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10 - ottobre 2014

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OTTOBRE 2014

1.10.14
Arjuna entrò nel campo di battaglia equipaggiato di tutto punto e determinato fortemente a distruggere i nemici ma, quando prese posizione, vide i “miei maestri”, “mio nonno”, “i miei parenti”, “i miei cugini”, ecc. e fu preso talmente dal senso di “io” e “mio” che depose l’arco e desiderò tornare nella foresta e mendicare per il resto della vita piuttosto che combattere quella guerra. L’io, che non ha in realtà niente a che fare con i possedimenti terreni, lo accecava. Il Signore Krsna gli insegnò la Bhagavad Gita ed eliminò questa illusione. La lezione per voi è “Non siate coinvolti dalla dualità”. Non lasciate che la sconfitta o il successo influenzino la calma e la gioia interiori, considerate voi stessi come il vostro Se non associato agli altri o al mondo oggettivo. Quando conoscete il vostro Se reale siete liberati! Quella è Moksha (Liberazione). La Liberazione non è un albergo a cinque stelle o un ritrovo di lusso, è semplicemente la consapevolezza della vostra realtà e il rifiuto di tutti i concetti contrari a questa. (Discorso Divino del 6 Ottobre 1970). Quando la mente e l’intelletto si uniscono, l’umanità raggiunge lo stato di libertà cui ci si riferisce come Moksha. Baba

2.10.14
In questo mondo, le persone fanno l’esperienza della gioia e del dolore, della contrizione e delle difficoltà; esse dicono che il piacere che sperimentano è dovuto ai loro meriti mentre attribuiscono al destino le difficoltà che incontrano. In verità, sia il piacere che la pena sono il risultato delle proprie azioni, risultato che è coerente con i sentimenti che le motivano. Ogni essere umano di questo mondo deve fare qualche tipo di karma (azione) quindi fate che esso sia sacro. La celebrazione di Dasara ha lo scopo di purificare le azioni fatte dai cinque sensi di azione e dai cinque sensi di percezione. Devi, che è la personificazione dell’energia, è la forza motrice delle azioni quindi, durante la festa di Dasara, tutti devono adorare la Trinità di Durga (Dea dell’energia), Lakshmi (Dea di tutti i tipi di ricchezza) e Sarasvati (Dea dell’istruzione e dell’intelletto). (Discorso Divino del 9 Ottobre 2008). Pregate Dio, ottenete da Lui il magnete della Sua Grazia e offrite al mondo il potere della Sua energia elettrica. Baba

3.10.14
La Dea Durga concede energia abbondante all’individuo, Madre Lakshmi fornisce tipi vari di ricchezze come il denaro, il cibo, l’oro e i veicoli in modo che conduciate una vita serena in questo mondo, Madre Sarasvati vi benedice con l’intelletto e l’istruzione, quindi tutti devono adorare le tre Madri Divine; in questa attività, la pratica della rettitudine è di importanza assoluta. Voi dovete anche usare correttamente l’intelletto e fare sempre e soltanto azioni buone e rette offrendole in sacrificio per il bene della società; così santificherete la vostra vita. Le persone si tengono a distanza le une dalle altre a causa di differenze di opinioni; in effetti, voi non siete diversi dagli altri. Essi possono sembrarvi differenti ma domani potrebbero avvicinarsi a voi quindi tutti devono vivere come fratelli e sorelle con amore e unità. “Tutti sono uno, siate simili a tutti”: questo è il Mio messaggio speciale in questa occasione di Navarathri. (n.d.t.: festività di nove giorni dedicata al culto di Durga). (Discorso Divino del 9 Ottobre 2008). Riempite il cuore con la luce dell’Amore in modo che le qualità malvagie come l’odio, l’avidità e l’orgoglio non vi trovino spazio. Baba

