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11 - Novembre 2005

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NOVEMBRE 2005

1.11.05
Dio è in tutti gli esseri permanentemente. Sforzatevi di ricordare questo fatto qualunque cosa facciate, chiunque possiate incontrare; avrete successo a patto che non abbandoniate la recitazione del Suo Nome. In questo giorno di Dipavali decidete di accendere la lampada del Namasmarana (ricordo del Nome di Dio) e di porla sulla vostra soglia, le labbra. Alimentatela con l'olio della devozione, l'assiduità sia lo stoppino; fate che essa illumini ogni minuto della vostra vita. Lo splendore del Nome disperderà l'oscurità intorno a voi come all'interno di voi e spanderete gioia e pace su tutti coloro che vi verranno vicino. Baba

2.11.05
L'amore deve espandersi dall'individuo all'intero universo. Noi dobbiamo considerare l'Amore come Dio. Le varie forme attribuite a Dio sono prodotti della fantasia, ma l'amore può venir sperimentato direttamente. Chiunque, ateo o teista, edonista o recluso, yogi o materialista, apprezza l'amore; questa è l'unica forma in cui tutti sono pronti ad accettare Dio. Coltivare l'amore e raggiungere l'Amore Universale costituisce il sentiero sublime della Bhakti o devozione. Baba

3.11.05
Nella sfera spirituale la responsabilità del successo o del fallimento è interamente vostra; non avete alcun diritto di addossarla ad altri. Il fuoco arderà solo finché sarà alimentato; quindi, non aggiungete esca al fuoco dei sensi. Separate la mente dall’evanescente ed unitela all’eterno. Mettete a dimora il germoglio della Bhakti (Devozione) tramite la pratica del Namasmarana (ricordo del Nome di Dio); da quel germe crescerà un albero possente con i rami della virtù, del servizio, del sacrificio, dell’amore, dell’equanimità, della forza d’animo e del coraggio. Baba

4.11.05
Quando gli ostacoli sul cammino della verità sono abbattuti, la liberazione è ottenuta. E' perciò che moksha (la liberazione) è qualcosa che può essere ottenuto qui ed ora senza bisogno di aspettare la dissoluzione del corpo fisico. L'azione non deve esser sentita come un peso perché tale sensazione è un segno certo che essa è contraria al carattere; nessuna azione che promuova il vostro progresso vi graverà pesantemente addosso. E' solo quando procedete in senso contrario alla vostra natura più profonda che lo sentite come un peso. Viene il momento in cui guardate indietro a tutti i vostri conseguimenti e vi rammaricate per la futilità di tutto. Prima che sia troppo tardi, affidate la vostra mente a Dio e lasciate che Egli la plasmi come vuole. Baba

5.11.05
Colui che percepisce non deve attaccarsi al percepito; questo è il modo di ottenere la libertà. Il contatto dei sensi con gli oggetti fa sorgere il desiderio e l’attaccamento e questo porta al tentativo seguito dall’esaltazione o dalla disperazione. Poi c’è la paura della perdita o il dolore del fallimento ed il treno di reazioni si allunga. Come può la fiamma della lampada interiore sopravvivere con molte porte e finestre lasciate aperte a tutti i venti che soffiano? Quella lampada è la mente che deve ardere stabilmente, imperturbata dalle pretese duali del mondo esteriore. L’abbandono totale a Dio è un modo di chiudere porte e finestre perché in tale stato di Sharanagati (abbandono totale a Dio) non si è colpiti dalla gioia né dal dolore. L’abbandono totale vi fa ottenere la Grazia di Dio per affrontare tutte le fasi critiche e vi rende eroici e meglio preparati per la battaglia della vita. Baba

6.11.05
Per tutti i tipi di disciplina spirituale è veramente necessaria la compagnia adatta. L'acqua pura, che cade come pioggia dal cielo, assume cento sapori e colori a seconda del terreno su cui cade ma anche la melma limacciosa del canale ha la speranza di tornare acqua pura perché, quando il sole brilla, può sollevarsi come vapore a formare le nuvole e ritrovare la sua natura originaria. Il pentimento deve essere seguito dal proposito risoluto di non ripetere l'errore. Voi dovete invocare la Grazia di Dio ed il Suo aiuto nella Sadhana  (sforzo spirituale). Baba

