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02 - Febbraio 2005

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FEBBRAIO 2005

1.2.05
La consacrazione a Dio santifica tutte le attività. Egli è lo scopo di tutte le attività; Egli è il suggeritore, l'esecutore, il donatore dell'energia e della capacità necessarie e Colui che gode del frutto. La consacrazione deve quindi avvenire in voi naturalmente perché tutto è Suo e niente appartiene a voi. Il vostro dovere è credere che Egli è il motore di tutte le attività e derivare forza da questa certezza. Baba

2.2.05
La nascita come essere umano è una rara ed unica opportunità in quanto l'uomo è dotato di intelligenza discriminante, la capacità di scegliere il migliore tra i vari modi di agire. La lingua che non canta in nome di Dio, la mano che non conosce la carità, gli anni di vita che non sperimentano la pace della mente, le attitudini che non giungono ad espressione, una vita che non ha acquisito saggezza, un tempio in cui non c'è atmosfera di venerazione, un discorso che non trasmette conoscenza: tutti questi non servono a niente. Baba

3.2.05
Non dovremmo impegnarci nell'analizzare il bene ed il male negli altri. Se usiamo gli occhi per scoprire i difetti negli altri ed impieghiamo tutto il nostro tempo in questo processo, anche il nostro cuore diverrà impuro e noi svilupperemo cattivi pensieri. Il cuore è come l'obiettivo di una macchina fotografica: l'oggetto su cui concentriamo la nostra attenzione si imprime nella mente. Per questo dobbiamo sforzarci di percepire il bene in qualunque cosa vediamo. Baba

4.2.05
Qualcuno può chiedere: " Se Dio controlla ogni cosa, che bisogno c'è dello sforzo dell'uomo? "Si, il potere di Dio è illimitato ma, nello stesso tempo, anche lo sforzo umano è necessario perché senza di esso l'uomo non può godere dei benefici della Grazia di Dio. Solo quando avete sia la Grazia di Dio che lo sforzo umano potete sperimentare la beatitudine proprio come potete godere dell'aria di un ventilatore solo quando avete sia il ventilatore che l'energia elettrica per farlo funzionare. Baba

5.2.05
Dovete cancellare i pensieri malvagi dal vostro cuore, ararlo con le buone azioni, annaffiarlo con l'amore, concimarlo con la fede, piantarci gli alberelli del nome di Dio e cintare il campo con la disciplina, eliminare gli insetti nocivi con Shraddha (la consacrazione) e raccogliere la messe di Jnana (la saggezza). Abbiate per certo che Dio è in voi, con voi ed intorno a voi. Di fatto, voi siete Dio. Baba

6.2.05
L'invidia e l'avidità provengono dall'ego e devono venire tenute d'occhio e controllate attentamente. Come la coda del girino, quando cresciamo in saggezza l'ego si distacca. Esso deve cadere da solo: se viene tagliato il povero girino morirà. Quindi non vi preoccupate dell'ego; sviluppate la saggezza, meditate sulla natura effimera del mondo oggettivo e la coda dell'ego non sarà più manifesta. Baba

7.2.05
La Buddhi, o intelletto, è la più alta facoltà di cui l'essere umano sia dotato. La sua superiorità è dovuta alla sua vicinanza con l'Atman, il cui fulgore la investe direttamente e le infonde energia. Essa dovrebbe esercitare il suo controllo sulla mente e questa, a sua volta, sui sensi; ciò che invece accade generalmente è che la Buddhi non usa la discriminazione per cui la mente si arroga la superiorità sull'intelletto ed i sensi si arrogano la superiorità sulla mente. Conseguentemente quest'ultima procede nella direzione sbagliata e lo scopo della vita rimane irrealizzato. Per evitare questo la Buddhi deve essere centrata sull'Atman e la mente deve agire in subordine alla Buddhi. Baba