4.10.14
Coloro che si impegnano nel sostenere la Verità sono i devoti veri; l’instaurare questa Verità costituisce l’essenza di tutte le scritture. Sfortunatamente, gente che oggi riconosca una simile Verità eterna non se ne trova in alcun luogo. Voi non dovete mai abbandonare la Verità; quando la Verità e la Rettitudine si uniscono, c’è Pace e Amore. In effetti, la Verità è la base di tutti i valori umani come la Rettitudine, la Pace, l’Amore e la Non-violenza. L’Amore non viene da fuori, emerge solamente da dentro, dal cuore delle persone. Nessun essere umano può vivere senza Amore; vera e reale è la vita soffusa d’Amore. Tutte le virtù fanno parte dell’Amore; dove c’è Amore, gli esseri umani vivono uniti in modo spontaneo indipendentemente dalla casta, dalla cultura e dalla nazionalità. (Discorso Divino del 6 Marzo 2008). Il cuore è come un recipiente: colmatelo di Verità, d’Amore e Sacrificio. Baba

5.10.14
Tutti sono figli di Dio quindi tutti voi dovreste vivere come incarnazioni dell’Amore, come fratelli e sorelle, servendo e amando. Le persone si tengono a distanza le une dalle altre finché non comprendono il potere dell’Amore; una volta sperimentato e compreso l’Amore, diventano uno. Voi sarete capaci di realizzare questa verità prima o dopo. Quando una pianta fiorisce, non tutti i fiori si schiudono nello stesso momento: alcuni stanno sbocciando, altri sono già aperti completamente mentre una parte è ancora allo stato di gemma. Solamente quelli sbocciati del tutto spandono il loro profumo. In modo simile, anche le persone sono in stadi differenti di evoluzione: alcune sono come le gemme, altre sono nella fase di fioritura e altre ancora sono fiori completamente aperti e profumati. Aspettate pazientemente che lo stadio del profumo si manifesti. (Discorso Divino del 27 Ottobre 2006). Voi siete frammenti del Divino; questa è la verità più grande che ognuno di voi deve comprendere appieno. Baba

6.10.14
Come è richiesto un minimo di qualifiche per qualunque professione, per la Grazia sono richieste le qualifiche minime dell’abbandono dell’egoismo, del controllo dei sensi e della moderazione nel cibo e nei divertimenti. Voi siete formati o rovinati dalla compagnia che frequentate: una persona cattiva che si unisce a una compagnia buona può eliminare la sua malvagità velocemente e brillare di virtù mentre una persona buona che cade in compagnia di malvagi è sopraffatta dalla loro influenza sottile e finisce presto nella malvagità. Leggendo nella Gita che Krshna consiglia di abbandonare tutti i Dharma (responsabilità personali), un devoto entusiasta abbandonò tutti i suoi obblighi e limiti ma fu necessario dirgli che un obbligo rimane se si vuol ottenere la Grazia di Dio: “Abbandonati completamente a Me solo”. Il Signore ha promesso di liberarvi dal peccato e dalla sofferenza quando l’abbandono è completo e tutte le azioni, le parole e i pensieri sono dedicati a Lui insieme alle loro conseguenze. (Discorso Divino del 27 Settembre 1965). Attenetevi alla rettitudine e siate puri nei pensieri, nelle parole e nelle azioni: così otterrete la Grazia di Dio. Baba

7.10.14
Come vi impregnate ogni giorno in esercizi, consumate dei tonici e calcolate quante calorie e vitamine assumete facendo attenzione meticolosamente al valore nutritive del cibo, fate attenzione anche all’assunzione di impressioni nella mente, al fatto che esse la debilitino o rafforzino, migliorino o meno la sua resistenza ai virus dell’avidità, dell’invidia, dell’odio, dell’orgoglio, della malizia, ecc. Fate un pasto di buone azioni di servizio e di pensieri divini, bevete il succo dell’Amore in modo che essi siano aiutati a scendere nello stomaco e digeriti bene; allora potrete brillare di salute mentale, contentezza e condizione fisica ottima. (Discorso Divino del 6 Ottobre 1970). La semplice fede nelle parole del saggio giova molto più di anni di studio e discussione. Baba

8.10.14
Duryodhana è il simbolo di chi ha pensieri malvagi; il suo araldo era Dushasana che rappresenta chi promulga leggi malvagie. La collaborazione dei due portò all’aumento dell’avidità e, a causa della crescita incontrollata di quest’ultima, i Kaurava furono distrutti completamente. In un’occasione, il Signore Krshna disse che “Arjuna” indica una persona il cui cuore è puro e immacolato. Sul campo di battaglia, lo stesso Signore Krshna chiarì ad Arjuna che “Il destino è potentissimo, la giustizia vince sempre, l’egoismo finisce nella rovina. Questa è la legge dell’Universo”. Egli spiegò anche che l’egoismo dei Kaurava avrebbe causato la loro rovina. I Kaurava non volevano dare ai Pandava la loro parte, volevano tenere tutto per sé incluso ciò che apparteneva ad altri; questo egoismo si chiama avidità. (“Miei cari studenti” vol.2 cap.17: “Lezione dall’Epica Indiana immortale”). Riempite i vostri cuori con la luce dell’Amore in modo che le qualità malvagie dell’odio, dell’avidità e della presunzione non vi trovino spazio. Baba