7.11.05
La lingua è l'armatura del cuore; essa difende la nostra vita. Il parlare superfluo ed a voce alta e le parole piene di rabbia ed odio influiscono negativamente sulla salute dell'uomo, fomentano rabbia ed odio negli altri, feriscono, agitano, alienano e fanno imbestialire. Perché si dice che il silenzio è d'oro? L'uomo silenzioso non ha nemici anche se può non avere amici; egli ha il tempo e l'occasione di immergersi in se stesso ad esaminare i propri errori e fallimenti e non ha più la tendenza a cercarli negli altri. Se il vostro piede scivola voi subite una frattura ma, se scivola la vostra lingua, voi fratturate la fede o la gioia di qualcuno; tale frattura non potrà mai essere saldata, quella ferita rimarrà per sempre. Usate quindi la lingua con grande attenzione, parlate dolcemente e sommessamente e solo quando è necessario. Baba

8.11.05
L'uomo dovrebbe liberarsi dell'Ahamkara (la convinzione di essere colui che agisce). Finché l'ego è dominante, la Consapevolezza Atmica non si manifesta; l'egoista non può riconoscere l'Atma. La radice di tutti i guai dell'uomo è l'egoismo, è l'illusione basata sul concetto errato che il corpo sia reale e permanente. La verità è diversa. Si dovrebbe riconoscere l'evanescenza del corpo e dei sensi e controllare i desideri indotti dagli organi di senso; i desideri sono insaziabili. La ricerca della ricchezza, del potere e della posizione può portare solo alla sofferenza; si dovrebbe, invece, prendere rifugio in Dio e dedicare tutte le azioni al Divino. Baba

9.11.05
La visione dell'uomo, che è ora volta all'esterno verso l'universo fenomenico, deve essere indirizzata all'interno verso lo Spirito Residente; bisogna manifestare la consapevolezza Divina a Lui inerente e sottomettersi ad essa come disciplina spirituale. Questo è chiamato "Realizzazione Cosciente del Divino Interiore". Il primo passo è sviluppare consapevolezza della Divinità all'interno; la fase successiva è la comprensione certa della verità che la Divinità che è dentro se stessi è ugualmente presente in tutti gli altri. Si deve riconoscere che il sipario o barriera, che sembra separarci dagli altri, nasce dall'illusione ed ogni sforzo deve essere fatto per rimuoverla. Solo allora sarà possibile sperimentare l'unità di tutta la creazione. Baba

10.11.05
L’amore esiste solo per amore e nient’altro; esso è spontaneo e diffonde gioia. Tutto è permeato d’amore. L’amore può conquistare qualunque cosa. L’amore altruista, puro e genuino conduce l’uomo a Dio; l’amore egoista e circoscritto lega l’uomo al mondo. Incapace di comprendere la natura sacra e pura dell’amore, oggi l’uomo è preda di preoccupazioni senza fine a causa del suo attaccamento agli oggetti del mondo. Il suo dovere fondamentale è comprendere la verità sul principio dell’Amore; una volta che ne ha compreso la natura, non si smarrisce più. Baba

11.11.05
Colui che ha buoni pensieri e buone idee è un Sadhu (saggio spirituale). La parola Sadhu non indica una persona che semplicemente indossi una veste arancione, si rasi il capo e porti il rosario; il vero Sadhu è colui le cui azioni sono coerenti con gli ammaestramenti che impartisce. La devozione non può tollerare nel devoto la minima traccia di invidia e gelosia. Fate che la vostra vita quotidiana sia santa e pura, rendetela utile attraverso il servizio all'uomo ed alla società; questo è l'aspetto più importante dell'abbandono all'Assoluto. Baba

12.11.05
La continua memoria di Dio e la ripetizione del Suo Nome sono il solo mezzo di liberazione facilmente accessibile a tutti. La gente tende a trattare il Nome di Dio con noncuranza senza rendersi conto della sua potenza; tutto il potere del cosmo è contenuto in esso. Dovete comprendere propriamente il significato del Nome ed usarlo nel modo giusto. Il canto dei Bhajan è una attività efficace attraverso la quale kama (il desiderio) e kroda (la rabbia) possono esser tenuti a bada. Baba

13.11.05
Il corpo è un calice in cui si raccoglie il nettare della grazia Divina; questo è lo scopo primario per cui vi è stato donato. Quando Egli sparge la Sua Grazia su di noi, il nostro intero essere si riempie di beatitudine. Nara e Narayana (l’uomo e Dio) sono come il ferro e la calamita; Dio, per Sua intrinseca natura, attrae l’uomo vicino a Se perché nell’uomo c’è il Divino. Quando il magnete non riesce ad attrarre il pezzo di ferro, quest’ultimo ne deduce scioccamente che esso abbia perduto il suo potere! La realtà è che il pezzo di ferro è troppo coperto di ruggine e polvere e, non comprendendo il proprio difetto, accusa sbrigativamente Dio (il magnete) o addirittura Lo nega! Baba