8.2.05
Per realizzare Dio non è necessario possedere ricchezza, oro, lussi e comodità né è richiesta alcuna erudizione. Tutto ciò di cui c'è bisogno è la pura devozione . Senza la purezza di pensiero, parola ed azione sperimentare il Divino è impossibile. Dio non può essere raggiunto attraverso l'ostentazione e la presunzione; il requisito di base è l'abbandono dell'egoismo e della possessività in modo da potersi impegnare nell'azione con spirito disinteressato. Ogni persona ha il diritto di affrontare questa ricerca indipendentemente dall'età, dalla casta e dal genere. Baba

9.2.05
Se non si ha fede incrollabile in un onnisciente ed onnipotente Dio, la vita diventa arida e grigia, rattristata dalla rovina e dalla disperazione. L'amore per Dio e la paura del peccato sono i due bisogni primari per una vita felice; senza questi due l'uomo diventa un mostro. Egli dev'essere sempre pronto a sacrificare i suoi limitati interessi per il bene della comunità più vasta. Non c'è niente di più lodevole della rinuncia; siate onesti e distaccati e, con Dio installato nel cuore, procedete pronti ad offrire le vostre capacità e talenti per adempiere le vostre responsabilità. Baba

10.2.05
La Divinità è immanente nell'umanità; comprendetelo. Oggi ogni ambito dell'attività umana è inquinato. Una volta che l'uomo purifica il suo cuore trova purezza dovunque; il mondo, all'esterno, è solo un riflesso del vostro cuore. Se sentite amore nel vostro cuore sperimenterete amore dovunque; se c'è odio del vostro cuore la stessa cosa viene riflessa all'esterno. Tutto ciò che vedete, udite e sperimentate all'esterno è solo il riflesso, la reazione e la risonanza del vostro essere interiore; per questo è scorretto additare gli errori e le manchevolezze degli altri. Baba

11.2.05
Senza dubbio Dio ascolta le preghiere dei Suoi devoti. Alcuni esitano a pregare temendo che le loro preghiere Gli diano disturbo ma la loro convinzione è errata perché a Dio non si può recare disturbo in alcun modo. Dio non conosce sofferenza; Egli considera la felicità del devoto come la Sua felicità. Baba

12.2.05
L'apprensione si elimina riponendo la propria fede nel Signore, quella fede che vi dice che qualunque cosa accada è per il meglio e che la volontà di Dio sarà fatta. L'accettazione priva di domande è la migliore armatura contro l'apprensione. L'afflizione nasce dall'egoismo, dal sentimento di non meritare di essere trattati così male, di essere lasciati senza difesa. Quando l'egoismo se ne va, l'afflizione scompare. L'ignoranza è solo l'errata identificazione del corpo come vero se stesso. Baba

13.2.05
Se un individuo vuole avere successo nella vita dovrebbe possedere tre buone qualità: la prima è avere una perseverante ed incrollabile fede nella necessità di essere buono; la seconda è essere libero dall'odio, dalla gelosia e dall'ego; la terza è essere capace di apprezzare e godere del fatto che un altro individuo, o la società intorno a lui, faccia un buon lavoro. E' attraverso queste tre qualità che la grandezza di una persona sarà conosciuta. Baba

14.2.05
Nella Creazione nessun oggetto è uguale ad un altro; non esistono due esseri umani uguali perché ognuno ha le sue peculiari esperienze. Persino lo stesso individuo continua a cambiare nel tempo mentre passa attraverso l'infanzia, la giovinezza, la mezza età ed infine la vecchiaia. L'uomo deve cercare rifugio nell'immutabile Paramatma (Dio) da cui tutta la diversità ha origine ed in cui tutta si fonde. Solo così l'uomo può garantirsi durevole pace e contentezza. Baba

15.2.05
Maggiore è il numero dei desideri, minore è la felicità che sperimenterete. Siate soddisfatti. Un uomo insoddisfatto perde ogni cosa; solo l'uomo soddisfatto può sperimentare vera gioia. La felicità nella vita sarà in proporzione inversa ai propri desideri. Nel viaggio della vita, come in un viaggio in treno, meno bagagli (desideri) uno porta, maggiore è la comodità. Baba