9.10.14
Una persona capace di gratitudine è meritevole mentre una ingrata è un peccatore. Non dimenticate mai, per tutta la vita, neppure un piccolo aiuto che qualcuno vi abbia dato. Ricordate che voi siete chi siete perché qualcuno vi ha aiutati nel passato; il termine Paropakara (aiutare gli altri) è composto di tre parti: Para=Spirito universale, Upa=vicino e Kara=azione. L’obiettivo delle vostre azioni lodevoli deve essere quello di avvicinarvi a Dio. Lo Stesso Divino è presente in voi e in tutti; non fate buone azioni pensando di fare la carità, il vero Paropakara consiste nell’agire con fede e fare azioni meritorie per servire il Divino negli altri senza provare sentimenti di divisione e differenza. Comprendete chiaramente che danneggiare fisicamente o ingiuriare gli altri non è il solo delitto, lo è anche il vedere gli altri come differenti dal Divino che è in voi; voi siete individui differenti nel corpo ma il Signore in voi tutti è Uno. (“Miei cari studenti” vol.3 cap.14 “I giorni gloriosi dell’infanzia”). Il Signore ama e onora coloro che amano e servono tutti. Baba

10.10.14
L’amore è il seme, l’esperienza travolgente della fusione è l’albero e la beatitudine inesauribile è il frutto. Per questo compimento, la fede è essenziale. Guardate Arjuna: quando gli fu proposto di scegliere tra l’esercito di eroi imbattibili del clan degli Yadava e soltanto Krshna, che è disarmato e rifiuta di combattere, egli scelse Krshna! Arjuna sapeva e credeva e fu salvato. La stessa scelta la dovete fare tutti anche ora che il Signore si è manifestato qui nella Sua Forma. A cosa serve accumulare denaro, oro e granaglie? La beatitudine che si trae dall’adorazione del Nome e della Forma, che suscitano la gioia spirituale, è molto più desiderabile. La mancanza di fede è la causa della debolezza in tutti i campi. (Discorso Divino del 12 Ottobre 1964). La via più semplice per meritare la Grazia del Divino è l’abbandonarsi totalmente ai piedi del Signore. Baba

11.10.14
La creta è una sostanza unica con cui si possono fare numerose cose di forma e nome diversi; lo stesso latte bianco si ottiene da mucche di colore diverso che vivono in paesi diversi. In modo simile, Dio è Uno ma risiede in corpi innumerevoli che hanno nomi e forme differenti. Prendiamo l’esempio dell’oro: con lo stesso metallo si può fare una varietà di ornamenti diversi. Se prendete in esame la scena cosmica, scoprirete che la medesima sostanza fondamentale produce una pluralità di oggetti di forma differente. Da un solo seme si forma un albero con rami, foglie, fiori e frutti i quali sono unici e distinti; essi variano nella forma, nel nome e nell’uso che se ne fa ma tutti provengono dallo stesso singolo seme, la loro fonte. Questo è il significato dell’affermazione sanscrita “L’Uno che scelse di diventare i molti”. (“Miei cari studenti” vol.3 cap.16 “Sri Adi Shankaracharya: la sua vita”). Voi siete frammenti del Divino. Questa è la verità più grande che ognuno di voi deve comprendere completamente. Baba