14.11.05
L'universo è il Campo in cui Dio giuoca; tenete ben presente questo fatto in ogni momento di consapevolezza e non c'è altro di cui abbiate bisogno per un'esistenza felice perché allora vedrete Dio in ogni cosa, attraverso ogni pensiero, in ogni luogo ed all'istante. La Sua gloria è evidente nel fiore più piccolo e nella stella più lontana; la gioia che potete derivare dalla contemplazione di queste evidenze della provvidenza è indescrivibile. Nella Bhagavad Gita, il Signore Krishna ha detto che Egli è sempre a fianco di chi è gioioso; siate voi stessi pieni di gioia e dividetela con gli altri. La felicità circoscritta che scaturisce dall'egocentrismo deve essere abbandonata. Baba

15.11.05
Nella Creazione, non un unico oggetto è uguale ad un altro; non ci sono due esseri umani uguali in tutti gli aspetti, c'è qualche aspetto che distingue un individuo dagli altri. Un'immensa varietà trionfa ed ognuno ha la sua particolare sequenza di esperienze. Neppure il singolo è sempre lo stesso: il neonato diventa un bambino, poi un ragazzo, un adolescente, un adulto e presto è di mezz'età, vecchio, cadente ed infine senile. Anche durante il corso della giornata un individuo passa attraverso diversi stati di coscienza: il sonno profondo, lo stato di sogno e quello di veglia. Quindi l'uomo deve cercare rifugio nella immutabile Realtà Suprema  da cui tutta la varietà emerge ed in cui si fonde. Soltanto allora pace ed appagamento sono assicurati. Baba

16.11.05
Coloro che negano Dio stanno negando se stessi e la propria gloria. In una forma o nell'altra, tutti hanno nel cuore Amore verso i bambini o verso i poveri oppure lavorano per il bene degli altri. Quell'Amore è Dio, la scintilla del Divino in loro. Essi hanno Ananda (Beatitudine), per quanto piccola o temporanea, e quella è una scintilla di Dio; essi hanno pace, distacco e simpatia e tutti questi sono riflessi del Divino nello specchio delle loro menti. Baba

17.11.05
Il mondo è una sola vasta comunità; ogni individuo ne è parte ed è unito ad essa dai legami dell’amore. Questo amore è lì, nel profondo del cuore di ogni uomo; è solo disconosciuto, ignorato, dubitato, negato, contestato e allontanato. Esso è la sorgente nascosta di tutta la simpatia ed il servizio e crea il desiderio di vivere nella società e per la società. E’ il Vishva Prema (Amore onnicomprensivo) che fluisce da una scintilla del Divino a tutte le altre. Quando gli occhi brillano illuminati dalla più alta saggezza di Jnana (Conoscenza liberatrice) vedono tutto come l’Uno e l’uomo comprende che Sarvam Brahmamayam Jagat (l’intero universo è pervaso da Brahman). Per avere la visione dell’Uno come presente in Tutti bisogna sviluppare la fede e disciplinare la mente che deve spogliarsi delle sue fantasie e fissazioni; la Verità deve essere conosciuta e sperimentata. Baba

18.11.05
L'uomo ha ottenuto un enorme progresso nella scienza e nella tecnologia ma, nel campo della moralità, egli è ancora incapace di liberarsi del gretto cinismo, della visione ristretta e della prigione demoniaca dell'egoismo, dell'orgoglio, dell'invidia e di altre caratteristiche malvagie. Se cerchiamo la causa fondamentale di questo stato di cose, scopriamo che esso è conseguenza dell'egoismo che ha messo radici profonde nel cuore dell'uomo, lo ha ridotto allo stato di marionetta, inquina i suoi pensieri, parole ed azioni, lo spinge a raccogliere ed accumulare ricchezze materiali e non permette all'Atma di risplendere. Quando il velo dell'egoismo è tirato da parte, lo splendore dell'Atma si rivela e insieme ad Ananda (Beatitudine) e Jnana (Saggezza suprema). Baba

19.11.05
Le donne sono le artefici della casa, della nazione e del mondo. Esse sono le madri che formano la generazione a venire e devono quindi custodire nei loro cuori l'anelito spirituale verso la luce e l'amore, la saggezza e la beatitudine. Il Principio Femminile è il fondamento su cui deve essere costruito un mondo pacifico e felice. Quando le donne sono sincere, coraggiose, gentili e compassionevoli, il mondo può avere un'era di pace e gioia. Baba

