscattate le vostre vite riverendo i genitori, onorando gli insegnanti e sviluppando fede amorevole in Dio; siate consapevoli della Divinità che è insita in ogni essere. In tal modo crescerete in autostima. Riempite la vostra vita di gioia, siate felici e fate felici gli altri. Questo sarà gradito a Dio. Baba