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05 - Maggio 2005

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MAGGIO 2005

1.5.05
L'ape si libra ronzando sul fiore finché si posa per berne il nettare. Una volta entrata nel fiore ed assaggiato il suo nettare, essa non si libra né ronza più, non ha pensieri che disturbino la sua beatitudine; essa diventa così intossicata di beatitudine che non pensa più neanche alla propria sicurezza per cui, quando i petali sì chiudono e il fiore la avvolge, si lascia imprigionare. In egual modo, una volta posata sui Piedi di Loto della Incarnazione della Bontà e della Bellezza, la mente non può mai più desiderare nient'altro che il nettare dei Piedi di Loto. Baba

2.5.05
Quando voi cercate di lenire la sofferenza degli altri, è in effetti la vostra stessa sofferenza che mitigate; quando il vostro prossimo è alleviato della sua pena, siete davvero voi che provate sollievo. Il servizio può essere efficace solamente quando il sentimento di "io" e "mio" lascia il posto a "Dio" e "di Dio". E' soltanto quando la vostra attenzione è focalizzata sul corpo ed i suoi bisogni che l'egoismo prende forza; quando invece dirigete la vostra attenzione sull'Antaratma (Sé interiore), che è Dio, in tutto voi percepite presente lo stesso Dio ed una piena di venerazione vi inonda e santifica ogni vostro atto. Baba

3.5.05
La mente è il sovrano ed i sensi i ministri. Se la mente serve i sensi, l'uomo non ha pace. Ogni sadhaka (aspirante spiriutale), che desideri realizzare l'espressione e l'espansione del Divino in sè, deve quindi ottenere il dominio sui sensi. Questo è il primo passo; il seguente è la conquista della mente, la sua eliminazione; il terzo è lo sradicamento delle Vasana (tendenze innate) ed il quarto è il raggiungimento di Jnana (saggezza spirituale). La mente è il tronco, i sensi sono i rami e le tendenze innate sono le radici: tutti e tre devono essere vinti e distrutti affinché la consapevolezza della Realtà possa essere ottenuta. Baba

4.5.05
Il ricco, il florido, il forte, il potente e l'influente sono tutti egualmente afflitti dallo scontento, dalle preoccupazioni, dalla paura e dall'ansietà; essi non hanno pace mentale. Shanti (la pace ) viene da dentro; l'appagamento è una condizione mentale. Non alimentate le radici dell'attaccamento alle comodità di questo mondo più di quanto sia assolutamente necessario; esse portano soltanto all'ansietà ed alla paura e non possono mai soddisfare i più profondi aneliti dell'uomo. Dirigete la vostra mente sulla via della devozione e della dedizione: questa è la vera strada verso l'appagamento e la gioia. Baba

5.5.05
Siate sempre colmi di Prema (amore); non usate parole malevole nei confronti  di nessuno perché le parole feriscono più mortalmente persino delle frecce. Parlate sommessamente e dolcemente, compatite la sofferenza e la perdita, fate del vostro meglio per applicare l'unguento di una parola di conforto e del soccorso tempestivo. Non minate la fede di nessuno nella virtù e nella Divinità. Incoraggiate gli altri ad avere quella fede dimostrando, nella vostra stessa vita, che la virtù è premio a sé stessa e che la Divinità è onnipervadente ed onnipotente. Baba

6.5.05
La maternità è il più prezioso dono di Dio. Le madri sono le artefici della fortuna o sfortuna di una nazione perché plasmano le energie dell'anima. Queste energie sono fortificate da due insegnamenti: la paura del peccato ed il rispetto della virtù. Ambedue queste qualità sono basate sul fatto che la fede è il movente interiore di tutti. Se volete sapere quanto una nazione sia evoluta, studiate le madri: com'é la madre così è il progresso della nazione, com'é la madre così è la dolcezza della cultura. Baba