12.10.14
La Creazione, il Sostentamento e la Dissoluzione sono le tre forme della Volontà Divina; voi dovete comprendere il significato profondo della Creazione per mezzo dello Yoga dell’Azione, afferrare quello del Sostentamento tramite lo Yoga della Devozione e giungere a sperimentare la Dissoluzione diventando padroni dello Yoga della Saggezza. E’ la molteplicità nell’Uno. La Devozione vi rende consapevoli del Signore che sostiene e supporta ogni essere: è l’Amore eterno, vero e immacolato. Nessuno è privo di devozione; nel nocciolo profondo, ognuno ha il sentimento di parentela con tutte le creature ed è questo che rende infelice una persona sola e ognuno gradevole a qualcun altro. Se non avete amore, siete come una lucerna senza fiamma che non vede e non fa vedere gli altri. L’Amore del tipo puro è scevro di odio né è mischiato con l’avidità. (Discorso Divino del 12 Ottobre 1964). Riempitevi il cuore con la luce dell’Amore in modo che le qualità malvagie dell’odio, dell’avidità e dell’orgoglio non vi trovino spazio. Baba

13.10.14
Il materiale di base necessario per fare un vaso è la creta; nel processo, il vasaio è la causa e il vaso è l’effetto. Il vaso si può rompere ma la creta rimane com’è; con una sostanza permanente il vasaio fa un vaso il cui destino non ha alcun effetto su di lui. Estendendo l’analogia, Dio è il Creatore immutabile che crea oggetti innumerevoli che vanno soggetti a cambiamento di nome e forma. Un vaso non si potrebbe fare senza il vasaio e la creta, sono necessari ambedue; in modo simile, il Creatore è la causa strumentale della Creazione. Il corpo umano può perire come il vaso ma il Creatore e gli Elementi usati per la Creazione sono imperituri. Durante la vita, gli esseri umani hanno una scelta: usare il corpo a buon fine o farne un uso malvagio. (“Miei cari studenti” vol.3 cap.16, “Sri Adi Shankaracharya: la sua vita”). Noi siamo impotenti di fronte al tempo ma ne possiamo raggiungere e conquistare il Creatore e Direttore usandolo correttamente. Baba

14.10.14
Riponete saldamente la vostra fede nel Signore e non nelle cose del mondo; se avete una fede forte nel Signore, la vostra discriminazione sarà perfetta e sarete guidati dalla Coscienza che vi condurrà sempre correttamente. Nel linguaggio vedantico, la Coscienza è chiamata Cit. Dio è Sat-Cit-Ananda: Sat significa Essere, Cit significa Consapevolezza; quando e dove questi due sono concomitanti, c’è la Beatitudine. Questo è il significato del Nome Divino Baba: Being+Awareness Bliss+Atma. Tutti voi siete aspiranti alla Beatitudine, dovete godere di Beatitudine ininterrotta; per ottenere tale Beatitudine, dovete combinare Sat e Cit. Senza la Divinità, non c’è Beatitudine o gioia quindi pensate sempre a Lui, vivete alla Sua Presenza. “Miei cari studenti” vol.2 cap.17,”Lezioni dalle Epiche indiane immortali”. La fede semplice  nelle parole dei saggi è più redditizio di anni di studio e discussione. Baba

15.10.14
Krshna disse ad Arjuna “Tu sei Mio devoto e Mio amico”. Arjuna non si dichiarò devoto di Krshna né Krshna si accontentò di definirlo tale. Perché Krshna disse “Tu sei Mio amico”? Questa dichiarazione ha un significato spirituale profondo il che si chiarisce solamente se si pratica una vita spirituale. Se il Signore avesse chiamato Arjuna “Mio amico”, egli avrebbe potuto prendersi delle libertà eccessive con Krshna e il suo ego avrebbe potuto accrescersi. Se Gopala avesse detto “Mio caro, tu sei Mio devoto”, Arjuna avrebbe potuto diventare estremamente sottomesso e magari aver paura del Signore. Non bisogna instillare la paura, né egli doveva essere incoraggiato a prendersi libertà eccessive per cui i termini “devoto” e “amico” furono usati da Krshna. “Tu sei Mio amico, puoi essere libero nei Miei confronti entro un certo limite. Tu sei Mio devoto quindi osserva certe restrizioni; nella tua devozione, esercita l’auto-controllo”. ( Discorso Divino a Trayee Brindavan nel Luglio 1988). Dio è completamente altruista come un amico e un benefattore. Baba

