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Bhajan come disciplina spirituale

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"Cantare i bhajan è una Sadhana per tutti coloro che ne prendono parte."

"Al fine di salvaguardare la concentrazione dei presenti, i ritardatari dovrebbero prendere posto nelle file posteriori aspettando che prima venga ultimato il bhajan in corso."

" Durantel'esecuzione dei bhajan, evitare di guardare gli altri, sorridere o salutare, è un atto d'amore e di rispetto nei confronti di tutti i presenti."

Di queste regole poche sono quelle delle quali dimostriamo piena consapevolezza, soprattutto per ciò che riguarda gli aspetti legati, come Sai Baba ci insegna, alle "tre D": DISCIPLINA, DOVERE e DEVOZIONE.

Per chi è vissuto per molto tempo imprigionato nelle gabbie della mente, il canto rappresenta sovente un momento altamente liberatorio fine a se stesso e in se non c'è niente di male. Le regole della pratica riflettono l'ordine armonico peculiare della musica e non servono a frustrare un momento di gioia bensì ad arricchirlo di maggiore consapevolezza.