7.5..05
Lo Spirito Divino dimora nel tempio del corpo; questo deve quindi esser mantenuto sacro e puro. Con il bagno si può purificare il corpo esternamente, dicendo la verità si purifica la lingua, attraverso lo studio e la penitenza si rende puro lo spirito e l'intelletto acquisisce purezza attraverso Jnana (la saggezza spirituale). Perciò il corpo deve essere trasformato in un tabernacolo per il Divino attraverso i pensieri puri, le pure azioni e la meditazione. E' quindi dovere primario dell'uomo assicurarsi che il corpo non indulga in pratiche inique e diventi preda della falsità e della malvagità; egli dovrebbe usarlo per promuovere le qualità Divine e procedere lungo il Divino sentiero. Baba

8.5.05
Il sacrificio è più dolce del godimento; esso dovrebbe diventare lo scopo della vita. Solo attraverso il sacrificio si può ottenere la pace. I dolori non si allontanano da noi fin quando la mente e non è in pace con se stessa; le sofferenze dimorano per sempre dentro di noi. Senza la tranquillità dell'anima nessuna ricchezza può essere di alcuna utilità. Rinunciare ai frutti dell'azione con mente equanime può essere definito sacrificio. Baba

9.5.05
Siate sempre immersi nella ricerca della Verità; non sprecate tempo nel moltiplicare e soddisfare bisogni e desideri. L'appagamento di un bisogno dà soltanto origine ad ulteriori necessità; in questo modo la mente cerca di acquisire vari oggetti sempre di nuovo. Non cedete alle bizzarrie della mente; liberatevi, anche con la forza, degli attaccamenti agli oggetti dei sensi. Mantenete lo stesso posto è la stessa ora nell'intraprendere le pratiche spirituali. L'Atma (il Sé) stesso sosterrà il sadhaka (aspirante spirituale) e gli darà forza e fermezza. Baba

10.5.05
Di tutti i doni che ricevete da Dio, il più grande è Santosham (l'appagamento). L'opposto di Santosham è l'afflizione che è il frutto del desiderio che fa nascere la speranza ed ha quasi sempre la delusione o la disperazione quale risultato. Un desiderio ne genera un altro e prolifera in altri cento anche quando è soddisfatto, non conosce misura e non ha fine. Quindi Santosham è la suprema benedizione del Signore che, nel Suo Amore infinito, pone un termine a quella sete inestinguibile. Nessuna ricchezza o altra conquista può eguagliarlo nella sua efficacia; Santosham è la sublimazione del desiderio nel totale appagamento e nella sacra pienezza. Baba

11.5.05
Nel mondo di oggi la più grande causa singola di sofferenza è l'invidia. Quando uno è felice e contento, gli altri lo invidiano e cercano di distruggere la sua pace mentale; quando qualcuno è acclamato come "grande", la cattiveria muove gli altri ad inventare la calunnia per infangare la sua reputazione. Così funziona il mondo. Questa è la tragedia dell'ignoranza e dell'egoismo; essi spingono l'uomo a prendere la strada sbagliata ed a subire il disastro. Prendete la strada giusta: siate felici e fate felici gli altri. Allora il vostro nome durerà anche dopo la disintegrazione del corpo. Baba

12.5.05
La felicità è l'unione con Dio. Non c'è luogo senza Dio. Qualunque cosa facciate, dovreste sentire che è il lavoro di Dio; Egli agisce attraverso il vostro corpo, pensa con la vostra mente, lavora per mezzo delle vostre mani. Se lavorate con questo sentimento non c'è alcuna possibilità che l'ego si manifesti. Il corpo è privo di vita, è solo materia; la mente è un intrico di desideri, è solo immaginazione. Voi non siete il corpo, non siete la mente: voi siete l’Atma (lo Spirito). Baba