16.10.14
L’osservanza della non-violenza è stata definita come la forma più alta di Dharma (rettitudine/dovere). Oggi, tutta la violenza del mondo è dovuta al fatto che le persone non vivono rettamente mentre è noto che il corpo ha il fine di perseguire il Dharma. L’insegnamento più importante del Buddha è l’Ahimsa (non esser causa di dolore per alcuno). La non violenza non consiste solamente nell’evitare di ferire gli altri con le mani o con le armi, essa va praticata con purezza di pensieri, parole e azioni; non si devono avere sentimenti malvagi che sono, essi stessi, una forma di violenza. Ferire gli altri con il corpo è himsa (violenza) ma nessuno dovrebbe essere ferito neppure con le parole; esse devono essere dolci, suadenti e oneste. Le azioni devono essere di aiuto agli altri. (Discorso Divino del 15 Maggio 1996). Un cuore colmo d’amore non può mai albergare pensieri di violenza. Baba

17.10.14
Nella Bhagavad Gita ci sono alcune affermazioni che possono sembrare in contraddizione reciproca. Per esempio, in un punto del poema, il Signore Krshna evidenzia la necessità di agire, in un altro quella di aderire al Dharma e altrove comanda di rinunciare a tutti i Dharma e affidarsi completamente a Lui. Queste contraddizioni sono apparenti e non effettive, l’insegnamento varia a seconda dello sviluppo spirituale della persona cui è diretto e della situazione in cui la stessa si trova. La lezione consiste qui nel sollecitare l’attenzione e la cura dovute alla comprensione totale del significato profondo dell’insegnamento elevato degli Avatara e dei Saggi prima di azzardare una critica qualunque. (Discorso Divino a Trayee Brindavan nel Luglio 1988). Per far risorgere l’amore e la compassione, dovete purificare i vostri cuori distruggendo la gelosia e l’egoismo. -Baba

18.10.14
Dio non è un’entità separata, l’essere umano Ne è l’immagine. Le Scritture dichiarano che Dio si manifesta in forma umana. Sebbene Egli non abbia una forma particolare, gli Avatar scendono di quando in quando per mostrare come la vita umana possa essere divinizzata. Io ho dichiarato spesso che Dio non si manifesta come Avatar per sollevare gli individui dai loro problemi e sofferenze e dar loro la felicità; difficoltà, problemi e preoccupazioni si presentano nel corso naturale della vita come conseguenze delle vostre azioni passate. La Gita afferma: “Gli esseri umani sono legati dai meriti e demeriti acquisiti nelle vite passate; come è la vostra azione, così è la reazione”. Se vi ponete davanti a uno specchio e offrite delle salutazioni, queste sono rinviate dall’immagine; se guardate con espressione corrucciata, l’asprezza viene riflessa. (Discorso Divino del 3 Settembre 1988). La Sadhana esercizio spirituale è essenziale perché gli effetti del Karma (azione) possono essere eliminati solamente dal Karma come una spina può essere rimossa solamente da un’altra spina. Baba

19.10.14
Voi potete dedicarvi a tutte le pratiche spirituali che credete ma non dimenticate il Nome di Dio neppure per un momento. Non fate mai niente che vi allontani da Dio. Tramite la preghiera, potete ottenere qualunque cosa e non c’è bisogno che preghiate a voce alta, è sufficiente che lo facciate mentalmente; Dio risiede nel vostro cuore e ascolta tutte le preghiere. Se desiderate la Sua Grazia, contemplateLo senza sosta. Le difficoltà terrene vengono e vanno, non date loro troppa importanza; tramite la preghiera, potete superare qualunque difficoltà. Solamente la Grazia di Dio è vera ed eterna: impegnatevi a ottenerla. Recitate il Nome di Dio ogni giorno perché solamente questo vi proteggerà sempre. Come l’aria è onnipervadente, Dio è presente in voi, con voi, intorno a voi, sotto di voi e sopra di voi quindi siate in comunione continua con Lui. Se acquisite la fede nella Divinità, avrete l’unità automaticamente; di conseguenza, non vi sarà spazio per l’inimicizia. (Discorso Divino del 21 Luglio 2005). Voi dovete impegnarvi a controllare il male tramite la preghiera e la contemplazione di Dio. Baba