20.11.05
Nessun oggetto del mondo può esistere senza un creatore; ogni cosa che usiamo nella nostra vita quotidiana è stata fatta da qualcuno. Esistono però anche oggetti che sono al di là di quanto l'uomo sia capace di fare. Le stelle che occhieggiano nel cielo, il sole e la luna che illuminano il mondo intero dimostrano l'esistenza di un potere superiore. Queste non sono opere umane; sono venute in esistenza da sole o le ha create qualche forza invisibile? Il potere supremo, che ha la capacità di creare tali meraviglie, è stato descritto dai Veda come Aprameya "Colui che è al di là di tutte le prove e le limitazioni". Egli non può essere descritto a parole. L'intento primario dell'uomo dev'essere il tentativo di comprendere questo Potere Infinito. Baba

21.11.05
Durante la vita, noi accettiamo l'aiuto che ci viene dato da molte migliaia di persone per cui dobbiamo pagare questo debito aiutando tutti coloro che possiamo. Essendo sinceramente desiderosi e solleciti nel servire gli altri, si può essere felici in qualsiasi gruppo o comunità. Raccogliete beatitudine dal servizio fatto senza alcun desiderio di ottenere qualcosa in cambio e, quando avete l'occasione di aiutare qualcuno, rallegratevi per la vostra buona sorte. L'effettivo desiderio di essere utili agli altri vi darà la capacità ed il potere necessari per il servizio richiesto. Baba

22.11.05
L'educazione deve infondere i valori umani fondamentali ed includere il mondo intero nella sua ampia visione. Quando guadagnare denaro è considerato lo scopo, il sistema promuove la falsità e l'ingiustizia, restringe la visione alla propria famiglia ed alla propria comunità e porta al seguito l'ansietà, il dolore e l'odio. L'educazione deve preparare l'uomo a vivere felicemente senza rendere infelici gli altri, ad apprezzare ogni cosa correttamente e senza pregiudizio ed a fissare sempre la propria attenzione sul più alto e più prezioso dei risultati:la vittoria Atmica. La corrente spirituale deve scorrere nel cuore come origine e molla di tutto lo sforzo; per questo bisogna conservare gelosamente, nel proprio cuore, l'anelito spirituale verso la Luce e l'Amore, verso la Saggezza e la Beatitudine. Baba

23.11.05
Potete chiamarMi Premasvarupa (l'incarnazione dell'Amore). Prema è il bene che Io ho e spando su tutti; non ho altre ricchezze. La Grazia del Signore scorre continuamente come la corrente elettrica attraverso il filo: montate una lampadina e la corrente illuminerà la vostra casa. La lampadina è la sadhana (disciplina spirituale) che praticate, la casa è il vostro cuore. Venite da Me con gioia, tuffatevi nel mare e scopritene la profondità. Indugiare nelle acque basse e rammaricarsi che non ci siano perle non serve a niente; andate nel profondo e realizzerete il desiderio del vostro cuore. Baba

24.11.05
Non c'è alcun bisogno di andare in cerca di Dio; in effetti è Dio che è in cerca di un devoto sincero e determinato. Il Sadhaka (aspirante spirituale) odierno si avvicina a Dio per il soddisfacimento dei suoi meschini desideri; egli non cerca di capire la natura dell'amore vero o la Divinità che è alla base di ogni cosa e dimostra di illudere se stesso e di non avere impegno morale. Proprio come il sole può esser visto solamente grazie alla sua luce, l'Amore del Divino può essere ottenuto solo attraverso la Grazia Divina e non mettendo in atto delle pratiche da poco; queste sadhana (pratiche spirituali) sono invariabilmente motivate da obiettivi egoistici. Ogni atto di servizio che l'uomo intraprende contiene un elemento di egoismo, è contaminato dall'egoismo o dall'impulso di ottenere. Il Sadhaka è capace di amore sacro e puro soltanto quando il suo cuore è pervaso dal Divino. Baba

25.11.05
Noi diventiamo ciò che pensiamo, ciò che teniamo in mente ; tramite il pensiero costante, un ideale si imprime nel nostro cuore. Quando fissiamo continuamente i nostri pensieri sul male che gli altri fanno, anche la nostra mente viene contaminata da quel male; se invece la focalizziamo sulle virtù o il benessere degli altri, essa viene purificata di tutto il male e prende in considerazione solamente i pensieri buoni. Nessun pensiero malvagio può penetrare nella mente di una persona totalmente dedita all'amore ed alla compassione. I pensieri che assecondiamo modellano la nostra indole. Immergete la mente in buoni pensieri ed il mondo sarà buono; inzuppatela nei pensieri malvagi ed il mondo vi apparirà pieno di cattiveria. Baba