13.5.05
Il vostro bambino vi dà una grande gioia con i suoi giochi e la sua chiacchiera ma, quando interferisce con il vostro lavoro o vi disturba mentre siete impegnati in altre faccende, vi innervosite molto; è una fonte di gioia come di afflizione. Non c'è niente che possa dare gioia totale ed, anche se c'è, quando è perduta è causa di dolore; questo è nella natura stessa delle cose. Cercate quindi di correggere la vera e propria fonte della gioia e del dolore: la mente. Controllatela ed allenatela a vedere l'effettiva natura del mondo oggettivo che vi attrae e vi respinge alternativamente. Questo è il vero frutto dello studio spirituale. Baba

14.5.05
L'uomo estolle Dio quale onnipresente, onnisciente ed onnipotente ma ignora la Sua presenza in sé stesso. Molti azzardano una descrizione degli attributi di Dio e dichiarano che Egli sia in questa guisa ed in quest'altra ma queste sono delle mere congetture ed un riflesso delle loro predilezioni e preferenze. Chi può affermare una qualsiasi cosa su Dio? Ognuno riesce ad attingere dall'immensa distesa dell'oceano solo quanto può esser contenuto nel recipiente che porta sulla riva. Da quella quantità si può comprendere ben poco di tale immensità. Baba

15.5.05
La gente soffre perché ha ogni sorta di desideri irragionevoli che si strugge dalla voglia di realizzare, senza riuscirci. Essa attribuisce troppo valore al mondo oggettivo. È solo quando l'attaccamento aumenta che soffrite, sperimentando dolore ed afflizioni. Se guardate le cose con la saggezza derivante dalla visione interiore, l'attaccamento scivolerà via e vedrete tutto con maggiore chiarezza e con una gloria soffusa di divino splendore. Baba

16.5.05
Quando i pensieri vengono emanati da una mente purificata dall'Amore, essi hanno come risultato il 'Dharma' (Rettitudine). Quando l'Amore diventa parte delle vostre esperienze, dei vostri pensieri e delle vostre azioni, acquisite la Pace ('Shanti'). Quando comprendete chiaramente l'Amore, ne consegue automaticamente la Non-Violenza. Questo in quanto l'Amore è l'invisibile corrente sotterranea che lega tutti e quattro i valori umani. Questi concetti possono essere così riassunti: l'Amore nel pensiero è Verità; l'Amore come sentimento è Pace; l'Amore nell'azione è Rettitudine e l'Amore con la comprensione è Non-Violenza. L'Amore è il comune denominatore di tutti questi valori. Esso è la forma di Dio, perché Dio è Amore. Baba

17.5.05
Dio è l'unico sostenitore della vita umana. Egli ne è la base, la struttura e il coronamento. Il denaro non può aiutare l'uomo a coltivare la propria divinità e a dissolversi in Dio. Anche i titoli di studio non hanno alcun potere in questo senso. Le Upanishad dichiarano che la liberazione dal ciclo delle nascite e delle morti non può essere acquisita per mezzo dell'azione o della progenie, né tramite l'accumulo di ricchezze, ma solo attraverso la rinuncia ('Thyaga'). È un peccato che questo avvertimento non venga seguito e che l'uomo sia impegnato solo ad arraffare quanto può, con il risultato che egli soffre per l'instaurarsi di sempre maggiori legami che diventano sempre più stretti. Il modo migliore per sfuggire a questo destino è quello di prendere rifugio nella compagnia dei buoni e dei santi e di viaggiare lungo il sentiero che viene da essi indicato. Baba

18.5.05
L'uomo nasce con una grande sete ed una fame profonda per la Beatitudine. Egli sa che la felicità è a portata di mano, ma non sa dove cercare. Nel profondo di se stesso egli è consapevole di essere l'erede del Regno della Beatitudine, ma non sa come reclamare la sua eredità. Qualcosa in lui si ribella, quando è condannato a morire, a soffrire e a odiare. Il suo cuore gli sussurra che egli è il figlio dell'immortalità e della Beatitudine, ma l'uomo ignora questi suggerimenti e cede i diamanti in cambio di spazzatura, correndo in cerca di piaceri più meschini e di squallide comodità. Baba