16.2.05
Colui che si considera libero è effettivamente libero e colui che si considera incatenato rimane incatenato. Pensate sempre a voi stessi come Consapevolezza- Beatitudine eterna ed illimitata e sarete liberi e felici. Fino a che vi rinchiudete nella coscienza corporea siete come un leone che si trascina in una tana ammuffita. Non accontentatevi di dire " Io sono il corpo "; ruggite e dite " Io sono l'Assoluto Universale, Io sono tutto ciò che è, che fu e che sarà ": la meschinità, l'ego, il tempo e lo spazio svaniranno tutti dal vostro cuore e voi realizzerete la vostra Divinità. Baba

17.2.05
L'uomo non è nato semplicemente per soddisfare i suoi desideri terreni; egli è venuto a manifestare la Divinità in lui latente. È per questo che è chiamato "vyakti" (individuo) cioè colui che rende "vyakta" (manifesta) la Shakti ( Divino potere) che è in lui. A questo scopo egli è venuto corredato di questo corpo e dell'intelligenza necessaria a controllarlo ed indirizzarlo verso canali di attività utili. Ogni uomo deve raggiungere questo scopo attraverso il Dharmanishtta ed il Karmanishtta, il perseguire stabilmente la moralità e le buone azioni. Baba

18.2.05
Dovreste coltivare un atteggiamento di inseparabile attaccamento a Dio che è il vostro vero e proprio Sé. Se Egli è un fiore, dovreste sentire di essere l'ape che ne sugge il nettare; se Egli è un albero, siate un rampicante che gli si avvinghia; se Egli è un rupe, sentite allora di essere una cascata che ci scorre sopra; se Egli è il cielo, siate una piccola stella che occhieggia in esso e, sopra tutto, siate consci della Verità che voi e Lui siete uniti dall'Amore Supremo. Se sentite questo intensamente, il viaggio sarà rapido e la meta raggiunta facilmente. Baba

19.2.05
Dio è il grande Inosservato, l'immenso Inconoscibile. Anche se voi non vedete le radici e non sapete quanto siano profonde nel terreno, versate l'acqua attorno al tronco in modo che essa possa raggiungerle. Voi vi aspettate che le radici assorbano l'acqua, che l'albero cresca e dia frutto. Riconoscete che, in modo simile, c'è Dio come vera e propria base della Creazione; pregateLo ed Egli vi coprirà di frutti. Baba

20.2.05
Non usate mai cattive parole contro un altro; tali parole non dovrebbero mai lordare la vostra lingua. Ricordate che dentro il vostro cuore c'è Dio come nei cuore di tutti intorno a voi. Egli vede ed ode tutto. Quando voi usate parole aspre, crudeli, rabbiose e cattive contro qualcuno, il Dio che è in voi e nell'altra persona si addolora. La lingua è uno strumento con il quale potete ferire voi stessi e gli altri; quindi state molto attenti ed usatela solo per il bene vostro e per il bene degli altri. Il miglior modo di usarla è pronunciare parole gentili, ripetere il Nome di Dio e cantare la Sua Gloria. Baba

21.2.05
Siate grati a Dio per avervi dato il Tempo ed anche l'azione con cui riempirlo; Egli vi ha dato il cibo insieme alla fame per goderne, ma questo non vi autorizza a gettarvi nell'azione senza discriminazione. Quando costruite una casa, voi installate una porta sul davanti per accogliere tutti coloro che sono benvenuti e tenete fuori coloro che non lo sono; voi non tenete le porte spalancate affinché chiunque entri come e quando vuole. In egual modo vagliate gli impulsi ed i moventi che entrano nella vostra mente: tenete fuori quelli degradanti, quelli avvilenti, quelli deleteri ed accogliete solo la più alta saggezza delle scritture, la saggezza scremata dal crogiolo dell'esperienza degli antichi saggi. Baba