26.11.05
Il paradiso e l’inferno dipendono dalla condotta dell’uomo. La vera umanità consiste nell’avere unità di pensiero, parola ed azione; in termini vedantici, questa unità è descritta come Trikarana Shuddhi (triplice purezza). La vera moksha (liberazione) consiste nel parlare in accordo con i propri pensieri e mettere poi in pratica ciò che si dice. Gli antichi consideravano questa unità come una forma di yoga. “Manasyekam, vachasyekam, karmanyekam mahathmanam”(Coloro I cui pensieri, parole e azioni sono in completo accordo, sono esseri nobili). “Manas-anyath, vachas-anyath, karmanya-anyath durathmanam” (I malvagi sono coloro i cui pensieri, parole e azioni sono contrastanti). Baba

27.11.05
Valuta, o uomo, se ottieni almeno una gioia duratura dal tuo sgobbare dal momento in cui ti svegli al mattino a quando vai a dormire la notte, una fatica incessante e senza limiti, un lavoro duro che spesso non ti lascia neanche un momento di intervallo per richiamare alla mente la gloria e lo splendore di Dio! Non c'è dubbio che, nonostante Dio sia dovunque, coloro che Lo hanno visto siano pochi e rari. Dio appartiene a tutti ma non c'è uno che Lo ritenga davvero il suo tutto. Migliaia sono quelli che celebrano la bellezza e maestà di Dio in bella prosa o poesia ma poche sono le anime che ricevono la Sua Grazia perché la dolcezza del nettare è nota solo a coloro che lo mettono sulla lingua e non a quelli che, nonostante lo raccolgano a tazze, cofanetti o persino barili, non ne assaggiano neanche una goccia! Baba

28.11.05
La fede è essenziale per il progresso umano in ogni campo; la conoscenza ed, a seguire, la saggezza, possono essere ottenute solo per mezzo della fede e dello sforzo. Equipaggiato con questi, l’uomo può scalare grandi altezze ed uscirne vittorioso. Bisogna comunque essere messi in guardia dal coltivare troppa fede in cose che sono puramente materiali e radicarla profondamente nella Verità valida in eterno: Dio. La fede è potere; senza di essa è impossibile vivere. Noi abbiamo fede nel fatto che il domani segua l’oggi; questo è ciò che ci fa intraprendere attività che si estendono oltre questa giornata. Le persone che non hanno fede non possono programmare; esse si procurano la sofferenza a causa del loro bisogno di fede. Baba

29.11.05
Senza la conoscenza di sé l'uomo è portato a credere vero ed eterno il mondo oggettivo ed a trascurare il Vero ed Eterno; egli ignora l'Atma, il Principio Divino che egli stesso è. Negare l'Atma, ignorarne le prescrizioni e disconoscerne l'esistenza: queste sono le radici del dolore. Attraverso il karma (l'attività) si diventa individui morali e si cominciano a cercare le basi della moralità (Brahman). Uno scopre che virtù e moralità aumentano la propria Ananda (Beatitudine) e che, dovunque, tutta l'Ananda proviene da Brahman Stesso; egli comprende che l'attività priva di questa consapevolezza è sterile e porta all'attaccamento. Baba

30.11.05
Conoscere e sperimentare la causa fondamentale dell'universo, e tutto l'amore e la dolcezza che essa evoca in lui, è il dovere obbligatorio dell'uomo. Fatto questo, egli può avere beatitudine infinita. Tutta la sofferenza è dovuta al sentimento di separazione dalla Fonte del tutto; l'uomo è Sat-Cit-Ananda Svarupa(Incarnazione dell'Essenza-Consapevolezza-Beatitudine) e deve diventare consapevole di questo fatto così da essere felice. Se crede di non essere Sat ma un principio inferiore soggetto al declino, alla morte ed alla decomposizione, sarà tormentato dalla paura e dall'incertezza. Se pensa di non essere Cit, sarà avvolto dai dubbi e dalle illogicità e si trascinerà per le vie tortuose dell'illusione. Se immagina di non essere Ananda, sarà flagellato da ogni passeggera ventata di delusione ed andrà soggetto al dolore per ogni insignificante insuccesso. La base dell'Universo è Sat-Cit-Ananda e, dato che l'uomo è emerso da questa base, anch'egli è Sat-Cit-Ananda. Baba