20.10.14
Sa significa Divino, ai o ayi significa Madre e Baba vuol dire Padre; il Nome Sai Baba significa quindi Madre e Padre Divini. La discesa di Sai ha lo scopo di compiere il lavoro supremo di unire tutta l’umanità come una famiglia tramite il legame di fratellanza e palesare e illuminare la Realtà Divina presente in ogni essere. Il Divino prende la forma di Avatar per rivelarSi come base del Cosmo intero e istruire tutti a riconoscere l’eredità divina comune che lega tutti; solamente quando accade questo, gli esseri umani possono lavorare con molto impegno per liberarsi delle qualità animali. Io sono l’incarnazione dell’Amore, l’Amore è il Mio strumento. Io rivelo la verità di Me Stesso perché desidero che la contempliate e ne deriviate gioia. Possiate inoltre essere ispirati a osservare le discipline indicate e proseguire così verso la meta dell’Auto-realizzazione. Portate a manifestazione il Sai che splende nei vostri cuori. (Discorso Divino del 19 Giugno 1974). Dio discende affinché l’essere umano salga. Baba

21.10.14
Dio è imperscrutabile, non può essere compreso nel mondo esteriore oggettivo; Egli è nel profondo del cuore di ogni essere. Voi celebrate Dio come onnipresente, onnisciente e onnipotente ma ignorate la Sua presenza in voi stessi! Chi può affermare che Dio sia questo o quello? Chi può confermare che Egli non abbia questa forma o quell’attributo? Ognuno può attingere dalla vastità dell’oceano per quanto il contenitore che porta alla spiaggia può contenere e afferrare ben poco di quella immensità. Le pietre preziose hanno dovuto essere cercate nel profondo della terra, non galleggiano a mezz’aria; cercate Dio nel profondo di voi stessi e non nella Natura caleidoscopica e tantalizzante. Il corpo è dato per questo scopo sublime ma ora voi lo state usando male come la persona che adoperava il recipiente d’oro tempestato di gemme, che gli era capitato tra le mani come cimelio di famiglia, per cuocere il cibo quotidiano. (Discorso Divino del 19 Giugno 1974). Il raggiungimento di Dio è la meta e il destino della vita umana. Baba

22.10.14
Non lasciatevi esaltare dalle ricchezze, dallo stato sociale, dall’autorità, dall’intelligenza, ecc. che potete avere, considerate che essi vi sono stati dati in prestito affinché possiate aiutare tutti, che sono segni della Sua Grazia, opportunità di servizio e simboli di responsabilità. Non esultate mai degli errori degli altri, abbiatene comprensione; cercate il bene in loro e ascoltate solamente cose buone, non prestate orecchio agli scandali. In occasione del Dipavali, decidete di accendere la lampada del Namasmarana e ponetela sulla vostra soglia, sulle labbra, nutritela con l’olio della devozione e fate che la fermezza sia lo stoppino. Lasciate che essa illumini ogni minuto della vostra vita; lo splendore del Nome caccerà via l’oscurità da dentro di voi come da fuori e voi spanderete gioia e pace tra tutti coloro che vi verranno vicino. (Discorso Divino del 19 Giugno 1974). Voi potete crescere come persone utili solamente tramite la luce della Lampada Divina interiore. Baba

23.10.14
La festività di Dipavali è intesa a esprimere gratitudine per la sconfitta nell’essere umano delle tendenze di Naraka che allontanano l’individuo dalla Divinità. Naraka (demone), la cui morte per mano di Krshna è celebrata oggi, significa inferno. Narakaasura è la personificazione di tutti i tratti del carattere che ostruiscono l’elevazione degli impulsi umani. L’essere umano è un composto di uomo, bestia e Dio e, nello scontro inevitabile tra i tre per l’egemonia, voi dovete assicurarvi che Dio vinca sopprimendo la parte semplicemente umana e quella più bassa dell’animale. La casa in cui il Nome del Signore non si ode è un spelonca e nient’altro; quando entrate, quando uscite e mentre vi abitate dovete profumarla, illuminarla e purificarla col Nome. Accendetelo come una lampada al crepuscolo e dategli il benvenuto all’alba come accogliete il Sole; questo è il Dipavali genuino, la festa delle lampade. (Discorso Divino del 24 Ottobre 1965). Colmate il cuore con la luce dell’Amore in modo che le qualità malvagie dell’odio, dell’avidità della presunzione non vi trovino spazio. Baba