19.5.05
Le azioni di una persona ne determinano il destino. Non serve a niente prendersela con gli altri per la propria sfortuna e per la propria sofferenza. Né è corretto incolpare Dio di essere parziale o crudele. Quando si pianta il seme di un frutto amaro ci si può aspettare solo che cresca un frutto amaro. Dio è solo un testimone della catena delle cause e delle conseguenze. Il solo modo di uscire da questa difficile situazione è quello di dedicare ogni azione a Dio con spirito di distacco. Baba

20.5.05
Tutti devono indagare e scoprire la risposta alla domanda: "Chi sono?" I sensi non possono dare una risposta, perché sono limitati dal loro stesso funzionamento: essi sono suoni che l'orecchio non può udire, colori che l'occhio non può vedere e gusti al di là della percezione della lingua. Essi sono strumenti imperfetti per lo studio del mondo esterno: come possono servirci per la nostra indagine sull'intangibile mondo interiore del Sé? Meditate sulla verità che il corpo e l'Atma (il Sé) sono separati. Questa pratica è indispensabile per realizzare la verità della propria Divinità. Baba

21.5.05
Qual è il motivo per cui oggi l'uomo è afflitto in modo così patetico dalla paura e dall'ansia? Dobbiamo ricercarne la ragione all'esterno di noi stessi? O non è che essa si trova dentro di noi? La ragione risiede nel fatto che diamo un'errata enfasi alle cose del mondo materiale, ignorando le questioni dello spirito. Il corpo umano è essenzialmente un ricettacolo di Dio, un tempio in cui Dio dimora e del quale Dio è il padrone. Quindi non è appropriato che voi assecondiate ogni suo capriccio. Dovete invece comprendere che esso è uno strumento molto prezioso per il vostro viaggio verso Dio. Baba

22.5.05
L'uomo deve sempre andare verso Balam (la forza); egli non dovrebbe mai accomunarsi con la falsità, la malvagità e la disonestà le quali denotano tutte il tratto fondamentale della codardia. Questa codardia nasce dall'accettazione di una immagine inferiore e falsa di se stessi. Voi credete di essere il guscio, il rivestimento esterno, mentre in verità voi siete il seme, il nucleo; questa errata identificazione è l'errore fondamentale. Tutta la Sadhana (sforzo spirituale) deve essere diretta all'eliminazione del guscio ed alla manifestazione del seme. Fino a che voi dite "io sono questo e quello" è inevitabile che vi sia paura ma una volta che dite "Io sono Brahman" ottenete una forza invincibile. Baba

23.5.05
Budda enfatizzò molto la purezza in ogni aspetto della vita quotidiana: purezza nella visione, purezza nei pensieri, purezza nelle parole e purezza nelle azioni. Egli considerava lo spirito di sacrificio come il vero e proprio Yajna (offerta sacrificale). Il sacrificio è il mezzo per raggiungere il Nirvana, la libertà dai legami dell'esistenza mondana. Budda fu decisamente contrario al fatto che qualcuno venga forzato a condurre una vita mondana contro la sua volontà. La preghiera buddista va compresa correttamente: quando i Buddisti dicono "Buddham sharanam gachchaami, Dharmam sharanam gachchaami, Sangham sharanam gachchaami", il vero significato della preghiera è "Tu devi dirigere la tua Buddhi (mente) verso il Dharma (retta condotta)". La retta condotta dovrebbe avere lo scopo di servire la società; quando questo viene fatto, la società si purifica. Baba