22.2.05
L'atteggiamento dualistico dell'uomo nasce da un erroneo senso di separazione. L'uomo dovrebbe rendersi conto della sua inerente Divinità e liberarsi dell'illusione di credere che il corpo sia il suo vero Sé. Il corpo è soltanto uno strumento per la realizzazione del Sé. Per raggiungere questa realizzazione non c'è bisogno di grande cultura: l'atteggiamento di abbandonarsi al Divino, consacrandoGli tutti i pensieri, le parole e le azioni come un'offerta porterà alla realizzazione del Sé. La beatitudine che si sperimenta in quella situazione è oltre ogni descrizione. Baba

23.2.05
Qualunque problema affrontiate, qualunque pena incontriate, non dovreste lasciar indebolire minimamente la vostra fede in Dio. Dovete apprendere una lezione dall'uccello Chataka: ci possono essere tuoni terribili e lampi accecanti nel cielo, ma l'uccello Chataka seguirà la nube per raccogliere le gocce di pioggia nel cielo e non cercherà nessun'altra sorgente d'acqua; niente meno delle pure gocce di pioggia della nube lo soddisferà. In egual modo, voi dovreste desiderare sempre la beatitudine della vicinanza di Dio qualunque difficoltà o gioia possiate sperimentare nella vita. Baba

24.2.05
La Sadhana (disciplina spirituale) determina il carattere di una persona ed il carattere, a sua volta, ne determina il destino. Il carattere si forma facendo buone azioni. Le azioni sono basate sui propri pensieri ed intenzioni. In qualunque momento un pensiero nasca nella mente, bisogna esaminare se esso sia giusto o sbagliato, se sarà di beneficio alla società o farà danno; l'azione dovrebbe essere basata su questo esame. È sbagliato incolpare qualcuno delle nostre sfortune: i pensieri e le azioni sono i soli responsabili della nostra condizione. Se uno nutre pensieri puri e fa tutte le azioni con fede sicura in Dio, riceverà la Sua Grazia. Baba

25.2.05
Quando un fiume raggiunge l'oceano diventa uno con esso e cessa di esistere. Prima di unirsi all'oceano, il fiume è limitato dalle sue sponde ed ha una forma determinata, ma quando si fonde con esso, perde la sua forma, il nome ed il sapore. In egual modo, quando l'uomo si fonde con l'IO Infinito, rimane solo l'IO Infinito e la limitata entità umana scompare. Baba

26.2.05
L'uomo è prigioniero dei sensi fino a quando rimangono i sentimenti di "io" e "mio" . L'uomo cade nell'infelicità e nel dolore perché desidera il futile ed il temporaneo. Egli ignora la voce di Dio, che ammonisce e guida dall'interno, e paga una penale per la trasgressione. La vita non deve essere votata ai semplici mangiare e bere e soddisfare la brama dei sensi; essa deve essere dedicata al raggiungimento della beatitudine che solo Dio può conferire. Baba

27.2.05
La mente deve diventare il servitore dell'intelletto e non lo schiavo dei sensi; essa deve discriminare e liberarsi dell'identificazione col corpo. Il nocciolo del frutto maturo del tamarindo non è attaccato all'involucro esterno; in egual modo la mente deve essere distaccata dal suo involucro chiamato corpo. Colpite un frutto acerbo di tamarindo con una pietra e danneggerete la polpa interna, ma quando colpite il frutto maturo è la scorza esterna che si distacca; niente danneggia la polpa o il seme. L'aspirante maturo non avverte i colpi del fato o della fortuna; è l'immaturo che viene ferito da ogni colpo. Baba

28.2.05
Dovunque vi sia un vuoto in un cuore, l'Amore fluisce in esso ed è felice di poterlo riempire. Esso non viene mai lesinato, è offerto in abbondanza senza inganno od astuzia e non veste un mantello di falsità, di adulazione o paura. L'Amore aspira ad aggrapparsi solo alle vesti di Dio con i suoi tralci. Esso percepisce che Egli risiede in ogni cuore con il Suo Splendore; scoprire questa dimora del Signore è vera devozione. Baba