24.10.14
Con il Nome del Signore quale alito effettivo della vita, impegnatevi nelle vostre attività senza timore di fallire. Quando la mente si unisce alle attività del mondo, la progenie è il legame; quando sposa la rinuncia spirituale, genera la libertà. La rinuncia spirituale porta l’assenza di paura e dona forza e coraggio perché è il desiderio che indebolisce l’essere umano e lo rende servile. Il distacco vi dota del rispetto di voi stessi e della capacità di sostenere la calunnia e la diffamazione. Ci sono alcuni che piangono al primo segno di sconfitta o delusione; questo è un comportamento riprovevole. Perché dovreste temere o dolervi se il Signore è insediato sull’altare del vostro cuore? Non sapete che Egli è lì a guidarvi e proteggervi? Egli è in ogni essere sempre; ricordate questo fatto dovunque siate e qualunque cosa facciate. Per avere successo, è sufficiente che non smettiate di recitare il Suo Nome. (Discorso Divino del 19 Giugno 1974). Tenete il Nome del Signore sempre splendente sulla lingua e nella mente; quest’ultima ne sarà tenuta sotto controllo. Baba

25.10.14
Ogni essere passa attraverso gli stadi della nascita, della giovinezza, della vecchiaia e della morte. L’infanzia si trascorre giocando, la giovinezza in famiglia e la vecchiaia nell’ottemperare ai propri doveri. In un modo o nell’altro, associata con ognuna di queste fasi, c’è della sofferenza mentale. Il nostro atteggiamento verso la vita è simile a quello del tamarindo che è fatto di tre parti: il seme, la scorza e il frutto. In modo simile, l’essere umano ha il corpo grossolano, il corpo sottile e quello causale. Supponete che un tamarindo giovane e acerbo venga colpito con un sasso: sia lo strato esterno che quello interno risultano danneggiati. Se, invece, si colpisce un tamarindo maturo, solamente il guscio esterno si rompe e il succo è disponibile per il consumo. Chi è immerso nelle relazioni secolari è simile al tamarindo acerbo. Abbandonate gradualmente tutti i desideri perché la loro natura è quella di moltiplicarsi. (“Miei cari studenti” vol.3 cap.16 “Sri Adi Shankaracharya: la sua vita”). Il frutto cade di sua iniziativa quando è maturo; in modo simile, quando la rinuncia satura il cuore, voi perdete il contatto col mondo e scivolate in grembo al Signore. Baba

26.10.14
Non immaginiamo Dio come un’entità nascosta e invisibile: Egli non vive in un luogo straniero alla vostra dimora, è insediato in voi, è con voi, in voi, è sopra, intorno e sotto di voi. Noi abbiamo dimenticato il modo facile per raggiungere Dio: tutte le sofferenze spariranno immediatamente se ci rivolgeremo a Lui sinceramente e canteremo la Sua Gloria. Il Nome del Signore è il rimedio unico atto ad attraversare tutte le difficoltà, non esiste niente più grande del Suo Nome; nel momento in cui si canta la Sua Gloria e il Suo Nome si raggiunge la beatitudine. La meditazione e molti rituali furono seguiti in altre ere ma, nell’era di Kali, il solo mezzo per raggiungere il Supremo è la ripetizione del Suo Nome. (“Miei cari studenti” vol. 2 cap. 18 “Bharat: la maestra del mondo intero”). Voi dovete controllare le tendenze malvagie in voi con la preghiera e la contemplazione di Dio. Baba

27.10.14
Controllate i desideri e coltivate l’amore per Dio; quell’amore vi procurerà tutto ciò che vi necessita. Non c’è bisogno che Gli chiediate alcunché: non dette Rama a Shabari ciò che le serviva senza che ella lo chiedesse? Non benedisse Egli Jatayu con la Sua Grazia? Dasaratha aveva pregato molto a lungo affinché suo figlio officiasse i riti finali per lui ma non lo ottenne mentre l’uccello Jatayu ebbe il privilegio che Rama gli desse poche gocce d’acqua prima di morire e ottenne la liberazione; Rama officiò persino gli ultimi riti per lui. Madre Shabari aspettò con ansia l’arrivo del Signore Rama con dei frutti dolci per alcuni anni; la sua devozione intensa ottenne il premio. La Grazia di Dio non si può ottenere per mezzo della forza o del potere, Egli la concede a seconda del merito di ognuno. (“Miei cari studenti” vol.3 cap.17 “Sri Adi Shankaracharya: la sua vita”). La Grazia di Dio è come un’assicurazione, vi aiuta al momento del bisogno senza alcun limite. Baba