24.5.05
L'uomo ha in sé grandi risorse di capacità; quando non le mette a frutto per adempiere ai suoi doveri verso la società che lo sostiene, egli diventa oggetto di scherno. Come reagite quando un treno arriva tardi? Dite le parolacce al treno. Se quelle vetture inanimate ricevono un simile trattamento, quale maggior rabbuffo meritate voi per non compiere i vostri doveri ed obblighi? Utilizzate il vostro sapere e le vostre capacità efficacemente e coerentemente a quanto il compito richiede. Baba

25.5.05
Voi lamentate il fatto che Dio sia invisibile ma in realtà la colpa è in voi perché non Lo riconoscete in tutte le Sue manifestazioni. Voi stessi siete una manifestazione di Dio ma non lo sapete; vi qualificate come peccatori sguazzando nel peccato e nella malvagità ma se qualcuno sta a ciò che dite, e vi chiama peccatori, voi vi offendete. La ragione è che la vostra vera natura è purezza, pace e gioia.

26.5.05
Prima di additare le colpe degli altri esaminati e garantisci a te stesso di esserne esente. Solo questo ti dà il diritto di giudicare ma la verità è che tu scopri delle colpe negli altri quando hai in te dei difetti. Una volta che ti sei liberato da queste debolezze, tutta la creazione si palesa pura e sacra. Questa è l'alchimia del Divino Amore Universale, Amore per il bene dell'amore stesso. Baba

27.5.05
L'uomo è dotato di molte capacità, gli vengono fornite molte vite e mostrati molti sentieri. Lo scopo di tutti questi doni è sviluppare in lui lo spirito di devozione e liberarlo dalla dualità della gioia e del dolore. Quando l'uomo visualizza l'universo come Dio, la sua capacità di accomunarsi con l'esperienza duale scompare; al suo posto egli trova pace e calma. Dio è Uno ed Uno soltanto; Egli è il principio immanente. Perciò bisogna sforzarsi di conoscere Dio che è Verità. Baba

28.5.05
Voi siete in questo corpo, in questo contenitore al fine di realizzare la vostra Divinità. Questo corpo è il bossolo che avete tessuto intorno a voi stessi per mezzo degli impulsi e desideri; usatelo, finché dura, per sviluppare le ali in modo da poter sfuggire a questa trappola. Siete venuti in questo mondo piangendo, gridando il vostro dolore per essere stati costretti in esso, dolore per aver perduto la presa su Dio. Essendo venuti con dolore, decidete di liberarvene in questa stessa vita. Baba

29.5.05
L'offesa arrecata ad un qualsiasi essere è un sacrilegio e certamente un'offesa a se stessi. L'amore si trasforma in veleno si è contaminato dall'odio; amate alcuni ma non odiate gli altri perché quell'odio avvelenerà l'amore e lo renderà mortale. L'amore si manifesta automaticamente nell'anima realizzata ma il sadhaka (aspirante spirituale) deve coltivarlo per mezzo del servizio ed indagare sull'unità della creazione. L'amore non sgorga dalla lingua o dalla testa ma dal cuore. Baba

30.5.05
Avere il nome di Dio sulle labbra durante gli ultimi momenti non è impresa da poco. Essa necessita di una pratica di molti anni basata su una fede profondamente radicata ed un carattere forte e privo di odio, di avidità ed orgoglio perché il pensiero di Dio può sussistere soltanto in un cuore puro. Noi non sappiamo, però, quale istante possa essere l'ultimo per noi per cui uno deve recitare costantemente il nome di Dio e sforzarsi di coltivare le buone qualità. Baba

31.5.05
Non abbiate aculei di odio nella mente; sviluppate amore verso tutti. Il desiderio è un temporale, l'avidità è un gorgo, l'orgoglio è un precipizio, l'attaccamento è una valanga, l'egoismo è un vulcano; tenete queste cose a bada in modo da poter godere di tranquilla equanimità. Fate in modo che l'amore si insedi sul trono del vostro cuore: allora ci sarà sole caldo e brezza fresca e le acque gorgoglianti della contentezza nutriranno le radici della fede nel vostro cuore. Baba