28.10.14
La vita umana è una combinazione di anima, mente e corpo. Il corpo è la base necessaria per raggiungere la saggezza quindi non va usato male; voi dovete purificare il corpo e la mente compiendo azioni sacre. Non sottovalutate le potenzialità del corpo umano; esso è in effetti la base indispensabile al raggiungimento della meta della vita. Lavorate per la redenzione della vostra vita ripetendo il Nome Divino e intraprendendo attività sacre. Non c’è bisogno che compiate sforzi speciali per acquisire i valori umani, essi sono latenti in voi sin dalla nascita anche se li avete dimenticati non praticandoli. Invece di tenere discorsi a centinaia, mettete in pratica almeno un minimo di ciò che avete imparato; l’umanità è in declino perché le persone non applicano i valori umani. Voi generate desideri dimenticando gli ideali. (“Miei cari studenti” vol.2 cap.19 “Recitate il mantra della Gayatri”). Il raggiungimento di Dio è la meta e il destino della vita umana. Baba

29.10.14
Gli Imalaya, o Himachala, costituiscono il confine settentrionale dell’India . Hima indica il ghiaccio che è bianco e si scioglie facilmente; il candore è simbolo di purezza, Achala indica qualcosa che è stabile. Anche il vostro cuore deve essere come gli Himachala cioè puro, stabile e capace di sciogliersi per compassione. Dio risiede in ogni cuore puro, stabile e pieno di compassione ma oggi molti cuori hanno perso queste qualità a causa dei desideri illimitati. La vita è un viaggio lungo e il desiderio è il bagaglio; il viaggio della vostra vita diventerà piacevole solamente quando ridurrete il bagaglio dei desideri. Meno bagaglio e più comodità fanno del viaggio un piacere! Voi dovete compiere ogni singola azione con lo scopo unico di essere graditi al Signore; questo è il modo più semplice e più efficace per liberarsi da tutte le difficoltà e le sofferenze. (“Miei cari studenti” vol.2 cap. 19 del 10 Febbraio 2000). Fate tutte le vostre cose come offerte a Dio, non definitene alcune come “mio lavoro” e altre come “Suo lavoro”. Baba

30.10.14
Nel contesto cosmico, la Natura è lo specchio e Dio è Colui che guarda: tutto ciò che è riflesso è Divino, esiste solamente Dio dovunque. L’oggetto e l’immagine appaiono grazie alla presenza dello specchio; se non c’è lo specchio, non c’è immagine! L’aritmetica di Dio è differente da quella degli esseri umani; quando davanti a voi vien posto uno specchio, ci sono tre entità: voi, lo specchio e l’immagine. Se ne togliete una, secondo l’aritmetica normale ne devono rimanere due perché tre meno uno fa due ma, nell’aritmetica cosmica, il due non c’è perché, se togliete lo specchio, rimanete solamente voi. Questo è il mistero legato alla Natura e la meraviglia del Signore, le Sue glorie sono molteplici e meravigliose, indescrivibili. (“Miei cari studenti” vol.3 cap.17 “Sri Adi Shankaracharya: il Suo messaggio”). Tutti sono uno, siate simili a tutti. Baba

31.10.14
Veda raccomandano “Riverisci la madre e il padre come divini”. Tutti voi dovete comprendere che il vostro sangue, il cibo, la testa e il denaro sono doni dei genitori. Offrite gratitudine a vostra madre prima di tutti, non dimenticate mai colei che vi ha dato alla luce dopo avervi permesso di crescere dentro se stessa per nove mesi, che ha cura di voi e vi assicura le comodità incurante del proprio sacrificio; in tutto ciò che dice e fa, la madre ha in mente sopratutto il benessere del figlio. Voi potete essere molto colti e vostra madre illetterata eppure dovete avere il massimo riguardo e rispetto per lei tenendo cari i suoi insegnamenti come le scritture stesse. Senza il carattere, l’istruzione secolare non può assicurarvi la pace o aiutarvi a vivere una Vita Divina.
(“Miei cari studenti” vol. 2 cap. 19 del 10 Febbraio 2000). Se onorate, amate, rispettate i genitori e siete loro grati, i vostri figli vi onoreranno. Baba